Una scossa sismica di magnitudo 5.1 è stata registrata alle 18.43 sulla costa croata settentrionale, a una trentina di chilometri a Est dell’isola di Zara (Zadar in croato), e a una profondità di circa dieci chilometri.
La scossa è stata avvertita distintamente anche in Italia: ad Ancona, nel Veneziano e nel Friuli.A Trieste, in particolare, e soprattutto negli edifici della zona alta della città. Non si registrano però danni né a persone né a persone. Si è sentita chiaramente anche in Veneto e nelle Marche.
Frasi pesanti che lo stesso giocatore della Fiorentina ha voluto pubblicare mostrando anche nome e cognome dell’autore
Moise Kean (reuters)
Firenze – “Scimmia”, “Non ci sono negri italiani”, “Scimmia negra”, “Sporca scimmia”, sono soltanto alcuni dei messaggi che l’attaccante della Fiorentina e della nazionale italiana Moise Kean ha ricevuto in maniera privata su Instagram dopo la gara persa dai viola a San Siro contro l’Inter. Frasi che il giocatore ha voluto pubblicare mostrando nome e cognome di chi l’ha attaccato. “Ancora, nel 2025”, ha aggiunto Kean con le emoticons di chi vomita leggendo certe offese.
– “La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Moise Kean, vittima sui social media, al termine della partita disputata contro l’Inter a Milano, di pesanti attacchi a sfondo razzista“. Questa la nota emessa oggi dalla Fiorentina. “Gli autori di tali gesti sono stati segnalati alle autorità competenti“.
Nato a Vercelli da genitori ivoriani – Nato a Vercelli da Isabelle Dehe e Biourou Jean Kean, originari della Costa d’Avorio ed emigrati nel capoluogo piemontese nel 1990. Cresciuto poi ad Asti fin dall’età di cinque anni, dopo che i suoi genitori si erano separati. E’ qui che si innamora del calcio e della musica, tra una partitella per strada e le giornate passate in oratorio dove scoprirà anche il genere freestyle e le battle rap sua grande passione con la pubblicazione a dicembre del 2024 dell’album “Chosen”, il prescelto. Suo padre, Biourou Jean, gli trasmette l’amore per Bob Marley che diventerà l’idolo di Moise tanto da chiamare suo figlio Marley e da indossare degli scarpini da calcio coi colori della Giamaica e in omaggio al cantautore e attivista scomparso nel 1981.
L’esplosione nella Fiorentina – In stagione, con la maglia della Fiorentina, si è ripreso quanto lasciato sul terreno di gioco negli ultimi anni. Con Raffaele Palladino si è ritrovato e Firenze è la sua nuova casa. Sono 15 gol in campionato in una sfida tutta italiana con l’altro attaccante della nazionale Mateo Retegui. In totale sono 20 gol, compreso quello siglato con la maglia azzurra.
L’epicentro a circa 3,4 chilometri a sud ovest di Linguaglossa
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata oggi, lunedì 10 febbraio, dall‘istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia a circa 3,4 chilometri a sud ovest di Linguaglossa in provincia di Catania. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa due chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita alle 14.19. E’ stata sentita anche in diversi paesi dell’Etna.
Altre scosse, di entità più lieve, si erano verificate già in mattinata (9.32 e 12.52) e si sono susseguite anche nel primo pomeriggio (14.21 e 15.06). Al momento non si registrano segnalazioni di danni a cose o persone.
Bruttissime notizie in casa Inter che perde per infortunio Marcus Thuram.Il centravanti francese ha subito una forte contusione alla caviglia nel corso del primo tempo della gara giocata a San Siro contro la Fiorentina e valida per il 24esimo turno della Serie A 2024/25.
L’ex-Borussia Monchengladbach è rimasto acciaccato dopo un contrasto avuto nel corso dei primi 16 minuti della gara contro la Fiorentina e, in particolare, dopo un contrasto al limite dell’area con Parisi in cui, cadendo, è rimasto a terra chiedendo anche il calcio di rigore.
Simone Inzaghi, dopo essere stato informato da Barella del problema accusato da Thuram che non riusciva a correre al meglio al punto dal far temere un problema muscolare, ha prima mandato a scaldarsi e poi ha scelto di sostituire Thuram con Marko Arnautovic al minuto 27′ del primo tempo. Nell’immediato post-partita, intervenendo in diretta ai microfoni di Dazn l’allenatore interista ha poi confermato che le condizioni del francese “sono da valutare“ in vista dell’importantissimo Derby d’Italia contro la Juventus in programma nella prossima giornata, domenica 16 febbraio alle ore 20.45 all’Allianz Stadium di Torino.
Inter, affaticamento per Bastoni: le ultime verso la Juventus
L’Inter batte 2-1 la Fiorentina a San Siro nel posticipo della 24esima giornata di Serie A e si porta a -1 dal Napoli capolista. Nella testa dei nerazzurri c’è già la prossima sfida, il derby d’Italia con la Juventus nel 25esimo turno (domenica 16 febbraio, ore 20.45), con un dubbio: le condizioni di Alessandro Bastoni.
PROBLEMA PER BASTONI – Il difensore nerazzurro, autore del cross da cui è scaturito il corner contestato che ha portato al primo vantaggio della squadra di Simone Inzaghi, è stato sostituito per un problema al 65′, lasciando il campo a Nicola Zalewski. LE CONDIZIONI DI BASTONI – Secondo quanto riferito da Sky Sport, Bastoni potrebbe trattarsi di un affaticamento muscolare. Il giocatore è parso visibilmente in difficoltà, tanto da dover ricorrere in panchina ad un po’ di ghiaccio per alleviare il dolore.
Nelle prossime ore saranno monitorate le sue condizioni, con la speranza dell’Inter di poterlo recuperare immediatamente per la partita con la Juventus.
Inter, Arnautovic ha chiesto il cambio per un problema all’adduttore
Marko Arnautovic era entrato dalla panchina poco prima della mezz’ora della gara contro la Fiorentina al posto di Marcus Thuram costretto a uscire a causa di una contusione alla caviglia. L’attaccante austriaco è stato subito protagonista della gara: al 52’ ha segnato il gol-vittoria con un gran colpo di testa in area avversaria, poi però è stato costretto anche lui alla sostituzione.
PERCHÉ ARNAUTOVIC È STATO SOSTITUITO – Simone Inzaghi infatti l’ha chiamato in panchina al 76º minuto, è stato il giocatore a chiedere il cambio per un problema all’adduttore che gli sta dando diversi problemi da un po’ di tempo, le sue condizioni saranno da valutare per la partita contro la Juventus. Al posto di Arnautovic, l’allenatore per il finale di gara ha mandato in campo Taremi. LE PAROLE DI ARNAUTOVIC NEL POST PARTITA – “È proprio per questo motivo che non gioco tanto – spiega l’attaccante austriaco dopo la vittoria con la Fiorentina – Quando entro con poco riscaldamento c’è sempre qualche problemino. Diciamo che ho sentito qualche crampo, ma penso non sia nulla di grave e di esserci per la partita con la Juventus“.
A Robecchetto alcuni operai avrebbero accusato lievi malori, ma la situazione è sotto controllo. Previste verifiche di Nbcr, Arpa e Ats
Un’ottantina di dipendenti della ditta Conceria Gaietta di Robecchetto con Induno sono stati evacuati nella mattinata di oggi, lunedì 10 febbraio, a causa di una sostanza che sarebbe fuoriuscita all’interno dei laboratori.
Lievi malori per alcuni operai della ditta – L’allarme è scattato poco dopo le 11 di questa mattina. Subito c’è stata l’evacuazione del personale, poi l’accertamento delle loro condizioni. Alcuni operai avrebbero accusato lievi malori. Al momento non si segnalano particolari problemi.
Sul posto Vigili del Fuoco e tecnici: ora le verifiche di Arpa e Ats per risalire all’origine della sostanza – Sul posto sono intervenuti i mezzi dei Vigili del fuoco di Milano. Nel teatro dell’accaduto si sono portati anche gli esperti del nucleo Nbcr, chiamato ora ad individuare proprio l’origine della sostanza, anche grazie alla collaborazione dei tecnici di Arpa e Ats.
Le fiamme si vedono anche dall’autostrada A1, rogo nello stabilimento di Reggio Emilia
L’incendio all’Inalca di Reggio Emilia
I vigili del fuoco di Parma stanno intervenendo con tre squadre per il maxi incendio che si è sviluppato, verso le due di notte, all’interno dell’azienda Inalca di Reggio Emilia, uno stabilimento di lavorazione delle carni. Verso l’una e mezza si è sentita una forte esplosione. Poi le fiamme, che hanno avvolto tutta la struttura. Il rogo, che si è sviluppato per cause in corso di accertamento, sta impegnando numerose squadre del 115 di Reggio Emilia e Parma. Gli operatori sono sul posto per cercare di spegnere le fiamme, che si sono levate alte dall’interno dello stabilimento. L’incendio si vede anche dall’autostrada A1: si è alzata una grossa colonna di fumo.
L’era di Salvatore Bocchetti al Monzasi chiude dopo sette partite e appena tre punti conquistati. Un cambio di allenatore che in casa brianzola non ha funzionato. Il club in mano al gruppo Fininvest rimane in ultima posizione e la salvezza, con il passare del tempo, diventa sempre più complicata.
Alessandro Nesta riprende in mano la squadra brianzola e la ritrova sempre in ultima posizione con 13 punti totali conquistati e una distanza di otto punti dall’Empoli, che occupa la prima posizione utile per mantenere la categoria. Servirà una vera e propria impresa per conquistare la salvezza in Serie A.
Il comunicato del Monza – “AC Monza comunica di aver revocato l’esonero di Alessandro Nesta, che assume nuovamente l’incarico di allenatore della Prima Squadra biancorossa. In bocca al lupo Alessandro!”.
Alessandro Nesta si ritrova una squadra diversa a causa della sessione di mercato invernale che ha privato la formazione brianzola di un giocatore di qualità come Daniel Maldini. Tra gli addi anche Pablo Marì, Djuric e Bondo, mentre si ritroverà volti nuovi come Akpa-Akpro, Palacios, Urbanski, Castrovilli e Zeroli.
AC Monza comunica di aver deciso di sollevare dall’incarico di allenatore della Prima Squadra Salvatore Bocchetti, che ringrazia per il lavoro svolto e a cui augura ogni fortuna per il suo futuro professionale.
Una triste storia di calcio italiano. Quello che sta accadendo nel Girone C di Serie C avrebbe dell’incredibile, se non fosse l’ennesima volta che assistiamo a qualcosa del genere: il Taranto è ultimo in classificae già retrocesso da gennaio, con lo score negativo di -6 punti, dovuto alle continue penalizzazioni causate dalla pesante crisi economica del club pugliese, a un passo dal fallimento
IN CAMPO I RAGAZZINI – Il club però ha deciso di non ritirarsi dal campionatoe sta presentando, weekend dopo weekend, una squadra fantasma: negli ultimi due turni sono arrivatidue 6-0 di fila contro Sorrento e Casertana. Finora il Delfino ha incassato12 sconfitte di fila, subendo 42 reti e segnandone appena 4,ma soprattutto è rimastosenza giocatori, coni titolari che hanno messo in mora il club e fanno sciopero, mentre in campo rimangono i ragazzini delle giovanili, mandati allo sbaraglio. Lo scenario è quello di una proprietà assente, che da mesi non paga gli stipendi, mentre nuovi fantomatici acquirenti compaiono e scompaiono, aleggiando come avvoltoi attorno a una carcassa in decomposizione. ANCHE LA TURRIS– Una storia surreale, a cui la terza serie del calcio italiano ci ha purtroppo abituato, soprattutto al Sud: nello stesso girone anche la Turris sta vivendo una situazione molto simile, con due formazioni sull’orlo del baratro, che probabilmente non riusciranno nemmeno a finire il campionato, falsando la regolarità del torneo.
UN’AGONIA ANNUNCIATA – I pugliesi l’anno scorso avevano raggiunto i playoffe adessoscompariranno con ignominia dal professionismo: problemieconomici e finanziariche sono iniziati sin da agosto, dopo i disguidi legati allo stadio Erasmo Iacovone nella scorsa stagione. Già in ritiro il patronMassimo Giove annuncia il disimpegno, col pretesto dei Giochi del Mediterraneo che avrebbe reso indisponibile l’impianto per quasi due stagioni: il resto è un pianto greco, condue penalizzazioni di fila e alcuni imprenditori presentatisi come salvatori della patria che poi sono spariti. Giove nel frattempo si tiene il club, nei confronti del quale la sua famiglia detiene un importante credito: ora il piano, si fa per dire, è puntare unaretrocessione pilotata sul campo, per ripartire dalla Serie D, con una situazione debitoria di 4 milioni di euro che vanificherebbe comunque tutto. LA PROTESTA DEI TIFOSI – Intanto è arrivatala pesante contestazione dei tifosi (foto pallonateinfaccia), che hanno ritardato l’inizio dell’ultimo match casalingo: gli stessi preferirebbero fallire, liberarsi dell’attuale proprietà e ripartire dall’Eccellenza, anche perché l’alternativa è scivolare addirittura in Promozione, se il fallimento arriverà a giugno a retrocessione in D già sancita. Il giorno clou sarà il 16 febbraio, prossimo termine di pagamento degli stipendi: secondo le norme FIGC,alla seconda scadenza non rispettata scatta l’esclusione dal campionato: senza 350mila euro per quella data, il Taranto verrà cancellato sin da subito.
Antonini attacca: “Il Taranto sta falsando il campionato. Dove sono finiti i soldi incassati”
Il presidente del Trapani Valerio Antoninicontinua a far parlare di sé con le sue esternazioni, e sempre dal profilo X ieri ha attaccato la gestione da parte del derelitto Taranto: “Il Taranto Calcio sta falsando il campionato. Il suo “ex” Presidente dovrebbe essere citato in giudizio da tutti noi Presidenti del girone C per i danni creati rovinando un campionato intero, avendo cominciato la stagione consapevole che non sarebbe arrivato a Natale e mettendo in atto queste finte vendite societarie da prima repubblica.
Sarei curioso di sapere dove sono finiti i 500 mila euro della vendita di Antonini, o i 75,000 euro che ho pagato per Kanoute o quelli pagati dall’Avellino per Ferrara. E così via. Spero che si apra una indagine seria anche per rispetto della Città di Taranto, una delle più importanti nel Mediterraneo per storia e futuro, che non meritava questa fine sportiva indecorosa“
Il sindaco Filippo Sacchetti: “Facciamo incontrare e abbracciare la vittima del vergognosoepiteto e la figlia di chi l’ha pronunciato per far vedere cosa sono il rispetto e la sportività”
Il sindaco Sacchetti
“Come sindaco di una comunità come Santarcangelo e giocatore di Baskin, lo sport per natura più inclusivo che esista, voglio esprimere innanzitutto grande solidarietà alla ragazzina vittima l’altra sera alla palestra Carim di un vergognoso insulto razzista. Un episodio che oltre a provocarmi un fortissimo sdegno mi fa anche e soprattutto interrogare sulla deriva che sta prendendo la società, sul nostro ruolo e sul possibile raggio d’azione delle istituzioni“. Sono le prime parole del sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, dopo l’episodio di razzismo avvenuto l’altra sera alla palestra Carim e che ha visto vittima una ragazzina.
“Come Comune promuoviamo e sosteniamo da sempre progetti e iniziative finalizzate al rispetto e all’inclusione a ogni livello, in primis con e nelle scuole già dalla Primaria, ma guardandomi intorno mi verrebbe da dire che servirebbero forse Corsi di Educazione per adulti e genitori. Sempre più spesso e a ogni livello, gli spalti degli eventi sportivi si trasformano purtroppo in teatri di insulti, offese gratuite a giocatrici e giocatori avversari (anche propri in tanti casi) e purtroppo razzismo che sfocia a volte addirittura in risse in campo e fuori” ha detto il primo cittadino.
“Gli esempi sono tanti, l’ultimo che mi viene in mente ad alti livelli, è quello di Vlahovic preso di mira dai tifosi della Fiorentina con frasi discriminatorie che hanno portato l’arbitro Mariani a sospendere il gioco per due minuti. Anche l’altra sera alla Carim, dopo l’accaduto e l’espulsione da regolamento della vittima che sentendosi chiamare “scimmia” ha scavalcato gli spalti per chiedere conto direttamente alla donna che le inveiva contro, la partita è ripresa e si conclusa. Purtroppo. L’interrogarmi mi porta infatti anche a suggerire questo: mi piacerebbe che il giudice sportivo non omologasse il risultato e facesse ripetere la gara per mandare un segnale forte, consentisse a questa giovanissima che ha sbagliato appunto a termini di regolamento ma ha fatto benissimo a non subire inerme tale vergogna, di concludere il match insieme alle sue compagne e alle avversarie”.
“Il pensiero deve andare infatti a tutte le ragazze sul parquet, perché sono state tutte vittime del comportamento di quella persona che definire tifosa è un’offesa per chi sostiene i valori dello sport. Lo sport è per natura la principale forma di inclusione, io pratico come detto il Baskin che ne è la forma di massima esaltazione e tocco con mano ogni giorno come i ragazzini fin da subito e meglio dei genitori non facciano distinzioni di alcun genere fra compagni di squadra e rivali. Per loro è naturale essere tutti uguali e amici. Le istituzioni, le scuole, le parrocchie, le famiglie dovrebbero accompagnarli tutti insieme in questo percorso di rispetto. In ogni momento della vita” continua Sacchetti.
“Voglio chiudere quindi con un ulteriore auspicio, visto che non è giusto che le colpe dei genitori ricadano sui figli, la messa in campo di una sorta di “giustizia riparatrice” fatta in casa: sarebbe opportuno che le due ragazze, sia quella che ha subito il vergognoso attacco sia l’avversaria figlia della donna che lo ha pronunciato, si incontrassero e abbracciassero per insegnare agli adulti cosa significano veramente le parole rispetto e inclusione“.
I dettagli ufficializzati dalla FIGC: in caso di quarta squadra iscritta diminuiranno le cifre.
In attesa di capire sel’Interlancerà ufficialmente il progetto seconda squadra, laFIGCha pubblicato i criteri e costi di iscrizione delle seconde squadre in vista della stagione 2025/26 di Serie C.
Adempimenti che, per il momento, si riferiscono a Atalanta, Juventus e Milan, le tre società che hanno già investito nell’Under 23 e che porteranno avanti il progetto anche il prossimo anno. Ma quanto costerà il prossimo anno ai club l’iscrizione di una seconda squadra al campionato di Serie C? E come cambiano queste cifre con la presenza di più o meno formazioni Under 23?
Quanto costa seconda squadra, i dettagli sulle date – In particolare, «le società di Serie A che abbiano interesse a candidarsi per l’eventuale integrazione dell’organico del Campionato di Serie C 2025/2026 con le loro Seconde Squadre, dovranno presentare, entro il termine perentorio del 18 luglio 2025, apposita domanda alla FIGC ed alla Lega Italiana Calcio Professionistico».
Quanto costa seconda squadra, le cifre – Da un punto di vista economico, le società di Serie A«per integrare l’organico del Campionato di Serie C 2025/2026 con le loro Seconde squadre, dovranno versare un contributo straordinario alla Lega Italiana Calcio Professionistico di euro 720.000,00».
«Tale importo dovrà essere eventualmente integrato in ragione del numero complessivo delle Seconde Squadre ammesse a partecipare al Campionato di Serie C nella stagione sportiva 2025/2026:
nel caso di una sola Seconda Squadra eventualmente ammessa, con il versamento dell’ulteriore importo euro 480.000,00;
nel caso di due Seconde Squadre eventualmente ammesse, con il versamento dell’ulteriore importo euro 240.000,00;
nel caso di tre Seconde Squadre eventualmente ammesse, con il versamento dell’ulteriore importo euro 120.000,00;
nel caso di quattro o più Seconde Squadre eventualmente ammesse, non sarà dovuto alcun importo integrativo».
Se nella stagione 2024/25Atalanta, Juventus e Milan hanno versato ciascuna 840mila euro, in caso di iscrizione dell’Inter (o di un’altra squadra) le società non saranno costrette a versare un ulteriore importo, con costo che quindi sarebbe pari a 720mila euro per ciascun club.
L’inchiesta è quella che ha portato la procura a chiedere il rinvio a giudizio di una decina di persone tra le quali anche gli ex vertici della Juve nell’ambito dell’indagine “Prisma”.
Il gup di Roma ha accolto la costituzione di parte civile dei circa 200 azionisti, della Consob, del Codacons, del Fondo Libico e dell’Associazione Consumatori nel procedimento in corso nei confronti degli ex vertici della Juventus, per il caso plusvalenze che ha portato – a livello sportivo – a sanzioni per il club bianconero nella stagione 2022/23.
I giudici hanno contestualmente respinto la costituzione di parte civile contro l’attuale assetto societario della Juventus di tutti coloro che avevano formulato tale richiesta ai sensi della Legge 231. L’inchiesta è quella che ha portato la procura, lo scorso 17 luglio, a chiedere il rinvio a giudizio di una decina di persone tra le quali anche gli ex vertici della Juventus nell’ambito dell’indagine “Prisma” arrivata nella Capitale da Torino.
La trasmissione dell’inchiesta a Roma era arrivata dopo la decisione dello scorso 6 settembre dei giudici della Quinta sezione della Cassazione che hanno dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti ai pm romani del gruppo, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. A occuparsi dell’indagine i pm Giorgio Orano e Lorenzo Del Giudice.
Nell’inchiesta sono coinvolti, tra gli altri, l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. In particolare, secondo l’accusa, si ipotizza o plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia da Covid-19.
Lunedì 10 febbraio 2025
Processo Juventus, terza udienza a Roma: si decide sulle parti civili
Il gup Anna Maria Gavoni renderà nota la sua decisione sulla richiesta di 200 soggetti di costituirsi parte civile durante il processo.
Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved e Andra Agnelli (Foto: Simone Arveda/Getty Images)
E’ prevista per questa mattina, presso il tribunale di Roma, la terza udienza del processo nei confronti della Juventus e alcuni dei suoi ex dirigenti in merito all’inchiesta Prisma. Come ormai noto da tempo, sono in tutto una decina gli indagati, fra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved (ora direttore sportivo dell’Al Shabab in Arabia Saudita), Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.
Ilgup Anna Maria Gavonirenderà nota la sua decisione sulla richiesta di 200 soggetti di costituirsi parte civile durante il processo nei confronti della vecchia gestione del club bianconero. Si va dalla Consob agli azionisti, passando per associazioni di consumatori e fondi diinvestimento.
Le accuse, a vario titolo, contestate nell’inchiesta Prisma sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. La trasmissione degli atti a Roma era stata decisa dalla Corte di Cassazione che aveva dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino.
Le parole del direttore sportivo del club giallorosso: «Ranieri ha voluto essere trasparente perché i tifosi meritano sincerità».
Florent Ghisolfi – Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images
«Ranieri ha voluto essere trasparente perché i tifosi meritano sincerità». Lo ha detto il direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi, intervistato dal Corriere della Sera. «La società ha firmato un settlement agreement con la Uefa nel 2022, a fronte di un deficit importante. Dura per quattro stagioni e questa è la terza, quella più restrittiva. Abbiamo lavorato sul monte ingaggi, facendolo calare di oltre il 20%, anche se alcuni stipendi nella rosa sono aumentati come prevedevano i contratti. Dobbiamo usare la logica per mantenere fede a un programma ambizioso che prevede il centenario del 2027 e il nuovo stadio», ha proseguito il dirigente giallorosso.
«Ci siamo mossi dentro un aspetto finanziario obbligato, che ha portato a 5 cessioni e 5 acquisti. Li abbiamo fatti alla fine perché dovevamo aspettare le strategie degli altri club. Bisognava cedere prima di comprare. Parliamo di un settlement agreement , cioè un accordo privato, tra Roma e Uefa. Per capirci: c’è un limite di velocità a 30 km/h ma noi dobbiamo andare a 20 perché in passato si è andati a 50». «Nomi sul mercato? Lucca non è mai stato un’ipotesi. Cercavamo un vice-Dovbyk e non un titolare. Su Frattesi abbiamo lavorato: con lui, con il procuratore e con l’Inter. Ci siamo andati vicino, tra 4 mesi vedremo se il suo arrivo è realizzabile. Il suo o quello di un centrocampista con le sue qualità».
«L’obiettivo è trovare certezze sostenibili da aggiungere a quelle che abbiamo già: Koné, Dybala, Mancini, Ndicka, Svilar, Paredes che è importante in campo e nello spogliatoio. Con lui stiamo lavorando al rinnovo per un altro anno».
«Noi non chiediamo tempo, perché nel calcio il tempo non esiste. La Roma deve portare gioia e orgoglio ai tifosi. E di gioie in questa stagione — penso al derby — ne abbiamo date poche. Chi dirige questo club dà tutto. Il che non significa che non commettono errori. Ranieri darebbe un braccio per arrivare agli obiettivi che la Roma deve avere. Non parlo di transizione: vogliamo vincere oggi e nello stesso tempo lavorare per il futuro. I Friedkin amano la Roma e il progetto stadio ne è l’esempio più lampante».
«Non vogliamo una squadra soltanto giovane ma un mix che preveda anche esperienza. Cerchiamo soprattutto una cosa: voglia di allenare la Roma, considerarla una prima scelta. Alcuni allenatori sono liberi, altri sotto contratto, alcuni più o meno interessati a venire qui. Per rispetto di Ranieri non mi piace parlare di allenatore futuro. Lui ci ha fatto uscire dalla tempesta.Dopo il Milan gli ho detto che non poteva risolvere tutti i problemi in due mesi e che deve girare a testa alta». «In un contesto normale si cerca di negoziare due anni prima perché farlo all’ultimo alza i costi. Dobbiamo far sì che non si ripeta. Dobbiamo anticipare. Con alcuni giocatori le discussioni sono lunghe e complesse, con molti ragazzi siamo più avanti, se il calciatore non vede la Roma come parte del suo progetto, per noi non c’è problema. La Roma va meritata. Abbiamo ricreato praticamente da zero il settore dello scouting. Potete anche non crederci, ma lavoriamo per costruire il futuro».
Novità in vista per il club nerazzurro tra una modifica dello statuto e la nomina del nuovo CdA della società.
(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)
Nuova assemblea degli azionisti in vista per l’Inter. I soci del club nerazzurro si riuniranno infatti il prossimo 24 febbraio per deliberare su alcune modifiche dello statuto e sul Consiglio di Amministrazione, come si legge nella convocazione pubblicata oggi.
«I Signori Azionisti – si legge – sono convocati in Assemblea dei Soci il giorno 24 febbraio 2025, alle ore 16:30 (CET), in unica convocazione, presso lo stadio G. Meazza di Milano, sito in 20151 Milano MI, Piazzale Angelo Moratti, con ingresso al Gate 8, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
Modifiche agli articoli 6, 8, 9 e 10 dello statuto sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti;
Nomina del Consiglio di Amministrazione di F.C. Internazionale Milano S.p.A.; deliberazioni inerenti e conseguenti».
Il tema del Consiglio di Amministrazione dovrebbe riguardare in particolare la sostituzione di Alessandro Antonello, ormai ex amministratore delegato del club nerazzurro, che faceva infatti parte anche del CdA.
Per quanto riguarda lo statuto, invece, gli articoli in questione fanno riferimento nello specifico a:
Articolo 6: trasferimento di partecipazioni nella società;
Tre holding hanno dichiarato bancarotta in Cina con l’obiettivo di giungere ad un accordo sulla ristrutturazione dei debiti.
Zhang Jindong (Insidefoto.com)
Tre holding di proprietà di Zhang Jindong, ex proprietario dell’Inter, hanno dichiarato bancarotta in Cina con un accordo per la ristrutturazione del debito. In particolare, il 7 febbraio il National Enterprise Bankruptcy Reorganization Case Information Network (l’ente che si occupa appunto di bancarotta e riorganizzazioni aziendali) ha infatti annunciato che la Corte Centrale di Nanchino il 26 gennaio 2025 ha accettato la richiesta di riorganizzazione fallimentare da parte di Suning Appliance Group, Suning Holdings Group e Suning Real Estate Group e che nelle prossime settimane andranno in scena i primi incontri con i creditori.
In particolare, si tratta di due holding attraverso cui Zhang Jindong controlla una piccola percentuale in Suning.com, ovverosia Suning Appliance Group (1,4%) e Suning Holdings Group (2,75%), mentre Zhang controlla direttamente il 17,7% di Suning.com.
Inoltre, Suning Holdings Group è la holding attraverso cui la famiglia Zhang controllava l’Inter. «L’Assemblea dei Soci di F.C. Internazionale Milano S.p.A., presieduta da Erick Thohir, ha approvato oggi l’emissione di 3.263.021.485 nuove azioni ordinarie a favore di Suning Holdings Group – si legge nella nota del club nerazzurro nel giugno 2016 -. Tale operazione è parte di un accordo in base al quale, attraverso l’acquisto di azioni ordinarie, Suning Holdings Group acquisirà una partecipazione di maggioranza di F.C. Internazionale Milano S.p.A. (68,55%)».
Per quanto riguarda Suning.com, la società che opera nell’ecommerce e principale azienda di quella che era la galassia degli Zhang, il maggiore azionista è Taobao, che detiene il 20,09% delle azioni (tramite la controllata Hangzhou Haoyue Enterpresi Management). Alle sue spalle come detto c’è Zhang Jindong, mentre tra gli altri principali azionisti il fondo statale Jiangsu Xinxin Retail Innovation Fund Phase II detiene il 17,05% delle azioni, mentre Jiangsu Xinxin Retail Innovation Fund detiene il 5,61%.
Il declino di Suning è legato agli investimenti da parte della società, in gran parte andati perduti: oltre al caso dell’Inter (con Oaktree che ha escusso il pegno dopo che la famiglia Zhang non aveva ripagato un debito da 395 milioni), ci sono anche gli investimenti tra gli altri in Carrefour, Wanda e soprattutto Evergrande, con stime di investimenti per oltre 10 miliardi di euro tra il 2012 e il 2020 in gran parte conclusi negativamente.
La decisione della formazione ospite scuote la Superlig, dopo le polemiche sollevate da José Mourinho nelle scorse settimane
La 22esima giornata della Superlig turca 2024/25 sarà ricordata per la sospensione della sfida tra Galatasaray e Adana Demirspor. Clamoroso quanto successo al 25′ del primo tempo del match in programma al Rams Park di Istanbul, dove la capolista ospitava l’ultima in classifica. I calciatori dell’Adana hanno abbandonato il campo dopo la concessione del rigore in favore di Mertens e compagni.
Clamoroso in Turchia: rigore per il Galatasaray, l’Adana Demirspor abbandona il campo – Bufera in Turchia per il rigore concesso al Galatasaray, figlio del contatto in area tra Semih Gulere Dries Mertens, lanciato verso la porta dell’Adana Demirspor dopo il tentativo di tiro di Victor Osimhen. Il difensore ospite tenta di intervenire prima del belga, ma si accorge di essere in ritardo e pianta il piede sul terreno di gioco. L’ex fantasista del Napoli arriva di gran carriera e lascia lì la gamba, convincendo il direttore di gara a decretare il penalty per i padroni di casa, già in vantaggio di una rete. Da lì, proteste feroci dei calciatori e della panchina dell’Adana, fino alla clamorosa decisione: al 25′ la squadra ha abbandonato volontariamente il campo in segno di protesta, costringendo l’arbitro a sospendere la partita. Per il Galatasaray, si tratta del nono rigore a favore, in una stagione caratterizzata da decisioni arbitrali fortemente contestate dai rivali e, in particolare, da José Mourinho, manager del Fenerbahce che oggi ha battuto a domicilio l’Alanyaspor.
La denuncia dell’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone e della vicecapogruppo alla Camera di Fdi, Augusta Montaruli. Ieri vandalizzata la foiba di Basovizza
Insulti scritti a vernice davanti allatarga in memoria dell’esodo e delle Foibe. È successo in corso Cincinnato a Torino, proprio come alla Foiba di Basovizza a Trieste, a distanza di poche ore dalla fiaccolata degli esuli istriani organizzata dal comitato Torino Ricorda ed a cui hanno partecipato l’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone e la vicecapogruppo alla Camera di Fdi Augusta Montaruli. A denunciarlo, in una nota sono proprio Marrone e Montaruli.
La denuncia – “Ieri sera, come ogni anno – sottolineano- abbiamo camminato per le strade del Villaggio Santa Caterina insieme a centinaia di esuli e comuni cittadini per la tradizionale fiaccolata in onore dei martiri delle foibe. Una fiaccolata, silenziosa e composta, che nonostante la pioggia ha sfilato dalla targa di corso Cincinnato, lungo via Pirano, fino al Giardino Vittime delle Foibe. Oltraggiare la targa degli esuli del Villaggio Santa Caterina, in corso Cincinnato, non vuol dire solo calpestare il ricordo dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare l’intera nazione”
“Ciò che è avvenuto a Torino, così come alla foiba di Basovizza, è un atto di gravità inaudita, che non deve restare impunito. Ci auguriamo che i nostalgici delle bande ‘rosse’ di Tito, responsabili di questo ennesimo attacco alla memoria, possano essere individuati al più presto. Già in passato a Torino avevano distrutto le targhe in memoria delle Foibe a colpi di martello. Ci riprovano quest’anno scimiottando i loro compagni di Trieste. La vernice però non potrà mai cancellare il ricordo delle Foibe”, concludono Marrone e Montaruli.
Per ora solo Moratti ha denunciato la truffa da quasi un milione di euro ma il numero delle potenziali vittime sembra destinato a salire
Il gotha dell’imprenditoria e della finanza in Italia. Sono loro i bersaglidel gruppo di truffatoriche ha usatoil nome del ministro della Difesa Guido Crosetto, del suo staff e di un generale per cercare di truffare, con uno stratagemma credibile e articolato, alcuni tra i più grandi imprenditori multimilionari. I loro cognomi famosi fanno parte di un lungo elenco ora nelle mani della procura di Milano che sta cercando di ricostruire la complessa rete del raggiro.
In alcuni casi avevano numeri di cellulare, in altri passavano dalle segreterie. A telefonare era spesso un numero che inizia per 06469, quello del ministero della difesa, altre volte quello di persone esistenti ma completamente estranee. Chi parlava si presentava come generale o componente dello staff del ministro Crosetto, poi era il ministro a parlare, solo che era tutto falso. E se la voce del sedicente Crosetto era identica all’originale significa che forse era filtrata da un software intelligente. Anche quello 06 in chiamata era solo un trucco informatico, Quando hanno provato a chiedergli altri soldi Moratti ha presentato denuncia in procura a Milano, mentre Crosetto lanciava l’allarme rendendo nota la vicenda. Altre 2 denunce sono arrivate da imprenditori che non erano arrivati al punto di pagare.
Il procuratore capo Marcello Viola, il pubblico ministero Giovanni Tarzia e i carabinieri del Nucleo investigativo, sono al lavoro per bloccare i bonifici fatti su conti esteri, anche se pare difficile si riescano a congelare. In tal senso, sono stati attivati tutti i canali di cooperazione internazionale per arrivare a bloccare il denaro, in particolare su un conto europeo.
La truffa in cui viene usato il nome di Crosetto, però, non sembra l’unica. Da Banca d’Italia arriva un invito alla prudenza. “Si sono verificati di recente alcuni tentativi di truffa che utilizzano indebitamente il nome e il logo della Banca d’Italia“, come ad esempio richieste di denaro per liberare giornalisti rapiti all’estero, “con la promessa di una restituzione da parte della Banca d’Italia” si legge in una nota dell’istituto, completamente estraneo a tali richieste. “Si raccomanda di non fornire alcuna risposta e denunciare i casi all’autorità giudiziaria“.
Il corteo composto da una delegazione da Lazio, Emilia Romagna e Toscana
La protesta dei trattori – foto Adnkronos
Torna a Roma la protesta dei trattori, questa è la prima del 2025. Sono stati 23 i trattori arrivati da Torrimpietra nella Capitale. Una parte del corteo, composto da una delegazione di mezzi da Lazio, Emilia Romagna e Toscana, si è prima fermato a Piazza Irnerio e, poi, ha ripreso la via Aurelia per raggiungere gli altri mezzi che si erano fermati al parcheggio di Pam Panorama.
La delegazione è guidata da Salvatore Fais, socio fondatore di Agricoltori italiani. “Sua santità mi aspetta“, si legge su un trattore che manifesta l’intenzione di portare il messaggio al Papa in occasione del Giubileo. Su un altro mezzo è attaccato un cartello con su scritto “ci volevate schiavi, ci trovate ribelli, difesa dell’agricoltura italiana“.
Per evitare che si congestionasse eccessivamente il traffico si era deciso che dentro la città entrasse solo una parte della delegazione. Davanti ai mezzi alcuni agricoltori a piedi guidano il corteo, scortato della forze dell’ordine. Al termine della manifestazione i trattori hanno fatto rientro a Torrimpietra.
Le motivazioni – “Non abbiamo ottenuto nulla dal governo” attacca, parlando con l’Adnkronos Fais. “Le motivazioni sono le stesse dell’anno scorso. L’agricoltura è penalizzata rispetto alle multinazionali e penalizzata dalla burocrazia, costi di produzione alti, nessun intervento sul grano, il problema alluvioni su cui bisogna intervenire…“.
Le richieste dei trattori restano dunque le stesse, altro che dazi: “I dazi non ci preoccupano perché il prodotto italiano è pregiato e ha mercato, il problema semmai è il mercato interno nazionale, il made in Italy costa troppo e va ritrovato il giusto equilibrio tra produttore e grande distribuzione organizzata“, sottolinea Fais.
La scossa è stata registrata a 200 km a sud-ovest di George Town, capitale delle Isole Cayman
Un terremoto di magnitudo 7.6 fa tremare i Caraibi, per i quali è scattata l’allerta tsunami. L’istituto geologico americano (Usgs) ha precisato che l’epicentro è stato individuato a 33 km di profondità a 200 km a sud-ovest di George Town, capitale delle Isole Cayman. Il sisma è stato registrato a mezzanotte e 23, ora italiana, le 18:23 ora locale. Pochi istanti dopo si è verificata un’altra scossa di magnitudo 4,3 con una profondità di 10 chilometri. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center, sono interessate dall’allerta tsunami Cuba, Giamaica, Messico, Costa Rica e Haiti, ma anche le Isole Cayman, l’Honduras, le Bahamas, il Belize, Panama, il Nicaragua e il Guatemala. Non si hanno ancora notizia di danni a persone o cose.
Faglie e vulcani – Come riporta l’Usgs, un’ampia diversità e complessità di regimi tettonici caratterizza il perimetro della placca caraibica, che coinvolge non meno di quattro placche principali (Nord America, Sud America, Nazca e Cocos).
Zone inclinate di terremoti profondi (zone Wadati-Benioff), fosse oceaniche e archi di vulcani indicano chiaramente la subduzione della litosfera oceanica lungo i margini dell’America Centrale e dell’Oceano Atlantico della placca caraibica, mentre la sismicità crostale in Guatemala, Venezuela settentrionale e Cayman Ridge e Cayman Trench indicano faglie trasformi e tettonica del bacino pull-apart.
Notable quake, preliminary info: M 7.6 – 209 km SSW of George Town, Cayman Islands https://t.co/uIdsEybY34
Le frasi: “Trst je nas” (Trieste è nostra), “Trieste è un pozzo”, “Smrt fasizmu, svoboda narodom” (Morte al fascismo, libertà ai popoli). Giorgia Meloni: “Un oltraggio alla nazione. Un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito“
Foto da X
Tre scritte, in lingua slava, sono comparse questa mattina alla foiba di Basovizza, una delle quali è “Trst je nas” (Trieste è nostra) e un’altra “Trieste è un pozzo”, nei pressi della foiba a Trieste, luogo simbolo della memoria storica italiana, a poche ore dal Giorno del Ricordo, che si celebra domani 10 febbraio per commemorare le vittime delle foibe.
Tra le scritte provocatorie e offensive in vernice rossa, sul piazzale antistante il monumento, anche “Smrt fasizmu, svoboda narodom” (Morte al fascismo, libertà ai popoli). Le forze dell’ordine, intervenute sul posto per i rilievi, hanno già avviato le indagini, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire agli autori del gesto. L’obiettivo è fare piena luce su un atto vandalico compiuto deliberatamente in un momento storico della memoria collettiva.
“La foiba di Basovizza è un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera. Oltraggiare Basovizza, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la nazione intera. Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito“. Lo afferma la premier Giorgia Melonicommentando le scritte apparse questa mattina sul piazzale antistante il monumento.
Sul luogo arrivato subito anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Nessuno potrà mai vandalizzare la verità storica. La strada che conduce oggi a Nova Goriza gemellata con Gorizia come Capitale europea della Cultura è un percorso di amicizia e concordia che passa anche da qui, dalla Foiba di Basovizza, dalla verità della storia. L’amicizia e la concordia di adesso nascono dal senso del tragico e dal dovere di una memoria condivisa e in armonia tra i popoli e nessuno può permettersi di negare la verità della storia e di Basovizza. Episodi come questo sono un passo verso il basso, chi li commette precipita verso un abisso di abiezione e deve scomparire dal discorso pubblico che, invece, deve parlare la lingua della memoria e della verità. Bisogna essere orgogliosi delle proprie cicatrici ma le ferite non devono riaprirsi’‘.
Parole di condanna anche dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla ministra per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati.
L’indignazione è stata espressa anche da rappresentanti delle opposizioni. – Per il deputato del Pd Piero Fassino: “L‘oltraggio compiuto al monumento che ricorda i morti della Foiba di Basovizza dimostra l’abisso morale e umano di chi ha perpetrato quel gesto vile. La Giornata del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio di ogni anno, è stata istituita dal Parlamento all’unanimità proprio per riconoscere una tragica pagina di storia italiana per troppo tempo rimossa e per restituire onore e giustizia a chi ne fu vittima“, aggiunge. “Non sarà l’azione scellerata di qualche nostalgico – conclude Fassino – a offuscare il valore di un ricordo in cui tutti gli italiani possono riconoscersi“.
Questa mattina prevista una cerimonia alla foiba mentre lunedì ci sarà la cerimonia per Giorno del Ricordo, alla quale partecipa la sottosegretaria alla Pubblica istruzione Paola Frassinetti.
L’Ingv ha registrato un sisma di magnitudo tra il grado 4.8 e il 5.3 della scala Richter, l’epicentro è in mare. Sui social le testimonianze anche di chi abita centinaia di chilometri di distanza
L’epicentro del terremoto di oggi,venerdì 7 febbraio
Un forte terremoto è stato registrato dai sistemi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia oggi,venerdì 7 febbraio, a Messina e provincia. L’Ingv ha per ora dato una stima provvisoria della magnitudo in una forbice che va dalgrado 4.8 al 5.3 della scala Richter. I sismografi hanno rilevato il terremoto alle ore 16:19. Al momento non ci sono notizie di danni.
Sui social alcuni utenti affermano di aver sentito il terremoto anche in città distanti, come Palermo, Catania, Enna e Reggio Calabria.
Secondo l’United States Geological Survey, l’ente governativo statunitense che fornisce i servizi geologici, il terremoto di oggi è di magnitudo 5.1 con epicentro in mare, nel Tirreno, nella zona di Malfa, al largo delle Isole Eolie. L’Ingv, in un secondo aggiornamento ha dato la stima definitiva al grado 4.8, localizzando l’epicentro a 17.1 chilometri di profondità tra Alicudi e Filicudi, di fronte la costa tirrenica siciliana.
Sciame sismico alle Eolie: registrati altri terremoti – Continua a tremare la terra nel Messinese dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 con epicentro in mare alle Isole Eolie di oggi pomeriggio. Altre nove scosse sono state registrate dall’Ingv in poco più di un’ora, la più forte, di magnitudo 3.4, rilevata alle 19:21.
Nelle prossime ore si assisterà a un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche, con temperature più rigide soprattutto nel nord Italia, e possibili nevicate fino in collina. Ecco le previsioni meteo aggiornate, con le mappe: allerta in 4 regioni
Da 3bmeteo.com
Correnti gelide in arrivo. E col freddo nel weekend c’è anche la neve, fino a quote basse. A partire da oggi, sabato 8 febbraio, in Italia si assiste a un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche, con temperature più rigide soprattutto al nord, e possibili nevicate fino a quote piuttosto basse tra Piemonte e Liguria. Le correnti fredde di origine polare discendono in queste ore verso la penisola, portando aria gelida, precipitazioni e neve.
Da 3bmeteo
Nel corso del secondo weekend di febbraio, dunque, l’Italia sarà esposta a condizioni di maltempo. Non tutta, ma una buona parte. È atteso maltempo anche al sud, con fenomeni intensi e locali nubifragi in particolare su Sicilia e Calabria. Ma andiamo con ordine, dando un’occhiata alle previsioni meteo nel dettaglio.
Allerta meteo oggi in 4 regioni – Il dipartimento della Protezione civile, d’intesa con le regioni coinvolte, ha emessoun avviso di condizioni meteorologiche avverse. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di oggi, sabato 8 febbraio, allerta arancione su parte di Calabria e Sicilia,allerta gialla sui restanti settori della Calabria, su gran parte della Sicilia e parte di Toscana e Sardegna.
Allerta meteo della Protezione civile oggi, sabato 8 febbraio 2025
Previsioni meteo di sabato 8 febbraio: pioggia e neve – Stando alle previsioni degli esperti meteo, il maltempo di sabato 8 porterà abbondanti nevicate tra la notte e la prima parte della giornata fin sulle pianure del Piemonte, con possibili fiocchi a Torino, Cuneo, Biella e Vercelli. Neve anche a quote collinari invece su Valle d’Aosta, Lombardia – con possibili fiocchi a Varese e Sondrio – e anche in Liguria.
Nelle regioni centrali tirreniche, Toscana e Lazio, sono invece attesi forti temporali e precipitazioni. Oltre alla neve, è previsto anche un generale calo termico, con temperature di qualche grado sotto la media, e un clima decisamente invernale per l’Italia. Tempo più stabile invece sul versante adriatico. Al sud, maltempo sulle isole maggiori, sulla Campania e la Calabria ionica, con rischio di fenomeni localmente intensi e a carattere di nubifragio in Sicilia. Molte nubi anche altrove, ma con fenomeni sporadici.
Meteo sabato 8 febbraio 2025
Cosa succede domenica 9 febbraio – Il maltempo non si arresterà neppure nella giornata di domenica 9 febbraio. Nonostante un lieve aumento delle temperature, sono previste possibili nevicate a quote di bassa montagna (mille metri circa) e piogge al nord e nelle aree tirreniche. Possibili precipitazioni anche sulle isole maggiori, con fenomeni localmente intensi.
Avviso meteo: è in arrivo un carico abbondante di neve, con fiocchi fino in pianura su alcune zone.
Arriva la neve fino a quote piuttosto basse, localmente fino in pianura
Occhi puntati dalla sera/notte di Venerdì 7 Febbraio quando inizieranno ad affluire correnti fredde ed instabili di origine polare in discesa dal Nord Europa. Come spesso capita con questo genere di configurazioni, l’aria gelida e instabile in ingresso favorirà la formazione di un ciclone sul mar Ligure e, dato il previsto crollo delle temperature nonché l’intensità delle precipitazioni, la neve scenderà tra la notte e la prima parte di Sabato 8 fin sulle pianure del Piemonte con possibili fiocchi a Torino, Cuneo, Biella e Vercelli; a quote collinari invece su Valle d’Aosta, Lombardia (possibili fiocchi a Varese e Sondrio) e Liguria.
In termine tecnico, queste precipitazioni nevose improvvise vengono chiamate “nevicate da rovesciamento“(trasferimento del freddo dalle quote superiori verso il suolo indotto dalle forti precipitazioni) e risultano, soprattutto per gli amanti del freddo e della neve, tra i fenomeni più emozionanti, caratterizzati da fiocchi molto bagnati e pesanti, di ampie dimensioni, piuttosto scenografici, ma che possono anche provocare maggiori problemi alla viabilità specie sulle autostrade di collegamento tra Liguria e Piemonte vista la forte intensità e gli accumuli rapidi.
Nevicate previste (in rosa/viola) e quote a cui scenderanno i fiocchi nel corso di Sabato 8 Febbraio
Ma non è finita. Secondo gli ultimi aggiornamenti, anche nel corso di Domenica 9 Febbraio sono attese della nevicate a quote piuttosto basse sulle Alpi occidentali.
Non resta che seguire passo passo l’evoluzione atmosferica e rimanere sempre aggiornati, non escludiamo infatti che possano esserci delle sorprese nei prossimi giorni.
Meteo neve: in arrivo anche a quote basse nel weekend, ecco le aree / città coinvolte
I primi fiocchi faranno la loro comparsa già nella serata di venerdì sulle Alpi occidentali al confine con la Francia, anche se si tratterà di precipitazioni ancora molto deboli. Sabato la perturbazione entrerà nel vivo e le precipitazioni si intensificheranno a partire dal Nordovest. Ad innescarle sarà la formazione di una depressione sulla Francia, alimentata dalla discesa di correnti fredde dall’Europa nordorientale che parzialmente affluiranno fin sul Nord Italia e in particolare il Nordovest. Qui le temperature subiranno una diminuzione sufficiente per permettere ai fenomeni assumere carattere nevoso fino a quote basse o quasi pianeggianti.
NEVE SABATO. Dal centro della depressione francese si snoderà una perturbazione che raggiungerà il Nordovest sin dalle prime ore della giornata, con la neve che cadrà sui rilievi di Piemonte, Valle d’Aosta e poi anche della Lombardia, della Liguria, dell’Emilia, fin su quelli della Toscana e del Lazio. In Piemonte la neve imbiancherà Susa, i tratti appenninici dell’A6 Torino Savona, della A26 Torino Genova, della A7 dei Giovi, Cuneo città, le vette del Monferrato e la collina di Torino, pur con spessori che non dovrebbero superare i 5cm. Pioggia a tratti mista a neve ad Aosta. Accumuli più importanti sono attesi in quota, fino a 30/50cm entro la mezzanotte su Alpi Liguri e Marittime, circa 20cm su Cozie, Graie e Lepontine. Pochi centimetri attesi sui rilievi lombardi e sull’Appennino Tosco-Emiliano oltre i 1000m.
LE LOCALITA’ INTERESSATE DALLA NEVE. In particolare su località come Prato NevosoeLimone Piemonte sono previsti 40/50cm, circa 10cm a Bardonecchia, 15cm a Sestriere, 15/20cm a Macugnaga. In Valle d’Aosta attesi 5cm a Courmayeur e La Thuile, circa 10cm a Cogne, Gressoney e Cervinia. In Lombardia circa 5cm a Madesimo, 5/10cm ai Piani di Bobbio.
DOMENICA. Le nevicate interesseranno anche l’arco alpino orientale ma si alzerà la quota neve fino a 800/1100m da ovest ad est, anche se fino al mattino qualche fiocco potrebbe ancora cadere su Cuneo città, per poi lasciar spazio alla pioggia. In ogni caso la tendenza è verso un’attenuazione dei fenomeni, a partire dalle Alpi orientali.
Il campione del mondo, all’esordio con l’Aprilia, è finito a terra dopo un high-side. La TAC hadato esito negativo, ma i tempi di recupero sono incerti
Prima giornata di test ufficiali da dimenticare per alcuni dei protagonisti della stagione MotoGp 2025. Oggi, mercoledì 5 febbraio, a Sepang, è stata una giornata da dimenticare soprattutto per Jorge Martin.
Il campione del mondo 2024, che ha lasciato la Ducati Pramac e disputerà questa stagione con il numero 1 in carena, è stato vittima di un brutto high-side in curva 2.
In seguito alla caduta è stato trasportato al centro medico del circuito per i primi accertamenti e successivamente trasferito all’Aurelius Hospital di Nilai per ulteriori controlli.
Martin, rimasto sempre cosciente, ha riportato una frattura della testa, del 5° metacarpo della mano destra e una frattura del 3°, 4° e 5° metatarso del piede sinistro. Inoltre, ha effettuato una TAC e una risonanza magnetica, entrambe negative.
Jorge Martin, brutto high-side nei test a Sepang: esordio Mondiale a rischio – Rimarrà in ospedale per una notte e giovedì volerà in Europa per sottoporsi a un intervento chirurgico alla mano destra e al piede sinistro. Lorenzo Savadori sostituirà Jorge Martín per proseguire il lavoro di sviluppo della RS-GP25.
Al momento è difficile stimare i tempi di recupero per Jorge Martin che, però, sicuramente salterà i test a Burinam, in programma la prossima settimana, il 12 e il 13 febbraio e potrebbe essere costretto a saltare anche la prima gara del Mondiale MotoGp 2025, in programma domenica 2 marzo, in Thailandia.
La caduta di Raul Fernandez (team Trackhouse) ha reso ancora più nera la giornata per l’Aprilia con lo spagnolo che ha rimediato la frattura del metacarpo della mano sinistra e una piccola frattura al piede ed è già rientrato in Europa.
Anche Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), dopo un incidente nei test di oggi a Sepang, in curva 5, che gli ha causato la frattura della clavicola sinistra, è dovuto rientrare in Italia.
This was @88jorgemartin's awful highside in his first hours with the number 1 plate 💢
He's at the hospital undergoing tests due to left foot and right hand pain. Updates will follow and in the meantime, we're sending our best wishes to the World Champ 💪#MotoGPpic.twitter.com/2UQtHKOq1w
#MotoGP Lingua originale: inglese. Traduzione digoogle Questo è stato il terribile highside di @88jorgemartin nelle sue prime ore con la targa numero 1. È in ospedale per sottoporsi ad accertamenti a causa del dolore al piede sinistro e alla mano destra. Seguiranno aggiornamenti e nel frattempo, inviamo i nostri migliori auguri al campione del mond
Intervistato da Radio Bianconera, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha stroncato perentoriamente l’inchiesta del programma ‘Report‘ di domenica sera all’interno del quale venivano lanciate delle illazioni in merito alla situazione finanziaria dell’Inter di Steven Zhang: “Il club nerazzurro aveva assolutamente diritto ad iscriversi perché rispettava tutti i parametri contabili. Faccio fatica a commentare i fatti riportati dal programma perché sono arcinoti e in alcuni aspetti sono stati riportati in maniera non correttissima“. Bellinazzo ha aggiunto: “Il tema delle sponsorizzazioni si è posto ma non si trattava di sponsorizzazioni farlocche, nel senso che l’Inter ha fatto questi contratti regolari poi le società non hanno più pagato le sponsorizzazioni e quindi il club non ha più incassato quei soldi che sono diventati perdite. Di conseguenza, senza negare la difficoltà in cui si è trovato ad operare il club negli anni di Suning specie dopo la chiusura degli investimenti per volontà del governo cinese e le difficoltà post-pandemia del gruppo Suning, l’Inter ha dovuto muoversi con un’autosufficienza forzata finanziandosi a debito. L’Inter paga ogni anno 40 milioni di interessi passivi, però i parametri UEFA sono stati rispettati“.
Il giornalista poi pone un tema all’attenzione: “Bisogna fare un’operazione di informazione molto corretta per non alimentare dubbi: si può aprire un altro capitolo sulle regole che andrebbero riscritte in maniera più stringente, il tema dell’equa competizione tra club con bilanci sani va posto in Italia e in Europa. Si sono create troppe situazioni a vantaggio dei club indebitati rispetto a quelli che hanno tenuto i conti in ordine. Però bisogna guardare i parametri fissati al momento dell’iscrizione e quei parametri sono stati rispettati. Così l’Inter ha avuto le licenze UEFA e non solo quelle nazionali, così come altri club indebitati come la Juventus e il Milanche poi quei debiti li ha tolti. Per fare un’informazione corretta si deve discernere tra le regole rispettate e quelle che andrebbero cambiate per assicurare un’equa competizione. L’Inter, comunque, poteva assolutamente iscriversi a quei campionati“.
Sul posto i vigili del fuoco e i soccorritori del 118
Unelicotteroè caduto intorno alle 19.20 aCastel Guelfo, frazione di Noceto, in provincia di Parma, vicino alla via Emilia.
All’interno ci ssono tre persone decedute, i due piloti e un passeggero, e dalle prime informazioni non risultano sopravvissuti. Sul posto i vigili del fuoco e i soccorritori del 118. All’interno ci sarebbero tre persone decedute: secondo quanto riporta La Repubblica fra di loroLorenzo Rovagnati, erede – assieme al fratello Ferruccio – dell’azienda di salumi. Non risultano sopravvissuti.
Elicottero caduto all’interno della proprietà Rovagnati – L’elicottero caduto nel Parmense è precipitato all’interno della proprietà del castello di Castelguelfo, maniero medievale lungo la via Emilia, nel territorio del comune di Noceto. Il castello appartiene alla famiglia Rovagnati, fondatori dell’azienda di prosciutti e salumi. Sono in corso verifiche sull’identità delle vittime.
Sul posto per gli accertamenti e le indagini anche i carabinieri. La zona era avvolta da una fittanebbia.
La dinamica dell’incidente – Dalle primissime informazioni arrivate ai soccorritori l’elicottero stava decollando e forse dopo un tentativo stava provando a tornare a terra.
Sono in corso verifiche su un eventuale piano di volo e sulle informazioni date dal velivolo.
La famiglia Rovagnati, re dei salumi – Tra le tre vittime dell’elicottero caduto nei pressi del Castello di Castelguelfo, nel comune di Noceto in provincia di Parma, ci sarebbe anche un appartenente alla famiglia Rovagnati, titolare dell’omonima azienda di salumi. I Rovagnati sono proprietari del Castello di Castelguelfo e di alcuni appezzamenti di terra nei dintorni della struttura. Da quanto apprende Adnkronos, Rovagnati era solito raggiungere il Castello di Castelguelfo quasi tutti i mercoledì dell’anno, partendo in elicottero dalla sua abitazione situata nel milanese e atterrando nei pressi della struttura in provincia di Parma. Ancora da capire se l’incidente sia avvenuto durante la manovra di atterraggio o durante un altro spostamento. A bordo anche il pilota dell’elicottero e un terzo individuo non ancora identificato. Sul posto sono presenti i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
Polemiche per il recupero di giovedì. Una scelta non è assolutamente piaciuta all’ambiente nerazzurro e sui social i tifosi si sono scatenati
Fiorentina-Inter, è già bufera: “Decisione vergognosa” (Lapresse) – interlive.it
Prosegue il tour de force dell’Inter di Inzaghi. Archiviato il pareggio contro ilMilan, i nerazzurri giovedì scenderanno in campo contro la Fiorentina per finire il match interrottoa causa del malore di Bove. Una sfida fondamentale per gli uomini di Simone Inzaghi. Una vittoria consentirebbe di agganciare il Napoli in vetta alla classifica e lanciare ancora una volta un messaggio importante sulle intenzioni di questo campionato.
Ma nelle ultime ore la sfida è finita al centro di una polemica. Una decisione non è stata assolutamente accettata dall’ambiente nerazzurro tanto che si parla di scelta vergognosa. Sicuramente un qualcosa di particolare, ma che sembra lanciare un segnale molto chiaro anche dopo quanto successo nell’ultimo weekend.
La polemica su Fiorentina-Inter – In casa Inter inizia ad esserci un po’ di malumore per alcune decisioni arbitrali e la scelta di far dirigere la gara del Franchi a Daniele Doveri non è stata presa di buon grado.Il fischietto era al Var nel derby e il rigore non fischiato a Thuram è ancora troppo fresco per non giudicare strana la decisione dell’AIA.
Ma non è da escludere che i vertici dell’associazione abbiano giudicato in modo differente quanto successo a San Siro e con la designazione del fischietto romano lanciare un messaggio molto chiaro.
Doveri al Franchi: i tifosi non ci stanno – La designazione di Doveri ha provocato la dura reazione dei tifosi sui social. In molto hanno parlato di decisione vergognosa quella di far arbitrare il match del Franchi al Var di Milan-Inter.Di certo si può parlare di una scelta molto particolare considerato anche quanto successo una settimana fa, ma i vertici dell’AIA hanno deciso comunque di affidare la partita a chi c’era al momento della sospensione in campo.
Naturalmente sin da ora si preannuncia una partita molto complicata per il fischietto romano visto che tutte le attenzione saranno rivolte su di lui. E la speranza è quella di non commettere errori per non alimentare ancora di più le polemiche.
L’attacco si è verificato in una suola che offre anche corsi per adulti e lezioni di svedese per immigrati. Sei i feriti. Le forze dell’ordine escludono il movente terroristico
La scuola dove si è verificato l’attentato – Foto: Google Maps
Sono una decina le persone rimaste uccise in una sparatoria avvenuta presso il centro di formazione per adulti Campus Risbergska di Örebro, a 200 km a ovest di Stoccolma, in Svezia. L’allarme è scattato intorno alle 12.30 di oggi, martedì 4 febbraio. Secondo una prima e sommaria ricostruzione una persona è entrata nel campus iniziando a sparare con un’arma automatica.
Örebro, spari in una scuola: “10 morti”. Cosa sappiamo – La polizia ha detto in conferenza stampa che le vittime accertate sono “circa 10“. Tra queste c’è l’autore dell’attacco, di cui al momento non sono state rese note le generalità. Si tratta di un uomo di circa 35 anni, senza precedenti di polizia, che ha agito da solo. Dietro il gesto non ci sarebbe alcun “movente terroristico” ha dichiarato alla stampa Roberto Eid Forest, capo del distretto di polizia di Örebro.
Åsa Svennebäck, responsabile della comunicazione medica e sanitaria nella regione di Örebro, ha detto che sei persone, tutte adulte, sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale universitario di Örebro. Cinque di loro sono state raggiunte da colpi da arma da fuoco, ha precisato Svennebäck.
Le immagini dell’attentato – Foto: Kicki Nilsson/TT News Agency via AP
La scuola si trova nel quartiere Rosta, nella parte occidentale di Örebro. In passato era un liceo, ma oggi ospita anche corsi per adulti e lezioni di svedese per immigrati. In totale è frequentata da 2.000 studenti. Sul posto sono intervenuti i servizi di soccorso, tra cui anche un elicottero. Emergono intanto le prime testimonianze. Andreas Sundling, un 28enne, ha raccontato di aver “sentito dei botti” e “visto molto sangue”
l primo ministro svedese: “Un giorno doloroso” – “È con tristezza che ho ricevuto la notizia del terribile atto di violenza avvenuto a Örebro” ha detto il primo ministro svedese, Ulf Kristersson. “I miei pensieri vanno a coloro che sono stati colpiti e ai loro familiari. È un giorno molto doloroso per tutta la Svezia“.
“I miei pensieri – ha aggiunto Kristersson – vanno anche a tutti coloro la cui normale giornata scolastica è stata sostituita dal terrore. Essere confinati in classe, preoccupandosi per la propria vita, è un incubo che nessuno dovrebbe vivere. Il governo è in stretto contatto con la polizia e monitora attentamente gli sviluppi“.
Gli esami strumentali effettuati su Filip Stankovic, a seguito dell’infortunio subito durante la partita Udinese-Venezia del 1° febbraio, hanno confermato una lesione parziale del tendine rotuleo sinistro.
Il giocatore ha già intrapreso il suo percorso riabilitativo e continuerà a essere monitorato dallo staff medico del club. Il Venezia FC augura a Filip una pronta e completa guarigione.
Nuovo stop per l’attaccante della Dea, entrato nel finale di gara con il Torino dopo 181 giorni dall’infortunio al crociato. Gasperini perde anche Carnesecchi e Kolasinac
Gianluca Scamacca
Piove sul bagnato in casa Atalanta.Dopo il pari con il Torino che rallenta i sogni di gloria di Retegui e compagni, la Dea deve anche fare i conti una serie di importanti defezioni, a partire da Gianluca Scamacca: l’attaccante dei nerazzurri bergamaschi e della Nazionale è tornato in campo 181 giorni dopo l’infortunio al crociato di inizio agosto che lo aveva costretto a saltare tutta la prima parte della stagione. Entrato all’85’ al posto di Retegui contro i granata di Vanoli, l’ex West Ham e Sassuolo si è fermato ancora, stavolta per un problema muscolare.
Scamacca ko ma non solo: gli infortuni in casa Atalanta – Il classe 1999 ha sentito un fastidio al quadricipite nel finale di gara contro il Torinoma ha stretto i denti ed è rimasto in campo fino alla fine del match. Oggi, lunedì 3 febbraio, è arrivato il report medico del club orobico ed è tutt’altro che confortante: “Lesione della giunzione muscolo-tendinea del retto femorale destro; in attesa di consulenza specialistica”, rende noto l’Atalanta che teme un lungo stop per Gianluca e valuterà in queste ore se procedere o meno con l’operazione. Il giocatore è volato intanto a Barcellona, dal dottor Cugat, per un consulto medico più approfondito. Gasperini perde anche Carnesecchi e Kolasinac: per il portiere, out nel pre-partita con il Torino, “lesione di basso grado fasciale dell’adduttore lungo destro” mentre il difensore ex Arsenal e Marsiglia ha rimediato la “lesione di primo grado del bicipite femorale destro“. Per entrambi i tempi di recupero non dovrebbero andare oltre le due settimane.