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“La situazione che sta vivendo Leonardo Bonucci è paradossale”. Esordisce così Umberto Calcagno, presidente dell’Aic, riguardo la situazione che sta vivendo il difensore centrale con la Juventus.
Juventus, l’Assocalciatori si scaglia contro il club bianconero: “Il caso Bonucci è paradossale. Va reintegrato subito”
Il classe ’87 non rientra più nel progetto tecnico del club: “È oggettivamente fuori rosa, subisce condotte illegittime e vietate dall’accordo collettivo, viene calpestata la sua dignità. – prosegue Calcagno – La Juventus lo deve reintegrare subito, sta subendo danni professionali gravi”.
L’Associazione italiana calciatori, dunque, si schiera “con il capitano della nazionale, al quale questa vicenda sta precludendo opportunità importanti, compresa la maglia azzurra. Bonucci è la punta dell’iceberg di numerose situazioni. Poi c’è chi, come lui, ha le spalle larghe e va avanti a petto in fuori, e chi invece subisce. Un calciatore non può pretendere di giocare perché la scelta tecnica è insindacabile, ma ha il diritto di essere preparato in parità di condizioni con gli altri compagni di squadra, perché deve poter avere le stesse opportunità”.
In chiusura Calcagno parla del supporto a Bonucci: “Si è rivolto al proprio avvocato di fiducia, ma noi come Aic gli daremo tutto il supporto necessario. Con la Juve non ho parlato, non c’è interlocuzione, ma auspico che ci sia buon senso, che significa cercare di andare oltre i rapporti personali se si sono incrinati; qui stiamo parlando di professionalità ad altissimo livello”.
Juve, la risposta all’AIC su Bonucci messo fuori rosa ‘Correttezza nell’operato’
articolo: Juve, la risposta all’AIC su Bonucci messo fuori rosa ‘Correttezza nell’operato’ (headtopics.com)
La risposta del club bianconero alle dichiarazioni alle dichiarazioni del presidente di Assocalciatori, Umberto Calcagno Juventus Football Club ribadisce con forza la correttezza del proprio operato nei confronti di tutti i calciatori tesserati cui sono riconosciuti e garantiti pienamente tutti i diritti previsti dall’Accordo Collettivo di categoria.
Juventus è altresì pronta, nell’ipotesi in cui ciò si rendesse necessario, a difendere la piena legittimità del proprio comportamento nelle sedi competenti. Inoltre, Juventus Football Club si auspica che la problematica della definizione di un corretto bilanciamento tra diritti dei calciatori e esigenze dei Club possa essere definitivamente affrontata e risolta nell’ambito della negoziazione del nuovo Accordo Collettivo tra AIC e Lega Nazionale Professionisti Serie A che avverrà in vista della stagione sportiva 2024/25.
articolo Di La redazione di 90min | 3:54: 840 milioni da Follieri per l’acquisto della Roma: il comunicato (90min.com)
L’imprenditore, dopo la smentita ufficiale giallorossa, diffonde un’informativa a firma dell’avvocato Mattia Romano.
Nei giorni scorsi, accanto alle mille vicissitudini di mercato e alle tante voci connesse alla Roma sia in entrata che in uscita, è emerso un inatteso botta e risposta legato alla proprietà del club giallorosso e alla potenziale ambizione di Raffaello Follieri di assicurarsi proprio il club giallorosso attualmente in mano ai Friedkin.
La Roma ha smentito ufficialmente ma, oggi, arriva un nuovo capitolo della saga: Follieri, tramite i propri account social, ha diffuso un’informativa stampa connessa proprio all’offerta da 840 milioni per acquistare la Roma.
“Con la presente comunico di aver ricevuto incarico da Mr. Raffaello Follieri (attualmente all’estero) di perfezionare la trasmissione via posta elettronica certificata dell’offerta di acquisto della AS Roma già a suo tempo inviata (che potrebbe non essere stata ricevuta poiché trasmessa da provider estero e non UE). L’offerta di acquisto pari a 840 milioni di euro è corredata da una road map dettagliata delle procedure da seguire per il perfezionamento dell’operazione. Lo staff incaricato da Mr. Follieri resta in attesa di un eventuale riscontro al fine di programmare e dare esecuzione, nei tempi, indicati nell’offerta, alle attività necessarie all’acquisizione definitiva dell’intera partecipazione societaria“.
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La risposta ufficiale della Roma alle voci sul possibile cambio di proprietà
I Friedkin rispondono alle voci: “AS Roma precisa di non avere ricevuto allo stato, neanche per il tramite di NEEP Roma Holding srl, alcuna offerta”.
articolo Di La redazione di 90min – Aug 11, 2023 : La risposta ufficiale della Roma alle voci sul possibile cambio di proprietà (90min.com)
Nella giornata odierna sono circolate voci in merito a offerte per l’acquisizione della Roma, con riferimento nello specifico all’offerta formale di Raffaello Follieri per l’acquisto del club, con tanto di documento pubblicato dal Corriere dello Sport (datato 11 agosto) e indirizzato a Dan Friedkin.
L’imprenditore pugliese Follieri ha confermato all’Ansa di aver inviato tale offerta: “Confermo di aver inviato l’offerta d’acquisto della Roma“. Dal cub giallorosso però arriva la smentita ufficiale, un comunicato diramato dai Friedkin in risposta alle indiscrezioni odierne.
Il comunicato ufficiale della Roma
“In merito a quanto apparso su alcuni organi di stampa, AS Roma precisa di non avere ricevuto allo stato, neanche per il tramite di NEEP Roma Holding srl, alcuna offerta per l’acquisizione del Club.
Il Gruppo Friedkin comunica, inoltre, di non avere alcuna intenzione di cedere il Club.
Saranno valutate azioni legali nei confronti di chi intende destabilizzare il Club e il Gruppo per ottenere visibilità personale
articolo: Sospetto doping in casa Jumbo-Visma: il team sospende il tedesco Hessmann – la Repubblica
Sospetto doping in casa Jumbo-Visma: il team sospende il tedesco Hessmann
Una brutta storia in casa Jumbo-Visma, il team atteso alla Vuelta da una sfida inedita, quella di vincere tutte le tre grandi corse a tappe nella stessa stagione. I gialloneri olandesi, il team di Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, hanno sospeso il neoprofessionista tedesco Michel Hessmann, 22 anni, gregario dello sloveno al vittorioso Giro d’Italia 2023. Hessmann è risultato positivo ad un diuretico ad un controllo fuori corsa del 14 giugno scorso mentre era in Germania. Nell’ultimo scorcio di stagione il corridore tedesco aveva partecipato al Giro della Repubblica Ceca, chiudendo al 3° posto nella Classifica scalatori, ed era stato in gara, pur senza arrivare al traguardo, ai Mondiali di Glasgow.
È stato sospeso in via cautelare in attesa di ulteriori esami. Questo lo stringato comunicato del team: “Oggi siamo stati informati della positività del nostro corridore Michel Hessmann ad un test antidoping. Riguardava un controllo fuori corsa del 14 giugno in Germania. Il prodotto rilevato è un diuretico. Attendiamo i risultati di ulteriori indagini. Michel è stato sospeso dal team fino a nuove notizie”. Hessmann aveva chiuso al 33° posto il Giro ed era stato protagonista di una fuga durante la tappa di Rivoli, nella quale aveva ottenuto il suo miglior piazzamento, un 9° posto. Tutto il suo percorso, dalle giovanili alla prima squadra, è avvenuto con i colori della Jumbo.
Previsioni meteo 17 agosto 2023: in Lombardia caldo e cielo nuvoloso. A Milano allerta gialla per temporali
La temperatura più alta salirà fino a 33 gradi, la più bassa non scenderà sotto i 23 gradi
Anticiclone africano Nerone ben presente sulla Lombardia. Giovedì 17 agosto a Milano si trascorrerà una giornata a tratti nuvolosa. La temperatura più alta salirà fino a 33 gradi, la più bassa non scenderà sotto i 23 gradi. Sul resto della Lombardia avremo una nuvolosità irregolare e non si potrà escludere qualche precipitazione sui rilievi del pavese. Inoltre, a partire dalla notte di mercoledì 16 agosto il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia ha emanato un’allerta gialla (rischio ordinario) per temporali. Durante le allerte meteo vige il divieto di accesso ai parchi non recintati e alle aree verdi aperte.
Venerdì 18 agosto l’atmosfera torna più stabile, pertanto sia a Milano sia sul resto della regione avremo condizioni di bel tempo con cielo sereno e clima più caldo e afoso.
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Temporale e grandine sull’alto lago di Como: colata di fango sulla provinciale 72 e sulla ferrovia tra Dervio e Dorio

Stop al traffico automobilistico e ferroviario. Affondato un gommone con a bordo cinque persone tra Bellano e Dervio
Un violento temporale, pioggia intensa e grandine. Una bomba d’acqua si è abbattuta sulla sponda lecchese dell’alto lago di Como nella prima serata di mercoledì. L’esondazione di alcuni torrenti ha provocato una colata di fango che ha interessato la provinciale 72 e la ferrovia tra Dervio e Dorio.
La circolazione viabilistica e ferroviaria è stata interrotta. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con tre mezzi. Sono in corso accertamenti per ripristinare la viabilità. Negli stessi minuti pompieri al lavoro per un gommone con a bordo cinque persone affondato tra Bellano e Dervio. L’acquazzone e le violentissime raffiche di vento hanno rovesciato il natante. I naufraghi sono stati salvati da alcune barche in zona e portati a terra. I vigili del fuoco stanno perlustrando l’area alla ricerca di eventuali parti dell’imbarcazione che si è inabissata.
La temperatura più alta salirà fino a 33 gradi, la più bassa non scenderà sotto i 23 gradi
Anticiclone africano Nerone ben presente sulla Lombardia. Giovedì 17 agosto a Milano si trascorrerà una giornata a tratti nuvolosa. La temperatura più alta salirà fino a 33 gradi, la più bassa non scenderà sotto i 23 gradi. Sul resto della Lombardia avremo una nuvolosità irregolare e non si potrà escludere qualche precipitazione sui rilievi del pavese. Inoltre, a partire dalla notte di mercoledì 16 agosto il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia ha emanato un’allerta gialla (rischio ordinario) per temporali. Durante le allerte meteo vige il divieto di accesso ai parchi non recintati e alle aree verdi aperte.
Venerdì 18 agosto l’atmosfera torna più stabile, pertanto sia a Milano sia sul resto della regione avremo condizioni di bel tempo con cielo sereno e clima più caldo e afoso.
articolo: A fuoco i pannelli fotovoltaici, tetto distrutto. Edificio evacuato (ilgazzettino.it)

San Vito al Tagliamento, 15 agosto 2023
Un incendio è divampato nel primo pomeriggio di oggi, 15 agosto, a San Vito al Tagliamento, dove è andato a fuoco un tetto con impianto fotovoltaico. A intervenire i Vigili del fuoco con squadre provenienti sia dal Comando centrale di Pordenone che dal distaccamento di San Vito al Tagliamento. Impiegati 7 automezzi (2 autobotti 2 autopompe, 2 autoscale,1 Carro bambole, 1 Autoradio). L’edificio di tre piani è stato evacuato e non vi sono persone ferite. Ancora da accertare le cause dell’incendio.
articolo: Esplode petardo durante la partita, 3 feriti, anche due bimbi – Notizie – Ansa.it

Contusioni lievi medicate sul posto, a Gemona
Lo scoppio di un petardo ad alto potenziale durante una partita di calcio ha causato il ferimento, non grave, di tre persone, tra le quali due bambini.
E’ accaduto nel pomeriggio di ieri allo stadio Simonetti di Gemona (Udine) durante la finale di Coppa Carnia tra le squadre locali del Asd Villa Santina e il Asd Cedarchis.
Lo riportano oggi i media locali.
Fumogeni e bengala erano stati accesi tra i tifosi sin da prima dell’inizio della partita, poi alla metà del primo tempo è esploso un petardo le cui schegge hanno colpito al volto e alle gambe i due bambini – di 10 e 11 anni – e un uomo, di 68 anni.
I tre feriti sono stati subito soccorsi e medicati sul posto dagli operatori sanitari del 118. Hanno riportato lievi contusioni.
I Carabinieri hanno avviato indagini per identificare i responsabili che rischierebbero una denuncia e il Daspo. AL momento non sarebbe ancora chiaro se lo scoppio è stato accidentale, magari innescato dal caldo e simultaneo di più fumogeni, o volontario.
Il sindaco di Gemona, Roberto Revelant, ha riferito alle testate giornalistiche locali di “aver accompagnato personalmente due delle persone ferite, medicate prima sul posto, al punto di primo intervento“. Non ci sono state conseguenze gravi, ma “resta il dispiacere per quanto successo“.
articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/murale-michela-murgia-navigli-cju0ffxl
Una bandiera arcobaleno, simbolo delle famiglie non patriarcali, e la scritta con la frase, emblema della vita della scrittrice e intellettuale sarda, “vogliamo piacerci non compiacervi”

Parla alla gente, alle donne in particolare ma non solo, il murale che la street artist Cristina Donati Meyer ha realizzato a Milano, presso l’Alzaia del Naviglio Grande per ricordare Michela Murgia, la scrittrice e intellettuale femminista deceduta per un tumore lo scorso 10 agosto a Roma.
“Vogliamo piacerci non compiacervi” – L’artista ha infatti raffigurato Murgia con la bandiera colorata delle famiglie Arcobaleno, di cui la scrittrice è stata l’emblema, contestando il modello tradizionale e patriarcale imposto dalla società. Sul vessillo è tradotta al plurale l’espressione usata dalla blogger e opinionista anche in punto di morte e che è stata emblema della sua vita: “Vogliamo piacerci non compiacervi”, affinché chi legge il messaggio ci si possa identificare.
Cristina Donati Mayer l’ha realizzato e ha poi postato l’immagine sulla sua pagina Facebook con la dedicata a Michela Murgia e la scritta “Ci manchi”.
Una vita senza compromessi – C’era Anouk che canta “Nobody’s wife“, la ‘moglie di nessuno’ il giorno del matrimonio di Michela Murgia, avvenuto poche settimane dopo l’annuncio, a maggio, della malattia che la stava portando via: un carcinoma renale al quarto stadio scoperto troppo tardi, metastasi ai polmoni, alle ossa, al cervello
“Sposerò il mio uomo – aveva dichiarato Murgia, simbolo Queer – ma poteva anche essere una donna“. Il matrimonio, aveva spiegato era l’unico modo per tutelare se stessa e il compagno attore, regista e musicista di 35 anni conosciuto nel 2017 durante lo spettacolo teatrale “Quasi grazia“, lui assistente alla regia, lei sul palco come Grazia Deledda. “Se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo“. Rito civile in articulo mortis, locuzione latina che indica le azioni compiute da una persona in pericolo di vita.
Le Tre ciotole di Michela Murgia – In “Tre ciotole“, l’ultimo romanzo, Murgia parte dal male tenuto buono con l’immunoterapia perché “l’obiettivo è guadagnare tempo“.
Ma Murgia ha parlato della malattia anche in alcune interviste: il cancro descritto come una parte di lei non come un alieno da combattere. E poi lo splendido messaggio di una vita vissuta per piacere a se stessa, non per compiacere gli altri.
La maggior parte delle grandi catene garantisce l’apertura di punti vendita in città, alcuni con orario ridotto
Per gli acquisti dell’ultimo minuto, in vista di picnic o grigliate di Ferragosto, a Milano non sarà un problema trovare un supermercato aperto. La maggior parte delle grandi catene garantisce l’apertura di punti vendita in città, alcuni con orario ridotto soltanto in mattinata altri a orario continuato.
Ecco un elenco di punti vendita aperti al pubblico per il 15 agosto, il consiglio è di controllare sempre sui siti dei supermercati per verificare che non ci siano variazioni.
I supermercati di Esselunga fanno apertura straordinaria mezza giornata dalle 8 alle 14, mentre la maggior parte dei punti vendita di Iper la grande in città resteranno aperti come quello di Arese all’interno de Il Centro con orario dalle 8,30 alle 22, quello del Portello dalle 7,30 alle 21,30, quello di Magenta 8,30-22, a Rozzano 8,30-21 e a Vittuone 8,30-20. La catena Il Gigante avrà dei punti aperti, alcuni con orario ridotto, sul sito è possibile consultare le aperture (chiusi i supermercati di Cinisello Balsamo, Milano Lorenteggio, Paderno Dugnano, Rho, Sesto San Giovanni in via Monti e in via Marx).
La Conad adotta l’apertura straordinaria per il 15 agosto e grazie alla ricerca online i clienti possono verificare se un punto vendita è aperto cliccando su ‘Aperto ora’. A disposizione dei clienti anche i supermercati Lidl ma alcuni con orari ridotti (soltanto la mattina dalle 8 alle 13). I supermercati Aldi informano attraverso Facebook che resteranno aperti e lo stesso vale anche per i punti vendita Bennet e Carrefour, ma gli orari potrebbero variare in base al negozio e alla località. MD resta aperti con orari particolari, la maggior parte dei punti vendita dalle 9 alle 13 (altri anche nel pomeriggio dalle 15 alle 20).
Da verificare sul sito per quanto riguarda i negozi Pam/ Panorma (la maggior parte resta chiusa o fanno orario dalle 9 alle 14) e Penny Market (sul sito internet è possibile avere tutte le informazioni su un pdf con l’elenco dei negozi). Non ci sono, invece, comunicazioni ufficiali relativamente all’apertura straordinaria per il 15 agosto dei punti vendita a marchio Coop.
articolo: Il ministero alla Salute: “Vaccinazione anti Covid per tutti gli over 60” – la Repubblica
Annunciato l’avvio della campagna che ad autunno proteggerà gratuitamente anziani e fragili dal virus pandemico. Si svolgerà in contemporanea con quella contro l’influenza
Il ministero alla Salute diffonde una circolare sulla vaccinazione anti Covid, praticamente sovrapponibile a quella dell’anno scorso. Nel testo si annuncia la campagna gratuita per l’autunno che verrà svolta insieme a quella anti influenzale (anche questo aspetto identico nel 2022). Da ottobre, tutte le persone a rischio potranno proteggersi contro il coronavirus.
I nuovi vaccini – “In concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, è previsto l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti COVID-19 con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici (formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5), la cui approvazione da parte di Ema e Aifa è prevista per fine estate/inizio autunno e di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre”. Si attende quindi il via delle autorità regolatorie.
“Preveniamo mortalità e ospedalizzazioni” – Il ministro alla Salute Orazio Schillaci poco dopo il suo insediamento aveva annunciato che comunque il tanto vituperato, in certi ambienti di destra, vaccino si sarebbe usato ancora. La circolare conferma questa linea politica con “l’obiettivo di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari”. L’indicazione è quella di fare una vaccinazione ogni 12 mesi. Chi ha avuto la malattia o ha fatto dosi di recente deve aspettare almeno 3 mesi prima della somministrazione.
Le categorie a rischio – Nella delibera sono elencate le categorie a rischio. La più grande è quella di tutto gli over 60. Poi ci sono gli ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in gravidanza o nel periodo di allattamento, operatori sanitari. Poi ci sono tutti coloro che hanno tra 6 mesi e 59 anni e sono considerati fragili perché colpiti da malattie croniche e patologie che vengono elencate nella circolare (cardiopatie, diabete, insufficienza renale, problemi neurologici importanti, cirrosi gravi e tante altre ancora). Inoltre “La vaccinazione viene consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità”. Se all’inizio della campagna non dovessero esserci abbastanza dosi, visto che l’approvazione dei vaccini ancora non c’è, si partirà con gli over 80, i più fragili e gli operatori sanitari.
“Segnalate i sospetti eventi avversi” – Infine nella circolare, come era già successo, si ribadisce quando dovrebbe essere già noto a tutti gli operatori sanitari: “Si raccomanda a tutti gli operatori sanitari, il rispetto dei principi delle buone pratiche vaccinali e l’attenzione nel segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa e si sottolinea l’importanza della tempestività della segnalazione al sistema di farmacovigilanza dell’Aifa”. Anche i cittadini possono fare segnalazioni.
articolo: Manchester City-Siviglia (Supercoppa UEFA): orario, dove vederla e pronostico (90min.com)

Allo stadio Karaiskakīs di Atene va in scena la sfida tra i vincitori della Champions League e i campioni in carica dell’Europa League. Quest’anno ad affrontarsi per la Supercoppa UEFA saranno il Manchester City di Pep Guardiola, reduce dallo storico Treble della scorsa stagione, e il Siviglia di Mendilibar, squadra che ha dimostrato di sapersi esaltare nel contesto internazionale.
Il calcio d’inizio di Manchester City-Siviglia, gara valida per la Supercoppa Europea:
alle ore 21:00 di mercoledì 16 agosto 2023
Dove si gioca Manchester City-Siviglia (Supercoppa UEFA)
Dove si può vedere Manchester City-Siviglia in TV in Italia?
La sfida tra Manchester City e Siviglia, valida la Supercoppa Europea, sarà visibile in esclusiva su Amazon Prime Video. Amazon video è visibile su smart tv, tablet, pc e anche smartphone tramite la sua applicazione.
Streaming: Amazon Prime Video
Le probabili formazioni di Manchester City-Siviglia (Supercoppa UEFA)
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Ortega; Walker, Akanji, Gvardiol, Ake; Rodri, Kovacic; Silva, Alvarez, Grealish; Haaland. Allenatore: Pep Guardiola.
SIVIGLIA (4-2-3-1): Bounou; Navas, Gudelj, Bade, Acuna; Jordan, Fernando, Rakitic; Suso, En-Nesyri, Ocampos. Allenatore: José Luis Mendilibar.
articolo: Lafont sbatte contro il palo: l’ex portiere della Fiorentina è grave- Corriere.it


Il portiere gioca nel Nantes: nella prima partita della Ligue 1 ha sbattuto contro il palo e poi si è scontrato con un avversario. Si è rotto delle costole, resterà fuori due-tre mesi
C’è grande apprensione per le condizioni di salute di Alban Lafont, capitano del Nantes che in Italia ha indossato la maglia della Fiorentina nella stagione 2018-2019. È accaduto tutto nella prima giornata di Ligue 1 nel match perso 2-1 contro il Tolosa, quando Lafont è crollato a terra dopo un tremendo e violento impatto con un avversario.
Il portiere, a seguito di un cross da sinistra, nel tentativo di cercare di impedire ad Aboukhlal di arrivare sul pallone, ha sbattuto prima con la testa sul palo per poi ritrovarsi la gamba del suo avversario dritta nel torace. Secondo quanto riferito nel comunicato ufficiale del Nantes, il portiere ha riportato una frattura alla costola e uno pneumotorace. Ora l’ex viola sarà out diverse settimane.
In Francia parlano addirittura di due-tre mesi, in quanto l’infortunio alle costole lo costringerà al riposo assoluto. Lafont è uscito in barella e nella tarda serata di ieri ha spiegato tutto con un tweet: «Buonasera a tutti, probabilmente avrete visto lo scontro, è stato abbastanza violento e credo sia grave purtroppo. In attesa di una diagnosi e di saperne di più per il futuro volevo già ringraziarvi per i vostri messaggi. A presto Alban», le sue parole.
Adesso il Nantes potrebbe essere costretto a tornare sul mercato per prendere un nuovo portiere. Tutto dipenderà dal recupero di Lafont, che ora penserà solo a tornare in campo al più presto una volta archiviato il grande spavento.

I messaggi istituzionali per il quinto anniversario della tragedia, a Genova la cerimonia commemorativa, la presidente Meloni: “Rinnoviamo le doverose scuse dello Stato”
“Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza. Nel quinto anniversario del crollo, con il suo tragico bilancio di vite umane annientate, con la profonda ferita inferta alla Città di Genova e alle coscienze di tutti gli italiani, la Repubblica rinnova e rafforza i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a quanti hanno visto sconvolgere la propria esistenza da una catastrofe tanto grave quanto inaccettabile“.
Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio in occasione del quinto anniversario della tragedia del Ponte Morandi di Genova. “Il trascorrere del tempo – Precisa il presidente della Repubblica – non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni“.
E ancora il crollo del Ponte Morandi di Genova è “una vicenda che interpella la coscienza di tutto il Paese, nel rapporto con l’imponente patrimonio di infrastrutture realizzato nel dopoguerra e che ha accompagnato la modernizzazione dell’Italia. Un patrimonio la cui manutenzione e miglioramento sono responsabilità indeclinabili. La garanzia di mobilità in sicurezza è un ineludibile diritto dei cittadini“.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni invece nel suo messaggio si rivolge ai familiari delle vittime: “A chi il 14 agosto 2018 ha perso un figlio, un genitore, un caro – tutto -, rinnoviamo oggi le doverose scuse dello Stato per ciò che è successo, pur consapevoli che nessuna parola sarà mai sufficiente a lenire la sofferenza e placare il desiderio di giustizia“.
“Le quarantatré vittime – aggiunge – la sofferenza dei loro cari e i disagi degli sfollati rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. Così come non dimenticheremo mai l’eroismo dei soccorritori e l’impegno senza sosta dei tantissimi che, in quelle ore e in quei giorni drammatici, diedero testimonianza di quanto gli italiani sappiano donarsi al prossimo. L’orgogliosa reazione dei genovesi, vettore decisivo della ricostruzione e della rinascita della città, è un esempio altrettanto potente della capacità del nostro popolo di non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà, anche le più estreme, e di sapersi rialzare. Da questa forza, dalla collaborazione tra le istituzioni e dalle migliori energie del sistema imprenditoriale italiano è nato quel ‘modello Genova’ che ha permesso, in tempi record, di ricucire lo strappo inferto dal crollo del Morandi con la costruzione del nuovo ponte Genova san Giorgio”.
E ancora: “Sono tante le domande poste da quella tragedia che sono ancora rimaste senza risposta. La rabbia, il dolore, la sete di giustizia dei familiari delle vittime sono sentimenti sacrosanti e che meritano tutto il nostro rispetto“.
La cerimonia – A Genova intanto si è tenuta la cerimonia per la commemorazione, dopo la messa a Certosa la manifestazione ufficiale si è aperta sotto il nuovo ponte Genova San Giorgio, nella radura della Memoria, dove in rappresentanza del governo è arrivato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
“Spero l’anno prossimo di portare in dote anche una nuova legge che equipari le vittime del ponte Morandi e dell’incuria alle vittime del terrorismo – le sue parole – con quello che ne consegue anche retroattivamente“. Salvini ha poi aggiunto: “Gestiamo più di 21mila, tra ponti e viadotti in Italia e stiamo facendo di tutto per recuperare qualche decennio di incuria. Quello che ora abbiamo sopra la nostra testa è un miracolo, ma l’importante è che di questo non se ne parli solo il 14 agosto. E’ necessario che queste strade si allarghino, sono necessari il Terzo valico, la Gronda, la sicurezza porto: metterò tutto il mio impegno, la passione, la determinazione affinchè si realizzino. E conto che ce ne siano sempre di meno di commemorazioni così“.
Un minuto di silenzio, nella Radura della Memoria, accompagnato dal suono delle sirene delle navi in porto e dai rintocchi delle campane delle chiese di tutta Genova ha segnato la conclusione della cerimonia in ricordo delle 43 vittime del Ponte Morandi. Sullo schermo sono comparsi i nomi delle 43 vittime con l’accompagnamento musicale. Infine Jacopo Bellussi è tornato a ballare su musica di Rachmaninov.

I fuggitivi sono dieci atleti nati nel 2006: hanno lasciato l’albergo in cui si trovavano e spento i i telefonini. Probabilmente vogliono raggiungere la Francia e chiedere asilo
L’intera Nazionale Under 19 di pallamano del Burundi è scomparsa da domenica: si trovava in un albergo di Fiume, in Croazia, dove stava partecipando ai campionati mondiali di categoria. Il sospetto che i giovani intendano raggiungere di nascosto la Germania o altri Paesi del Nord Europa dove chiedere asilo politico.
La squadra del Burundi era arrivata in Croazia il 2 agosto scorso, gli incontri erano terminati ieri, 13 agosto. Ma la momento di fare ritorno in Africa, i dieci ragazzi — tutti nati nel 2006 — hanno abbandonato le camere dove erano alloggiati e hanno fatto perdere le loro tracce. L’ultima volta sono stati visti attorno alle 15.30 di domenica. La squadra avrebbe dovuto sostenere un ultimo incontro contro i pari età del Bahrein, che è stato cancellato. La notizia è stata confermata dalla polizia di Fiume che ha subito diramato l’ordine di ricerca. Solo tre ragazzi non hanno partecipato alla fuga. Diversi componenti della squadra avevano un telefonino ma ogni tentativo di contattarli è risultato vano. La Federazione di pallamano ha diffuso anche le foto dei giovani tesserati.
L’ipotesi è che gli atleti avessero programmato da tempo la loro fuga: la cosiddetta «rotta balcanica» è tra le più battute dai clandestini che vogliono raggiungere il cuore dell’Europa: da gennaio a luglio Frontex ha censito il passaggio di oltre 52.000 migranti. La Croazia, inoltre, dal primo gennaio è entrata a far parte dell’area Schengen e dunque i controlli alle frontiere non ci sono più e chiunque è libero di muoversi in teoria nello spazio dell’Unione.
Quale può essere la meta finale della squadra? In Burundi vivono comunità francofone e dunque è possibile che i ragazzi stiano tentando di raggiungere la Francia. Il presidente della federazione del Burundi Dauphine Nicobamia ha lanciato un appello: «Chiunque ha informazioni ci aiuti a ritrovare i nostri ragazzi».
Gli under 19 del Burundi avevano fino al momento della scomparsa perso tutti gli incontri disputati: 62-16 contro la Svezia , 46-24 contro l’Iran, 33-26 contro gli Usa. Erano in lotta per non occupare l’ultimo posto del torneo mondiale. Dopo la fuga dei giocatori, la Federazione internazionale ha escluso il Burundi dalla competizione.

Un tsunami di fango e detriti ha investito la città ieri sera. Stamane è ancora isolata
Cinque persone risultano disperse a Bardonecchia in valle di Susa, dove nella serata di ieri c’è stata una piena improvvisa di un torrente provocata da una frana che si è staccata in alta montagna per un nubifragio.
Fango e detriti hanno invaso la città. Una persona risulta ferita, per fortuna non gravemente, dopo l’esondazione. Sono ancora in corso le ricerche dei cinque dispersi, riprese questa mattina alle 7.
I vigili del fuoco sono impegnati con una cinquantina di uomini e donne del Corpo, tra cui sommozzatori, nella perlustrazione del tratto del fiume esondato nella serata di ieri. Nel paese è stato attrezzato un centro di soccorso avanzato, ha spiegato a Sky tg24 Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del fuoco. L’intervento dei pompieri ha consentito, ieri sera, di salvare sei persone rimaste intrappolate a bordo di un camper trascinato a valle dalla colata di acqua, fango e detriti.
E’ stato un vero e proprio tsunami di fango quello che ha investito ieri sera la città: nei video postati sui social, e già diventati virali, si vedono alcune persone mettersi in fuga mentre alle loro spalle arriva l’ondata di detriti che travolge una cabina di ferro e alcuni alberi che trova davanti a sé. “Scappate, andate via“, dicono alcuni residenti a chi si trovava nella zona. In altri video e foto si vede la piena del Rio Merdovine che trascina anche alcune auto.
Questa mattina Bardonecchia, a pochi chilometri dal confine con la Francia, si è risvegliata sommersa dal fango dopo l’esondazione del Rio Merdovine, il torrente che ha rotto gli argini ieri sera in seguito al distacco di una frana in quota. Le auto sono completamente ricoperte dal fango e le strade della città sommerse dai cumuli di detriti. La colata di fango ha travolto tutto ciò che si trovava sul suo corso, travolgendo segnali stradali, auto e persino le pensiline dell’autobus. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco, per mettere in sicurezza le strutture e gli edifici coinvolti nel disastro.
Circa 120 persone hanno trascorso la notte da sfollati, a causa delle le case invase dal fango nella cittadina: che sono stati ospitati in alberghi o nel campo della Croce Rossa allestito all’interno del Palazzetto dello Sport. Le strutture più colpite sono il locale commissariato di polizia – risultato non agibile e con gravi danni al piano terra oltre alla totale compromissione del parco mezzi – e l’hotel “La Betulla“, con il piano seminterrato invaso dall’ondata di piena. La zona maggiormente interessata è quella che si concentra su via Einaudi. Tre agenti della polizia sfollati sono stati ospitati in due diverse caserme dei carabinieri. Molti ponti non sono ancora transitabili. Resta impossibile, tranne che ai mezzi di soccorso, l’accesso all’abitato di Bardonecchia. Uno dei ponti travolti dall’improvvisa piena del torrente è sommerso di fango e detriti, in un altro sono state divelte le protezioni laterali.
I vigili del fuoco sono impegnati con una cinquantina di uomini e donne del Corpo, tra cui sommozzatori, nella perlustrazione del tratto del fiume esondato nella serata di ieri. Nel paese è stato attrezzato un centro di soccorso avanzato, ha spiegato a Sky tg24 Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del fuoco. L’intervento dei pompieri ha consentito, ieri sera, di salvare sei persone rimaste intrappolate a bordo di un camper trascinato a valle dalla colata di acqua, fango e detriti.
La frana in Val di Susa ha coinvolto anche la strada statale 335, invasa da fango e detriti. Chiuso – informa Anas – in entrambe le direzioni il tratto al chilometro 10 a Bardonecchia. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e i carabinieri per la gestione della viabilità. È invece percorribile l’autostrada che porta al tunnel del Frejus che collega Italia e Francia. Interrotta a Bardonecchia l’erogazione del gas. La polizia, insieme con i vigili del fuoco e le altre forze dell’ordine, è al lavoro per la ricerca dei dispersi e per il soccorso alla popolazione colpita.
L’amministrazione comunale segnala la possibilità di disservizi sull’erogazione di acqua, luce e gas in città “in seguito all’esondazione del torrente Frejus“. “Le squadre dei soccorsi e dei tecnici – si legge su Facebook – sono al lavoro fin dalla serata di ieri per cercate di ripristinare al più presto la condizione di normalità“. E’ stata interrotta l’erogazione del gas per evitare esplosioni potenzialmente pericolose, in attesa di individuare e risolvere i danneggiamenti alle condotte.
L’evento ha richiesto un’immediata mobilitazione delle autorità competenti, con le pattuglie dei carabinieri subito intervenute per prestare soccorso alla popolazione. Alle 22.15 è stato attivato il Centro operativo comunale per una sinergia tra le forze dell’ordine coadiuvate dalla Croce Rossa Italiana e dal Soccorso Alpino. Le operazioni di ricerca e soccorso per i veicoli trascinati dalla corrente sono proseguite fino alle 2.30, per poi riprendere alle prime ore del mattino. “Siamo chiusi dentro e stiamo lavorando”, afferma la sindaca di Bardonecchia, Chiara Rossetti.
Inoltre, sono in corso le operazioni di cinturazione, anti-sciacallaggio e presidio dei punti vulnerabili nella cittadina. Le operazioni avvengono grazie al contributo del personale delle squadre di intervento operativo del reggimento Piemonte, con il supporto delle stazioni carabinieri di Vigone e San Mauro Torinese.
articolo: https://sport.quotidiano.net/calcio/esteri/psg-neymar-al-hilal-160-milioni-f5be65eb

I sauditi all’assalto del brasiliano, che chiuderà la propria avventura a Parigi. Scavalcata la concorrenza del Barcellona
Parigi (Francia), 13 agosto 2023
Il tridente da sogno del Paris Saint Germain perderà presto un altro pezzo. Dopo l’addio di Lionel Messi direzione Major League Soccer, ora è Neymar ad essere ad un passo dalla cessione. Mentre Kylian Mbappé sarà reintegrato in rosa, dopo un’estate controversa e ricca di traversie per il giovane fenomeno transalpino, O’Ney avrebbe scelto di salutare la capitale francese per intraprendere una nuova avventura. A 31 anni compiuti, il brasiliano ha deciso di concludere la sua storia con i parigini, durata per sei stagioni. Se i media internazionali nelle scorse ore facevano rimbalzare la notizia di un accordo già trovato per un ritorno al Barcellona, la realtà odierna sembra ben diversa: le sirene dell’Arabia Saudita, nella squadra dell’Al Hilal, sembrano aver convinto il giocatore al trasferimento in Medio Oriente. Con la condizione, ovviamente, di mettere sul piatto un assegno da capogiro.
Neymar, la scelta è araba – Il Paris Saint Germain procede la propria rivoluzione. Neymar è stato considerato fuori dal progetto tecnico di Luis Enrique, che si ritrova ad affrontare una tempesta in quel di Parigi. La telenovela relativa a Kylian Mbappé sembra esser stata risolta, con il numero 10 che è stato reintegrato in rosa e sarà a disposizione fin dal prossimo appuntamento di Ligue 1; quella di O’Ney, invece, è appena cominciata. Il Barcellona sembrava aver approcciato nel modo giusto sia il giocatore che il Psg: sul piatto c’era un accordo sulla base di un ingaggio da 13 milioni di euro a stagione per due anni, con opzione per il terzo. Il ritorno a casa, in Spagna, dove Neymar ha giocato per quattro stagioni, poteva dunque diventare realtà, nel caso in cui i catalani avessero trovato una soluzione adeguata per acquisire il cartellino del brasiliano, per il quale si era ipotizzata una risoluzione del contratto. A mettere i bastoni fra le ruote al romanticismo, però, ci ha pensato l’Al Hilal. Il club dell’Arabia Saudita ha presentato un assegno da 160 milioni di euro per due stagioni al nazionale verdeoro, che pare intenzionato ad accettare la corte medio orientale. Resta da cercare la fumata bianca con il Paris Saint Germain, che ha pagato il giocatore ben 222 milioni di euro sei stagioni fa. A 31 anni, Neymar viene valutato 100 milioni: l’Al Hilal ne avrebbe offerti 60, probabilmente la stretta di mano arriverà a metà strada. Se i sauditi dovessero staccare l’assegno da 80 milioni di euro, O’Ney farebbe le valigie e saluterebbe l’Europa, per andare a giocare assieme a Kalidou Koulibaly e Sergej Milinkovic Savic. Contro di lui ci sarebbe Cristiano Ronaldo, che ha vinto proprio recentemente, con il suo Al Nassr, la finale della Champions League medio orientale contro lo stesso Al Hilal. In ogni caso, l’avventura di Neymar a Parigi si concluderà dopo 112 presenze in Ligue 1, 82 gol segnati e 50 assist messi a referto. Uno score di assoluto rispetto, per un calciatore dal quale, però, forse tutti si aspettavano qualcosa in più.
La violenta perturbazione nelle prime ore della serata di domenica. Esondati il Rio Merdovine e numerosi corsi d’acqua. Segnalati in genti danni e disagi
Una colata di fango e detriti ha interessato l’abitato di Bardonecchia, in Alta Valle di Susa, dopo un nubifragio che si è abbattuto sulla zona nelle prime ore della serata. Per effetto della pioggia i corsi d’acqua si sono ingrossati e il Rio Merdovine è esondato. Le prime segnalazioni parlano di danni e disagi.
Nei filmati amatoriali che circolano sui social si vede l’ondata di fango travolgere una paratia e abbattersi con violenza su una strada nel fuggi fuggi dei passanti. Diverse sono state le auto danneggiate. La colata è un fenomeno conosciuto come «debris flow» e consiste nel movimento verso valle, lungo il greto di un torrente di materiale detritico accompagnato da una massa d’acqua.

Amazon Prime, Dazn, Mediaset Infinity+, Now, Sky, Tim Vision: ecco come organizzarsi per seguire in televisione il calcio italiano e internazionale
Le squadre sono tornate ad allenarsi, i colpi di mercato delle varie società stanno tenendo banco come ogni estate ma tutti i tifosi di calcio italiano vogliono sapere solo una cosa: quanto si dovrà spendere per vedere la propria squadra del cuore in televisione. Dazn, Sky (o Now) e Tim Vision sono i nomi da tenere d’occhio per la Serie A, a cui si aggiunge anche Amazon Prime, Mediaset Infinity per la Champions League.
Dove vedere la Serie A: l’abbonamento di Dazn – Partiamo da Dazn, che nei giorni scorsi ha presentato il nuovo piano con le relative tariffe per il prossimo anno. L’abbonamento da sottoscrivere per vedere la Serie A, ma con in più Serie B, Liga, Europa League e Conference League, coppe inglesi (Fa Cup e Carabao Cup) e il calcio femminile è lo Standard: costo annuale 299 euro, mensile 40,99 euro. Si potranno vedere in contemporanea su due dispositivi (connessi alla stessa rete), mentre sono sei i dispositivi registrabili in totale.
Serie A, dove vederla con l’abbonamento a Sky – Sky ha comprese nel pacchetto 3 partite su 10 della Serie A Tim, come lo scorso anno. Il costo del pacchetto Sky tv+Sky Calcio, in offerta fino al 30 settembre, comprensivo di Sky Q costa 14,90 euro al mese per 18 mesi (poi diventano 30 euro). Oltre alla Serie A, si può vedere la Serie B e Premier League, Bundesliga e Ligue 1 oltre a Serie Tv e intrattenimento.
Dove vedere la Serie A su Now – La serie A si può vedere anche in streaming su Now: l’abbonamento per vedere tutto lo sport di Sky costa al momento 9,99 euro al mese (se rimanete per 12 mesi), oppure 9,99 euro il primo mese e poi 14,99 se non volete avere vincoli di permanenza.
Serie A, dove vederla con Tim Vision – L’offerta di Tim Vision è di 19,99 euro al mese fino al 31.12.23 (poi passerà a 29,99 euro al mese). In questo abbonamento si vede Dazn e Mediaset Infinity, quindi Serie A, Europa e Conference League e Champions. Passiamo ora agli – altri – abbonamenti per poter vedere la Champions League.
Dove vedere la Champions League su Sky – Tramite Sky, con l’abbonamento Sky Tv+Sky Sport si potranno vedere Champions (121 partite su 137), Europa e Conference League, oltre ad altri sport come F1, MotoGp, Nba, Tennis Atp e Wimbledon e altro. Il costo è di 30,90 euro al mese per 18 mesi, poi 45 euro al mese. In regalo tramite questa offerta fino al 6 agosto c’è anche un monopattino Acer.
Champions League, l’abbonamento con Mediaset Infinity+ – Il pacchetto di Mediaset Infinity+ comprende 121 partite, come Sky: costa 69 euro per un anno, 39 euro per 6 mesi o 7,99 euro al mese senza vincoli di permanenza.
Amazon Prime per la Champions League – Anche quest’anno 16 partite di Champions League (la gara del mercoledì) saranno in esclusiva su Amazon Prime. L’abbonamento per vederla Champions costa 49,99 euro per un anno o 4,99 euro al mese (i primi 30 giorni invece sono gratuiti, di prova). Oltre alla Champions, si può vedere anche la Supercoppa UEFA.

Solo pochi giorni fa l’ex commissario tecnico era stato nominato coordinatore di Under 20 e Under 21. Il tecnico lo ha comunicato ieri sera a Gravina: ora è caccia al sostituto
Roberto Mancini ha rassegnato le dimissioni da c.t. della Nazionale. La scelta dell’allenatore di Jesi ha lasciato di stucco i tifosi azzurri che con il Mancio in panchina avevano dovuto digerire l’amara eliminazione dei Mondiali del 2022 in Qatar, ma avevano anche gioito per la vittoria dell’Europeo del 2021 in Inghilterra. Entrato in carica il 14 maggio 2018, dopo il breve “regno” di Di Biagio, Mancini ha collezionato 61 panchine azzurre (39 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte), con la “perla” della vittorie di Euro 2020 e con due qualificazioni alle finali di Nations League.
FULMINE A CIEL SERENO – Recentemente era stato nominato anche responsabile della nazionale Under 21 e Under 20 ed era diventato ancora più un punto di riferimento per il presidente della Figc Gravina che lo aveva difeso dopo la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar. Adesso il fulmine a ciel sereno delle dimissioni di Mancini, con gli azzurri che a settembre saranno impegnati in due gare per la qualificazione agli Europei che vedranno Donnarumma e compagni sfidare la Macedonia e l’Ucraina. La Figc è già al lavoro per trovare il suo sostituto.
articolo: Psg, Mbappé reintegrato in rosa. Ora il rinnovo è possibile – la Repubblica
L’attaccante torna nel gruppo a disposizione di Luis Enrique, riprendono i dialogi con il club per scongiurare l’addio a zero
Segnali di pace tra Kylian Mbappé e il Paris Saint Germain. L’attaccante francese, messo fuori squadra in seguito alla decisione di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno del prossimo anno, è stato reintegrato in rosa. “Dopo i colloqui molto costruttivi e positivi tra il PSG e Kylian Mbappé prima della partita contro il Lorient – recita una nota del club transalpino -, il giocatore è stato reintegrato questa mattina nella formazione della prima squadra“. Mbappé ha assistito ieri dalla tribuna al deludente esordio in campionato (0-0) del nuovo Psg guidato da Luis Enrique.
Il no di Mbappé al rinnovo – La sua presenza allo stadio – al fianco dell’ultimo arrivato Dembelé – era quindi un segnale che qualcosa era cambiato nel braccio di ferro con la società, che dura da oltre un mese. Mbappé non si allenava insieme alla prima squadra da quando aveva annunciato l’intenzione di non rinnovare il suo contratto. In queste settimane aveva partecipato soltanto ad una delle cinque amichevoli disputate dai parigini e non ha preso parte alla tournée in Giappone. Sembra invece ormai quasi certo l’addio di Neymar, che è vicino a trovare un accordo con il club saudita dell’Al Hilal, che gli ha offerto un contratto plurimilionario.

La scossa è avvenuta a una profondità di 10 chilometri nella crosta terrestre. Non si hanno al momento altre notizie
Un terremoto di magnitudo 5.1 ha colpito l’entroterra della località balneare di Paleochora, sul versante sud dell’isola greca di Creta, secondo quanto riporta l’istituto geosismico americano Usgs sul suo sito globale, aggiornato in tempo reale. La scossa è avvenuta a una profondità di 10 chilometri nella crosta terrestre. Non si hanno al momento altre notizie. Secondo l’Ingv italiano la scossa è stata invece di magnitudo 5.2. Creta è una delle mete più affollate di turisti in estate in tutta la Grecia.
Il decreto Piantedosi imponeva alle navi umanitarie di effettuare una sola operazione di soccorso. Ma l’emergenza migranti ha imposto un cambio di passo: per Frontex sbarchi in Italia cresciuti del 115%
La nave umanitaria Ocean Viking ha effettuato nelle ultime 48 ore ben 15 operazioni di salvataggio, portando a bordo complessivamente 623 migranti recuperati da piccole imbarcazioni in difficoltà. Lo ha comunicato la ong Sos Mediterranee a cui l’imbarcazione fa capo: «Si tratta della più grande operazione di soccorso di sempre della Ocean Viking» ha comunicato medesima ong. La nave ha fatto rotta su Porto Empedocle, dove ha sbarcato parte dei naufraghi e successivamente su Civitavecchia. Tutte le operazioni sono avvenute in coordinamento con le autorità italiane e sono lo specchio dell’aggravarsi della situazione lungo la rotta del Mediterraneo centrale.
Dei 15 salvataggi, specifica ancora Sos Mediterranee, 14 sono avvenuti nel tratto di mare compreso tra il porto tunisino di Sfax e Lampedusa «nella regione di ricerca e salvataggio maltese , coordinati dalle autorità italiane». Tra i sopravvissuti ci sono 15 bambini, 146 minori non accompagnati, e 462 adulti. Provengono principalmente da Sudan, Guinea, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Benin e Bangladesh.
Come detto il complesso dell’operazione è uno scenario nuovo rispetto a soltanto pochi mesi fa e disciplinato dal contestato decreto Piantedosi approvato in via definitiva lo scorso febbraio: quest’ultimo chiedeva alla navi ong di effettuare un solo salvataggio e poi a fare rotta immediatamente verso il porto di sbarco indicato dal Viminale. In questi mesi i migranti sono stati più volte indirizzati verso porti lontani dal punto di soccorso (La Spezia, Livorno, Ravenna…). L’intento dichiarato era quello di limitare l’azione delle sigle umanitarie ritenute dal governo un elemento di «pull factor» cioè di attrazione dei barchini dei migranti. Solo nel caso di situazioni di pericolo e di urgenza le ong possono effettuare salvataggi multipli ma in coordinamento con le autorità nazionali. Ed è quanto è avvenuto nelle ultime ore.
La situazione infatti è rapidamente mutata, trasformandosi in una emergenza: da gennaio sono arrivati sulle coste italiane 94.792 migranti, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2022. Il quadro si fa più drammatico col passare delle ore: tra venerdì e oggi la sola Lampedusa ha registrato 36 approdi, per un totale di circa 1.600 migranti. Altri 250 hanno raggiunto Pantelleria. Le operazioni sono rese più complicate dal fatto che gruppi di piccole dimensioni affrontano la traversata su piccoli barchini . L’ultimo rapporto di Frontex – l’agenzia Ue per il controllo dei confini – segnala un incremento di passaggi lungo la rotta centrale del Mediterraneo (quella diretta in Italia) del +115% mente tutte le altre sono in calo.
Mutato il quadro generale, mutata anche la strategia: di fatto è scattato un «armistizio» – previsto come detto dallo stesso decreto Piantedosi in casi di emergenza – e viene consentito alle ong di effettuare più salvataggi prima di dirigersi al porto di sbarco. I salvataggi – come è stato nel caso della Ocean Viking – vengono portati a termine effettuati anche nella zona di competenza di Malta. Quest’ultima – come è noto – non ha sottoscritto l’accordo del 1979 che regola la ricerca e il soccorso di imbarcazioni in difficoltà, ritenendo la zona di competenza assegnatale troppo estesa rispetto alle capacità dell’isola.

Sono 89 per ora le vittime accertate ma sono più di un migliaio le persone irraggiungibili.
È salito a 89 il numero delle vittime accertate degli incendi che hanno trasformato il paradiso delle isole Hawaii in inferno.
Il bilancio, purtroppo provvisorio e con ogni probabilità destinato ad aumentare («senza dubbio ci saranno altri morti» ha dichiarato il governatore Josh Green), è il più grave degli ultimi cento anni di storia degli Stati Uniti d’America. Supera infatti il bilancio del rogo 2018 a Camp in California dove persero la vita 85 persone.
Ci sono un migliaio di dispersi e i soccorritori non hanno ancora controllato l’interno delle case, dove molti potrebbero essere rimasti intrappolati, né terminato le ricerche in mare, dove diversi abitanti si sono gettati per sfuggire alle fiamme. Per trovare i cadaveri si impiegano anche cani speciali. Quasi 1.500 persone invece sono ospitate in rifugi di emergenza.
Intanto l’attorney general delle Hawaii Anne Lopez ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulle decisioni e sulle misure prese dalle autorità prima, durante e dopo gli incendi, e ha promesso di rendere pubbliche le conclusioni. Certo, il cambiamento climatico risulta il principale responsabile del disastro, ma dai primi accertamenti pare che molte cose non abbiano funzionato bene per prevenirne ed attenuarne gli effetti letali. La società elettrica Hawaiian Elctric, ad esempio, pur essendo a conoscenza delle previsioni di potenti raffiche di vento e del pericolo incendi, non ha adottato quella che ormai è considerata la misura più efficace: staccare la corrente nelle aree a rischio, come fanno molti Stati Usa, a partire dalla California, dopo i devastanti roghi del 2017-2018.
Inoltre le sirene del sistema d’allarme non sono state attivate, mentre i messaggi di allerta sui telefonini non sono arrivati per mancanza di copertura. «È stata sottostimata la letalità e la velocità dell’incendio», ha accusato la deputata dem delle Hawaii Jill Tokuda. «Non abbiamo imparato la lezione dall’uragano Lane nel 2018, ossia che gli incendi boschivi possono scoppiare a causa dei forti venti provenienti da sud», ha aggiunto. Cinque anni fa l’uragano Lane alimentò roghi che distrussero 2330 acri a Maui. L’anno successivo le fiamme bruciarono altri 25 mila acri. Eppure in un rapporto dello scorso anno la protezione civile classificava il rischio di incendi «basso».
Ora invece il «Lahaina fire» ha mandato in fumo ulteriori 2170 acri di terreno, e danneggiato o distrutto 2719 edifici, di cui l’86% residenziali. Ci sono ancora alcuni focolai, che nella notte hanno costretto ad una ennesima evacuazione nell’area occidentale dell’isola, ma la situazione appare sotto controllo. La Fema, l’agenzia federale Usa per la protezione civile, comincia a fare i conti dei danni e stima che saranno necessari almeno 5,5 miliardi di dollari per la ricostruzione a Maui. Adesso però servono urgentemente cibo, acqua, farmaci, prodotti per la pulizia e l’igiene. E mentre si moltiplicano le iniziative di solidarietà, compresi i 100 milioni di dollari donati da Jeff Bezos e dalla fidanzata Lauren Sanchez, i residenti di Lahaina sono stati autorizzati per la prima volta a tornare nella loro cittadina. Quasi tutti hanno trovato la propria casa in cenere, struggendosi per aver perso tutto ma consolandosi spesso per aver rivisto sani e salvi amici e vicini. I pochi che hanno gridano al miracolo per l’abitazione intatta non la vogliono più lasciare temendo gli sciacalli, nonostante il rischio che sia insicura e con acqua contaminata. Le autorità hanno imposto un coprifuoco notturno per proteggere gli edifici.
Le immagini dall’arcipelago, ancora battuto da forti venti che alimentano nuovi roghi nelle onnipresenti sterpaglie, sono spettrali: colonne di fumo e fiamme si alternano corpi carbonizzati sotto teli trasportati da soccorritori stravolti da stanchezza e dolore, carcasse di animali auto imbarcazioni, case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati. Fognature e tubazioni sono esplosi in centri urbani e villaggi. Intanto sono oltre 15mila i turisti fuggiti da Maui, l’isola dell’arcipelago più colpita.
L’azione prende spunto dal nuovo regolamento sui sussidi esteri entrato in vigore a luglio. Per il campionato spagnolo ai parigini anche “sponsorizzazioni per importi non corrispondenti ai valori reali”
La Liga, il maggiore campionato spagnolo, ha presentato una denuncia contro il Paris Saint Germain alla Commissione europea per aver ricevuto sovvenzioni estere che distorcono il mercato interno dell’Unione europea. La Liga, si legge in una nota, “ha sporto denuncia alla Commissione europea per denunciare il fatto che i meccanismi di finanziamento del Psg generano una grave distorsione del mercato interno dell’Ue“. Questa azione prende spunto dal nuovo regolamento sui sussidi esteri entrato in vigore a luglio, che prende di mira “sovvenzioni estere che distorcono il mercato interno“, secondo la dichiarazione di LaLiga.
La lega spagnola ha inviato una lettera alla Commissione affermando che “il Psg ha ricevuto sovvenzioni estere dallo Stato del Qatar, che gli hanno permesso di migliorare la sua posizione competitiva e generare distorsioni significative in diversi mercati nazionali e dell’Ue“.
Il Psg otterrebbe così risorse “a condizioni non di mercato che distorcono vari mercati correlati”, il che gli consentirebbe di reclutare giocatori e allenatori “ben oltre le sue possibilità in un normale scenario di mercato“. Inoltre, avrebbe “entrate da sponsorizzazioni sportive per importi non corrispondenti ai valori di mercato“. La Liga conclude esprimendo la fiducia che la Commissione “prenderà le misure necessarie per eliminare distorsioni di mercato come quelle descritte, che danneggiano gravemente l’ecosistema sportivo“.
La cerimonia religiosa alle 15.30 in piazza del Popolo. Saviano: «Questo funerale non ha nulla di privato». Il feretro accolto da un lungo applauso
I funerali della scrittrice Michela Murgia si tengono alle 15.30 di oggi, sabato 12 agosto, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (la Chiesa degli Artisti) in piazza del Popolo a Roma. Il feretro, accolto da un lunghissimo applauso, è arrivato pochi minuti prima delle 15. Ad attenderla già diverse persone.
Tantissime le donne ad attendere il feretro – Certe le somigliano. Colorate e allegramente scarmigliate. È il funerale delle donne, la maggioranza a colpo d’occhio in questo pomeriggio umido e caldo di mezza estate. Giovani studentesse, signore mature, anziane perfino, vengono qui a testimoniare il loro sgomento ma più ancora il loro affetto di lettrici, fan di Michela Murgia. «Il più bello? Accabadora, non ho dubbi» dice Denise in punta di piedi. Laureata in scienze politiche con specializzazione in studi di genere Denise affronta questo momento con equilibrato dolore: «la seguivo sui social, la seguivo in televisione ma più di tutto la seguivo attraverso i libri, nella sua scrittura. Ruvida, commovente. Ecco volevo essere anche io qui oggi anche se per rispetto resterò nelle retrovie». Sconforto invece per Chiara, altra lettrice di Michela Murgia che mormora: «lei ci aveva preparato a questo evento ma non si è mai abbastanza preparati».
Il pianto di Elly Schlein in prima fila – Al primo banco la segretaria del Pd Elly Schlein piange e si scambia qualche abbraccio con gli amici di Michela. La scrittrice Teresa Ciabatti accoglie la famiglia di Cabras con un bacio sulla guancia. Alle quattordici e quarantacinque l’organo inizia a suonare mentre don Walter Insero si prepara a pronunciare il proprio discorso. Anche l’abbigliamento in questa cerimonia di gente comune e amiche dice qualcosa di lei. Gonne a fiori, cappelli, t-shirt con il logo dell’arcobaleno, molte sneakers ma soprattutto sandali.
Don Walter Inseo per la cerimonia funebre – Sarà don Walter Insero, professore associato alla Pontificia università gregoriana e Cappellano presso la Rai dal 2004, a celebrare la cerimonia funebre. In passato il sacerdote ha celebrato anche i funerali di Gina Lollobrigida, Gigi Proietti, Andrea Purgatori, Maurizio Costanzo e, più in passato, anche di Fabrizio Frizzi.
Saviano: «il funerale non ha nulla di privato» – Come ha ricordato sui social Roberto Saviano, «il funerale non ha nulla di privato». Lo scrittore, amico intimo di Murgia, ha invitato tutte le persone «che hanno condiviso il sentire di Michela a venire alla Basilica alle ore 15.30». La scrittrice, morta giovedì sera a 51 anni a causa di un carcinoma, aveva esordito nel 2006 con «Il mondo deve sapere». Tra le sue opere più note «Accabadora», «Tre ciotole» e «Istruzioni per diventare fascisti».
articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2023/08/12/news/hawaii_incendi_vittime_uragano-410836630/
La procura ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sul modo in cui le autorità hanno gestito l’emergenza. Evacuata la zona di Kaanapali
È salito a 80 il bilancio dei morti degli incendi che stanno devastando Maui, nelle Hawaii. L’incendio, alimentato da forti venti, non è ancora sotto controllo. “Ci saranno sicuramente altri morti”, ha ammesso il governatore Josh Green. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha comunicato che non ci sono italiani tra le vittime.
Secondo la Cnn, a causa di un incendio viene evacuata la zona di Kaanapali. La polizia di Maui ha ribadito che la priorità è “la sicurezza della comunità e dei soccorritori“. Kaanapali si trova a nord di Lahaina, devastata dalle fiamme.
La procura delle Hawaii ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sul modo in cui le autorità hanno gestito l’emergenza.
Quello che ha raso al suolo la città di Lahaina è il disastro più grave nella storia di questo Stato che si è costituito solo nel 1959. Nel 1960 uno tsunami aveva provocato 61 vittime a Hilo.
Secondo la Bbc, oltre ai venti dell’uragano Dora, anche la siccità o condizioni secche in gran parte delle Hawaii, inclusa l’intera isola di Maui, hanno avuto un ruolo nella propagazione delle fiamme.
Circa il 14% dello Stato soffre infatti di siccità grave o moderata, secondo l’Us Drought Monitor, mentre l’80% delle Hawaii è classificato come anormalmente secco
Gli incendi devastano il Portogallo stremato dall’ondata di calore
articolo: https://www.greenandblue.it/2023/08/08/news/incendi_portogallo_agosto-410423394/?ref=drla-2

Salgono le temperature nel Paese che sta fronteggiando i roghi divampati in 14 distretti. Migliaia le persone evacuate dai villaggi turistici e i campeggi a Odemira. Allarme anche a Lisbona, chiusa nella notte l’autostrada per Porto
1.400 persone evacuate dai villaggi turistici e dai campeggi nei pressi della città di Odemira, 6.700 ettari di macchia già distrutta, duemila vigili del fuoco impegnati anche con aerei Canadair a combattere gli incendi che, da sabato scorso, stanno attraversando il Portogallo settentrionale e centrale. Un’operazione complicata visto che i roghi vengono alimentati dal vento e le alte temperature. Il governo ha dichiarato lo stato di allerta per “rischio di incendio molto elevato o massimo in tutto il Paese” e ha messo in campo la più grande operazione antincendio con oltre sessanta velivoli impegnati su tutto il Portogallo. Nove i feriti tra i vigili del fuoco.
A complicare la situazione è appunto il forte caldo che persiste su tutto il Paese con temperature che arrivano a 46,4 gradi a Santarém, uno dei distretti maggiormente colpito dai roghi. E questa mattina l’Istituto portoghese del mare e dell’atmosfera ha esteso anche a Lisbona e Setúbal l’allerta rossa che era stata già lanciata per Castelo Branco, Évora e Portalegre.
articolo: Claudio Marchisio in ospedale: “Giramenti di testa e paura, ora sto bene” – Calcio – La Repubblica
L’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale: “C’erano dei dubbi, ora posso tornare a casa”
Ha avuto paura, Claudio Marchisio. Paura per la sua salute, che lo ha portato a sottoporsi a svariati esami clinici, prima di poter tirare un sospiro di sollievo. Lo ha detto lui stesso, pubblicando un’immagine in cui si mostra pensoso, appoggiato alla vetrata di una finestra del San Raffaele, a Milano.
Marchisio, paura per la salute: “Ho dovuto fare esami specifici” – Paura, ansia: sentimenti che, chi ha problemi di salute conosce perfettamente. E che non risparmiano personaggi famosi o atleti che da anni curano approfonditamente il proprio corpo. “Sempre meglio fare un controllo in più che uno in meno”, ha scritto su Instagram e Twitter Marchisio. L’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale ha poi aggiunto dei dettagli per raccontare in modo più approfondito lo stress degli ultimi mesi: “Ad Aprile ho sofferto di giramenti di testa importanti. I primi esami e poi qualche dubbio. Dopo vari esami specifici (Doppler transacranico con microbolle, RM encefalo, Ecocardio TT , RM Cardio CMC) possiamo tornare ad essere tranquilli. Tutto a posto, si torna a casa”.
Il messaggio di Marchisio: “Sulla salute non date nulla per scontato” Su Instagram nel post l’ex calciatore ha taggato proprio la struttura clinica che lo ha accolto, accompagnando il post con scatti della degenza e persino il braccio con una flebo attaccata. Il luogo dei pensieri, delle preoccupazioni, dei dubbi sul futuro, e per una volta non si parla di calciomercato, ma di questioni serie. Che, per un ragazzo intelligente come Marchisio, da sempre molto consapevole del ruolo di esempio che un calciatore si trova a vivere pur non volendo, e cercando del buono anche in una situazione come questa, ha aggiunto un monito al proprio pubblico: “Mi raccomando! Non date mai nulla per scontato, soprattutto con la salute”.
articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/murgia-psiconcologa-pazienti-tumore-hypewntr
11 agosto 2023
“Non c’è un modo giusto o sbagliato” – sottolinea Gabriella Pravettoni, nel parlare della scelta della scrittrice di vivere pubblicamente il suo dramma. Alla Statale di Milano dal 31 agosto al 3 settembre il Congresso Mondiale di Psiconcologia: in Italia servizio non garantito

“Nell’affrontare un tumore non c’è un modo giusto e uno sbagliato oppure uno che sia migliore di altri. Molti, come ha fatto Michela Murgia, sentono il bisogno di condividerlo anche con chi non conoscono. L’importante è garantire a tutti i pazienti un supporto psicologico affinché ognuno trovi il ‘suo’ modo. Questo, troppo spesso, manca“. Lo spiega Gabriella Pravettoni, dirige della Divisione di Psiconcologia dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo).
“Supporto psicologico per tutti” – Quando si riceve una diagnosi di tumore, spiega Pravettoni, professoressa di psicologia alla Statale di Milano, “c’è chi si chiude tra gli affetti familiari e chi sente il bisogno di portare all’esterno la propria esperienza. Nel secondo caso, le motivazioni per cui si sceglie di farlo sono diverse ma non dovremmo far passare il concetto che quello sia ‘il’ modo giusto, perché implicitamente diremmo che sbaglia chi non lo fa. Quello che è importante è che tutti abbiano un supporto psicologico adeguato, affinché ognuno possa vivere l’esperienza nel modo migliore rispetto alle proprie caratteristiche e alla propria storia“.
Aiuto per rapportarsi con figli e genitori – A questo serve lo psiconcologo, professionista che affianca i pazienti per aiutarli, ad esempio, a comunicare la malattia ai bambini, a viverla in coppia o con genitori anziani. “È evidente – precisa – la grande mancanza in Italia. Nonostante la legge preveda che nelle Brest Unit (Senologie, ndr) vi sia lo psiconcologo, solo poche lo hanno realmente. E non si capisce perché dovrebbe esser garantito a chi ha il tumore al seno e non a chi lo ha ai polmoni. Sono stati fatti passi in avanti ma non abbastanza: nei centri di eccellenza ci sono situazioni strutturate, ma nella maggior parte degli ospedali questa figura manca o è precaria o non specializzata“.
A Milano il congresso mondiale – Dal 31 agosto al 3 settembre si tiene all’Università Statale di Milano il Congresso Mondiale di Psiconcologia. Sarà occasione per fare il punto sulla situazione italiana “che è simile a quella dei paesi meno sviluppati. Mentre nel modello americano o nordeuropeo – conclude – tutti i pazienti oncologici hanno accesso al servizio, dal momento della diagnosi a quello della guarigione, o alle cure palliative“
articolo: Addio a Michela Murgia, la voce libera protagonista di tante battaglie – L’Unione Sarda.it

51 anni, originaria di Cabras, ha vissuto gli ultimi mesi combattendo contro un carcinoma renale
Fino alla fine non ha rinunciato a prendere posizione e a raccontare sul web le sue battaglie. Michela Murgia è morta ieri a Roma, a 51 anni.
L’autrice di Cabras aveva rivelato pochi mesi fa di avere un carcinoma renale al quarto stadio.
Protagonista del mondo letterario, ha scritto “Il mondo deve sapere”, un romanzo tragicomico nato dalla sua esperienza come venditrice telefonica nei call center, nel 2010 il grande successo di “Accabadora” con il quale ha ricevuto il premio Super Mondello e il Campiello, nel 2011 “Ave Mary”, riflessione senza filtri sul ruolo della donna nel contesto cattolico. E ancora, tra gli altri, il saggio breve sul femminicidio “L’ho uccisa perché l’amavo. Falso!”, “Futuro interiore”, “L’inferno è una buona memoria”, e poi l’ultimo “Tre ciotole – Rituali per un anno di crisi”, entrato subito in testa alle classifiche di vendita: un romanzo che si apriva sulla diagnosi di cancro, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva.
Sui social compare, fra i post più recenti, la critica alla decisione della Rai di cancellare dai palinsesti il programma di Roberto Saviano, “Insider” e, qualche giorno dopo, il messaggio dall’ospedale, il sorriso e le cannule nasali dell’ossigeno, per aggiornare amici e fan sulle sue condizioni – «posso stare meglio, ma non bene» – e «ringraziare» della possibilità di curarsi, «in barba a chi demonizza chi paga le tasse».
Porta la data del 5 agosto l’affondo contro il sindaco leghista di Ventimiglia per aver impedito ai migranti che passano la frontiera di rifornirsi di acqua al cimitero.
Il 15 luglio si era sposata “in articulo mortis” con Lorenzo Terenzi, con la precisazione: «Non è una festa. Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo. Niente auguri, quindi, perché il rito che avremmo voluto ancora non esiste. Ma esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere».
Circondata dalla sua queer family di dieci persone e dai suoi quattro figli “d’anima” (il più grande di 35 anni, il più piccolo di 20), Murgia ha affrontato le ultime fasi della malattia: «Posso sopportare molto dolore, ma non di non essere presente a me stessa», aveva detto a maggio al Corriere, rivelando che, dopo il primo cancro al polmone di anni fa, il tumore era tornato al rene e le metastasi avevamo già raggiunto i polmoni, le ossa, il cervello. «Ma non chiamatemi guerriera, odio i militari», aveva avvertito in un affollatissimo incontro pubblico all’ultimo Salone del Libro di Torino. «Se sono stanca di essere antagonista? In un Paese normale, civile, quello che faccio io lo fanno gli intellettuali e nessuno viene trascinato in tribunale. È l’unico Paese che si definisce democratico dove gli intellettuali sono perseguitati dal potere», aveva detto con forza in quella occasione. «In un mondo di vili tutto è un atto di coraggio. Io dico quello che penso».
Grande il cordoglio sui social, dove si affollano in queste ore tantissimi messaggi.