la commemorazione a 15 anni dalla tragedia
Articolo: http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/aereo-pirellone-1.3047524

8 aprile 2002 un Piper si abbatté contro la facciata. Nell’incidente morirono due avvocatesse della Regione, Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito e restarono ferite 70 persone
Milano, 18 aprile 2017 – A 15 anni dallo schianto dell’aereo sul Pirellone, la Regione ricorda le due avvocatesse che morirono nell’incidente, Annamaria Rapetti e Alessandra Santocito. Il 18 aprile del 2002, alle 17.47, un Piper si schiantò contro la facciata di Palazzo Pirelli. Nella tragedia rimasero ferite una settantina di persone e, oltre a Rapetti, 40 anni di Lodi, e Santonocito, 39 anni di Milano, morì il pilota Luigi Fasulo.
La cerimonia, alla presenza dei familiari delle due avvocatesse decedute, si è svolta al 26esimo piano del Pirellone, denominato “Piano della Memoria”, dove è stata deposta una corona di fiori accanto alla targa che ricorda le due vittime del tragico incidente. Dopo il momento di raccoglimento, è stata celebrata la messa in sala Pirelli. Il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha spiegato: “Sono passati tanti anni dalla tragedia dell’incidente aereo contro Palazzo Pirelli, ma non si sono affievoliti la memoria e l’affetto per Alessandra e Annamaria, come evidenziano la partecipazione numerosa e la grande commozione di questo momento”.

Ricostruzione dell’incidente
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_aereo_al_Grattacielo_Pirelli
L’incidente aereo al Grattacielo Pirelli fu un disastro aereo avvenuto a Milano il 18 aprile 2002, quando un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il Grattacielo Pirelli. Si contarono 3 morti e circa 70 feriti

Il 18 aprile 2002 Luigi Fasulo, pilota svizzero di 67 anni, decollò a bordo di un Rockwell Commander 112TC HB-NCX dall’ aeroporto di Locarno alle ore 17:15, con destinazione Milano -Linate, dove avrebbe dovuto effettuare uno scalo per poi rientrare a Locarno alle 18:15. Il piano di volo prevedeva due possibili rotte: Locarno-Saronno-Torre della Telecom di Rozzano-Rogoredo-Linate, oppure Locarno-Lago Maggiore-Varese-Milano-Linate.
Intorno alle 17:35, Fasulo chiese all’ATC di Linate l’autorizzazione all’atterraggio alla pista 36R, autorizzazione che gli viene negata per problemi di traffico. Alle 17:42, mentre stava compiendo una holding di attesa prima dell’atterraggio, Fasulo comunicò, prima all’ATC di Locarno e poi alla torre di controllo di Linate, la presenza di un’anomalia al carrello. L’ATC di Milano ordinò a Fasulo di circuitare sull’anello di attesa Ata, un percorso aereo a forma di ellisse che si sviluppa lungo la periferia della città.
Fasulo, probabilmente impegnato nel controllo dei vari comandi (spie del carrello, comando manuale di apertura di emergenza, fusibili dell’impianto elettrico), non si accorse di aver sbagliato rotta, e, invece di dirigersi sul circuito di attesa, andò verso il grattacielo Pirelli. Nell’ultimo tratto della rotta il pilota aveva il sole in faccia, particolare che può aver contribuito a nascondergli il grattacielo.
Alcuni testimoni riferirono di aver visto l’aereo accennare una virata con il motore al massimo, ma ormai era troppo tardi per evitare l’ostacolo. Alle 17:46, l’Aero Commander di Fasulo si schiantò contro il 26º piano del grattacielo Pirelli, sprigionando immediatamente un vasto incendio che sarebbe stato spento solo dopo alcune ore.