oggi 29 settembre…………………


Equipe 84  – 29 Settembre 

Inter, ecco la svolta ……………………………


Cina e nuovi introiti: Il passivo scende da 140 a 50-60 milioni L’Uefa non chiederà altri 7 milioni di multe

Fonte: http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/inter/2016/09/28-15847637/serie_a_inter_ecco_la_svolta_cina_e_nuovi_introiti/?cookieAcceptSerie A Inter, ecco la svolta: Cina e nuovi introiti

I conti in casa Inter sorridono. Di certo rispetto a 12 mesi fa i progressi saranno evidenti: se il bilancio consolidato nerazzurro nello scorso ottobre si era chiuso con un passivo di 140,9 milioni, nel 2015-16 il “rosso sarà compreso tra i 50 e i 60 milioni, un segnale evidente che il piano quinquennale studiato dal Ceo Michael Bolingbroke al momento del suo arrivo (luglio 2014) sta dando i risultati sperati. Il club, dopo l’assemblea dei soci in programma a fine ottobre e l’analisi di Nyon, non si vedrà decurtati dai proventi della prossima Europa League altri soldi (7 milioni sarebbe stato l’importo della nuova sanzione). Adesso l’obiettivo difficile ma non impossibile è di raggiungere la parità di bilancio nell’esercizio che sarà chiuso il prossimo 30 giugno.

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Il bilancino di Thohir

Fonte: http://www.ilsensodelgol.it/primo-piano/il-bilancino-di-thohir-476

Siccome a tirare badilate di merda siamo bravi tutti, ma andare a ripulire è fatto raro, ci va di scrivere due cazzate su Thohir, presidente dell’Inter.

Thohir per tutti è stato il primo “cinese” del calcio italiano, lo straniero orientale da cui diffidare che viene dalle nostre parti “per fare affari” e “a lui dell’Inter non gliene frega niente” e “finirà malissimo”.

Il fatto che l’Indonesia e la Cina siano distanti come l’Italia e l’Egitto è il primo dato che ci deve far capire quanto siamo piccoli e stronzi.

Thohir arriva in Italia e dice quattro minchiate: “Viva Ventola, mi piace De Boer”. Per tutti non solo è qui per “guadagnare”, ma di calcio non ci capisce una fava.

Un tale di nome Ferrero gli dà del “filippino”, ché tanto una badilata di merda in più o in meno non cambia nulla e comunque ridere fa bene alla salute.

Mentre gli altri lo perculano, lui si mette in moto perché sì, è vero, con l’Inter ci vuole guadagnare e – pensate – crede che per riuscire nel suo intento si debba “mettere ordine”.

Thohir entra in sede e sfoltisce, taglia tutto: via chi non serve, i “doppioni”. Chi resta, invece, deve iniziare a lavorare con criterio. Hai un compito? Esegui quello. Non ce l’hai? Trovalo o vai fuori dai coglioni. 

Non ci sono amici, amici degli amici, figli, parenti, cazzi vari: c’è solo l’Inter intesa come azienda, prima ancora che come squadra.

“Eh ma lui è qui per guadagnare, non è mica nato col sangue nerazzurro”. E sticazzi?

Thohir “abbraccia” il debito dell’Inter (qualche centinaio di milioni) e prova a chiedere un mega prestito alle banche. E tutti a dire: “Bastardo! Ecco la verità! Non mette di suo 300 milioni! Si affida alle banche! Fa prestiti con gli interessi! È un farabutto!”. Gente che per taccagneria magari non dà la paghetta per il gelato al figlio ma “Thohir deve regalare 300 milioni suoi all’Inter! Perdio!”. Vabbè…

Le banche, caso strano, credono a Thohir e prestano il grano all’Inter. Grazie a questa boccata d’ossigeno l’Inter riesce a fare mercato, prova a scendere a patti con l’Uefa, si dà una sistemata senza buttare via un centesimo perché, un centesimo da buttare, non c’è.

Nel frattempo da queste parti si continua con la coglionella: “E’ un merdone, l’Inter fallirà, i libri in tribunale, con l’Uefa sono cazzi, Thohir non si vede mai, sta sempre in Cina, cacca e pipì”.

Lui se ne fotte, lascia dire, e nel frattempo la “sua” Inter diventa un’azienda vera e decisamente più “internazionale” al punto che i nuovi assunti oltre al milanese sanno addirittura l’inglese. Robe da matti.

In contemporanea Berlusconi pensa pure lui alla cessione del Milan ma – riportano uomini vicini al presidentissimo rossonero – “non a uno come Thohir”. Già, per carità.

Erik intanto scende a patti con l’Uefa, firma un contratto, promette di portare il bilancio prima a -30 e poi a zero.

La gente, caso strano, lo prende per il culo: “E come fa? Chiede soldi a Ventola?”.

Chiudiamola in fretta che il tempo è danaro.

Thohir trova un cinese, questa volta davvero cinese, riesce incredibilmente a dimostrargli che l’Inter non è il puttanaio che tutti pensano ma un’azienda in ripresa, gli vende la baracca, guadagna dei quattrini, resta presidente, migliora il bilancio, convince l’Uefa, termina la sua missione.

Oggi l’assemblea degli azionisti ha così sentenziato: il passivo dei nerazzurri passa dai 140,9 milioni di un anno fa a 50/60 milioni. Quando Zhang ancora non c’era.

In due anni e mezzo di navigazione in mezzo alla merda, insomma, Erick Thohir ha condotto l’Inter da un porto in fiamme a uno dove appena sbarchi ti portano lo champagnino e le fragole. Portofino, per dire.

Per molti resta uno stronzo. Uno che c’ha marciato. Uno che “deve andare via perché non gliene frega una fava”, uno che “voleva fare i soldi” (pensa che pirla), uno che “per fare il presidente meglio Moratti, mica un uomo d’affari”.

È vero, per fare il presidente meglio Moratti. Ma per trasformare l’Inter da un club “alla deriva” in uno “all’altezza” no, per quello meglio quel “cinese del cazzo” di Thohir.

E comunque “Secondo me De Boer è bravo” lui l’ha detto 4 anni fa, mica dopo Inter-Juve 2-1. 

E dire che di calcio non ci capisce una sega. Lui…

Commento : Credo che tanta gente dovrebbero chiedere scusa a THOHIR e al Zhang Jindong (SUNING,)  ci dovrebbero essere tanti tifosi interisti ammagliati da certi media, “INTER IN FALLIMENTO ECC. “, dovrebbero chiedere scusa i media che hanno deriso Thohir e l’entrata  dei cinesi, devono chiedere scusa gli addetti ai lavori , senza far nomi qualche presidente di club . TANTI DOVREBBERO  CHIEDERE SCUSA ma quanti avranno il coraggio chiedere pubblicamente scusa????????????

Corruzione nel calcio inglese ……..


“caffè” ad allenatori per trasferire giocatori. Agente italiano: “Posso contare su loro avidità”

Fonte e articolo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/28/corruzione-nel-calcio-inglese-mazzette-ad-allenatori-per-trasferire-giocatori-agente-italiano-posso-contare-su-loro-avidita/3063029/

L’inchiesta del Telegraph rischia di diventare il più grande scandalo nella storia dello sport più popolare nel Regno Unito. Coinvolti almeno otto tecnici di Premier League e due di Championship. Piero Pagliara, già noto alle cronache giudiziario-sportive e ignaro di essere ripreso dal team investigativo del quotidiano, fornisce un racconto dettagliato: “Dopo aver concluso una trattativa, l’allenatore mi ha chiesto se ci fosse un ‘piccolo caffè’ per lui. Ho aperto tanti di quei conti bancari in Svizzera per loro che non hai neanche idea. Peggio che in Italia”

Ma chi è Pino Pagliara? Un volto non nuovo per chi segue le vicende calcistiche italiane. Attivo nel mondo del pallone dagli anni Novanta, ha curato i trasferimenti di Fabrizio Ravanelli al Middlesbrough e Gianfranco Zola al Chelsea. È stato l’uomo di fiducia di Luciano Moggi in Inghilterra per la gestione delle operazioni tra la Juventus e le squadre britanniche. E soprattutto era incappato in una storiaccia di match combinati nel 2005, quand’era dirigente del Venezia. Dopo l’ultima partita del campionato di Serie B 2004/05 tra i lagunari e il Genoa di Enrico Preziosi, Pagliara venne ‘pizzicato’ dai carabinieri mentre a bordo della sua auto trasportava una valigetta contenente 250mila euro in contanti. Secondo l’allora dirigente si trattava solo dell’anticipo per il trasferimento di un giocatore, mentre secondo il pubblico ministero di Genova, che già indagava sulla partita, i soldi erano stati usati per truccare il match. La combine è costata a Pagliara la sospensione da ogni attività sportiva per cinque anni.

A causa della vicenda, Pagliara è tuttora senza licenza ma esercita ancora come consulente. E ai giornalisti sotto copertura ha spiegato anche come le mazzette arrivino poi ai tecnici: “Ho aperto tanti di quei conti bancari in Svizzera per allenatori che non hai neanche idea – spiega in un altro passaggio della conversazione – Non facciamo nessun pagamento diretto: ci sarà un contratto di consulenza con qualcuno di cui ci si fida abbastanza, che poi dovrà girare a sua volta la somma. È così che funziona. Nel calcio viene fatto tutto sotto il tavolo, credimi”.

In attesa che il giornale inglese pubblichi i nomi dei manager coinvolti, la Federcalcio inglese ha ottenuto le registrazioni complete, incluse proprio le generalità degli allenatori che sono coperte da omissis negli articoli e nei video pubblicati dal quotidiano. Verrà quindi avviata un’indagine e se la ricostruzione degli agenti dovesse essere confermata, tutte le persone implicate rischiano lunghe e pesanti sanzioni.

Fedez in Libano con Unicef


Federico Leonardo Lucia, meglio conosciuto con lo pseudonimo  Fedez: Milano, 15 ottobre 1989, è un rapper e produttore discografico italiano.

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/09/15/musica-fedez-in-missione-in-libano-con-unicef_9bc4f496-781d-4a9b-bea2-7ed8453b5980.html

Fedez e’ volato in missione in Libano con Unicef Italia, in mezzo ai bambini siriani in fuga dalla guerra. E, prima della partenza, ha postato la sua foto dall’aeroporto.  La missione ha visto il rapper impegnato al fianco dei progetti che porta avanti Unicef in Libano, Paese che ha accolto oltre un milione di rifugiati dall’inizio della guerra in Siria che ha provocato una delle piu’ gravi crisi umanitarie della storia.

Fedez in Libano con Unicef: “Il mio viaggio più bello”

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Milan, da cinesi false garanzie?……..


Fonte: http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2016/09/21/milan-da-cinesi-false-garanzie_b8a55ea4-94aa-4fef-a096-7f54f2a59d4b.html

21 SET – La cordata cinese che ha firmato l’accordo per l’acquisto del Milan avrebbe fornito una lettera di garanzia bancaria falsa nella prime fase della negoziazione con Fininvest. Lo scrive Bloomberg (vedi a fondo pagina) citando un documento della Bank of Jiangsu, che ora l’istituto afferma di non aver mai emesso.

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Di fronte alle indiscrezioni Fininvest “non conferma di aver ricevuto le specifiche carte in questione e non intende commentare la vicenda“. Ma fonti vicine alla holding di Silvio Berlusconi sottolineano la solidità degli investitori guidati dall’uomo d’affari Li Yonghong, attestata anche dal pagamento di una caparra da 100 milioni di euro. E ribadiscono che tutte le parti stanno lavorando proficuamente per la chiusura definitiva dell’accordo nei termini previsti, vale a dire entro la fine dell’anno.

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Silvio Berlusconi con Han Li (a sinistra) e Yonghong Li (a destra) (Foto © ANSA)

Bloomberg L.P. è una multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York e filiali in tutto il mondo. Nel corso degli anni Bloomberg è cresciuta creando un servizio mondiale di news, che comprende TV, agenzia stampa,radio, Internet   e pubblicazioni editoriali.

Bloomberg rappresenta quasi il 33% dei 16 miliardi di dollari del mercato globale dei dati finanziari, con un fatturato stimato di 7,6 miliardi di dollari (2011).

Francesco Nuti ricoverato dopo caduta


Ricoverato dopo una caduta in casa, e stato trasferito all’ospedale a Firenze

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Fonte e articolo completo:  http://www.ansa.it/toscana/notizie/2016/09/21/francesco-nuti-ricoverato-dopo-caduta_68bbe9ba-b600-4e35-9594-4d2ed633b49c.html

21 settembre 2016 – “L’attore Francesco Nuti è ricoverato nel reparto di Neuroanestesia e rianimazione del Cto di Careggi, per gli esiti di una emorragia cerebrale. Al momento la prognosi è riservata, ma il paziente non è in imminente pericolo di vita”. E’ quanto si legge in una nota emessa dall’Azienda ospedaliera di Careggi. Secondo quanto si apprende, l’attore sarebbe stato sottoposto anche ad un intervento chirurgico. Non è invece chiaro se la caduta sia causa o effetto dell’emorragia cerebrale.

L’attore e regista Francesco Nuti è stato ricoverato d’urgenza al Centro traumatologico ortopedico di Firenze dopo essere stato soccorso nella sua abitazione di Narnali, frazione di Prato, ieri pomeriggio. Condotto all’ospedale pratese Santo Stefano, dove era stato ricoverato nel reparto di rianimazione, i medici hanno ritenuto di trasferirlo a Firenze.

29 gennaio 2016 – Francesco Nuti picchiato e umiliato dal suo badante – Per mesi l’attore e regista Francesco Nuti è stato schiaffeggiato e maltrattato dal suo badante. Dopo l’incidente del 3 settembre 2006  Nuti è immobilizzato su una sedia a rotelle a causa di una paralisi della parte destra, che gli ha tolto anche la parola. Da allora lo ha accudito un cittadino georgiano di 35 anni, che ora però è stato scoperto, denunciato e, con una misura cautelare, allontanato dalla casa dell’attore a Prato. In seguito all’ indagine c’è stata una richiesta di archiviazione.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Nuti

Il 3 settembre 2006 – L’incidente – Nuti entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un mai chiarito incidente domestico, viene ricoverato e operato d’urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Pare che, ubriaco, sia violentemente precipitato dalle scale della propria abitazione.

 Tutto inizia nel 2003 quando ha un malore. Seguono anni di depressioni, cure, annunci di suicidio e problemi di alcolismo.

  • RICONOSCIMENTI
  • DAVID di DONATELLO
  • 1983 – Io Chiara e lo scuro – Miglior attore protagonista
  • 1984 – Son contento – Miglior attore protagonista
  • 1985 – Casablanca, Casablanca – Miglior regista, Miglior attore protagonista
  • 1986 – Tutta colpa del paradiso – Miglior attore protagonista, Medaglia d’oro del Comune di Roma
  • NASTRO D’ARGENTO
  • 1983 – Io chiara e lo scuro – Miglior attore protagonista, Miglior soggetto 
  • 1989 – Caruso Pascoski di padre polacco – Regista del miglior film
  • GLOBO D’ORO
  • 1984 – Io chiara e lo scuro – Miglior attore rivelazione 
  • 1985 – Casablanca, Casablanca – Miglior opera prima
  • GROLLA D’ORO 
  • 1984 – Io chiara e lo scuro – Miglior attore esordiente

Bertè-Mannoia con ‘amiche’ contro femminicidio


Fonte e articolo completo: http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/09/19/berte-mannoia-con-amiche-contro-femminicidio_1a39e5e9-85a6-4d7e-8591-04c24572f338.html

VERONA, 19 SET – Quando Loredana Bertè e Fiorella Mannoia chiamano a raccolta, difficile dire di no. Soprattutto se l’occasione è di quelle importanti e non procrastinabili.
    Come quella di dire basta alla violenza sulle donne, in un’Italia dove il femminicidio fa quasi una vittima ogni due giorni (l’ultima, una 39enne di Ravenna uccisa ieri dal marito, che non riusciva ad accettare la separazione).
    E così, quella che inizialmente doveva essere la festa per i 40 anni di carriera di Loredana Bertè, dopo l’uscita ad aprile del disco Amici non ne ho… ma amiche sì (prodotto da Fiorella Mannoia, che è anche direttore artistico della serata), si è trasformata in “Amiche in Arena“, una serata evento da 12 mila spettatori a Verona (sold out) contro il femminicidio e a sostegno dei centri antiviolenza D.i.Re (Donne in rete contro la violenza, ai quali già stasera è stato consegnato un assegno da 150 mila euro). Sedici le artiste che hanno voluto far sentire forte la loro voce. Accanto alle padrone di casa Bertè e Mannoia, sul palco dell’Arena di Verona il meglio della musica italiana al femminile con Gianna Nannini, Elisa, Alessandra Amoroso, Emma, Patty Pravo, Irene Grandi, Noemi, Paola Turci, Nina Zilli, Irene Fornaciari, Bianca Atzei, Elodie, Antonella Lo Coco, Aida Cooper. Tutte si esibiranno sulle note dei successi di Loredana Bertè, con duetti (e brani corali) anche inediti, per un totale di 32 canzoni, che finiranno anche in un doppio cd+dvd (la versione deluxe comprenderà anche un libro) il cui ricavato sarà ugualmente devoluto ai centri antiviolenza. Il disco uscirà a metà novembre (l’11, un paio di settimane prima della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne).

Arena di Verona 7/09/2015 –  Loredana Bertè con Emma Marone: Non sono una signora   

Wind Music Award 2016 Fiorella Mannoia e Loredana Bertè : Il Mare D’inverno

la strage continua: Donna uccisa a Ravenna


Fonte e articolo completo: http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2016/09/20/uxoricida-partecipo-serata-antiviolenza_437c88cd-6486-4603-abf4-e9f440ebd126.html 

Uccisa con cranio fracassato a Ravenna, fermato marito – Colpita a bastonate, trascinata giù per le scale, finita nello scantinato da un omicida che ha infierito sul suo capo. E’ morta così Giulia Ballestri, ravennate di 40 anni compiuti sabato scorso, trovata morta a Ravenna dopo che i familiari, che non avevano sue notizie da un paio di giorni, hanno dato l’allarme.

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Uccisa a Ravenna, il marito partecipava alle serate contro la violenza sulle donne

Matteo Cagnoni, il dermatologo di 51 anni arrestato a Firenze per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri a Ravenna, è padre di tre figli avuti dalla vittima.

Matteo Cagnoni, nel 2013 collaborò a una serata organizzata da Linea Rosa, associazione che tutela le donne vittime di violenza.

Strage Viareggio: le richieste del PM


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Prime richieste di condanna

Fonte e articolo completo: http://www.ansa.it/toscana/notizie/2016/09/20/strage-viareggiopmprime-richieste-pena_cafcc92f-f444-4750-b999-a82515ea8d32.html

I pm del processo per la strage di Viareggio hanno chiesto la condanna a 16 anni di Mauro Moretti, già ad di Fs e ora ad di Leonardo-Finmeccanica. Nel disastro ferroviario del 29 giugno 2009 morirono 32 persone per lo scoppio di un treno presso la stazione di Viareggio. Moretti è imputato di incendio colposo, omicidio e lesioni plurime colpose, disastro ferroviario.

Tra le altre richieste di condanna al processo chiesti 15 anni per l’ex ad di Rfi, Michele Mario Elia; 9 anni per i dirigenti Salvatore Andronico e Mario Castaldo (Trenitalia Cargo), Giovanni Costa e Giorgio Di Marco (Rfi); 5 anni per Calogero Di Venuta (Rfi Firenze). Chiesta invece l’assoluzione per Andreas Barth dell’officina Jugenthal Waggon di Hannover e Andreas Carlsson responsabile di stabilimento Jugenthal Waggon Hannover.

13 novembre 2013 la data di inizio della prima udienza del processo per la strage.

L’incidente ferroviario di Viareggio avvenne il 29 giugno 2009.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ferroviario_di_Viareggio

Esso si verificò in seguito al deragliamento del treno merci 50325 Trecate-Gricignano e alla fuoriuscita di gas da una cisterna contenente GPL perforatasi nell’urto; per cause fortuite si innescò quasi subito un incendio di vastissime proporzioni che interessò la stazione di Viareggio, con il successivo scoppio della cisterna stessa, qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree circostanti.

Le persone decedute a causa del disastro sono state 33. Undici sono decedute nell’esplosione e nel seguente incendio e altre venti per le ustioni, nei mesi successivi. All’elenco dei decessi a causa dell’incidente si è aggiunto quello di due anziani colpiti da infarto presumibilmente a causa dello shock per lo scoppio o della vista della scena del disastro.

Inter pazzesca dall’imbarazzante sconfitta alla esaltante vittoria, tutto in tre giorni…


L’inno dell’Inter fa pressapoco un “Amala, pazza Inter amala” e oggi i tifosi nerazzurri hanno avuto la prova che mai quelle parole furono sbagliate. Pazza Inter perché reduce da un’umiliante sconfitta con l’Hapoel Be’er Sheva e capace poi di resettare tutto.

Risultati immagini per inter - juve 18 settembre 2016Venerdì 16 settembre 20106 – Day-after della imbarazzante sconfitta casalinga dell’Inter contro gli israeliani dell’Hapoel Beer Sheva. Atteggiamento superficiale, seconde linee inadeguate, turnover folle: le ragioni di un ko senza giustificazione E domenica a San Siro sbarcherà la Juventus: un’altra figuraccia potrebbe già costare caro al tecnico olandese e di fatto compromettere una stagione iniziata sotto i peggiori auspici. 

La coreografia della curva Nord. Afp

Domenica 18 settembre 2016 – Un’Inter PAZZESCA, rimonta d’orgoglio sulla Juve.Bianconeri in vantaggio con Lichtsteiner, ma pari immediato del capitano che poi fornisce anche l’assist al croato per il gol vittoria. Espulso Banega al 90′ per doppia ammonizione, male la Juventus con Higuain in panchina oltre 70 minutiRisultati immagini per inter - juve 18 settembre 2016

Una vittoria che in A mancava dal 2012. Con due gol segnati. In rimonta, dopo l’immeritato vantaggio di Lichtsteiner. Una prova d’orgoglio, di squadra, di coesione, giocando anche un bel calcio, dopo le tante (troppe?) critiche ricevute per la sconfitta contro gli israeliani del Beer Sheva. L’inter batte la Juventus e lo fa con enormi meriti.

Paralimpiadi: giornata conclusiva, un oro e un bronzo………….


Medaglia d’oro e una di bronzo nella giornata conclusiva delle Paralimpiadi 2016 porta a 39 medaglie, e al 9 posto nel medagliere. Martina Caironi  medaglia d’oro e Monica Contrafatto medaglia di bronzo.

Monica Contrafatto conquista la medaglia di Bronzo all’esordio della sua partecipazione alle paralimpiadi di Rio 2016. “Il mio Sogno si è realizzato”. E’ Grazie a Martina che ho iniziato a correre, e oggi è bellissimo vincere insieme a lei., sono onorata di salire sul podio insieme a lei. Arrivato a un certo punto non ce la facevo più in realtà, però vedevo da lontano la medaglia e il fatto di innalzare una bandiera in più insieme a Martina e ce l’ho fatta e sono proprio contenta.

Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico italiano, racconta un episodio accaduto nella notte italiana sulla pista che ha ospitato le gare di atletica “Martina Caironi quattro anni fa vinceva i 100 metri alle Paralimpiadi di Londra. Quel giorno Monica Contrafatto, di professione bersagliera, giaceva disperata in un letto di ospedale, ferita molto gravemente in un attentato in Afghanistan. Guardando la gara di Martina, quel giorno Monica disse ‘voglio arrivare anch’io là’. Una speranza imprevista, forse un auspicio. Quattro anni dopo, Monica è arrivata davvero, si è classifica terza nella finale vinta proprio da Martina. Quell’abbraccio fra le due atlete dopo la gara ha commosso tutti”. 

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Martina Caironi medaglia d’ oro – nei 100 metri T42, la 27enne bergamasca  bissando in 14.97 il successo di Londra 2012. Al traguardo il suo è un pianto liberatorio: “Sono lacrime di gioia e di tensione – dice -, c’è dentro il peso e le tante aspettative di questi mesi, ma anche un incubo scampato perché stavo per perdere la protesi. Qui è stata davvero dura perché poteva succedere nel momento in cui avrei dovuto solo gioire”

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Monica Contrafatto  medaglia di bronzo – nel 2012 era un caporal maggiore dei bersaglieri in missione in Afghanistan. Durante un attacco alla base italiana venne colpita a una gamba dalle schegge di una bomba che le provocarono danni anche all’arteria femorale, all’intestino e a una mano. Il sergente Michele Silvestri, che in quel momento si trovava accanto a lei, perse la vita. A Monica invece venne amputata la gamba destra.

Paralimpiadi, 35/a medaglia Italia


De Vidi medaglia di bronzo nei 400 metri

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Arriva dall’atletica dove Alvise De Vidi è bronzo nei 400 metri T51.
L’oro è andato al belga Peter Genyn, medaglia d’argento al messicano Edgar Navarro Sanchez.

Alvise De Vidi (San Biagio di Callalta, 30 aprile 1966) è un atleta paralimpico e nuotatore italiano.

Gareggia sulla sedia a rotelle dopo un tuffo sbagliato che lo ha reso tetraplegico. È un atleta versatile, che si cimenta su distanze che variano dai 200 metri alla maratona; ha vinto anche un oro paralimpico nel nuoto.

Ha partecipato a 7 edizioni delle Paralimpiadi, vincendo 15 medaglie.

Nella cerimonia di apertura dei IX Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006, ha portato nello stadio la bandiera italiana, consegnandola poi ad un drappello di militari che ha eseguito l’alzabandiera.

È capitano della nazionale italiana di rugby in carrozzina.

Alvise De Vidi, pluri campione paralimpico racconta le proprie emozioni durante le gare di atletica e preenta i campionati europei di atletica paralimpica di Grosseto 2016

 

“Lei”una delle più belle canzoni di Charles Aznavour


Contro la VIOLENZA  sulle donne, dedico a tutte le donne, una delle canzoni più belle di Charles Aznavour

Lei

Lei, forse sarà la prima che,
io non potrò dimenticar,
la mia fortuna o il prezzo che, dovrò pagar,
lei, la canzone nata qui,
che ha già cantato chissà chi,
l’aria d’estate che ora c’è
nel primo autunno su di me…

Lei, la schiavitù la libertà,
il dubbio la serenità
preludio a giorni luminosi oppure bui,
lei, sarà lo specchio dove io,
rifletterò progetti e idee
il fine ultimo che avrò, da ora in poi.

INCISO:
Lei, così importante così unica,
dopo la lunga solitudine,
intransigente e imprevedibile,
lei, forse l’amore troppo atteso che,
dall’ombra del passato torna a me,
per starmi accanto fino a che vivrò.

Lei, a cui io non rinuncerei,
sopravvivendo accanto a lei,
ad anni, combattuti ed avversità.
Lei, sorrisi e lacrime da cui,
prendono forma i sogni miei,
ovunque vada arriverei,
a passo a passo accanto a lei,
lei, lei.

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STOP – Femminicidio

Femminicidio……………..STOP………………

alcuni casi di femminicidio dell’ultimo mese…….

12  settembre 2016 – Valsusa, accoltellata dall’ex mentre è con il nuovo fidanzato: grave.

11 settembre 2016 – Parma, donna uccisa a coltellate: arrestato l’ex compagno.

31 agosto 2016 – Prof uccisa a Seriate: L’autopsia conferma: la donna uccisa con un taglio netto alla gola.

29 agosto 2016 – Brianza, donna uccisa a colpi di pistola in strada: fermato l’ex convivente.

27 agosto 2016 – Donna uccisa con una coltellata al collo nel Bergamasco, indagato il marito.

09 agosto 2016 – Bologna, donna uccisa in albergo.

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Straordinari Zanardi-Podestà-Mazzone


Ex pilota F1 trionfa insieme a Vittorio Podestà e Luca Mazzone

Risultati immagini per Paralimpiadi 2016 - Alex Zanardi oro nella staffetta Handbike

Paralimpiadi 2016, oro per staffetta handbike con Zanardi-Mazzone-Podestà

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Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/altrisport/2016/09/16/staffetta-handbike-italia-vince-oro_be105f47-1965-4e55-b451-342106efcaa4.html

Nuova magica giornata  dopo l’oro e l’argento di ieri e l’altro ieri,  è ancora una volta Alex Zanardi capace di guidare la staffetta mista (Team Relay) della Handbike, composta anche da Luca Mazzone e Vittorio Podestà, sul gradino più alto del podio completato da Stati Uniti e Belgio ben distanti dall’Italia.

 

 

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Luca Mazzone, oro nella staffetta mista alle Paralimpiadi

Luca Mazzone (Terlizzi, 3 maggio 1971) è un nuotatore e paraciclista italiano. .

E’ la terza medaglia per l’atleta di Terlizzi che nei giorni scorsi ha ottenuto un oro nella prova a cronometro, categoria H2, e un argento nella prova in linea, categoria H2.

Vittorio Podestà medaglia d’oro a Rio2016

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Vittorio conquista la sua seconda medaglia d’oro in meno di 24 ore alle Paralimpiadi di Rio 2016

 

Alex Zanardi oro nella cronometro H5 alle Paralimpiadi


Alex Zanardi ha conquistato la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio nella cronometro H5, bissando il titolo di Londra 2012. Al termine di una super rimonta ha sconfitto per soli 2”74 l’australiano Stuart Tripp.

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Verso le Olimpiadi 2016,  bellissima riflessione di Alex Zanardi per credere che una seconda strada possa essere sempre trovata.

Alex Zanardi oggi alle soglie dei 50 anni si dimostra un grande campione e difende l’oro olimpico vinto 4 anni fa a Londra. Ho tante dediche da fare per questa gara, a mia mamma che mi ha messo al mondo, a mia moglie Daniela che amo tanto, a mio figlio per cui darei la vita. Ma siccome sono ancora un ragazzino e ho tanti progetti e qualche soddisfazione ancora me la voglio togliere dedico questa medaglia a Tamberi. Sei forte e ti rifarai dalla botta che hai preso prima di Rio”.

Alessandro “Alex” Zanardi (Bologna, 23 ottobre 1966) è un ex pilota automobilistico, paraciclista e conduttore televisivo italiano.

Pubblicato su Youtube il 02 feb 2015 – Attraverso immagini esclusive, Enervit racconta la grande avventura di Alex Zanardi a Kona, al debutto assoluto nella gara di triathlon più proibitiva al mondo, che il campione olimpico ha completato in 9h e 47m. Dalla preparazione alla realizzazione di un grande sogno, un long distance mondiale tutto “a forza di braccia”.

Nell’automobilismo si è laureato campione CART nel 1997 e 1998, e campione italiano superturismo nel 2005. Nel paraciclismo ha conquistato tre medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada.

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2001 – Lausitzring (germania) – A tredici giri dalla fine, dopo aver compiuto la sua ultima sosta, uscendo dai box, dopo aver tolto il limitatore di giri, Zanardi perse improvvisamente il controllo della vettura (pare per la presenza di acqua e olio sulla traiettoria di uscita) che, dopo un testacoda, si intraversò lungo la pista, mentre sulla stessa linea sopraggiungevano ad alta velocità Patrick Carpentier ed Alex Tagliani. Il primo riuscì ad evitare lo scontro, il secondo no e l’impatto fu violentissimo: la vettura di Tagliani colpì perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all’altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe, spezzando in due la Reynard Honda.

Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva provocato, di fatto, l’istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori, il destro al di sopra del ginocchio, il sinistro poco sotto, e il pilota rischiò di morire dissanguato. Dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni subite Zanardi poté lasciare l’ospedale per cominciare il processo di riabilitazione.

Nel giro di diversi mesi riuscì nuovamente a camminare e, nel dicembre dello stesso anno, si presentò alla premiazione dei Caschi d’oro promossa dalla rivista Autosprint, in cui si alzò in piedi dalla sedia a rotelle, suscitando una grande emozione tra i presenti. Zanardi decise poi di riavvicinarsi al mondo delle corse. Scherzando sulla sua menomazione ha affermato che, se si dovesse rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimetterlo in piedi, e che ora non rischia più di buscarsi un raffreddore camminando scalzo.

70 anni carriera Aznavour a Verona


Unico concerto italiano il 14 settembre all’Arena

Charles Aznavour, nome d’arte di Chahnourh Varinag Aznavourian (Parigi, 22 maggio 1924), è un cantautore, attore e diplomatico francese di origine armena.

Noto con il soprannome di Charles Aznavoice, è anche detto il “Frank Sinatra della Francia”. Insignito della Legion d’Onore per il lustro dato alla Francia, è ambasciatore dell’Armenia in Svizzera dal 12 febbraio 2009.

Aznavour canta in sette lingue e ha venduto oltre 300 milioni di dischi nel mondo.

28 aprile 2016, Charles Aznavour ha tenuto un concerto al Palazzo Hall di Bucarest, Romania

Charles Aznavour celebra i 70 anni di carriera con un unico concerto in Arena a Verona il 14 settembre. Alla soglia dei 92 anni Aznavour non smette di stupire. Con la sua voce inconfondibile, tanto da meritare il soprannome di Charles Aznavoice, ha incantato milioni di spettatori in 94 paesi con un un repertorio di 1.200 canzoni e 294 album.

Sabato 27 Agosto 2016 – 21th edizione del concerto di chiusura del Festival estivo a Trélazé con Charles Aznavour!

 

Intertv.it


10 settembre 2010 – NASCE IL NUOVO CANALE TEMATICO NERAZZURRO: INTER TV

https://www.facebook.com/InterTV.it2/

Il 10 settembre di 6 anni fa la prima diretta! Ne abbiamo passate tante, vivendo insieme cambi di proprietà, di allenatori e giocatori.

Da InterTV a InterTV.it, la prima Web TV degli interisti, sempre per ‘InterAgire’con il popolo nerazzurro e con ‘Obiettivo… Inter’!

Da lunedì 19 settembre torna il talk show dell’Interista su www.intertv.it (il nostro canale YouTube, iscrivetevi) e inizia la settima stagione di programmi.

Intanto per oggi, tanti tanti tantissimi auguri InterTV.it

 Mitica Sala Trofei F.C. Internazionale

“Inter Tv : il canale televisivo dedicato a tutti i tifosi interisti nel digitale terrestre.
Un canale, nuovo, giovane, sprintoso”

http://intertv-italia.blogspot.it/

InterTV.it, la prima Web TV degli Interisti, già voce dei tifosi interisti, da ormai sei anni è una realtà, ma anche un sogno. Quel sogno da sempre condiviso dal popolo nerazzurro di avere per la propria Beneamata un ‘trattamento mediatico’ equo. Niente teatrini, finzioni, urla! Tema: l’Inter. Autori: gli Interisti. Giornalisti, professionisti di diversi settori, solo di provata fede interista, che si riuniscono, scrivono, dibattono, condividono, senza strumentalizzazioni, la loro grande passione.

Pagina Facebook – https://www.facebook.com/InterTV.it2/

copertinayoutube2

Canale YouTube – https://www.youtube.com/channel/UCZLR34O-374fZA6GlBi3VhA/featured

http://intertv-italia.blogspot.it/

dal 10 settembre online su www.intertv.it ‘

Quelli di InterTV.it ‘ sono pronti ancora una volta a rilanciare la sfida, rinnovandosi, guardando alle nuove tecnologie, ma non dimenticando mai di restare ancorati tra la gente, sentendo e condividendo la voce del tifoso.

Nei prossimi giorni inizieremo a entrare nei dettagli di ogni iniziativa, intanto BUON CAMPIONATO e sempre FORZA FORZA INTER !!!
Web TV – ‘Obiettivo Inter’ del 18 luglio 2016 – InterSupporters.TV  

Gaetano Scirea, 3 settembre 1989 – : – 2016


« Un fuoriclasse raro, inarrivabile. Per la raffinata eleganza con cui stava in campo e per l’educazione e l’onestà con cui affrontava la vita. Gaetano Scirea è stato un campione straordinario e un uomo squisito. Come giocatore della Juventus ha vinto tutto […] Come uomo è stato un modello di dolcezza e integrità, una persona leale e gentile. »
(Juventus Football Club, 25 maggio 2014)

Gaetano Scirea (Cernusco sul Naviglio, 25 maggio 1953 – Babsk, 3 settembre 1989) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.

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Giocava come libero, ruolo di cui è riconosciuto dalla stampa specializzata quale uno dei massimi interpreti nella storia del calcio, nonché icona di correttezza e signorilità.

3 Settembre 1989 – Sandro Ciotti annuncia la morte di Gaetano Scirea  

Concludo il breve ricordo a Gaetano Scirea con la stupenda canzone degli Stadio dedicata Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti

Stadio – Gaetano e Giacinto – Brano dedicato a Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti

Giacinto Facchetti, dieci anni fa l’addio del Cipe


Giacinto Facchetti, dieci anni fa l’addio del Cipe

« Calciatore, dirigente, presidente. Una vita dedicata ai nostri colori. Ma Giacinto Facchetti è stato molto di più. Esempio di integrità morale, di onore e lealtà sportiva. Leggenda del calcio nazionale ed internazionale, simbolo dello stile nerazzurro, dentro e fuori dal campo »
(F.C. Internazionale Milano, 18 luglio 2015)

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Giacinto Facchetti (Treviglio, 18 luglio 1942 – Milano, 4 settembre 2006) è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, di ruolo difensore, impiegato principalmente come terzino e occasionalmente come libero.

In onore di Giacinto Facchetti, l’Inter ha deciso di ritirare la maglia numero 3.

Qualche settimana dopo la sua scomparsa, Facchetti è stato insignito dalla Federazione Internazionale del Calcio (FIFA) del Presidential Award postumo per il contributo offerto al mondo del calcio sia da giocatore che da dirigente.

Giacinto Facchetti un uomo perbeneLui giovanissimo, poi campione affermato, infine le parole da Presidente. Il ricordo di Facchetti, tratto dal documentario ‘Il Capitano’, di Alberto D’Onofrio.

In sua memoria, in particolare in memoria dei grandi valori etici e sportivi che ha espresso per tutta la sua vita, la Lega Nazionale Professionisti ha istituito il Campionato Nazionale PrimaveraTrofeo Giacinto Facchetti, mentre la Gazzetta dello Sport ha istituito il premio Premio Internazionale Giacinto Facchetti, per promuovere e premiare i comportamenti all’insegna della correttezza e dei valori. La prima edizione è stata vinta da Julio González, ex giocatore del Vicenza.

Tra le numerose vie intitolategli in tutto il Paese, la prima ad essere inaugurata è stata quella del Comune di Monte San Vito (AN), alla presenza della moglie Giovanna e del figlio Gianfelice, di Bedy Moratti in rappresentanza della famiglia, dei genitori di Roberto Mancini e delle più alte autorità locali.

Una piazza gli è stata dedicata a Cesano Maderno mentre a Lettomanoppello gli è stato intestato il Belvedere Facchetti. Altre vie e numerosi impianti sportivi in tutta Italia portano il suo nome; tra essi, oltre al Palazzetto dello Sport “PalaFacchetti”, nella sua città natale Treviglio anche a Matera, Cassano d’Adda, Trezzano sul Naviglio, Rosolini, Solaro.

Centenario Inter – Gianfelice Facchetti  

L’Indimenticabile discorso di   Gianfelice Facchetti figlio dell’indimenticabile Giacinto, in occasione del centenario dell’ INTERNAZIONALE

Commento:  le controversie di Calciopoli?, parla la storia di questo UOMO prima di tutto poi il calciatore e dirigente il resto sono solo PAROLE, PAROLE  e a quelle persone (senza fare nomi) che accusano,  dedico la canzone di Mina, parole, parole

Charlie Hebdo: Terremoto all’italiana ……..


Fonte e articolo completo: http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/02/news/charlie_hebdo_vignetta_su_terremoto_in_italia-147049959/

Sull’ultimo numero un’immagine dal titolo ‘Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne’ che mostra persone sporche di sangue. E la battuta: “Ancora non si sa se il sisma abbia gridato ‘Allah akbar’ prima di tremare”

La satira di Charlie Hebdo non risparmia neanche le vittime del terremoto del Centro Italia e scatena una bufera di polemiche in Rete. Unanime l’indignazione del mondo politico italiano (tranchant il presidente del Senato, Pietro Grasso: “Rispetto la libertà di satira, ma ho la libertà di dire che fa schifo”).

Dopo la bufera scoppiata in Italia per la vignetta sui morti del terremoto, il giornale satirico francese Charlie Hebdo ha risposto pubblicando un altra vignetta

Commento: Che dire,  fanno pena…….

3 settembre 1982 – 34 anni fa veniva ucciso il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa,


3 settembre 1982 – 34 anni fa veniva ucciso il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro, l’agente di scorta Domenico Russo

Carlo Alberto dalla Chiesa nel momento in cui era generale di divisione.Carlo Alberto dalla Chiesa (Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982) è stato un generale e prefetto italiano

Alle ore 21.15 del 3 settembre 1982, la A112 sulla quale viaggiava il Prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata in via Isidoro Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che uccisero il Prefetto e la moglie.

Nello stesso momento l’auto con a bordo l’autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del Prefetto, veniva affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un’altra micidiale raffica, che uccise Russo.

Il giorno dei funerali, che si tennero nella chiesa palermitana di San Domenico, una grande folla protestò contro le presenze politiche, accusandole di aver lasciato solo il generale. Vi furono attimi di tensione tra la folla e le autorità, sottoposte a lanci di monetine e insulti al limite dell’aggressione fisica. Solo il Presidente della Repubblica Sandro Pertini venne risparmiato dalla contestazione.

CARLO ALBERTO DALLA CHIESA INTERVISTATO DA ENZO BIAGI  

Carlo Alberto dalla Chiesa  Fondò il Nucleo Speciale Antiterrorismo, fu vice comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e prefetto di Palermo.

Cagliari perde un eroe dello scudetto:


nella notte è morto Nenè, aveva 74 anni

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Claudio Olinto de Carvalho, detto Nené (Santos, 1º febbraio 1942 – Capoterra, 3 settembre 2016), è stato un calciatore e allenatore di calcio brasiliano, di ruolo centrocampista. Ha vestito le maglie di Santos, Juventus e Cagliari tra gli anni 1960 e 1970. Ha legato la sua carriera al club sardo, conquistando lo storico scudetto del 1969-1970 e divenendo il giocatore straniero con più presenze in Serie A nella storia dei rossoblù.

Fonte:http://www.cagliaricalcio.com/news/ultimissime/15248/il-cordoglio-del-cagliari-calcio

Il cordoglio del Cagliari Calcio 03 set 2016

Il cordoglio del Cagliari Calcio

  • Il Cagliari Calcio dice addio ad una delle sue leggende.
  • È scomparso la notte scorsa a 74 anni Claudio Olinto De Carvalho “Nené”, uno degli eroi dello scudetto.
  • La Società lo piange con grande dolore e ricorda il valore di un eccezionale calciatore e di un uomo buono e generoso dal comportamento esemplare, dentro e fuori dal campo di gioco.

Fonte e articolo completo: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/09/03/cagliari_perde_un_eroe_dello_scudetto_morto_nen_aveva_74_anni-68-530147.html

Dopo una lunga malattia è morto all’età di 74 anni Nenè, indimenticato centrocampista del Cagliari dello scudetto.

Fatale una crisi respiratoria nella notte. Da tempo era ricoverato in una residenza ospedaliera assistita a Capoterra.

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Una formazione del Cagliari dello scudetto, il primo in alto a sinistra è Nenè

Formula 1, Gp Italia a Monza fino 2019


Il rinnovo è stato ufficialmente annunciato all’autodromo brianzolo dal presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, e dal patron della F1.

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/f1/2016/09/02/f1-rinnovo-e-ufficiale-gp-italia-a-monza-fino-2019.-ecclestone-spero-si-corra-li-per-i-prossimi-10-anni_fbe04e66-73fa-4d46-941f-e13b60eb1c3c.html

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Il contratto “sarà firmato a Londra nelle prossime ore, per motivi di giurisdizione non può essere firmato in Italia”, ha detto Sticchi Damiani aprendo la cerimonia a cui partecipano anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e quello della Fia, Jean Todt.

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Il Tempio della Velocità di Monza si prepara ad ospitare il Formula 1 Gran Premio Heineken d’Italia 2016

Bonucci, paura per il figlio operato d’urgenza. “Intervento riuscito”


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Fonte: http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/30-07-2016/bonucci-spavento-rientrato-operato-figlio-ora-sta-bene-160532489537.shtml

Matteo Bonucci, il bimbo di due anni del calciatore della Juventus e della Nazionale Leonardo, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per l’insorgenza di una patologia acuta. Lo rende noto lo stesso giocatore. L’operazione “è perfettamente riuscita” e “i primi segnali sono positivi”, scrive il difensore,  che in una nota firmata con la moglie Martina ringrazia i sanitari del Regina Margherita – che continuano a monitorare la situazione con grande attenzione – “per la cura e la professionalità”.

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 Da tifoso Interista solidarietà a Leonardo Bonucci e alla moglie Martina  e  “Un grande augurio di una pronta guarigione… al piccolo Matteo”