Giro del Belgio, moto sul gruppo: undici ciclisti in ospedale. Broeckx il più grave
![145831526-c182543c-9963-4f32-95c2-392e2a97be78[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/145831526-c182543c-9963-4f32-95c2-392e2a97be781.jpg?w=35&h=20)
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![fedora[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/fedora1.jpg?w=35&h=47)
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_piazza_della_Loggia
La strage di piazza della Loggia è stato un attentato terroristico compiuto il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell’On. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L’attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue.
Le vittime furono:
![Strage_della_Loggia_esplosione[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/strage_della_loggia_esplosione1.jpg?w=406&h=275)
E’ considerato uno degli attentati più gravi degli anni di piombo, assieme alla strage di Piazza Fontana del 1969 (17 morti), alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974 (12 morti) e alla strage di Bologna del 1980 (85 morti).
Brescia, 28 maggio 1974, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista a Piazza della Loggia. L’attentato costò la vita a 8 persone. L’audio del momento dell’esplosione.
La terza istruttoria: Il 15 maggio 2008 sono stati rinviati a giudizio i sei imputati principali: Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte, Pino Rauti, Francesco Delfino, Giovanni Maifredi. I primi tre erano all’epoca militanti di spicco di Ordine Nuovo, gruppo neofascista fondato nel 1969 da Clemente Graziani, sulle ceneri del Centro Studi Ordine Nuovo di Pino Rauti, e più volte oggetto di indagini, pur senza successive risultanze processuali, in merito all’organizzazione ed al compimento di attentati e stragi. Ordine Nuovo fu sciolto nel 1973 per disposizione del ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani con l’accusa di ricostituzione del Partito Fascista. Francesco Delfino fu invece ex generale dei carabinieri, all’epoca responsabile – con il grado di capitano – del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Brescia, e Giovanni Maifredi, ai tempi collaboratore del ministro degli Interni Paolo Emilio Taviani.
La prima udienza si è tenuta il 25 novembre 2008.
Il 21 ottobre 2010, dopo cinque giorni e mezzo di ricostruzione delle accuse, i pubblici ministeri titolari dell’inchiesta, hanno formulato l’accusa di concorso in strage per tutti gli imputati, ad eccezione di Pino Rauti, per il quale la stessa accusa aveva richiesto l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”, pur sottolineando la sua responsabilità morale e politica per la strage.
Il 16 novembre 2010 la Corte D’Assise ha emesso la sentenza di primo grado della terza istruttoria, assolvendo tutti gli imputati con la formula dubitativa di cui all’art. 530 comma 2 c.p.p., corrispondente alla vecchia formula dell’insufficienza di prove. Oltre alle assoluzioni di Carlo Maria Maggi, Francesco Delfino e Pino Rauti, i giudici hanno disposto il non luogo a procedere per Maurizio Tramonte, per intervenuta prescrizione in relazione al reato di calunnia, e revocato la misura cautelare nei confronti dell’ex militante di Ordine Nuovo Delfo Zorzi.
Il 14 aprile 2012 la Corte d’Assise d’Appello conferma l’assoluzione per tutti gli imputati, condannando le parti civili al rimborso delle spese processuali, tuttavia indica la responsabilità di tre ordinovisti ormai defunti, Carlo Digilio, Ermanno Buzzi e Marcello Soffiati. Il 21 febbraio 2014 la Corte di Cassazione annulla le assoluzioni di Maggi e Tramonte e conferma quelle di Zorzi e Delfino. Viene così istruito un nuovo processo d’appello contro Tramonti e Maggi.
Il 22 luglio 2015 Tramonti e Maggi vengono condannati, in appello, all’ergastolo.
![20140723110732[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/201407231107321.jpg?w=35&h=26)
Giorgio Albertazzi (Fiesole, 20 agosto 1923 – Roccastrada, 28 maggio 2016) è stato un attore e regista italiano. Grande attore di teatro, attivo per decenni sulle scene, Albertazzi è stato anche uno dei primi divi televisivi, protagonista di letture poetiche e di sceneggiati di grande successo.
Il Presidente Mattarella: “Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo”.
Matteo Renzi:”E’ mancato un grande italiano, che ha fatto la storia del teatro e parzialmente del cinema, Giorgio Albertazzi. Vorrei che arrivasse un messaggio di affetto a questo artista che è stato contemporaneamente classico e controcorrente”.
Agosto 2006 – Teatro Romano di Verona, – tratto da “Shakespeare in Jazz“, di e con Giorgio Albertazzi, e con Serena Autieri, Amii Stewart Marco di Gennaro.
Giorgio Albertazzi: “La mia vita dedicata all’arte ma tutto è avvenuto per un puro caso.
Memorie di Adriano – Giorgio Albertazzi – Cerveteri 23 Agosto 2015
Ha fatto la guerra ed ha fatto l’amore e nel frattempo ha fatto l’Attore e che attore sopraffino, lo hanno riconosciuto perfino gli avversari politici, Dario Fo in testa, ora suo amico: stiamo parlando di Giorgio Albertazzi e quale occasione migliore per festeggiare il suo 91esimo genetliaco se non con questo interessante servizio di “Sorgente di Vita” relativo ad un classico di William Shakespeare: “Il Mercante di Venezia”. Albertazzi è Shilock, l’usuraio di Venezia;
Il 12 luglio di sessant’anni fa, veniva posata la prima pietra del grattacielo Pirelli
![defaultimage[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/defaultimage1.jpg?w=35)
Il Grattacielo Pirelli o Palazzo Pirelli, chiamato comunemente Pirellone, è l’edificio di Milano dove ha sede il Consiglio regionale della Lombardia. Si innalza all’angolo sud-ovest di piazza Duca d’Aosta, dove si trova anche la stazione Centrale. Ha detenuto il record di edificio più alto dell’Unione europea dal 1958 al 1966, anno di costruzione della Tour du Midi di Bruxelles.
![vz28bd586ba4834c39890fd74446998d09[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/vz28bd586ba4834c39890fd74446998d091.jpg?w=35&h=20)
Fu costruito tra il 1956 e il 1961 su progetto di Gio Ponti, Giuseppe Valtolina, Pier Luigi Nervi, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Giuseppe Rinardi e Egidio Dell’Orto; Gio Ponti diresse anche tutte le fasi costruttive. L’aspetto strutturale venne curato da Giuseppe Valtolina, in collaborazione con i consulenti Pier Luigi Nervi, Arturo Danusso, Piero Locatelli e Guglielmo Meardi. Il ruolo di Nervi fu fondamentale nella progettazione di una struttura che, per il suo ridotto rapporto larghezza/altezza, è particolarmente soggetta alle azioni del vento e condusse ad uno schema strutturale composto da setti rigidi triangolari alle estremità, pilastri cavi, e quattro grandi pilastri-parete centrali, tutti in calcestruzzo armato. La realizzazione venne affidata all’impresa della Bonomi in collaborazione con Comolli e Silce. È un’opera architettonica importante, propria del razionalismo italiano; con i suoi 127 metri di altezza, distribuiti su 31 piani (altri 2 piani sono sotterranei) è uno degli edifici in calcestruzzo armato più alti al mondo
![222[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/2221.jpg?w=35&h=51)
Originariamente il palazzo fu costruito per ospitare gli uffici della celebre azienda italiana di pneumatici Pirelli: nell’area su cui sorge esistevano degli stabilimenti del gruppo, distrutti dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale. Nel 1978 il grattacielo venne acquistato dalla Regione Lombardia, per farne la propria sede principale dopo una ristrutturazione ad opera dell’architetto Bob Noorda
Il 18 aprile 2002 un aereo da turismo pilotato dall’italo-svizzero Luigi Fasulo, 67 anni, si schiantò contro il 26º piano del palazzo, danneggiando gravemente la struttura esterna e sventrando due piani. La collisione causò tre vittime: il pilota e due donne, dipendenti della Regione Lombardia. Oggi il 26º piano ospita il “Luogo della memoria” dedicato alle due donne morte, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito.
Il 18 Aprile 2002, un piccolo aereo turistico colpisce il ventiseiesimo piano del Pirellone: la sede della regione Lombardia

Dall’edificio, dopo un completo restauro conservativo dei prospetti esterni in facciata continua e degli spazi interni, sono state rimosse le antenne radio e installate luci stroboscopiche di segnalazione agli aerei. Il grattacielo è stato riaperto e da fine maggio 2005 è tornato ad ospitare il Consiglio regionale; la Giunta regionale invece si è trasferita nel 2011 a Palazzo Lombardia. Al sesto piano ospita la Biblioteca del Consiglio regionale della Lombardia.
Le età del grattacielo: in occasione dei suoi 60 anni, il Pirellone ospita una mostra dedicata alla sua storia.
![Milito[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/milito11.jpg?w=35&h=26)
Tutti in piedi: a quasi 37 anni il Principe del calcio, l’eroe del Triplete dell’Inter nel 2010 dice basta. E lo fa nel ‘Cilindro’ di Avellaneda con la maglia del suo Racing, che per l’occasione ha preparato per Diego Milito una casacca con la scritta ‘Gracias Milito’. Grande festa sugli spalti, con i tifosi che lo saluteranno con una coreografia speciale.
Milito è stato uno degli attaccanti più prolifici dell’ultimo decennio. In Italia le sue gesta e i suoi goal resteranno nella mente dei tifosi del Genoa e dell’Inter, club con cui ha conquistato uno storico Triplete nel 2010, vincendo nella stessa stagione Scudetto, Coppa Italia e Champions League.
22 mag 2016 – IMÁGENES DE LA DESPEDIDA DEL PRINCIPE
![champions-league-trophy[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/champions-league-trophy1.jpg?w=35&h=20)
![finale-milano-grande-681x454[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/finale-milano-grande-681x4541.jpg?w=35&h=23)
Champions 2016 a Milano, la Galleria Vittorio Emanuele ospita il logo.Sarà la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, situata a due passi dal Duomo, a fare da sfondo del logo ufficiale della finale di Champions League del 2016 che si svolgerà proprio nel capoluogo lombardo allo stadio di San Siro. L’immagine ideata dalla Uefa è stata mostrata oggi in anteprima ai consiglieri comunali durante una commissione a Palazzo Marino dedicata ai lavori allo stadio Meazza di San Siro proprio in vista dell’appuntamento calcistico.
Milano, il trofeo della Champions League sbarca a Palazzo Marino
![image[4]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/image41.jpg?w=35&h=23)


![184155122-344b47cd-9fc8-4e30-8e8e-794fc3d66a33[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/184155122-344b47cd-9fc8-4e30-8e8e-794fc3d66a331.jpg?w=35&h=23)

![image[2]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/image2.jpg?w=35&h=23)
![171542534-145adf68-1e06-4e2a-b99a-ce0066947683[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/171542534-145adf68-1e06-4e2a-b99a-ce00669476831.jpg?w=35&h=22)
![184155079-24573829-d3cf-40d0-8d22-da7e320079b2[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/184155079-24573829-d3cf-40d0-8d22-da7e320079b21.jpg?w=35&h=24)
![182159945-c23a2f46-1550-4e28-a5ca-42b970b57fde[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/182159945-c23a2f46-1550-4e28-a5ca-42b970b57fde1.jpg?w=35&h=23)
![184154438-1daff170-0faf-40e2-be82-a798a86c7508[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/184154438-1daff170-0faf-40e2-be82-a798a86c75081.jpg?w=35&h=26)
http://www.inter.it/it/news/73571/simply-i-the-wall-i-un-campione-diventato-leggenda
MILANO – 9 stagioni, 236 presenze e 14 trofei con la maglia dell’Inter: 5 scudetti, 4 Supercoppe italiane, 3 coppe Italia, 1 Champions League e 1 Mondiale per Club. Il “muro” su cui è stata costruita l’armata del Triplete.
Walter Samuel giocherà stasera la sua ultima partita da professionista, chiudendo la sua straordinaria carriera al “St. Jakob Park” di Basilea.

Wifred Zane Gnoukouri, 16 anni, attaccante dell’Inter Allievi
Il 16enne ivoriano era stato fermato per 2 anni per un colpo al viso di un arbitro, durante un torneo: un video aveva ridimensionato la portata dell’episodio, rispetto al referto.
23 Maggio 1992 – La strage di Capaci
La strage di Capaci fu un attentato messo in atto da Cosa Nostra in Sicilia, il 23 maggio 1992, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo.
Nell’attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza
![Stragecapaci[2]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/stragecapaci2.jpg?w=35)
Strage di Capaci – L’edizione straordinaria del Tg1 del 23 maggio 1992
Il messaggio del capo dello Stato – “Un assassinio, a un tempo, che ha segnato la morte di valorosi servitori dello Stato, e l’avvio di una riscossa morale, l’apertura di un nuovo orizzonte di impegno grazie a ciò che si è mosso nel Paese a partire da Palermo e dalla Sicilia, grazie alla risposta di uomini delle istituzioni, grazie al protagonismo di associazioni, di giovani, di appassionati educatori e testimoni”. “Desidero esprimere la mia vicinanza e la mia gratitudine a tutti voi presenti nell’aula bunker, a chi non si è mai scoraggiato nella battaglia contro le mafie, contro l’illegalità e contro la corruzione, a chi lo ha fatto a costo di sacrificio personale e a chi ha compreso il valore della cultura della legalità, che vive anzitutto nell’agire quotidiano”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mettarella, nell’anniversario della strage di Capaci, citando le parole di Falcone “La mafia non è affatto invincibile“.
L’addio a Marco Pannella, in migliaia ai funerali a piazza Navona
Roma, 21 Maggio 2016 – Giorno dell’ultimo saluto per Marco Pannella. A Montecitorio la camera ardente con una lunga fila di persone in coda per l’addio al fondatore e leader del Partito Radicale. Gli hanno reso omaggio il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i Presidenti di camera e Senato, Boldrini e Grasso, molti politici e migliaia e migliaia di persone comuni e personaggi come Cicciolina e l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, e anche esponenti della comunità ebraica e di quella africana e monaci tibetani.
Emma Bonino parla ai funerali laici acclamata dalla gente
Roma, 21 Maggio 2016 – Dopo la camera ardente, la veglia presso la sede del Partito Radicale e il funerale laico a Piazza Navona, tra i radicali e la gente che lo amava. Dal palco Emma Bonino ha lanciato un appello: «Amateci di meno e votateci di più», ricordando anche i «troppi messaggi ipocriti di questi giorni».
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_dell%27Emilia_del_2012
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6 a scosso la terra dell’Emilia , per 20 secondi la terra ha tremato, provocando 7 morti, 50 feriti e 5000 sfollati, ingenti danni al patrimonio sia culturale, ad aziende agricole, fabbriche e abitazioni.
![terremoto_orologio_finale_emilia_scossa_terremoto2[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/terremoto_orologio_finale_emilia_scossa_terremoto21.jpg?w=35&h=22)
![terremoto[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/terremoto1.jpg?w=35&h=23)
Il terremoto dell’Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della pianura padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un’area molto vasta comprendente tutta l’Italia Centro-Settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell’Austria della Francia sud-orientale e della Germania meridionale. Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi, ma la scossa più forte, di magnitudo MI5,9 e Mw5,86 è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), con ipocentro a una profondità di 6,3 km.
![terremoto-emilia_650x447[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/terremoto-emilia_650x4471.jpg?w=35&h=24)
Mirandola (MO) – Messa in sicurezza facciata chiesa San Francesco (30.06.12)
Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03 ora italiana (07:00:03 UTC), una nuova scossa molto forte di magnitudo MI5,8 e Mw5,66 è stata avvertita in tutta l’Italia Settentrionale, creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo; l’epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 sono seguite altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5,4, una alle 13:00 di magnitudo 4,9 e un’ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 5,2.
Il 31 maggio 2012 alle 16:58 una scossa di magnitudo 4,0 con epicentro a Rolo e Novi di Modena, ha colpito la zona della bassa reggiana e dell’oltrepò mantovano, già molto provate dalle scosse dei giorni precedenti che avevano avuto come epicentro la vicina area della bassa modenese. Sempre la sera del 31 maggio alle ore 21:04 si è verificata una scossa di magnitudo 4,2 con epicentro a San Possidonio.
Procede la ricostruzione post-sisma in Emilia: 3.974 i cantieri completati per un totale di 12.506 immobili, oltre 17.800 gli abitanti che hanno fatto rientro nelle loro case. 25 i comuni che che hanno pressoché completato la ricostruzione di case e imprese e che da ieri non fanno più ufficialmente parte dei comuni del cratere.
Si tratta di: Bologna, San Pietro in Casale, Castello D’Argile, Sala Bolognese, Baricella, Castel Maggiore, Argelato, San Giorgio di Piano, Minerbio, Sant’Agata Bolognese, Molinella, Bentivoglio (provincia di Bologna);
– Modena, Campogalliano, Castelfranco Emilia (provincia di Modena);
– Argenta (in provincia di Ferrara):
– Reggio Emilia, Brescello, Boretto, Correggio, Campegine, Gualtieri, San Martino in Rio, Novellara (provincia di Reggio Emilia);
– Castelvetro Piacentino (provincia di Piacenza).
(MO), pesantemente colpita dal terremoto del maggio 2012
I dati della ricostruzione sono visibili sul portale della regione ER nel sito http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto (aggiornamento 1 marzo 2016) e sono relativi alle abitazioni (sistema Mude – Modello unico digitale per l’edilizia) e alle imprese colpite dal sisma (sistema telematico Sfinge): da questi risulta che sono stati completati 3.974 cantieri che corrispondono a 12.506 immobili, sono rientrati a casa oltre 17.800 abitanti e sono stati concessi finanziamenti per 2,5 miliardi e liquidati 1 miliardo e 320 milioni.
Suzzara (MN) – Terremoto – Recupero lanterna campanile (23.06.12)
Con un’operazione chiururgica a 40 metri d’altezza, i vigili del fuoco hanno salvato la cupola della chiesa dell’Immacolata di Suzzara. Un intervento mai tentato prima. La cupola, del peso di 27 tonnellate, non perso un frammento.
SUZZARA – Cupola leggera sul campanile Suzzaresi con il naso all’insù
21 luglio 2015 – LA GAZZETTA DI MANTOVA
Sono iniziate, ieri mattina, le operazioni per la posa della nuova cupola sul campanile della chiesa Immacolata. Si tratta di una struttura in legno, decisamente più leggera di quella danneggiata dal sisma di maggio 2012, del peso di 27 tonnellate, e che giace da tre anni in un angolo di largo don Boselli, in attesa di essere sistemata su un basamento, a testimonianza del terremoto.
Marco Pannella, all’anagrafe Giacinto Pannella (Teramo, 2 maggio 1930 – Roma, 19 maggio 2016), è stato un politico italiano, che si definiva radicale, socialista, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento e gandhiano
![pannella[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/pannella11.jpg?w=35&h=20)
L’annuncio della sua scomparsa è stato dato in diretta da Radio Radicale. Pannella aveva da poco compiuto 86 anni. Una vita spesa per la lotta con due armi principali: le sue parole e il suo corpo. Il presidente del Consiglio: “Omaggio a questo leone della libertà”
2 maggio 2016 – Marco Pannella aveva appena compiuto 86 anni
02.05.2016 – L’ 86° compleanno di Marco Pannella nei tg di Rai1, Rai2, Canale5, Rainews24.
Sequenze della famosa protesta silenziosa dei Radicali. Dopo mesi di disinformazione totale sui referendum del 1978 (abrogazione della legge reale, del finanziamento pubblico ai partiti e per la legge sull’aborto) i radicali Mellini, Pannella, Bonino e Spadaccia si presentarono imbavagliati durante lo spazio a loro dedicato durante la Tribuna Referendum della Rai-Tv. 25 minuti (qui tagliati) imbavagliati, e conclusioni di Bonino e Pannella.
Addio a PANNELLA – Emma BONINO : ”Marco non ha mai avuto in vita riconoscimenti adeguati * 19-05-2016
Emma Bonino a Radio Radicale ricorda Marco Pannella, il compagno di molte battaglie politiche scomparso nel primo pomeriggio a 86 anni. ‘’Credo che ora molti dovrebbero riflettere, ora che non è più in vita, sui suoi meriti e la sua presenza nella storia di questo Paese’’.
Lino Toffolo (Murano, 30 dicembre 1934 – Murano, 17 maggio 2016) è stato un attore, cantautore e cabarettista italiano.
![Lino_Toffolo[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/lino_toffolo1.jpg?w=35)
E’ morto Lino Toffolo, attore simbolo di Venezia. Cabarettista, attore e anche cantautore, è stato protagonista di numerosi film e trasmissioni televisive. Toffolo aveva fatto il suo esordio agli inizi degli anni ’60 a Milano, al ‘Derby’, accanto a personaggi come Enzo Jannacci.
Gran Premio di Spagna F1 – Disastro Mercedes…….. le immagini parlano da sole …..
Lauda a Wolff non gli hanno risparmiato critiche: “Sono cose stupide. I piloti devono vincere le gare non fare queste cose”
Il podio: 1 – Max Verstappen (18 anni) – Red Bull
2 – Raikkonen – Ferrari
3 – Vettel – Ferrari
Della catastrofe Mercedes ha approfittato la red bull con il giovane 18 enne Verstappen, che e diventato il più giovane pilota di sempre a vincere un Gran Premio di Formula 1- mezza delusione per la Ferrari pur conquistando “solo” il 2 e 3 posto
![04ec1a1d29e127f8a90e8061041169e6-593x443[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/04ec1a1d29e127f8a90e8061041169e6-593x4431.jpg?w=35&h=26)
PER NON DIMENTICARE……………………….
Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 sette operai dello stabilimento di Torino muoiono investiti da una fuoriuscita di olio bollente in pressione che aveva preso fuoco. I loro nomi erano: Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino.
5 dicembre 2007 – Fiamme nell’acciaierie della ThyssenKrupp, a Torino. 7 operai sono morti investiti da un incendio provocato dalla fuoriuscita di olio idraulico Gli operai si trasformano in torce umane, l’ultima delle vittime muore dopo 24 giorni di agonia. E’ il piu’ grave incidente degli ultimi anni.
La Cassazione ha confermato le condanne dell’appello bis nei confronti dei sei imputati per il rogo alla Thyssen nel quale, nel dicembre 2007, morirono 7 operai.
Harald Espenhahn – amm. delegato – 9 anni e 8 mesi
Marco Pucci – Manager – 6 anni e 3 mesi
Gerald Priegnitz – Manager – 6 anni e 3 mesi
Daniele Moroni – Dirigente – 7 anni e 6 mesi
Raffaele Salerno – Dirigente – 7 anni e 2 mesi
Cosimo Cafueri – Dirigente – 6 anni e 8 mesi
Il primo luglio del 2008 la ThyssenKrupp ha versato quasi 13 milioni di euro alle famiglie dei sette operai uccisi, e queste si sono impegnate a non costituirsi parte civile.
I processi:
15 aprile 2011 – Corte d’assise di Torino –
Il 15 aprile 2011 la Corte d’assise di Torino, sezione seconda, ha confermato i capi d’imputazione a carico di Herald Espenhahn, amministratore delegato della società “THYSSENKRUPP Acciai Speciali Terni s.p.a.”, condannandolo a 16 anni e 6 mesi di reclusione. Altri cinque manager dell’azienda (Marco Pucci, Gerald Priegnitz, Daniele Moroni, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri) sono stati condannati a pene che vanno da 13 anni e 6 mesi a 10 anni e 10 mesi.
28 Febbaio 2013 – Corte d’assisi d’appello –
Il 28 febbraio 2013 la Corte d’assise d’appello modifica il giudizio di primo grado, non riconoscendo l’omicidio volontario, ma l’omicidio colposo, riducendo anche le pene ai manager dell’azienda: 10 anni a Herald Espenhahn, 7 anni per Gerald Priegnitz e Marco Pucci, 8 anni per Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri, 9 per Daniele Moroni.
24 aprile 2014 – Suprema Corte di Cassazione
Nella notte del 24 aprile 2014 la Suprema Corte di Cassazione ha confermato le colpe dei sei imputati e dell’azienda, ma ha ordinato un nuovo processo d’appello per ridefinire le pene. Queste non potranno aumentare rispetto quelle definite nel 2013
29 maggio 2015 – Corte d’assiste d’appello di Torino
29 maggio 2015 La Corte d’assiste d’appello di Torino al termine di un processo lampo, ha ritoccato al ribasso le sanzioni – Harald Espenhahn – amm. delegato – 9 anni e 8 mesi – Marco Pucci – Manager – 6 anni e 3 mesi – Gerald Priegnitz – Manager – 6 anni e 3 mesi – Daniele Moroni – Dirigente – 7 anni e 6 mesi – Raffaele Salerno – Dirigente – 7 anni e 2 mesi – Cosimo Cafueri – Dirigente – 6 anni e 8 mesi.
13 maggio 2016 – Cassazione
Il 13 maggio 2016 la cassazione ha confermato confermato il verdetto della Corte d’Assise d’Appello di Torino del 29 maggio 2015.
Oggi lo stabilimento di Torino della ThyssenKrupp non esiste più. È stato chiuso nel marzo del 2008 con un accordo tra la ThyssenKrupp, i sindacati, le istituzioni locali e i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, in anticipo sulla data prevista.
TORNEO SAN BONIFACIO: Atalanta – Inter 2-1 (sospesa al 25′ st)
la l’azione incriminata e ai 3 minuti e 40 del video, continuo a non capire il perché della sospensione ma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fonte: http://intersupporters.tv/index.php/notizieb/5601-wilfried-gnoukouri-squalificato-per-due-anni.html
Nella giornata di sabato durante il torneo giovanile di San Bonifacio, gli allievi nerazzurri sono stati protagonisti di un alterco nel corso della gara contro l’Atalanta.
La partita è stata sospesa al 23° del secondo tempo con i bergamaschi in vantaggio per 2-1 dopo che Wilfried Zate Gnoukouri, fratello più piccolo del centrocampista nerazzurro Assane, aveva avuto un diverbio accesso con il direttore di gara mettendogli anche una mano sul volto.
Come risultato di questo episodio, il Giudice Sportivo Avv. Michela Franchi, assistito dal Rappresentante AIA Claudio Fidilio e coadiuvato dai Sostituti Giudici Avv. Alberto Graziani, Avv. Luca Perusi e Avv. Erika Perbellini, hanno comminato una squalifica fino al 9 maggio del 2018 per il giovane nerazzurro.
Si attendono novità dalla società in merito ad eventuali ricorsi a una decisione estremamente dura nei confronti di un calciatore giovanissimo che così vedrebbe frenata pesantemente la propria carriera per un episodio tutt’altro che grave rispetto alla decisione del Giudice Sportivo.
Fcinter1908 – Il commento più maturo ed equilibrato l’ha dato oggi, a Inter.it, Roberto Samaden: “La nostra filosofia è chiara e lavoriamo perché i nostri ragazzi agiscano sempre nel pieno rispetto delle regole. Abbiamo sospeso a tempo indeterminato il protagonista dell’episodio e ci scusiamo con gli organi competenti, con gli organizzatori della manifestazione e con il pubblico presente allo stadio per quanto accaduto. Al tempo stesso chiunque può, valutando le immagini reperibili in rete, notare come non ci fossero gli estremi per la sospensione del match e come il referto del direttore di gara sia sproporzionato rispetto all’accaduto”.
A referto si legge: «Ammonito per proteste (Gnoukouri), offendeva l’arbitro. Alla notifica del successivo provvedimento disciplinare, colpiva volontariamente e con forza il direttore di gara al volto (mandibola destra) con mano aperta, provocandogli dolore fisico tale da determinare la conclusione anticipata della partita. Mentre il direttore usciva dal terreno di gioco, lo stesso giocatore manteneva un comportamento minaccioso e tentava di aggredirlo nuovamente, desistendo dalla grave condotta solo in quanto trattenuto da un dirigente della propria Società». L’Inter pur avendo punito Gnoukouri per il comportamento tenuto in campo e pur avendo presentato le scuse, dopo una squalifica così sproporzionata sta preparando ricorso e resta vicino al giocatore. Del resto, in base a quanto si vede nelle immagini che circolano per la rete, lo stop sembra davvero eccessivo.
Commento: sinceramente dalle immagini non capisco soprattutto il perchè della sospensione della partita e poi la squalifica di 2 anni al giovane giocatore. Premetto che il giovane a sbagliato nella esagerazione della protesta avrà detto qualche parola di troppo e andava punito ma perché sospensione della partita???? perché i 2 anni di squalifica???? sono decisamente esagerati. Così non si fanno crescere i giovani calciatori e soprattutto i giovani arbitri.
Alex Schwazer (Vipiteno, 26 dicembre 1984) è un atleta italiano specializzato nella marcia, campione olimpico della 50 km a Pechino 2008.
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Fonte e articolo completo: http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2016/05/08/ASl2bceC-schwazer_ritorno_olimpiadi.shtml
Un successo che vale doppio, forse di più. Alex Schwazer andrà ai Giochi di Rio e lo fa superando un esame pieno di trappole: dopo tre anni e nove mesi di squalifica per doping il marciatore azzurro si ripresenta al via, sotto l’Arco di Costantino, per mettere tutti i rivali alle spalle sul traguardo dello stadio delle Terme di Caracalla dopo una gara (quasi) in solitudine sui 50 km previsti.
Dopo essere risultato positivo ad un controllo anti-doping alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra 2012, è stato sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping fino al 29 aprile 2016.
Pubblicato il 08 ago 2012: Alle Olimpiadi di Londra 2012 Alex Schwazer marciatore italiano è stato trovato positivo alla sostanza EPO ed è stato sospeso per doping – Al TG1 in onda in prima serata scoppia in lacrime – Tutti possiamo sbagliare ed è giusto così come sono andate le cose.
in breve il riassunto della storia:
Lo scandalo del doping: Il 6 agosto 2012 viene annunciato che l’atleta è stato trovato positivo all’eritropoietina ricombinante in un controllo antidoping a sorpresa effettuato dall’Agenzia mondiale antidoping il 30 luglio e viene escluso dal CONI dalla squadra della 50 km di marcia dei Giochi olimpici del successivo 11 agosto, mentre il giorno seguente sempre il CONI sospende l’atleta su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping.
A seguito dello scandalo, si presenta ai Carabinieri di Bologna, cui appartiene, con l’intenzione di riconsegnare pistola e tesserino; viene quindi sospeso dal servizio e successivamente congedato; inoltre la Ferrero, che aveva un contratto di sponsorizzazione con lo stesso Schwazer, decide di non rinnovare l’accordo una volta venuta alla luce la positività dell’atleta.
Il 23 aprile 2013 – il Tribunale Nazionale Antidoping stabilisce per l’atleta una squalifica di 3 anni e 6 mesi. Schwazer è potuto tornare a gareggiare dal 30 gennaio 2016.
Il 22 dicembre 2014 – davanti alla Procura di Bolzano patteggia la pena di 8 mesi con una multa di 6 000 euro.
Il 12 febbraio 2015 – la II Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del Coni gli aggiunge altri 3 mesi di squalifica (ne sono previsti 6) per aver eluso il prelievo dei campioni biologici violando l’articolo 2.3 delle Norme sportive antidoping: il 30 luglio 2012 avrebbe “eluso o si sarebbe rifiutato senza giustificato motivo di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici” chiedendo alla fidanzata Carolina Kostner di negare la sua presenza in casa. Resta fuori dalle gare quindi fino al 29 aprile 2016, mentre la fidanzata il 16 gennaio era stata squalificata a 1 anno e 4 mesi per la sua complicità.
Commento: Ha sbagliato, a pagato, è giusto dagli una seconda opportunità.
Pugno di ferro del West Ham contro i nuovi hooligan. Il club inglese ha infatti annunciato l’intenzione di dare una “qualifica a vita” a quei tifosi teppisti che martedì hanno assaltato il bus del Manchester United.
“Quel che è accaduto non è accettabile” ha detto un portavoce del West Ham. Il club sta collaborando con la polizia per identificare i responsabili dell’aggressione ai quali sarà vietato per sempre l’ingresso allo stadio.
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Roberto Mancini, l’allenatore dell’Inter, è stato ASSOLTO dall’accusa di bancarotta fraudolenta dal gup di Roma Paola Della Monica con la formula “perchè il fatto non costituisce reato“. Nello stesso procedimento è stato rinviato a giudizio il costruttore Marco Mezzaroma. La procura aveva chiesto per Mancini la condanna a tre anni.
Il processo si è svolto con rito abbreviato ed è legato al crac finanziario della società Img Costruzioni.
Per capirci qualcosa……………
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Formula_assolutoria
Con questa formula, il giudice dichiara che il fatto addebitato all’imputato è stato commesso proprio da lui, tuttavia il fatto non può essere considerato un illecito penale (da qui il non costituisce reato) perché manca l’elemento soggettivo (dolo, colpa o preterintenzione, si veda l’esempio 1).
Il giudice utilizza questa formula anche nel caso in cui il fatto è stato commesso dall’imputato in presenza di una causa di giustificazione; la presenza di una di queste cause, infatti, elimina l’antigiuridicità del fatto rendendolo lecito (si veda l’esempio 2).
Fonte e articolo completo su: http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/10-05-2016/west-ham-man-utd-lancio-oggetti-pullman-united-inizio-rinviato-2130-150579212624.shtml
Il recupero di campionato tra West Ham e Manchester United è stato posticipato di 45′ a causa dell’assalto dei tifosi londinesi al pullman dei Red Devlis
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I tifosi degli “Hammers”, infatti, hanno accolto il pullman del Manchester United con un fitto lancio di oggetti. Vetri rotti, momenti di caos e intervento delle forze dell’ordine per riportare tutto alla calma.
Inghilterra – Le immagini parlano da sole

Londra, Inghilterra – 10 maggio 2016: bottiglie, birra e missili sono gettati al bus della squadra del Manchester United come si cerca di fare la sua strada attraverso la folla che si erano radunate in strada prima della partita Barclays Premier League tra West Ham e Manchester United.
![530217842_mediagallery-article[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/530217842_mediagallery-article1.jpg?w=35&h=23)

Londra, Inghilterra – 10 maggio 2016: Una donna e un bambino sono aiutati passato tifosi del West Ham come le persone diventano violente e iniziare lanciando bottiglie contro la polizia al di fuori del Boleyn Ground
Traduttore: https://translate.google.it/?hl=it&tab=wT#en/it/)
il 10 maggio 2016 a Londra, Inghilterra. Tonights partita di Premier League contro il Manchester United è l’ultima partita del West Ham United al Boleyn Ground, portando a termine 112 anni di storia del club a terra. Il club si sposterà nella prossima stagione Stadio Olimpico.
Roma, 9 Maggio 2016 – Si è svolta nell’Aula di Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia per il “Giorno della memoria” dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi.
16 Marzo 1978 – Rapimento di Aldo Moro e l’uccisione dei 5 agenti di scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi)
Bruno Vespa e Paolo Frajese annunciano il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione dei suoi cinque agenti di scorta
09 maggio 1978 – giorno del ritrovamento del corpo dell’On. Aldo Moro. Dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di Montalcini le Brigate Rosse decisero di concludere il sequestro uccidendo Moro: lo fecero salire dentro il portabagagli di un’automobile Renault 4 rossa.
Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978) è stato un politico, accademico e giurista italiano, due volte Presidente del Consiglio dei ministri, Segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita privata a Torrita Tiberina, in raccoglimento sulla tomba di Aldo Moro
Il Rapimento e l’uccisione della scorta – Il 16 marzo 1978, giorno della presentazione del nuovo governo, il quarto guidato da Giulio Andreotti, la Fiat 130 che trasportava Moro, dalla sua abitazione nel quartiere Trionfale zona Monte Mario di Roma alla Camera dei deputati, fu intercettata da un commando delle Brigate Rosse all’incrocio tra via Mario Fani e via Stresa. Gli uomini delle BR uccisero, in pochi secondi, i cinque uomini della scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi) e sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana.
Gilles Joseph Henri Villeneuve ; Saint-Jean-sur-Richelieu, 18 gennaio 1950 – Lovanio, 8 maggio 1982) è stato un pilota automobilistico canadese
08 maggio 1982 – Morì in uno schianto a 227 km/h causato da un contatto con la March di Jochen Mass durante le qualifiche per il Gran Premio del Belgio 1982 a bordo della Ferrari 126 C2. Villeneuve al momento del decesso era molto popolare tra gli appassionati per il suo stile di guida altamente combattivo e spettacolare, e da allora è diventato un simbolo della storia di questo sport, nonché uno dei più grandi piloti di tutti i tempi pur non avendo mai vinto un titolo mondiale[. Le sue vittorie e svariate altre prestazioni vengono considerate capolavori assoluti nella storia della Formula 1, anche perché spesso sono state ottenute al volante di monoposto non all’altezza di quelle della concorrenza.
![gilles-villeneuve-ferrari[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/gilles-villeneuve-ferrari1.jpg?w=35&h=23)
La cronaca dell’incidente – È l’8 maggio 1982, ore 13:52 a Zolder, mancano pochi minuti al termine delle qualifiche del sabato: Villeneuve è indietro, è sesto. È soprattutto dietro a “quello lì” come ora chiama Didier, che è terzo. Gilles, ormai in procinto di rientrare ai box su ordine del direttore tecnico Mauro Forghieri, affronta la chicane alle spalle dei box e successivamente la discesa che immette alla curva ‘Terlamenbocht’, la curva del bosco. È in quinta piena quando improvvisamente si trova davanti la più lenta March numero 17, guidata da Jochen Mass, il quale lo vede arrivare e si sposta subito a destra, pensando che il canadese lo superi a sinistra; Villeneuve, invece, nella stessa frazione di secondo pensa che Mass si sposti a sinistra, perché vuole affrontare la Terlamen all’interno, lungo la traiettoria più veloce, e anch’egli va quindi verso destra. La collisione è inevitabile: la Ferrari numero 27 urta, con la ruota anteriore sinistra, quella posteriore destra di Mass. La vettura decolla, fa alcune piroette in aria per poi schiantarsi violentemente contro un terrapieno a bordo pista, inpuntandosi nella terra molle con la tremenda energia cinetica di un’auto lanciata a 260 km/h che rilancia la vettura in aria, priva di gran parte dell’avantreno.
Gilles fu proiettato, con le cinture di sicurezza divelte che si trascinavano dietro ancora il sedile della sua Ferrari, contro le reti di protezione; atterrò sulla spalla destra e con il corpo strappò la prima rete di protezione; successivamente, sbatté violentemente il collo su un paletto di sostegno della seconda rete metallica. Nell’urto il casco si strappò e rotolò vicino a lui
Fonte e articolo completo su : http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/03/strage-di-viareggio-il-corto-sul-disastro-vince-al-global-short-film-festival-di-new-york-dicevano-che-era-una-storia-locale/2672998/
Strage di Viareggio, il corto sul disastro vince al Global Short Film Festival di New York: “Dicevano che era una storia locale”
![1397152_429001790629366_8238964303530790668_o1-219x300[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/1397152_429001790629366_8238964303530790668_o1-219x3001.jpg?w=35)
Chiara Rapaccini, ha disegnato la locandina. Chiara ultima compagna del regista viareggino Mario Monicelli che additò l’incuria come causa principale del disastro ferroviario. E Vinicio Capossela ha prestato il titolo di una sua canzone del 2006
Ovunque proteggi – Everywhere protect trailer HD
“Ovunque proteggi” era l’unica pellicola italiana tra gli 11 finalisti. Gli autori: “La storia portante non è la tragedia, ma la forza di Marco e Daniela. Dopo tutto quello che hanno passato, battersi con questa vitalità: per noi è una storia universale”. E ora parte la raccolta fondi per realizzare il lungometraggio.
“Ci dicevano che la strage di Viareggio è una storia troppo locale“. Ora Ovunque Proteggi, cortometraggio diretto da Massimo Bondielli, ha vinto al Global Short Film Festival di New York. Gli autori e i familiari delle vittime del disastro ritireranno il premio a Cannes il 21 maggio. “Un film italiano dal messaggio universale – si legge nelle motivazioni – Ed è proprio quello che gli autori di Ovunque proteggi in 12′ hanno cercato di raccontare: la dimensione umana, materiale, sconvolgente e inaccettabile di quanto accaduto la notte del 29 giugno 2009″
Fonte: http://www.quotidiano.net/sport/andrea-bocelli-leicester-1.2132509
Licester, 7 maggio 2016 – Andrea Bocelli canta per il Leicester e Claudio Ranieri. Era stato lo stesso tenore, innamoratosi della favola dei Foxes, a promettere al tecnico, una volta che era stato invitato allo stadio, che in caso di vittoria del titolo sarebbe tornato per esibirsi e celebrare il trionfo della squadra. Oggi la promessa è stata mantenuta e applausi scroscianti hanno accompagnato l’esibizione del tenore al King Power Stadium, campo del Leicester, prima dell’ultimo incontro in casa con l’Everton.
Negli spogliatoi, Bocelli è stato omaggiato con una targa, ringraziamento ufficiale per la sua presenza, e con la maglietta personalizzata della squadra.
![image[5]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/image5.jpg?w=35&h=23)
Fonte: http://www.gazzetta.it/Calcio/06-05-2016/romania-muore-campo-camerunese-ekeng-arresto-cardiaco-150512158345.shtml?refresh_ce-cp
6 maggio 2016 – Il centrocampista della Dinamo Bucarest, 26 anni, è crollato a terra: era entrato da sette minuti nel match contro il Viitorul Constanta, è deceduto in ospedale dopo un’ora e mezzo di tentativi per rianimarlo.
Video da Yotube
Patrick Ekeng della Dinamo Bucarest muore dopo un malore in campo
Elenco di alcuni giocatori morti sul “campo” Fonte: https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090810051645AADajk8
Renato Curi è morto il 30 ottobre 1977 durante la partita Perugia – Juventus per un arresto cardiaco a 24 anni.
Miklós Fehér è morto il 25 gennaio 2004 durante la partita Benfica – Vitoria S.C anche lui per un arresto cardiaco a 24 anni.
Marc-Vivien Foé è morto il 26 giugno 2003 durante la partita Camerun – Colombia pure lui per un arresto cardiaco, aveva 28 anni.
Antonio José Puerta Pérez è morto il 28 agosto 2007 il giorno prima infatti durante la partita Siviglia-Getafe fu colpito da un arresto cardiaco e fu subito rianimato in campo dai compagni ma nel tragitto verso gli spogliatoi subì altri arresti cardiaci, morì all’ospedale di Siviglia il giorno dopo a soli 22 anni.
Phil O’Donnell è morto il 29 dicembre 2007 durante una partita di campionato dovuto a un collasso. Aveva 35 anni.
Daniel Jarque González è morto l’8 agosto 2009 nella sua camera da letto nel ritiro di Coverciano mentre era al telefono con la sua fidanzata.
Inutili i soccorsi, dopo un iniezione di adrenalina, è morto per Asistolia.Aveva 25 anni.
Piermario Morosini e morto il 14 aprile 2012 – al 31′ di Pescara-Livorno della 14ª giornata di ritorno del campionato di Serie B , si accascia a terra in seguito a un’improvvisa crisi cardiaca
Non solo nel calcio ricordiamo:
Igor Bovolenta muore il 24 marzo 2012 all’età di 37 anni in seguito ad un malore avvenuto durante la partita fra la sua squadra, Volley Forlì, e la Lube per il campionato di B2. Dopo essersi accasciato improvvisamente al suolo dopo una battuta, viene trasportato immediatamente all’ospedale di Macerata, dove muore un paio d’ore più tardi.

La tragedia di Superga fu un incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949. Alle ore 17:03, il Fiat G.212 della compagnia aerea ALI, siglato I-ELCE, con a bordo l’intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese; le vittime furono 31. Nel 2015, in ricordo della tragedia, la FIFA ha proclamato il 4 maggio come “giornata mondiale del giuoco del calcio”.
L’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica, organizzata per aiutare, con l’incasso, il capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira, in difficoltà economiche. Nell’incidente perse la vita l’intera squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-1943 alla stagione 1948-1949 e che costituiva la quasi totalità della Nazionale italiana. Nell’incidente perirono anche i dirigenti della squadra e gli accompagnatori, l’equipaggio e tre noti giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport); Renato Tosatti (della Gazzetta de popolo, padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa). Il compito di identificare le salme fu affidato all’ex Commissario Tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo, che aveva trapiantato quasi tutto il Torino in Nazionale.
6 maggio 2016 – Bari – Cagliari 0 – 3
Il Cagliari torna in serie A – Bentornato CAGLIARI
![cagliarifesta_3[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/cagliarifesta_31.jpg?w=35&h=20)
Dopo una sola stagione nel torneo cadetto, la squadra rossoblù ha conquistato la promozione
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6 maggio 1976 – La scossa, avvertita in tutto il Nord Italia
D’improvviso le comunicazioni si interruppero, le linee erano sovraccariche, e a dialogare con i ‘presenti sui posti’ furono solo i radioamatori. ”Qui è tutto un polverone, si sentono grida in lontananza… non capiamo, forse c’è stato un terremoto”. Queste furono le primissime dichiarazioni degli autotrasportatori che passavano nelle zone di Venzone, Gemona, Osoppo. E la notte non aiutava.
![tf7_AAE8324E04CD2B23E167E6B1B321883CE65CBA30[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/05/tf7_aae8324e04cd2b23e167e6b1b321883ce65cba301.jpg?w=35&h=23)
I danni del terremoto del maggio 1976 furono amplificati da altre due scosse, a fine dell’estate
Data ora – magnitudo – epicentro
6 maggio 1976 – 21:00 – 6,4 – Gemona del Friuli-Artegna
11 settembre 1976 – 18:31 – 5.8 – Gemona del Friuli-Artegna
11 settembre 1976 – 18:40 – 5,6 – Gemona del Friuli-Artegna
15 settembre 1976 – 05:00 – 5,9 – Gemona del Friuli-Artegna
15 settembre 1976 – 11:30 – 6,0 – Gemona del Friuli-Artegna
Il sisma in cifre