Londra e Varsavia avvertono Mosca: ‘Affronteremo i jet’. Tusk: ‘Pronti ad abbatterli’. Putin: ‘Risponderemo alle minacce’
L’aeroporto di Copenaghen è stato temporaneamente chiuso a seguito del rilevamento di alcuni droni sospetti che sorvolavano lo scalo.
Lo rendono noto i media danesi, tra i quali Dr.dk, citando la polizia locale. Da poco più di un’ora nessun aereo può decollare o atterrare allo scalo della capitale danese.
La riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu sullo sconfinamento dei jet russi in Estonia diventa il terreno dell’ultimo duello tra Russia e i Paesi occidentali, intenzionati a mostrarsi uniti di fronte alle recenti violazioni dello spazio aereo Nato.
L’avvertimento a Vladimir Putin è che in futuro, la rappresaglia potrebbe non limitarsi alla diplomazia: Varsavia è “pronta a qualsiasi decisione volta ad abbattere oggetti volanti quando violano il nostro territorio e sorvolano la Polonia” in maniera palese, ha minacciato il premier polacco Donald Tusk. A fargli eco il Regno Unito, con la ministra degli Esteri Yvette Cooper che ha chiarito che se Londra “dovrà affrontare l’incursione di aerei che operano nello spazio aereo della Nato senza permesso, lo farà“. A dare forza alle dure posizioni dei due Paesi, il sostegno degli Stati Uniti ribadito dal neo-rappresentate all’Onu Mike Waltz: “Gli Usa e gli alleati difenderanno ogni centimetro del territorio” dell’Alleanza”, ha promesso l’ex consigliere della Sicurezza nazionale Usa al debutto al Palazzo di Vetro.
“L’incidente in Estonia, e quello precedente che ha coinvolto la Polonia, crea l’impressione che la Russia o voglia una escalation o non abbia il controllo dei suoi caccia da guerra e droni. Tutte e due le ipotesi sono preoccupanti“, ha avvertito Waltz tornando a chiedere “che la Russia negozi direttamente con l’Ucraina”. La replica russa alle accuse occidentali resta la medesima: per il Cremlino si tratta di “parole infondate e una continuazione della linea completamente sfrenata di crescente tensione“. “Come spesso accade, non ci sono prove, solo l’isteria russofoba che emana da Tallinn“, gli ha fatto eco Dmitry Polyansky, vice rappresentante permanente di Mosca all’Onu. “Mentite ancora”, gli ha risposto il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna, mostrando all’Onu le foto dei radar e dei jet russi che “trasportavano missili ed erano pronti al combattimento” e parlando di “un comportamento pericoloso che non può essere tollerato” in quanto “creerebbe un precedente molto pericoloso che incoraggerebbe ulteriori aggressioni mettendo a repentaglio la pace e la sicurezza globali“.
Esperti e analisti concordano sul fatto che gli episodi di sconfinamenti finora registrati – gli ultimi in Estonia e Polonia – non vedevano la necessità di una risposta che contemplasse lo scontro militare o l’abbattimento dei velivoli. Tuttavia, l’incidente è dietro l’angolo, e la reazione a catena imprevedibile: Vladimir Putin ha chiarito che “la Russia è in grado di rispondere a qualsiasi minaccia esistente o emergente“, attraverso “l’uso di misure tecnico-militari, non solo a parole“. Con queste premesse, per Tusk è chiaro che “quando abbiamo a che fare con situazioni non del tutto chiare, come il recente sorvolo di aerei da caccia russi sulla piattaforma petrolifera Petrobaltic, bisogna davvero pensarci due volte prima di decidere azioni che potrebbero innescare una fase molto acuta del conflitto“. Per prendere una decisione come quella di abbattere i caccia russi, ha sottolineato il premier polacco, dovrebbe essere certo che Varsavia non sia sola, “che tutti gli alleati tratteranno la situazione esattamente come noi“, ha affermato. In questo senso, aiutano le parole di Donald Trump, che alla vigilia della riunione a New York aveva assicurato l’aiuto americano alla difesa della Polonia e dei Baltici in caso di escalation russa. Tuttavia, restano molte incognite sull’impegno statunitense al fianco degli occidentali: oltre a ribadire costantemente la “delusione” ricevuta da Putin, il tycoon ha infatti evitato finora di muovere passi concreti contro lo zar. I bilaterali del presidente americano a margine dell’Assemblea Onu – a partire da quelli con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader Ue – proveranno a dare chiarimenti innanzitutto sulla questione delle sanzioni di Washinton contro Mosca. E in seconda battuta, sul ruolo americano nelle garanzie di sicurezza per Kiev.
L’affondo del presidente dell’Inter mentre entra nel vivo la discussione sulla vendita dello stadio ai due club milanesi, che vorrebbero costruire un nuovo impianto e abbattere quasi completamente il Meazza
Beppe Marotta (LaPresse)
“Se non si risolve a Milano, andremo altrove”. Così Beppe Marotta,presidente dell’Inter sullo stadio di San Siro, mentre entra nel vivo la discussione sulla sua vendita ai club milanesi, a pochi giorni dal voto decisivo (non si sa se sarà il 25 o il 29).
L’avvertimento di Marotta – “Se non si riuscisse a risolvere la questione stadio nel comune di Milano, entrambe le società sarebbero costrette ad andare altrove, e questo non farebbe bene alla città di Milano. Ma sono ottimista, sto apprezzando anche il lavoro del sindaco Sala e spero che il buonsenso prevalga”, ha affermato Marotta, ai microfoni di Dazn, prima dell’incontro con il Sassuolo poi vinto per 2-1 dai nerazzurri.
“Più che da presidente dell’Inter, da uomo di calcio assisto a uno scenario un po’ imbarazzante”, ha proseguito Marotta, ‘sferzando’ un giudizio non proprio positivo non solo sulla vicenda dello stadio ma allargando il discorso alla gestione dello sport in città: “Il calcio e lo sport in generale a Milano è messo un po’ da parte, non riusciamo ad avere i criteri per organizzare la finale di Champions League a San Siro, San Siro non è stato candidato tra gli stadi per gli Europei 2032”.
L’attacco ai politici “di 30 anni fa” – Poi il presidente dell’Inter ha affondato il colpo attaccando direttamente i “politici di 30 anni fa”, accusati di non riuscire a cogliere le necessità di innovazione. “Tutto questo – ha detto – perché si è creato un dibattito politico in cui sono intervenuti anche politici di 30 anni fa, che sono molto conservativi e non innovativi, e non capiscono che Milano è una città tra le più belle in Europa e nel mondo e per quanto riguarda lo sport Inter e Milan sono due eccellenze che rappresentano Milano e hanno la necessità e l’urgenza di avere un nuovo stadio”.
Parole durissime a cui ha immediatamente replicato uno dei politici chiamati in causa da Marotta: Enrico Fedrighini, consigliere del gruppo misto (di maggioranza), sostenitore da sempre della ristrutturazione del Meazza e contrario a un nuovo impianto, e probabilmente tra i “politici di 30 anni fa”, secondo l’accezione di Marotta. Fedrighini infatti, dopo avere fondato negli anni ‘80 l’osservatorio sul traffico dei rifiuti, è stato eletto in Provincia di Milano nel 1995 (esattamente 30 anni fa) per Rifondazione comunista, per poi passare al consiglio comunale, al consiglio di Municipio 8 e ancora a Palazzo Marino coi Verdi prima e la Lista Sala poi.
La replica: “Ci tratta da obbedienti esecutori” – “Sin dal primo momento il progetto Meazza ha viaggiato lungo i binari della minaccia da parte dei fondi proprietari di Inter e Milan”, ha dichiarato Fedrighini: “O fate come decidiamo noi, o ce ne andiamo. Senza alcuna seria verifica di alternative, senza analisi costi-benefici. Una richiesta di obbedienza servile. Respingere in aula il progetto Meazza credo sia un’opportunità unica per Milano, per recuperare un minimo di dignità politica nei confronti della città”.
“Quando una persona si permette di lanciare ultimatum a un consiglio comunale eletto dai cittadini, significa che questa persona considera il consiglio comunale un organo composto da obbedienti esecutori di scelte compiute in altre sedi, disposti a vendere un bene che appartiene ai cittadini non sulla base di un interesse pubblico (inesistente), di documenti (negati) e di trasparenza sui soci degli acquirenti (dati secretati), ma sulla base di un semplice ultimatum”, ha concluso Fedrighini.
Sala: “Non la vedo come una minaccia” – E lunedì mattina anche il sindaco Beppe Sala ha commentato le parole di Marotta, ritenendo che non avesse intenzione di “minacciare”. Secondo il sindaco, “è molto probabile che le società lascino Milano, ma credo che a questo punto il consiglio debba decidere in piena autonomia”. Sala ha aggiunto: “Ho la coscienza a posto e ho fatto tutto quello che c’era da fare. Alla base c’è il contratto e il modo in cui è stato elaborato, poi c’è il futuro della città. Sono favorevole al nuovo stadio e mi sono battuto perché restasse a Milano, credo che l’accordo sia un buon accordo, ma ora spetta ai consiglieri decidere e spiegare ai cittadini perché voteranno sì o no”.
Un terremoto di magnitudo 4.3 ha colpito Berkeley, in California, nelle prime ore del mattino (circa mezzogiorno in Italia. Lo fa sapere l’Istituto statunitense per il monitoraggio dei terremoti (Usgs).
Al momento non si ha notizia di vittime o danni ma la scossa è stata chiaramente avvertita a San Francisco e in tutta la baia. Il sisma – precisa l’Usgs, è stato registrato alle 2:56 ora locale a una profondità di circa 7,6 chilometri. E’ stato attivato il sistema di allerta terremoti.
Una frangia di manifestanti del corteo ha tentato di sfondare gli ingressi: la polizia ha reagito. Danni e treni bloccati, poi la guerriglia è proseguita fuori
Guerriglia in Stazione centrale a Milano durante il corteo per Gaza. Un gruppo di giovani vestiti di nero ha cercato di entrare nella fermata della metropolitana della Stazione Centrale ed è venuto a contatto con la Polizia. L’ingresso della stazione è devastato. I treni per oltre un’ora hanno saltato la fermata Centrale.
Segnalati diversi feriti. Il personale sanitario del 118 ha soccorso una decina di persone, presumibilmente rimaste coinvolte negli scontri nel corso della manifestazione. Secondo le indicazioni del sito dell’Areu, le persone a cui è stato prestato soccorso al momento sono dodici e hanno un’età compresa fra i 23 e i 54 anni. Al momento non arrivano indicazioni dalla questura in merito a feriti tra le forze dell’ordine.
E’ stato usato anche un estintore. I manifestanti hanno posizionato i cestini come barricata e continuano a lanciare oggetti, fra cui bottiglie e taniche. I giovani, centinaia in questo momento, avevano in precedenza tentato l’accesso dalla fermata della metropolitana, bloccati sulle scale mobili a manganellate dai poliziotti. Sono stati sparati numerosi fumogeni e ci sono state cariche di alleggerimento. I manifestanti con delle impalcature hanno distrutto la vetrata dell’entrata principale della stazione.
La polizia è poi riuscita a far spostare i manifestanti fuori dalla stazione, i manifestanti a quel punto hanno iniziato a lanciare di tutto, ombrelli, bastoni, transenne contro la polizia lungo via Vittor Pisani.
Sala: “Vandalismi non aiutano la causa palestinese” – “Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala commenta quanto sta avvenendo in città, con gli sconti tra manifestanti e forze dell’ordine. “In queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica“, conclude.
Un epilogo fosco per la manifestazione. Sotto una pioggia battente, questa mattina, migliaia di manifestanti si erano radunati a Milano per partecipate allo sciopero nazionalea sostegno di Gaza.Studenti e gruppi pro Pal si sono dati appuntamento in largo Cairoli alle 9,30 per poi unirsi al corteo generale partito da piazzale Cadorna alle 10 per dirigersi alla stazione Centrale. Un corteo composto da migliaia di persone e aperto dai rappresentanti Cub. Tra gli striscioni uno riporta la frase ‘bloccheremo tutto, stop al genocidio“. Oltre ai lavoratori del trasposto pubblico aderiscono anche docenti e personale di scuole e atenei.
Quando il corteo è giunto in piazza della Repubblica, a poche centinaia di metri dal consolato Usa, gli organizzatori hanno gridato: “Ci avviciniamo al consolato americano, il consolato complice. Lo Stato che ha le stesse responsabilità di quelle israeliane e sioniste“, prima di far partire il coro “assassini, assassini” all’angolo tra piazza della Repubblica e via Turati, dove ha sede il consolato. Qui i manifestanti hanno bruciato le bandiere di Usa, Israele, Nato e Unione Europea. All’arrivo a Cadorna alcuni manifestanti hanno fatto un blitz occupando la sede dell’Enel, sono saliti sui ponteggi dei lavori di ristrutturazione e hanno tagliato un telone.
Dalle 8,45 sono iniziate le fasce di sciopero per i mezzi pubblici: fino alle 13 ha chiuso la linea 4 della metropolitana. Seconda fascia di sciopero dalle 18.
Sciopero a Milano, treni cancellati e ritardi di oltre due ore – Treni cancellati e ritardi fino a 120 minuti, in stazione Centrale a Milano, per lo sciopero indetto dall’Unione sindacale di base per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, per sostenere la Global Sumud Flotilla e per chiedere al governo lo stop delle relazioni con Israele. Disagi anche a Milano Porta Garibaldi, dove i ritardi raggiungono i 150 minuti, e a Milano Rogoredo, dove si viaggia fino a 140 minuti di ritardo.Lo sciopero proseguirà fino alle 23 di oggi, con possibilità di ulteriori cancellazioni e ritardi.
Ambra Angiolini: “Questa non è più una guerra” – In marcia, poco dietro lo striscione che apre il corteo, anche l’attrice e conduttrice televisiva Ambra Angiolini insieme a sua figlia Jolanda Renga: “Quello che sta accadendo è inaccettabile, sotto tutti i punti di vista, quello che sta succedendo a Gaza non è più guerra. Non è più neanche politica. Io sono umana, mia figlia è umana e le mie amiche anche. Questa disumanizzazione della terra è qualcosa di orrendo. La frase “definisci bambino” degli ultimi giorni significa creare solo altro odio dove non serve. I bambini non hanno colpe e fanno quello che diciamo noi adulti”.
Lunedì da incubo nella provincia lariana dove si moltipliano gli interventi dei vigili del fuoco. Sottopasso ferroviario allagato in città
Como, 22 settembre 2025 –Lariana e Regina bloccate, sottopasso della stazione ferroviaria di Como allagato, automobili trascinate da fiumi di acqua e fango: decine di interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Como, sono in corso a partire dalle 7 di questa mattina, a partire dal capoluogo, per poi estendersi. Pochi minuti dopo le 7 in via Torno, sulla Lariana nel tratto tra i comuni di Como e Blevio, la sede stradale è statainvasa da una frana: l’intervento per il ripristino si è protratto per oltre due ore ed è ancora in corso, la strada è bloccata. Un’auto è stata coinvolta, rimanendo parzialmente seppellita dai detriti, ma senza feriti. Le prime chiamate al centralino sono arrivate poco prima delle 7, e si sono ripetute a ritmo serrato, richieste di intervento per danni d’acqua di vario genere, soprattutto allagamenti.
Uno degli interventi in corso
In via Regina Teodolinda a Como il sottopasso ferroviario è stato completamente allagato e invaso dal fango, ma l’intervento, più in generale, ha riguardato la zona di San Giovanni e della stazione, dove alcune auto parcheggiate su un tratto di strada in discesa, sono state sommerse dall’acqua. Numerosi anche gli alberi abbattuti, trascinati da cascate di fango. La Statale Regina è stata bloccataal transito nel tratto di Argegno, a causa di una cascata di acqua e fango che si sta abbattendo sulla strada rendendo pericoloso il passaggio. In posto, oltre ai vigili del fuoco, ci sono polizia stradale, polizia locale e Anas
Sottopasso allagato anche a Grandate, con un bus rimasto sommerso. A Turate i vigili del fuoco hanno soccorso un automobilista rimasto bloccato all’interno della propria auto in un sottopasso allagato.
Il sottopasso allagato a Grandate
Problemi anche nella vicina provincia di Varesedove una frana in località Villaggio Montelago, nel comune di Brusimpiano (Varese), ha causato la chiusura della strada statale di Porto Ceresio, mentre a Laveno Ponte Tresa, in provincia di Varese, sono segnalate criticità in via Ungheria e nelle strade limitrofe a causa dell’esondazione di un torrente.
Danni e disagi in gran parte della regione. Chiuse la provinciale Lariana e la Statale Regina a Como, a Milano esondato il Seveso nonostante la vasca di laminazione
L’estate è ufficialmente terminata con tutta la Lombardia che questa mattina si è svegliata sotto un forte diluvio che sta provocando danni e disagi su tutto il territorio regionale.
La frana sulla Sp 583 Lariana, tra i Comuni di Como e Blevio
I danni più gravial momento si sono verificati tra le province di Milano e quella di Como dove due frane hanno bloccato la Provinciale Lariana tra Blevio e Como e la Regina. Allagamenti ed esondazioni si registrano anche nel Varesotto e in provincia di Monza Brianza.
12:51 – Sottopasso allagato: soccorsi 3 atuomobilisti – Chiusa la strada statale 527 ‘Bustese’ a Varedo, in provincia di Monza Brianza, a causa di un allagamento. Questa mattina i Vigili del fuoco e il personale Anas hanno soccorso gli occupanti di tre veicoli rimasti bloccati in un sottopasso allagato.
12:26 – Evacuata la Bilingual European School Milano – Le forti piogge hanno costretto a evacuare la Bilingual European School Milano, in via Val Cismon, nel quartiere Niguarda dove èesondato il fiume Seveso. L’istituto ospita bambini e ragazzi dalla scuola materna, compresa la sezione primavera, alle scuole medie.
12:07 – Allagato il tribunale di Milano – Le forti piogge che si stanno abbattendo su Milano non risparmiano il Tribunale che si è allagatoin diversi punti, in particolare al piano terrae neipiani interrati.Per raccogliere l’acqua, al Palazzo di giustizia si usano anche dei bidoni collocati dove ci sono le perdite dal tetto e dalle finestre, mentre i vigili del fuoco stanno lavorando in particolare nei piani interra, nella zona degli archivi.
L’allagamento ha bloccato tutta l’attività all’interno degli uffici del Riesame, dove per sicurezza è stata staccata la corrente elettrica. Tra i vari contraccolpi, la mancata notifica delle motivazioni del Tribunale del Riesame di Milano sulle decisioni di revoca degli arresti domiciliari per alcuni indagati nella maxi inchiesta sull’urbanistica.
11:41 – Esonda anche il Lambro – Dopo il Seveso, anche il Lambro è esondato a Milano a causa delle forti piogge che si stanno abbattendo sulla città dalla scorsa notte. In tarda mattinata le acque del fiume hanno invaso le strade del quartiere Ponte Lambro, a est della città.
Il Lambro esondato a Milano
11:35 –Como, torrente ingrossato minaccia un canile – Allarme al Parco Canile della Valbasca, a Como, minacciato dal torrente Valbasca molto ingrossato che rischia di rompere gli argini allagando la struttura che ospita gli animali.
11:18 – Interrotta la ferrovia Milano-Chiasso – Sulla linea ferroviaria Chiasso-Milano la circolazione è interrotta tra Como e Albate a causa dei danni provocati dal maltempo.Lo stop, in vigore dalle 7:05 di questa mattina, è ancora attivo. Sono in corso interventi tecnici per il ripristino della linea.
10:26 – Il Seveso esonda a Niguarda – La vasca di laminazione al Parco Nord non è bastata: il torrente Seveso è esondato a Niguardapoco prima delle 10, gonfiato dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sia su Milano sia lungo il corso che scende dal Monte Sasso attraversando le province di Como e Monza Brianza. Alle 8 il Comune ha attivato, l’invaso al confine con Bresso per tamponare la piena, ma il bacino si è riempito nel giro di due ore, non riuscendo a drenare tutta l’acqua in eccesso.
Il Seveso esondato a Niguarda
10:10 – A Seveso esonda il torrente Certesa – Esondato il torrente Certesa a Seveso,provincia di Monza Brianza, a a causa dell’allagamento il Comune ha chiuso la tratta comunale in via Redipuglia. Il municipio, attraverso i suoi canali social, avvisa che potrebbero esserci allagamenti anche tra via Carducci e la Milano-Meda.
Il Gruppo comunale volontari protezione civile ha effettuato una operazione di taglio e recupero piante cadute nel corso d’acqua Certesa
10:08 – Milano, posizionale la barriere mobili sul Lambro – Pioggia in città e a nord di Milano dalle 2.00 di questa notte e più intensa a partire dalle 5.00. Ben 30mm di acqua caduta nella parte nord della città, e più di 80mm a Paderno Dugnano e Seveso, meno per ora a Monza con 20mm. In città attivo il controllo sottopassi e in quartiere Ponte Lambro alle 6.00 sono state posizionate le barriere mobili per precauzione, e attivato il controllo dei livelli di fognatura e Lambro, per ora ancora bassi. I temporali continueranno intensi nella mattinata.Lo fa sapere sul suo profilo Facebook l’assessore milanese alla Protezione Civile, Marco Granelli.
10:05 – Disagi nell’Alto Varesotto – Frane ed esondazioni anche nell’Alto Varesotto. Uno smottamento si è verificata lungo la SS344 in località Villaggio Montelago nel comune di Brusimpiano, mentre a Lavena Ponte Tresa l’esondazione di un torrente ha causato criticità in via Ungheria e nelle strade limitrofe.
09:58 – Maltempo a Como, bloccate Lariana e Regina – Le forti piogge della notte hanno provocato pochi minuti prima delle 7 di questa mattina una frana sulla Sp 583 “Lariana”, più o meno al confine tra i Comuni di Como e Blevio, sulla sponda orientale del ramo comasco del lago di Como.
Franca nel Comasco a causa del maltempo
Pochi minutidopo le 7 in via Torno, la sede stradale è stata invasa da una frana: l’intervento per il ripristino si è protratto per oltre due ore ed è ancora in corso, la strada è bloccata. La Statale Regina è stata bloccata al transito nel tratto di Argegno, a causa di una cascata di acqua e fango che si sta abbattendo sulla strada In via Regina Teodolinda a Como il sottopasso ferroviario è stato completamente allagato e invaso dal fango,
Maltempo, nubifragi in Lombardia e Liguria: bomba d’acqua a Milano. Esonda il Seveso, alto il livello del Lambro
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di lunedì 22 settembre 2025 allerta arancione meteo-idro in Liguria e sui settori settentrionali della Lombardia
Alto il livello del Lambro – A causa delle forti piogge delle ultime ore, poco dopo le 10 il Seveso è esondato in zona Niguarda, a Milano. Su tutto il bacino del torrente sono già caduti oltre 200 millimetri di pioggia e per questo è stata attivata anche la vasca di laminazione di Senago. «Purtroppo la vasca è strapiena e dalle 10-10:15 incomincia ad esondare a Niguarda, nel quartiere Pratocentenaro», informa sui social l’assessore alla Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, che segnala «anche il Lambro alto e allagata la via Vittorini, protetta dalle paratie mobili disposte stamani alle 6».
Maltempo Liguria, l’assessore Giampedrone in Valbormida – L’assessore regionale alla Protezione civileGiacomo Raul Giampedronesarà in Valbormida per fare il punto della situazione dopo i gravi disagi provocati nella notte dalla perturbazione che sta attraversando la Liguria. Sul posto stanno già operando anche i tecnici della Protezione civile, mentre la Colonna Mobile della Regione sta partendo per raggiungere i luoghi più colpiti.
Vasca strapiena, esonda il Seveso a Milano per le forti piogge – È esondato il Seveso a Milano. Lo comunica su Facebook l’assessore Marco Granelli. «Forti piogge su tutto il bacino del Seveso dalle 5 di stanotte. A Seveso oltre 200mm di acqua e molto anche a Cantù e a Paderno Dugnano», sottolinea Granelli. «Dalle otto è attiva la vasca di Milano e questa volta è stata attivata anche Senago. Purtroppo la vasca è strapiena e quindi dalle 10.00-10.15 incomincia ad esondare a Niguarda nel quartiere Pratocentenaro», conclude.
Milano esonda il Seveso, barriere mobili a Ponte Lambro – La protezione civile del Comune diMilano ha informato che è in corso l’esondazione del fiume Seveso, dopo le forti piogge cadute sulla zona nord della città nel corso della mattinata di lunedì 22 settembre 2025. L’invito ai residenti delle zone a rischio è evitare i locali posti sotto il livello stradale, non uscire per mettere al sicuro l’automobile né per altre ragioni, evitare l’ascensore, limitare l’uso del cellulare per tenere libere le linee e facilitare eventuali soccorsi.
All’alba erano già 30mm di pioggia caduti nella parte nord di Milano, oltre 80 a Paderno Dugnano e a Seveso. Nel quartiere Ponte Lambro sono posizionate dall’alba le barriere mobili per precauzione.
“In crescita livello del Bormida a Piana Crixia” – Ancora in crescita il livello della Bormida a Piana Crixia, nel savonese, adesso a 6.96 metri contro una seconda soglia di guardia fissata a 5 metri. Il fiume ha esondato in alcuni punti provocando allagamenti diffusi. Lo rende noto l’Arpal. La struttura stazionaria che per circa nove ore ha interessato la Val Bormida si sta sfaldando: il pluviometro di Dego ha raggiunto i 413 mm (1mm=1 litro per metro quadrato di terreno) di cumulata (in 8 ore), mentre la Bormida ha superato il secondo livello di guardia a Carcare (dove è in discesa) e a Piana Crixia, dove sta ancora crescendo. In zona si segnalano allagamenti diffusi e criticità alle sedi stradali: prestare la massima attenzione agli allagamenti in corso e non solo ai torrenti più piccoli, che rispondono a simili intensità in maniera repentina. Il terreno è completamente saturo per via della stazionarietà dei fenomeni, e non è più in grado di assorbire ulteriore pioggia. Nuove possibili precipitazioni, anche di minore intensità rispetto a quelle che si sono verificare questa notte, potranno provocare immediati innalzamenti dei torrenti.
Strada statale Savona-Torino chiusa per allagamenti – La strada statale 29 del Colle di Cadibona tra Savona e Torino è stata temporaneamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni in località Piana Crixia(Savona) a causa degli allagamenti provocati dalle intense piogge durante l’allerta arancione per temporali emanata dall’agenzia Arpal in Liguria. Lo comunica Anas spiegando che sul posto sono presenti le squadre dell’azienda e le forze dell’ordine per gestire l’evento e consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile. A causa di una frana la strada statale 29 è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni in un altro tratto del savonese: lavariante di Carcare e Collina Vispa all’altezza di Cairo Montenotte (Savona).
“Nel savonese oltre 400mm in otto ore” – «Sono il savonese e soprattutto la Valbormida i territori più colpiti nella notte dalla perturbazione che sta attraversando la Liguria.
Tra le 22 di domenica sera e le 7 di lunedì mattina si sono registrate cumulate molto significative: in particolare, a Dego sono caduti fino a 413 mm di pioggia in 8 ore, 111 mm in un’ora». Così Regione Liguria in una nota.
«Il fiume Bormida – si legge – ha superato il secondo livello di guardia provocando parziali esondazioni. Oltre che a Dego e a Cairo Montenotte, allagamenti diffusi e frane si sono registrati anche a Piana Crixia, Carcare, Mallare. Centinaia le telefonate ai Vigili del fuoco che stanno operando sul territorio anche per trarre in salvo alcune persone rimaste bloccate nelle auto sommerse dall’acqua. Sospeso il traffico ferroviario a S.Giuseppe di Cairo (linee Savona/Alessandria e Savona/Torino). Interrotta anche la linea Breil –Ventimiglia. Sulla Ventimiglia-Genova la circolazione è fortemente rallentata tra Pietra Ligure e Finale Ligure. Rallentamenti anche sulla linea Genova-Torino tra Arquata Scrivia e Novi Ligure». «Precipitazioni intense – prosegue – anche in Valle Stura: a Rossiglione si sono registrati fino a 270 mm in 8 ore. In questi minuti la parte più intensa della perturbazione sta interessando l’alta Val Bisagno e la Val Trebbia, tra Lorsica e Barbagelata; ci sono poi nuclei temporaleschi anche nelle zone di Varese Ligure e alle Cinque Terre. Permane l’allerta arancione, la più grave per i temporali, fino alle 13 di oggi sul ponente e fino alle 15 sul resto della Liguria». «Nelle prossime ore, in mattinata, è atteso il passaggio del fronte principale, con temporali forti e persistenti. La sala operativa della Protezione civile sta monitorando l’evolversi della situazione, in costante contatto con i sindaci e i volontari sul territorio», conclude la nota.
Detriti sulla carreggiata, chiusa strada “Regina” nel Comasco– A causa della presenza di detriti sulla carreggiata, provocati dal maltempo è temporaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la strada statale 340 «Regina» in località Colonno (Como). Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’Ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
Frana nel Comasco – Le forti piogge della notte hanno provocato pochi minuti prima delle 7 di lunedì mattina una frana sulla Sp 583 «Lariana», più o meno al confine tra i Comuni di Como e Blevio, sulla sponda orientale del ramo comasco del Lago di Como. È stata coinvolta anche una vettura in transito. Non si segnalano feriti né contusi. In posto squadre dei vigili del fuoco. La strada è stata chiusa.
Esonda fiume in provincia di Savon – L’ondata di maltempo in Liguria ha colpito principalmente il savonese, in particolare la val Bormida. A Cairo Montenotte, all’alba è esondato ilfiume Bormida. Sono decine gli interventi in atto da parte dei vigili del fuoco per frane e soccorsi dovuti ad allagamenti, si segnalano persone bloccate in auto tratte in salvo. Dalle prime ore della mattinata segnalano guasti, dovuti al maltempo, alla linea ferroviaria nel savonese, in particolare tra Loano e Albenga e a San Giuseppe di Cairo sulle linee ferroviarie Savona-Torino e Savona-Alessandria, dove la circolazione è stata sospesa.Circolazione fortemente rallentata anche a Finale Ligure. A ponente (zone AD) l’allerta è scattata ieri sera in giallo, è passata ad arancione dalla mezzanotte e resterà così fino alle 13 di oggi, per poi tornare gialla fino alle 15. Sul centro (zona B) la situazione è simile: gialla ieri sera, arancione dalla mezzanotte fino alle 15 e nuovamente gialla fino alle 18. Sul levante (zone C ed E) si è andati direttamente in arancione da mezzanotte, con conclusione alle 15 e prosecuzione in giallo fino alle 18. La fase più delicata, secondo Arpal, non è cessata con la notte. In mattinata sono attesi temporali forti e persistenti che potrebbero scaricare oltre 50 millimetri di pioggia in un’ora.
Forte pioggia a Milano – Forti piogge interessano dalla notte la Lombardia, dove è allerta arancione sui settori settentrionali, gialla nel resto della regione. Sono già 30 i millimetri di pioggia caduti nella parte nord diMilano, oltre 80 a Paderno Dugnano e a Seveso. Venti millimetri a Monza. Lo rende noto l’assessore alla Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, che sui social raccomanda ai milanesi «la massima attenzione». A Milano, ricorda l’assessore Granelli, «è attivo il controllo sottopassi e nel quartiere Ponte Lambro sono state posizione le barriere mobili per precauzione. Attivato il controllo dei livelli di fognatura e Lambro, per ora ancora bassi. I temporali – conclude su Facebook – continueranno intensi nella mattinata».
Una perturbazione di origine atlantica piomba sull’Italia. Sulla base delle previsioni disponibili, il dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dal pomeriggio di domenica 21 settembre 2025 precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Valle d’Aosta e Piemonte, in estensione dalla sera/notte a Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana e, dalla mattinata di lunedì 22 settembre 2025 alla Sardegna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di lunedì 22 settembre 2025 allerta arancione meteo-idro in Liguria e sui settori settentrionali della Lombardia. Valutata, inoltre, allerta gialla in Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, su gran parte del Piemonte, sul restante territorio della Lombardia e su alcuni settori di Umbria, Lazio e Sardegna.
L’ipocentro è stato rilevato a una profondità di 5 chilometri
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.0 è stata registrata lunedì 22 settembre 2025 inGrecia, nel Mar Egeo, al largo della costa. Lo riferisce il Centro Sismologico Euro-Mediterraneo (EMSC). L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 111 chilometri a sud-est di Salonicco, città del nord della Grecia con una popolazione di circa 350mila abitanti.
L’ipocentro è stato rilevato a una profondità di 5 chilometri. Al momento non si segnalano vittime né danni a cose.
L’annata 2026/2027 vedrà un’autentica rivoluzione per il mondo arbitrale. I fischietti dei massimi campionati usciranno dall’AIA e si riuniranno in una società differente finanziata da Serie A, Serie B e FIGC
La prossima stagione, l’annata 2026/2027, vedrà un’autentica rivoluzione per il mondo arbitrale.
I fischietti di livello top, quelli che fanno parte del massimo livello della Can, ovvero quegli arbitri che sono chiamati a dirigere oggi le gare di Serie A e di Serie B, si staccheranno dall’Associazione Italiana Arbitri per formare una società differente e lontana da quella conosciuta finora.
LA NUOVA SOCIETÀ E CHI LA FINANZIA – I direttori di gara di Serie A e Serie B, così come riportato oggi dal Corriere dello Sport si staccheranno dall’Aiaper formare una nuova società terza che sarà finanziata in autonomia dalle due leghe di riferimento (quindi la Lega Serie A e la Lega Serie B) e dalla Figc.
COME IN PREMIER – Il modello che gli arbitri italiani stanno cercando di seguire non è nuovo eunico in Europa. Anzi, il mondo arbitrale ha preso di fatto spunto dal modello in uso in Inghilterra con la PGMOL – Professional Game Match Officials Limited (dove limited sta per la nostra S.p.a.) – che dal 2001 gestisce gli arbitri che dirigono le gare della Premier League.
IL CONFRONTO CON GRAVINA E IL POSSIBILE SCIOPERO – Lo scatto in avanti arriverà dopo il confronto diretto dei giorni scorsi fra il presidente della FIGC Gabriele Gravina e i vertici degli arbitri con la presenza di Guida per i direttori di gara, di Mazzoleni per i varisti e di Meli per gli assistenti. Il motivo del summit era legato alla mancata firma dei contratti collettivi da parte del capo dell’Aia Carlo Pacifici a cui è seguita la minaccia di uno “sciopero bianco“.
PROMOSSA L’IDEA DI ROCCHI – Dall’incontro è stata promossa l’idea portata avanti dal capo dei designatori italiani Gianluca Rocchi che da tempo spinge per l’uscita degli arbitri di Serie A e Serie B dall’Aia per formare una società autonoma anche economicamente.
E GLI ALTRI ARBITRI? – All’Aia rimarrà il compito di gestire i campionati che vanno dalla Serie C, dalla Lega Pro, ai campionati dilettantistici con Daniele Orsato che rimarrà nel ruolo di capo designatore e con l’Aia che avrà il compito di creare, crescere e formare nuovi arbitri. Pagati da chi?Dalla nuova società creatasi.
Un violento temporale si è abbattuto sulla città di Milano. Alle prime ore di questa mattina, lunedì 22 settembre, sono già tante le segnalazioni per viabilità ridotta e strade allagate, tra queste quella dall’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune, Marco Granelli: “Attivo il controllo sottopassi, posizionate le barriere mobili per precauzione”.
Fonte: Facebook
Questa mattina, lunedì 22 settembre, Milano si è svegliata sotto un violento temporale che ha segnato ufficialmente l’ingresso della città nella stagione autunnale. Alle prime ore di questa mattina, sono già tante le segnalazioni per viabilità ridotta e strade allagate, tra queste anche la voce dall’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune, Marco Granelli: “Posizionate le barriere mobili per precauzione“.
Stando a quanto comunicato dallaRegione Lombardia, per tutta la giornata di oggi si prevedono forti “precipitazioni per gran parte della giornata a carattere di rovescio e temporale“. Nello specifico, piogge “insistenti sui settori occidentali” della città durante la notte, “in rapida estensione da Ovest a Est ai restanti settori” in mattinata, mentre nel pomeriggio saranno “maggiormente interessati i settori orientali“. Precipitazioni sparse in serata, più probabili a ridosso dei rilievi alpini. Durante l’evento sono attesi “venti con raffiche che possono raggiungere i 35-60 km/h“.
Intanto, alle prime ore di questa mattina si sarebbero già registrati “30mm di pioggia nella parte nord della città, e più di 80mm a Paderno Dugnano e Seveso, meno per ora a Monza con 20mm“, ha scritto l’assessore Granelli in un post Facebook. “In città attivo il controllo sottopassi e in quartiere Ponte Lambro alle ore 6:00 sono state posizionate le barriere mobili per precauzione, e attivato il controllo dei livelli di fognatura e Lambro, per ora ancora bassi. I temporali continueranno intensi nella mattinata. Si raccomanda la massima attenzione“.
Come sempre, infatti, in queste occasioni il consiglio della Protezione Civile è quello di fare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei fiumi Lambro e Seveso e dei sottopassi. Non solo. Si è ricordato, inoltre, di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende dal momento che le forti piogge potrebbero causare eventuali crolli o cedimenti. Infine, è stato suggerito di provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possano essere spostati dalle intemperie.
In ogni caso, il Centro operativo comunale della Protezione civile è attivo per il monitoraggio e per coordinare gli eventuali interventi in città. A Milano, inoltre, chiunque volesse essere informato sui rischi meteorologici potrà collegarsi al sistema di allerta della protezione civile.
La scossa registrata nella zona di Massa Martana, in provincia di Perugia. Il sindaco: “Due edificili con possibili lesioni lievi”
Una scossa di terremoto, intorno alle 23.11, di magnitudo 3.8 è stata registrata in Umbria, a un chilometro a nord est da Massa Martana, in provincia di Perugia. Lo segnala il sito di Ingv.
E’ scesa in strada gran parte della popolazione di Massa Martana, nella zona centrale della regione, lo ha riferito il sindaco Francesco Federici, raggiunto dell’Ansa. “La scossa è stata molto forte e al momento gran parte del paese è in strada, spaventata” ha spiegato. “Sono stato subito contattato dal centro regionale di Protezione civile – ha detto ancora il sindaco – e dalla presidente della Regione Stefania Proietti che ha mostrato vicinanza. Per ora mi sono state segnalate due situazioni con potenziali, apparentemente lievi, danni strutturali ad unità abitative. Ma ogni valutazione, anche attraverso i vigili del fuoco, verrà fatta nelle prossime ore“. Per il momento i vigili del fuoco hanno riportato su X che non è arrivata “alcuna segnalazione di danni”. Anche la presidente della Regione, Stefania Proietti, ha dichiarato che al momento non sono stati segnalati problemi ma “per avere un quadro più preciso attendiamo le verifiche che saranno fatte“
La scossa è stata avvertita “in maniera molto forte” dalla popolazione anche a Todi. “Non ho notizie di problemi nella nostra zona” ha spiegato il sindaco Antonino Ruggiano rispondendo sempre all’Ansa.
1 – Dopo un fine settimana decisamente estivo, in perfetta sincronia con l’equinozio d’autunno – che cade lunedì 22 settembre 2025 – il flusso atlantico condurrà un’intensa perturbazione sull’Italia. Il fronte inizierà a portare maltempo sulle regioni settentrionali e una parte del Centro, poi estenderà la sua influenza anche al Sud.
2- Le previsioni meteo di domenica 21 settembre 20251
Qualche addensamento nuvoloso fin dal mattino su alto Piemonte e Valle d’Aosta con possibilità di primi isolati rovesci o temporali. Soleggiato sul resto del Nord Italia. Dal pomeriggio nubi in ulteriore aumento da ovest con temporali in arrivo entro sera anche sulla pianura piemontese e localmente sulla Liguria. In nottata forti temporali su tutto il Nordovest in estensione alla Lombardia.
Stabile e soleggiato con poche velature del cielo al Centro. A fine giornata nubi in aumento sulla Toscana con possibili temporali la notte sui settori settentrionali della regione.
Stabile e soleggiato con poche velature al Sud. Nubi in aumento serale in Sardegna con possibili piovaschi in nottata.
Temperature in ulteriore lieve aumento, punte di 33°C al Nord in Emilia Romagna, 35°C al Centro Sud. Venti in rinforzo dai quadranti sud orientali. Mari mossi, tendenti a molto mossi i bacini occidentali.
3 – Le previsioni meteo di lunedì 22 settembre 2025
Tempo perturbato al Nordovest, Lombardia e ovest Emilia fin dal mattino con rovesci e temporali anche forti e localmente a carattere di nubifragio sulla Liguria, tra medio alto Piemonte e medio alta Lombardia. Possibili grandinate. Dal pomeriggio fenomeni in estensione anche al Triveneto ma prevalentemente tra alte pianure e settori alpini e prealpini. Piogge meno incisive tra Emilia centrale, Romagna e medio bassa pianura triveneta. Gli accumuli complessivi per la giornata potrebbero toccare punte di 150mm.
Peggiora anche al Centro. In Toscana rovesci a iniziare dai settori settentrionali, tra pomeriggio e sera temporali anche su Umbria e Lazio, fenomeni meno probabili sull’Adriatico. Possibili grandinate.
Temporali in Sardegna, soleggiato sul resto del Sud con nubi in aumento a fine giornata in Campania.
Temperature in calo al Nord e centrali tirreniche, stazionarie o in lieve ulteriore aumento sull’Adriatico e l’estremo Sud. Venti tesi meridionali, mari fino a mossi o localmente molto mossi.
4 – Le previsioni meteo di martedì 23 settembre 2025
Tempo ancora in parte instabile sulle Alpi occidentali e sul Triveneto. Variabile, a tratti instabile, con rovesci e locali temporali a carattere intermittente al Centro, non sono esclusi fenomeni localmente intensi.
Instabile anche al Sud. Tra Sicilia e Campania rovesci e locali temporali, occasionalmente intensi. Nubi in parziale aumento anche altrove ma senza fenomeni significativi.
Temperature in lieve e ulteriore calo. Venti meridionali. Mari mossi o localmente molto mossi.
5 – Le previsioni meteo di mercoledì 24 settembre 2025
Mercoledì 24 settembre 2025 il vortice sarà ancora posizionato sull’Italia settentrionale dove sono attese condizioni di variabilità con dei rovesci intermittenti. A tratti instabile anche al Centro e su parte del Sud soprattutto l’area tirrenica con fenomeni più diffusi durante le ore centrali.
Le temperature tenderanno a diminuire ancora un po’ per riportarsi ovunque entro la media.
6 – Come sarà il tempo fino a domenica 28 settembre 2025
La seconda parte della settimana è ancora oggetto di analisi. In linea di massima il tempo potrà essere ancora a tratti instabile al Nord ma il richiamo di aria umida dal bacino del Mediterraneo dovrebbe esporre all’instabilità anche le regioni centro meridionali, soprattutto quelle tirreniche e le Isole Maggiori. Atteso comunque un ulteriore lieve calo termico.
In Belgio problemi tecnici sono stati causati da un attacco informatico a un fornitore di servizi esterno responsabile dei sistemi di check-in e imbarco dell’aeroporto. Anche gli aeroporti di Berlino-Brandeburgo e Londra Heathrow segnalano problemi tecnici, a causa di un possibile attacco cyber
(reuters)
LONDRA – Un attacco hacker ha mandato contemporaneamente in tilt alcuni grandi aeroporti europei come Londra Heathrow, Bruxelles e Berlino Brandeburgo. Decine sono i voli in ritardo e cancellati, e secondo gli addetti allo scalo della capitale belga “non è ancora chiaro quando il problema verrà risolto e quando si potrà tornare alla normalità”.
In quello che sembra l’ennesimo attacco o incidente con obiettivo gli aeroporti europei dopo l’invasione della Russia in Ucraina nel 2022, stavolta ad essere colpiti sono stati i sistemi di un fornitore terzo dei tre scali, ovvero Collins Aerospace, che fornisce la tecnologia per il check-in e l’imbarco a Heathrow e nelle capitali di Belgio e Germania. Andati in tilt i sistemi, in questo momento tutti i controlli sono effettuati manualmente, il che aumenta enormemente i tempi di check-in e imbarco.
Heathrow, Bruxelles e Berlino Brandeburgo hanno confermato l’attacco cyber in vari comunicati, annunciando che i tecnici stanno operando per risolvere il problema il più in fretta possibile. Tuttavia, nel frattempo, saranno molte decine di voli che saranno ritardati o cancellati. Secondo lo scalo della capitale belga, “l’impatto sulle partenze di oggi sarà significativo”.
L’aeroporto londinese invita i viaggiatori a controllare lo stato del proprio volo online, prima di mettersi in viaggio verso l’aeroporto: “Collins Aerospace, che fornisce i sistemi di check-in e imbarco a diverse compagnie aeree in numerosi scali a livello globale, sta riscontrando un problema tecnico che potrebbe causare ritardi per i passeggeri in partenza”, ha comunicato l’account X di Heathrow. “Mentre il fornitore lavora per risolvere rapidamente l’inconveniente, consigliamo ai viaggiatori di verificare lo stato del proprio volo con la compagnia aerea prima di mettersi in viaggio. Si prega di non arrivare in aeroporto con più di tre ore di anticipo per i voli a lungo raggio o due ore prima per i voli nazionali. Ulteriore personale è a disposizione nelle aree check-in per assistere i passeggeri e contribuire a ridurre i disagi“.
I Mig di Mosca avrebbero sorvolato lo spazio aereo estone per 12 minuti prima di essere intercettati da F35 italiani. Poco dopo la Polonia ha denunciato che altri due jet russi hanno violato la zona di sicurezza della piattaforma Petrobaltic
Foto dai media eston
Il governo estone ha denunciato una grave violazione del proprio spazio aereo da parte di tre caccia russi Mig-31, che venerdì 19 settembre sarebbero entrati senza autorizzazione nei cieli dell’Estonia, rimanendovi per un totale di 12 minuti.
Poche ore dopo, la Polonia ha dichiarato che altri due jet da combattimento russi hanno violato la zona di sicurezza della piattaforma di perforazione Petrobaltic, nel Mar Baltico.
Lingua originale: polacco. Traduzione di Google Il comportamento provocatorio della Russia Due caccia delle Forze Armate russe hanno effettuato un sorvolo a bassa quota della piattaforma petrolifera e del gas Petrobaltic. I servizi di sicurezza polacchi monitorano costantemente la situazione all’interno delle infrastrutture marittime critiche, anche al di fuori delle acque territoriali polacche.
🚨Prowokacyjne zachowanie Rosji
Dwa myśliwce SZ FR wykonały niski przelot w obrębie platformy wydobywczej Petrobaltic. Służby odpowiedzialne za bezpieczeństwo Polski stale monitorują sytuację w obrębie morskiej infrastruktury krytycznej również poza wodami terytorialnymi RP.
“Mig russi verso Talinn, respinti da F35 italiani” – L’episodio è stato definito dal ministro della Difesa estone come “di una brutalità senza precedenti“. In seguito all’accaduto, Tallinn ha convocato l’incaricato d’affari ad interim dell’ambasciata russa per esprimere una protesta formale e consegnare una nota sulla violazione.
Caccia russi Mig-31
I velivoli Mig-31 sono intercettori pesanti di fabbricazione russa, progettati per operare ad alta quota e ad altissime velocità, in grado di trasportare il missile ipersonico russo Kinzhal. I caccia sarebbero penetrati dal Golfo di Finlandia per circa 5 miglia (più o meno 8 chilometri) all’interno del territorio estone, dirigendosi verso la capitale Tallinn prima che la Nato inviasse degli F-35 italiani per respingerli, secondo quanto hanno riferito fonti informate citate da Politico.
“La Russia ha già violato il confine aereo dell’Estonia quattro volte quest’anno, il che di per sé è inaccettabile, ma la violazione di oggi, nel corso della quale tre aerei da combattimento sono entrati nel nostro spazio aereo, è brutale senza precedenti“, ha detto il ministro degli Esteri Margus Tsahkna. “La crescente prova dei confini e dell’aggressività della Russia deve essere affrontata intensificando rapidamente la pressione politica ed economica“.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google Oggi @MFAestonia ha convocato l’incaricato d’affari russo per un’altra violazione dello spazio aereo dell’Estonia, quando tre MiG-31 russi sono entrati nel nostro spazio aereo sopra il Golfo di Finlandia per 12 minuti. Si tratta di un’intrusione sfacciata e senza precedenti, una chiara prova della crescente aggressività della Russia. Tali azioni non possono essere tollerate e devono essere contrastate con rapide pressioni politiche ed economiche.
Today @MFAestonia summoned Russia’s chargé d’affaires over another violation of Estonia’s airspace, when three Russian MiG-31s entered our airspace over the Gulf of Finland for 12 minutes.
This is an unprecedented and brazen intrusion — clear proof of Russia’s growing…
Secondo quanto riferiscono i media estoni, i transponder degli aerei russi avevano i transponder spenti al momento della violazione, e non vi era alcun contatto radio con il controllo del traffico aereo estone.
L’Estonia chiede l’attivazione dell’articolo 4 della Nato – Come aveva già fatto la Polonia, l’Estonia ha chiesto l’attivazione dell’articolo 4 del trattato Nato per una consultazione urgente dei membri dell’Alleanza. Lo ha annunciato il primo ministro estone, Kristen Michal.
“Questa mattina, tre caccia russi Mig-31 sono entrati nello spazio aereo estone. I caccia della Nato hanno risposto e gli aerei russi sono stati costretti a fuggire. Una simile violazione è totalmente inaccettabile. Il governo dell’Estonia ha deciso di richiedere consultazioni ai sensi dell’articolo 4 della Nato“.
L’articolo dispone che “le parti si consultino ogni volta che, a giudizio di una di esse, sia minacciata l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti“.
Un’altra violazione in Polonia – Poco dopo l’episodio in Estonia, la guardia di frontiera polacca ha denunciato: “Due jet da combattimento russi hanno sorvolato a bassa quota la piattaforma Petrobaltic nel Mar Baltico”. “La zona di sicurezza della piattaforma è stata violata“.
Kallas: “L’Ue non mostri debolezza”. Tajani: “Giochi pericolosi” – “Jet russi su Estonia? La storia continua e si ripete: queste cose sono avvenute anche in passato, ma sono giochi pericolosi“, ha affermato il ministro degli EsteriAntonio Tajani. “Putin non deve farli e deve evitare provocazioni. Nessuno si fa intimidire dalla Russia, però dobbiamo lavorare per costruire la pace“, ha aggiunto.
Sull’episodio è intervenuta anche l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, parlando di una “provocazione estremamente pericolosa” da parte del Cremlino. “Si tratta della terza violazione dello spazio aereo dell’Ue in pochi giorni e contribuisce ulteriormente ad aumentare le tensioni nella regione. L’Ue esprime piena solidarietà all’Estonia”, scrive su X Kallas, spiegando di essere “in stretto contatto con il governo estone“.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google Sono in stretto contatto con il governo estone. Continueremo a sostenere i nostri Stati membri nel rafforzamento delle loro difese con risorse europee. Putin sta mettendo alla prova la determinazione dell’Occidente. Non dobbiamo mostrare debolezza. (2/2)
I am in close contact with the Estonian government.
We will continue to support our member states in strengthening their defences with European resources.
Putin is testing the West's resolve. We must not show weakness. (2/2)
“Continueremo a sostenere i nostri stati membri nel rafforzare le loro difese con risorse europee. Putin sta mettendo alla prova la determinazione dell’Occidente. Non dobbiamo mostrare debolezza“, ha aggiunto.
“Gli aerei russi hanno violato lo spazio aereo estone oggi. La Nato ha reagito immediatamente e ha fermato gli aerei russi. Questo è un altro esempio del comportamento sconsiderato della Russia e della capacità dell’Alleanza di rispondere“, ha detto il portavoce della Nato.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google Questa mattina, alcuni jet russi hanno violato lo spazio aereo estone. La NATO ha risposto immediatamente e intercettato l’aereo russo. Questo è l’ennesimo esempio del comportamento sconsiderato della Russia e della capacità di risposta della NATO.
Earlier today, Russian jets violated Estonian airspace. NATO responded immediately and intercepted the Russian aircraft. This is yet another example of reckless Russian behaviour and NATO’s ability to respond.
Von der Leyen: “Risponderemo” – “L’Europa è solidale con l’Estonia di fronte all’ultima violazione del nostro spazio aereo da parte della Russia. Risponderemo con determinazione a ogni provocazione, investendo al contempo in un rafforzamento del fianco orientale“, ha annunciato la presidente della Commissione europea,Ursula von der Leyen, reduce dalla presentazione dell’ultimo pacchetto di sanzioni alla Russia.
“All’intensificarsi delle minacce, aumenterà anche la nostra pressione. Invito i leader dell’Ue ad approvare rapidamente il nostro 19° pacchetto di sanzioni“.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google L’Europa è al fianco dell’Estonia di fronte all’ultima violazione del nostro spazio aereo da parte della Russia. Risponderemo a ogni provocazione con determinazione, investendo nel rafforzamento del fianco orientale. Con l’aumentare delle minacce, aumenterà anche la nostra pressione. Invito i leader dell’UE ad approvare rapidamente il nostro 19° pacchetto di sanzioni.
Europe stands with Estonia in the face of Russia’s latest violation of our airspace.
We will respond to every provocation with determination while investing in a stronger Eastern flank.
Alla Ecopartenope di Marcianise. Altri due lavoratori sono rimasti lievemente feriti. Le vittime lavoravano su un capannone e l’esplosione li ha sbalzati in aria
EcoPartenope, l’azienda dove è avvenuta l’esplosione (Foto CasertaNews)
Tre persone sono morte in seguito ad un’esplosione verificatasi alle ‘Ecopartenope’ di Marcianise, in provincia di Caserta. Sarebbero morti per l’onda d’urto causata dall’esplosione di un serbatoio di oli esausti i tre lavoratori, tra cui il titolare dell’azienda.
Le Vittime: Ciro Minopoli (Operaio), (Antonio Diodato) e Pasquale De Vita (amministartore unico)
Altri due lavoratori sono rimasti lievemente feriti. I tre deceduti lavoravano su un capannone aziendale e l’esplosione li ha sbalzati in aria per diversi metri.
Sul posto sono presenti diverse squadre dei pompieri.
“Un’altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio“, dice in una nota Cgil Caserta, Napoli e Campania. La Cgil esprime “cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili. Non si tratta di fatalità. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza. Chiediamo verità immediata su quanto accaduto; più controlli e ispettori; un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa“. “Morire di lavoro – conclude la nota- è una vergogna nazionale. Ora basta“.
Ascoltati Immobile, Romagnoli, Provedel e Pellegrini. Il faro degli investigatori puntato anche su possibili attività illecite tra le tifoserie biancoceleste e nerazzurra
L’ex capitano Ciro Immobile, il difensore Alessio Romagnoli, il portiere Ivan Provedel e il terzino Luca Pellegrini. Sono i quattro i giocatori della Lazio, ex o attuali, ascoltati negli ultimi tempi dai militari del nucleo investigativo di Roma. La Procura della Capitale infatti indaga sui rapporti e le pressioni che la tifoseria biancoceleste avrebbe cercato di fare sulla società guidata dal senatore Claudio Lotito. A rivelarlo è Il Domani, che ricorda come un tempo le frange più aggressive e rappresentative del tifo laziale fossero capitanate da Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”, ucciso il 7 agosto del 2019 al Parco degli Acquedotti di Roma, nell’ambito di una faida per il controllo del traffico di droga nella Capitale.
L’indagine romana ricorda quella milanese sui tifosi dell’Inter. E forse non è un caso. Da mesi, sull’asse Roma-Milano, viaggiano documenti riferiti alle diverse tifoserie, ma che poco hanno a che fare con il calcio. Il sistema che ruotava intorno agli ultrà dell’Inter è ormai cosa nota. Il sospetto adesso è che il gemellaggio calcistico tra nerazzurri e biancocelesti riguardasse anche dinamiche che vanno oltre il mondo del pallone.
Forse non è un caso se nell’inchiesta milanese sulle modalità mafiose con cui si muovevano i tifosi dell’Inter e del Milan emerge un sostanzioso versante romano. Ad esempio è scritto che con l’aiuto delle cosche di San Luca, gli ultrà puntavano in alto, o meglio in basso, verso Sud, sulla Capitale. E lo facevano cercando di controllare i parcheggi sotto l’Olimpico, gemellandosi con i laziali della Curva Nord, aggredendo i tifosi della Roma e intervenendo nelle faide tra il cantante Fedez e il personal trainer Cristiano Iovino. Ma in fondo lo sapevano anche loro: “Roma non è casa di nessuno… sono selvaggi… Roma non è come Milano… è più cattiva… Roma ha cani sciolti…”. Non solo pressioni dunque: miravano agli affari con i parcheggi. “Se riusciamo abbiamo fatto bingo con Roma, abbiamo fatto centodieci e lode”, dicono infatti gli indagati, non sapendo di essere intercettati.
Il 7 gennaio 2021, al ristorante La Bis Bistecca di Milano, “nasceva il progetto di acquisizione dei parcheggi presso lo stadio di Roma, disegno fortemente incoraggiato e sostenuto da Gherardo Zaccagni”, si legge negli atti, che fanno riferimento all’imprenditore che gestisce alcuni parcheggi a San Siro con la benedizione di Antonio Bellocco, dell’omonima ’ndrina.
A quella cena i commensali parlano di acquisire una fetta dei parcheggi romani dell’Olimpico. Terminato il pranzo, i quattro vanno nello studio di Zaccagni. “Abbiamo la possibilità, per quanto riguarda Roma… stadio! …omissis… non è difficile… per quello ti dico: ho bisogno di parlare con te! Ho bisogno di parlare con te! Se te lo dico è perché loro sono molto vicini a tutto lì a Roma…”, dicono. Caminiti si autolodava dicendo di essere già stato in grado di far avere i parcheggi sotto San Siro “al suo datore”. Per questo era fiducioso nell’operazione romana: “I parcheggi son tanta roba, eh! … gliel’ho fatto prendere io l’appalto… il sottoscritto è stato… come il sottoscritto è stato se piglia Roma e tutti gli altri…”, diceva.
Nei vari incontri Caminiti sottolineava sempre “il suo necessario apporto alla buona riuscita degli affari, parcheggi dell’Olimpico inclusi”. Il tutto grazie “all’intervento di Luigi Mendolicchio, conterraneo di Mauro Russo, e con cui aveva trascorso un periodo di reclusione comune, periodo durante il quale era detenuto anche Giuseppe Calabrò”, è riassunto nell’ordinanza.
Calabrò è un nome che conta: compare già in alcune indagini per essersi incontrato anche conAngelo Senese, fratello del boss Michele detto “’o pazzo”. Un altro collegamento con Roma avviene nel maggio del 2023. I rapporti tra le due tifoserie non sono buoni. E nelle intercettazioni emergono “problematiche nella gestione dei biglietti che avevano tenuto da parte per i tifosi laziali (finale Coppa Italia svoltasi a Roma) in quanto, a seguito di quanto accaduto la sera prima, questi non si sono presentati allo stadio”. L’alleanza era finita.
Ma a luglio alcuni ex Irriducibili partono per Milano. “Adesso siete voi a comandare – dice l’ultrà Beretta al laziale ‘Franchino’ – tu, Momme, Claudio e il Cinese”. Si tratta di Franco Costantino, Claudio Corbolotti, Alessandro Morongelli e Simone De Castro. Sono loro ad entrare in un bar di Pioltello, vicino Milano. Quando escono, è stato siglato un accordo: “…adesso siamo attaccati bene e vedrai che facciamo le cose fatte bene… non costa niente e siamo fratelli… chi rema contro si deve levare dai coglioni…”.
Negli archivi ci sono anche gli interventi di Orial Kolaj, pugile professionista, tifoso della Lazio, amico di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli ed elemento di spicco della criminalità albanese di Roma. L’albanese si sarebbe interessato alla querelle tra Lucia Federico Leonardo (in arte Fedez), Tony Effe e il personal trainer Cristiano Iovino. E lo avrebbe fatto tramite alcuni ultrà dell’Inter intervenuti a sostegno di Fedez.
Ancora: “Il gemellaggio tra gli ultrà interisti e laziali costituisce la prima necessaria premessa per comprendere quanto accaduto”, scrivono gli investigatori riferendosi all’aggressione subita dal personal trainer Cristiano Iovino.
Frutto del gemellaggio tra laziali e interisti sono anche due aggressioni avvenute ai danni dei romanisti. La prima, il 31 ottobre del 2015, quando in occasione di Inter-Roma, “nei pressi del bar Chiringuito, un gruppo di tifosi interisti aggredì alcuni tifosi romanisti di passaggio”. Furono fermati “due ultrà del Nizza presenti all’incontro in virtù dello storico gemellaggio con quelli interisti”.
La seconda, il 26 febbraio 2017, Inter-Roma: “prima dell’inizio dell’incontro circa 80 ultrà interisti dal noto Baretto 1957 si spostarono verso il pub Tenconi di via Tesio col chiaro intento di aggredire i supporter giallorossi. Il contatto fu evitato grazie all’intervento della polizia di Stato”.
L’UEFA aggiorna il ranking dei club dopo due giorni di partite della prima giornata di Champions League. Il Real Madrid resta in vetta con 125.500, davanti al Bayern Monaco con 116.250 e all’Inter, che resta terza a 115.250.
Quarto il Liverpoola 109,500, seguono Manchester Citya 108.750, il Paris Saint-Germaina 102.500 e il Borussia Dortmund a 91.750. Ottavo il Bayer Leverkusen91.250, davanti a Barcellona89.250 e Benfica 83.750 per chiudere la top ten. Per trovare un’altra italiana bisogna andare al quattordicesimo posto (Roma, 80.500).
Cortei in diverse città francesi. Numerose le persone fermate
Scontri alla manifestazione sindacale di protesta per opporsi ai tagli al bilancio a Parigi (LaPresse)
È stato un “giovedì nero” in Francia, per le proteste di piazza contro la manovra, la stessa che ha portato alla caduta del premier François Bayrou. I sindacati e i manifestanti esultano: “In strada siamo più di un milione“. Per il governo invece sono stati “oltre 500.000 i manifestanti“, la metà. E il primo ministro francese Sébastien Lecornu, con un inatteso e inconsueto comunicato post cortei, ha assicurato di essere concentrato sui temi portati in piazza annunciando nuove consultazioni con i sindacati nei prossimi giorni.
Oltre 300 arresti nelle manifestazioni in tutto il paese – Ma non ha mancato di condannare“con la massima severità” le violenze contro le forze dell’ordine e i danneggiamenti avvenuti a margine della giornata di mobilitazione indetta da tutti i sindacati. Soltanto qualche incidente ha macchiato la giornata di mobilitazione. Il bilancio degli arresti è comunque importante. Secondo i dati ufficiali del ministero dell’Interno, 309 sono i fermati in tutta la Francia, mentre 10 sono i feriti tra i manifestanti, uno tra i giornalisti (di France TV) e 26 fra poliziotti e gendarmi. Si tratta di un bilancio lontano dalle giornate di violenza dei gilet gialli o delle manifestazioni contro la riforma delle pensioni del 2023.
A Parigi, il corteo è stato pacifico fino alla conclusione, a place de la Nation, quando sono scattate le abituali scene di guerriglia fra polizia – forte di uno schieramento massiccio di uomini e mezzi – e black bloc che non obbedivano all’ordine di dispersione. Prima di questi scontri in coda al corteo – con i manifestanti già rientrati a casa – c’erano stati lungo il percorso danneggiamenti a vetrine di negozi, soprattutto banche, oltre a pensiline spaccate e qualche falò acceso nelle strade.
Festeggia Bruno Retailleau, ministro dell’Interno, ha proclamato con soddisfazione: “La Francia non è stata bloccata“. Ma cosa rivendicano i francese? Tassa sui ricchi, riforma delle pensioni, inflazione e carovita: sono stati questi i temi dominanti nei circa 250 cortei che hanno percorso le strade di grandi città e piccoli centri del Paese. Non sono mancati gli appelli delle dimissioni rivolti al presidente Emmanuel Macron.
In attesa delle prossime mosse del premier francese Lecornu – L’impressione generale è che si attenda l’esito delle consultazioni del primo ministro Lecornu. Secondo alcuni analisti, se Lecornu avrà effettivamente ricevuto carta bianca da Macron per importanti concessioni, la conferma arriverà nei prossimi giorni. Abile negoziatore, Lecornu mantiene un canale aperto sia con Marine Le Pen sia con i socialisti, che continuano a minacciare la sfiducia ma non hanno chiuso la porta alle trattative.
L’ordinanza, firmata dalla giudice Sonali da Cruz Zluhan del VI Tribunale per la Famiglia di Porto Alegre, stabilisce una detenzione di 30 giorni e un periodo di arresto di due anni, consentendo che il calciatore possa essere arrestato «in qualsiasi momento da qualsiasi autorità»
La carriera internazionale di Douglas Costa, ex giocatore della nazionale brasiliana e di club come Bayern Monaco e Juventus, sta attraversando un periodo buio a seguito della sentenza di un tribunale di Porto Alegre, in Brasile, che ha disposto il suo arresto per un debito di assegni di mantenimento di quasi 493mila reais (circa 93mila dollari).
L’ordinanza, firmata dalla giudice Sonali da Cruz Zluhan del VI Tribunale per la Famiglia di Porto Alegre, stabilisce una detenzione di 30 giorni e un periodo di arresto di due anni, consentendo che il calciatore possa essere arrestato «in qualsiasi momento da qualsiasi autorità».
Il Sydney lo scarica – Il Sydney FC, l’ultimo club di Costa in Australia, ieri ha annunciato la risoluzione del contratto dell’atleta di 35 anni. La società ha spiegato che la decisione è stata presa di comune accordo, motivata dalle «problematiche legali e personali in corso» che il brasiliano sta affrontando nel suo Paese d’origine. Costa aveva già precedenti penali per mancato pagamento degli alimenti. Nel 2023, mentre giocava per i Los Angeles Galaxy negli Stati Uniti, un tribunale brasiliano aveva ordinato la sua detenzione per lo stesso motivo.
Le pressioni e gli affari dei clan riguardano specialmente security e ingressi allo stadio, così i giudici di Catanzaro hanno ordinato la misura
Uno scudo contro la criminalità organizzata. Perché i club di calcio restano un target molto appetibile per le cosche. Così il Tribunale di Catanzaro ha disposto l’amministrazione giudiziaria per dodici mesi nei confronti del Crotone, su proposta congiunta del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catanzaro e del Questore di Crotone. Per gli inquirenti, che si sono basati sul lavoro investigativo di polizia e carabinieri del Ros, “sono emersi sufficienti indizi per ritenere che l’attività economica della FC Crotone srl, compresa quella di carattere imprenditoriale, sia stata sottoposta, nel corso dell’ultimo decennio, direttamente o quantomeno indirettamente a condizioni di intimidazione e assoggettamento ad opera di esponenti di locali cosche di ‘ndrangheta, esercitando un asfissiante controllo del territorio di Crotone e delle relative attività imprenditoriali, compresa la FC Crotone srl, certamente più rilevante e appetibile“.
Affari – Nel mirino della criminalità parte dell’indotto che gira intorno al club. Secondo l’accusa infatti: “Il libero esercizio, da parte della società sportiva, con particolare riferimento ai settori specifici della security e della gestione degli ingressi allo stadio, risulta profondamente influenzato dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata, di soggetti indiziati di appartenenza alle articolazioni ‘ndranghetistiche locali“. Contestualmente sono state avviate le procedure per la notifica di 17 provvedimenti di Daspo “fuori contesto”.
Il Club – – Un provvedimento a tutela del club dunque, sulla scia di quello notificato al Foggia, anch’esso sotto controllo giudiziario dopo le denunce del presidente Canonico. L’obiettivo è quello di riportare l’attività economica dei club nel perimetro della legalità. La famiglia Vrenna, proprietaria del Crotone e artefice di una storica promozione in Serie A nel 2016, specifica attraverso l’avvocato Francesco Verri: “Non si tratta affatto di un provvedimento punitivo: la misura è stata adottata perché l’Autorità Giudiziaria ritiene che l’Fc Crotone abbia subito il potere di intimidazione della ‘ndrangheta e non ipotizza, neanche lontanamente, complicità o connivenze della società, dei suoi soci o dei suoi dirigenti e collaboratori. L’Fc Crotone collaborerà attivamente con gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale per proseguire le proprie attività nell’interesse della società, dei tifosi e in generale dello sport“. Intanto la procura della Figc acquisirà gli atti dalla magistratura.
Dopo la sconfitta con il Qarabag il presidente delle aquile esonera l’allenatore e sta chiudendo con lo “Special One”, che qui aveva allenato nel 2000 ed era stato licenziato dal Fenerbahçe proprio dopo l’uscita ai preliminari col Benfica
José Mourinho
Ritorno alle origini: José Mourinho ha firmato e guiderà il Benfica dopo l’esonero di Bruno Lage. La sconfitta (2-3) contro gli azeri del Qarabag è costata il posto all’allenatore e Rui Costa, presidente del club, ha chiamato il tecnico portoghese, che aveva cominciato la sua carriera al Benfica, 25 anni fa, all’esordio da capo allenatore prima dell’esperienza con il Porto che ha cambiato dimensione alla sua carriera.
le dichiarazioni – “Volevo annunciare che abbiamo raggiunto un accordo con Bruno Lage per le sue dimissioni dalla carica di allenatore del Benfica – ha dichiarato ieri sera Rui Costa -. Per quanto riguarda il prossimo allenatore, contiamo di averlo in panchina entro sabato a Vila das Aves“. Senza sbilanciarsi: “L’allenatore che arriverà dovrà essere vincente e avere la capacità di portare la squadra al livello richiesto. Non parliamo di nomi. Il Benfica è attualmente senza allenatore. Il colloquio con Lage è avvenuto solo dopo la partita. Oggi non è stato nominato nessun allenatore, né se ne è parlato per il futuro, ma ovviamente ci stiamo preparando“. E sembra tutto pronto per il ritorno di Mou.
Il report della Uefa racconta anche che l’Inter è il terzo club del Continente con quasi 2 milioni di tifosi, il Milan sesto con 1,8 milioni. Le due società milanesi prime e seconde in Italia
Lo stadio di San Siro durante un derby
Milano, 17 settembre 2025 – Avrà pure una certa età e il bisogno urgente di un restyling, ma il fascino della Scala del Calcio resta immutato nel tempo. Lo dice anche l’ultimo “Report della Uefa“ sulle presenze negli stadi di tutta Europa per quel che riguarda la stagione 2024-2025, andata in archivio cento giorni fa. Numeri alla mano San Sirorossonerazzurro resta l’arena calcistica più “frequentata“ del continente, con poco meno di 4 milioni di tifosi di Milan e Inter (3 milioni e 800mila per la precisione) stimati davanti ai botteghini.
L’indagine – L’indagine ”European Club Talent and Competition Landscape”, che analizza le tendenze attuali del calcio nel Vecchio Continente, certifica la crescita dei dati riguardanti la presenza negli impianti per eventi dal vivo: almeno 240 milioni di spettatori hanno assistito a incontri di club e Nazionali in tutta Europa durante la stagione 2024/25 e ben 35 società hanno superato quota 1 milione di supporter. In testa alla speciale classifica c’è il Manchester Unitedcon 2,2 milioni di tifosi, davanti alReal Madrid con 2 milioni. Sul podio, al terzo posto della graduatoria, c’è l’Inter che raggiunge quota 1 milione e 996mila spettatori. E poco più indietro, al sesto posto (preceduto dal Borussia Dortmund e dal Bayern Monaco) ecco il Milan con un milione e 808mila di fan. I rossoneri si mettono alle spalle Arsenal, Tottenham, Liverpoole laRoma che chiude la “top ten“ con 1 milione e 609mila spettatori. Dunque, Milano sempre più nel pallone e con tanta voglia di calcio, possibilmente dal vivo. Dati straordinari che confermano il trend positivo, perché dopo anni complicati i nostri stadi, a cominciare da un monumento storico come San Siro, reggono il confronto con gli impianti spagnoli.
L’Italia occupa la terza posizione per quel che riguarda le presenze, con il dato di 11,7 milioni di paganti (la media è di 30.700 tifosi a partita). Ancora distanti, invece, le cifre che riguardano l’Inghilterra (15,3 milioni di presenze) e la Germania(11,8 milioni). E se l’Inter può vantare più “fedelissimi“ nella classifica globale (anche perché ha disputato più partite in Europa, 470mila presenze contro le 290mila dei “cugini“), i rossoneri al contrario comandano in campionato, seppur di poco: 1 milione e 360mila presenze contro il milione e 340mila dei nerazzurri con percentuali di riempimento molto vicine (il Diavolo raggiunge l’89%, mentre l’Inter resta all’88%). Numeri che trasformano la Scala del Calcio in una vera e propria fortezza.
Media spettatori – Analizzando la media spettatori, ci sono altri numeri che “premiano“ San Siro: considerando campionati e coppe, in testa alla graduatoria c’è il Borussia Dortmund (81.321 spettatori di media) davanti a Bayern Monaco, Real Madrid e Manchester United(per tutte la media va ben oltre i 70.000 spettatori). Inter e Milan però sono lì, poco sotto quella soglia: i nerazzurri si assestano sui68.859 spettatori di media,il Milan è a quota 66.984 spettatori (ma anche in questo caso c’è un percorso diverso in Champions League). La “carica“ dei 70mila è già ripartita con la nuova stagione. Anche se, con il Milan fuori dalle coppe, sarà impossibile far meglio.
L’Ingv ha registrato una scossa con epicentro proprio a Latina, a circa 8 chilometri di profondità
Una scossa di terremoto è stata avvertita nelle prime ore del mattino di oggi nel capoluogo. La terra ha tremato alle 4,10 di oggi, 17 settembre.
I sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato una scossa di magnitudo 3.2 con epicentro proprio a Latina, nella zona di Santa Fecitola, a una profondità di 8 chilometri. Queste le coordinate geografiche (lat, lon) 41.4662, 12.9528.
La scossa ha risvegliato bruscamente la città ed è stata avvertita distintamente da tutta la popolazione. Tanti i messaggi sui social di persone che hanno raccontato di aver sentito in maniera forte il sisma, anche in altre zone della provincia pontina.
La nuova penalizzazione si somma ai 7 punti già comminati in precedenza. In questo modo, il club giuliano partirà da –20 in questa stagione.
Lo Stadio Nereo Rocco, casa della Triestina (Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato l’U.S. Triestina Calcio 1918(Girone A di Serie C) con 13 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva per una serie di violazioni di natura amministrativa. La società era stata deferita lo scorso 31 luglio a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C..
La nuova penalizzazione si somma ai 7 punti già comminati in precedenza. In questo modo, il club giuliano partirà da –20 in questa stagione, vedendo fortemente ridottele proprie speranze di salvezza a causa di questa sanzione pesante.
La Triestina è stata recentemente acquistata da House of Doge attraverso la sua controllata Dogecoin Ventures, società collegata alla fondazione Dogecoin legata all’omonima criptovaluta. È la prima volta che una criptovaluta ha il controllo diretto di una squadra di calcio professionistica. House of Doge ha scritto in una nota che l’obiettivo dell’acquisizione è promuovere l’utilizzo di Dogecoin nei pagamenti.
Di seguito, la nuova classifica del girone A di Serie C dopo la penalizzazione odierna per i giuliani:
Pos.
Squadre
punti
1
Vicenza
10
2
Lecco
10
3
Union Brescia
9
4
Pergolettese
9
5
Arzignano Valchiampo
7
6
Alcione Milano
7
7
Renate
7
8
Pro Vercelli
6
9
Trento
5
10
Giana Erminio
5
11
Virtus Verona
4
12
Novara
4
13
Cittadella
4
14
Dolomiti Bellunesi
3
15
Inter U23
2
16
Albinoleffe
2
17
Pro Patria
2
18
Ospitaletto
2
19
Lumezzane
0
20
Triestina – (20 punti di penalizzazione)
-15
Violazioni amministrative: 13 punti di penalizzazione per la Triestina
La società era stata deferita lo scorso 31 luglio a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C.
Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato l’U.S. Triestina Calcio 1918 (Girone A di Serie C) con 13 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva per una serie di violazioni di natura amministrativa. La società era stata deferita lo scorso 31 luglio a seguito di segnalazioni dellaCo.Vi.So.C..
sSecondo le prime informazioni Redford sarebbe morto nel sonno
Robert Redford nel 2017 a Venezia, foto LaPresse
Da “La mia Africa” a “Come eravamo”, da “Proposta indecente” a “Gente comune”, con il quale vinse l’Oscar come miglior regista nel 1981. Per questi e molti altri dei suoi meravigliosi film verrà ricordato Robert Redford. La leggenda di Hollywood è morto all’età di 89 anni nella sua abitazione di Provo nello Utah.
A renderlo noto, oggi 16 settembre, è il New York Times tramite Cindi Berger, la Ceo dello studio di pubblicità Rogers & Cowan Pmk , che ha confermato il decesso del grande attore. Secondo le prime informazioni, Redford sarebbe morto nel sonno.
Filantropo e grande amante della settima arte, Redford è celebre anche per avere fondato il Sundance Institute nel 1981 – per sostenere il cinema indipendente – che da allora organizza la rassegna cinematografica del “Sundance Film Festival”. Con una profonda avversione per l’approccio “semplificato” di Hollywood alla realizzazione dei film, Redford ha sempre preteso che i suoi lavori avessero un peso culturale, riuscendo spesso a far risuonare temi importanti – come il lutto o la corruzione politica – grazie anche al suo immenso carisma.
Il secondo Oscar, quello alla carriera, arrivò nel 2022. Mentre, nel 2017 fu premiato a Venezia con un Leone D’oro alla carriera e per il suo impatto nel cinema.
Gli inizi e l’amore con Lola Van Wagenen e Sibylle Szaggars – Dopo aver girato in gioventù tra la California, l’Italia e la Francia, Redford si iscrisse al Prat Institut di New York nel 1958, dove studia arte. In quello stesso anno debuttò sul palco di Broadway, e solo due anni dopo iniziò a muover ei passi nel piccolo schermo con ruoli in serie come “Perry Mason”, “Alfred Hitchcock presenta” e “Ai confini della realtà”. L’esordio cinematografico risale al 1962 con “Caccia di guerra” di Denis Sanders.
Nel 1958 sposa Lola Van Wagenen. I due avranno quattro figli, il primogenito Scott (1959), morirà solo due mesi dopo per una sindrome letale infantile. Poi arrivano Shauna (1960) e James (1962), quest’ultimo stroncato da un tumore nel 2020. La quarta figlia, Amy, è nata nel 1970. Quindici anni dopo finisce il matrimonio con Lola Van Wagenen. Nel 2009 si risposò Sibylle Szaggars, artista tedesca circa 20 anni più giovane.
Attore ma anche regista: i successi più grandi di Redford – Come attore, i suoi film più celebri includono “Butch Cassidy” (1969), con il suo sguardo affettuoso verso i fuorilegge in un West al tramonto, e “Tutti gli uomini del presidente” (1976), sulla ricerca giornalistica contro il presidente Richard Nixon durante l’era dello scandalo Watergate.
In “I tre giorni del Condor” (1975), interpretava un introverso decifratore della Cia coinvolto in un mortale gioco del gatto col topo. “La stangata” (1973), su truffatori dell’epoca della Grande Depressione, gli valse la sua prima e unica nomination all’Oscar come attore. Redford è stato uno degli attori più richiesti di Hollywood per decenni, che si trattasse di commedie, drammi o thriller; gli studios lo proponevano spesso come simbolo di sex appeal.
Il suo successo come protagonista romantico è dovuto in gran parte anche alle straordinarie attrici con cui è stato affiancato: Jane Fonda in “A piedi nudi nel parco” (1967), Barbra Streisand in “Come eravamo” (1973), Meryl Streep in “La mia Africa” (1985).
Passato alla regia intorno ai quarant’anni, vinse l’Oscar per il suo debutto dietro la macchina da presa, “Gente comune” (1980), che racconta la disintegrazione di una famiglia borghese dopo la morte di un figlio. Il film vinse altri tre Oscar, incluso quello per il miglior film.
Il suo secondo film da regista, “Milagro” (1988), una commedia drammatica su un contadino del Nuovo Messico a cui venivano negati i diritti sull’acqua da parte di speculatori senza scrupoli, fu un fallimento commerciale. Ma Redford si rifiutò ostinatamente di scendere a compromessi scegliendo materiale più commerciale. Preferì invece dirigere e produrre “In mezzo scorre il fiume” (1992), un dramma ambientato nel passato su pescatori del Montana che riflettono su questioni esistenziali, e “Quiz Show” (1994), incentrato su uno scandalo televisivo degli anni ’50. “Quiz Show” ottenne quattro nomination agli Oscar, inclusi miglior film e miglior regia.
Forse l’impatto culturale più grande di Redford fu come promotore indipendente del cinema d’autore. Nel 1981 fondò il Sundance Institute, un’organizzazione no-profit dedicata a coltivare nuove voci nel panorama cinematografico. Nel 1984 prese in gestione un festival cinematografico in crisi nello Utah e, pochi anni dopo, lo rinominò in onore dell’istituto.
Il ragazzo si trovava in coma farmacologico dopo una caduta sulla pista cilena di La Parva: si stava allenando in vista delle olimpiadi di Milano Cortina
Matteo Franzoso
Si è spenta in una clinica di Santiago del Cile la giovane vita diMatteo Franzoso. A darne la notizia i sanitari locali, che hanno informato la commissione medica della Federazione italiana sport invernali (Fisi) e il presidente federale. Il 25enne atleta azzurro non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale, che si era creato dopo la caduta avvenuta sabato durante un allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km dalla capitale cilena.
La caduta in pista e il ricovero: cos’era successo – Franzoso, che avrebbe compiuto 26 anni il prossimo 16 settembre, ha affrontato male il primo, piccolo salto del tracciato di allenamento, finendo sbalzato in avanti verso le reti. Ha oltrepassato due file di reti e ha sbattuto contro la staccionata posizionata 6-7 metri fuori dal tracciato. Raggiunto immediatamente grazie all’elisoccorso, l’azzurro delle fiamme gialle, cresciuto sciisticamente al Sestriere, è stato subito ricoverato nel reparto di terapia intensiva e indotto al coma farmacologico.
Col passare delle ore, però, il fisico di Franzoso non ha retto ai danni creati dal trauma. Ragazzo solare, sorridente e gentile, Franzoso era arrivato a La Parva il 6 settembre per la sessione di allenamenti sulla neve assieme agli altri velocisti Mattia Casse, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Christof Innerhofer, Benjamin Alliod, Nicolò Molteni, Marco Abbruzzese e Giovanni Franzoni. A loro si era aggiunto anche Dominik Paris.
Chi era Matteo Franzoso: la carriera – A livello giovanile, Franzoso era stato quarto in discesa ai Campionati Mondiali junior di Narvik, nel 2020. Aveva esordito in Coppa Europa il 13 dicembre 2017, e la sua prima e unica vittoria nel circuito risale al superG del 29 novembre 2021 a Zinal, in Svizzera.
Nella stessa stagione, Franzoso aveva fatto il suo esordio in Coppa del mondo, il 17 dicembre, nel superG della Val Gardena. Sono diciassette le sue presenze nel circuito maggiore (11 superG e 6 discese), nelle quali ha fatto registrare il 28/o posto nel superG di Cortina d’Ampezzo del 28 gennaio 2023 quale miglior risultato. Sempre nel ’23 aveva vinto il titolo italiano nella combinata. L’ultima partenza in Coppa risale alle gare norvegesi di Kvitfjell dello scorso marzo.
Svolta storica in vista per il calcio internazionale. La Fifa ha annunciato che, dalla prossima stagione, le consuete soste Nazionali di settembre ed ottobre saranno accorpate in una sola pausa, più lunga, di tre settimane, che andrà dal 21/9 al 6/10.
Si tratta di un provvedimento a lungo atteso da club e giocatori che avevano presentato tale proposta da tempo e che ora si vedono accontentati. In questo modo infatti si riducono i viaggie si viene incontro anche alle esigenze dei ct che potranno guidare i loro gruppi per più giorni consecutivi.
Il calendario pallonaro d’altronde è sempre più ingolfatoe genera sempre più malumoriche ora il massimo ente che regola il calcio prova a ridurre con questa scelta di condensare le consuete due soste in una sola, più lunga. Il primo esperimento verrà condotto nel 2026con unamaxi pausa da lunedì 21 settembre a martedì 6 ottobre. In questa quindicina di giorni, ogni nazionale disputerà ben quattro partite. Nessuna novità invece per quanto riguarda la sosta di novembre. Questo nuovo format resterà in vigore fino al 2030.
Andiamo con ordine. A quanto parte il Vortice Polare Stratosferico australe sta per subire uno scossone incredibile. Un potente riscaldamento stratosferico sta per mandare letteralmente in crisi il Vortice Polare di quelle aree. E no, non stiamo parlando del nostro “Vortice Polare”, quello che ogni Inverno viene monitorato giorno dopo giorno al fine di capire quali potrebbero essere le implicazioni stagionali.
Tuttavia è ben nota la correlazione, a livello scientifico, tra ciò che accade nell’emisfero australe e quel che potrebbe succedere nel nostro emisfero. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, la circolazione atmosferica globale ha svariate correlazioni e una di queste correlazioni contempla gli accadimenti che stiamo descrivendo.
La crisi del Vortice Polare australe potrebbe ripercuotersi sulla circolazione atmosferica boreale e nello specifico nell’andamento della stagione invernale. Cambiamenti che evidentemente richiedo del tempo per potersi realizzare, ragion per cui abbiamo davanti a noi due stagioni – Autunno e Inverno – che potrebbero risentire di quanto sta accadendo da quelle parti.
Statisticamente, giusto saperlo, esiste una certa correlazione. Talvolta può superare il 50%, ossia una crisi del Vortice Polare australe può avere effetti sulla circolazione atmosferica boreale in una percentuale superiore al 50%. Non poco…
Ma che tipo di effetti potrebbe avere? Per quanto riguarda gli Stati Uniti, ad esempio, potrebbe scatenare un Inverno più freddo del solito, soprattutto sui settori orientali. Per quanto riguarda l’Europa, invece, da un lato potrebbe avere gli stessi effetti – quindi più freddo – mentre dall’altro lato potrebbe condurci verso un Inverno più mite e anticiclonico.
Da cosa dipende? Nel nostro caso dalle interazioni con l’Oceano Atlantico.Atlantico che come sempre rappresenta il termo regolatore principale, ragion per cui gli effetti potrebbero essere diversi a seconda di quella che sarà la risposta oceanica. Fatto sta che un cambiamento così sostanziale a latitudini australi potrebbe ripercuotersi anche sul nostro tempo.
Non ci resta, quindi, che attendere pazientemente le prossime settimane per capire se effettivamente vi sarà spazio e modo per un’influenza stagionale di un tipo piuttosto che un altro.(METEOGIORNALE.IT)
Quasi pronto il nuovo stadio del Barcellona, potrà ospitare fino a 105 mila spettatori. Restando sempre in Spagna, il Santiago Bernabeu è di proprietà del Real Madrid. In Inghilterra, il Tottenham ha demolito il suo impianto e lo United vorrebbe fare lo stesso con l’Old Trafford
Da sinistra in alto, in senso orario: i lavori di ricostruzione del Camp Nou di Barcellona; il nuovo Bernabeu del Real Madrid; l’Ethiad Stadium e il Parco dei Principi di Parigi
La saga su San Siro appare senza fine a causa di un doppio dilemma che ha portato a innumerevoli ragionamenti: vendita o meno, ristrutturazione o ricostruzione. Come se il Meazza fosse il primo stadio ad affrontare questioni simili. Se dovesse andare in porto il progetto, il nuovo impianto avrà una capienza ridotta anziché aumentata (dai circa 80 mila posti attuali ai previsti 71.500) e l’uso sarà condiviso da due club (caso unico in Europa per uno stadio di proprietà). Guardandosi attorno, gli esempi non mancano. Quasi pronto il Camp Nou, del Barcellona, lo stadio di calcio più grande d’Europa. Non sfiorava per poco i 100 mila posti ma, dopo l’abbattimento e la ricostruzione in fase avanzata, potrà ospitare fino a 105 mila spettatori. Restando sempre in Spagna, il Santiago Bernabeu è di proprietà del Real Madrid ed è stato rinnovato nei passati cinque anni, con una capienza aumentata di circa 5 mila unità. È l’arena più moderna e tecnologica che il mondo del calcio possa vantare.
In Inghilterra, c’è la tradizione degli stadi di club. Il Tottenham ha demolito il suo impianto datato 1889 e dal 2019, dopo una decina di anni dall’annuncio, può avere più ospiti. A Manchester, lo United, con l’auspicio di tornare ai fasti del passato, vorrebbe abbattere l’Old Trafford (75 mila posti), eretto nel 1910, per costruire vicino un complesso avveniristico, curato da Norman Foster, per rendere il « teatro dei sogni» uno spettacolo per 100 mila paganti. In parallelo verrebbero costruite anche 17 mila abitazioni. Fa eccezione il City, che dal 2002 è di casa in un impianto da 55 mila spettatori, di proprietà del Comune. Lo studio di architettura Populous — lo stesso che si è occupato di San Siro — è autore del progetto che farebbe espandere l’Etihad stadium dai 55 mila agli oltre 61 mila posti. L’intenzione è di inserire anche bar, una piazza, un albergo e un museo.
È pubblico anche il Parco dei Principi dove gioca il Psg. La società ha avanzato una proposta di acquisto, ma la sindaca di Parigi si è opposta: non vuole cedere lo stadio al Qatar. Il club ha quindi puntato gli occhi sullo stabilimento Stellantis di Poissy e su un’area a Massy, 25 chilometri a sud dal centro parigino. Il sindaco della cittadina nell’Essone, dopo l’iniziale contrarietà, ha espresso la volontà di indire un referendum. Parola proibita a Milano.
House of Doge, braccio operativo ufficiale della Dogecoin Foundation, è diventato il principale azionista del club di Serie C: si tratta di un’azienda leader nel settore delle criptovalute, usate anche dal patron di Tesla
Inizia una nuova era per la Triestina.Il club giuliano cambia proprietà e l’operazione rappresenta una svolta storica per il mondo del calcio: il nuovo azionista di maggioranza è infatti la società House of Doge, sezione operativa della Dogecoin Foundation, colosso mondiale nel settore delle criptovalute. Si tratta della prima operazione di questo genere nel calcio europeo.
COLOSSO DELLE CRIPTO – Dogecoin è una valuta digitale decentralizzata e open-source, lanciata nel dicembre 2013 dagli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson Palmer. Negli ultimi l’azienda si è espansa a tal punto che le sue criptovalute sono state adottate come metodo di pagamento delle aziende guidate da Elon Musk, tra cui Tesla. “Il nostro investimento nella Triestina va ben oltre il calcio – ha spiegato Marco Margiotta, Ceo di House of Doge -. Si tratta di connettere la comunità globale di Dogecoin con uno dei club più storici d’Europa e dimostrare che gli asset digitali possono generare valore, cultura e passione nel mondo reale. Puntiamo a creare un movimento condiviso che unisca l’orgoglio locale con l’innovazione globale“.
LA NOTA DEL CLUB – “Questa operazione rivoluzionaria – si legge nella nota della Us Triestina Calcio 1918 – segna l’integrazione diretta nella propria struttura di un veicolo di commercializzazione legato alle criptovalute, per la prima volta in un club calcistico europeo“. L’obiettivo della compagnia è “accelerare l’adozione di Dogecoin” attraverso lo sport, dai pagamenti alle partnership, fino alle esperienze globali dei tifosi.
Il fair play del belga prende gli applausi dello stadio
Quando si cade c’è sempre bisogno di qualcuno che ti aiuta a rialzarti. Se succede davanti a un pubblico mondiale, fa il giro del pianeta. Nell’ultima batteria dei 3000 siepi maschili ai Mondiali di atletica, a Tokyo, il colombiano Carlos San Martin cade nelle battute iniziali della gara dopo un contatto con l’etiope Lamecha Girma, primatista mondiale, che ha avuto bisogno di un’impresa poi per prendersi la finale con il secondo posto.
Ma non è questo che ha impressionato il pubblico ma il prezioso gesto sportivo del belga Tim van de Velde. L’atleta sudamericano è riuscito a rialzarsi, ma era sofferente e non ce la faceva a raggiungere il traguardo. Il belga, caduto anche lui durante la gara, gli mette una mano dietro alla schiena e lo aiuta, lo accompagna alla linea d’arrivo, sostenuto dagli applausi del pubblico che ha apprezzato il bel gesto. Il risultato sportivo delude, sono entrambi eliminati, ma certe immagini sono per sempre.