
Luciano Gaucci (Roma, 28 dicembre 1938 – Santo Domingo, 1º febbraio 2020) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano, divenuto famoso nell’ippica e poi nel mondo del calcio, prima come vice di Dino Viola alla Roma, poi come presidente del Perugia per tredici anni.
Esuberante, amante della provocazione, scopritore di talenti: muore a 81 anni l’ex presidente oltre che del club umbro, di Viterbese, Sambenedettese e Catania, con un passato da dirigente della Roma. Luci e ombre giudiziarie nella vita di un uomo che ha segnato decenni del movimento calcistico italiano
ROMA – Il mondo del calcio piange la scomparsa di Luciano Gaucci. Fu prima imprenditore e dirigente, con un’esperienza come vicepresidente della Roma durante la gestione di Dino Viola, e poi patron del Perugia in prima persona: acquistò il club umbro verso la fine del 1991, rilevando una squadra ormai abituata a barcamenarsi in Serie C1 dopo i lustri dei decenni precedenti e una società prossima al fallimento. Vulcanico, capace di infiammare le folle con le sue dichiarazioni a effetto, Gaucci riuscì a riportare gradualmente il club biancorosso fino alla Serie A, non senza ombre: dopo lo spareggio promozione in Serie B vinto con l’Acireale, venne squalificato per tre anni per aver regalato un cavallo a un arbitro. Proprio il mondo dell’ippica lo aveva visto protagonista con la grande intuizione di Tony Bin, un cavallo acquistato per soli 12 milioni di lire quando era ancora un puledro e rivenduto per 3 miliardi dopo svariati successi. continua a leggere
Non ti sarò mai grato abbastanza a te e alla tua famiglia ………Grazie di tutto 🙏🤍❤️ Dopo di te il NULLA a Perug… twitter.com/i/web/status/1…—
Marco Materazzi (@iomatrix23) February 01, 2020

