Secondo le prime informazioni il fuoco sarebbe partito da un’avaria a un dissalatore. La segnalazione è arrivata dal campeggio Santapomata. Presente anche l’ex ministro Rosy Bindi
Nella foto l’incendio a Castiglione della Pescaia
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (GROSSETO). Forte incendio con 600 persone evacuate da un campeggio a Castiglione della Pescaia (Grosseto), in località Rocchette. Secondo prime informazioni il fuoco sarebbe partito da un’avaria a un dissalatore.
Nel primo pomeriggio i vigili del fuoco hanno lavorato con quattro squadre e l’aiuto di cinque elicotteri della Protezione Civile della Regione Toscana e uno dei Vigili del Fuoco. Bonificata l’area dopo le operazioni.
Il camping Santapomata era molto affollato di camper, roulotte e automobili. Alcune bombole del gas della struttura sarebbero anche esplose, a quanto riferiscono testimoni. L‘area dell’incendio si era molto allargata, anche a causa del forte vento e ha coinvolto la pineta storica di Roccamare.
Su disposizione della prefettura i turisti sono stati evacuati al palazzetto dello sport dove è stata allestito un punto di raccolta, con acqua e zone d’ombra. Usati per trasferirli mezzi di Autolinee Toscane e scuolabus del Comune. Al momento non si registrano feriti, ma i danni ambientali e materiali potrebbero essere ingenti.
SecondoIl Tirreno tra i turisti evacuatisarebbe stata presente anche Rosy Bindi.
Sempre nella provincia di Grosseto, ma in altro versante, c’è stato un altro incendio a Granai di Cinigiano dove le fiamme hanno colpito una vasta porzione di terreno collinare a bosco. Sono intervenuti due elicotteri del sistema regionale e squadre dell’Unione comuni Amiata Sud e del volontariato Antincendi boschivi. Le fiamme sono state dichiarate sotto controllo.
Il rogo è divampato in località Su Trambuccone. In serata riaperto lo spazio aereo
Olbia – Un incendio è divampato nel primo pomeriggio di oggi 10 luglio in località Su Trambuccone, vicino alla quattro corsie Olbia Sassari. Segnalato dalla vedetta di Capo Ceraso alle 14,17 è scattata la macchina dei soccorsi. In azione il super puma dalla base di Alà dei Sardi, un elicottero proveniente dalla base del Limbara a cui si è aggiunto il canadair, mentre a terra hanno operato squadre dei vigili del fuoco, la pattuglia del Corpo forestale di Olbia e il Gauf, gruppo di analisi e uso del fuoco composto di due squadre per un totale di 15 persone, una decina di uomini di Forestas, barracelli di Loiri e di Monti, la pattuglia di Padru e l’ associazione di protezione civile Gaia. La polizia stradale ha coordinato la gestione della viabilità.Nessun pericolo per le abitazioni, ma l’incendio ha causato disagi ai voli in arrivo all’aeroporto Costa Smeralda che sono stati dirottati tra Alghero e Cagliari (le partenze sono state regolari). Solo in serata è stato riaperto lo spazio aereo sul cielo di Olbia.
Con una nota la Geasar, società che gestisce l’aeroporto ha spiegato nel dettaglio la gestione dei voli.
«Le operazioni di volo del Costa Smeralda sono state sospese per consentire ai mezzi aerei antincendio di operare in sicurezza nella zona interessata. A seguito della chiusura dello spazio aereo, diversi voli in arrivo sono stati dirottati verso scali alternativi, tra cui Cagliari, Alghero, Roma Fiumicino, Pisa e Figari. Nel complesso, si registrano 9 voli dirottati e10 voli cancellati. Lo spazio aereo è stato riaperto alle ore 20:45, consentendo la graduale ripresa degli arrivi verso lo scalo Costa Smeralda. Geasar, in costante coordinamento con le autorità competenti e le compagnie aeree, ha attivato tutte le procedure previste per la gestione delle irregolarità operative, garantendo assistenza continua ai passeggeri coinvolti».
Bruciati circa quattro ettari di pascolo, con macchia mediterranea, rovi e vegetazione vicino a un corso d’acqua.
Giornata di fuoco in Sardegna: undici incendi, intervengono canadair ed elicotteri
Sassari Giornata di fuoco in Sardegna, oggi 10 luglio. Undici i roghi in diverse zone dell’isola, tre dei quali hanno richiesto l’intervento della flotta aerea regionale e nazionale. Necessario il dispiegamento di elicotteri leggeri,super puma e due canadair a Olbia.
Nurri, pascoli in fumo a Su Nurazzolu– Uno dei fronti più impegnativi è stato quello in agro di Nurri, in località Su Nurazzolu. Il rogo ha aggredito i pascoli nudi della zona e ha richiesto l’intervento di un super puma partito da Fenosu, oltre all’elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Villasalto. A terra, il coordinamento è stato affidato alla stazione forestale di Isili, con il supporto delle squadre Forestas di Villanovatulo, dei volontari di Isili e Orroli, dei barracelli comunali e del gruppo Gauf di Cagliari. I mezzi aerei hanno concluso le operazioni attorno alle 17.00.
Olbia, fiamme a due passi dall’aeroporto Situazione più delicata quella che si è sviluppata nelle campagne intorno all’aeroporto di Olbia. Il rogo, tuttora in corso, ha reso necessario un massiccio intervento aereo: in cielo sono entrati in azione l’elicottero del Corpo forestale decollato da Limbara, il super puma di Alà dei Sardi e due canadair della flotta nazionale. La macchina antincendio è stata diretta dalla stazione forestale di Olbia e coordinata dal centro operativo provinciale del Corpo forestale di vigilanza ambientale di Tempio, con la partecipazione delle squadre Forestas dei cantieri di Olbia e Monti, dei barracelli di Loiri Porto San Paolo, Monti e Padru, dei vigili del fuoco di Olbia e del Gauf di Tempio.
Osini, elicotteri sopra C. Sirigu – A Osini, in località C. Sirigu, il fuoco ha richiesto l’attivazione della macchina dei soccorsi coordinata dalla stazione forestale di Jerzu. In volo, l’elicottero del Cfva da S. Cosimo ha supportato le squadre Forestas a terra, impegnate con mezzi e uomini dei cantieri locali. I mezzi aerei hanno lasciato l’area intorno alle 17.45. Nelle altre otto località colpite dalle fiamme, i roghi sono stati contenuti grazie all’intervento delle squadre di terra. (se.lu.)
Oggi pomeriggio, invece, il vice ispettore Marco Neri e l’agente Francesco D’Onofrio, saranno sottoposti a intervento chirurgico per ricostruire le parti del corpo rimaste ustionate
Foto Lapresse
Claudio Ercoli, 67 anni, è morto. Il dipendente dell’area di servizio Eni in via dei Gordiani, che aveva riportato ustioni sul 55% del corpo, era rimasto gravemente ferito nella doppia esplosione. Ercoli nei giorni scorsi aveva dato anche alcuni segnali di ripresa, tanto da essere sentito, nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio, dalla polizia.
“Ero nel gabbiotto e non mi sono reso conto di quello che stava accadendo“. Aveva mormorato. Solo poche battute. Ieri, invece, la sua situazione clinica è peggiorata e oggi è morto. A darne notizia è stata la questura di Roma che indaga sul caso coordinata dalla procura e poi la Asl Roma 2. Claudio Ercoli era responsabile della stazione di servizio Eni.
Gli interventi subiti da Claudio Ercoli – Claudio Ercoli era stato sottoposto nella giornata di ieri a un complesso intervento di innesto di cute omologa. L’equipe medica e chirurgica ha messo in atto “ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate”, ha spiegato la Asl.
La direzione aziendale della Asl Roma 2 “esprime la propria vicinanza alla famiglia della vittima e il pieno supporto ai professionisti sanitari che stanno proseguendo senza sosta nell’assistenza al secondo paziente“. La vittima era stata trasferita al pronto soccorso a bordo di una pattuglia dell’Arma ed era stato soccorso da un carabiniere che lo aveva portato via dalla sua auto già avvolta dalle fiamme.
Il distributore di via dei Gordiani
Come stanno i feriti – Mauro Bagaglini, l’autista di 58 anni della cisterna carica di gpl, poi esplosa, resta appunto ancora in ospedale. Ancora non è in grado di parlare, è ancora sconvolto. Lui ha il 25% del corpo coperto da ustioni. “Rimane invece ancora in condizioni critiche, ma stabile. La prognosi resta riservata“, spiegano fonti sanitarie.
Oggi pomeriggio, invece, presso il reparto di chirurgia del policlinico Umberto I, il vice ispettore Marco Neri e l’agente Francesco D’Onofri, i due poliziotti che hanno riportato le ustioni più gravi, saranno sottoposti a intervento chirurgico per ricostruire le parti del corpo rimaste ustionate.
Con profondo dolore, la Cisl di Roma Capitale e Rieti, con la segretaria generale Rosita Pelecca “esprime il suo cordoglio per la tragica scomparsa di Claudio Ercoli, rimasto gravemente ferito nell’esplosione avvenuta venerdì scorso. In questo momento di grande tristezza, conclude la nota, ci uniamo al dolore della sua famiglia e dei suoi cari, condividendo la loro sofferenza e il loro lutto“, si legge in una nota.
Il cordoglio – Saputa la notizia Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia di Claudio Ercoli: “La sua morte, avvenuta dopo giorni di lotta tra la vita e la morte, ci colpisce profondamente. Quanto accaduto è una tragedia che richiama l’urgenza di mantenere altissimi gli standard di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Mi auguro che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Alla famiglia, ai colleghi e a chi gli ha voluto bene va il nostro pensiero e il nostro abbraccio più sincero. Ci tengo anche a ringraziare tutti gli operatori sanitari che, in questi giorni, hanno assistito lui, così come gli altri feriti, con grande professionalità, tenacia e dedizione“.
“Con profondo dolore ho appreso della tragica scomparsa di Claudio Ercoli, rimasto gravemente ferito nell’esplosione di venerdì scorso in via dei Gordiani. In questo momento di tristezza, tutta la città si unisce nel cordoglio per questa perdita. A nome di Roma desidero esprimere la nostra vicinanza più sincera alla sua famiglia, ai suoi amici e a quanti gli volevano bene“, ha scritto in una nota il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
L’indagine – Nel fascicolo aperto sul caso in procura al momento si ipotizzano i reati di disastro colposo e lesioni, ma gli inquirenti potrebbero valutare anche reati ambientali. Ora, con la morte di Ercoli, nelle prossime ore nel fascicolo della procura di Roma potrebbe entrare il reato, più grave, di omicidio colposo. Nel frattempo si ipotizza l’errore umano ed è stato acquisito un video.
Lunedì scorso c’è stato un primo vertice a piazzale Clodio con pm e vigili del fuoco e al fine di capire le cause dell’incidente al distributore e ricostruire i momenti precedenti all’esplosione potrebbe essere affidato l’incarico per una maxi-consulenza. In settimana verranno sentiti testimoni a cominciare da chi era al distributore in quei momenti e, quando i medici lo consentiranno, anche i due feriti più gravi.
Le fiamme hanno aggredito le sterpaglie vicino al campo da calcio Salvatore Zichina
Canadair – Ipa
Un incendio ha fatto scattare l’allarme nell’isola di La Maddalena oggi 8 luglio. Le fiamme hanno aggredito delle sterpaglie nella frazione di Moneta, vicino al campo da calcio Zichina, e per precauzione sono state fatte evacuare le case lì vicino.
Per domare le fiamme, spinte dal maestrale, sono dovuti intervenire un Canadair da Olbia e un elicottero del Corpo forestale regionale. La macchina antincendio era pronta a intervenire perché oggi sulle coste orientali d tutta la Sardegna era previsto il rischio estremo di incendio e i danni sono stati limitati:in salvo una ventina di residenti, trasportati in mare dalla Capitaneria di porto.
Tira un sospiro di sollievo il sindaco di La Maddalena, Fabio Lai. “A causa dell’allerta rossa per il rischio incendi stamattina ho attivato il Coc. Appena finita la riunione è scoppiato l’incendio. Questo ci ha permesso di intervenire subito con tutte le forze a disposizione“, spiega all’Adnkronos.
Le fiamme hanno aggredito le sterpaglie vicino al campo da calcio Salvatore Zichina. “Abbiamo subito chiesto l’intervento della Capitaneria di porto che dal mare ha messo al sicuro una ventina di residenti, tra cui alcuni disabili – continua il sindaco -. Per fortuna poi c’è stato l’intervento degli specialisti con l’elicottero che è potuto comodamente atterrare nel campo da calcio e con un Canadair. Per fortuna tutto è andato per il meglio“. Oggi è martedì e in quella zona c’era poco movimento: “Se fosse successo di mercoledì, col mercatino settimanale proprio lì vicino – conclude Fabio Lai-, avremmo potuto avere anche più problemi“.
La band in formazione originale, Ozzy sul trono nero, e i fuochi d’artificio per gli oltre 40mila fan. L’ultima performance è storia del metal
Fuochi d’artificio sopra il Villa Park Stadium di Birmingham. E più di 40mila persone con gli occhi lucidi. Lacrime e applausi, il cuore morbido del metal. La voce di Ozzy Osbourne che si spezza su Paranoid, cantata con tutto il fiato che gli è rimasto. L’ultima. Davvero. Dopo più di mezzo secolo, i Black Sabbath hanno salutato la loro città con un concerto che è già storia: “Back To The Beginning”, il ritorno alle origini, forse la fine di tutto.
Ozzy, Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward, in formazione originale, di nuovo insieme sullo stesso palco, per la prima volta in vent’anni. Per l’ultima volta. A casa. A Birmingham. Dove nel 1968 tutto è cominciato.
Tom Morello e Steven Tyler in “Back to the Beginning”. Fotografia: Ross Halfin
Un concerto-fiume che ha visto passare il testimone a tre generazioni di rocker e metalhead, con una lineup stellare:Metallica, Slayer, Pantera, Tool, Gojira, Alice in Chains, Halestorm, Anthrax, Lamb of God, Mastodon. E ospiti fuori dal genere: Billy Corgan, Fred Durst, Zakk Wylde, Slash, Duff McKagan, Jonathan Davis, Sammy Hagar. Insieme, in un’unica giornata, per celebrare la band che ha inventato il metallo.E che lo ha consegnato alla leggenda.
Bill Ward si esibisce con i Black Sabbath. Foto: Black Sabbath/Ross Halfin
Il concerto unico, con incassi destinati in beneficenza, è stato presentato come l’ultima esibizione dal vivo di Ozzy, a cinque anni dall’annuncio della malattia, il Parkinson, che lo sta consumando.
Considerato uno dei frontman più “selvaggi” della storia della musica, ha cantato seduto su un trono nero sormontato da un pipistrello, lungo cappotto di pelle, occhi bistrati di nero, luci basse, come si addice al “Prince of the Darkness”, il Principe delle Tenebre, e si è concesso anche lacrime di commozione mentre la folla impazziva per brani come “Crazy Train”, “War Pigs”, “Iron Man”, “Children of the Grave“, chiusura con “Paranoid“. “Il mio regalo a Birmingham. Ora posso morire felice”, ha detto. La moglie Sharon ha raccontato che questo concerto gli ha dato “un motivo per alzarsi ogni mattina”.
“Non avete idea di come mi sento. Grazie dal profondo del mio cuore”, ha sussurrato tra gli applausi.
“Il più grande spettacolo heavy metal della storia” – La direzione musicale è stata affidata a Tom Morello, che ha definito lo show “il più grande spettacolo heavy metal della storia”. Biglietti andati esauriti in meno di 20 minuti, prezzi da capogiro – da 236 a 3.000 euro – e un cuore grande: tutti i profitti destinati a charity impegnate contro il Parkinson e a sostegno dei bambini malati di Birmingham.
Che questo concerto sia il canto del cigno o solo un capitolo di una saga ancora da scrivere, lo dirà il tempo. Tony Iommi ha lasciato aperta la porta a un possibile nuovo album, e i suoi compagni sono pronti a seguirlo. In un’intervista a Classic Rock, Iommi non ha escluso la possibilità di un nuovo disco: “Può essere interessante, ma non voglio passare anni a comporre e poi finisce tutto in niente”. Anche Butler e Ward si sono detti aperti. Ma per ora, il sipario è calato.
“Non pensavo di piangere. Invece ho pianto tutto il tempo” – James Rogers, 26 anni, avvocato di Londra, non riesce ancora a crederci: “Mi ha sorpreso quanto mi sono emozionato. Quando è partita Mr. Crowley c’era qualcosa di magico nell’aria. È stato bellissimo”.
Hassen Gaungoo, 41 anni, sviluppatore software, è venuto con il collega Alex Taylor, 38, da Croydon: “È la fine di un’epoca”, ha detto Taylor. “Hanno inventato il metal. Sapere che è finita è una sensazione stranissima“.
Sarah Arifi, 30 anni, avvocato, era tra le prime file: “Non mi sentivo abbastanza importante per essere qui. E invece eccomi. Ho pianto”.
Andrew Dean, 27 anni, è volato dalla Pennsylvania: “Un sogno. Credo sia il momento più importante della mia vita finora”. Dani Butterworth, 39, è venuta da Cheshire: “L’ho amato per tutta la vita. Ozzy ha dato tutto”.
Ozzy Osbourne si esibisce al Back to the Beginning di Villa Park. Foto: Black Sabbath/Ross Halfin
Le autorità invitano i residenti a rimanere in casa e affermano che oltre 700 vigili del fuoco stanno combattendo l’incendio
Un rapido incendio, alimentato da forti venti, sta divampando alla periferia di Marsiglia, la seconda città più grande della Francia, hanno riferito le autorità, mentre i vigili del fuoco in tutto il Mediterraneo combattono le fiamme provocate da un’intensa ondata di calore.
“L’incendio è alle porte di Marsiglia“, ha detto martedì ai giornalisti il prefetto regionale Georges-François Leclerc, aggiungendo che l’incendio non è ancora stabile né contenuto, ma che la situazione sembra essere “sotto controllo“.
“Le istruzioni sono semplici: avere fiducia nei vigili del fuoco, lasciare che i servizi di emergenza facciano il loro lavoro e rimanere in casa“, ha detto. “I vigili del fuoco stanno difendendo la città“. Ilministro degli Interni francese, Bruno Retailleau, sarebbe dovuto arrivare in città in serata.
Sospinto da un vento a 70 km/h, con raffiche che raggiungevano i 100 km/h, l’incendio ha riempito il centro di Marsiglia di fumo acre e ceneri volanti. I video ripresi dalla zona centrale del Porto Vecchio hanno mostrato grandi colonne di fumo che si alzavano sulla città. Circa 450 persone sono state evacuate, ha dichiarato il comune di Marsiglia.
Ha esortato i residenti, soprattutto nei quartieri settentrionali del XV e XVI arrondissement, più vicini all’incendio, a “rimanere in casa per evitare l’esposizione al fumo” dell’incendio. Quattro palestre della città sono state aperte per accogliere eventuali ulteriori sfollati.
“Si sente, si vede e si sente“, ha detto a BFMTV Vanessa, residente del XVI arrondissement. “È orribile. Siamo tutti spaventati. È una catastrofe, non si può nemmeno mettere il naso fuori dalla porta di casa – a Marsiglia!”
L’aeroporto di Marsiglia ha cancellato tutti i voli, i servizi ferroviari da e per il nord e il nord-ovest della città sono stati sospesi, due autostrade, strade principali e diverse gallerie stradali nella città sono state chiuse e molti servizi di autobus sono stati interrotti, hanno affermato le autorità.
Guardian graphic. Source: Région Sud government, S-NPP / NOAA-20 VIIRS
La prefettura della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurraha diramato numerosi avvisi sui cellulariinvitando gli abitanti a chiudere porte e persiane, ad stendere la biancheria bagnata attorno alle aperture e a tenere tutte le strade libere per i servizi di emergenza.
Il municipio ha dichiarato che 720 vigili del fuoco, tra cui decine di membri dei dipartimenti limitrofi, stavano combattendo l’incendio con 220 veicoli di emergenza, supportati da elicotteri e aerei lancia-acqua. Circa 350 ettari di terreno erano stati bruciati nel tardo pomeriggio.
Le autorità locali hanno dichiarato che 20 case sono state distrutte, diverse delle quali all’interno dei confini cittadini. Nove vigili del fuoco sono in cura per inalazione di fumo e quattro residenti sono stati ricoverati in ospedale in circostanze “relativamente urgenti“.
Il sindaco di Marsiglia, Benoît Payan, si è congratulato con i vigili del fuoco della città “che finora hanno salvato diverse centinaia di case“. Un importante ospedale a nord della città era passato ai generatori di emergenza “a scopo precauzionale“, ma era comunque al sicuro, ha aggiunto.
“Mentre parliamo, è una battaglia“, ha detto Payan, paragonando la lotta all’incendio alla “guerriglia“.
Ha aggiunto: “Stiamo aspettando di vedere cosa succederà durante la notte, perché anche quello è fondamentale. Tutto è strategico: velocità del vento, umidità, calare della notte… È estremamente complesso”.
L’aeroporto di Marsiglia ha sospeso tutti i voli a mezzogiorno, poco dopo l’incendio divampato nei pressi della vicina cittadina di Les Pennes-Mirabeau. I media locali hanno riferito che la causa sembra essere stata un veicolo che ha preso fuoco sull’autostrada A552.
Le partenze per Bruxelles, Monaco e Napoli sono state cancellate, con i voli in arrivo dirottati verso aeroporti vicini, tra cui Nizza e Nîmes. Marsiglia è il secondo aeroporto regionale più grande della Francia, con quasi 11 milioni di passeggeri gestiti lo scorso anno.
Non si hanno notizie immediate di vittime, ma il sindaco di Les Pennes-Mirabeau ha dichiarato che due complessi residenziali sono stati evacuati e che i vigili del fuoco si stanno preparando a combattere le fiamme in avvicinamento nei pressi di una casa di riposo.
Tre dipartimenti della Francia meridionale, Bocche del Rodano, Varo e Vaucluse, sono in stato di allerta incendi. Molte foreste della regione sono state chiuse e barbecue e sigarette sono stati vietati nelle zone boschive.
In Francia scoppiano circa 4.000 incendi ogni anno, circa il 90% dei quali causati dall’attività umana. Chi provoca un incendio boschivo, per negligenza o accidentalità, è punito con una pena detentiva fino a 10 anni.
A circa 250 km a ovest di Marsiglia, un incendio boschivo divampato nei pressi della città di Narbona era ancora attivo martedì, dopo aver bruciato circa 2.000 ettari di foresta, costringendo alla chiusura parziale dell’autostrada A9 e a decine di evacuazioni.
Alimentato da venti a 60 km/h, l’incendio stava ancora avanzando, ma “più moderatamente“, ha dichiarato martedì il prefetto del dipartimento dell’Aude, Christian Pouget. Sono stati impiegati più di 1.000 vigili del fuoco, cinque dei quali sono rimasti leggermente feriti. Tra i 4.000 e i 5.000 abitanti di Narbonne sono ancora confinati nelle loro case, ha aggiunto.
In Spagna , i vigili del fuoco nel nord-est del paese hanno continuato a combattere un incendio boschivo nella provincia catalana di Tarragona, che ha bruciato oltre 3.100 ettari di foreste, terreni agricoli e urbani e ha costretto 18.000 persone a rimanere in casa.
Venti fino a 90 km/h hanno complicato gli sforzi di circa 100 militari dell’unità di emergenza militare spagnola e di 300 vigili del fuoco della regione impegnati a combattere l’incendio divampato domenica nel comune.
Martedì la Siria ha chiesto aiuto all’UE per combattere gli incendi boschivi che da sei giorni divampano in una vasta distesa di foresta. I vicini Giordania, Libano e Turchia hanno già inviato squadre antincendio per fornire assistenza.
L’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari in Siria ha affermato che gli incendi hanno colpito circa 5.000 persone e 60 comunità, distruggendo 100 kmq di foreste e terreni agricoli, ovvero oltre il 3% della superficie forestale della Siria.
Il terreno accidentato, l’assenza di fasce tagliafuoco, i forti venti e la presenza di mine e ordigni inesplosi stavano rendendo difficile combattere efficacemente l’incendio, ha affermato il ministro per le emergenze e la gestione delle catastrofi, Raed al-Saleh.
In Grecia, le autorità di Atene hanno chiuso l’Acropoli, il sito antico più visitato della città, dalle 13:00 alle 17:00 ora locale, a causa delle temperature che hanno raggiunto i 38 °C. Le rovine si trovano su un pendio roccioso che offre poca ombra.
Il presidente della Lazio: “Queste so’ le maledizioni che mi mandano”
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, 68 anni, è stato ricoverato nella giornata di martedì 8 luglio al policlinico Gemelli di Roma. Il trasporto in ospedale, secondo le prime notizie rimbalzate sulle agenzie e anche sul web, era collegato a un malore accusato al Senato.
Il diretto interessato, a La Presse, ha smentito: “Ma quale malore, nessun malore. Sono andato per accertamenti. Queste so’ le maledizioni che mi mandano, quindi purtroppo mi devono sopportare. Capito qual è il tema?“. Lo staff del senatore azzurro, all’Ansa, ha fatto sapere: “In merito alle notizie circolate nel pomeriggio, si precisa che il senatore Claudio Lotito si è sottoposto a un ricovero per accertamenti di controllo presso il policlinico universitario Agostino Gemelli. Le condizioni di salute sono buone e non si è trattato di alcun malore“. Lotito, è stato aggiunto, ha tenuto a ringraziare il personale medico per la professionalità e l’attenzione ricevuta, rassicurando allo stesso tempo tutti coloro che in queste ultime ore gli hanno manifestato affetto e vicinanza.
Fonti qualificate, a RomaToday, hanno confermato che Claudio Lotito si trova in ospedale per eseguire degli accertamenti di routine.
L’uomo avrebbe fatto irruzione correndo verso il velivolo in fase di rullaggio – L’incidente, avvenuto attorno alle 10.20, ha causato disagi significativi allo scalo: i voli sono stati cancellati
Una persona è morta all’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio dopo essere stata risucchiata dal motore di un aereo che in quel momento si stava preparando al decollo. L’individuo, si legge sul Corriere della Sera che cita fonti aeroportuali, avrebbe fatto irruzione nello scalo correndo contro il velivolo in fase di rullaggio.
L’aereo coinvolto sarebbe unAirbus A319 di Volotea con destinazione l’aeroporto delle Asturie. Il velivolo, secondo la ricostruzione, stava ultimando il cosiddetto «pushback», cioè la manovra di allontanamento dalla piazzola di sosta.
L’incidente, avvenuto attorno alle 10.20, ha causato disagi significativi all’aeroporto, dove le operazioni di volo sono state sospese. Lo scalo è stato temporaneamente chiuso, con conseguente cancellazione o dirottamento di numerosi voli verso gli aeroporti di Milano Malpensa, Bologna e Verona.
Secondo una nota diffusa da ItaliaRimborso, gruppo che si occupa dei rimborsi per ritardi e cancellazioni, sono già 29 i voli coinvolti, per un totale di oltre 5.000 viaggiatori colpiti da disservizi, un numero destinato a crescere nelle prossime ore.
Per ovviare, lo Stato è costretto a rivolgersi a società private, con elicotteri meno capienti e costi molto più elevati
Mentre l’estate porta con sé un’escalation di incendi boschivi, tra i peggiori degli ultimi anni, i più potenti elicotteri antincendio d’Europa sono fermi a terra per motivi burocratici. È quanto sta accadendo agli Erickson S64F dei vigili del fuoco, veri e propri colossi del cielo capaci di riversare 10mila litri d’acqua in meno di un minuto. Eppure, dal 26 giugno, sono tutti indisponibili. Motivo? Una dicitura che lascia sgomenti: «Indisponibilità per causa burocratica». Come riporta il Corriere della Sera, il centro operativo di Ciampino (Coan), punto nevralgico del dispositivo aereo antincendio italiano, è attualmente inattivo. E a bloccare gli elicotteri non è un problema tecnico o una carenza di personale, ma un pasticcio amministrativo legato al mancato rinnovo delle abilitazioni di volo da parte di Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Il nodo delle licenze – Tutto ha origine da un cambiamento normativo risalente al 2012, con l’entrata in vigore di un regolamento europeo che ha imposto la patente Easa (l’ente europeo per la sicurezza aerea) per i piloti di velivoli civili. Il S64F, pur usato dai vigili del fuoco, non è classificato come “velivolo di Stato” e quindi rientra nelle regole Easa.Nel 2019, proprio per regolarizzare la situazione, Enac aveva predisposto un percorso formativo su misura per i piloti dei vigili del fuoco sprovvisti dei requisiti richiesti.
L’ente interrompe i rinnovi per «mancanza di requisiti» – Per cinque anni, tutto sembra filare liscio: le abilitazioni vengono regolarmente rinnovate. Ma il 31 gennaio 2024, senza preavviso, l’ente cambia linea: nessun rinnovo, ma una semplice trascrizione in un registro secondario, l’Appendice nazionale, con la motivazione che «mancano i requisiti». Quegli stessi requisiti, però, erano stati alla base del percorso speciale autorizzato dallo stesso Enac anni prima. Un cortocircuito normativo. E intanto i piloti scoprono improvvisamente che le loro licenze non sono mai state pienamente valide.
Il ricorso di uno dei piloti – Dopo un incidente sospetto e crescenti dubbi, uno di loro decide di fare ricorso. Il ricorso del pilota è ora nelle mani del Consiglio di Stato, che ha chiesto chiarimenti urgenti a Enac. Di fatto, però, l’intero sistema è congelato. Nessuno vuole rischiare di far volare mezzi così complessi senza una copertura legale chiara. L’Enac e il Viminale, da parte loro, avevano inizialmente minimizzato: si poteva continuare a volare con la “patente limitata”. Ma ora, con il ricorso in atto, anche questa possibilità è svanita. .
«È incredibile che in piena emergenza climatica e incendi, i migliori mezzi a disposizione siano bloccati da cavilli amministrativi», denuncia Mario Cicchetti, legale del pilota ricorrente, che chiede un «tempestivo pronunciamento del Consiglio di Stato». La questione, infatti, non è più solo tecnica o legale, ma urgentee politica: ogni giorno di ritardo può significare ettari di bosco persi, rischi per vite umane e un aggravio dei costi pubblici.
La necessità di appoggiarsi a società private – Il risultato? Nessuno S64F è operativo, proprio nel momento in cui sarebbero più necessari. Per ovviare, lo Stato è costretto a rivolgersi a società private, con elicotteri meno capienti (come i Canadair, che portano la metà dell’acqua) e costi molto più elevati. Basti pensare che un pilota del Corpo nazionale guadagna 3.000 euro al mese, mentre per ogni pilota privato lo Stato spende fino a 1.800 euro al giorno.
Fino all’alba vigili del fuoco impegnati a salvare persone in pericolo e a risolvere problemi legati a incendi, esplosioni e alberi caduti
Piogge torrenziali e grandine la notte scorsa sul territorio della provincia di Como, con violente raffiche di vento fin oltre la mezzanotte. Il comando provinciale dei Vigili del fuoco ha reso noto questa mattina di avere eseguito, fino all’alba di oggi, un totale di 169 interventi di soccorso tecnico urgente gestendo 359 chiamate per il maltempo che sta colpendo la Lombardia.
Sono stati effettuati 8 interventi di salvataggio di persone in pericolo, un intervento per incidente stradale, 41 operazioni di taglio piante pericolanti o cadute, 82 interventi per danni da acqua e per attività di prosciugamento, 5 interventi legati a incendi o esplosioni che hanno interessato anche cabine Enel e contatori,30 interventi di verifica e messa in sicurezza, 2 interventi per altrettanti eventi franosi.
È tornata regolare la circolazione ferroviaria sulla linea Como-Milano, interrotta ieri sera per la caduta di alberi sui binari a Cadorago.
Nubifragio questa notte in Brianza, forti piogge e alberi caduti: oltre 100 interventi in 12 ore
Sono diversi i comuni raggiunti dal maltempo: i danni causati
Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta su tutta la Brianza, causando danni e disagi diffusi. In meno di 12 ore, i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 100 interventi di soccorso tecnico urgente in diverse località del territorio.
Le richieste di aiuto sono arrivate soprattutto per la rimozione di alberi caduti e per allagamenti che hanno interessato box, cantine e locali interrati. A pagare il prezzo più alto della perturbazione è stato il comune di Usmate Velate, dove si sono registrati più di 30 interventi. La situazione ha richiesto l’attivazione del centro operativo comunale (COC), per la gestione dell’emergenza.
Vista l’emergenza, sono entrate in azione tutte le squadre permanenti del comando provinciale dei vigili del fuoco di Monza, supportate dai distaccamenti volontari sparsi su tutto il territorio brianzolo.
Alcune operazioni – hanno fatto sapere i vigili del fuco – sono ancora in corso per il completo ripristino delle condizioni di sicurezza e la messa in sicurezza delle aree colpite.
La perturbazione ha messo alla prova il sistema di risposta alle emergenze, ma il tempestivo intervento delle forze in campo ha permesso di contenere i danni e assistere la popolazione nelle situazioni più critiche.
Verano Brianza – Stando alla segnalazione effettuata sulla sua pagina Facebook dal sindaco di Verano Brianza Samuele Consonni, a seguito del temporale la via San Giuseppe, parte del centro cittadino e alcune are limitrofe sono rimaste senza corrente. Il disservizio è stato segnalato a “e-Distribuzione” in attesa dell’intervento.
Fortunatamente il Lambro è risultato essere sotto soglia, ma come ha fatto sapere il primo cittadino, il fiume è stato monitorato dalla protezione civile, attiva sul territorio per garantire la sicurezza oltre ad un pronto intervento in caso di necessità.
Besana Brianza – Una pianta è caduta in via Leopardi. La strada è stata messa in sicurezza grazie all’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile, intervenuti tempestivamente sul posto.
Albero caduto a Besana Brianza
A Besana a finire a mollo è stato anche il palazzetto dello sport con il video (ecco il link) pubblicato sulla pagina Facebook della lista civica Besana per tutti dove si vedi l’acqua che scende dal soffitto. Il gruppo civico d’opposizione denuncia la giunta per la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture pubbliche, ricordando che “quello di ieri sera non è stato un evento estremo, ma orami la normalità del clima anche nel nostro territorio“.
Lesmo – Il comune è stato colpito da un pesante nubifragio e da una tromba d’aria. “A noi – spiga un utente su Facebook – è perfino entrata acqua in mansarda e sulle scale”.
Mezzago – A Mezzago il temporale ha causato la caduta di un albero che ha colpito anche un cavo elettrico in via Rio Vallone. La strada sarebbe poi stata riaperta a seguito dell’intervento della protezione civile.
Usmate Velate – Nella mattina di oggi, martedì 8 luglio, nei pressi del centro polivalente di via Roma si stanno registrando forti rallentamenti sulla strada a causa di alcuni alberi caduti. Sul posto i vigili del fuoco, al lavoro per risolvere la situazione.
Interrotta la circolazione di alcuni treni – Ieri sera, lunedì 7 luglio, intorno alle 20.30 un albero è crollato sui binari nel territorio di Cadorago, in provincia di Como. Come conseguenza è stata interrotta la circolazione dei treni sulla linea Como-Milano, che passa per Monza in direzione del capoluogo lombardo.
Sul posto è poi intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Lomazzo (Como)per la rimozione dell’albero.
CORDIGNANO – Grossoincendionel comune di Cordignano, dove all’alba di oggi, lunedì 7 luglio, ha preso fuoco una fabbrica. A prendere fuoco in via Vicinale Col di Lana l’azienda Tofano srl, specializzata in impermeabilizzazioni edile, fotovoltaico, smaltimento amianto e montaggio carpenteria metallica.
Il centrocampista nerazzurro si fermerà per operarsi a un’ernia inguinale, nel frattempo il nuovo allenatore ha voluto tranquillizzarlo spiegandogli che non sarà solo il vice Barella
Dopo aver provato a stringere i denti il più possibile, Davide Frattesi si ferma per operarsi a un’ernia inguinale che lo ha parecchio tormentato nella passata stagione. Il centrocampista dell’Inter aveva evitato lo stop perché intanto i nerazzurri avanzavano in Champions e un’eventuale operazione a fine stagione lo avrebbe messo fuori dai giochi. Lo stesso discorso vale anche per il Mondiale per Club: Frattesi ha provato a esserci ma a un certo punto ha alzato bandiera bianca e ha dovuto anticipare il proprio rientro in Italia.
OPERAZIONE E TEMPI DI RECUPERO – Adesso è dunque arrivato il momento di dare la giusta priorità alle cure mediche e la prossima settimana a Milano il calciatore si sottoporrà a intervento chirurgico di ernioplastica. La successiva fase legata al recupero dovrebbe attestarsi attorno ai 20-30 giorni.
QUEL DIALOGO CON CHIVU– Uno stop che non dovrebbe avere alcuna conseguenza sul mercato, nel senso che non altera in alcun modo i programmi dell’Inter. Le verità è che l’addio di Inzaghi ha in qualche modo cancellato certe impellenze, se prima l’addio del centrocampista sembrava scontato, adesso non lo è più. Le cose sono cambiate anche perché Cristian Chivu ha voluto parlare con il calciatore nel corso del ritiro americano, spiegandogli che non lo vede come un vice Barella ma come un centrocampista dalle varie abilità, in grado di ricoprire più ruoli. Chivu ha fatto capire a Frattesi che con lui avrà molto più spazio rispetto al passato e che l’arrivo di Sucic non deve farlo sentire ulteriormente insidiato.
QUESTIONE MERCATO – Quelle di Chivu sono state parole che evidentemente hanno fatto breccia visto che il calciatore è passato dal chiedere la cessione al chiedere il rinnovo. L’Inter però è in una fase di cambiamento e il mondiale americano ha messo in luce lacune che per essere colmate richiedono ingenti investimenti. Denaro che in qualche modo i nerazzurri dovranno per forza di cose reperire dal mercato e allora se dovessero arrivare offerte… Frattesi non è sicuramente l’incedibile del gruppo, ciò che è vero è che l’Inter gli attribuisce un valore di circa 35 milioni di euro e che finora, al di là delle fumose voci di mercato, nessuno ha mai pensato di offrire per lui questa somma di denaro. Zero a zero palla al centro, ma almeno il calciatore è più sereno dopo aver capito quale sia la considerazione di Chivu verso di lui.
Una 63enne ha perso la vita mentre rientrava da una camminata in una campagna di Robecchetto con Induno, ferite le due persone che erano con lei
La tempesta su Milano – frame da video su X @EStreetNeck
Una violenta ondata di maltempo ha colpito Milano e la sua provincia provocando la morte di una 63enne a Robecchetto con Induno. La vittima, residente a San Vittore Olona, è stata travolta da un albero mentre rientrava da una passeggiata in compagnia di due amici. Per lei non c’è stato purtroppo nulla da fare.
La dinamica della tragedia – L‘incidente è avvenuto poco dopo le 17, in una zona rurale di Robecchetto. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, il gruppo stava camminando all’aperto quando, a causa delle forti raffiche di vento, un grosso albero è crollato improvvisamente.
La 63enne è morta sul colpo. Le due persone che erano con lei, un uomo e una donna, sono rimaste ferite in modo non grave: lui è stato portato all’ospedale di Legnano, lei è stata trasferita in elicottero al Sant’Anna di Como, entrambi in codice giallo. Sul posto sono intervenuti anche l’automedica, l’elisoccorso e i sanitari del 118.
Milano colpita da pioggia e grandine – Nel capoluogo lombardo, il maltempo si è abbattuto con intensità intorno alle 16.30 di oggi (domenica 6 luglio), portando pioggia, grandine, raffiche di vento e fulmini. In poco più di un quarto d’ora la tempesta ha perso forza, ma ha causato numerosi disagi: alberi pericolanti, rami spezzati e oggetti trascinati dal vento hanno spinto decine di cittadini a chiamare i vigili del fuoco.
La Protezione Civile del Comune di Milano, che già nella giornata di ieri aveva diramato un’allerta arancione per temporali, ha attivato la vasca di laminazione del Seveso, entrata in funzione alla fine del 2023, per prevenire esondazioni. In via Vittorini, nel quartiere di Ponte Lambro, sono state installate barriere mobili per proteggere l’area in caso di innalzamento del livello del fiume Lambro.
Interventi in corso in tutta la provincia – Le squadre del comando provinciale dei vigili del fuoco sono al lavoro in tutta l’area metropolitana per far fronte ai danni. A Nord di Milano si segnalano allagamenti, alberi caduti e problemi alla viabilità. Anche nelle province di Como, Monza e Bergamo si registrano situazioni critiche. La priorità resta la messa in sicurezza delle zone colpite e la rimozione degli ostacoli pericolosi. La situazione resta sotto costante monitoraggio.
Nella sola contea di Kerr si contano 43 vittime. Soccorritori al lavoro per trovare le ragazze di un campo estivo femminile travolto dal fiume Guadalupe
Sono almeno 67 i morti provocati dall’alluvione in Texas, hanno reso noto le autorità locali. In giornata, era stato reso noto che il bilancio delle vittime fra i minorenni era salito a 21. Sono ancora molti i ragazzi che risultano dispersi da Camp Mystic, il campo estivo sulla riva del fiume Guadalupe.
L’area colpita dall’alluvione
Le squadre di ricerca e soccorso stanno ancora lavorando per ritrovare decine di bambine ospitate da un campo estivo cristiano lungo il fiume che accoglieva complessivamente circa 750 ragazze.
“Abbiamo recuperato 43 persone decedute nella contea di Kerr: 28 adulti e 15 bambini“, ha dichiarato lo sceriffo della contea di Kerr, Larry Leitha. Ulteriori decessi sono stati registrati in altre contee limitrofe: tre nella contea di Burnet, uno nella contea di Kendall, uno nella contea di Tom Green e quattro nella contea di Travis. Leitha ha inoltre specificato che “centinaia di soccorritori sono ancora nelle zone allagate e che le operazioni di ricerca sono ancora in corso“.
”Non ho mai visto un posto così orrendamente devastato da un evento naturale”, ha scritto su ‘X’ il governatore del Texas Greg Abbott, che nelle scorse ore si è recato sul luogo della tragedia. “Non ci fermeremo finché non troveremo tutte le ragazze” che risultano ancora disperse, ha detto Abbott.
Le devastanti inondazioni sono iniziate venerdì, coincidentemente con l’inizio del fine settimana del 4 luglio, con precipitazioni equivalenti a diversi mesi di pioggia in poche ore. Il Servizio meteorologico nazionale ha emesso avvisi prevedendo ulteriori precipitazioni e ha avvertito che “il deflusso eccessivo potrebbe provocare inondazioni di fiumi, torrenti, ruscelli e altre località basse e soggette a inondazioni“, creando condizioni pericolose nelle aree interessate. Gerardo Martinez, 61 anni, ha descritto la scena: “L’acqua ha raggiunto la cima degli alberi. Circa 10 metri. Auto, case intere stavano scendendo lungo il fiume”.
Alluvione Texas, oltre 50 i morti: 15 sono bambini. Si cercano 27 ragazze disperse
Nella sola contea di Kerr si contano 43 vittime. Soccorritori al lavoro per trovare 27 ragazze di un campo estivo femminile travolto dal fiume Guadalupe
Sono almeno 51 le vittime dell’alluvione che ha colpito il Texas, causando inondazioni improvvise lungo il fiume Guadalupe. Tra queste ci sono 15 bambini. Le squadre di ricerca e soccorso stanno ancora lavorando per ritrovare le 27 bambine scomparse dal Camp Mystic, un campo estivo cristiano lungo il fiume che ospitava complessivamente circa 750 ragazze.
“Abbiamo recuperato 43 persone decedute nella contea di Kerr: 28 adulti e 15 bambini“, ha dichiarato lo sceriffo della contea di Kerr, Larry Leitha. Ulteriori decessi sono stati registrati in altre contee limitrofe: tre nella contea di Burnet, uno nella contea di Kendall, uno nella contea di Tom Green e quattro nella contea di Travis. Leitha ha inoltre specificato che “centinaia di soccorritori sono ancora nelle zone allagate e che le operazioni di ricerca sono ancora in corso“.
”Non ho mai visto un posto così orrendamente devastato da un evento naturale”, ha scritto su ‘X’ il governatore del Texas Greg Abbott, che nelle scorse ore si è recato sul luogo della tragedia. “Non ci fermeremo finché non troveremo tutte le ragazze” che risultano ancora disperse, ha detto Abbott.
Le devastanti inondazioni sono iniziate venerdì, coincidentemente con l’inizio del fine settimana del 4 luglio, con precipitazioni equivalenti a diversi mesi di pioggia in poche ore. Il Servizio meteorologico nazionale ha emesso avvisi prevedendo ulteriori precipitazioni e ha avvertito che “il deflusso eccessivo potrebbe provocare inondazioni di fiumi, torrenti, ruscelli e altre località basse e soggette a inondazioni“, creando condizioni pericolose nelle aree interessate. Gerardo Martinez, 61 anni, ha descritto la scena: “L’acqua ha raggiunto la cima degli alberi. Circa 10 metri. Auto, case intere stavano scendendo lungo il fiume”.
Frattura del perone con interessamento dei legamenti: si temeva un esito degli esami peggiore per l’attaccante del Bayern. Il portiere del Real: “Gli attaccanti quando ci vengono addosso coi piedi non si chiedono se ci colpiranno in faccia…”
Un primo, profondo, sospiro di sollievo. L’infortunio di Jamal Musiala è molto grave, ma non drammatico come sembrava in un primo momento. Al ventiduenne è stata diagnosticata la frattura del perone della gamba sinistra. A questo si aggiunge la lesione dei legamenti. In sintesi: per quattro-cinque mesi sarà indisponibile. Ma potrebbe tornare a giocare già nel 2025. La diagnosi definitiva, però, verrà resa nota solo dopo il suo rientro in Germania. Comunque non una notizia di poco conto, visto che nei primi minuti dopo lo scontro con Donnarumma si temeva dovesse stare fermo molto, molto, più a lungo. Il problema è che da aprile il ragazzo aveva rimediato uno strappo al bicipite femorale della coscia sinistra che lo aveva tenuto lontano dal terreno di gioco per tre mesi.
la situazione – Il tutto è successo nei minuti di recupero del primo tempo della partita fra il suo Bayern e il Psg durante la Coppa del Mondo per Club. Dopo uno scontro con Donnarumma, Musiala è rimasto a terra urlando. Il portiere italiano non si è accorto subito della situazione. I medici del Bayern sono intervenuti immediatamente, trasportandolo negli spogliatoi in barella. Con la partita ancora in corso è subito stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto ai primi controlli. Da lì è stato riportato nell’albergo con il resto della squadra, in giornata volerà, con i compagni, a Orlando e da lì a Monaco. Inizialmente si pensava che Musiala sarebbe ripartito con urgenza verso la Germania. La situazione, però, dopo i primi controlli non è grave come si temeva. Basti pensare che la tv tedesca, nell’immediato, non ha voluto trasmettere le immagini dell’infortunio: “Sembra davvero grave, per rispetto e decoro non mostreremo filmati che possono urtare la vostra sensibilità“, hanno spiegato i telecronisti.
reazioni – “Spero che tu guarisca in fretta e possa tornare presto a brillare. Il calcio ha bisogno del tuo talento”, ha scritto il brasiliano Neymar su Instagram. Anche il compagno di nazionale Florian Wirtz ha commentato sui social media: “Resta forte, fratello. Tornerai più forte“, ha scritto. E Donnarumma ha aggiunto: “Tutte le mie preghiere e i miei migliori auguri per una pronta guarigione sono con te“.
accuse e polemiche – A fine partita Neuer è stato particolarmente polemico con il collega Donnarumma: “Nello scontro con Jamal ha accettato il rischio di far male a qualcuno, poteva essere anche un suo compagno di squadra – ha affermato il capitano del Bayern -. Fra l’altro l’arbitro non è intervenuto in alcun modo. Per me quella è un’azione nella quale non c’è bisogno di uscire così. Spero che l’infortunio non sia drammatica, ma sicuramente è grave. Mi sono avvicinato a Donnarumma e gli ho chiesto perché non andasse da Jamal, che stava lì a pochi metri da lui. Per me è anche una questione di rispetto avvicinarsi, chiedere scusa e augurare il meglio. Solo dopo che ci ho parlato è andato da Musiala. Gli italiani sono molto emotivi. Credergli o meno è una decisione che ognuno deve prendere da solo. La lealtà però è sempre una componente fondamentale, io avrei reagito diversamente“. Courtois, portiere del Real, invece la pensa all’opposto: “È eccessivo dire che Donnarumma sia colpevole, va sul pallone proprio come gli attaccanti che quando ti arrivano con i piedi non si chiedono se ci colpiranno in faccia: è solo sfortuna. Doveva uscire, e anche lui è dispiaciuto per Musiala”.
a fine gara – Gigio a fine partita ha poi condiviso un pensiero per l’avversario: “Tutte le mie preghiere e i miei auguri sono con te“. Meno duro con lui Thomas Müller: “Fa veramente male al cuore – ha sospirato -. Durante la partita provavo a pensare alla gara, ma era difficile restare concentrati. Non siamo dei robot, che conviviamo senza sentimenti. Abbiamo rapporti personali veri e profondi fra di noi. Jamal viene già da un periodo difficile, gli auguro pronta guarigione. Non ho visto lo scontro, ma dalla reazione dei giocatori del Psg si è capito subito fosse grave. Spero davvero che la sua fase di recupero non sia lunga. Si stava impegnando tanto per tornare al 100% dopo il primo infortunio. Si muoveva molto anche in fase di non possesso per aiutare la squadra. Donnarumma? Credo che i pensieri vadano rivolti solo a Musiala, altrimenti si rischia di fare discussioni di cattivo gusto. Ognuno si può fare l’opinione che vuole guardando le immagini, ma poi le nostre idee non sempre sono aderenti alla realtà. Quindi non c’è bisogno di esprimerle. Non ho visto lo scontro, ma dalla reazione dei giocatori del Psg si è capito subito fosse grave. Spero davvero che la sua fase di recupero non sia lunga. Si stava impegnando tanto per tornare al 100% dopo il primo infortunio. Si muoveva molto anche in fase di non possesso per aiutare la squadra”.
club e avversari – In conferenza stampa ha parlato anche il tecnico Kompany: “Il momento dell’infortunio di Musiala è stato emotivamente forte – ha spiegato -. Non sembra una cosa leggera, ma speriamo non sia troppo grave. Per questi ragazzi il calcio è la vita. Jamal vive per questo. Ci sentiamo tutti così impotenti“. Il direttore tecnico Max Eberl è convinto della buona fede di Donnarumma, che accusa però di superficialità: “Credo allo 0,0% che gli abbia fatto male di proposito – ha premesso -. Ma se con i tuoi 100 chili vai sulla caviglia di un avversario, c’è il pericolo che succedano queste cose. Non credo abbia fatto attenzione al fatto che lì di fronte a lui ci fosse un uomo. Ha deciso di correre il rischio, ma non voglio che passi come un’accusa”. Anche Hakimi ha voluto dire la sua su quanto accaduto: “Vorrei indirizzare un pensiero a Jamal Musiala. Credo che questo sia un infortunio molto grave. Gli offro il mio pieno supporto. Spero che torni presto in campo“.
futuro – Lothar Matthäus ha cercato di individuare subito una soluzione tecnica per sopperire all’assenza di Musiala: “Il suo infortunio mi ha scioccato – ha raccontato -. Specie perché il ragazzo era appena tornato dopo un altro serio problema fisico. Gli auguro ogni bene. Il Bayern, in questa situazione, dovrebbe riflettere su Müller: forse dovrebbero fargli altri 6 mesi di contratto. La stagione in America comincia solo con l’anno nuovo, così lui potrebbe continuare a giocare lì, aiutando però i bavaresi fino al rientro di Jamal“.
Nel recupero del quarto col Bayern, il portiere del Psg recupera palla ma frana addosso al tedesco, procurandogli un infortunio tremendo, probabile rottura di caviglia, perone e legamenti
Una palla che scivola lentamente verso Donnarumma, Pacho che protegge l’uscita di Gigio, Musiala che tenta di anticiparlo, il portiere che cattura il pallone ma contemporaneamente frana sulle gambe del giocatore del Bayern. Il tedesco urla di dolore, le immagini sono drammaticamente chiare: la caviglia sinistra è girata in modo innaturale, è evidente che c’è una frattura. Siamo nel recupero del primo tempo di Psg-Bayern, col punteggio sullo 0-0. Donnarumma dà le spalle a Musiala, ma vede Hakimi mettersi le mani nei capelli. Si gira e si rende conto dell’accaduto. Si inginocchia e scoppia a piangere. La stampa tedesca parla di probabile rottura di caviglia, perone e legamenti. Terrificante.
Reazione – Reazione naturale per il numero uno dei francesi, anche se ovviamente non c’è stata la minima volontarietà nell’intervento. Musiala esce in barella, sostituito da Gnabry (tra l’altro il Bayern aveva già perso per infortunio Stanisic dieci minuti prima, al suo posto era entrato Sasha Boey). A inizio ripresa le telecamere indugiano sul primo piano di Gigio, che appare ancora scosso dall’accaduto. Lo stesso Donnarumma era stato vittima di un brutto infortunio lo scorso dicembre, quando aveva ricevuto un calcio in faccia da Singo del Monaco, che gli era costato numerosi punti di sutura.
Le strade colpite, le segnalazioni della polizia locale
Piazza Cavour allagata
Il maltempo annunciatodalla protezione civile è puntualmente arrivato. Dalle 6 di questa mattina un violento temporale ha investito Como e diverse zone della Lombardia, accompagnato da piogge intense e raffiche di vento. La situazione più critica si registra nel capoluogo e a Cantù, dove le strade si sono trasformate in veri e propri fiumi, con allagamenti diffusi e disagi alla circolazione.
Tombini piazza Cavour
A Como e dintorni – Tra le zone più colpite ci sono Grandate, San Fermo della Battaglia, via Pasquale Paoli e via Milano.
Como città – In piazza Cavour, a causa dell’allagamento, il traffico è stato temporaneamente deviato sulla corsia preferenziale, con conseguente modifica del percorso dei mezzi pubblici in arrivo da via Lungo Lario Trento.
Sottopassaggio Grandate
Via Scalabrini è allagata all’altezza dell’intersezione con via Somigliana. È stata chiusa la corsia tra via del Lavoro e via Clemente XIII, con deviazione del traffico verso via del Lavoro. Nonostante la forte pioggia, al momento non è in corso alcuna esondazione del Lago di Como. Il livello è monitorato ed è attualmente a 57 cm all’idrometro di Malgrate. La polizia locale verso le 10.50 ha comunicato che nella zone del lungo lago la circolazione è ripresa normalmente. Restano chiusi i sottopassi di via Colombo e dei Lavatoi. Per aggiornamenti in tempo reale qui la pagina ufficiale.
In mattinata la grandine ha colpito alcune zone di Como – Come segnalatoci dalla nostra lettrice che ci ha inviato il video stamattina ha anche grandinato a Como, in zona via Panoramica San Pietro.
A Cantù strade come fiumi – Disagi anche a Cantù, in particolare nella frazione di Vighizzolo, dove la pioggia torrenziale ha causato allagamenti che hanno reso le strade impraticabili. Il video da via San Francesco D’Assisi, “l’acqua era 30 cm c’era anche la fontana“, ci scrivono.
Sicurezza e segnalazioni – Le autorità invitano a limitare la velocità e a procedere con la massima cautela. Per segnalazioni urgenti o richieste di pronto intervento è attiva la centrale operativa al numero 031.26 55 55.Si raccomanda di utilizzare la linea solo per emergenze reali.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno su questo post.
Il club giallorosso sanzionato per aver “leggermente superato l’obiettivo intermedio stabilito”. Multe pesanti per Chelsea e Barcellona
Tre milioni di multa e nessuna limitazione per le coppe, una sanzione ampiamente prevista dai Friedkin. La Roma tira un sospiro di sollievo e ora può iniziare il mercato in entrata senza patemi. La Uefa, infatti, ha diramato poco fa il comunicato in cui si annunciano le varie sanzioni a seguito delle presentazioni di bilancio legate al Fair Play Finanziario. Il club giallorosso, il cui accordo con l’Uefa scadrà il 30 giugno prossimo, aveva accumulato un totale di 18 milioni di plusvalenze così suddivise: Le Fée 2, Dahl 5,5, Zalewski 6,3 e Abraham circa 4,5 milioni.
IL PIANO FRIEDKIN – All’appello mancavano quindi circa 5-6 milioni per arrivare all’obbiettivo finale e a un debito aggregato inferiore ai 60 milioni. I Friedkin lo sapevano ma negli ultimi giorni di mercato hanno preferito andare incontro alla multa piuttosto che vendere big come Svilar o Ndicka o svendere alcuni giovani del vivaio.Niente restrizioni dei giocatori in lista Uefa quindi né ovviamente esclusioni dalle coppe per la Roma che ora guarda con più positività al mercato in entrata per Gasperini pur dovendo rispettare un tetto al monte ingaggi e dovendo poi chiudere il prossimo bilancio alle medesime condizioni. Peraltro i Friedkin avevano stanziato già 3,5 milioni nel bilancio precedente per affrontare l’eventuale multa. “L’AC Milan (ITA) , l’FC Internazionale Milano (ITA) , l’AS Monaco FC (FRA) , l’Olympique de Marseille (FRA) , il Paris Saint-Germain (FRA) , il Beşiktaş JK (TUR) , il Trabzonspor A.Ş. (TUR) e il Royal Antwerp FC (BEL) hanno tutti raggiunto gli obiettivi finanziari intermedi stabiliti per l’esercizio finanziario che si concluderà nel 2024. L’AS Roma (ITA) ha leggermente superato l’obiettivo intermedio fissato per l’esercizio finanziario che si concluderà nel 2024 ed è stata multata di 3 milioni di euro“, il comunicato Uefa. Multe pesanti invece per Chelsea (20 milioni), Barcellona (15 milioni), Lione (12,5 milioni) e Aston Villa (11 milioni).
Appello a Forza Italia: “Libera la Lazio!”. Altro striscione esposto in pieno centro a Roma
Non accenna a placarsi la contestazione di una parte della tifoseria laziale nei confronti del presidente Claudio Lotito. Dopo i recenti striscioni affissi nei pressi di sedi di Forza Italia e vicino a Montecitorio, la protesta è tornata visibile anche oggi, nel cuore della capitale. Stavolta la location scelta è stata Piazza San Lorenzo in Lucina, tra Via del Corso e Via di Campo Marzio, dove poco dopo mezzogiorno è comparso un nuovo messaggio diretto al partito di riferimento del patron biancoceleste.
Lo striscione e il messaggio politico – Lo striscione riportava la scritta: “Forza Italia: libera la Lazio!”, un messaggio diretto e inequivocabile. Ancora una volta, alcuni tifosi biancocelesti hanno espresso il proprio dissenso verso la gestione societaria, ribadendo la richiesta di un cambio al vertice. La protesta, pur mantenendo toni simbolici e pacifici, si fa sempre più frequente e organizzata, con l’intento di attirare attenzione mediatica e politica sulla situazione del club.
Un acquazzone si è abbattuto su parte di Milano e hinterland. Temperature in discesa, in calo il disagio da calore. Ma per un “vero” cambiamento, almeno secondo gli esperti, bisogna aspettare domenica o lunedì
Tanto allertò che piovve. Il centro di monitoraggio regionale, nei giorni scorsi, ha diramato allerte meteo quasi quotidiane, corrisposte solo da pochi scrosci localizzati. Il grande caldo (non si parla d’altro) persisteva. Sabato mattina, per moltissimi “finalmente“, ha piovuto davvero. L’acquazzone, a tratti molto intenso, si è abbattuto su alcuni quartieri della città e alcune zone dell’hinterland nelle prime ore di sabato. Un vero “toccasana” per liberarsi dalla morsa opprimente del caldo, che perdurava ormai da molti giorni.
Seveso, raggiunta la soglia d’attenzione – Il fiume Seveso è attentamente monitorato. L’onda di piena è arrivata a lambire Milano.Alle 11.20, MM ha attivato la vasca di protezione al Parco Nord: è la settima volta dalla fine del 2023. Monitorata anche la situazione del fiume Lambro.
Le previsioni: ondata di calore in calo – Dal punto di vista meteorologico, si parla di cedimenti del dominio dell’anticiclone subtropicale. I primi temporali sono arrivati, come sempre, su Alpi e Prealpi già nella serata di venerdì, in particolare a Como. Secondo gli esperti di 3bMeteo, il vero cambiamento si registrerà tra domenica e lunedì, quando la parte principale della perturbazione raggiungerà la Penisola. Al nord-ovest le correnti fresche porteranno a un abbassamento delle temperature prima che nel resto d’Italia. Si prevede in particolare, da domenica, un calo netto delle massime. Un fenomeno che si avvertirà anche a Milano.
Secondo Arpa Lombardia, l’ondata di calore è nella sua fase finale ma, nella Regione, soprattutto nella bassa pianura, il disagio provocato dal caldo durerà ancora fino a domenica o lunedì, quando le massime oscilleranno tra i 25 e i 30 gradi. Gli acquazzoni dovrebbero essere più diffusi nella giornata di domenica.
Ksawery Jezewski, 17enne del Legia Varsavia, lotta tra la vita e la morte in ospedale: vi è giunto in condizioni disperate dopo essere finito fuori strada con l’auto a bordo della quale c’era anche la sorella maggiore, deceduta sul colpo.
Ksawery Jezewski è in fin di vita dopo il grave incidente automobilistico nel quale è morta la sorella maggiore 18enne. Impressionante lo stato della vettura per com’era ridotta la carcassa adagiata ai margini della strada. Sul posto era giunto anche un elicottero del soccorso medico ma il trasporto è stato effettuato in ambulanza. Il calciatore 17enne del Legia Varsavia è arrivato in ospedale in condizioni disperate a causa delle ferite riportate nel violento impatto avvenuto sulla strada nazionale numero 60, tra le località di Goślice e Ciachcin (distretto di Płock). Sia lui sia la ragazza erano a bordo di una Toyota Yaris (ma ancora non è chiaro chi fosse alla guida al momento della collisione) completamente distrutta dopo essersi schiantata contro un albero ai bordi della carreggiata. La dinamica è molto simile ad altri sinistri: il veicolo ha improvvisamente sbandato (sono in corso accertamenti per stabilire le cause della carambola) poi s’è ribaltato.
La nota ufficiale: “Ksawery, l’intero club è con te” – La nota ufficiale della società polacca ha confermato apprensione e angoscia per l’episodio che è avvenuto martedì scorso. La speranza è che il calciatore ce la possa fare, intanto la dirigenza si stringe intorno alla famiglia che piange la morte della ragazza. “Il consiglio di amministrazione, i dipendenti del club, i colleghi e gli allenatori dell’Accademia sono molto vicini ai genitori di Ksawery e si uniscono al loro dolore. Forniremo tutto il supporto possibile al nostro giocatore e alla sua famiglia – si legge nel comunicato -. Ksawery, l’intero club è con te“.
Nasi zawodnicy przesyłają wsparcie dla Ksawerego z mistrzostw Polski U14 🙏
La ricostruzione della dinamica e lo schianto contro un albero – La ricostruzione dell’incidente fatta dalla polizia polacca: per ragioni attualmente poco chiare, gli agenti hanno accertato che la Toyota è uscita dalla carreggiata e ha sbattuto violentemente contro un albero. “Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, la giovane donna è morta sul posto, mentre il giovane è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni“, ha dichiarato Monika Jakubowska della Polizia Municipale di Płock.
Lingua originale: polacco. Traduzione di Google Il giocatore del Legia Under 17, Ksawery Jeżewski, è ricoverato in ospedale in gravi condizioni dopo un tragico incidente stradale in cui ha perso la sorella. Il consiglio di amministrazione, i dipendenti del club, i colleghi e gli allenatori dell’Accademia esprimono le loro più sentite condoglianze ai genitori di Ksawery e si uniscono al loro dolore. Forniremo tutto il supporto possibile al nostro giocatore e alla sua famiglia. Ksawery, tutto il club è con te.
Zawodnik Legii U17 Ksawery Jeżewski znajduje się w szpitalu w ciężkim stanie po tragicznym wypadku samochodowym, w którym zginęła jego siostra. Zarząd, pracownicy klubu, koledzy i trenerzy z Akademii składają najszczersze wyrazy współczucia rodzicom Ksawerego i łączą się z nimi w… pic.twitter.com/qZ5bwUg7m8
Il doloroso precedente di Diogo Jota e del fratello, André Silva – La drammatica notizia ha richiamato, inevitabilmente, la tragedia avvenuta giovedì dopo in Spagna con Diogo Jota e il fratello, André Silva, deceduti nella Lamborghini avvolta dalle fiamme dopo essere finita fuori dalla carreggiata (a causa dello scoppio di uno pneumatico) sull’autostrada A-52 a Palacios de Sanabria, vicino alla città di Zamora.
Lo fa sapere l’azienda in una nota parlando di “complessità delle condizioni del mercato italiano”. I sindacati: “I lavoratori non possono pagare scelte aziendali sbagliate”
Un piano di riorganizzazione annunciato dopo le voci di un possibile abbandono del Paese da parte dell’azienda. Carrefour Italia ha diffuso una nota in cui presenta un’operazione di riassetto della sede centrale di Milano, pronta a essere avviata. Qui, secondo il comunicato, ci sarebbero 175 esuberi.
“Complessità delle condizioni del mercato italiano” – L’obiettivo è quello di “accelerare ulteriormente il percorso di trasformazione del business, incentrato sul modello del franchising, e rilanciare la sostenibilità finanziaria e commerciale dell’azienda“, scrive la società. La riorganizzazione è una decisione legata “alla complessità delle condizioni del mercato italiano, all’interno del quale il settore della gdo si contraddistingue per una competizione intensa e frammentata, a fronte di un potere d’acquisto in diminuzione e una costante pressione sui margini, determinata da costi energetici, di logistica e aumento dei tassi di interesse“. Insomma, per la parte italiana del colosso francese le cose non vanno bene.
175 esuberi – Sono, dunque, 175 le risorse che verranno tagliate all’interno dell’head quarter, “gestite nel pieno rispetto delle normative vigenti e ricercando soluzioni che garantiscano il minore impatto sociale per i lavoratori coinvolti“, precisa Carrefour Italia.
Secondo i recenti dati, già analizzati da MilanoToday Dossier, dal 2019 al 2023 Gs (braccio operativo di Carrefour Italia) ha sopportato perdite nette cumulate di bilancio pari a 874 milioni di euro. Nel 2024 ci stati altri 93 milioni di euro di perdite.
Le reazioni dei sindacati – “La nota dell’azienda che ha annunciato l’intenzione di licenziare 175 dei circa 700 dipendenti della sede milanese, giunge inaspettata e aggrava un clima già di grande tensione delle ultime settimane“, scrivono i sindacati in risposta al gruppo francese.
“Si tratta di un licenziamento inaccettabile in un contesto di grande tensione che vede da anni Carrefour assumere scelte aziendali sbagliate nel nostro paese, secondo la denuncia di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Milano. Ci muoveremo immediatamente per aprire un confronto con l’azienda per tutelare i dipendenti coinvolti. Chiediamo di garantire l’occupazione e non scaricare sui dipendenti scelte aziendali sbagliate che hanno portato a uno stato di sofferenza economica che perdura ormai da anni. Senza risposte concrete alle nostre richieste, ci riserviamo ogni possibile iniziativa a tutela delle lavoratrici e lavoratori“, concludono.
Disperse 20 ragazze. Trump: “Alluvione terribile e scioccante, ci occuperemo di loro”
Sono almeno 24 i morti accertati a seguito dell’alluvione che ha colpito il Texas nelle ultime ore. Molte le persone disperse dopo che una tempesta ha scatenato quasi 30 centimetri di pioggia poco prima dell’alba di venerdì, facendo straripare le acque del fiume Guadalupe. Tra i dispersi almeno 23 ragazze di un campo estivo femminile. La regione a rischio inondazioni, nota come Hill Country, è costellata di campi estivi secolari che attirano ogni anno migliaia di bambini da tutto lo Stato.
I funzionari statali hanno dichiarato che dalle 23 alle 25 ragazze di Camp Mystic, il campo cristiano lungo il fiume a Hunt, in Texas, risultano ancora disperse. Hanno rifiutato di fornire una stima del numero di persone disperse nella regione, ma hanno affermato che sono in corso massicce ricerche, con 237 persone finora tratte in salvo. “Chiedo alla gente del Texas di pregare seriamente”, ha detto il vicegovernatore Dan Patrick. “Pregate in ginocchio affinché troviamo queste ragazze”.
— Office of the Lieutenant Governor Dan Patrick (@LtGovTX) July 4, 2025
Trump: “Alluvione in Texas terribile e scioccante, ci occuperemo di loro” – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito “terribile” l’alluvione che ha colpito il Texas centrale e ha promesso il sostegno federale per le conseguenze del disastro. “È terribile. Le inondazioni? È scioccante. Non si sa ancora quante persone siano morte, ma sembra che alcuni giovani siano morti”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One mentre si recava al suo golf club nel New Jersey, come riporta la Cnn. Alla domanda se ci saranno aiuti federali, ha risposto: “Oh sì, ci occuperemo di loro. Stiamo lavorando con il governatore. Stiamo lavorando con il governatore. È una cosa terribile”.Almeno 24 persone sono morte nella contea di Kerr, in Texas, dopo che una grave inondazione ha sommerso la zona.
A Texas DPS helicopter conducts arial searches along the Guadalupe River in the wake of a destructive flooding event in Kerrville on Friday July 4, 2025. (Christopher Lee/The San Antonio Express-News via AP)
Proseguono ricerche dispersi in Texas, elicotteri in volo senza sosta – Le ricerche dei dispersi e delle persone coinvolte nell’alluvione nel Texas centrale proseguono senza sosta nelle ore notturne, mentre le autorità statali e locali “restano in assetto di ricerca e soccorso”. Lo assicura il governatore del TexasGreg Abbott, secondo quanto riporta la Cnn. Gli elicotteri dei soccorritori dotati di tecnologia a infrarossi volano nel tentativo di localizzare eventuali vittime, afferma una fonte vicina alle ricerche. Sono almeno 24 le morti accertate e decine i dispersi
Dopo lo scoppio è divampato un grosso incendio. Il fumo visibile anche a molta distanza. Chi era nelle vicinanze è scappato cercando riparo. Un soccorritore: “Sembrava un fungo atomico”
Esplode distributore gpl e benzina a Roma
Paura oggi, 4 luglio, a Roma. Un distributore di gpl e benzina è esploso in zona Centocelle (sud est della Capitale), in via dei Gordiani, dando vita a un grosso incendio. C’è stato un primo boato poco dopo le 8 del mattino, poi un secondo scoppio avvertito anche in quartieri molto lontani. Residenti terrorizzati hanno cercato riparo nel vicino centro sportivo e nel parco. Lo stesso centro sportivo è stato danneggiato. Ci sono oltre venti feriti. Tra loro anche un vigile del fuoco, 9 poliziotti e un carabiniere. Un soccorritore: “Sembrava un fungo atomico”.
Foto da: Roma, esplode un distributore di benzina e gpl in via dei Gordiani: le immagini
Esplode distributore di benzina e gpl a Roma: tre fronti di fuoco in pochi attimi – Secondo le prime informazioni, i vigili del fuoco erano stati chiamati per un camion che aveva urtato una conduttura e poco dopo il loro arrivo c’è stata la prima esplosione. L’onda d’urto ha investito anche i sanitari che erano già presenti sul posto. L’esplosione, inoltre, sarebbe avvenuta mentre era in corso un rifornimento di gpl.La deflagrazione ha poi provocato danni ad alcuni palazzi vicini, mentre le fiamme hanno raggiunto un deposito giudiziario in via Artena, che si trova alle spalle del distributore. Tre, dunque, i fronti di fuoco: il distributore, via Balzani e via Artena.
Foto da: Roma, esplode un distributore di benzina e gpl in via dei Gordiani: le immagini
Fortunatamente ancora prima dell’esplosione, in virtù della segnalazione originaria, i vigili del fuoco avevano già fatto evacuare le persone che erano al distributore e al vicino centro estivo dove c’erano 15 bambini. Questo ha, con ogni probabilità, evitato la strage. “Per ora, per gli elementi che abbiamo, non ci risultano vittime. Poteva andare peggio, è stato quasi miracolo e dobbiamo dire grazie al nostro caposquadra“, ha detto Ennio Aquilino, direttore regionale dei vigili del fuoco.
Chi sono e come stanno i feriti dell’esplosione a Roma – Si parla di almeno 21 persone coinvolte. Ci sarebbero tre ustionati gravi. Sul posto ambulanze provenienti da tutta Roma, squadre dei vigili del fuoco, volontari della protezione civile, la polizia, i carabinieri e gli agenti del gruppo Prenestino della polizia locale.
Tra i feriti ci sono 9 poliziotti, un autista dei vigili del fuoco, un operatore del 118 e uncarabiniere. Sono rimasti feriti anche alcuni passanti. Nella zona di via Romolo Balzani, a poca distanza dall’esplosione, una quarantina di persone sono state soccorse perché intrappolate in un palazzo con le fiamme arrivate fin lì.
“Purtroppo è stato un incendio grave che pare sia disceso da un incidente nella fase di scarico del gpl. Gli operatori di polizia che stavano effettuando l’intervento, come anche altri soccorritori, sono ora stati investiti da quest’esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali. Non mi risultano situazioni di pericolo di vita. Ci sono delle ustioni un po’ per tutti, mi risultano anche 16 civili, tra cui il gestore del distributore ma spero che poi in divenire non arrivino altre notizie“, ha detto il questore di Roma Roberto Massuci.
Un uomo tirato fuori dall’auto in fiamme, è grave – Un uomo è stato salvato dai carabinieri, che sono riusciti a estrarlo dall’abitacolo della sua auto in fiamme. A renderlo noto è stato il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi, comandante della compagnia Casilino. “È stato molto importante il tempestivo intervento dei nostri carabinieri che hanno estratto una persona viva da un auto in fiamme: è stata caricata su un’auto di servizio dei carabinieri e condotta al primo all’ospedale più vicino, il policlinico Casilino, dove è ricoverata in gravi condizioni“.
Foto da: Roma, esplode un distributore di benzina e gpl in via dei Gordiani: le immagini
Scatta il piano di emergenza – Per permettere i soccorsi e limitare l’afflusso di persone in zona, in via precauzionale è stata chiusa la fermata della metro C Teano. È stato attivato il piano di emergenza cittadino: allertati tutti i pronto soccorso temendo il massiccio afflusso di feriti.
È stato anche attivato da parte dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) il monitoraggio della qualità dell’aria nell’area interessata dall’esplosione. Dopo la deflagrazione si è levata una densa colonna di fumo. L’odore dell’aria nella zona è acre e molti indossano la mascherina.I residenti sono stati invitati a non aprire le finestre.
La Procura di Roma è in attesa delle informative dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine: i magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, una volta aperto il fascicolo d’inchiesta disporranno accertamenti per chiarire le cause della deflagrazione.
❌#Roma, #esplosione in un distributore di carburante in via dei Gordiani, zona Casilino: coinvolto uno dei #vigilidelfuoco intervenuti. Squadre impegnate a spegnere le fiamme che stanno interessando il deposito giudiziario nella parte retrostante la stazione di rifornimento.… pic.twitter.com/P0zLAzFg3T
Un soccorritore: “Scene mai viste, sembrava un fungo atomico” – “Prima c’era un grande puzza di gas, una coltre bianca a cui nessuno ha dato peso. Poi una prima esplosione e in tanti sono corsi nel circolo sportivo“, la testimonianza di un cittadino riportata da RomaToday.
Un soccorritore, lì sul posto, si è lasciato andare un commento che rende la portata di quanto accaduto: “In 15 anni non ho mai visto nulla del genere. Sembrava un fungo atomico“.
“Siamo stati svegliati da un boato, sembrava una bomba, un attentato“, racconta una donna che vive nella stessa strada dove è avvenuta l’esplosione. “Non abbiamo capito di cosa si trattasse, tutti i vetri hanno tremato. Poteva essere una bomba, il terremoto, non capivamo. Poi dal fumo e abbiamo capito che era un’esplosione” conferma un uomo che abita a poca distanza.
Meloni: “Vicina ai feriti” – “Seguo con attenzione le conseguenze dell’esplosione avvenuta questa mattina in un distributore di benzina nel quartiere Prenestino, a Roma. Ho sentito il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e resto in costante contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano e le autorità competenti per monitorare l’evoluzione della situazione. Esprimo la mia vicinanza a tutti i feriti – tra cui agenti delle forze dell’ordine, vigili del fuoco e operatori sanitari – e rivolgo un sentito ringraziamento a quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza“.
Boato in tutta Roma: esplode un distributore di benzina e gpl. Fiamme altissime e residenti in fuga
Dopo lo scoppio è divampato un grosso incendio. Il fumo visibile anche a molta distanza. Chi era nelle vicinanze è scappato cercando riparo. Ci sono feriti, alcuni hanno gravi ustioni
Esplode distributore gpl e benzina a Roma
Paura oggi, 4 luglio, a Roma. Un distributore di gpl e benzina è esploso in zona Centocelle, in via dei Gordiani, dando vita a un grosso incendio. C’è stato un primo boato poco dopo le 8 del mattino, poi un secondo scoppio avvertito anche in quartieri molto lontani. Residenti terrorizzati hanno cercato riparo nel vicino centro sportivo e nel parco. Lo stesso centro sportivo è stato danneggiato. Ci sono diversi feriti, dei quali non si conoscono le condizioni. Un soccorritore: “Sembrava un fungo atomico”.
Esplosione a Roma oggi: ci sono feriti – Diversi i feriti, si parla di almeno 15 persone coinvolte. Ci sarebbero tre ustionati gravi. Il bilancio è assolutamente provvisorio. Sul posto almeno 7 ambulanze provenienti da tutta Roma, squadre dei vigili del fuoco, volontari della protezione civile, la polizia, i carabinieri e gli agenti del gruppo Prenestino della polizia locale.
Tra i feriti almeno un vigile del fuoco, alcuni operatori del 118 e diversi poliziotti, almeno 8. Sarebbero rimasti feriti anche alcuni passanti. Nella zona di via Romolo Balzani, a poca distanza dall’esplosione, una quarantina di persone sono state soccorse perché intrappolate in un palazzo con le fiamme arrivate fin lì.
Per permettere i soccorsi e limitare l’afflusso di persone in zona, in via precauzionale è stata chiusa la fermata della metro C Teano. È stato attivato il piano di emergenza cittadino: allertati tutti i pronto soccorso temendo il massiccio afflusso di feriti.
❌#Roma, #esplosione in un distributore di carburante in via dei Gordiani, zona Casilino: coinvolto uno dei #vigilidelfuoco intervenuti. Squadre impegnate a spegnere le fiamme che stanno interessando il deposito giudiziario nella parte retrostante la stazione di rifornimento.… pic.twitter.com/P0zLAzFg3T
Parla un soccorritore: “Scene mai viste, sembrava un fungo atomico” – “Prima c’era un grande puzza di gas, una coltre bianca a cui nessuno ha dato peso. Poi una prima esplosione e in tanti sono corsi nel circolo sportivo“, la testimonianza di un cittadino riportata da RomaToday.
Un soccorritore, lì sul posto, si è lasciato andare un commento che rende la portata di quanto accaduto: “In 15 anni non ho mai visto nulla del genere. Sembrava un fungo atomico“.
Sesto San Giovanni continua a fare i conti con gli effetti dei blackout che da giorni colpiscono diverse zone della città. Questa mattina, a Sesto Rondò, la situazione è apparsa particolarmente complessa: residenti e commercianti si sono riversati in strada, alle prese con i disagi causati dall’assenza di energia elettrica.
Interventi straordinari in piazza IV Novembre a Sesto San Giovanni -Davanti al civico 29 di piazza IV Novembre si è vista una scena insolita. Tecnici, agenti della polizia locale, volontari della protezione civile e operatori della Croce Rossa erano impegnati in vari interventi per fronteggiare l’emergenza e cercare di riportare la situazione alla normalità.
Tra le operazioni più particolari, quella di un’ambulanza dellaCroce Rossa che ha trasportato diverse casse d’acqua nell’atrio di un palazzo. Un aiuto indispensabile per far fronte alle alte temperature di questi giorni e per sostenere in particolare le persone più fragili, come anziani e persone con difficoltà motorie.
Senza acqua a causa degli autoclavi bloccati – La distribuzione dell’acqua non è legata solo al caldo estivo. In molti edifici, infatti, si stanno registrando interruzioni nella fornitura idrica perché le autoclavi, fondamentali per portare l’acqua ai piani superiori, sono ferme a causa della mancanza di corrente elettrica. Una situazione che sta creando disagi significativi ai residenti.
L’emergenza a Sesto Rondò si inserisce in un quadro più ampio di blackout a macchia di leopardo che, come ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore alle Infrastrutture Antonio Lamiranda, stanno interessando diverse zone di Sesto San Giovanni.
Task force in azione per ripristinare la corrente a Sesto San Giovanni – Per far fronte ai disservizi è stata costituita una task force dedicata, impegnata nella riparazione dei cavi interrati e nelle operazioni di localizzazione dei guasti. Sono state inoltre attivate power station e gruppi elettrogeni per accelerare il ripristino dell’energia elettrica e alleviare i disagi della popolazione.
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La sparatoria è avvenuta alla fine di una festa per il lancio dell’album del rapper di Chicago Mello Buckzz
Sparatoria nella notte aChicago, Illinois. Quattro persone sono state uccise e almeno 14 sono rimaste ferite nei pressi di un ristorante a River North. Lo riporta ABC7 Chicago citando la polizia locale.
La polizia ha riferito che un veicolo scuro è passato davanti alla folla e sono stati sparati dei colpi. Il veicolo si è poi dato alla fuga.
La strage dopo il party di un rapper – Un informatore presente sul posto ha dichiarato che le vittime sono state colpite da colpi di arma da fuoco mentre uscivano da un evento organizzato da un rapper locale. Le vittime sono due ragazzi di 24 e 25 anni e due donne.
Quattro dei feriti sono stati trasportati in ospedale in gravi condizioni.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google 3 morti e 16 feriti in una sparatoria di massa fuori da una discoteca di Chicago: rapporto https://trib.al/R6sNFnK
Gli abitanti della zona raccontano di aver udito diversi colpi di arma da fuoco. La polizia sta ancora indagando, ma una fonte ha riferito a ABC7 che si ritiene siano coinvolti più tiratori.
La sparatoria è avvenuta alla fine di una festa per il lancio dell’album del rapper di Chicago Mello Buckzz, ha riferito al Sun-Times un testimone presente all’interno del locale. Diversi bossoli sono stati visti all’interno e all’esterno del locale. Un testimone ha dichiarato di aver udito almeno due dozzine di spari prima che diversi agenti di polizia si precipitassero sul posto.
La Figc ha escluso la società dal calcio professionistico
Massimo Cellino (LaPresse)
Ultimo atto per il Brescia Calcio: 114 anni di storia davvero al capolinea. The last dance, l’ultimo ballo: nella mattinata di giovedì 3 luglio il Consiglio federale della Figc ha escluso definitivamente la società dal calcio professionistico. Nel comunicato ufficiale della Federazione vengono ricordati gli adempimenti mancati alla scadenza perentoria del 6 giugno scorso, tra cui il pagamento di 1,1 milioni di euro alla Lega nazionale professionisti Serie B del debito scaduto il 31 gennaio, il pagamento degli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori, il versamento di varie ritenute Irpef, il versamento dei contributi Inps e altro ancora. Per tutto questo il Consiglio federale ha deliberato di “prendere atto della intervenuta non concessione alla società Brescia Calcio spa della Licenza nazionale 2025/2026 e della conseguente non ammissione della stessa al campionato di Serie C 2025/2026“.
È la conclusione di un’odissea proseguita per settimane e il cui epilogo era stato purtroppo ampiamente annunciato. Cala il sipario anche sui 13 dipendenti in forza alla società che era guidata dal presidente uscente Massimo Cellino: tutti a casa, inevitabilmente, e gira voce (da confermare) che siano stati licenziamenti semplicemente con una mail.
La questione dello stadio Rigamonti – C’è poi il capitolo stadio, che non è cosa da poco. Mercoledì 2 luglio il presidente Cellino (o suoi rappresentanti) era atteso a Mompiano per la consegna delle chiavi del Rigamonti al Comune di Brescia, che ne detiene la proprietà: non si è presentato nessuno e il termine ultimo per il cambio delle serrature – letterale, non è un modo di dire: la Loggia cambierà tutte le serrature – è stato prorogato a venerdì. Difficile che cambi qualcosa anche in tal senso.
Così la Loggia in una nota diffusa qualche giorno fa: “Il Comune di Brescia comunica che il 28 giugno 2025 il contratto di concessione dello stadio Rigamonti con la società Brescia Calcio si è risolto di diritto.La risoluzione è conseguenza della diffida trasmessa nei giorni precedenti, in seguito alla quale Brescia Calcio ha effettuato un pagamento parziale di 109.096,06 euro, somma corrispondente a una delle due rate previste, come indicato anche nell’oggetto del versamento. Non essendo stato saldato l’intero importo dovuto, il contratto si intende sciolto secondo quanto previsto dall’accordo“. La determina formale di risoluzione è stata notificata il 30 giugno, richiedendo il rilascio e la restituzione dell’impianto per il 2 luglio alle 17(ma come detto, non si è presentato nessuno).
Cos’è successo in queste settimane – È finito tutto in poco più di un mese. Da quando, dopo la salvezza conquistata sul campo all’ultima giornata, il Tribunale federale nazionale (era il 29 maggio) aveva sanzionato il Brescia con 8 punti di penalizzazione, 4 da scontare nella corrente stagione sportiva – dunque con retrocessione immediata – e altri 4 nella prima stagione sportiva utile a decorrere dal 2025/2026, con pene accessorie di 6 mesi di inibizione per il presidente Massimo Cellino e per il consigliere delegato della società Edoardo Cellino. Storia nota: pagamenti mancati, ricorsi e controricorsi, indagini e altro ancora. Sul ponte sventola bandiera bianca.
La nuova vita del Brescia Calcio potrebbe però ripartire da Giuseppe Pasini, patron della Feralpisalò che andrebbe a sostituire l’attuale società (fallita) per consentirle di ripartire almeno dalla Serie C: c’è già stato un primo (e positivo, dicono i bene informati) incontro in Loggia tra la sindaca Laura Castelletti, lo stesso Pasini e Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A. Di certo non finisce qua: l’ormai ex presidente Cellino ha già annunciato battaglia, legale e non. Chi l’ha dura, la vince? Tutti speriamo per il bene del Brescia.
Circa 1.500 persone sono state evacuate dai villaggi e dalle zone turistiche e trasferite a Ierapetra. Circa 200 sfollati sono stati ospitati nel palazzetto dello sport
Immagini dell’incendio
Continua a divampare l’incendio fuori controllo a Creta in Grecia, sulla costa sudorientale, divampato mercoledì pomeriggio in un terreno boschivo vicino a hotel, case vacanze, strutture ricettive e residenze.
Continua a divampare l’incendio fuori controllo a Creta in Grecia, sulla costa sudorientale, divampato mercoledì pomeriggio in un terreno boschivo vicino a hotel, case vacanze, strutture ricettive e residenze.
Le autorità hanno provveduto a evacuazioni di massa di hotel, camere in affitto e abitazioni nel comune di Ferma dopo che venti di burrasca hanno fatto sì che le fiamme si diffondessero rapidamente verso sud. Finora, circa 1.500 persone sono state evacuatedai villaggi e dalle zone turistiche e trasferite a Ierapetra. Circa 200 sfollati sono stati ospitati nel palazzetto dello sport.
Secondo i servizi di emergenza, il fronte dell’incendio si estende ora per almeno sei chilometri, rendendo sempre più difficile il contenimento. Un denso fumo ha avvolto l’area ampia, riducendo in alcuni punti la visibilità quasi a zero.Il fumo si è esteso fino alla spiaggia di Makry Gialos, a 10 chilometri da Achlia a Lasithi.
La strada principale nei pressi dell’insediamento di Agia Fotia è stata chiusa dalla polizia, che ha invitato residenti e visitatori a evitare tutti i viaggi non essenziali a causa della pericolosa qualità dell’aria, del caldo estremo e della caduta di cenere. Nell’insediamento di Agia Fotia, case e immobili in affitto sono stati distrutti e la zona è senza corrente, secondo quanto riportato da fonti locali.
Almeno quattro anziani sono stati ricoverati in ospedale con problemi respiratori causati dall’inalazione di fumo. A scopo precauzionale, le autorità sanitarie hanno messo in stato di allerta tutti gli ospedali di Creta.
Aveva 28 anni, viaggiava con il fratello, anch’egli deceduto nello schianto. Nazionale portoghese, si era sposato appena 10 giorni fa. Lascia tre figli
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Lutto nel mondo del calcio. Il giocatore del Liverpool Diogo Jota è morto in incidente stradale avvenuto in Spagna. Nazionale portoghese, aveva 28 anni e si era sposato appena 10 giorni fa, il 22 giugno, con la fidanzata, Rute Cardoso. I due si erano conosciuti al liceo e avevano 3 figli. Due maschi e una bambina, quest’ultima nata lo scorso novembre.
Nell’incidente è morto anche il fratello di Diogo Jota – L’incidente è avvenuto a Zamora, nel nord della Spagna. In base ai primi accertamenti, la Lamborghini su cui Jota viaggiava con il fratello, 26enne giocatore del Penafiel anch’egli deceduto nello schianto, avrebbe subito lo scoppio di un pneumatico durante un sorpasso, uscendo di strada e prendendo fuoco. Diogo Jota in Spagna stava trascorrendo un periodo di vacanza, in attesa dell’inizio della preparazione con il Liverpool in vista della prossima stagione.
La federazione del Portogallo: “Diogo noto per la sua allegria contagiosa” – “Diogo Jota era molto più di un giocatore fantastico – così in una nota il presidente della Federcalcio portoghese Tiago Craveiro -. Una persona straordinaria, rispettata da tutti i suoi compagni e avversari, dotato di un’allegria contagiosa e un punto di riferimento nella comunità stessa. La scomparsa di Diogo e del fratello André Silva rappresenta una perdita irreparabile per il calcio portoghese e faremo tutto il possibile per onorare la loro eredità ogni giorno”.
Diogo Jota nel giorno del suo matrimonio
Liverpool: “Perdita inimmaginabile” – “Il club è stato informato che il 28enne è deceduto a seguito di un incidente stradale in Spagna insieme a suo fratello Andre. Il Liverpool FC non farà ulteriori commenti in questo momento e richiederà il rispetto della privacy della famiglia, degli amici, dei compagni di squadra e dello staff di Diogo e Andre mentre cercano di fare i conti con una perdita inimmaginabile“, è la nota del Liverpool.
Si tratta di uno strumento che impedisce l’avvio dell’auto se il guidatore non supera un test dell’alito
Nuova stretta sugli automobilisti trovati al volante con troppo alcol in corpo.Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato il decreto che dà l’avvio all’uso degli alcolock, i dispositivi che i recidivi dovranno installare nelle loro auto. Il sistema impedisce l’avvio del veicolo se il guidatore non supera un test dell’alito. Il motore si accenderà solo se il livello di alcol risulterà pari a zero. E questo nonostante alcuni professionisti del settore, periti e carrozzieri in particolare, avessero già espresso dubbi su questa misura contenuta nel nuovo codice della strada. A partire dal prezzo che, dicevano, si aggira intorno ai 2mila euro.
Cosa prevede il decreto firmato da Salvini sull’alcolock – Ma per Salvini non ci sono ragioni. Il vicepremier – annuncia il Mit – “ha firmato il decreto che definisce le caratteristiche e le modalità di installazione del dispositivo alcolock. Questo testo fornisce linee guida precise alle officine autorizzate per il montaggio e agli utenti“. Si tratta, quindi, di una delle novità più significative introdotte dal nuovo codice della strada, in vigore dal 14 dicembre scorso.
Secondo il decreto, l’installazione dell’alcolock nelle vetture è obbligatoria per i conducenti già sanzionati per aver guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, configurandosi come una misura chiave per i recidivi, che potranno condurre solo veicoli a bordo dei quali risulti installato tale dispositivo.Il decreto stabilisce che l’alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto sia di persone che di merci e dovrà rispettare gli standard della normativa europea.
Sono previsti obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire istruzioni dettagliate per installazione, uso e manutenzione. Gli installatori autorizzati avranno un ruolo cruciale, dovendo applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione. In caso di controlli su strada, il conducente dovrà esibire l’originale della dichiarazione di installazione e il certificato di taratura valido del dispositivo.