Leicester, Vardy minacciato di morte per l’addio di Ranieri


Prima cosa conosciamo un po’ meglio la Storia e i Protagonisti

Il Leicester City Football Club (meglio noto come Leicester City, Leicester e con la sigla LCFC) è una società calcistica inglese con sede nella città di Leicester.

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Vichai Srivaddhanaprabha; Bangkok, 3 aprile 1957) è un imprenditore e dirigente sportivo thailandese, proprietario e presidente del Leicester City Football Club

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Jamie Richard Vardy (Sheffield, 11 gennaio 1987) è un calciatore inglese, attaccante del Leicester City e della nazionale inglese

Leicester City l’attaccante Jamie Vardy celebra vincendo il titolo di Premier LeagueRisultati immagini per vardy

Claudio Ranieri (Roma, 20 ottobre 1951) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Ranieri miglior allenatore del 2016Risultati immagini per Ranieri

L’attaccante è accusato di aver tradito il tecnico del titolo di Premier: “Voci false, ma ormai hanno preso piede”

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Vardy minacciato di morte per l’addio di Ranieri

Fonte: http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/leicester-vardy-minacciato-di-morte-per-l-addio-di-ranieri_1145578-201702a.shtml

Tempi durissimi per Jamie Vardy. Una delle stelle del Leicester dei miracoli è accusato di essere stato tra gli artefici dell’esonero di Ranieri dalla panchina delle Foxes e da quel momento la sua vita in città è cambiata, fino a ricevere minacce di morte: “Sono voci false e offensive – ha commentato alla BBC -. Ma la gente le sente e le cavalca, sui social e per strada. Ma quando cercano di speronare tua moglie e i figli in macchina, non è facile”.

Nel corso dell’intervista, Jamie Vardy ha raccontato il momento difficile che sta vivendo fuori dal campo con la sua famiglia dopo gli ultimi recenti avvenimenti che hanno toccato direttamente la moglie Rebekah e il figlio, speronati in auto. L’attaccante delle Foxes, uno degli artefici della favola conclusa con la vittoria della Premier League nel 2016, è finito nel mirino dell’opinione pubblica dopo l’esonero di Claudio Ranieri, mal digerito dai tifosi del Leicester. L’inglese è accusato di tradimento e di essere stato uno degli artefici dell’allontanamento.

Dentro e fuori dal campo Vardy è finito nel mirino senza possibilità di appello, ma si è andati oltre come rivelato dallo stesso giocatore: “Sono voci false, ma che ormai hanno preso e piede e sono prese per vere – ha commentato -. Ho ricevuto minacce di morte, che hanno toccato anche mia moglie, i figli, tutto. Sui social, camminando per strada, ovunque. Ogni settimana ricevo minacce di morte e insulti, ma non posso fare niente. Però hanno anche cercato di speronare l’auto di mia moglie, con i figli a bordo, è terrificante”.

07/05/2016 – Leicester City – Champions Trophy Celebration – English Commentary  

 Commento: Dopo tutto questo è inconcepibile il licenziamento di Ranieri e le minacce a Vardy, la favola è finita

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Fonte: http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/23-02-2017/leicester-ranieri-esonerato-re-claudio-paga-crisi-180951878925.shtml?refresh_ce-cp

Il comunicato — “Questa sera il Leicester City Football Club ha sciolto il rapporto con il suo allenatore della prima squadra Claudio Ranieri”. Il comunicato delle Foxes arriva nel cuore della serata, poco prima delle 21, e conferma le primissime indiscrezioni rilanciate dalla stampa britanica. In una lunga nota, la società ripercorre la storia di Ranieri alla guida della squadra: “Claudio è stato chiamato ad essere il manager del Leicester nel luglio 2015 – si legge nel comunicato -, e ha portato le Foxes a raggiungere il più grande trionfo nei 133 anni di storia del club quando la scorsa stagione siamo stati incoronati, per la prima volta, campioni d’Inghilterra. Il profilo di Claudio Ranieri è senza dubbio quello del tecnico di maggior successo di tutti i tempi del Leicester. Tuttavia, i risultati raccolti quest’anno nella stagione in corso hanno posto il club campione di Premier in una situazione di pericolo, e per questo motivo il Consiglio a malincuore ha ritenuto che un cambio della guida tecnica, che sicuramente è doloroso, sia necessario per il più alto interesse del club”.

Il vicepresidente — “Questa è stata la decisione più difficile che abbiamo dovuto prendere in quasi 7 anni da quando abbiamo preso il possesso del Leicester – ha spiegato il vicepresidente del Leicester Aiyawatt Srivaddhanaprabha -. Ma il nostro dovere è quello di tutelare gli interessi nel lungo periodo del club, mettendo anche da parte i sentimenti personali e non importa quanto questi possano essere forti”. E ancora: “Claudio ha portato qualità eccezionali durante il suo lavoro. La sua gestione è stata sapiente, ricca di motivazioni e il suo stile riflettono la sua ricca esperienza che noi abbiamo sempre saputo che avrebbe riversato nel Leicester. Il suo calore, il suo fascino e il suo carisma hanno contribuito a trasformare la percezione del club e a sviluppare la sua immagine su una scala ormai globale. Saremo per sempre grati a lui per quello che ci ha aiutato a raggiungere”. E ancora: “Non è mai stato nelle nostre aspettative che si ripetesse la straordinaria avventura dello scorso anno in questa stagione. Infatti, la salvezza in Premier League ha rappresentato il nostro primo ed unico obiettivo sin dall’inizio di questa nuova stagione. Ma, adesso, ci troviamo nel pieno di una lotta per raggiungere questo obiettivo e abbiamo pensato che un cambiamento fosse necessario per massimizzare l’opportunità presentata dalle prossime ultime 13 partite di Premier”.

21 marzo – La giornata Mondiale della Poesia


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Il 21 marzo è la Giornata Mondiale della Poesia, una ricorrenza istituita dall’UNESCO e volta a celebrare una delle forma espressive più belle ed antiche utilizzate dall’uomo. Molti sono i poeti che hanno scritto poesie sulla Poesia, cogliendone tutta l’essenza e la bellezza e facendo sì che quelle sensazioni da loro provate siano potute arrivare fino a noi in modo nitido e diretto.

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita nel 1999 proprio per promuovere e far diffondere la poesia, troppo spesso sottovaluta nell’epoca contemporanea e che non sempre viene premiata nei volumi di vendita.

Per tale motivo, l’ UNESCO ha istituito questa giornata con l’intento di valorizzare questa forma di comunicazione così universale.

“Sono nata il ventuno a primavera” , scriveva la compianta Alda Merini. E proprio il 21 marzo, oltre ad accogliere l’arrivo della bella stagione, gli amanti della poesia festeggiano la Giornata mondiale della Poesia.

Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009) è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana

Alda Merini, Lirica antica

I poeti lavorano di notte – Alda Merini

I poeti lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere Iddio. Ma i poeti, nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle.

Da La Terra Santa di Alda Merini

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.

Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957), è stato un poeta, scrittore e aforista italiano

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Amai – Umberto Saba

Amai trite parole che non uno
osava. M’incantò la rima fiore
amore,
la più antica difficile del mondo.

Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l’abbandona.

Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco

UN RICORDO

Non dormo. Vedo una strada, un boschetto,
che sul mio cuore come un’ansia preme;
dove si andava, per star soli e insieme,
io e un altro ragazzetto.

Era la Pasqua; i riti lunghi e strani
dei vecchi. E se non mi volesse bene
pensavo e non venisse più domani?
E domani non venne. Fu un dolore,
uno spasimo verso la sera;
che un’amicizia (seppi poi) non era,
era quello un amore;

il primo; e quale e che felicità
n’ebbi, tra i colli e il mare di Trieste.
Ma perché non dormire, oggi, con queste
storie di, credo, quindici anni fa?

Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è stato un poeta, scrittore e traduttore italiano.

Giuseppe Ungaretti legge “I miei fiumi”

I FIUMI
Cotici il 16 agosto 1916

Mi tengo a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna

Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato

L’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua

Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole

Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo

Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia

Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità

Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita

Questi sono
I miei fiumi

Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.

Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure

Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto

Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo

Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre

Antonio Guerra, detto Tonino (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 – Santarcangelo di Romagna, 21 marzo 2012), è stato un poeta, scrittore e sceneggiatore italiano

Il 21 Marzo Giornata Mondiale della Poesia non si può non ricordare  a 5 anni dalla scomparsa il poeta, scrittore, Tonino Guerra

La belèzza

Quand che t’à mé pórt la próima vólta
a guardè e’ Bolschoj
e’ parévva che tótt i pèlch
i fóss una muntagna d’ór
ch’ l a m caschévva madòs.
E mè a stévva sla schéina pighéda;
mo tè t’à mé détt:
“Sta drètt che la belèzza l’a n pàisa”.

Quando mi hai portato per la prima volta
a vedere il Bolschoj
sembrava che tutti i palchi
fossero una montagna d’oro
che mi cadeva addosso.

E io stavo con la schiena piegata;
ma tu mi hai detto:
“Stai dritto che la bellezza non pesa”.

Renato Zero, io Don Chisciotte sognante


Renato Zero – Presentazione ZeroVskij (20.03.2017) ZEROTUBE

“Cinquanta anni di carriera? Non so contare, per me potrebbero essere anche 18. Da quando li conto? Da domani”. E ride, Renato Zero, ride di gusto davanti al mezzo secolo passato tra le sette note e sui palchi d’Italia. Da quando nel 1967 uscì il suo primo 45 giri con i brani “Non basta sai” e “In mezzo ai guai”. “Come mi vedo? Con estrema tenerezza, un Don Chisciotte sognante che non smette ancora di esserlo”. L’anniversario, comunque, è degno di essere festeggiato come merita. E se si parla di Zero, non può che essere in musica, con “Zerovskij… solo per amore”, un progetto che dà il nome ad un concept album di inediti, in uscita a maggio a distanza di un anno da ALT, e a uno spettacolo tra musica dal vivo e recitazione che vedrà coinvolti 61 elementi di orchestra sinfonica, 30 coristi e 7 attori, in una contaminazione tra musica, danza, recitazione, e che prenderà il via da Roma il 1 luglio, con 5 date al Foro Italico, per spostarsi poi al Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa) il 29 luglio, all’Arena di Verona l’1 e il 2 settembre e al Teatro Antico di Taormina il 7 e il 9 settembre.

Renato Zero – triangolo  

Michele Zarrillo & Renato Zero: “Amico” nella straordinaria versione dal vivo magnificamente interpretata dai due cantautori romani.

Renato Zero – IL Cielo (concerto live roma), album zerofobia, anno 1977…….

L’unica versione Live a Roma “Figli Del Sogno” del Mitico Renato,con Michele Zarrillo e Alexia.

Renato Zero – Spalle al Muro (La grande ovazione dopo l’esibizione di Renato)  

I Ribelli tornano sul palco dopo 40 anni


I Ribelli – Pugni chiusi [ Cantagiro 1967 ]

I Ribelli sono un gruppo musicale italiano, nato come complesso di accompagnamento di Adriano Celentano, che poi ha proseguito la carriera autonomamente.

I Ribelli tornano sul palco dopo 40 anni

Sono tornati a suonare insieme dopo oltre 40 anni. Sono “I Ribelli“, che negli anni ’60 ebbero un grande successo grazie a canzoni come “Pugni chiusi“, che resta il loro motivo più popolare. Il merito della loro “reunion” va al Museo del Rock di Catanzaro, fondato da Piergiorgio Caruso, dove il gruppo si è esibito davanti ad un pubblico entusiasta composto non solo da ultracinquantenni ma anche da giovani amanti della buona musica.

Sul palco tre dei componenti storici de “I Ribelli”: Gianni Dall’Aglio, uno dei più grandi batteristi italiani; Natale Massara, autore di apprezzate colonne sonore, ed il chitarrista Giorgio Benacchio. A loro si sono aggiunti Maurizio Bellini, all’organo e cantante; Alberto Ferrarini, alla chitarra elettrica, e Marco Gennari, al basso. Non c’era, perché non poteva esserci, Demetrio Stratos, morto nel 1979. Ma è stata gran festa lo stesso all’insegna della musica di qualità, “quella con l’anima, – ha detto Dall’Aglio – difficile da trovare in molta musica di oggi”. 

Mai più bullismo……


Fonte & Articolo da leggere  : http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_bambini/giochi_e_sicurezza/2017/03/19/ansa-box-un-vademecum-anti-bullismo-da-pediatri-polizia-e-fb_8e609007-d6ef-403d-b36d-87ee88b05029.html

Un vademecum contro il bullismo da pediatri, Polizia e Facebook

Ascoltare, fermarsi, guardare i cambiamenti, non avere paura di parlare. Sono questi in estrema sintesi i primi consigli per un genitore che teme che il proprio figlio possa essere vittima di bullismo. 

Monologo di Paola Cortellesi contro il bullismo   

CONSIGLI PER I GENITORI
   – PARLA con i tuoi figli di sicurezza e tecnologia quanto prima e più spesso che puoi, nello stesso modo in cui parli della sicurezza a scuola, in auto, sui mezzi di trasporto pubblici o in ambito sportivo.
   – CHIEDI ai tuoi figli quali sono secondo loro le informazioni che è appropriato condividere online e quali è meglio evitare.
    Parla con loro di come percepiscono la privacy.
   – ACCOMPAGNA i tuoi figli, soprattutto i più piccoli, il più possibile e da subito attraverso l’esperienza di navigazione online, condividendo insegnamenti e impressioni sui contenuti.
   – IMPARA dai tuoi figli. A meno che tu non sia un utente di Internet particolarmente attivo, è probabile che i tuoi figli ne sappiano più di te. È un ottimo modo per capire come si comportano su Internet e per renderli consapevoli di eventuali pericoli.
    – RISPETTA i loro interessi. I ragazzi di oggi sono cresciuti con Internet, cellulari e SMS. Le nuove tecnologie hanno sempre fatto parte della loro vita e rappresentano una importante opportunità per il loro presente e per il loro futuro.

CONSIGLI PER I RAGAZZI
   – STABILISCI alcune regole di base. Prima di postare qualcosa, pensaci bene!
   – ATTENTO a non dare confidenza agli sconosciuti, e non rendere disponibili a chiunque informazioni private, fotografie ecc.
   – CONTROLLA le impostazioni sulla privacy dei servizi online che utilizzi e stai sempre attento a cosa condividi e con chi.
   – SEGNALA i contenuti inappropriati. Puoi rivolgerti alla Polizia Postale per segnalare contenuti o attività illegali su Internet (www.commissariatodips.it).
   – APRITI se hai un problema, parlane con qualcuno: un amico, i tuoi fratelli, i tuoi insegnanti, i tuoi genitori, una associazione o le forze dell’ordine. Qualcuno potrà sicuramente aiutarti. 

mai più bullismo

Violenza sulle donne, la strage continua


Fonte e articolo: http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/editoriali/2016/11/24/giornata-mondiale-2016-contro-la-violenza-sulle-donne_f012b86f-eceb-44d6-964d-ee030b123360.html

#NonUnaDiMeno: Tutte insieme contro la violenza

Alcune delle donne uccise nel 2016

Ansa.it  – Speciali – ROMA 09 marzo 2017 – Oltre cento donne in Italia ogni anno vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E’ una vera e propria strage. E ai femminicidi si aggiungono poi violenze che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare tante altre vittime. Sono migliaia le donne aggredite, picchiate, perseguitate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso

Un’altra novità riguarda l’aumento delle richieste di aiuto da parte di uomini violenti. Basti pensare che il Cam di Firenze, Centro Ascolto Uomini Maltrattanti, si è passati da sole 9 richieste di aiuto nel 2009 a 85 nel 2015. E quest’anno, al 30 settembre, i casi erano già 66.  

New York, dai grandi del rock un evento in sostegno del Tibet


Tibet House US Centro Culturale di SS il Dalai Lama è stata fondata nel 1987 da Columbia University professor Robert Thurman , l’attore Richard Gere e moderno il compositore Philip Glass (tra gli altri) per volere del 14 ° Dalai Lama , Tenzin Gyatso. It was initially organized in New York City, USA, and the Tibet House US is still based there. Inizialmente è stato organizzato a New York City, Stati Uniti d’America, e la Tibet House US si basa ancora lì. Their current address is 22 West 15th Street, New York, NY 10011, on the 2nd floor. Il loro indirizzo attuale è 22 West 15th Street, New York, NY 10011, al 2 ° piano.

Risultati immagini per Tibet House      Patti Smith, Iggy Pop, i New Order e molti altri artisti si sono esibiti in occasione del 30esimo compleanno della Tibet House, organizzazione che si propone di accendere i riflettori sulla situazione della regione sotto il dominio cinese e promuoverne i valori culturali. Non sono mancati inediti duetti e toccanti omaggi musicali.

La Tibet House, il centro culturale che si propone di diffondere e preservare le pratiche e i valori tibetani. L’organizzazione è stata fondata nel 1987 – tra gli altri – dal professore universitario Robert Thurman, dall’attore Richard Gere e dal compositore Philip Glass.

Tibet House Benefit 2017 – Patti Smith And Friends – “People Have The Power” [LIVE at Carnegie Hall]

Gino Paoli operato per aneurisma all’aorta: sta bene


Gino Paoli (Monfalcone, 23 settembre 1934) è un cantautore, musicista e politico italiano.

Ha scritto e interpretato brani di vasta popolarità, quali Il cielo in una stanza, La gatta, Che cosa c’è, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d’amore, Quattro amici; ha partecipato a 6 edizioni del Festival di Sanremo, l’ultima delle quali nel 2014 in qualità di super ospite; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.

Gino Paoli – Il cielo in una stanza

Fonte articolo: http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2017/03/18/modena–gino-paoli-operato-per-aneurisma-all-aorta–sta-bene.html

Intervento riuscito per il popolare cantautore 83enne. E’ stato già dimesso dall’ospedale di Modena e “presto tornerà in scena”, fa sapere la moglie. E’ stato lo stesso cantante a comunicare la notizia in una lettera al Resto del Carlino.

E’ stato infatti lo stesso cantautore ad inviare una lettera alla redazione modenese del giornale, dopo le dimissioni dalla clinica, avvenute ieri.

“Desidero ringraziare l’Hesperia Hospital di Modena per il felice esito delle cure prestate in occasione del mio recente ricovero”, scrive il cantautore, che poi prosegue elencando i componenti dello staff medico-sanitario, a cominciare dalla “professionalità e competenza dell’equipe di chirurgia vascolare diretta dal professor Oscar Maleti”. Paoli “adora questa città” spiega la moglie, “ci si sente a casa. Presto si rimetterà e tornerà in scena”.

Gino Paoli – Sapore di Sale ( serata Tenco/S. Endrigo/G. Paoli)

Gino Paoli & Ornella Vanoni – Senza Fine

 

Carlo Mazzone compie 80 anni


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Carlo Mazzone (Roma, 19 marzo 1937) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centro-mediano.

È conosciuto con il soprannome di Sor Carletto o Sor Magara a sottolineare la sua caratteristica e spiccata parlata romanesca. Detiene il record di panchine in Serie A, con 795 panchine ufficiali (compresi 3 spareggi).

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2017/03/15/mazzone-fa-80-anni-il-calcio-non-mi-ha-dimenticato_7c775c3b-5ed2-4c47-b489-74a3eaaadfb9.html

“Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno già facendo gli auguri, ma non potendolo fare di persona, mi affido all’ANSA, che potrà diffondere il mio sentito ‘grazie a tutti'”.

Commento: Tanti auguri Carletto

Carlo Mazzone.jpg
Nazionalità Italia Italia
Altezza 190 cm
Peso 82 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Ritirato 1969 – giocatore
2006 – allenatore
Carriera
Giovanili
Roma
Squadre di club1
1958-1959 Roma 2 (0)
1959 SPAL 0 (0)
1959-1960 Siena 13 (0)
1960-1969 Del Duca Ascoli 221 (11)
Carriera da allenatore
1968-1975 Ascoli
1975-1977 Fiorentina
1978-1980 Catanzaro
1980-1984 Ascoli
1985-1986 Bologna
1987-1990 Lecce
1990 Pescara
1991-1993 Cagliari
1993-1996 Roma
1996-1997 Cagliari
1997 Napoli
1998-1999 Bologna
1999-2000 Perugia
2000-2003 Brescia
2003-2005 Bologna
2006 Livorno

 

Juventus, Agnelli deferito da Procura Figc: “Inaccettabile”


Il presidente della Juventus Andrea Agnelli è stato deferito dalla Procura federale, insieme a Francesco Calvo, ex direttore dell’area commerciale della società, Alessandro D’Angelo, security manager, e Stefano Merulla, manager della biglietteria. Lo ha reso noto lo stesso Agnelli, in conferenza stampa a Vinovo. Il deferimento riguarda il procedimento relativo ai rapporti tra presunti boss della ‘ndrangheta e la curva bianconera.

Andrea Agnelli’s press conference – Dichiarazione del Presidente alla stampa  

18.03.2017 15:30 –

Dichiarazione del Presidente Andrea Agnelli alla stampa

Fonte: http://www.juventus.com/it/news/news/2017/la-conferenza-stampa-del-presidente-andrea-agnelli.php

Nella giornata odierna, pochi minuti fa, mi è stato notificato un deferimento da parte della Procura Federale.

Tale deferimento riguarda il sottoscritto, il dottor Francesco Calvo, all’epoca nostro dirigente, il signor Alessandro D’Angelo e il signor Stefano Merulla.

Questa società, i suoi dipendenti e il sottoscritto non hanno nulla da nascondere o da temere ed è questo il motivo per cui sono qui oggi davanti a voi, seppur per pochi minuti.

Nei mesi scorsi i dipendenti della Juventus, che godono della mia massima fiducia, hanno collaborato con la Procura della Repubblica di Torino in veste di testimoni, nel quadro di un’indagine riguardante alcuni personaggi legati al mondo della criminalità organizzata.

Questa veste di testimoni è stata sottoposta ad un controllo invasivo e meticoloso, anche con l’uso di intercettazioni ambientali e telefoniche, e non è mai mutata. Erano TESTIMONI e sono rimasti TESTIMONI fino alla chiusura delle indagini penali.

Oggi la Procura Federale, anziché limitarsi a contestare eventuali irregolarità nella vendita dei biglietti, emette un deferimento nel quale il mio nome e quello dei nostri dipendenti rivestirebbe un ruolo di “collaborazione” con la criminalità organizzata.

Tutto ciò è inaccettabile e frutto di una lettura parziale e preconcetta nei confronti della Juventus e non rispondente a logiche di giustizia.

Vi ricordo che le attività di ordine pubblico e di prevenzione per le partite di calcio vengono svolte in stretta collaborazione con tutte le forze dell’ordine dal personale Juventus.

Mi difenderò, difenderò i nostri collaboratori e soprattutto difenderò il buon nome della Juventus che per troppe volte è già stato infangato o sottoposto a curiosi procedimenti sperimentali da parte della giustizia sportiva.

Tale difesa avverrà nelle sedi opportune, ma vi invito fin da oggi ad approfondire con grande attenzione le tematiche di un’inchiesta che ha visto curiosamente scomparire dalla scena mediatica gli accusati di reati mafiosi, per essere sostituiti da TESTIMONI che hanno l’unica colpa di lavorare in una società molto famosa e sulla bocca di tutti.

Per evidenti motivi non rispondo nel merito del provvedimento oggi davanti a voi, perché penso che sia doveroso farlo davanti alla giustizia sportiva.

Vi invito tuttavia ad essere a vostra volta testimoni e non strumenti per conclusioni pregiudiziali che sarebbero a mio avviso sbagliate e in pieno contrasto con quelle tratte dalla giustizia penale.

Come ho scritto alcuni giorni fa, non ho mai incontrato boss mafiosi. A cadenze regolari come è noto ho incontrato tutte le categorie di tifosi, siano essi Club Doc, Member o gruppi ultras.

E’ sempre stata un’attività fatta alla luce del sole e che penso rientri a pieno titolo nei doveri di un presidente di una società calcistica.

Se alcuni di questi personaggi hanno oggi assunto una veste diversa agli occhi della giustizia penale, questo è un aspetto che all’epoca dei fatti non era noto, né a me, né a nessuno dei dipendenti della Juventus.

E all’argomento che qualcuno di voi potrebbe opporre, che gli ultras o i loro capi non sono stinchi di santo, io vi dico che condivido ma rispetto le leggi dello stato e queste persone erano libere e non avevano alcuna restrizione a frequentare lo stadio e le partite di calcio.

La Juventus, così come ogni altra società calcistica, collabora con lo Stato ed è stata negli anni scorsi indicata come esempio virtuoso, ma non può certamente sostituirsi alle forze dell’ordine.

Penso che fosse doveroso da parte mia presentarmi davanti a voi oggi, così come ho dato la mia disponibilità a presentarmi davanti alla Commissione Antimafia, perché poteste quantomeno sapere direttamente da me quale sia il mio pensiero senza alcuna mediazione.

Da ultimo: so che alcuni di voi si sono esercitati nei giorni scorsi in ipotesi riguardanti il cambio del management della Juventus. Mi dispiace deludervi, ma questo gruppo dirigente, formato dal sottoscritto, dal vicepresidente Pavel Nedved, dall’amministratore delegato Giuseppe Marotta e dal direttore sportivo Fabio Paratici, ha intenzione di continuare a far crescere la Juventus ancora per parecchio tempo.

Addio a Chuck Berry


Addio a Chuck Berry, il padre del rock and roll aveva 90 anni

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Charles Edward Anderson “Chuck” Berry (Saint Louis (Missouri), 18 ottobre 1926 – Saint Charles (Missouri), 18 marzo 2017) è stato un cantautore, chitarrista e compositore statunitense, in particolare di musica rock and roll.

Considerato uno dei padri del rock, oltre a essere stato uno dei primi miti del rock and roll  le sue canzoni furono tra le prime ad avere la chitarra come strumento principale. Berry (autore e interprete delle sue canzoni) è stato anche il primo, utilizzando sempre toni semplici e ironici, a inserire nei suoi testi tematiche riguardanti gli adolescenti e la rivolta che stava interessando loro in quegli anni, quando i giovani cominciarono a ribellarsi agli ideali degli adulti quali la famiglia, il lavoro e la morale.

Chuck Berry – Johnny B. Goode (Live 1958)  

E’ morto Chuck Berry, il musicista che con la sua memorabile chitarra firmò l’era del rock ‘n roll attraverso brani risultati intramontabili come ‘Johnny B Goode’ e ‘Roll Over Beethoven’. Aveva 90 anni. Il decesso è stato confermato dalla polizia di St. Charles County, in Missouri. 

HUCK BERRY & KEITH RICHARDS – Nadine  

La storia Chuck Berry è la storia dei suoi grandi successi che infiammavano i jukebox e che hanno dato un nuovo significato alle classifiche musicali, a partire da ‘Maybellene’, del 1955, il primo singolo inciso da Chick Berry, considerato uno dei primi brani rock in assoluto, che rimase al primo posto delle classifiche di R&B per nove settimane. “Se si volesse dare un altro nome Rock ‘N’ Roll lo si potrebbe chiamare Chuck Berry”, sono parole di John Lennon secondo alcuni. E non a torto, considerato il contributo indelebile che Chuck Berry ha lasciato per sempre nella storia della musica: con ‘Roll Over Beheetoven’ per esempio, brano del 1956 che ad oggi è tra i più riconoscibili da svariate generazioni, fino al classico dei classici ‘Johnny B. Goode’ del 1958

Tina Turner & Chuck Berry – Rock n roll music  

  Jerry Lee Lewis, Little Richard, Chuck Berry live in concert   (partecipa anche un giovanissimo Bruce Springsteen)

In questi mesi era prevista l’uscita del suo nuovo album, dal titolo Chuck, una sorta di regalo per il suo 90esimo compleanno: è il primo Lp di Berry dal 1979 con canzoni originali scritte, registrate e prodotte da lui e dedicate alla moglie Themetta. “Mia cara, sto invecchiando! – aveva detto Berry – Ho lavorato a questo disco per tanto tempo. Ora posso appendere le scarpe al chiodo!”.

Chuck Berry – You Never Can Tell

PINO DANIELE – Il Tempo Resterà – il film


Pino Daniele  – Il tempo resterà – il film

L’omaggio a un orgoglio tutto italiano, un racconto a tante voci sulla ricca eredità spirituale lasciata dal musicista

Fonte: http://www.nexodigital.it/pino-daniele-il-tempo-restera/

A due anni di distanza dalla scomparsa del musicista, arriva nei cinema italiani Pino Daniele – Il Tempo Resterà, un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di immagini – molte delle quali mai mostrate finora -, testimonianze e performance musicali. Il docu-film, diretto da Giorgio Verdelli, è una produzione Sudovest con Rai Cinema e sarà distribuito in esclusiva da Nexo Digital solo il 20, 21 e 22 marzo come evento cinematografico pensato per offrire ai fan di Pino Daniele l’opportunità di ritrovarne su grande schermo la musica e il percorso artistico dagli anni ’70 agli ultimi concerti.

Pino Daniele – Il Tempo Resterà – Trailer Ufficiale

Pino Daniele – Il Tempo Resterà Trailer Italiano Ufficiale diretto da Giorgio Verdelli  –  Al cinema solo il 20, 21 e 22 marzo

http://www.mymovies.it/film/2017/pinodaniele/

Il regista, com’è giusto, parte da Napoli, dalle sue strade e dai suoi tetti, dalla sua luce e dai suoi umori, dalle vele di Scampia alla galleria Umberto I, per raccogliere la sfida di dire qualcosa di nuovo sulla città senza cadere nella retorica celebrativa.

Pubblicato il 04 gen 2015

Ho appena appreso su twitter della scomparsa di Pino Daniele. La notizia è partita da Eros Ramazzotti. Poi Laura Pausini, quindi Giuliano dei Negramaro. Nessun giornale al momento ha scritto nulla. Ho chiamato al telefono Giuliano che mi ha confermato la notizia. Allora mi sono immerso nell’ultima intervista che gli ho fatto per ritagliare qualche frase da condividere subito con chi ha amato Pino. Lo so: questa non è l’unica vita che viviamo. Ma quando se ne va un artista come Pino Daniele vedi scomparire un volume enorme e prezioso dalla biblioteca della musica e sai che non sarà sostituito perché ai giovani potenziali sconosciuti Pino Daniele non è permesso di crescere a scrivere la propria storia musicale. Quindi nello scaffale dei grandi artisti rimarrà sempre un grande e triste buco vuoto.
Poi lui era speciale, nella dolcezza con cui parlava e accarezzava la chitarra.
Ciao Pino…

 

Amianto: pm, condannare ex manager Breda


Chieste pene da 2 anni a 4 anni e 11 mesi in processo a Milano

Fonte:http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/03/17/amianto-pm-condannare-ex-manager-breda_186667b1-7de0-4edc-9422-b938734fe9f5.html

MILANO, 17 MAR – Il pm di Milano Nicola Balice ha chiesto che vengano condannati, con pene da due anni a quattro anni e undici mesi di reclusione, gli otto ex amministratori della Breda Termomeccanica-Ansaldo, accusati di omicidio colposo per la morte di una decina di operai causata, secondo l’accusa, dall’ esposizione all’amianto nello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni ’70 e il 1985. Nella sua lunga requisitoria, che ha richiesto tre udienze, il pm ha parlato di condotte “gravemente colpose” da parte degli imputati, che “sapevano di mettere a rischio i lavoratori” e che “se ne sono infischiati fino al 1985” delle norme sull’amianto.
    “La Corte che dovrà riflettere molto prima di emettere una sentenza di condanna, pensi attentamente anche alle vittime dell’ amianto”, ha detto Laura Mara, avvocato di Medicina Democratica, Aiea e del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, associazioni parti civili nel processo.

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Ligabue sospende il tour…………


Ligabue sospende il tour “ho un polipo alle corde vocali”

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Luciano Riccardo Ligabue, conosciuto semplicemente come Ligabue o Liga (Correggio, 13 marzo 1960), è un cantautore, regista, scrittore e sceneggiatore italiano.

È uno tra gli artisti italiani di maggior successo ed ha ricevuto due Targhe Tenco, un Premio Tenco e un Premio Le parole della musica. Ha detenuto inoltre il record europeo di spettatori paganti per un concerto di un singolo artista, successivamente superato nel 2017 da Vasco Rossi.

Ha vinto negli oltre venticinque anni di carriera più di sessanta premi per ciò che concerne la sua attività musicale, cinque premi per quanto riguarda l’attività di scrittore e infine dieci onorificenze per la sua attività cinematografica.

Ligabue – Made in Italy (Official Video)

Fonte e articolo completo : http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2017/03/17/ligabue-sospende-tour-problemi-a-voce_dfcabdb6-d522-49ee-aacf-4fc1fe620d46.html

Alla fine Luciano Ligabue ha dovuto cedere. Le sue corde vocali non hanno retto allo tsunami dei concerti del Made in Italy tour nei palasport, partito poco più di un mese fa da Acireale e con davanti ancora più di 30 date.
Già allora il debutto era stato rimandato di una decina di giorni: colpa di un edema che sembrava risolto. E invece no.
Ora, un mese e 17 concerti dopo, l’annuncio via social di un lungo stop. “Mi hanno diagnosticato la malattia professionale di chi canta“, spiega il rocker ai fan, aggiungendo che dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico e fermarsi per diversi mesi, a causa di un polipo intracordale alla corda vocale sinistra.

Made in Italy Tour (Arcireale) – Riassunto del concerto tenuto da Ligabue ad Acireale il 14 Febbraio 2017

Made in Italy“, undicesimo disco di inediti di Luciano Ligabue, ventesimo album della sua carriera, ha appena conquistato il doppio disco di platino (record dell’anno di vendita per un album nella prima settimana). Grande successo anche per “G come Giungla“, primo singolo estratto dal disco, che è stato certificato disco d’oro (certificazioni diffuse da FIMI / GfK Italia).

Ligabue – G come Giungla (Official Video)

 “Questo tour si svolgerà a settembre e ottobre esattamente negli stessi palazzetti, nelle stesse città dove avete già preso i biglietti e quindi io potrò mantenere questa promessa ma soprattutto potrò continuare a godere di quello di cui ho goduto purtroppo per un breve tempo. Abbiamo fatto in tempo a fare diciassette concerti. Vi ho visti bellissimi, vi ho visti gioiosi, entusiasti, vi ho visti più giovani del solito, cosa che mi ha fatto oltre a un po’ di sorpresa, anche molto piacere. Ecco, io voglio ripartire da quest’idea, ho bisogno di un po’ di mesi per rimettermi in sella ma lo farò. E quindi ci vediamo a settembre“.

LIGA ROCK PARK MONZA 2016 – FOX LIVE LUCIANO LIGABUE  

Spike Lee, i 60 anni del regista dell’orgoglio nero


Shelton Jackson “Spike” Lee (Atlanta, 20 marzo 1957) è un regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e scrittore statunitense.

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Considerato uno dei più celebri registi afroamericani, i suoi film trattano temi politici e sociali, quali il razzismo, le relazioni interrazziali, la violenza e le droghe.

Ha ricevuto 2 nomination agli Oscar: per il documentario 4 Little Girls e per la sceneggiatura di Fa’ la cosa giusta. Nel 2003 ha ricevuto il Premio César alla carriera.

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Il 14 novembre 2015 riceve il premio Oscar alla carriera per il contributo che ha dato al mondo dello spettacolo durante la sua carriera.

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2017/03/13/i-60-anni-di-spike-lee-regista-dellorgoglio-neo_a8fd8d1d-dce8-4bf2-96b7-d91c75f5154e.html

Uno dei più alti esponenti del cinema afroamericano e uno dei più lucidi registi contemporanei, Spike Lee , che il 20 marzo prossimo compirà 60 anni, è un autore senza tempo. Provocatorio, onirico e coloratissimo, il suo cinema si riconosce per la complessità con la quale affronta il tema dell’integrazione razziale, e per un gusto estetico originale, pop e rock allo stesso tempo. Le immagini si assemblano all’improvvisazione della black music, inventando un cinema nuovo che sembra essere la risposta visiva al jazz musicale.

Lungometraggi – come regista

  • Joe’s Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads (saggio finale alla New York University) (1983)
  • Lola Darling (She’s Gotta Have It) (1986)
  • Aule turbolente (School Daze) (1988)
  • Fa’ la cosa giusta (Do the Right Thing) (1989)
  • Mo’ Better Blues (1990)
  • Jungle Fever (1991)
  • Malcolm X (1992)
  • Crooklyn (1994)
  • Clockers (199)
  • Girl 6 – Sesso in linea (Girl 6) (1996)
  • Bus in viaggio (Get on the Bus) (1996)
  • He Got Game (1998)
  • S.O.S. Summer of Sam – Panico a New York (Summer of Sam) (1999)
  • Bamboozled (2000)
  • La 25ª ora (25th Hour) (2002)
  • Lei mi odia (She Hate Me) (2004)
  • Inside Man (2006)
  • Miracolo a Sant’Anna (Miracle at St. Anna) (2008)
  • Red Hook Summer (2012)
  • Oldboy (2013)
  • Da Sweet Blood of Jesus (2015)
  • Chi-Raq (2015)

Attore

  • Lola Darling (She’s Gotta Have It) (1986)
  • Aule turbolente (School Daze) (1988)
  • Fa’ la cosa giusta (Do the Right Thing) (1989)
  • Mo’ Better Blues (1990)
  • Jungle Fever (1991)
  • Lonely in America di Barry Alexander Brown (1991)
  • Malcolm X (1992)
  • Seven Song for Malcolm X di John Akomfrah (documentario) (1993)
  • The Last Party di Marc Levin (documentario) (1993)
  • Crooklyn (1994)
  • Hoop Dreams di Steve James (documentario) (1994)
  • Drop Squad di David C. Johnson (1994)
  • Clockers (1995)
  • Forget Paris di Billy Crystal (1995)
  • Girl 6: sesso in linea (Girl 6) (1996)
  • Quando eravamo re (When We Were Kings) di Leon Gast (documentario) (1996)
  • S.O.S. Summer of Sam – Panico a New York (Summer of Sam) (1999)
  • Famous – Lisa Picard is Famous (Famous) (2000)
  • 3 A.M. – Omicidi nella notte di Lee Davis (2001)

Zoff (28 febbraio1942) compie 75 anni


Commento personale: anche se in ritardo  Buon Compleanno a un GRANDE CAMPIONE e GRANDE UOMO 

Dino Zoff e una valigia piena di ricordi

Dino Zoff (Mariano del Friuli, 28 febbraio 1942) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere. Campione europeo nel 1968 e campione mondiale nel 1982 con la nazionale italiana, che ha anche allenato dal 1998 al 2000.

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Considerato uno dei più grandi portieri nella storia del calcio, legò la propria attività calcistica principalmente alla Juventus, squadra in cui militò per undici anni a cavallo degli anni 1970 e 1980, senza mai saltare una partita di campionato; con i bianconeri collezionò 479 presenze (330 in Serie A), vincendo sei campionati italiani, due Coppe Italia e una Coppa UEFA, e disputò due finali di Coppa dei Campioni e una di Coppa Intercontinentale.

Dino Zoff: Il Monumentale SuperDino

È il vincitore più anziano della Coppa del mondo, conquistata nel 1982 all’età di quarant’anni, come capitano dell’Italia.

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Nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer, Zoff occupa la 47ª posizione

Il giudice sportivo grazia il Milan


Il Milan tutto sommato può tirare un respiro di sollievo. Rischiava infatti sanzioni più dure. Una giornata di squalifica per Carlos Bacca per le proteste dopo la fine della partita persa dal Milan a Torino contro la Juventus. Questa la decisione del giudice sportivo, che per i fatti dello Juve Stadium ha anche ammonito con diffida Adriano Galliani. Squalificati per una giornata anche i milanisti Romagnoli (era diffidato ed è stato ammonito) e Sosa (espulso durante la gara con la Juve).

La decisione: L’amministratore delegato rossonero – è spiegato nel comunicato del giudice sportivo – è stato sanzionato «per avere rivolto, al termine della gara, nell’area antistante gli spogliatoi frasi offensive nei confronti dei tesserati della squadra avversaria».

Anche il ds del Milan, Rocco Maiorino è stato ammonito con diffida «per avere rivolto, al termine della gara, nell’area antistante gli spogliatoi frasi offensive nei confronti dei tesserati della squadra avversaria». Quanto a Bacca – fermato per un turno – il giudice sportivo gli ha inflitto anche una ammenda di 10mila euro.

Il giocatore rossonero è stato sanzionato «per avere, al termine della gara, nel recinto di gioco, già sostituito ed in abiti civili, protestato in maniera plateale e veemente nei confronti di un Arbitro Addizionale, avvicinandosi con atteggiamento aggressivo nei confronti del medesimo, finché non veniva trattenuto ed allontanato a forza dai dirigenti e dall’allenatore della propria squadra; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale».

Commento: perché fino a qualche settimana fa altri giocatori sono stati menzionati con pene più pesanti? come mai???? mi sorge spontanea una domanda: ma è ancora credibile questa giustizia sportiva? è ancora credibile il sistema arbitrale????

Calciopoli, atto finale…..


Corriere della sera: La giustizia mette l’ultimo sigillo sulla carriera di Moggi  – RADIAZIONE DEFINITIVA

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Fonte: Corriere della sera 

Calciopoli: Dopo  11 anni  la giustizia mette l’ultimo sigillo alla carriera sportiva di Luciano Moggi. La quinta sezione del Consiglio di Stato con una sentenza pubblicata ieri ha stabilito che la decisione della Corte Federale della FIGC (11 marzo 2012) resta insindacabile. “DEFINITIVA“.

L’ultimo ricorso di Luciano Moggi  è stato appunto dichiarato, “inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice statale

NOVEMBRE 2011

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15 maggio 2016 – Cassazione: altro no a Moggi. Via libera ai risarcimenti

moggi

Accordo tra il Milan e la Fiera:………….


maxi sconto per lo stadio che non si farà

Fonte e articolo completo: http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/10/news/accordo_tra_il_milan_e_la_fiera_per_lo_stadio_che_non_si_fara_piu_al_portello-160246390/

10 marzo 2017 – Le due società hanno trovato un accordo davanti alla Camera arbitrale che eviterà il giudizio in Tribunale. La Fininvest e non la società sportiva pagherà 5 milioni come indennizzo.

Pace fatta tra il Milano e la Fondazione Fiera sulla vicenda del progetto dello stadio al Portello.  Si chiude con una “conciliazione
amichevole“, “senza riconoscimento alcuno di responsabilità e delle opposte pretese“, la vicenda legale fra Fondazione Fiera Milano e il Milan nata quando, un mese dopo aver vinto il bando nell’estate 2015, il club rossonero ha rinunciato alla costruzione dello stadio nell’area del Portello per una serie di dissidi riguardanti soprattutto i costi di bonifica.

L’accordo prevede il pagamento a Fondazione Fiera Milano di una cifra vicina ai 5 milioni di euro, ben più bassa del risarcimento da 40 milioni di euro preteso inizialmente dalla precedente gestione di Fondazione Fiera. La spesa, secondo quanto si apprende, non sarà sostenuta dal Milan ma interamente da Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, proprietaria del club.

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14 agosto 2015 – Stadio, dal Portello alla Falck di Sesto Il pressing sul Milan per il piano B

Fonte e articolo completo: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_14/stadio-portello-falck-sesto-pressing-milan-il-piano-b-aa4b052a-4257-11e5-ab47-312038e9e7e2.shtml?refresh_ce-cp

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Trattative per l’area. I costi di bonifica spettano al proprietario. Spunta la brochure

Interrotte – salvo ripensamenti – le trattative per il Portello, il faro rossonero si sposta su un’altra zona. Quella dove il Milan ha puntato in tutti questi mesi come piano B per costruire il nuovo stadio di proprietà. Preferita alle altre, l’area ex Falck di Sesto San Giovanni, eredità di Risanamento che fa capo all’imprenditore Davide Bizzi.
A Nord, vicino alla stazione ferroviaria, sono già avviati i lavori di bonifica per la Città della Salute, che impegnerà meno di un quarto dei terreni. Il resto (un milione di metri quadrati), è libero. Niente da smantellare verso Sud, a 700 metri in linea d’aria dalla fermata della M1 di Sesto Marelli. Ed è quella la location ipotizzata per l’impianto sportivo che i disegni, nelle stesse brochure dell’immobiliare Milanosesto, rappresentano molto affine allo stadio «interrato» proposto dal club per il bando sui padiglioni di Fondazione Fiera. Suggestione, o concreta possibilità?

Sisters Sledge in lutto


E’ morta Joni Sledge: con le sorelle cantò “We are family” Aveva 60 anni, si è spenta nella sua casa in Arizona

Sister Sledge – We are family – 1979 – Video

Joni Sledge, una delle quattro sorelle del gruppo “Sister Sledge” che incisero la famosissima hit “We Are Family” è morta all’età di 60 anni. La cantante si è spenta nella sua casa in Arizona venerdì ma le cause della morte non sono state ancora determinate, ha spiegato l’addetto stampa Biff Warren. “Ci mancano lei e la presenza, la sincerità, la luminosità con cui amava e affrontava la vita”, recita una nota della famiglia. Figlie d’arte, Joni e le sue tre sorelle, Debbie, Kathy e Kim, sono cresciute a Philadelphia e negli anni Settanta hanno iniziato la loro carriera, ma il vero successo è arrivato nel 1979 con “We Are Family”, scritta da Nile Rodgers e Bernard Edwards, una hit della disco che le ha rese famose in tutto il mondo. Rodgers ha fatto le sue condoglianze alla famiglia su Twitter: “Abbiamo fatto cose eccezionali insieme”.

Sister Sledge – He’s the Greatest Dancer (1979)  

Ancora violenza….


Marito la picchia da 3 anni, denunciato

Fonte: http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/03/08/marito-la-picchia-da-3-anni-denunciato_f742ecdd-56e5-4bba-820e-633875fba746.html

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(ANSA) – MILANO, 8 MAR – Da tre anni subiva le violenze del marito ma non ha mai denunciato fino a pochi giorni fa, quando i colleghi di lavoro l’hanno convinta ad ammettere che i segni sul collo non erano dovuti a una caduta accidentale. La donna, un’impiegata di 56 anni, è stata soccorsa dai carabinieri di Garbagnate Milanese (Milano). Il marito, un artigiano edile di 61 anni, è stato denunciato. In ospedale alla donna è stato diagnosticato un trauma cranico facciale e al collo giudicato guaribile in 20 giorni. Quando si è presentata in ufficio ha negato insistentemente di essere stata picchiata ma alla fine ha ammesso di subire violenza da tre anni e ha deciso di denunciare il marito. Non è stato possibile arrestarlo perché mancava la flagranza di reato.

U2, edizione speciale per i 30 anni di Joshua Tree


Dal 2 giugno, torna album originale più live Madison Square 1987

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È ufficiale. Il tour degli U2 che celebra il trentesimo anniversario dell’album del 1987 The Joshua Tree (25 milioni di copie in tutto il mondo) arriverà in Italia il 15 Luglio 2017 allo stadio olimpico di Roma.

Per celebrare 30 anni dalla pubblicazione del seminale “The Joshua Tree“, quinto album in studio degli U2, dal 2 giugno 2017 sarà disponibile una edizione celebrativa distribuita dalla Island Records. Oltre agli 11 brani dell’album, l’edizione Super Deluxe da collezione includerà una registrazione del Concerto al Madison Square Garden (“Joshua Tree Tour”, 1987), rarità e B-side dalle sessioni di registrazione originali dell’album, nuovi remix di Daniel Lanois, St Francis Hotel, Jacknife Lee, Steve Lillywhite e Flood. La confezione sarà arricchita da un libro di 84 pagine rilegate con copertina rigida e fotografie mai viste prima, scattate da The Edge durante la photosession del 1986 nel deserto di Mojave.

U2 – Joshua Tree Tour – Los Angeles – 18 Nov 1987

The Joshua Tree è il quinto album degli U2, pubblicato il 9 marzo 1987 dalla Island Records. Prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois, The Joshua Tree ha vinto il premio come album dell’anno alla cerimonia dei Grammy Award del 1988 ed occupa la posizione 27 nella lista dei 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone.

The Joshua Tree

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Testi di Bono, musiche di U2.

  1. Where the Streets Have No Name – 5:37
  2. I Still Haven’t Found What I’m Looking For – 4:37
  3. With or Without You – 4:56
  4. Bullet the Blue Sky – 4:32
  5. Running to Stand Still – 4:18
  6. Red Hill Mining Town – 4:52
  7. In God’s Country – 2:57
  8. Trip Through Your Wires – 3:32
  9. One Tree Hill – 5:23
  10. Exit – 4:13
  11. Mothers of the Disappeared – 5:14

Rabbia del Milan,


danni agli spogliatoi dello Juventus Stadium. Il club: “No comment”

Juventus-Milan, l’analisi con Sky Tech del rigore contestato

Alcuni giocatori, secondo fonti vicine al club bianconero, avrebbero sfogato la rabbia per la sconfitta danneggiando arredi e insegne bianconere.

Fonte e articolo completo: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2017/03/11/rabbia-del-milan-danni-agli-spogliatoi-dello-juventus-stadium.-il-club-no-comment_fbf7794f-501b-4aaa-96cf-773674317776.html

Un’altra bufera sugli arbitri accompagna la Juventus nel volo verso il sesto scudetto consecutivo. Dieci giornate da giocare, 8 punti di vantaggio come minimo (se la Roma vince domani): i giochi sembrano fatti per entrare nella “leggenda” dei sei scudetti consecutivi. Per la capolista, che ha piegato il Milan con il discusso rigore di Dybala per un fallo fischiato al minuto 49 e 30″ del secondo tempo, l’unica conseguenza della burrascosa serata sono le ‘ferite’ allo spogliatoio, causate dallo sfogo rabbioso di alcuni giocatori di Montella.

Cesari spiega perché il rigore della Juve è inesistente

Danni ad arredi e simboli dei successi bianconeri, staccati e fatti a pezzi, secondo quanto filtrato dallo ‘Stadium’. Il Milan si trincera dietro il “no comment“, la Juventus non si sofferma sull’accaduto, ma l’escalation di proteste e rabbia che sta avvelenando il clima delle partite casalinghe dei bianconeri, sconcerta anche il club guidato da Andrea Agnelli. Che ricorda come anche ieri il primo episodio da moviola della partita sia andato a suo danno, il rigore negato a Dybala per un fallo di Zapata.

Commento: Che dire…  dopo Inter, Napoli,  anche il Milan si lamenta, ma….. . Il rigore? personalmente non lo so il fallo di mani c’era ma erano molto vicini, ne hanno dati di peggio e non ne hanno dati di più evidenti, non c’è uniformità di giudizio. Le proteste a caldo ci stanno, se qualche giocatore ha esagerato (qualche parola di troppo può scappare) e l’ arbitro lo segnala nel suo rapporto il giocatore verrà giustamente punito, e mi augurò che anche la società Milan prenda provvedimenti contro chi è andato fuori dalla righe.

Una nota sulla valutazione di Cesari personalmente le poche volte che le sento non sono quasi mai d’accordo ….

Pink Floyd, mezzo secolo contro i muri


Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pink_Floyd

Il gruppo, nato a Londra nel 1965, viene fondato dal cantante e chitarrista Roger Keith “Syd” Barrett, dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nicholas Berkeley “Nick” Mason e dal tastierista Richard William “Rick” Wright. Nel dicembre del 1967 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Jon “Dave” Gilmour, che si affianca e poi si sostituisce definitivamente a Barrett, progressivamente emarginatosi dal gruppo a causa del pesante uso di droghe e di una forma di alienazione.

I Pink Floyd hanno influenzato considerevolmente la musica successiva, dai gruppi progressive degli anni settanta, come Genesis e Yes, fino a musicisti contemporanei, come Nine Inch Nails, Dream Theater e Porcupine Tree.

The Wall è l’undicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato il 30 novembre 1979 dalla EMI.

Pink Floyd – Another Brick In The Wall – Live – 1980

Si tratta di un’opera rock incentrata sulla storia di un personaggio fittizio: una rockstar di nome Pink che, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola. I disagi, soprattutto infantili, che portano Pink a questa scelta drammatica sono la morte del padre verso la fine della seconda guerra mondiale, la madre iperprotettiva, gli insegnanti scolastici eccessivamente autoritari ed avvezzi alle punizioni corporali e i tradimenti della moglie.

L’album segnò anche la rovina della formazione classica dei Pink Floyd. Infatti il tastierista Richard Wright partecipò tardivamente alla registrazione dell’album (si era trasferito in Grecia con la sua nuova moglie); per questo motivo (come spiegato da Mason nel suo libro) Waters litigò con il tastierista e lo licenziò: durante il tour di promozione Wright partecipò solo come turnista. Il successo dell’album fu enorme: fu l’album più venduto negli Stati Uniti d’America nel 1980, divenendo uno degli album doppi più venduti nella storia. Si è inoltre posizionato all’87º posto nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone.

Londra e il resto del mondo non potevano che celebrare con una serie di eventi, a partire da una grande mostra nella capitale del Regno, questa epopea in musica fatta di ribellione e simboleggiata dall’album ‘The Wall’, un grido contro tutte le forme di intolleranza e dispotismo. E dopo mezzo secolo, nonostante siano cadute barriere storiche, come il Muro di Berlino, altre ne restano in piedi e c’è chi, come il presidente americano Donald Trump, ne vorrebbe costruire di nuove, al confine tra Usa e Messico.

Addio a John Surtess


L’ Unico a vincere il mondiale in moto e Formula 1

Il campione inglese John Surtess se n’è andato oggi all’età di 83 anni. Era stato un fuoriclasse sulle due e sulle quattro ruote, ed è tuttora l’unico ad essere riuscito a conquistare un titolo in Formula 1 e nel Motomondiale.


Fonte: http://www.insella.it/news/addio-john-surtess-lunico-vincere-il-mondiale-moto-e-formula-1-139973Uno dei più grandi

Se n’è andato a 83 anni John Surtess, fuoriclasse inglese degli anni 50 e 60, l’unico nella storia del motosport ad essere riuscito a vincere un titolo mondiale con le moto e in Formula 1. Surtees conquistò 7 mondiali nelle classi 350 e 500 con MV Agusta e poi passò alle quattro ruote. Con la Ferrari vinse il titolo nel 1964 conquistando 6 GP. Questo il comunicato con cui la famiglia ha annunciato la scomparsa di Surtees.

“È con grande tristezza che annunciamo la morte del nostro marito e padre, John Surtees. John, 83 anni, era entrato al St Georges Hospital di Londra a febbraio con problemi respiratori e dopo un breve periodo in terapia intensiva è deceduto serenamente questo pomeriggio. Sua moglie, Jane e le figlie, Leonora e Edwina erano al suo fianco. John era un amorevole marito, padre, fratello e amico.È stato anche uno dei grandi del motorsport e ha continuato a lavorare senza sosta fino a poco tempo fa, con la Fondazione Henry Surtees e il Buckmore Parco Kart Circuit. Piangiamo la perdita di un uomo così incredibile e gentile, un vero e proprio esempio. Vorremmo ringraziare tutto il personale dell’ospedale per la professionalità e il sostegno in questo momento difficile per noi. Grazie anche a tutti coloro che hanno inviato i loro messaggi di sostegno nelle ultime settimane”. 

#inter109


Inter, 109 anni di storia: «Mai retrocessi e nostro l'unico Triplete»

Lottiamo con coraggio per ciò in cui crediamo a testa alta, e il nostro cuore batte forte. Noi siamo i nerazzurri

Fonte: http://www.inter.it/it/news/79471/inter109

MILANO – La nostra è una storia diversa dalle altre. È la storia di un club con valori profondi stabiliti più di cento anni fa e che continuano a guidarci ancora oggi. Ogni giorno.

Siamo nati dalla visione di intellettuali, studenti, stranieri e artisti riuniti al ristorante l’Orologio di Milano. Condividevano un’idea moderna e innovativa per quel tempo: che Milano meritasse un palcoscenico internazionale, e una squadra internazionale.

E così il 9 marzo 1908 nacque l’F.C. Internazionale Milano. Una squadra che abbraccia la diversità, in cui tutti i giocatori si riconoscono sotto un’unica bandiera: quella del talento.

In 109 anni di storia l’Inter è l’unica squadra italiana ad aver conquistato il Triplete e a non essere mai retrocessa. Da oltre un secolo i nostri valori – Unità, Integrità, e Passione – guidano ogni nostra azione e ci fanno riconoscere agli occhi del mondo.

Giochiamo con unità – dalla nostra nascita abbiamo schierato giocatori di più di 47 nazionalità diverse e abbiamo tifosi appassionati in tutto il mondo. Siamo senza dubbio una famiglia del mondo che vince unita.

Agiamo con integrità – onestà e correttezza ci guidano. Non conta solo vincere, ma soprattutto come si vince.

Giochiamo con passione – con un sentimento profondo che alimenta la nostra anima indomita. I nostri valori nascono da un forte credo che ci ispira e scorre nelle nostre vene. Noi siamo davvero fratelli del mondo.

Lottiamo con coraggio per ciò in cui crediamo a testa alta, e il nostro cuore batte forte. Noi siamo i nerazzurri.

Inter, 109 anni di storia: «Mai retrocessi e nostro l'unico Triplete»

IL CORDOGLIO DELL’INTER PER LA SCOMPARSA DI GIANCARLO ANDREOLI

Al difensore nerazzurro e alla sua famiglia l’abbraccio della Società e di tutti i tifosi

08/03/2017 – 13:23

MILANO – È scomparso Giancarlo Andreolli, papà di Marco. Al difensore nerazzurro e alla sua famiglia va l’abbraccio di F.C. Internazionale e di tutti i tifosi nerazzurri.

Barcellona-Psg 6-1, irreale rimonta all’ultimo assalto.


Fonte articolo: http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/08-03-2017/barcellona-psg-6-1-irreale-rimonta-ultimo-assalto-decide-sergi-roberto-1801157959515.shtml?refresh_ce-cp

Remuntada” servita per il Barça dei miracoli. L’impresa epica invocata da Luis Enrique, mai centrata finora nella storia delle coppe europee, è stata incredibilmente firmata grazie a una prestazione monumentale e a un sigillo dell’insospettabile Sergi Roberto in pieno recupero.

In un Camp Nou ardente, trasformato in quella pentola pressione che invocava Luis Enrique, i catalani hanno ribaltato il 4-0 di Parigi contro un Psg irriconoscibile, che si arrende ai catalani per la terza volta negli ultimi cinque anni dopo le eliminazioni nel 2013 e 2015 (entrambe ai quarti). La storica rimonta, avviata da un gol lampo di Suarez e completata grazie a tre reti tra l’87’ e il 94’, vale invece la decima qualificazione consecutiva ai quarti di Champions per un Barça che, evidentemente, non è ancora giunto a fine ciclo come qualcuno malignamente sospettava.

 

Torino, rientra in fabbrica….


Torino, rientra in fabbrica dopo il trapianto di fegato e viene licenziato

Torino, rientra in fabbrica dopo il trapianto di fegato e viene licenziato

Fonte: http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/03/08/news/torino_rientra_in_fabbrica_dopo_il_trapianto_di_fegato_e_viene_licenziato-160070832

Quando è tornato in fabbrica, otto mesi dopo un trapianto di fegato, non ha più trovato il posto di lavoro. Antonio Forchione, 55 anni, operaio della Oerlikon Graziano di Rivoli-Cascine Vica, lunedì ha ricevuto la lettera di licenziamento: “Non posso più svolgere la mia mansione precedente, l’azienda non ha trovato nulla da farmi fare e mi ha mandato via”, spiega l’addetto torinese. I suoi colleghi hanno reagito oggi con uno sciopero di due ore su tutti i turni, proclamato da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. L’adesione è stata molto alta. Hanno scioperato anche i lavoratori della fabbrica di Luserna San Giovanni, nel Torinese.

La Oerlikon Graziano ha circa 700 dipendenti a Rivoli, oltre 1.500 in Italia. Antonio era uno di loro. Un buon operaio, volenteroso: “Ho sempre fatto i tre turni senza lamentarmi”, racconta. La sua vita è cambiata circa un anno fa, quando i medici gli hanno diagnosticato un brutto male al fegato: “Mi avevano dato sei mesi di vita. Poi ho subìto un trapianto e l’operazione è andata bene”, dice. A gennaio, dopo sei mesi di mutua, avrebbe voluto rientrare, anche se i medici si erano raccomandati di evitare di respirare polveri e fumi vari: “L’azienda mi ha suggerito di mettermi in ferie, così ho smaltito i giorni che avevo a disposizione. Lunedì sono tornato al lavoro, ma mi hanno detto che il posto per me non c’era più. Ma io avrei accettato anche un demansionamento”, spiega l’operaio torinese.

 

Il 9 marzo 1908 – Buon Compleanno


“Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.”L'immagine può contenere: sMS

Fonte: https://www.bauscia.it/storia-inter/inter-le-origini-e-il-primo-scudetto-1908-1919/

I 43 soci dissidenti del Milan

Il 9 marzo 1908, in un rinomato ristorante milanese, a pochi minuti dal Duomo, L’Orologio, i quarantatré soci dissidenti provenienti dal Milan si riunirono. Li venne redatto l’atto costitutivo  (scritto a penna sul retro di una lettera) con il quale nasceva la nuova società, a cui seguirà lo storico discorso di Muggiani. Nacque così ufficialmente la società Football Club Internazionale, diretta risposta all’altra società di Milano. A capeggiare questo sparuto gruppo di ‘illuministi del calcio’ c’era un pittore futurista di nome Giorgio Muggiani.

Documento storico fondazione F.C.InternazionaleDocumento storico fondazione F.C.Internazionale

Maglie Inter 1908-1909 versione 1Maglie Inter 1908-1909 versione 1

A Giorgio Muggiani, diventato consigliere, spetta un altro importante incarico: disegnare lo stemma che rappresenterà la squadra milanese. All’epoca i colori rosso e nero, riportati sulla stessa maglia, rappresentavano qualcosa di volgare e troppo acceso. Per contrastare la maglia del Milan venne al mondo la maglia nerazzurra. Giorgio Muggiani prese spunto proprio da quella notte.

Stemma dell'Inter disegnato da MuggianiStemma di Muggiani

La sigla FCIM, con le lettere intrecciate fra di loro in campo oro, delimitato da due cerchi, uno nero e uno azzurro. I colori del cielo e delle stelle. Sulla prima divisa, erano presenti quattro righe nere e quattro azzurre, e curiosamente, anche dopo la prima foto ufficiale, non sarebbe cambiato lo stile, cosa frequente invece per altre squadre.

Il primo campo di gioco interista a Ripa Ticinese

Il primo campo di gioco interista a Ripa Ticinese

Inter Campione d’Europa 2010 – Grande Festa San Siro 6:01 23/05/2010

Procura Figc, contatto tra Agnelli e boss …


Procura Figc, contatto tra Agnelli e boss per gestione biglietti Juventus

Risultati immagini per andrea agnelli

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2017/03/07/procura-figc-contatto-tra-agnelli-e-boss-per-gestione-biglietti_be0314bd-f4f5-4923-baaf-5c1b4a6a13fd.html

Dai documenti arrivati dalla Procura di Torino, “si evidenzia che Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno. Rocco Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti“. Lo ha detto il procuratore Figc Giuseppe Pecoraro all’Antimafia. “I dirigenti che hanno contatti con queste persone sono: Merulla, Carugo, D’Angelo e il presidente Agnelli“. Anche il dg Marotta ha avuto rapporto seppure occasionali col mondo degli ultras ma non è stato coinvolto dalla conclusione indagini.

Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho mai incontrato boss mafiosi“, scrive su Twitter il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. “Ciò che leggo – aggiunge – è falso“.