Milano: La storia del Gamba de Legn’


 

Milano: La storia del Gamba de Legn’

Fonte: http://www.mondotram.it/milano-gambadelegn/

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Il Gamba in uscita dal deposito di Corso Vercelli

La storia del Gamba de Legn’ (questa sarebbe la corretta ortografia milanese) inizia il 9 settembre 1878, con l’atto di concessione per la costruzione di una tramvia a vapore tra Milano e Magenta, di circa 23 Km di lunghezza, con una diramazione da Sedriano a Càstano Primo. Un anno più tardi venne inaugurato il primo tratto della linea da Milano a Sedriano, cui seguì in breve tempo il completamento del percorso.

La velocità massima del convoglio fu stabilita dal consiglio provinciale di Milano in:

  • 15 km/h in campagna
  • 10 Km/h entro i confini di Milano 
  • 5 km/h in caso di nebbia, traffico o per motivi straordinari di ordine pubblico
  • in caso di nebbia (fenomeno frequentissimo da queste parti – NdR) il convoglio doveva essere preceduto da un uomo a piedi con il fischietto ” che avvertisse del pericolo imminente”

Il prezzo dei biglietti all’inaugurazione del servizio era di 5-7 centesimi di lira per chilometro in prima classe e di 4 centesimi di lira per chilometro in seconda classe.

La cartina tratta da “The Magenta Tram” di G.E. Baddeley con un errore sul nome “Olona” scritto con due “elle”. 

gamba2[1]

…e rimorchi

gamba4[1]

La rete tranviaria di Milano è formata da diciassette linee urbane e ha una lunghezza complessiva di circa 115 km, la maggiore in Italia.

Le vetture tranviarie sono una componente tipica del paesaggio milanese. I tram più caratteristici della rete tranviaria milanese sono le cosiddette “tipo 1928” (serie 1500) costruite fra il 1928 e il 1932 in 502 esemplari e tuttora in circolazione in 163 unità.

Della rete interurbana, che collegava il capoluogo ad alcuni estremi della provincia e ad alcuni vicini capoluoghi, rimane in esercizio la Milano-Limbiate, mentre per la Milano-Seregno, non in esercizio, è prevista una riqualificazione.

Vetture tranviarie urbane

Serie
Numerazione
Costruzione
Radiazione
Rodiggio
Note
Immagine
Edison
1–430, 801–970
1893–1910
circa 1960
Bo’
  Tram Edison Milano.jpg
Sperimentali
972–976
1916–1917
 ?
Bo’
prototipi delle 600
Tram ATM 974.jpeg
600
601–729
1924–1928
1967
Bo’
  ATM 609.JPG
700
700–720
1947–1948
1966
Bo’
ricostruz. di 600
00344-Tram 2 assi 718.jpg
1500
1501
1927
 
Bo’ Bo’
prototipo
ATM 1564.jpg
1502
1928
prototipo
1503–2002
1929–1930
2500
2501, 2503
1948 (1951 entr. in serv.)
1966
Bo’ 2
prototipi ex Roma
Tram ATM 2501.jpeg
3000
3000
1932
1961
Bo’ + – + Bo’
prototipo
Trammilano03.jpg
3001–3023
1932–1934
4000
4000
1935
1962
Bo’ + – + 2′
prototipo
Trammilano01.jpg
4001–4025
1940–1942
4026–4049
1947–1948
4100
4101
1956
1976
Bo’ + – + Bo’
prototipo
 
4102–4108
1960
4500 (I)
4500–4504
1942–1944
1967
Bo’-2′-Bo’
 
 
4500 (II)
4500
1984
 ?
Bo’-2′-Bo’
prototipo
 
4600
4601–4613
1955
 
Bo’-2′-Bo’
  Milano tram 4603 via Procaccini.JPG
4700
4714–4733
1956–1960
 
Bo’-2′-Bo’
 
Tram Milano Iv nov.JPG
4800
4801
1971
2010
Bo’-Bo’-Bo’-Bo’
prototipo
ATM 4821.jpg
4802–4844
1973–1977
4900
4900–4999
1976–1978
 
B-2′-2′-B
 
ATM 4926.jpg
5000
5000
1936
1976
Bo’ Bo’
prototipo
 
5001
1937
prototipo
5002–5061
1938
5100
5101–5137
1947–1951
1986
Bo’ Bo’
  Verde bicolore 02.jpg
5200
5200–5251
1952–1953
1973–1977
Bo’ Bo’
 
ATM 5250.jpeg
5300
5301–5336
1955
1971–1977
Bo’ Bo’
 
Milano tram 5324.jpg
5400
5451–5453
1958
1981
Bo’ Bo’
  Hobby Model Expo 2013 modello ATM 5400.JPG
7000
7001–7026
1999–2002
 
 ?
tipo ADtranz Eurotram
ATM 7021.jpg
7100
7101–7148
2002–2009
 
 ?
tipo AnsaldoBreda Sirio
ATM 7147.jpg
7500
7501–7535
2007–2009
 
 ?
tipo AnsaldoBreda Sirio
ATM 7524.jpg
7600
7601–7633
2008–2009
 
 ?
tipo AnsaldoBreda Sirio
Milano tram serie 7600.jpg

Storia

Un tram a cavalli davanti alla vecchia Ghirlanda del Castello (1885-1890)

Dall’omnibus (1841) all’inaugurazione del servizio urbano (1881

Dopo l’istituzione dei servizi di omnibus nel 1841, la prima linea tranviaria milanese fu la Milano-Monza, inaugurata l’8 luglio 1876 con trazione animale[2]. La linea aveva capolinea fuori Porta Venezia, all’inizio dell’attuale corso Buenos Aires, all’esterno del perimetro urbano. L’anno successivo, il 24 giugno 1877 venne inaugurata una seconda linea, la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace.

Dopo solo pochi mesi, l’amministrazione cittadina acconsentì a posare le rotaie all’interno della cerchia muraria: la linea per Monza venne prolungata pertanto fino in largo San Babila, mentre quella per Saronno, attraverso la piazza d’armi del Castello, fino a via Cusani. Il 6 giugno 1878 venne inaugurata la prima tranvia a vapore, diretta a Vaprio. Il successo della linea rese popolare la trazione a vapore, che si estese sull’esistente linea di Saronno (1878), e sulle nuove linee per Sedriano (1879), Vimercate, Pavia e Lodi (1880), Giussano (1881), ed altre ancora. Queste linee non formavano una rete unitaria, ma risultavano tronconi a sé stanti, addirittura con diversi capolinea, affidati rispettivamente a società differenti.

Le prime tranvie urbane, a trazione animale, vennero inaugurate nel 1881 in occasione dell’Esposizione Nazionale. Le linee avevano andamento radiale, con capolinea centrale in piazza del Duomo, dirette verso le porte cittadine. La rete era gestita dalla Società Anonima degli Omnibus (SAO).

Apple Watch


Apple Watch

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E’  arrivato dal 24 aprile sarà in vendita l’Apple Watch il primo orologio della casa di Cupertino. Ma per adesso sarà in vendita in 9 paesi  e sono:  Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito e Stati Uniti. Per l’Italia ci sarà da attendere  qualche settimana, si parla del mese di  Maggio  ma non ci sono conferme in merito.

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Sarà in tre versioni e in due dimensioni :Watch Sport, Watch, Watch Edition

Watch Edition

Watch Edition

Watch Edition: Cassa 42mm, e 38mm Oro giallo 18 carati
Vetro in cristallo di zaffiro
Display Retina
Fondo in ceramica

Watch Sport

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Watch Sport: Cassa 38 mm o 42 mm Alluminio serie 7000
Vetro Ion-X
Display Retina
Fondo in materiale composito

Watch

Watch

Watch: Cassa 38 mm, e 42 mm Acciaio inossidabile 316L
Vetro in cristallo di zaffiro
Display Retina
Fondo in ceramica

 

8 Marzo


8 marzo

auguri a tutte le donne

8 Marzo - festa delle donneDonna, oggi. Un universo così variegato e in tale mutamento, sempre più difficile da fotografare. In ogni caso l’8 marzo ricorda a tutti che c’è ancora molto da fare per una parità tra i sessi che non sia solo a parole. La donna, multitasking per natura e attitudine, in condizioni ‘normali’ si divide tra famiglia e lavoro, a volte sacrificando i figli per la carriera. Ma nonostante questo le donne non sono in testa alla scala sociale: amministratore delegato in Europa è un uomo nel 97,6% dei casi, donna solo nel 2,4%.

Sono poi ancora troppe, in Italia, in Europa e nel mondo, le donne violentate, ferite, umiliate, sfregiate, mutilate, rapite o vittime di tratta, quelle comunemente sottomesse a livello psicologico, chiuse nelle case e nel dolore, che non hanno la forza di dire ‘basta’ e di denunciare un compagno violento. La violenza non è amore, non esistono ”omicidi passionali”

 

Caso Parma – Ritardi è sospetti………..


Aggiornamento: 05/03/2015  Fonte: https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-ghirardi-indagato-per-bancarotta-fraudolenta-074031856–sow.html

Serie A – Ghirardi indagato per bancarotta fraudolenta

L’ex-presidente del Parma è stato inserito nel registro dalla Procura: ci sarebbero suoi comportamenti illeciti alla base del crack finanziario che sta minando il futuro della società gialloblù.

IL BILANCIO SOSPETTO – Secondo quanto anticipato dalla “Gazzetta di Parma”, nell’enorme buco di bilancio ci potrebbero essere state delle “distrazioni” commesse da Ghirardi, uscito dalla società al momento della cessione alla Dastraso Holding del petroliere albanese Rezart Taçi. Il bilancio presentato il 27 dicembre scorso, al passaggio di consegne, non convince, e i pm stanno studiando i dati per comprendere se e dove si possano essere annidate manovre poco chiare.

Serie A – Altri guai per il Parma, finirà a zero punti?

https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-guai-per-parma-finir%C3%A0-zero-punti-084244634–sow.html#it-fb-po

Un contenzioso del 2007 non risolto positivamente potrebbe costare altri 6 punti di penalizzazione alla squadra emiliana: al peggio non c’è davvero mai fine per il club crociato

 

04/03/2015

Si allarga lo scandalo Parma F.C, da qualche settimane le indagine della  Procura Della Repubblica stanno rilevando sviluppi clamorosi, riguarda i vertici della Guardia di Finanza – Omissioni di Atti d’Ufficio, per ritardo nelle inchieste sulla disastrosa situazione del Parma F.C.

I debiti verso il comune ammontano a 1 milione e  400 mila €, la società non paga l’affitto dello stadio dal 2011.

E’  stato nominato il Curatore Fallimentare: Mauro Morelli. Il tribunale di Bologna ha accolto il ricorso della Energy T.I. Group socio di minoranza del club, che aveva presentato la domanda per gravi inadempienze nella nomina del nuovo  CDA 

DOMENICA C’è PARMA – ATALANTA, L’ENNESIMO RINVIO (SAREBBE IL TERZO) SAREBBE LA FINE.

LO STADIO PER DOMENICA E’ DISPONIBILE MA CHI PAGA GLI STEWARD, VIGILI DEL FUOCO E PER TUTTI I SERVIZI INDISPENSABILI?????    

10 marzo 1975 e niente sarebbe stato più come prima


Con i dischi nel furgone 40 anni fa
Milano International cambiò la radio

Il 10 marzo 1975 nasce la prima radio libera italiana

Radio Milano International 19/3/1975

Il 10 marzo 1975 iniziano i programmi di Radio Milano International. I fondatori sono i fratelli Angelo e Rino Borra e Nino e Piero Cozzi. La leggenda narra che i primi nei primi giorni il trasmettitore militare con il quale Milano International diffonde il suo segnale sui 101 in fm sia montato a bordo di un furgone che gira per la città. Stratagemma per evitare di essere localizzati dagli ispettori dell’Escopost, la polizia postale. Nella foto il primo staff di radio Milano International.

Alle 5 del pomeriggio del 10 marzo 1975 a Milano un giradischi iniziò a suonare «I’m Free» degli Who e un furgone prese a girare per le strade della città. Due fatti di per sé insignificanti ma che, messi insieme, cambiarono molte cose nell’Italia di allora e i cui effetti continuano ancora oggi. Il furgone trasportava un trasmettitore militare sintonizzato sui 101 in fm, una trovata, il furgone, per evitare di essere localizzati dai funzionari dell’Escopost, la polizia Postale, e «I’m Free» fu la prima canzone trasmessa da Radio Milano International, la prima radio «libera» del nostro paese.

Radio

Parma il perché di questa situazione………..


Fonte: http://www.calcioefinanza.it/2015/02/14/bilancio-parma-2013-2014-debiti/

Indebitamento lordo nelle ultime stagioni:

2006/2007 16,1 Milioni

2007/2008 38,1 Milioni

2008/2009 86,1 Milioni

2009/2010 110,3 Milioni

2011/2012 136,5 Milioni

2012/2013 175,1 Milioni

Troppi, per una società che non ha accresciuto i ricavi a sufficienza. Così nell’ultimo anno è aumentato il ricorso alle:

Banche: da 39,8 a 48,3 milioni

 è cresciuta l’esposizione verso :

Fornitori: da 28 a 37,7 milioni

Personale (Calciatori): da 6,6 a 12,9 milioni

Erario:  da 12 a 16,7 milioni

Totale: Da 46,6 a 115,6 Milioni

Secondo la Gazzetta dello sport il debito effettivo del Parma, considerando banche e fornitori, ammonta a 86 milioni di euro, esclusi i contenziosi con il Lione (che vuole 1,8 milioni di euro per Belfodil) e il Panathinaikos (470mila euro per Ninis). Ecco, il calciomercato è stato uno dei problemi del Parma, che nella scorsa stagione ha messo a bilancio 47,5 milioni di plusvalenze, 6,9 di premi di valorizzazione e stipendi per 52 milioni, contro i da 43,5 dell’anno prima. La situazione drammatica si legge tutta nei 55,6 milioni di ricavi (al netto delle plusvalenze) e nei 108,3 milioni di costi (al netto delle minusvalenze). Quel che esce è esattamente il doppio di quel che entra. E raddrizzare questa situazione sarà una vera impresa.

Ennesima Beffa Amianto


Turbigo, sentenza beffa sull’amianto “Morti di tumore, nessun colpevole”  

Centrale Termoelettrica dell’Enel di Turbigo in provincia di Milano, 8 operai sono morti tra il  2004 e il  2012 per nesso causale diretto con l’esposizione alle polveri di amianto. Per decenni le polveri d’amianto si disperdevano in fabbrica durante le sostituzioni e manutenzioni delle coibentazioni in amianto di caldaie e tubature

Resta senza un colpevole la morte di otto operai della centrale termoelettrica Enel di Turbigo, in provincia di Milano, colpiti da mesotelioma pleurico.

Gli altri processi per amianto in Lombardia
Quella emessa oggi è la prima sentenza nella serie di processi ancora in corso a Milano a carico di ex manager di società come Fiat e Pirelli, accusati di omicidio colposo in relazione a decessi di operai che sarebbero stati provocati dalla presenza di amianto in stabilimenti lombardi.

19 dicembre 2014
Inchiesta amianto all’Olivetti di Ivrea: chiesto il rinvio a giudizio per 33 indagati.
27 settembre 2014
La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo bis per le morti da amianto alla Olivetti. Nell’inchiesta, che non è ancora conclusa, stanno confluendo altri casi di patologie di sospetta origine professionale. I reati ipotizzati sono gli stessi che figurano nell’indagine conclusa nei giorni scorsi.
“L’emergenza più grave nell’edilizia scolastica” La mappa dell’amianto in Italia. Marche e Abruzzo le regioni più inquinate ma manca la Calabria Nel nostro Paese sono 33.600 i siti censiti e solo 832 quelli bonificati. La Mappa del Ministero dell’Ambiente indica le Marche e il versante adriatico tra le zone con maggiore concentrazione d’amianto ma mancano i dati della Calabria e di altre Regioni – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Dove-si-trova-amianto-in-Italia-1c6cbdf2-b0b7-4d7b-91c5-1475fbb9c9e7.html