Simone Inzaghi nuovo allenatore Inter?


dal sito: https://www.sslazio.it/it/news/press-release-2/64415-nota-della-societa-9

Nota della Società

  27 Maggio 2021 COMUNICATI

Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti.

c’è la nota della società Lazio aspetto la comunicazione della Società Inter

Simone Inzaghi sarà il successore di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter nella prossima stagione. Decisivo il rilancio dei dirigenti nerazzurri nella giornata di ieri. Oggi l’annuncio dell’ex allenatore della Lazio: firmerà un contratto biennale a 4 milioni di euro a stagione

28 maggio 2021

10:39 – Cosa succede oggi – E’ atteso in giornata l’annuncio di Simone Inzaghi come nuovo allenatore dell’Inter al posto di Antonio Conte. L’ex allenatore della Lazio dovrebbe firmare un contratto di 2 anni a circa 4 milioni a stagione

10:39 – Cosa è successo nelle ultime 24 ore Simone Inzaghi è passato dal rinnovo con la Lazio alla panchina dell’Inter in poco più di una notte. Due giorni fala cena col presidente biancoceleste Claudio Lotito sembrava aver sancito la prosecuzione del rapporto e invece, la mattina dopo, il colpo di scena

.10:39 – Il saluto di Inzaghi alla Lazio – “Con grande emozione voglio informarvi che il 30 giugno si concluderà la mia meravigliosa avventura con la Lazio“, le parole con le quali l’allenatore ha salutato i tifosi biancocelesti, ufficializzando la fine del suo rapporto. “Ringrazio la società – prosegue – il presidente, i giocatori e i tifosi che mi hanno accompagnato in questi splendidi 22 anni da giocatore e da allenatore. Abbiamo lottato e vinto insieme. Questi colori sono e resteranno per sempre nel mio cuore: il bianco e il celeste saranno per sempre parte della mia anima“.

10:38 – La nota della Lazio – Poco prima del saluto di Inzaghi era arrivata la nota della Lazio. Il fatto che Inzaghi non venga nemmeno nominato è singolare: “Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti

10:38 – Lotito: “Deluso da Inzaghi. Io avevo già firmato il rinnovo” – Il presidente della Lazio ha commentato la decisione di Inzaghi a calciomercato.com: “Ha cambiato idea dalla sera alla mattina. Il contratto era pronto, io lo avevo già firmato. Inzaghi doveva solo raggiungere il segretario Calveri per sottoscriverlo a sua volta e invece non si è mai presentato. Sono rimasto deluso sul piano personale”. I due si sono sentiti e Lotito ha spiegato il contenuto del colloquio: “Mi ha detto che ci ha dormito sopra e che ha maturato questa convinzione. Siamo stati sette ore insieme, abbiamo trovato l’accordo. Ci siamo anche dati la mano. Mi ha raccontato che non aveva più stimoli, che non sarebbe stato in grado di dare la carica giusta ai giocatori. Quando una persona ti dice così, come fai a pensare di tenerlo? Certo, se me lo avesse detto la sera precedente non avrei fatto preparare l’accordo da firmare…“.

10:38 – Lazio, parte la ricerca dell’allenatore – Da oggi la Lazio si metterà alla ricerca del sostituto di Inzaghi. I primi nomi fatti da Gianluca Di Marzio, ieri a 23, l’approfondimento di Sky Sport 24, sono Mazzarri (ide del ds Tare) e Sinisa Mihajlovic, da sempre legato all’ambiente laziale. QUI PER L’APPROFONDIMENTO

10:37 – Allenatori svincolati, chi è libero in questo momento – Mai come quest’anno è stato il mercatod egli allenatori. Mezza Serie A ha già cambiato panchina, altri stano per farlo in queste ore. Ma chi sono gli allenatori sul mercato? Ecco 43 nomi, italiani e stranieri, a caccia di una panchina.

Simone Inzaghi

in attesa del comunicato della Società ci gustiamo:

I M INTER (YES I M), IL VIDEO UFFICIALE DELLA CANZONE DELLO SCUDETTO

Ha già scalato le classifiche e conquistato i tifosi: da oggi le note della canzone celebrativa del diciannovesimo tricolore sono accompagnate dalle immagini del video ufficiale

25/05/2021

MILANO – La colonna sonora di un momento speciale ha il privilegio di rimanere per sempre legata a degli attimi di gioia pura: I M INTER (YES I IM) è la canzone celebrativa del diciannovesimo tricolore, parole e note che hanno accompagnato la festa nerazzurra.

Il brano disponibile su Spotify, Apple Music, iTunes, YouTube, Tik Tok, Amazon Music e su tutte le altre piattaforme musicali, da oggi è accompagnato anche dal video ufficiale. Le immagini più emozionanti legate allo Scudetto nerazzurro, i festeggiamenti e le parole del testo per cantare tutti insieme, ancora più forte: I M Inter, Yes I M… siamo noi e siamo i Campioni d’Italia! 

ASCOLTA SUBITO I M INTER (YES I M)!

Qui il testo della canzone:

“Senza te non ci so stare

Di nerazzurro batte il cuore

Dal primo all’ultimo minuto

Canteremo all’infinito:

“Siamo noi, solo noi!”

Non siamo scesi mai all’inferno

Inter Milano il nostro orgoglio

Il tuo nome e la tua storia

Suona dentro la memoria

“Siamo noi, solo noi!”

Yes, I M Inter

Yes, I M Inter, ohhh ohhh

Yes, I M Inter

Yes, I M Inter, ohhh ohhh

Cambian le maglie dei campioni

Ma non cambiano i colori

Di un coro con la stessa voce

Gli occhi con la stessa luce

“Siamo noi, solo noi!”

I nostri cuori in mezzo al campo

Saranno sempre lì al tuo fianco

In ogni attacco e ogni difesa

In trasferta come in casa

“Siamo noi, sempre noi!”

Yes I M

Era la sera dеl 9 marzo 1908

Erano poco piu’ di 40

Oggi siamo milioni

“Sempre

E solo

Forza

Inter!”

Yеs, I M Inter

Yes, I M Inter, ohhh ohhh

Yes, I M Inter

Yes, I M Inter, ohhh ohhh

La squadra di Milano siamo noi

Yes, I M

I’m one for all, I’m not for everyone

I M INTER (YES I M) | LA CANZONE DELLO SCUDETTO (OFFICIAL VIDEO)

«Gigio Donnarumma e il Milan, le nostre strade si dividono», l’addio ufficiale di Maldini


articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_26/gigio-donnarumma-milan-nostre-strade-si-dividono-l-addio-ufficiale-maldini-9492de04-be45-11eb-a5e7-170774e96424.shtml?fbclid=IwAR33sJGB4lyLYs_6UvHcA_v3q5Pn7d1D-Pi3r48AUBtOy05e5pwEZzACYDw

Gianluigi Donnarumma, Mino Raiola, PaoloMaldini

Il direttore tecnico del Milan ha però parole gentili per l’ex portiere rossonero: «Credo che si debba ringraziare tutti i calciatori che hanno fatto questa stagione incredibile, come Gigio che è stato leader e spesso capitano»

Dubbi non ce n’erano, bastava già la firma di Mike Maignan, ma ora c’è anche l’ufficialità: fra Gigio Donnarumma e il Milan l’addio è certo. Ad annunciarlo, con l’eleganza che lo contraddistingue fin da quando giocava, è stato il d.t. Paolo Maldini: «Le nostre strade si dividono, non posso che augurare il meglio a un ragazzo sensibile come lui». Niente rancori, solo parole d’affetto per l’ormai ex portiere, che ha legittimamente scelto di non accettare la proposta di rinnovo da 8 milioni annui. Una decisione che ovviamente lo ha messo nel mirino dei tifosi, che da tempo lo attaccano senza pietà. Eppure proprio Maldini ha voluto difenderlo: «Gigio è stato leader e spesso capitano — ha spiegato il dirigente sul canale twitch del club —. La gente fa fatica a capire cosa voglia dire fare il professionista, si deve essere pronti a cambiare casacca. So che questa è una cosa difficile da accettare, ma è sempre più difficile trovare carriere che iniziano in un posto e finiscono in quel posto lì». Parole sincere, quelle di Paolo. Lui sì è stato un bandiera. E lo è ancora. E forse proprio per questo sa meglio di chiunque altro quanto sia difficile giurare amore eterno a una squadra, specie di questi tempi.

Maldini saluta Donnarumma – «Bisogna avere rispetto per chi ha dato tanto al Milan, lui l’ha fatto, non ci ha mai mancato di rispetto» assicura Maldini, che da questa vicenda esce a testa altissima, come il Milan tutto, inteso come società e proprietà. Perdere un talento come Donnarumma a parametro zero non può essere una vittoria, questo è chiaro, ma il club ha mandato un messaggio importante: il Milan viene prima di tutto, dei giocatori e soprattutto degli agenti. Una posizione, questa, condivisa anche da un milanista eccellente come il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, che ha parlato così: «Da tifoso sono molto arrabbiato, per me Mino Raiola rappresenta l’essenza di come lo sport non dovrebbe essere». Per l’agente trovare una squadra a Gigio non sarà difficile, ci riuscirebbe onestamente chiunque, vedremo però se sarà così facile trovargli anche un ingaggio superiore agli 8 milioni. Juventus, Barcellona, Psg: l’asta è pronta, chissà se si arriverà però davvero a uno stipendio da 10-12 milioni, come chiede Raiola. La speranza è che non duri a lungo: l’Europeo è dietro l’angolo e di tutto la nostra Nazionale ha bisogno tranne che di un portiere distratto.

Da un campione all’altro, da Donnarumma a IbrahimovicLa Uefa lo ha multato per 50 mila euro per la storia della società di scommesse con sede a Malta di cui era co-proprietario e che, stando ai media svedesi, avrebbe già venduto. Il Milan è stato sanzionato invece per 25 mila euro. La vicenda, che preoccupava non poco, finisce qui.

Lecce, Marco Mancosu ce l’ha fatta: vinta la battaglia contro il cancro


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/lecce/2021/05/26/news/lecce_mancosu_ha_vinto_la_battaglia_contro_il_cancro-302933545/

Il capitano dei pugliesi era stato operato a fine marzo e aveva rimandato la visita di controllo per giocare coi compagni, fino a sbagliare un rigore decisivo nei playoff contro il Venezia. Gli esami hanno evidenziato una completa guarigione

Marco Mancosu (Cagliari, 22 agosto 1988) è un calciatore italiano, centrocampista del Lecce, di cui è capitano.

LECCE – Sospiro di sollievo e felicità in casa Lecce. Il centrocampista e capitano dei pugliesi Marco Mancosu è completamente guarito dal cancro per cui si era operato lo scorso 26 marzo. Il controllo avvenuto oggi, all’Humanitas di Milano, ha evidenziato una completa guarigione. Mancosu dovrà essere comunque sottoposto a controlli periodici ogni sei mesi, ma è esclusa la chemioterapia.

Il messaggio di maggio Mancosu era stato costretto a operarsi con urgenza, a saltare quindi le partite di aprile, salvo poi tornare in campo subito dopo. “Anche se – scrisse nella sua lettera – i medici mi hanno detto che la mia stagione era finita e che dovevo pensare all’anno prossimo, Io invece dopo due settimane ero in campo a correre. Dopo un mese sarei dovuto tornare a Milano per sapere se dovessi fare la chemio o meno, non ci sono ancora andato perché voglio fare la cosa che amo di più al mondo, giocare a calcio, poi si vedrà a fine campionato. Io ho già vinto“.

Dal rigore sbagliato alla guarigione – Quella visita Mancosu – per amore del calcio e del suo Lecce – l’ha rimandata a questa mattina. Un atroce, beffardo destino ha messo poi il giocatore di fronte al rigore più pesante della sua carriera nella semifinale di ritorno contro il Venezia, al Via del Mare, giovedì 20 maggio. Il capitano ha sbagliato sull’1-1 il tiro dal dischetto che è costato l’eliminazione della squadra salentina. Mancosu in lacrime era stato consolato da compagni e avversari a fine incontro, mentre l’allenatore Eugenio Corini esprimeva la stima verso il giocatore. Dopo quella amarezza sportiva, ecco l’esito del controllo avvenuto all’Humanitas di Milano che ha evidenziato una completa guarigione dal cancro.

COMUNICATO UFFICIALE DI FC INTERNAZIONALE MILANO


Comunicato: https://www.inter.it/it/news/2021/05/26/comunicato-risoluzione-consensuale-antonio-conte.html

26/05/2021

MILANO – FC Internazionale Milano comunica di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore Antonio Conte. Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club.

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Tarcisio Burgnich è morto a 82 anni: pilastro della Grande Inter….


Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Tarcisio Burgnich

Tarcisio Burgnich è morto a 82 anni: pilastro della Grande Inter, fu uno dei più forti difensori italiani di sempre

articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_26/tarcisio-burgnich-morto-82-anni-pilastro-grande-inter-fu-dei-piu-forti-difensori-italiani-sempre-e124b322-bdec-11eb-a5e7-170774e96424.shtml

Il terzino fu anche campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970

All’una di questa notte, 25 maggio, si è spento a 82 anni Tarcisio Burgnich, uno dei più grandi difensori della storia del calcio. Tre settimane fa era stato colto da un ictus, aveva reagito con la sua proverbiale tempra ma alla fine ha dovuto cedere. A darne la notizia è stato Leo Picchi, figlio di un altro protagonista della Grande Inter, Armando Picchi, a cinquant’anni esatti dalla sua scomparsa.

Tarcisio Burgnich

La Roccia – Burgnich era stato soprannominato la Roccia, da quando – era il 6 ottobre 1963 in Spal-Inter – in un contrasto di gioco l’avversario Novelli veniva sparato via a metri di distanza mentre il nerazzurro proseguì indisturbato l’azione. Burgnich è a ragione considerato il difensore più tenace e risoluto degli anni Sessanta, l’ombra dei più pericolosi attaccanti italiani e mondiali. Soltanto Pelé, nella finale mondiale del 1970, era riuscito a batterlo con quel colpo di testa leggendario, ma Burgnich preciserà: «Quello però non era umano». Accanto ad altre leggende come Facchetti, Picchi, Suarez, Mazzola, Corso e Jair, Burgnich garantì alla squadra di Angelo Moratti e di Helenio Herrera di diventare la Grande Inter, con 476 presenze, 7 gol, e la conquista di 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Intercontinentaliche si aggiungono al titolo precedente con la Juventus (1961), alla Coppa Italia con il Napoli nel 1976, senza contare il trionfo agli Europei del 1968 con la Nazionale italiana con cui ha giocato dal 1963 al 1974 (66 presenze) ed è stato anche vicecampione del mondo nel 1970.

FC Internazionale Hall of Fame – Burgnich

https://www.inter.it/it/news/2021/05/26/cordoglio-scomparsa-tarcisio-burgnich-inter.html

IL CORDOGLIO DI FC INTERNAZIONALE MILANO PER LA SCOMPARSA DI TARCISIO BURGNICH

Eroe azzurro e nerazzurro, gladiatore implacabile, tosto e sempre leale. Oggi ci lascia un pezzo di storia, la “Roccia” della Grande Inter

26/05/2021

Ci sono degli uomini che vorresti sempre avere al tuo fianco, dei calciatori che vorresti sempre nella tua squadra, delle leggende che vorresti facciano sempre parte della tua storia. Tarcisio Burgnich ha incarnato la forza e i valori del nostro Club e l’Inter ha avuto il privilegio di vederlo lottare per i propri colori: statuario, implacabile, umile e sempre leale.

Entrato nella storia della Grande Inter e nella memoria dei tifosi nerazzurri per la grande tempra ed il carattere che mostrava in campo, ha formato con Giacinto Facchetti una delle coppie di terzini più forti del mondo in quell’Inter dove la difesa era un punto fermo, forgiata dal mago Herrera con campioni preparati atleticamente e mentalmente per affrontare e fermare ogni tipo di avversario.

Come nella partita che Burgnich ha portato sempre nel cuore, giocata due anni dopo il suo arrivo in nerazzurro, quella finale contro i mostri sacri del Real Madrid di Di Stéfano, Puskás, Gento, “quelli che noi avevamo visto solo nelle figurine”. Un giorno che riuscì a stravolgere le gerarchie e a portare la prima Coppa dei Campioni nella bacheca nerazzurra. E poi la storia che si ripete, esattamente un anno dopo, contro il Benfica di Eusebio a San Siro.

12 stagioni all’Inter, 4 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 6 gol e 467 partite a difendere i nostri colori, gara dopo gara, allenamento dopo allenamento, forgiandosi ogni giorno di più per diventare la “Roccia” che tutti abbiamo conosciuto, proprio come l’aveva ribattezzato Armando Picchi. I ritiri, sempre al fianco dell’indimenticato Giacinto Facchetti: “Ho dormito più con lui che con mia moglie”, diceva sempre Burgnich. Con lui era titolare anche nella nazionale vincitrice dell’Europeo del 1968 e vicecampione del mondo di Messico 1970, quando segnò di sinistro ai supplementari la rete del 2-2 nella semifinale Italia-Germania Ovest (4-3): un gol rabbioso e prezioso in quella che passò alla storia come la partita del Secolo. 66 volte in campo con la maglia azzurra e una vita dedicata al calcio divisa tra la carriera di giocatore e allenatore.

Umile e determinato, insuperabile per gli avversari e prezioso alleato per i suoi compagni: oggi il suo sguardo fiero e la sua forza sono ricordi preziosi, un’immagine che rimarrà sempre impressa nella nostra storia.

Ciao Tarcisio, sarai sempre la nostra “Roccia”.

Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Domenghini, Burgnich, Facchetti
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Domenghini, Burgnich, Facchetti
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Gigi Riva & Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Guarneri & Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Mazzola & Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Burgnich & Herrera
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich
Allodi, Prisco, Burgnich
Il cordoglio di FC Internazionale Milano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich

Fiorentina-Gattuso, è ufficiale


articolo: https://firenze.repubblica.it/sport/2021/05/25/news/fiorentina_incontro_in_corso_con_gattuso_l_accordo_sembra_vicino-302738478/

La società viola ha anticipato la Lazio. Al tecnico ex Napoli un contratto di 2 anni con opzione sul terzo

Gennaro Gattuso, detto Rino (Corigliano Calabro, 9 gennaio 1978), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico del Napoli, campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006. Dal 1º luglio 2021 sarà il nuovo tecnico della Fiorentina

E’ ufficiale, Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore ella Fiorentina. Accordo trovato per un contratto biennale (con opzione sul terzo anno) da 2,5 milioni l’anno. Tra la società e il tecnico ampie convergenze sullo staff tecnico e anche sul progetto. Commisso, a quanto pare, ha giocato di anticipo e ha bruciato la Lazio, che dopo la chiusura del campionato voleva puntare proprio sull’ex allenatore del Napoli. Ma la società viola ha stretto i tempi e ha chiuso l’accordo.

Gattuso è sempre stato il primo nome nella lista del club viola. Dopo la delusione di domenica sera e il mancato ingresso in Champions con il Napoli, Gattuso si era preso un giorno per scaricare rabbia e delusione. La Fiorentina ha atteso la sua risposta consapevole dell’interesse anche della Lazio. E questa voglia di aspettare il tecnico in uscita dal Napoli, avrebbe favorevolmente colpito Gattuso, intenzionato a dire sì dopo il pressing degli uomini di Commisso. L’alternativa in piedi è (o forse era) Paulo Fonseca, il tecnico portoghese che al triplice fischio finale della sua ultima gara con la Roma, a precisa domanda su un incontro in settimana coi viola, ha risposto sorridendo “non posso dire niente“.

Gattuso ha già allenato in Toscana. Per la precisione, il Pisa dal 2015 al 2017. Al momento dei saluti, dopo una retrocessione dalla Serie B alla Lega Pro scrisse una lettera per salutare i tifosi: “Giorno dopo giorno l’emozione che questa città ha saputo regalarmi si è alimentata del calore, dei sorriso e dell’affetto che ognuno ha saputo trasmettermi. Grazie Pisa, grazie a tutti i tifosi, mi sono sentito amato. E non lo dimenticherò mai“.

Calcio: Milan e Juventus in Champions League


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2021/05/21/la-serie-a-chiude-domani-lultima-chiamata-per-la-champions_345e8e3f-b8da-4413-bbf9-ee60c1bef18e.html

Ecco i risultati dell’ultima giornata di Serie A.

Sabato 22 maggio 2021

  • Crotone – Fiorentina 0 – 0
  • Cagliari – Genoa 0 – 1
  • Sampdoria – Parma 3 – 0

Domenica 23 maggio 2021

  • Inter – Udinese 5 – 1 i neroazzurri festeggiano la conquista dello scudetto avvenuta già con 4 giornate di anticipo
  • Torino e Benevento 1-1.
  • Bologna-Juventus 1-4. I bianconeri si qualifica per la prossima Cham,pions League
  • Sassuolo-Lazio 2-0.
  • Spezia e Roma 2-2, I giallorossi qualificati per la Conference League
  • Atalanta – Milan 0 – 2, I rossoneri si sono qualificati per la prossima Champions League
  • Napoli e Verona 1-1, partenopei qualificati per la prossima Europa League.

La Juventus con la vittoria 4-1 a Bologna e il pareggio del Napoli col Verona si qualifica alla prossima Champions League.

La classifica & Verdetti finali

Inter 91, Champions League & Campione d’Italia

Inter 91, Champions League

Milan 79, Champions League

Atalanta 78,  Champions League

Juventus 78, Champions League

Napoli 77,  Europa League

Lazio 68,  Europa League

Roma 62, Conference League

Sassuolo 62, 

Sampdoria 52,

Verona 45,

Genoa 42, 

Bologna 41, 

Fiorentina 40,

Udinese 40

Spezia 39

Cagliari 37,

Torino 37, 

Benevento 33, Retrocessi in  Serie B.

Crotone 23, Retrocessi in  Serie B.

Parma 20, Retrocessi in  Serie B.

“Caro Rino, sono felice di aver trascorso quasi due stagioni con te. Ringraziandoti per il lavoro svolto, ti auguro successi ovunque tu vada”. Lo scrive su Twitter il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ufficializzando l’addio al tecnico Rino Gattuso. “Un abbraccio anche a tua moglie e ai tuoi figli”, conclude De Laurentiis.

Claudio Ranieri lascia la Sampdoria: «Non ci sono più i presupposti per restare»


articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_21/ranieri-lascia-sampdoria-la-mia-missione-compiuta-2d69c128-ba23-11eb-b6f2-1cafcc061ca5.shtml?fbclid=IwAR0YsWGJVJD8EUZEyMSsq8dRY3LX-_Qj8EFKFdhi8w1qYH5TRKusmGg87IM

l tecnico ha comunicato la sua decisione alla squadra venerdì mattina. Alla base il rapporto mai decollato con Ferrero e l’offerta di rinnovo molto al di sotto dello stipendio attuale

Claudio Ranieri lascia la Sampdoria. «Voglio porre fine alla telenovela del mio contratto — ha spiegato venerdì —. Ho detto alla squadra che non resterò per un altro anno, non ci sono i presupposti per restare». Il 69enne allenatore romano ha comunicato la sua decisione alla squadra alla vigilia dell’ultima gara di campionato contro il Parma, sabato alle 20.45. Alla base di tutto però ci sono anche due motivazioni forti. Anzitutto, il rapporto fra l’allenatore e il presidente Massimo Ferrero —che lo aveva ingaggiato il 12 ottobre 2019 — non è mai decollato: prova ne sia che la trattativa per il rinnovo si era prolungata oltre misura. Giovedì poi il tecnico è rimasto sorpreso quando la società gli ha formalizzato finalmente la proposta di rinnovo: un solo anno di contratto a un milione (quindi 800mila euro meno dello stipendio attuale). L’ingaggio di sarebbe avvicinato alle cifre odierne solo con i premi bonus: un’offerta che Ranieri ha ritenuto irricevibile.

Ranieri ha continuato ringraziando la squadra: «Sono stati dei ragazzi meravigliosi, soprattutto l’anno scorso durante il lockdown quando mandavamo loro le mail per farli lavorare e hanno lavorato alla grande. I risultati si sono visti dato che ci siamo salvati grazie alla loro professionalità. Quello di quest’anno è stato un campionato bello, combattuto, lottato, abbiamo fatto ottime partite e qualcuna l’abbiamo sbagliata ma ci sta e li ringrazio di cuore». Ranieri non dimentica neanche i tifosi: «Mi è dispiaciuto tantissimo non averli avuti allo stadio, non poter fare loro vedere una Samp che ha lottato su ogni pallone e contro ogni avversario. Spero di essergli piaciuto come allenatore del Doria».

La decisione di Ranieri ha colto di sorpresa il d.s. Osti, che ora dovrà trovare in fretta un sostituto di pari livello, capace di mantenere la Sampdoria nella parte sinistra della classifica. Ranieri infatti, dopo il 15° posto della prima stagione in cui era subentrato a Eusebio Di Francescoquest’anno ha già conquistato il 9° posto.

Massimo Ferrero & Claudio Ranieri (2019)

L’Assoagenti alla Figc: “Verifiche sul procuratore di Bonucci”


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/05/19/news/bonucci_inchiesta_lucci_agente_federcalcio-301715526/

La principale associazione dei procuratori di calcio ha inviato una segnalazione a Federcalcio, Coni e procura federale. Nel mirino le manovre per convincere i giocatori a cambiare rappresentante

Alessandro Lucci e Leonardo Bonucci

C’è un agente che da mesi fa incetta di campioni da rappresentare. Prima De Rossi (come allenatore) e Kolarov, poi Dzeko e Scamacca, ora anche Kulusevski. L’agente si chiama Alessandro Lucci, uno dei nomi storici della “seconda repubblica” dei procuratori, quelli sbocciati a cavallo degli anni dieci di questo secolo. Da qualche ora, però, il suo nome, oltre che sulle cronache di calciomercato è finito anche sul tavolo della procura della Federcalcio. A cui potrebbe dover spiegare di quel tam tam rimbalzato tra vari procuratori sportivi – e diffuso anche da alcuni blog – su una possibile attività di “disturbo” messa in atto per acquisire i calciatori di altri agenti. Anche, sempre secondo quelle indiscrezioni, con l’aiuto del più nobile dei suoi assistiti: il capitano azzurro Leonardo Bonucci. Di certo Lucci, titolare della Wsa, World soccer agency – rappresenta da anni calciatori di valore, da Montella a Vucinic, da Muriel a Cuadrado, solo per citare i più noti. L’attività si è allargata recentemente includendo molti nomi di rilievo. E le segnalazioni di comportamenti al limite, se non oltre, si sono moltiplicate.

La denuncia dell’assoagenti – Aiacs-Assoagenti, la principale associazione italiana di procuratori del calcio, sul caso vuole vederci chiaro. L’indomani delle prime indiscrezioni di stampa, lo scorso 8 maggio, pubblicò una nota ufficiale in cui faceva riferimento a “presunti comportamenti assunti da tesserati Figc ed agenti nell’acquisizione di procure e mandati di rappresentanza“. E precisava che dopo “aver già ricevuto varie segnalazioni sul tema” valutava la possibilità di rivolgersi “con i rituali mezzi alle autorità competenti“. Detto fatto. La richiesta di chiarimenti scritta è stata inviata alla Commissione Agenti della Figc, alla Commissione Agenti sportivi del Coni e alla Procura federale lunedì scorso. Un atto formale non privo di conseguenze: qualora i garanti e gli investigatori federali lo ritenessero, sul caso potrebbe essere aperta un’inchiesta. Lucci non ha voluto commentare, pur dicendosi tranquillo. 

Rischio sospensione – L’Assoagenti ha chiesto di verificare che non si configurino le fattispecie previste dall’articolo 20 comma 6 e 7 del regolamento agenti sportivi della Figc. Punti che ricordano come sia prevista “la sospensione dal Registro federale da sei a trentasei mesi per l’agente sportivo che, entri in relazione con calciatori legati da un rapporto contrattuale con un altro agente sportivo, al fine di indurli a risolvere anticipatamente il loro contratto“. E come a un agente sportivo sia “fatto divieto di offrire o corrispondere, anche indirettamente, a colleghi o a terzi provvigioni o altri compensi o omaggi quale corrispettivo per la presentazione di un calciatore o di una società sportiva o per l’ottenimento di mandati“. Inoltre la segnalazione chiede di “estendere la valutazione anche ai giocatori interessati“, ossia a Bonucci.

Nessuna richiesta di smentita – Nella segnalazione, viene poi evidenziato che agli articoli (allegati) delle scorse settimane non ha fatto seguito alcuna richiesta di rettifica o smentita. La Procura federale e soprattutto le commissioni agenti cosa dovranno o potranno fare? Semplice: convocare le parti e chiedere come sia andata la vicenda. Tra l’altro la scelta di Scamacca – comunicata via sms – di cambiare agente per passare nella scuderia Lucci, andrà comunque al Coni, al Collegio di garanzia: l’attaccante ha aperto un contenzioso col suo vecchio agente. Aveva iniziato a lavorare con lui dopo che Scamacca, oggi nel giro azzurro, aveva concluso una stagione disastrosa in Olanda.

Immobile contro Cairo: “Gravi offese e insulti dopo Lazio-Torino”


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/05/19/news/immobile_contro_cairo_gravi_offese_e_insulti_dopo_lazio-torino_-301674998/

Lo sfogo del centravanti su Instagram: “Mi ha accusato di aver giocato col sangue agli occhi”

Ciro Immobile & Urbano Cairo

Post-partita di veleni per Lazio-Torino. Polemiche sugli spalti e negli spogliatoi. Dopo il recupero giocato all’Olimpico, Ciro Immobile, centravanti della Lazio, si scaglia contro  il presidente granata con un post su Instagram: “Al termine della partita il presidente del Torino Urbano Cairo mi ha raggiunto all’ingresso dello spogliatoio della Lazio iniziando a offendermi e rivolgendomi gravi accuse, accusandomi ai aver giocato la partita con il ‘sangue agli occhi’. Non posso tollerare ingiurie e infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la persona”.

Ciro Immobile scrive la sua verità in un lungo messaggio. Vuole respingere le accuse che a suo dire avrebbe avuto a fine partita: “Tutti sanno chi è Ciro Immobile. Dentro il campo, e soprattutto fuori. Posso accettare le critiche al calciatore, non gravi offese diffamatorie all’uomo che sono. Soprattutto se quest’ultime arrivano da dirigenti del mondo del calcio. Al termine della partita di questa sera il Presidente del Torino Urbano Cairo mi ha raggiunto all’ingresso dello spogliatoio della Lazio iniziando ad offendermi, a scagliarsi verbalmente nei miei confronti rivolgendomi gravi accuse infamatorie, accusandomi di aver giocato la partita con “il sangue agli occhi“, e altre cose riguardanti anche la gara d’andata di questo campionato disputata contro il Torino, arrivando perfino a dirmi che ho giocato quella gara positivo al Covid“.

E conclude: “Non smetterò mai di ringraziare il Presidente Cairo per avermi dato la possibilità di consacrarmi nel Torino come calciatore, ma non posso sorvolare su un episodio che oltrepassa la dimensione calcistica. Tutti sanno chi è Ciro Immobile; un calciatore, sì, ma soprattutto un uomo rispettoso delle regole e dei principi della lealtà. Non posso tollerare ingiurie ed infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la mia persona“.

Il padre di Gianluca Scamacca entra a Trigoria e spacca tutto con una spranga


articolo: https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/05/18/news/as_roma_il_papa_di_un_calciatore_entra_a_trigoria_e_spacca_tutto_con_una_spranga-301575223/?ref=RHTP-BH-I293269148-P2-S5-T1

Il papà del centravanti del Genoa, già nella primavera giallorossa, è stato portato via dalla polizia. Ha danneggiato anche l’auto di Tiago Pinto. Durante l’incursione sarebbe rimasta danneggiata anche la lupa in marmo simbolo del club

Momenti di terrore lunedì pomeriggio a Trigoria per la follia di un uomo – identificato successivamente come il papà del calciatore Gianluca Scamacca – che è entrato nel centro sportivo dove si allena la Roma, minacciando i presenti con una spranga.

L’uomo, 45 anni, è stato denunciato per danneggiamenti alla guardiola e ad alcune delle macchine presenti, compresa quella di Tiago Pinto. Dannegguata anche la macchina della polizia.

L’incursione è durata pochi minuti. Il padre di Scamacca, ex Primavera della Roma venduto al Sassuolo e prestato al Genoa dove gioca da centravanti, è entrato con la macchina a tutta velocità nel centro sportivo spaccando la sbarra all’ingresso e terrorizzando gli uomini della portineria che si sono asserragliati nella guardiola. L’uomo è sceso dall’auto e ha impugnato una mazza da baseball che si era portato dietro e ha cominciato a colpire tutte le macchine che erano nel parcheggio. Nessuno è riuscito a fermarlo. L’uomo è poi entrato negli uffici devastando anche parte della portineria. Durante l’incursione sarebbe rimasta danneggiata anche la lupa in marmo simbolo del club.

Non è ancora chiaro quali siano le ragioni del gesto: voci ancora da verificare parlano di ragioni economiche.

Mercato allenatori: Allegri al Real Madrid, Zidane per la Francia. Juventus, quattro nomi in corsa


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2021/05/17/news/allegri_real_madrid_zidane_juventus_nuovo_allenatore-301368377/

Anche Gattuso e Gasperini per la panchina bianconera. Il Napoli pensa a Spalletti. Il Torino ha scelto Juric. De Zerbi va allo Shakhtar dove può portare Locatelli. Tentazione Sarri per Lotito

In settimana il primo pezzo dovrebbe andare a posto, dando il via al complicatissimo puzzle degli allenatori che caratterizzerà quest’estate di sommovimenti, dopo che in quella passata quasi nessuno cambiò l’uomo in panchina nella convinzione che farlo, nella cortissima pausa della pandemia, avrebbe fatto solo danni. I tifosi del Barcellona o della Juventus possono confermare. Il mercato in arrivo sbullonerà invece diverse cadreghe, a ogni livello. Ai piani alti, la prima mossa sarà del Real, ormai pronto a legarsi a Massimiliano Allegri. 

Da Zidane ad AllegriZinedine Zidane ha già salutato la squadra: toglierà il disturbo rinunciando all’ultimo anno di contratto. Nel suo destino c’è la nazionale: l’accordo con la federcalcio francese è di parecchi mesi fa, resta soltanto da stabilire se Deschamps lascerà dopo l’Europeo o tirerà avanti ancora un anno a mezzo, fino al Mondiale in Qatar. Più probabile il primo scenario. Dopo varie riflessioni, che hanno coinvolto anche Raúl (sta facendo benissimo al Castilla, cioè il Real B, e potrebbe finire all’Eintracht), Florentino Perez ha indirizzato la sua scelta su Allegri, con cui ha già avuto un colloquio. Il secondo dovrebbe avvenire in settimana, anche se l’annuncio è atteso dopo il weekend, visto che il Madrid è ancora in corso per la Liga. Perez voleva Klopp e un deciso cambio di stile, ma alla fine ha preso l’italiano che più somiglia ad Ancelotti e Capello, che gli hanno dato diverse soddisfazioni, anche se con Carletto il rapporto è finito male. Allegri, a lungo in contatto con la Juve, avrebbe detto sì anche all’Inter, ma non può permettersi di aspettare che si definisca la questione Conte, che lo ha già scottato un anno fa: era vicinissimo alla panchina nerazzurra prima che Zhang convincesse Antonio a restare. Erano in pochi a credere che ci sarebbe riuscito

Inter, il futuro di ConteSteven Zhang e Antonio Conte sono in trattativa anche quest’anno, però in un clima decisamente più sereno. Presidente e allenatore dovrebbero avere un colloquio decisivo in settimana: Conte chiede semplicemente chiarezza sulla situazione societaria e in ogni caso è molto più cheto che in passato. La sua, oltre che convinzione, è strategia: si è reso conto che se continuasse a far volare gli stracci in ogni club di cui lavora, come ha già fatto alla Juve, al Chelsea e alla stessa Inter (per non dire del Bari o dell’Atalanta), la sua immagine internazionale subirebbe ripercussioni troppo negative. Questa nuova diplomazia che ostenta è un segno di maturità: è come volesse far sapere al mondo che sta eliminando i pochi difetti che ha. Gli resta da essere competitivo anche in Europa e poi diventerà un allenatore inimitabile. Marotta spera fortemente che Conte e Zhang trovino dei punti di contatto (al momento prevale l’ottimismo) anche perché sa che l’unica alternativa all’altezza, Allegri, gli sta scappando tra le dita. Il piano C è Simone Inzaghi. Ma nessuno intende discostarsi dal piano A. 

Le speranze di Pirlo Andrea Pirlo si è clamorosamente riavvicinato alla Champions e mercoledì contro l’Atalanta a Reggio Emilia potrebbe alzare il secondo trofeo stagionale, la Coppa Italia: dal suo punto di vista, il bilancio è positivo. Persino Gigi Buffon lo ha assolto: “Vista la situazione difficile in cui eravamo, qualsiasi altro allenatore al posto di Andrea non avrebbe fatto meglio“. Di certo, la situazione caotica che sta vivendo il club (è il futuro stesso della dirigenza a essere indefinito) e l’impossibilità di arrivare alle prime due scelte di Agnelli, Allegri e Zidane, sta facendo il gioco di Pirlo, che continua a essere difeso dal presidente.  

Quattro nomi per la panchina della Juve  – La Juve stava pensando a tre nomi, in alternativa: Simone Inzaghi, Rino Gattuso Sinisa Mihajlovic. Il primo e il terzo piacciono soprattutto ad Agnelli. Fabio Paratici ha un rapporto d’amicizia con l’attuale allenatore della Lazio, ma non è detto che rimanga alla Juve. C’è tuttavia un’altra possibilità, la quarta, di cui si parla poco ma che da settimane cova sotto la cenere: Gian Piero Gasperini. Lui e la Juve si annusano da mesi e tutti sanno che Gasp è torinese e juventino di fede e di estrazione calcistica, particolari che entusiasmano la tifoseria ma anche John Elkann. Gasperini, inoltre, in questo momento è senza dubbio il più “europeo” tra gli allenatori della Serie A, e anche su questo a Torino riflettono: chi meglio di lui per passare finalmente il confine con un altro piglio? Il tecnico ha però un vincolo stretto con l’Atalanta, con la quale sta raggiungendo traguardi storici. La settimana, in ogni caso, farà chiarezza anche sulla sua posizione.  

Napoli su Spalletti Rino Gattuso sta guadagnando considerazione ovunque: anche presso la Juventus, dunque. A Napoli è apprezzato da squadra e tifosi, anche perché sta facendo davvero un gran lavoro, ma la frattura di questo inverno con Aurelio De Laurentiis non sembra ricomponibile. Dopo molti sondaggi qua e là, alla fine il patron si sta concentrando su Luciano Spalletti: è lui il favorito per guidare il Napoli nella probabilissima Champions League 2021/2022. De Laurentiis segue con interesse anche Christophe Galtier, l’allenatore marsigliese che sta portando il Lille a vincere il titolo in Ligue 1.

Lazio, Lotito pensa a Gattuso e Sarri – Un mesetto fa sembrava che il rinnovo del contratto di Simone Inzaghi con la Lazio fosse ormai una formalità. Oggi somiglia più a una chimera. Lotito è indeciso, combattuto tra la voglia di cambiare e quella di tenersi il suo fedelissimo tecnico. Anche lui sta pensando a Gattuso, in ogni caso. O a Sarri, in seconda battuta: sarebbe intrigante se approdasse alla Lazio dopo essere stato “tradito” dalla Roma. 

Sarri rischia di rimanere fuori dal giro, dopo che era arrivato a un passo dalla Roma, con la quale si è era messo addirittura a discutere di dettagli di mercato. Lui sogna la Premier: la panchina del Tottenham è ancora vacante, quella dell’Arsenal potrebbe diventarlo. Certo sarebbe un peccato se saltasse una stagione: un calcio senza Sarri è un calcio un po’ più povero. 

Gattuso il corteggiato  – Chi certamente non se ne starà con le mani in mano è Ringhio. La Fiorentina gli sta facendo una corte serrata e lui con Commisso è stato chiaro, onesto: la soluzione viola mi piace, ma prima voglio essere libero di vagliare altre soluzioni. Il sottinteso è palese: lo chiamasse la Juve (e forse anche la Lazio), respingerebbe le avances di Firenze. Di sicuro, Gattuso si sente pronto per un club vincente, in Italia o all’estero. Volume 0%00:0001:39 

De Zerbi allo Shakhtar – È ormai sicuro al 100 per cento, anche se non ancora ufficiale: De Zerbi ha già annunciato l’addio al Sassuolo e a giorni comunicherà il suo approdo allo Shakhtar Donetsk, dove raccoglierà l’eredità di Lucescu e Fonseca (l’altro portoghese Castro, invece, non ha fatto benissimo). De Zerbi potrebbe portare con sé Locatelli: c’è un offerta di 35 milioni del club del Donbass, attualmente domiciliato a Kiev a causa della situazione instabile della regione filorussa. 

Sassuolo tra Dionisi e Montella – Il Sassuolo potrebbe scommettere su Alessio Dionisiche ha appena portato l’Empoli in Serie A proponendo un gioco spumeggiante: è considerato una sorta di Sarri giovane (difatti piace anche a De Laurentiis). Gli emiliani pensano pure a Montella, che ha concetti di gioco non distanti da quelli di De Zerbi, e, in subordine, a Marco Giampaolo, reduce però da due fallimenti consecutivi (Milan e Torino).

Al Sassuolo, e ci mancherebbe altro, piace tantissimo anche Vincenzo Italiano, probabilmente il miglior allenatore del campionato 2020/2021: la salvezza con lo Spezia, ottenuta attraverso un gioco brillante, è stata un’impresa fantasmagorica, in rapporto al livello modesto della squadra. Italiano, che nella sua breve carriera ha sempre conquistato il massimo dei risultati, ha molto mercato ma i nuovi proprietari americani dello Spezia vogliono convincerlo a rimanere ancora un anno, garantendogli un sostanzioso irrobustimento della rosa. 

Ivan Juric al Toro Davide Nicola si è giocato la panchina del Torino con gli undici gol incassati tra Milan e Spezia, due devastanti sconfitte che hanno squassato l’ambiente granata. La conferma sarebbe scattata in automatico se avesse toccato quota 43 in classifica, obiettivo ormai irraggiungibile (al massimo può arrivare a 41), benché la salvezza, quasi una chimera a gennaio, sia ampiamente alla portata. Il contestatissimo Cairo punta allora tutto su Juric, a un passo dal divorzio con il Verona: l’accordo è vicinissimo e l’unica variabile può essere l’Atalanta, che potrebbe orientarsi sul croato in caso di separazione da Gasperini

Nazionale, Mancini ha firmato fino al 2026. Ecco la lista dei convocati per l’Europeo


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2021/05/17/news/nazionale_prima_lista_di_convocati_di_mancini_europeo-301333460/?ref=RHTP-BS-I301142739-P3-S4-T1

Sì al rinnovo per altri 4 anni dopo il Mondiale in Qatar. A ore la scelta dei 30-32 per il ritiro: la scelta tra la lista dei 46 preselezionati che anticipiamo. A centrocampo il dubbio Verratti: salterebbe per infortunio la prima fase. In attacco Raspadori scala posizioni: ora sfida Politano e Bernadeschi per un posto. In difesa ballottaggio tra Toloi e Mancini, Pessina il jolly a centrocampo

Roberto Mancini ha firmato il rinnovo del contratto con la Federcalcio: sarà il commissario tecnico azzurro fino al 2026. Lo ha annunciato il presidente federale Gabriele Gravina. L’accordo attuale sarebbe scaduto con il Mondiale in Qatar (dicembre 2022). La Figc lo ha allungato con un ingaggio da circa 4 milioni.

La lista per l’EuropeoMarco Verratti resta la grande incognita delle convocazioni per l’Europeo. Nel pomeriggio di lunedì Mancini chiamerà 30-32 giocatori per il raduno sardo di lunedì prossimo 24 maggio a Santa Margherita di Pula, in vista dell’amichevole del 28 a Cagliari con San Marino. Jorginho e Emerson si aggregheranno in ritardo visto che il 29 sarà impegnati nella finale di Champions col Chelsea. I prescelti invece forniranno le indicazioni della prima scrematura dalla lista iniziale, che coincideva finora con quella dei 46 vaccinati del 3 maggio scorso. La probabile e vistosa eccezione dovrebbe essere Raspadori, fresco talento del Sassuolo, che di quella lista non faceva parte ma che è entrato in extremis tra i 26 papabili e dovrebbe avere in Sardegna l’occasione di mettersi in evidenza, con la prospettiva di ripercorrere le orme di Paolo Rossi e Cabrini al Mondiale 1978 e di Schillaci a Italia ’90.

Guaio Verratti: prima fase a rischio – A Santa Margherita di Pula Verratti dovrebbe esserci, ma come convalescente in terapia, dopo l’infortunio al ginocchio in allenamento che il 7 maggio scorso ha chiuso in anticipo la sua stagione in Francia. Il centrocampista del Psg tenta il recupero per la Nazionale: la prognosi per la guarigione, secondo le nuove indiscrezioni da Parigi, oscillerebbe sempre tra il mese e il mese e mezzo, lasciando dunque il dubbio sulla presenza nelle prime partite – quelle della fase a gironi saranno l’11, il 16 e il 20 giugno con Turchia, Svizzera e Galles – del giocatore italiano dell’attuale rosa azzurra con la maggiore esperienza in Champions. E’ tuttavia improbabile che il ct rinunci ad avere un pilastro della squadra nella lista degli eletti per il torneo, che l’Uefa ha allargato da 23 a 26 e che andrà comunicata entro la mezzanotte dell’1 giugno: il suo pieno recupero avverrebbe infatti in tempo quasi certamente almeno per gli ottavi di finale. Problemi anche per Acerbi, che dopo il derby di Roma ha accusato un sospetto stiramento al legamento del ginocchio destro, da valutare in queste ore. 

Raspadori sfida Politano e Bernardeschi per un posto – Nel frattempo l’ultimo sprint della stagione ha fatto salire le quotazioni di due attaccanti che fino a qualche settimana fa non figuravano tra i candidati a un posto, tra i 3 aggiuntivi, e che invece adesso sono entrati di prepotenza nella gara per il jolly in attacco: si tratta del suddetto Raspadori, lanciato con successo da De Zerbi nel Sassuolo, e di Politano, che con Gattuso sta giocando nel Napoli la migliore stagione della sua carriera. Raspadori e Politano sono appunto in corsa per il settimo posto di jolly tra gli attaccanti insieme allo juventino Bernardeschi, che da titolare della Nazionale è via via retrocesso: superato da Berardi nella gerarchia alle spalle di Chiesa, adesso rischia anche di non entrare tra i prescelti per l’Europeo.

In difesa ballottaggio tra Gianluca Mancini e Toloi – Il posto di jolly di centrocampo pare invece un discorso tra l’atalantino Pessina e il romanista Cristante, ora che il milanista Tonali ha perso posizioni: al momento il favorito sarebbe Pessina. In difesa, infine, il ballottaggio per la nona maglia dovrebbe essere ancora tra un giocatore della Roma, Gianluca Mancini, e uno dell’Atalanta, Toloi, col primo in vantaggio. Restano ancora poco più di due settimane per convincere il ct, che aveva già offerto un’indicazione generale avallando a inizio maggio la lista dei 46 giocatori inseriti dalla Figc tra i vaccinabili, dalla quale è stato poi escluso Zaniolo e nella quale manca Raspadori.

Di seguito le due liste. La prima è quella dei 46, la seconda rappresenta il borsino aggiornato dei 26 candidati all’Europeo.

LA PRIMA LISTA DEI 46

  • 5 PORTIERI
    Donnarumma (Milan)
    Sirigu (Torino)
    Meret (Napoli)
    Cragno (Cagliari)
    Gollini (Atalanta)
  • 16 DIFENSORI
    Florenzi (Paris Saint-Germain)
    Di Lorenzo (Napoli)
    Bonucci (Juventus)
    Acerbi (Lazio)
    Chiellini (Juventus)
    Bastoni (Inter)
    Emerson Palmieri (Chelsea)
    Spinazzola (Roma)
    G.Mancini (Roma)
    Toloi (Atalanta)
    Biraghi (Fiorentina)
    Calabria (Milan)
    G.Ferrari (Sassuolo)
    Lazzari (Lazio)
    Romagnoli (Milan)
    D’Ambrosio (Inter)
  • 12 CENTROCAMPISTI
    Barella (Inter)
    Lorenzo Pellegrini (Roma)
    Jorginho (Chelsea)
    Locatelli (Sassuolo)
    Verratti (Paris Saint-Germain)
    Sensi (Inter)
    Cristante (Roma)
    Tonali (Milan)
    Pessina (Atalanta)
    Zaccagni (Verona)
    Soriano (Bologna)
    Castrovilli (Fiorentina)
  • 13 ATTACCANTI
    Chiesa (Juventus)
    Berardi (Sassuolo)
    Immobile (Lazio)
    Belotti (Torino)
    Insigne (Napoli)
    Kean (Paris Saint-Germain)
    Bernardeschi (Juventus)
    El Shaarawy (Roma)
    Grifo (Friburgo)
    Scamacca (Genoa)
    Caputo (Sassuolo)
    Lasagna (Verona)
    Zaniolo (Roma)


    IL BORSINO DEI 26
  • 3 PORTIERI
    Donnarumma (Milan)
    Sirigu (Torino)
    Meret (Napoli) favorito su Cragno (Cagliari)
  • 9 DIFENSORI
    Florenzi (Paris Saint-Germain)
    Di Lorenzo (Napoli)
    Bonucci (Juventus)
    Acerbi (Lazio)
    Chiellini (Juventus)
    Bastoni (Inter)
    Emerson Palmieri (Chelsea)
    Spinazzola (Roma)
    G.Mancini (Roma) favorito su Toloi (Atalanta)
  • 7 CENTROCAMPISTI
    Barella (Inter)
    Lorenzo Pellegrini (Roma)
    Jorginho (Chelsea)
    Locatelli (Sassuolo)
    Verratti (Paris Saint-Germain)
    Sensi (Inter)
    Pessina (Atalanta) favorito su Cristante (Roma)
  • 7 ATTACCANTI
    Chiesa (Juventus)
    Berardi (Sassuolo)
    Immobile (Lazio)
    Belotti (Torino)
    Insigne (Napoli)
    Kean (Paris Saint-Germain)
    Raspadori (Sassuolo) o Politano (Napoli) favoriti su Bernardeschi (Juventus)

Calcio: Ibrahimovic; trattamento conservativo di 6 settimane


articolo: https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/05/15/calcio-ibrahimovic-trattamento-conservativo-di-6-settimane_c8ef4cd9-04d2-469a-8b72-5eeeef4ff736.html

Zlatan Ibrahimovic

(ANSA) – Roma 15 maggio 2021 Trattamento conservativo di sei settimane per Zlatan Ibrahimovic: è l’esito del controllo specialistico del dottor Volker Musahl di Pittsburgh a cui si è sottoposto oggi l’attaccante svedese a Milanello dopo il trauma distorsivo del ginocchio sinistro occorso in Juventus-Milan. Lo fa sapere il club rossonero.

Stagione dunque finita per Ibrahimovic che non potrà dare il suo supporto ai compagni nelle ultime due sfide, contro il Cagliari e l’Atalanta, decisive per la volata Champions. (ANSA).

Juventus, il club tratta con i giocatori: chiesto lo slittamento di 4 mensilità


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2021/05/14/news/stipendi_trattativa_club_giocatori-300968952/

In oggetto i pagamenti da marzo a giugno 2021. Una situazione che potrebbe complicarsi ulteriormente dall’eventuale mancata qualificazione in Champions

TORINO, 14 maggio 2021

Dopo l’Inter, anche la Juventus sta portando avanti le trattative con i propri calciatori per posticipare il pagamento degli stipendiCon la qualificazione in Champions in bilico, che comporterebbe in caso di mancato raggiungimento del pass un’ulteriore contrazione economica, la società bianconera ha chiesto a tutti i giocatori lo slittamento del pagamento di quattro mensilità, da marzo a giugno 2021. Una richiesta già avanzata lo scorso anno, in pieno lockdown, e che portò allo slittamento di due mensilità e mezzo all’esercizio commerciale successivo e la mancata erogazione di uno stipendio e mezzo, per un totale di 33,75 milioni di risparmio

Dopo aver chiuso la semestrale a -113,7 milioni, e con gli introiti della Champions interrotti agli ottavi di finale, il bilancio ha bisogno di ossigeno: da qui la decisione di rivolgersi ai propri calciatori per spostare il pagamento di quattro mensilità dato che gli ingaggi rappresentano la spesa più ingente nel bilancio delle società di calcio. “Per adesso tutto regolare sul fronte pagamenti – aveva dichiarato nell’ultima conferenza stampa Pirlo, interrogato sull’argomento -. Non abbiamo mai sentito nulla in merito a questo. I pagamenti sono stati sempre regolari e andiamo avanti così sereni”. Qualche modifica, invece, potrebbe verificarsi a breve.

Festa Lukaku: chi è Giulia D’Urso, l’influencer sospettata di aver avvisato i carabinieri


articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_13/festa-lukaku-chi-l-influencer-sospettata-aver-avvisato-carabinieri-21bd9ec2-b428-11eb-92ee-af36a1f66d3c.shtml?fbclid=IwAR1fN1u7cehTflw3ibeQeLz-k7o84eKQmrBRa8q9n3kx5Ydx3dnnDAQc07M

Nella storia della festa (o cena) in hotel c’è un giallo: sospettata di essere la «spia» è l’influencer Giulia D’Urso, tra gli invitati. Presenti anche giocatori del Milan e della Fiorentina già in stanza al momento dei controlli

Romelu Lukaku, Ivan Perisic, Ashley Young, Achraf Hakimi

Graziati dalle multe dell’Inter, ma non da quelle dei carabinieri. Sbeffeggiati sui social e traditi dal gossip. O meglio dall’influencer, ex corteggiatrice di «Uomini e donne», Giulia D’Urso, 26 anni, sospettata di essere la «spia» che ha chiamato il 112 per segnalare la «cena clandestina» dei calciatori interisti Romelu Lukaku, Ivan Perisic, Ashley Young e Achraf Hakimi. La chiamata che parlava di una festa in corso in un hotel nel centro di Milano in violazione alle norme anti Covid sarebbe partita proprio dall’interno del lussuoso albergo 4 stelle «The square» di via Albricci, vicino al Duomo.

La segnalazione è arrivata poco prima dell’una mentre i calciatori, reduci dalla vittoria a San Siro con la Roma, erano a tavola per cena in una sala eventi riservata dal direttore della «terrazza» dell’hotel Fabrizio ConsonniCon loro altre 20 persone tra cui due calciatori del campionato svizzero e croato e, appunto, l’influencer D’Urso. Le pattuglie, in realtà, sono arrivate in via Albricci poco prima delle tre perché erano impegnate su interventi ben più urgenti e hanno trovato Lukaku e un altro nerazzurro già in strada mentre stavano per tornare a casa. Gli altri erano ancora tutti all’interno della struttura. È stato il direttore del ristorante Consonni a raccontare d’aver organizzato la serata per festeggiare il compleanno dell’attaccante belga (nato il 13 maggio di 28 anni fa).

I calciatori si sono affrettati a chiarire ai carabinieri che s’è trattato soltanto di una cena fra amici e compagni di squadra dopo la sfida al Meazza. Cena che, considerati i tempi di fine match, doccia e arrivo in via Albricci, sarebbe iniziata dopo la mezzanotte.

I carabinieri, come da prassi, hanno identificato tutti e nei prossimi giorni partiranno le sanzioni da 400 euro per violazione delle norme anti Covid. Multato anche il manager Consonni. In mattinata, mentre la notizia rimbalzava su siti e social, dall’entourage della società di Steven Zhang hanno iniziato a filtrare versioni ben più edulcorate: «L’unica contestazione riguarda la violazione del coprifuoco. I giocatori sono arrivati in albergo per cenare. Alcuni hanno però deciso di non pernottare nell’hotel ma di tornare a casa».

Quanto alla festa di compleanno «sarebbe venuta erroneamente fuori perché Lukaku ha ricevuto un piccolo dono da un partecipante che glielo ha consegnato proprio mentre gli veniva rivolta la contestazione da parte dei carabinieri». Versione che però non coincide con le parole del manager dell’hotel. L’Inter ha comunque escluso multe nei confronti dei giocatori. Il proprietario del «The Square», Roberto Bernardelli glissa: «La festa? Faccio gli auguri a Lukaku, anche se sono milanista». Quanto alla influencer D’Urso, sarebbe stato Hakimi ad invitarla alla cena. Ma perché la «soffiata» al 112? Il sospetto è che sia un banale (quanto maldestro) tentativo di avere visibilità.

Giallo nel giallo alla serata avrebbero partecipato anche altri calciatori di serie A: tre milanisti (arrivati da Torino) e due della Fiorentina (tornati da Cagliari dopo la partita delle 18.30). I cinque hanno soggiornato nell’hotel ed erano già in stanza al momento del controllo dei carabinieri.

Milo, 13enne promessa del calcio stroncata da un malattia. «Un eroe»


articolo: https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/21_maggio_13/ultimo-saluto-castel-san-pietro-terme-milo-13enne-promessa-calcio-scomparso-sabato-scorso-bc20f6bc-b3ce-11eb-8ae9-a5894accfc48.shtml?fbclid=IwAR1Q1rctAxtfEjT6fvxJvLlsE3ZUCcHCZvL5lh52B1BmWSQGHzEwjidTLgI

Castel San Pietro, il ragazzino ha lottato per mesi. Il suo allenatore Vincenzo Grifasi: «Cerco di trovare un briciolo della forza che hai avuto tu in questi lunghissimi mesi»

Milo Matricardi
Milo Matricardi

«Tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerti da stasera cercheremo lassù la stella più luminosa per ritrovarti. Lassù dove non mancheranno i sorrisi e montagne di pop corn». Usa parole dolci e di speranza Vincenzo Grifasi, mister del settore giovanile dell’Associazione Calcio Osteria Grande e allenatore di Milo Matricardi, ragazzino di 13 anni venuto a mancare la notte dell’8 maggio dopo una lotta lunga mesi contro una malattia che purtroppo non è riuscito a sconfiggere. «Adesso è dura, fa davvero tanto male. Ma cerco di trovare un briciolo della forza che hai avuto tu in questi lunghissimi mesi di battaglia in cui hai combattuto da vero guerriero, circondato dall’affetto della tua splendida famiglia e di tutti quelli che ti volevano bene e continueranno a volertene», scrive ancora Grifasi, in uno dei diversi post pubblicati dalla squadra di Osteria Grande, frazione del comune di Castel San Pietro Terme (Bologna).

Il funerale – Martedì si è celebrato il funerale e, come riportano fonti locali, la chiesa e l’oratorio, dove era stato montato anche un proiettore per consentire a tutti di partecipare all’ultimo saluto, erano colmi di persone, tra compagni di classe, amici e la famiglia. Come segno di rispetto, i giocatori biancoblu, la cui prima squadra milita in Promozione, hanno scelto di fermare tutte le attività per un giorno. «Nel silenzio del nostro centro sportivo abbiamo dedicato una preghiera per questo nostro giovane calciatore e per la sua famiglia, che hanno giocato da eroi, con sacrificio, la partita della vita», si legge sulla pagina Facebook.

I messaggi di cordoglio – Tanti, inoltre, i messaggi di cordoglio, tra cui anche quello della Lega nazionale dilettanti dell’Emilia-Romagna che ha espresso vicinanza all’intera comunità con una nota stampa. «Ci sono disgrazie di fronte alle quali ogni parola è insufficiente. Il presidente Simone Alberici e il consiglio regionale, esterrefatti alla terribile notizia che ha sconvolto l’Osteria Grande, si stringono con un forte abbraccio attorno alla famiglia, alla società e a tutti coloro che hanno voluto bene a Milo. L’intero mondo del calcio ha un angelo in più».

Lukaku, nessuna festa: ecco come stanno le cose. A disposizione per Juve-Inter


articolo: https://www.fcinter1908.it/copertina/fcin1908-lukaku-ci-sara-contro-juve/

L’attaccante belga e i suoi compagni sono stati multati per aver violato il coprifuoco ma non si è trattato di una festa. L’episodio non avrà conseguenze: Big Rom è chiaramente a disposizione per la partita contro la Juventus.

13 maggio 2021

Romelu Lukaku non stava festeggiando il suo compleanno, ieri sera. Ecco quanto appurato da Fcinter1908 relativo al post Inter-Roma.

L’attaccante belga, in compagnia di alcuni giocatori nerazzurri, non aveva organizzato una festa di compleanno ma una semplice cena. Le agenzie hanno raccontato di come la polizia abbia fermato intorno alle 3 di notte i giocatori dell’Inter, multandoli per aver violato il coprifuoco. Big Rom aveva ricevuto un regalo, un pensiero che gli era stato consegnato da un amico lì presente. Il dettaglio ha portato a far pensare che si fosse trattato della sua festa di compleanno. Qualcuno ha già fatto paragoni azzardati, richiamando alla memoria la festa organizzata in casa di uno dei giocatori della Juventus. Non ci sono grandi analogie tra i due eventi. Ai tempi Torino era in zona rossa mentre Milano è attualmente in zona gialla. Mangiare al ristorante o in albergo è permesso. Farlo all’una di notte viola una delle norme anti-Covid. Ma se sei uscito dallo stadio dopo mezzanotte per motivi di lavoro, l’accaduto rientra in una sfera già più comprensibile. Certamente non autorizzata, secondo le norme vigenti. Per farla breve, sarebbe stato sufficiente fermarsi a dormire in albergo e nessuno avrebbe avuto da ridire.

Lautaro, le scuse a Conte e la pace: oggi grigliata per tutti


articolo: Inter-Roma, Lautaro alla griglia dopo la lite con Conte – La Gazzetta dello Sport

Dopo il diverbio con Conte durante il match con la Roma, Lautaro si è scusato e oggi a fine allenamento cucinerà asado per tutti. I perché del suo nervosismo

Milano, 13 maggio2021

Tutto finito a tarallucci e… asado. La lite tra Lautaro Martinez e Antonio Conte ha fatto in fretta il giro del mondo, ma con altrettanta velocità il caso è rientrato. Ora ci sarà da smaltire quello di Lukaku, ‘beccato’ nella notte a festeggiare il compleanno in un hotel milanese.70

Già dopo il match contro la Roma, il Toro si era chiarito con tecnico e compagni. E oggi, al termine dell’allenamento, ad Appiano è prevista una grigliata in cui proprio l’argentino gestirà il barbecue. Il modo giusto per riportare il gruppo al centro del villaggio in un momento che resta delicato e di inevitabile nervosismo

Lukaku, festa di compleanno abusiva… Conte, che lite con Lautaro….


articolo: https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/13/lukaku-inter-festa-compleanno

Lukaku, festa di compleanno abusiva per l’attaccante dell’Inter in un hotel di Milano

Peresic, Lukaku, Hakimi

I carabinieri sono intervenuti la notte scorsa a Milano in un hotel del centro dove, in un sala eventi, era in corso il compleanno del calciatore dell’Inter Romelu Lukaku. Il giocatore era con altre 23 persone che saranno sanzionate per violazione della normativa anti covid. Tra loro anche altri calciatori dell’Inter: Hakimi, Young e Perisic. Secondo l’entourage del belga, il giocatore è uscito con degli amici in occasione del 28esimo compleanno, ma non ha organizzato la festa

Guai in vista per Romelu Lukaku. I carabinieri sono intervenuti la notte scorsa in un hotel del centro di Milano dove, in un sala eventi, era in corso il compleanno del calciatore dell’Inter che era con altre 23 persone, identificate e sanzionate per violazione della normativa anti covid. Tra loro anche altri calciatori dell’Inter: Hakimi, Young e Perisic.

La ricostruzione – L’episodio, secondo quanto riportato dai Carabinieri, è accaduto intorno alle 3 della notte scorsa quando i militari della Compagnia Milano Duomo e del Nucleo Radiomobile sono intervenuti a seguito di una segnalazione al 112. Oltre a Lukaku sono state identificate altre 23 persone tra cui, come detto, anche altri giocatori dell’Inter e il direttore del ristorante dell’albergo che ha organizzato la festa. Il direttore e gli ospiti – spiegano i carabinieri – saranno, a vario titolo, sanzionati per la violazione della normativa sul contenimento del Covid – 19. 

La versione del giocatore – Sull’episodio trapela anche la versione dell’entourage del giocatore che precisa che  Lukaku è uscito con amici in occasione del suo compleanno, ma di non avere organizzato la festa.

Lukaku, festa abusiva in hotel con Hakimi, Perisic e Young. Blitz dei Carabinieri, 24 multati

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Conte, che lite con Lautaro: “Porta rispetto e non fare il fenomeno”

articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/12-05-2021/lite-conte-lautaro-inter-roma-porta-rispetto-non-fare-fenomeno-410962700255.shtml

Una brutta scena, che forse tradisce le tensioni di un momento non facile. Protagonisti Lautaro Martinez e Antonio Conte. Il Toro non ha gradito la sostituzione con Pinamonti al 77′. Da un lato ci poteva stare, perché dalla panchina era partito anche lui (dentro per l’acciaccato Sanchez al 36′) ed essere tolto da subentrante non è il massimo. Ma in un gruppo che ha fatto del rispetto e del “noi” il proprio mantra, con compagni che hanno sorriso e spinto pur vendendo il campo col binocolo, una reazione del genere resta un errore.

Lautaro-Conte, nervi tesi: la lite dopo il cambio.

“PORTA RISPETTO” – Infatti Conte (63esima vittoria alla centesima panchina con l’Inter, Mou si fermò a 60), che voleva concedere un po’ di spazio a Pinamonti ma forse anche preservare Lautaro per il big match di sabato in casa della Juve, non ha gradito prima i gesti di insofferenza, poi il calcio alla bottiglietta e i mugugni una volta che l’attaccante si era seduto in panchina. “Devi portare il rispetto, invece di fare il fenomeno” le frasi intuibili dal labiale dell’allenatore, mentre anche Oriali riprendeva l’attaccante. Conte sul rispetto reciproco e sulla capacità di tutti di sacrificarsi ha costruito questo scudetto e quindi non può permettere che il malumore di un singolo, peraltro quasi sempre utilizzato, inquini l’aria.

CHI CON LUKAKU A TORINO? – Mentre resta il dubbio che – dopo aver fatto da paradossale collante durante la stagione per chi era a Milano a lavorare per il bene dell’Inter – ora le vicende societarie inizino a pesare su tutti, con conseguente nervosismo, adesso resta da capire se e come Conte (che non ha parlato dopo il match per evitare domande sul nodo stipendi) e Lautaro ricomporranno. Anche perché sabato c’è la Juve e Sanchez è in dubbio a causa di un trauma distorsivo alla caviglia sinistra.

Salerno, aggredita la figlia dell’allenatore del Pescara Grassadonia


articolo: https://sport.sky.it/calcio/serie-b/2021/05/09/grassadonia-figlia-salerno-aggressione

La figlia dell’ex Grassadonia aggredita a Salerno dai tifosi

Lunedì 10 maggio è in programma l’ultima giornata di B, dove la Salernitana si gioca la promozione diretta in caso di vittoria sul Pescara allenato da Grassadonia (di Salerno ed ex Salernitana). La moglie dell’allenatore sui social: “Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca…“. Solidarietà sia da parte della Salernitana che del Pescara: “Atti gravissimi

Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile. Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca…” A scriverlo, in lungo messaggio su Facebook, è Annabella Castagna, moglie dell’allenatore del Pescara Grassadonia, ricostruendo l’aggressione avvenuta a Salerno. Lunedì 10 maggio è in programma l’ultima giornata del campionato di Serie B: Salernitana (ex squadra da calciatore e città di nascita di Grassadonia) contro il Pescara proprio di Grassadonia, match in cui – in caso di vittoria – la Salernitana sarà promossa direttamente in Serie A. “Tutto questo per una partita di calcio – ha proseguito la moglie dell’allenatore -. Ci auguriamo che questi criminali, ben lontani dall’essere tifosi, vengano identificati al più presto, anche perché questa è la prima volta in cui il bersaglio della violenza è stato un componente della nostra famiglia. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà in queste ore così tristi e concitate, ma ci sembra chiaro, ora più che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno. Ci auguriamo che civiltà e rispetto possano divenire prerogativa di tutti“.

La Salernitana: “Una partita di calcio non può scatenare simili reazioni” – Poco dopo sono arrivati anche i messaggi da parte dei due stessi club. “La Salernitana stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Grassadonia – recita il comunicato ufficiale -. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre la Salernitana compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali“.

Il Pescara: “Fatti gravissimi” – Nota ufficiale anche dal club abruzzese: “La Delfino Pescara, dopo i gravissimi fatti accaduti nella notte, comunica che il tecnico Grassadonia non rilascerà alcuna intervista o svolgerà conferenza stampa pre partita in vista della gara Pescara-Salernitana, ma garantirà come sempre la propria professionalità cercando di preparare al meglio la partita in programma lunedì pomeriggio allo Stadio Adriatico. La Delfino Pescara 1936 oltre a porgere il messaggio di solidarietà al proprio tecnico, si è subito prodigata affinché la famiglia Grassadonia raggiunga al più presto Pescara per garantire quella serenità purtroppo venuta meno nella loro città di origine“.

https://www.pescaracalcio.com/solidarieta-per-la-famiglia-grassadonia/?fbclid=IwAR1lfI_MQ4JqCfiSPCOiFhVL34jrZQmjV40b2eDsB99vhIhTIeedmfmvpck

Superlega: nove club pentiti chiedono scusa. Real, Juventus e Barcellona rischiano ancora l’esclusione dalle Coppe


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2021/05/07/news/uefa_superlega_scuse_disciplinare_sanzioni-299874101/

Il comunicato della Uefa mette la parola fine al progetto. Le nove società vengono reintegrate con misure “complete e definitive” dopo aver riconosciuto l’errore. Le altre tre potrebbero ancora rimanere fuori. Ceferin duro: “Deferite agli organi disciplinari”


La Superlega è ufficialmente finita col comunicato dell’Uefa che attesta la rinuncia di 9 club su 12 al progetto di scissione e di creazione di un nuovo torneo alternativo alla Champions, il famoso golpe fallito di aprile, durato meno di 48 ore. Anche il Milan si è unito alle 8 pentite (Arsenal, Chelsea, Atletico Madrid, Inter, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham). Resistono dunque Real Madrid, Juventus e Barcellona, che rischiano in teoria ancora l’esclusione per due anni dalle coppe europee.

Reintegrati nelle coppe della prossima stagione – Il comunicato è molto articolato ed è frutto evidente di una serie di negoziazioni, nei giorni scorsi, tra i 9 club rientrati nei ranghi e Nyon, che riassume così l’esito dei colloqui di pace: “In uno spirito di riconciliazione e per il bene del calcio europeo, 9 dei 12 club coinvolti nel progetto della cosiddetta Super League hanno presentato all’Uefa “Dichiarazione d’impegno”, che illustra la loro posizione nelle competizioni per club Uefa e in quelle nazionali. L’Uefa ha convocato un gruppo di emergenza del suo Comitato Esecutivo, che ha preso in debita considerazione lo spirito e il contenuto della “Dichiarazione d’impegno” e ha deciso di approvare le varie azioni, le misure e gli impegni presi dai club. Una conferma formale degli impegni e delle modalità di reintegrazione dei club e di partecipazione alle competizioni per club Uefa è stata concordata e firmata dall’Uefa e dai 9 club. Le misure di reintegrazione approvate sono complete e definitive“.

Le scuse ufficiali – “Questi 9 club – puntualizza l’Uefa – riconoscono e accettano che il progetto Super League è stato un errore e si scusano con i tifosi, le associazioni nazionali, le leghe nazionali, gli altri club europei e la Uefa. Riconoscono inoltre che il progetto non sarebbe stato autorizzato, in base allo statuto e ai regolamenti Uefa“.

Mai più scissioni – È il punto fondamentale: la rinuncia a qualsiasi azione legale pro Superlega: “In particolare, ogni club riconosce e accetta senza riserve la natura vincolante dello statuto Uefa, rimane impegnato a partecipare a tutte le competizioni per club Uefa di ogni stagione per le quali il club si qualifichi per meriti sportivi, entra a far parte dell’Eca (European Club Association), che è l’unico organismo di rappresentanza dei club riconosciuto dall’Uefa e prenderà tutte le misure in proprio potere al fine di porre fine al coinvolgimento nella società creata per formare e gestire la Super League, cessando qualsiasi azione legale esistente“.

Le sanzioni – Il tentato golpe, per i 9 club pentiti, non si risolverà in punizioni forti, ma non sarà comunque senza conseguenze pecuniarie, per ora limitate con la promessa che in futuro, in caso di eventuale sgarro alle regole, la multa possa arrivare fino a 150 milioni di euro: “Come gesto di buona volontà, e insieme agli altri club, ogni club dei 9 farà una donazione. Il totale di 15 milioni di euro verrà utilizzato a beneficio dei bambini, dei giovani e del calcio di base nelle comunità locali in tutta Europa, compreso il Regno Unito. I club saranno soggetti alla trattenuta del 5% dei ricavi che avrebbero ricevuto dalle competizioni Uefa per club per una stagione, che verranno ridistribuiti. Accetteranno infine di vedersi comminare multe consistenti, se cercheranno di giocare in una competizione non autorizzata (100 milioni di euro) o se violeranno qualsiasi altro impegno assunto nella “Dichiarazione d’impegno” (50 milioni di euro)“.

Le riforme – L’ultima puntualizzazione è sulle riforme future delle coppe, a cominciare dalla Champions e dall’ipotesi di correzione al nuovo formato a partire dal 2024, approvato ad aprile poche ore prima dell’annuncio della Superlega: tutto dovrà essere concordato con l’Uefa: “I 9 club forniranno alla Uefa impegni individuali in cui si accettano tutti i principi e i valori stabiliti nel Memorandum d’Intesa 2019 tra Uefa ed Eca. In prospettiva i club sono pienamente impegnati nelle nuove riforme del post 2024. Su richiesta dei club, la Uefa chiederà che le rispettive Federazioni e Leghe nazionali tengano in debita considerazione lo spirito, il contenuto e lo scopo degli impegni presi dai club con l’Uefa“.

Il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, ha nuovamente fatto un distinguo tra i 9 club rientrati nei ranghi, sostanzialmente indenni, e quelli che non hanno ancora rinunciato ufficialmente al progetto: contro Real, Juventus e Barcellona la posizione dell’Uefa resta molto dura: rimane pendente in teoria l’esclusione biennale dalle coppe: “Ho detto al Congresso Uefa di due settimane fa che ci vuole un’organizzazione forte per ammettere di aver commesso un errore, specialmente in questi giorni di processi sui social media. Questi club hanno fatto proprio questo. Accettando i loro impegni e la volontà di riparare ai disagi che hanno causato, l’Uefa vuole lasciarsi alle spalle questo capitolo e andare avanti con uno spirito positivo. Le misure annunciate sono significative, ma nessuna delle sanzioni finanziarie sarà trattenuta dalla Uefa: saranno tutte reinvestite nei giovani e nel calcio di base nelle comunità locali in tutta Europa, compreso il Regno Unito. Questi club hanno riconosciuto rapidamente i loro errori e hanno intrapreso azioni per dimostrare il loro pentimento e il loro impegno futuro per il calcio europeo. Lo stesso non si può dire per i club che rimangono coinvolti nella cosiddetta Super League: l’Uefa si occuperà di questi club successivamente, riservandosi ogni diritto di intraprendere qualsiasi azione che ritenga appropriata contro quei club che hanno finora rifiutato di rinunciare alla cosiddetta Super League. La questione sarà prontamente riferita ai competenti organi disciplinari della Uefa“.

La Superlega contro l’Uefa: “Non si possono escludere i club dalle coppe

Superlega, Perez: “Nessun club ha lasciato, è solo una pausa. Ci sono contratti vincolanti”

Ceferin rilancia: “Sanzioni dure per Juve, Real e Barcellona. Terrapiattisti che credono nella Superlega”

Mancosu operato di tumore: «Ho visto il terrore negli occhi di chi amo»….


Mancosu operato di tumore: «Ho visto il terrore negli occhi di chi amo». Dopo un mese è già in campo

articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_05/marco-mancosu-operato-tumore-un-mese-gia-tornato-campo-4b0e5520-adaa-11eb-a291-9e846c3a1f8f.shtml?fbclid=IwAR1oQWKPu_f5bjNRLXRZXcWDB59rMf_YhF1lAaUHnWAlUwQxh20kEefHgM8

Il capitano del Lecce ha raccontato la sua storia su Instagram dopo essere tornato a giocare con il Cittadella, ma per ora ha saltato la chemioterapia

Un discorso diretto. A cuore aperto. Verso i propri tifosi ma anche a tutti quelli che pur non interessandosi di calcio sono però stati colpiti in qualche modo da una delle malattie più terribili: il cancro. Così il capitano del Lecce, Marco Mancosu, 32 anni, su Instagram ha raccontato la sua esperienza: «Mi sono operato il 26 marzo. Di tumore. Ho visto un mondo che non avrei mai pensato di conoscere, ho visto il terrore negli occhi delle persone che amo, ho visto il terrore e la preoccupazione di mia moglie che per lo stesso motivo ha perso il padre quest’estate, ho avuto la paura di non poter crescere mia figlia, ho fatto esami nei migliori centri italiani, con a fianco gente che ad oggi non so nemmeno se sia viva, se sia riuscita a superare la propria malattia. Là, in quella sala d’aspetto non ci sono ragioni sociali, non conta se sei un avvocato, un calciatore, un presidente o un normalissimo impiegato, là siamo tutti uguali, tutti alle prese con qualcosa che non possiamo controllare».

Ritorno in campo – Il giocatore dei salentini ha saltato quattro partite ad aprile dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico, lo scorso weekend è tornato in campo contro il Cittadella e oggi ha fatto chiarezza sulle sue condizioni. «I medici mi hanno detto che la mia stagione era finita e che dovevo pensare all’anno prossimo, dopo due settimane ero in campo a correre. Dopo un mese sarei dovuto tornare a Milano per sapere se dovessi fare la chemio o meno, non ci sono ancora andato perché voglio fare la cosa che amo di più al mondo, giocare a calcio, poi si vedrà a fine campionato. Io ho già vinto», ha aggiunto il giocatore giallorosso.

Roma, Josè Mourinho è il nuovo allenatore


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/roma/2021/05/04/news/roma_jose_mourinho_e_il_nuovo_tecnico-299349551/

Annuncio a sorpresa del club giallorosso, il tecnico portoghese assumerà l’incarico dalla prossima stagione. Contratto fino al 2024: “Convinto dalla passione dei tifosi”. I Friedkin: “José è un fuoriclasse che ha vinto trofei a ogni livello e garantirà una leadership e un’esperienza straordinarie per il nostro ambizioso progetto”

ROMA – 04 maggio 2021

José Mourinho è il nuovo allenatore della Roma. Il 58enne tecnico portoghese assumerà l’incarico dalla prossima stagione al posto di Paulo Fonseca con cui il club ha annunciato oggi la fine del rapporto. Lo Special One, da poche settimane libero dopo l’esonero al Tottenham, ha firmato con la Roma un contratto fino al 2024. L’annuncio, arrivato a sorpresa dopo che per giorni il nome più caldo accostato alla Roma era stato quello di Sarri, è arrivato sui canali ufficiali del club e ha fatto volare il titolo del club in Borsa a +11,7% (0,29 euro) per poi entrare in asta di volatilità per eccesso di rialzo. “Siamo lieti ed emozionati di dare il benvenuto a José Mourinho nella famiglia dell’AS Roma“, hanno dichiarato il presidente Dan Friedkin e il vicepresidente Ryan Friedkin. “José è un fuoriclasse che ha vinto trofei a ogni livello e garantirà una leadership e un’esperienza straordinarie per il nostro ambizioso progetto. L’ingaggio di José rappresenta un grande passo in avanti nella costruzione di una mentalità vincente, solida e duratura, nel nostro Club“.

Convinto dalla passione dei tifosi – Per Mourinho sarà la seconda esperienza in Italia dopo le due stagioni all’Inter dal 2008 al 2010 in cui ha vinto due scudetti, una coppa Italia, una supercoppa italiana e una Champions League. “Ringrazio la famiglia Friedkin per avermi scelto a guidare questo grande Club e per avermi reso parte della loro visione“, le prime parole dell’allenatore portoghese, che in carriera ha guidato anche Benfica, Uniao Leira, Porto, Chelsea, Real Madrid, Chelsea, Manchester United e Tottenham vincendo in totale 25 titoli. “Dopo essermi confrontato con la proprietà e con Tiago Pinto ho capito immediatamente quanto sia alta l’ambizione di questa Società. Questa aspirazione e questa spinta sono le stesse che mi motivano da sempre e insieme vogliamo costruire un percorso vincente negli anni a venire. L’incredibile passione dei tifosi della Roma mi ha convinto ad accettare l’incarico e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione. Allo stesso tempo, auguro a Paulo Fonseca le migliori fortune e chiedo ai media di comprendere che rilascerò dichiarazioni solo a tempo debito. Daje Roma!“.

Pinto: “Mourinho allenatore perfetto per il nostro progetto – “Quando José ci ha dato la sua disponibilità, abbiamo immediatamente colto l’occasione per parlare con uno dei migliori allenatori di tutti i tempi“, ha dichiarato Tiago Pinto, giemme dell’area sportiva. “Siamo stati impressionati dal suo desiderio di vincere e dalla sua passione per il gioco del calcio: per lui non contano i trofei vinti in carriera ed è sempre concentrato sul prossimo. Possiede la conoscenza, l’esperienza e la leadership per competere a tutti i livelli. Siamo consapevoli di quanto, per poter costruire un progetto sportivo di successo, siano necessari il tempo, la pazienza e le persone giuste al posto giusto. Siamo decisamente convinti che José sarà l’allenatore perfetto per il nostro progetto, sia a breve sia a lungo termine. Tutti insieme, con la visione e l’ambizione di Dan e Ryan, costruiremo le fondamenta di una nuova AS Roma“.

Ubaldo Righetti, infarto in campo mentre gioca a paddle a Roma


articolo: https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/05/03/news/ubaldo_righetti_infarto_in_campo_mentre_gioca_a_paddle-299270960/

L’ex calciatore della Roma campione d’Italia nell’83, attualmente commentatore di Roma Tv si è sentito male al circolo sportivo “Due Ponti”

Ubaldo Righetti (Sermoneta, 1º marzo 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Paura per Ubaldo Righetti, 58 anni, ex calciatore della Roma campione d’Italia nell’83, attualmente commentatore di Roma Tv. Mentre giocava a paddle al circolo sportivo “Due Ponti”, Righetti si è sentito male, probabilmente è stato colto da un infarto, ed è stato trasportato in ambulanza, dopo una chiamata al 118, al Sant’Andrea.

Righetti la scorsa settimana era stato a pranzo con Max Allegri, suo grande amico e sogno proibito dei romanisti per la panchina giallorossa. Lo scatto che ha immortalato i due sorridenti insieme, ha fatto il giro del web romanista, diventando virale e accendendo le speranze dei tifosi.

Difensore, quando giocava ha indossato, oltre alla maglia della Roma – con cui ha vinto uno scudetto e tre coppe Italia – quelle di Udinese, Pescara e Terracina.

Ubaldo Righetti (Sermoneta, 1º marzo 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

72 anni fa scomparve il grande Torino


4 maggio 1949 alle ore 17,05: il trimotore I-Elce di ritorno da Lisbona si schiantò contro la Basilica di Superga.
Nell’incidente persero la vita i giocatori:

  • Valerio Bacigalupo,
    Aldo Ballarin,
    Dino Ballarin,
    Emile Bongiorni,
    Eusebio Castigliano,
    Rubens Fadini,
    Guglielmo Gabetto,
    Ruggero Grava,
    Giuseppe Grezar,
    Ezio Loik,
    Virgilio Maroso,
    Danilo Martelli,
    Valentino Mazzola,
    Romeo Menti,
    Piero Operto,
    Franco Ossola,
    Mario Rigamonti,
    Giulio Schubert
    .

Gli allenatori Egri ErbsteinLeslie Lievesley
Il massaggiatore Ottavio Cortina
I dirigenti Arnaldo AgnisettaAndrea Bonaiuti ed Ippolito Civalleri.

Morirono inoltre tre dei migliori giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) e Luigi Cavallero (La Stampa) ed i membri dell’equipaggio Pierluigi Meroni, Celeste D’IncaCeleste Biancardi e Antonio Pangrazi.

Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede.
E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto:
è soltanto in trasferta
.”

INDRO MONTANELLI

La tragedia di Superga ed i funerali del Grande Torino, “La Settimana Incom” Istituto Luce 1949

Morte di Astori, condannato il medico sportivo Giorgio Galanti


articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_03/davide-astori-sentenza-giorgio-galanti-27ca0d24-abdf-11eb-85bf-b7fbcf91bb8d.shtml?fbclid=IwAR2XiOnxMWQeklTL8osm2qASlRyvLMqZRLVADS93y4_Zta7-im3COJDhVKQ

Davide Astori

Dopo tre anni di indagini il professor Giorgio Galanti, già consulente sportivo della Fiorentina, è stato condannato a un anno di reclusione per la morte di Davide Astori

Davide Astori probabilmente poteva essere salvato. La morte del capitano della Fiorentina trovato senza vita il 4 marzo del 2018 in un hotel di Udine dove era in ritiro della squadra prima della partita con l’Udinese, ha ora un colpevole. Dopo tre anni di indagini il professor Giorgio Galanti, già consulente sportivo della società viola ed ex direttore del Centro di medicina dello sport dell’azienda universitaria di Careggi, è stato condannato a un anno di reclusione. Al termine della requisitoria il pm, Antonino Nastasi, aveva chiesto una condanna a 1 anno e mezzo. Alla lettura della sentenza era presente anche l’ex fidanzata del calciatore, Francesca Fioretti.

I tifosi dello United invadono il campo e impediscono di disputare la gara con il Liverpool: rinviata


articolo: https://www.corriere.it/sport/21_maggio_02/i-tifosi-united-invadono-campo-impediscono-disputare-gara-il-liverpool-rinviata-9f447fee-ab6a-11eb-a155-ccb2f12f7395.shtml

I supporter dei Red Devils infuriati con la proprietà americana favorevole al progetto Superlega. La partita in caso di vittoria dei Reds avrebbe dato il titolo al City

I tifosi dello United invadono il campo……

«Abbiamo appena iniziato». Questo il minaccioso messaggio dei tifosi del Manchester United che oggi hanno impedito la disputa di Manchester United-Liverpoolpartita che in caso di vittoria dei Reds avrebbe dato il titolo al Manchester City di Pep Guardiola. La gara dovrebbe disputarsi domani lunedì 3 maggio, sempre se i tifosi lo permetteranno.

La protesta è cominciata con circa 200 tifosi fuori dallo stadio che contestavano la proprietà dei Glazer, coinvolta nel caso Superlega. Ma presto si è trasformata in una vera e propria invasione di campo, da parte dei tifosi della squadra di casa, che contestano la proprietà americana. In una nota la Premier League spiega che quella di rinviare la partita è «una decisione collettiva presa dalla polizia, dai club, dalla Premier League e dalle autorità locali. La sicurezza di tutti a Old Trafford rimane la priorità». La clamorosa protesta dei 200 supporter è andata in scena un’ora e mezza prima della partita. I fan sono scesi in campo e hanno acceso fumogeni e intonato cori contro la società. I tifosi sono riusciti a eludere la sorveglianza davanti alla curva che ospita un mega-store. Molti di loro indossavano le sciarpe gialloverdi ispirate ai colori della prima maglia dello United, quando si chiamava Newton Heath.

La tifoseria dello United è da tempo in aperta guerra contro la famiglia Glazer. Un’altra protesta si era svolta in precedenza davanti all’hotel usato dai calciatori dei Red Devils per il raduno pre-partita, con i tifosi che avevano cercato di impedire l’ingresso ai calciatori. L’allenatore Ole Gunnar Solskjaer ha difeso il diritto dei tifosi a protestare ma li ha invitati a usare metodi pacifici. Già il 22 aprile, dopo l’annuncio del progetto della Superlega, poi rientrato, i tifosi dei Red Devils furiosi per il progetto avevano contestato la società invadendo il centro di allenamento dello United.

TIFOSI DEL MANCHESTER UNITED INVADONO OLD TRAFFORD!

Muore a 14 anni nel sonno Christian Bertazzoli, giovane promessa del calcio cremonese


articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/05/01/news/christian_bertazzoli_14_anni_calciatore_trescore_cremasco_morto-298941159/?ref=RHTP-VS-I270681067-P18-S7-T1

E’ stata la madre a trovarlo senza vita. La causa potrebbe essere un arresto cardiaco, ma sarà l’autopsia a stabilirlo. Il saluto commosso delle società sportive, della sua scuola e dei compagni

Se n’è andato nel sonno, probabilmente per un arresto cardiaco: sarà però l’autopsia che verrà effettuata la prossima settimana a Cremona a chiarire le cause della morte del giovanissimo Christian Bertazzoli, 14enne di Trescore Cremasco. Un giovanissimo giocatore di calcio: aveva militato prima nella squadra del suo paese, l’ASD Trescore, e adesso giocava nell’ASD Calvenzano.

Quando la madre si è presentata in camera sua per svegliarlo, intorno alle 6,30 di venerdì 30 aprile, e non ha ricevuto risposta, ha immediatamente allertato i soccorsi: sono stati inutili gli interventi di un medico che abita nelle vicinanze e del 118. Il ragazzo, che non soffriva di alcuna patologia, era già morto da alcune ore.

Si è addormentato, insieme alla bellezza interrotta di una vita che si affaccia all’alba sfumata dell’adolescenza – è il saluto affidato a Facebook dall’Istituto ‘Luca Pacioli’ di Crema, dove Christian frequentava le superiori – In punta di piedi, con discrezione, era riuscito a conquistare tutti, a farsi voler bene da tutti. In coda, per risalire, come sanno fare i campioni dello sport. In silenzio, lavorando. E arrivando in alto, come alti erano i suoi sogni ogni volta che vestiva gli abiti del calciatore“.

Entrambe le società sportive in cui Christian ha giocato gli hanno dedicato un affettuoso post su Facebook: “Berta aveva sempre il sorriso dipinto in volto – si legge sulla pagina dell’ASD Trescore – Vogliamo ricordarti così, a rincorrere con il sorriso quel tuo ‘amico’ pallone; e ora puoi volare a inseguire i tuoi sogni“. I rappresentanti dell’ASD Calvenzano si definiscono “increduli e profondamente addolorati per l’improvvisa scomparsa di Christian” e ringraziano pubblicamente “le società sportive e le persone che ci hanno voluto dimostrare la loro vicinanza in questo difficile momento“.

Fra i tanti messaggi di cordoglio, quelli dei compagni, che gli augurano “buon viaggio” e promettono che “ti ricorderemo in ogni istante in cui ci troveremo su un campo da calcio. Tu da lassù giocherai al nostro fianco

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Arbitri, le chat segrete “Truccano le carriere per arrivare in Serie A”


articolo: https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2021/04/30/news/arbitri_le_chat_segrete_truccano_le_carriere_per_arrivare_in_serie_a_-298862069/?ref=RHTP-BH-I293269148-P2-S5-T1

Due arbitri denunciano alla procura di Roma un meccanismo per manipolare la graduatoria che determina le carriere e stabilisce chi sale in Serie A e chi invece va a casa. Nelle chat tra i membri della commissione di valutazione il cambio dei voti

Un plico, da qualche giorno nelle mani della Procura di Roma, promette di sconvolgere il sistema arbitrale italiano. Per i documenti che contiene e per la storia che racconta. Una storia di arbitri che accusano altri arbitri. Di valutazioni post-partita ritoccate al rialzo per manipolare la graduatoria che determina le carriere e stabilisce chi sale in Serie A e chi invece va a casa. Del giudizio falsificato dell’arbitraggio di Spezia-Chievo dello scorso campionato di B. E di una chat. Una chat riservata su WhatsApp tra i componenti della Commissione arbitri di Serie B che, al momento di stilare la graduatoria finale della stagione, prende la forma di una mattinata dal salumiere. «Devi togliere un 8.60 e mettere un 8.70…», «secondo me occorre mettere 8.70 a Sacchi, Fourneau e Abbattista», «8.60 a tutti», «prova Abbattista 8.70», «aspetta a inserirle…».
Il mondo dei fischietti rischia di essere investito dal fango. E questa volta non per un rigore non dato ma per un apparato di promozioni e bocciature che espone gli arbitri di calcio a ogni tipo di intemperie. Con la conseguenza che basta una frase sibilata durante un allenamento o un raduno («mi raccomando domenica, quella partita è importante per quella squadra») per mettere soggezione o indirizzare un incontro. Con ordine, dunque.

La denuncia di Minelli e Baroni – Il plico è la denuncia di sette pagine, corredata da otto allegati, portata ai pm romani da due tesserati dell’Associazione italiana arbitri (Aia), il 39 enne varesino Daniele Minelli e il 38 enne fiorentino Niccolò Baroni. Fino all’anno scorso erano nell’organico della Serie B, ma il 31 agosto 2020 sono stati “dismessi” dal Comitato nazionale dell’Aia “per adeguate motivazioni tecniche”. In altre parole, perché nel campionato 2019-2020 sono andati peggio degli altri. Marcello Nicchi, all’epoca presidente Aia, comunica loro la decisione via mail, specificando che — su una lista di 25 — Baroni si è piazzato 23°, Minelli 24°. Rimangono invece in B l’ultimo della graduatoria, Ivan Robilotta, e Eugenio Abbattista, un fischietto esperto ma arrivato al tetto massimo di 8 stagioni di appartenenza al ruolo.
Perché Abbattista?, si chiedono i trombati. E perché Robilotta, che ha il risultato peggiore? Tramite l’avvocato Gianluca Ciotti, Minelli e Baroni fanno accesso agli atti, raccolgono i referti del campionato e scoprono che Abbattista ha avuto un “rendimento eccellente”. È passato dalla dismissione, programmata per limiti di permanenza, alla conferma grazie a una super prestazione.

La serata magica di Abbattista Per l’ultima partita da lui diretta, Spezia-Chievo dei play-off che si gioca l’11 agosto 2020 (3-1 per i padroni di casa), ottiene il massimo possibile dei voti: 8.70. Con quel giudizio, espresso nel referto di Riccardo Di Fiore che fa parte dell’organo tecnico di valutazione e che quella sera è sugli spalti, Abbattista diventa il terzo miglior arbitro della Serie B. E il regolamento federale prevede la possibilità di derogare al limite delle otto stagioni di fronte a un così fenomenale exploit tecnico. Per non bocciare Robilotta, invece, l’Aia per la prima volta nella sua storia si appella a una norma che permette di salvare le matricole al primo anno anche quando arbitrano male. Minelli e Baroni non ci stanno. Fanno ricorso. Il Tribunale federale nazionale nel novembre 2020 rigetta le istanze, relegando la vicenda al rancore di due fischietti che non vogliono accettare il verdetto del campo. Pare finita lì. A metà del gennaio scorso, invece, il colpo di scena.

La chat della Serie B – Riccardo Di Fiore li contatta e gli dice che lui, quell’8.70 ad Abbattista, non lo ha mai dato. Gli aveva dato un 8.60, ma è intervenuta una manina. Minelli e Baroni non ci credono fino a quando non vedono coi propri occhi il referto che il 12 agosto, la mattina dopo Spezia-Chievo, Di Fiore ha inviato alla segreteria Aia. C’è scritto 8.60. Con lo 0.10 in più regalato, Abbattista è balzato in zona promozione. Può quindi rimanere nell’élite arbitrale in B e percepire per un altro anno lo stipendio da circa 120 mila euro. Di chi era la manina?
Alla denuncia sono allegati gli screenshot della chat “Commissione Can B” a cui partecipano, tra gli altri, lo stesso Di Fiore ed Emidio Morganti, allora responsabile dell’organo tecnico di valutazione. I messaggi si riferiscono al 21 agosto 2020, il momento in cui — a campionato concluso — va stilata la graduatoria finale. «Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi», esordisce Davide Garbini (membro della Can B, oggi unificata con la Can A) che ha il file Excel aperto. Morganti dà una prima indicazione: «8.60 a tutti». Poi suggerisce: «Prova Abbattista 8.70» e qualche messaggio dopo posta un’emoticon sorridente. C’è poi una terza persona, non identificata, che ha un’idea: «Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…». Garbini rimanda l’elenco, modificato: «Viene così coi tre 8.70».

Il “forse” di Morganti – Repubblica ha contattato Morganti, chiedendogli se c’è una spiegazione a quanto si legge nella chat. «Forse» ha risposto. «Ma non la dico certo a voi». Secondo l’avvocato Ciotti, ci sono gli estremi della truffa e del falso a carico dei responsabili dell’Aia, ma la sua è una valutazione di parte che deve essere vagliata dai pm. “Quanto descritto — chiosa la denuncia — fa cadere la neutralità di coloro che debbono assicurare il rispetto delle regole sul terreno di gioco”.