Il calciatore del Bologna ha riportato un infortunio nel corso della semifinale di Supercoppa Italiana: gli esami hanno evidenziato una frattura angolata della clavicola sinistra, sarà operato.
Quaranta minuti, tanto è durata la semifinale di Supercoppa Italiana per Federico Bernardeschi. A porre fine al suo Bologna-Inter è stato un infortunio occorsogli nelle battute finali del primo tempo.
Il numero 10 rossoblù, si è fatto male a seguito di un contrasto con Bonny e, nonostante l’immediato intervento dello staff medico, è stato costretto ad alzare bandiera bianca e a chiedere il cambio.
All’indomani della sfida, disputata a Riad, in Arabia Saudita, Bernardeschi si è sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato una frattura alla clavicola: necessario un intervento, con il numero 10 del Bologna che dovrà fermarsi per oltre un mese e mezzo.
L’INFORTUNIO DI BERNARDESCHI –Bernardeschi si è infortunato al minuto 38’ di Bologna-Inter. L’attaccante rossoblù, dopo un contrasto con Bonny, è caduto male a terra e fin da subito le sue condizioni sono parse abbastanza serie.Il compagno di squadra Orsolini infatti, si è immediatamente rivolto alla panchina chiedendo un cambio, mimando il gesto di un problema alla spalla.
LE CONDIZIONI DI BERNARDESCHI – Dopo essere rimasto a terra per qualche minuto, Bernardeschi ha dato in un primo momento la sensazione di voler proseguire, salvo poi doversi arrendere. A fermarlo è stato dunque un infortunio alla spalla sinistra, che si è tenuto anche al momento dell’uscita del cambio.
L’ENTITA’ DELL’INFORTUNIO: IL COMUNICATOI test ai quali si è sottoposto Bernardeschi hanno stabilito l’esatta entità dell’infortunio riportato.“Gli esami cui è stato sottoposto Federico Bernardeschi hanno evidenziato una frattura angolata della clavicola sinistra“.
Il capitolo previdenza irrompe nuovamente in Senato. Il maxi-emendamento riscritto dalla maggioranza riduce le risorse per alcune categorie
l dossier pensioni ha rischiato di bloccare l’iter della manovra 2026 in Senato. Nelle scorse ore la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato in fretta e furia a Palazzo Chigi un vertice per invitare i leader della maggioranza a “darsi una calmata“. L’esecutivo ha riscritto quindi l’emendamento omnibus su imprese e previdenza, criticato soprattutto dalla Lega. Ma il nuovo testo contiene dei tagli che potrebbero incidire sulla vita di molti lavoratori.
Tagli sui lavoratori precoci e usuranti – Il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti è andato in Senato per seguire da vicino i lavori della commissione Bilancio, presieduta dal meloniano Nicola Calandrini. “Alle dimissioni ci penso tutte le mattine, che sarebbe la cosa più bella da fare per me personalmente. Però siccome è la 29ma legge di bilancio che faccio, so perfettamente come funziona, so perfettamente che sono cose molto naturali. Alla fine a me interessa il prodotto finale, non il prodotto che presento io“, ha affermatoGiorgetti parlando con i cronisti in Senato.
L’obiettivo della maggioranza è quello di portare il testo in aula entro lunedì 22 dicembre. E il centrodestra prova ad accelerare con le votazioni sugli emendamenti. Nella riscrittura dell’emendamento omnibus del governo spunta però un ulteriore taglio, rispetto a quello già previsto, al limite di spesa per il riconoscimento del trattamento pensionistico anticipato per i lavoratori precoci, ovvero quelli che hanno almeno 12 mesi di contributi maturati prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
In particolare si prevede che resta la riduzione di 20 milioni per il 2027, 60 milioni per il 2028,90 milioni non più a decorrere dal 2029 ma per gli anni dal 2029 al 2032 mentre per il 2033 la riduzione sarà di 140 milioni di euro e 190 milioni dal 2034. La riduzione, esplicita già nel testo della legge di bilancio messo a punto dal governo “è effettuata in considerazione dell’attività di monitoraggio prevista a legislazione vigente”, si legge nella relazione tecnica. Inoltre con l’emendamento si inserisce, relativamente alla pensione anticipata dei lavori usuranti, la riduzione a decorrere dal 2033 di 40 milioni di euro annui del fondo ad hoc, con “conseguente corrispondente decremento degli importi” previsti a copertura del decreto legislativo che disciplina l’accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.
Stop alla previdenza complementare sulle pensioni anticipate – Con il nuovo testo messo a punto dal governo salta la possibilità di cumulare la rendita dei fondi complementari per accedere alla pensione anticipata di vecchiaia con almeno 20 anni di contributi. La norma, in vigore da quest’anno, consentiva di cumulare la rendita del fondo complementare per raggiungere la soglia minima dell’assegno pensionistico necessaria per accedere alla pensione di vecchiaia. Con la nuova misura immaginata dal governo viene stimato un risparmio sulla spesa pensionistica crescente da 12,6 milioni nel 2026 a 130,8 milioni nel 2035.
E all’interno della maggioranza c’è chi ha provato a motivare il dietrofront del governo sul tema. “Era un esperimento che agli occhi del famoso tecnico zelante dava origine a futuri oneri perché incrementando la previdenza complementare avrebbe portato più persone ad ottenere i requisiti secondo quel tipo di parametro e quindi se tu lo disattivi il problema non si pone più per il futuro“, ha spiegato il relatore della Legain Senato Claudio Borghi. “Non pensiamo che sia una cosa sbagliata però quel sistema là, faremo una norma ad hoc“.
La centrale unica di risposta Nue 112 e la sala operativa regionale presso la centrale operativa della Protezione civile a Palmanova non hanno ricevuto segnalazioni di danni a persone o a cose
CLAUT (PORDENONE) – La terra torna a tremare in Friuli con una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 della scala Richter con epicentro a Claut ma sentita da Belluno a Udine.
La scossa è stata stata registrata ieri sera verso le 21.45 nel Pordenone
Secondo le rilevazioni effettuate dai tecnici dell’Ogs-Crs per la Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia, il sisma è avvenuto a 12 km di profondità, con epicentro nell’abitato di Claut, in alta Valcellina.
La centrale unica di risposta Nue 112 e la sala operativa regionale presso la centrale operativa della Protezione civile a Palmanova non hanno ricevuto richieste di informazioni né segnalazioni di danni a persone o a cose.
La sala operativa regionale non ha inoltre ricevuto informazioni di danni da parte dei Comuni e dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco. Il sisma è stato comunque avvertito in una zona piuttosto ampia, compresa la pedemontana pordenonese, una parte della provincia di Belluno e di Udine.
Sono giorni tristi in casa Atalanta. Il club di Bergamo è stato infatti colpito da due lutti ravvicinati e proprio nelle giornate legate alle festività natalizie. Per questo motivo, infatti, i nerazzurri hanno annullato la cena di Natale prevista per il 17 dicembre. Nelle ultime ore sono morti prima Eugenio Perico, bergamasco ex calciatore nerazzurro ed ex Ascoli, e poi Ivan Pasalic, il padre del centrocampista croato e bandiera del club.
Mario Pasalic
LUTTO PER PASALIC – Grande dolore per l’Atalantae per Mario Pasalice la sua famiglia. È scomparso il padre del giocatore, una tragica notizia che ha spinto la società a cancellare la festa di Natale programmata per mercoledì 17 dicembre in segno di lutto e partecipazione al dolore del giocatore.
La Dea ha diffuso una nota ufficiale in merito che riportiamo di seguito.
“La famiglia Percassi, quella Pagliuca, la dirigenza, mister Raffaele Palladino e il suo staff, i compagni di squadra, i dipendenti e collaboratori tutti si stringono affettuosamente attorno a Mario Pasalic per la scomparsa dell’adorato papà. Il club ha voluto trasferire al calciatore “i sensi della più profonda vicinanza e del più caloroso affetto in questo momento di profondo dolore”, estendendo le condoglianze a tutta la famiglia Pasalic.
ADDIO A PERICO – Poche ore prima c’era stato un altro lutto. A 74 anni si era spento Eugenio Perico, ex calciatore nerazzurro e allenatore del settore giovanile atalantino, con cui ottenne quattro titoli tricolori nella categoria Giovanissimi Nazionali.
Santa Clara-Sporting, rigore dopo 13′ minuti di VAR: proteste ufficiali e accuse pesanti del Benfica e del presidente Rui Costa.
Putiferio di polemiche in Portogallo. La vittoria rocambolesca dello Sporting Lisbona sul Santa Clara nella Coppa nazionale ha provocato le reazioni indignate dei rivali del Benfica di Rui Costa e José Mourinho.L’epilogo della sfida è stato effettivamente clamoroso, con un controllo VAR durato addirittura 10 minuti. Questo per arrivare al calcio di rigore per lo Sporting, che poi si è imposto ai supplementari.
Cosa è successo tra Santa Clara e Sporting Lisbona, controllo VAR infinito – Il risultato era di 2-1 per il Santa Clara quando, durante un’azione offensiva dello Sporting, si è verificato l’episodio da moviola. Tiago Duarte ha leggermente toccato il volto di Hjulmand durante una mischia. Gli arbitri al VAR, dopo un lunghissimo controllo di 8 minuti, hanno deciso di invitare il collega in campo a visionare le immagini sul monitor a bordo campo. E così, dopo ulteriori 3 minuti, è arrivata la sanzione del rigore per la squadra biancoverde. Un contatto davvero minimo quello che ha portato a questa decisione e che ha fatto infuriare il Santa Clara che, dopo aver incassato il pareggio, si è arreso ai supplementari.
🚨🚨 𝗡𝗢𝗨𝗩𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗣𝗢𝗟𝗘́𝗠𝗜𝗤𝗨𝗘 𝗔𝗨 𝗣𝗢𝗥𝗧𝗨𝗚𝗔𝗟 !!! 🇵🇹😳
Un arbitre a pris 10 MINUTES à la VAR pour siffler ce penalty TRÈS DISCUTABLE au Sporting CP ce soir en Coupe du Portugal…
Lingua originale: francese. Traduzione di Google Un arbitro ha impiegato 10 minuti utilizzando il VAR prima di assegnare quel rigore altamente discutibile allo Sporting CP stasera in Coppa del Portogallo… I Lions si sono qualificati per il turno successivo.
Polemiche infinite in Portogallo – Polemiche infinite con il presidente del Santa Clara Bruno Vicintin che si è sfogato anche sui social: “Sono molto orgoglioso della nostra squadra. Pur con una rosa mista e giocatori provenienti dall’Under 23, abbiamo giocato una grande partita e avevamo tutto per ottenere una vittoria storica contro i campioni nazionali. Purtroppo, ancora una volta il nostro arbitraggio e ora il VAR sono diventati protagonisti, e né noi né lo Sporting ne siamo responsabili. Io e tutti al Santa Clara , per mio ordine, rimarremo in silenzio, perché temo che se dicessi la mia, il nostro club potrebbe subire danni ancora maggiori di quanto non sia già stato. Espulsioni, obbligo di giocare 3 volte in 6 giorni, ecc. Conosco la rabbia dei nostri tifosi, ma questa è la posizione che causerà il minor danno al Santa Clara rispetto a quanto già fatto!“.
Rui Costa e il Benfica all’attacco – Non sono rimasti in silenzio invece al Benfica,rivali storici dello Sporting. Già il presidente ed ex calciatore di Fiorentina e Milan Rui Costa, in occasione di un intervento con i soci ha iniziato così: “Mi scuso per questo leggero ritardo, ma ero fuori a guardare l’ennesimo scandalo del calcio portoghese e aspettavo che l’arbitro assegnasse un rigore. Ma poiché la festa di oggi è nostra, e solo nostra, concentriamoci su noi stessi…“.
Mais um episódio escandaloso.
O que se passou neste jogo da Taça de Portugal nos Açores é inqualificável e inaceitável para a credibilidade do futebol português. 12 minutos para encontrarem um penálti para beneficiar a mesma equipa de sempre, vez após vez.
Lingua originale: portoghese. Traduzione di Google Un altro episodio scandaloso. Quanto accaduto in questa partita di Coppa del Portogallo alle Azzorre è imperdonabile e inaccettabile per la credibilità del calcio portoghese. Dodici minuti per trovare un rigore a favore della stessa squadra di sempre, ogni volta. Nello stesso stadio dove l’anno scorso un rigore netto e lampante contro lo Sporting non ha nemmeno meritato l’attenzione del VAR, e dove, quest’anno, hanno vinto con un calcio d’angolo fantasma. Fenomeni che accadono sempre quando lo Sporting non vince. Qualcuno deve essere ritenuto responsabile per questo discredito totale che sta rovinando il calcio portoghese. Questa densità nel calendario è inutile se le competizioni vengono decise prima ancora di iniziare.
Presa di posizione ufficiale da parte del club biancorosso, che non ha lesinato accuse: “Un altro episodio scandaloso. Quello che è successo in questa partita di Coppa del Portogallo nelle Azzorre è imperdonabile e inaccettabile per la credibilità del calcio portoghese. Dodici minuti per cercare un rigore che andrebbe a beneficio della stessa squadra abituale, più e più volte, Nello stesso stadio dove l’anno scorso una punizione netta ed evidente contro lo Sporting non ha nemmeno attirato l’attenzione del VAR, e dove, in questa stagione, hanno vinto con un calcio d’angolo fantasma. Fenomeni che accadono sempre quando lo Sporting non vince“.
Parole che pesano come macigni e che sono il preludio a possibili iniziative forti: “Qualcuno deve essere ritenuto responsabile di questo discredito assoluto che sta rovinando il calcio portoghese. Questa densità nel calendario non ha senso se le competizioni sono decise prima che inizino“.