Nel corso dei minuti finali della sfida contro il Villarreal,Dani Carvajal ha subito un brutto infortunio. “Si conferma una grave lesione al legamento crociato, dovrò passare in sala operatoria e stare fuori dal campo per qualche mese“, ha scritto sui social lo spagnolo. Il Real, intanto, annuncia il suo rinnovo fino al 2026
La vittoria del Real Madrid contro il Villarreal è stata rovinata dal brutto infortunio subito da Dani Carvajal. Con una foto scattata direttamente dall’ambulanza e pubblicata sui social, lo spagnolo ha comunicato l’entità del suo infortunio. “Si conferma una grave lesione al legamento crociato, dovrò passare in sala operatoria e stare fuori dal campo per qualche mese. Non vedo l’ora di iniziare la guarigione e tornare come una bestia. Grazie mille a tutti per i vostri messaggi, mi sento molto amato“. In un contrasto con Yeremy Pino, lo spagnolo ha riportato una iperestensione del ginocchio destro dopo che la sua gamba era di fatto rimasta agganciata a quella dell’avversario. I Blancos e i giocatori del Villarreal hanno richiesto immediatamente l’intervento dei medici del Real Madrid. Il giocatore poi è stato costretto a lasciare il campo in barella.
Il comunicato del Real Madrid – Il Real Madrid ha comunicato quali sono le condizioni del giocatore con unanota ufficiale: “Dopo gli accertamenti effettuati sul nostro giocatore Dani Carvajal dallo staff medico del Real Madrid, gli è stata diagnosticata la rottura del legamento crociato anteriore, la rottura del legamento collaterale esterno e la rottura del tendine popliteo della gamba destra. Verrà operato nei prossimi giorni“.
Il rinnovo fino al 2026 – Poche ore dopo la notizia dell’infortunio, il Real Madrid comunica il rinnovo del giocatore. “Il Real Madrid comunica di aver concordato, come previsto, con Dani Carvajal il prolungamento del contratto del nostro calciatore, che resterà legato al club fino al 30 giugno 2026. Il Real Madrid vuole dimostrargli tutto il suo sostegno e amore e gli augura una pronta guarigione“, si legge nella nota ufficiale. Carvajal ha ringraziato il Real con un post pubblicato su Instagram: “Ho solo parole di apprezzamento nei confronti del Real e del nostro presidente Florentino Pérez. In un giorno come oggi, annunciare la continuità fino al 2026, testimonia che è il miglior club del mondo in tutti i sensi.I successi che condividiamo ci riempiono di felicità, ma è nei momenti difficili che l’anima si mostra davvero“.
Comunicado Oficial: renovación de Dani Carvajal.#RealMadrid
Il caso Diarra rischia di cambiare radicalmente le regole del mercato
Il calciomercato verso una nuova rivoluzione per il caso Diarra? Alcune delle norme della Fifa in materia di trasferimenti internazionali di calciatori professionisti sono contrarie al diritto dell’Ue, ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Ue, sottolineando che le norme “ostacolano la libertà di circolazione dei giocatori e restringono la concorrenza tra i club“. La sentenza rischia di rivoluzionare il mercato, perché potrebbe incidere anche sullo status di calciatori vincolati da contratti in essere.
Tutto nasce dal caso Diarra – La vicenda nasce infatti dal caso di Lassana Diarra, che rischia di diventare il ‘nuovo Marc Bosman’, il calciatore belga che nel 1995 ha ottenuto la sentenza che ha cancellato l’indennizzo da versare ai club per giocatori in scadenza di contratto.
Il precedente di Diarra, ora, rischia di avere un impatto dirompente nelle trattative per calciatori sotto contratto. L’ex centrocampista nel 2015 ha rescisso unilateralmente il contratto con la Lokomotiv Mosca a cui era legato da un accordo triennale. Il club russo ha chiesto 20 milioni di euro al giocatore e al suo futuro club a titolo di indennizzo.
Diarra ha fatto ricorso in Belgio contro alcune delle norme dettate dalla Fédération Internationale de Football Association (Fifa), responsabile dell’organizzazione e del controllo del calcio a livello mondiale. Lo sportivo ha sostenuto che queste norme Fifa hanno ostacolato il suo ingaggio da parte di un club di calcio belga. Lasentenza della Corte di Giustizia dell’Ue, alla fine dell’iter, gli ha dato ragione.
Le regole contestate – Le norme contestate sono parte del Regolamento sullo status e i trasferimenti dei calciatori (Rsti) della Fifa e sono destinate a essere attuate sia dalla Fifa sia dalle federazioni calcistiche nazionali che ne fanno parte, come la Federazione calcistica del Belgio (Urbsfa). Si applicano, tra l’altro, nel caso in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia risolto il suo contratto di lavoro senza giusta causa, prima della scadenza naturale.
In casi come questo, il calciatore e qualsiasi club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido: devono pagare un’indennità al club di provenienza. Inoltre, il nuovo club è passibile, in alcune situazioni, di una sanzione sportiva, il divieto di ingaggiare nuovi giocatori per un periodo.
Infine, la federazione nazionale da cui dipende il club di provenienza del giocatore deve negare il rilascio di un certificato internazionale di trasferimento alla federazione alla quale è iscritto il nuovo club, finché tra il club di provenienza e il giocatore è pendente una controversia in merito alla risoluzione del contratto. La Corte d’Appello di Mons, in Belgio, ha chiesto alla Corte di Giustizia se queste norme siano in linea con la libertà di circolazione dei lavoratori e al diritto della concorrenza. La Corte, nella sentenza, dichiara che l’insieme di queste norme è contrario al diritto dell’Unione Europea.
Perché le norme sono state bocciate – Per i giudici di Lussemburgo, queste norme sono in grado di ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vogliano lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell’Unione. Infatti, le norme fanno gravare sui giocatori, e sui club che intendano ingaggiarli, rischi giuridici “rilevanti“, rischi finanziari“imprevedibili” e potenzialmente “molto elevati” nonché “significativi” rischi sportivi, che, considerati nel complesso, sono tali da ostacolare il trasferimento internazionale di questi giocatori.
Anche se è vero, concedono i magistrati, che restrizioni alla libera circolazione dei giocatori professionisti possono essere giustificate dall’obiettivo di garantire la regolarità delle competizioni di calcio tra club, mantenendo un certo grado di stabilità nell’organico, tuttavia le norme, fatta salva la verifica da parte della Cour d’Appel di Mons, sembrano spingersi, sotto molti aspetti, “oltre quanto necessario” per il perseguimento dell’obiettivo.
Per quanto riguarda il diritto della concorrenza, la Corte conclude che le norme controverse mirano a restringere, se non addirittura a impedire, la concorrenza transfrontaliera che potrebbero farsi tutti i club di calcio professionistici stabiliti nell’Ue, ingaggiando unilateralmente giocatori contrattualmente legati a un altro club, o giocatori il cui contratto sia stato risolto senza giusta causa.
I giudici ricordano che la possibilità di farsi concorrenza, reclutando giocatori già formati svolge un ruolo “essenziale” nel calcio professionistico e che le norme che restringono in modo generalizzato questa forma di concorrenza, cristallizzando la ripartizione dei lavoratori tra i datori di lavoro e compartimentando i mercati, sono assimilabili a un accordo di non sollecitazione. Peraltro, la Corte conclude che, fatta salva la verifica da parte della Cour d’Appel di Mons, queste norme non sembrano essere “indispensabili o necessarie“.
Torino in ansia per Zapata: grave infortunio nel finale contro l’Inter, esce in barella – AFP via Getty Images
Duvan Zapata, attaccante e capitano del Torino, ha subito un infortunio che sembra molto gravenel finale di partita tra l’Inter e i granata: dopo aver messo a segno il gol della bandiera nel primo tempo, il colombiano si è prodigato in uno scatto contro Acerbi e Bastoni, ma nel dribbling ha messo male la gamba e si è fatto molto male al ginocchio.
E’ stata necessaria la barella per trasportarlo fuori dal campo tra gli applausi di San Siro e i gesti di incoraggiamento di compagni e avversari: si attendono gli esami per comprendere la natura dell’infortunio e l’entità dello stop, che quasi sicuramente non sarà breve. “Sembrerebbe una distorsione al ginocchio, incrociamo le dita e attendiamo i risultati di domani. Non possiamo fare altro“, ha detto il tecnico Paolo Vanoli nel post partita. Secondo Sky, Zapata era molto spaventato circa le condizioni del suo ginocchio, tanto che i medici del Torino non sono riusciti a visitarlo. Lo staff se n’è occupato in spogliatoio, il timore è quello della rottura del legamento crociato ma ribadiamo che è necessario aspettare gli esami.