Nazionale senza gioco ma anche senz’anima. Spalletti è un tecnico bravo ma l’Europeo ha posto il tema se sia adatto a fare il ct
Senza gioco, senza carattere, senza un’idea, senza un lampo. Senza onore. Senza scuse. L’Italia, dopo aver fallito la partecipazione ai Mondiali per due volte di seguito, esce dall’Europeo umiliata dagli avversari, contestata dai tanti tifosi in Italia e da quelli che erano a Berlino, in gran parte emigrati che chiedevano almeno impegno e determinazione, due parole che andrebbero sempre indossate, insieme alla maglia azzurra, da chi va in campo.
SPALLETTI, DECISIONI FORTI – In quattro partite, se togliamo mezz’ora del primo tempo contro l’Albania, non s’è visto niente di quanto ci aspettavamo. Niente di quanto era stato programmato. Quattro partite che insieme hanno scritto una delle pagine più avvilenti del nostro calcio. Veniamo da due eliminazioni dai campionati del mondo. Non può essercene una terza. Non è accettabile che questo Europeo mortificante venga derubricato a incidente di percorso. Bisogna partire dal fallimento a cui abbiamo assistito, perché di fallimento si tratta, se si vuole avere una qualche possibilità di arrivare al Mondiale americano tra due anni. Dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord che cancellò l’Italia dal torneo in Qatar non successe nulla. Venivamo dall’Europeo vinto a Wembley. E sotto quell’ombrello la Federcalcio si riparò dalla grandine. Oggi non è più possibile. Sono rimasti i tanti problemi strutturali e alle spalle non abbiamo un trionfo come avevamo allora, ma un altro disastro sportivo. Per parafrasare Spalletti: momenti forti, decisioni forti.
TOP PLAYER ITALIA – Il ct, chiamato per essere lui il top player di una squadra che ne ha pochissimi, non è riuscito a dare alla Nazionale una fisionomia tecnica. Ma non è riuscito nemmeno a trasferire ai giocatori che ha scelto la determinazione, la voglia di battersi. Spenti, inermi, confusi, sono apparsi arrendevoli anche di fronte a formazioni che francamente non sono armate invincibili. Abbiamo assistito a una girandola di cambiamenti tattici, di grovigli tecnici, di sostituzioni e ripensamenti, che hanno finito per confondere chi è andato in campo. Il risultato è stato uno spettacolo deprimente che non rispecchia i valori del nostro calcio.
FORTUNA E NO – In due settimane a questa squadra non è mancato soltanto il gioco, ma anche un’anima. Dopo il gol di Zaccagni a sette secondi dalla fine che ha mandato l’Italia agli ottavi buttando fuori Modric e la sua Croazia, abbiamo sperato che lo stellone azzurro si fosse improvvisamente riacceso e con lui pure la Nazionale. Ma la fortuna bisogna meritarsela. Evidentemente non era questo il caso.
Situazione drammatica in diverse zone del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il maltempo si abbattuto nella serata di ieri, numerose le criticità per frane, smottamenti e corsi d’acqua in piena
Esondazioni di torrenti, strade inagibili, smottamenti e frane. Sono state ore di paura e di lavoro quelli vissute nelNord – Ovestper il maltempo che ha colpito molti comuni creando non pochi danni.
Una linea di violenti temporali si è sviluppata a ridosso delle Alpi Cozie e Graie, tra Torinese e Valle d’Aosta, con massimi effetti sul gruppo del Gran Paradiso.
VALLE ORCO – Bomba d’acqua sui paesi della valle, Orco in piena – QuotidianoCanavese
Nelle valli Orco, Soana e nelle valli di Lanzo – tra Piemonte e Valle D’Aosta – ci sono stati diversitorrenti in in piena e strade inagibili.
Impressionanti i video che sono stati diffusi dalla Pro Loco di Noasca del torrente Orco che arriva impetuoso tra le case e si abbatte sui ponti.
In valle Orco e nel Canavese l’acqua ha tracimato dai torrenti causandoinondazioni e allagamenti ed interrompendo la viabilità in diverse zone.
Emergenza meteo nel Canavese, Valli di Lanzo, alta Val Sesia e Ossola: allagamenti e frane – Quotidiano Piemontese
Meteo: ALLUVIONE a COGNE (AO), ondata di piena in diretta travolge tutto! 29 Giugno 2024 – YouReporter24
L’ottavo di finale tra Germania e Danimarca è stato interrotto all’improvviso poco dopo la metà del secondo tempo per maltempo. Mentre in questo Europeo in tante partite è stato introdotto il cooling break (la pausa a metà dei due tempi per consentire alle squadre di dissetarsi, in caso di forte caldo), nel match tra i padroni di casa e i danesi è accaduto qualcosa di decisamente particolare.
L’arbitro Michael Oliver (noto in Italia per un suo contestato rigore assegnato al Real Madrid contro la Juventus in Champions League, l’uomo di cui Buffon disse che «ha un bidone della spazzatura al posto del cuore») ha infatti preso una decisione che in quel momento sembrava azzardata ma che si è rivelata azzeccatissima. Mentre in cielo, minacciosi, si sentivano i tuoni e si vedevano i fulmini, Oliver ha fatto uscire le squadre dal campo e ha interrotto la gara: qualche minuto dopo, una fortissima grandinata ha travolto il Westfalenstadium di Dortmund, con palle di grandine grosse come palline da golf. La partita è poi ripresa dopo poco meno di mezz’ora.
E’ in secondo episodio in 15 giorni, indaga la Polizia
La scorsa notte un incendio di vaste proporzioni ha distrutto un deposito di legame di proprietà di un’azienda di Rizziconi.
Secondo una prima ricostruzione dei Vigili del fuoco l’origine delle fiamme sarebbe dolosa.
Quindici giorni fa un altro incendio, anch’esso di origine dolosa, aveva distrutto un altro deposito della stessa azienda. I danni sarebbero molto ingenti perché ad andare in fumo sono state tonnellate di legno collocato su banconi per essere prima essiccato e poi lavorato per la produzioni di parquet. Un processo che dura anni. Su quanto accaduto sta indagando la Polizia del Commissariato di Gioia Tauro e che sta cercando di capire le ragioni di ben due atti intimidatori.
Sei mesi fa i banditi avevano preso d’assalto portavalori a pochi chilometri da Sassari, il bottino era stato di 4 milioni di euro
Sassari, assalto armato alla sede del portavalori Mondialpol
Scene da film aSassaridove un commando di banditi armati con armi da guerra ha assaltato intorno alle 20,30 il caveau dellaMondialpol, alla periferia della città. Al momento non ci sono notizie di feriti e non si conosce l’entità della somma portata via. Sei mesi fa i banditi avevano preso d’assalto portavalori a pochi chilometri da Sassari, il bottino era stato di 4 milioni di euro.
La rapina da film – I malviventi sono entrati nella stabilimento della società di sicurezza sfondando un muro con la benna di un mezzo meccanico. Hanno sparato all’interno per spaventare le guardie giurate e sono riusciti impossessarsi del denaro custodito nel caveau e sono scappati. Per coprirsi la fuga hanno incendiato diverse auto bloccando le vie attorno e hanno sparato contro un’auto dei carabinieri che li ha incrociati.
L’ Assemblea generale annuale della Premier League si è riunita oggi per prendere alcune importanti decisioni. I 20 club hanno votato, quasi all’unanimità, a favore del mantenimento della tecnologia nel massimo campionato inglese, rinunciando quindi all’abolizione del VARdopo la proposta formale presentata dal Wolverhampton a maggio. Il risultato è stato schiacciante: 19 voti pro VAR contro 1, ovviamente quello del Wolverhampton.
Oltre a questa, anche altre proposte non sono state approvate, come quella dell’Aston Villa: il club di Birmingham aveva chiesto di aumentare le perdite consentite dal PSR (Profitability and Sustainability Rules) da 123 milioni di euro a 158 milioni di euro in un periodo di tre anni. Sono stati 15 i voti contrari, tre le astensioni e due i voti a favore.
Aston Villa, Chelsea, Everton, Leicester, Newcastle e Nottingham Forest saranno costretti a vendere diversi giocatori prima del 30 giugno, altrimenti rischieranno pesanti sanzioni (tra cui una detrazione di punti) per mancato rispetto delle norme del Fair Play finanziario.
Affari last minute, ciclone bianconero: incubo penalizzazione
Dall’Inghilterra, la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro: dall’incubo penalizzazione alla possibile traccia in Arabia
A calamitare l’attenzione mediatica in queste calde ore estive sono soprattutto i risultati delle varie Nazionali impegnate agli Europei. Del resto mancano ancora diverse settimane prima dell’avvio ufficiale della stagione. Tuttavia, non sono poche le grane ancora da risolvere che potrebbero ripercuotersi in maniera tangibile anche sulle classifiche dei vari campionati.
Sotto questo punto di vista nuovi paletti economici e controlli sui bilanci potrebbero portare ad un vero e proprio restyling soprattutto in Premier League. A tal proposito l’ultimo club oggetto delle ultime indiscrezioni in questione è il Newcastle. Intervenuto ai microfoni di Football Insider, l’esperto in materia finanziaria Stefan Borson ha posto l’accento sulla particolare situazione economica vissuta dal club inglese e dalle conseguenze che tutto questo porterebbe alle prossime mosse di mercato dei Magpies. Secondo quanto riferito da Borson, infatti, il Newcastlepotrebbe vedersi costretto a cedere alcune pedine importanti prima del 30 giugno per incamerare un tesoretto con cui riuscire a sventare la probabile penalizzazione.
Variabili di bilancio da monitorare: il Newcastle adesso rischia grosso – Il punto di nevralgica importanza sotto la lente di ingrandimento concerne il rispetto delle regole sul profitto e sulla sostenibilità. Un tema che in tempi e in modi diversi ha portato e che potrebbe arrecare in seguito penalizzazioni in classifica per diversi club di Premier League.
La variabile calciomercato, non solo legata alle trattative per i calciatori ma anche eventuali partnership, rischiano dunque di rappresentare una variabile importante da prendere in considerazione. A maggior ragione se le operazioni in questione verranno concluse entro il 30 giugno. Di seguito le parole di Borson: “Difficile dire in quale direzione il Newcastle deciderà di operare. Potrebbero stipulare un paio di accordi con l’Arabia Saudita all’ultimo minuto. Tuttavia, questi accordi devono avere un giusto valore di mercato e devono essere approvati dalla Premier League“.
Allarme tsunami: ‘Possibili onde alte fino a 3 metri’
Un terremoto di magnitudo 7.2 è stato registrato davanti alla costa del Perù: lo rende noto l’Istituto geofisico statunitense Usgs.
Il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha avvertito che onde alte fino a tre metri sono “possibili lungo alcune coste“. Il sisma è stato localizzato a 8 km a ovest di Atiquipa, ad una profondità di 28 km.
Una persona è morta e otto sono rimaste ferite quando il tetto di un terminal appena ristrutturato dell’aeroporto di Nuova Delhi è parzialmente crollato durante le forti piogge, hanno detto i funzionari dei vigili del fuoco. “Otto persone sono rimaste ferite e una è morta. Le operazioni di soccorso sono state completate“, ha dichiarato all’AFP Atul Gard, direttore del servizio antincendio di Delhi.
Le immagini pubblicate online mostrano veicoli schiacciati sotto gigantesche travi d’acciaio nel piazzale delle partenze del Terminal 1 dell’aeroporto, uno dei numerosi progetti inaugurati dal primo ministro Narendra Modi a marzo in vista delle elezioni generali del Paese. Il terminal è utilizzato solo per i voli nazionali e le autorità aeroportuali hanno dichiarato che tutti i voli in partenza sono stati cancellati fino al primo pomeriggio.
“A causa delle forti piogge che si sono abbattute dalle prime ore di questa mattina, una parte della tettoia… è crollata intorno alle 5 del mattino“, si legge in un comunicato pubblicato online. “Il personale di emergenza sta lavorando per fornire tutta l’assistenza necessaria e l’aiuto medico alle persone colpite“. Gli altri terminal stanno funzionando normalmente, cosi’ come gli arrivi al Terminal 1.
Nuova Delhi è stata colpita da forti piogge negli ultimi giorni, quando il monsone annuale ha raggiunto la capitale indiana.
Cinque persone sono rimaste uccise e cinque ferite nello scontro fra un treno passeggeri e un autobus a un passaggio a livello nel sud della Slovacchia: lo segnala il servizio di soccorso slovacco su Facebook. L’incidente è avvenuto poco dopo le 17 ora locale e italiana vicino alla città sud-occidentale di Nove Zamky, ha riferito l’agenzia di stampa Ctk.
I feriti “hanno necessitato di assistenza medica immediata,” ha detto Petra Klimesova, portavoce dei servizi di soccorso.
“Temo che il numero di morti in questo incidente possa aumentare,” ha aggiunto.
La portavoce delle Ferrovie slovacche, Vladimira Bahylova, ha detto che il conducente del treno “ha subìto ustioni perché la locomotiva ha preso fuoco“. Il passaggio a livello dove è avvenuta la collisione è protetto da barriere e dotato di segnali luminosi. Media locali hanno pubblicato video con passeggeri che trasportavano bagagli accanto a un treno parzialmente in fiamme, mentre un denso fumo grigio si alzava verso il cielo.
Sabato 29 giugno Milano si colora con la parata finale della Milano Pride Week 2024, un grande appuntamento inclusivo a difesa dei diritti LGBT nel mondo.
Il percorso – Come da tradizione, il punto di ritrovo è alle 15 in via Vittor Pisani, di fronte alla Stazione Centrale.
Il corteo partirà da piazza Repubblica alle 16 per continuare lungo via della Liberazione connettersi a via Melchiorre Gioia e raggiungere piazza XXV Aprile, i Bastioni di Porta Volta e viale Elvezia, fino a giungere di fronte all’Arena, per poi continuare lungo viale Byron, viale Melzi d’Eril, corso Sempione e concludersi all’Arco della Pace, dove si terrà il grande evento finale.
Sul palco, numerosi ospiti e musica per una grande celebrazione di libertà.
Gli artisti protagonisti – Gli artisti protagonisti di quest’anno sono Orietta Berti, La Cesira, Clara, Daniele Gattano, Michele Bravi, Gianmaria, Karma B, N.A.I.P., Debora Villa, Ditonellapiaga, Ricchi e Poveri, BigMama, Beatrice Quinta, Sethu, Gaia, Chadia e Francesca Michielin.
La conduzione sarà invece affidata a Marta Pizzigallo, Edoardo Zaggia, Francesco Cicconetti, Kaze e Fabrizio Colica.
Due forti esplosioni, poi una densa colonna di fumo nero in laguna nord visibile daMuranoe da buona parte di Venezia. È accaduto esattamente a Murano, al cantiere Scarpa, alle 20.45 di questa sera e l’esplosione ha interessato due barche di tipo houseboat. I vigili del fuoco e la polizia locale di Venezia stanno andando sul posto. Non dovrebbero esserci persone coinvolte o disperse.
L’allarme è arrivato al 115 della centrale operativa dei vigili del fuoco verso le 20:45. Diverse le chiamate di soccorso in cui gli utenti parlavano di forti esplosioni. Almeno due secondo i racconti arrivati alle centrali dei soccorritori. Subito dalla centrale operativa dei pompieri è stata attivata l’emergenza con l’invio dei Vigili del fuoco, dei sanitari del 118 e delle forze dell’ordine. Mobilitati anche i sanitari di Treviso con l’elicottero. Secondo le prime testimonianze l’esplosione sarebbe pervenuta da houseboat elettriche. Tutto è al vaglio dei soccorritori che stanno intervenendo a Venezia con più squadre.
I rifiuti di plastica in mare si vedono dallo spazio: lo studio europeo svela dove si accumula più spazzatura
Ogni secondo l’equivalente di un camion carico di plastica finisce nei mari di tutto il mondo. In un anno fanno oltre 12 milioni di tonnellate di bottiglie, buste e oggetti di ogni tipo che raggiungono gli oceani e di cui, una volta a largo, perdiamo inevitabilmente le tracce. Monitorarne il destino sarebbe invece utilissimo per organizzare interventi di mitigazione e pulizia dei mari, e un nuovo studio dell’Esa sembra aver trovat- o la soluzione: una strategia che sfrutta supercomputer e algoritmi di ricerca all’avanguardia per identificare la plastica che fluttua sulla superficie marina utilizzando le immagini riprese dai satelliti.
Italiane le acque più sporche del Mediterraneo Per essere visibili dallo spazio con i satelliti attualmente disponibili, la plastica deve aggregarsi in formazioni galleggianti, note come windrows, chiazze, strisce o andane, che assumono spesso la forma di lunghi filamenti creati dalla convergenza delle correnti marine, e possono raggiungere anche decine di chilometri di lunghezza. La presenza di una striscia di rifiuti indica un elevato livello di inquinamento in un luogo e in un momento specifici. Grazie alla ricerca, pubblicata su Nature Communications e a cui ha partecipato anche l’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Lerici, è stato dimostrato che l’abbondanza di queste chiazze è sufficiente per tracciare mappe dell’inquinamento e monitorare come evolve la situazione nel tempo.
La mappa dei rifiuti di plastica presenti nel Mediterraneo realizzata con le immagini satellitari
Lo studio ha utilizzato una serie di 300.000 immagini satellitari con una risoluzione spaziale di 10 metri, scattate ogni tre giorni per sei anni dai satelliti Sentinel-2 del programma Copernicus. E nonostante i sensori di questi satelliti non siano progettati per il riconoscimento dei rifiuti, l’analisi delle immagini satellitari, effettuata con supercomputer e algoritmi avanzati, è riuscita a produrre la mappa più accurata mai realizzata dell’inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo. Validando in questo modo la tecnica, e permettendo di effettuare diverse scoperte sulle dinamiche che dominano l’arrivo dei rifiuti nelle acque del mare. Dimostrando ad esempio che gli accumuli nelle andane costiere sono principalmente dovuti alle emissioni di rifiuti terrestri nei giorni immediatamente precedenti.
“Cercare aggregati di rifiuti di diversi metri sulla superficie del mare è come cercare aghi in un pagliaio“, spiega Stefano Aliani, direttore di ricerca ed oceanografo di Cnr-Ismar. “Nonostante i satelliti non specializzati, siamo riusciti a identificare le aree più inquinate e i loro principali cambiamenti nel corso di settimane o anni. Ad esempio, abbiamo osservato che molti rifiuti entrano in mare quando ci sono i temporali“.
Tra le possibilità che offre questa nuova tecnica di monitoraggio c’è anche quella di verificare l’efficacia delle strategie messe in campo per limitare l’inquinamento marino. Per testarne l’efficacia è stata scelta la città di Roma, dove dal 2019 sono state installate delle speciali barriere acchiappa rifiuti che servono a ridurre la quantità di plastica trasportata in mare dal Tevere. Utilizzando i satelliti, lo studio ne ha confermato l’efficacia, calcolando che dall’entrata in funzione delle barriere i rifiuti riscontrabili nelle acque a ridosso della città sono calati del 38%.
“Questo strumento è pronto per essere utilizzato in diversi contesti: siamo convinti che ci insegnerà molto sul fenomeno dei rifiuti, compresa l’identificazione delle fonti e dei percorsi verso l’oceano” afferma Giuseppe Suaria, ricercatore del Cnr-Ismar di Lerici. “Inoltre, la nostra capacità di rilevamento migliorerebbe enormemente se mettessimo in orbita una tecnologia di osservazione dedicata alla plastica. L’implementazione di un sensore ad alta risoluzione specificamente dedicato al rilevamento e all’identificazione di oggetti galleggianti di un metro di dimensione potrebbe essere utile anche in altre questioni rilevanti come il monitoraggio degli sversamenti di petrolio, perdite di carico dalle navi o attività di ricerca e salvataggio in mare“.
Torna il caldo anticiclone africano nei prossimi giorni
Il maltempo violento e continuo, da domenica su Nord e parte del Centro, si allontana verso la Croazia favorendo anche delle schiarite ad iniziare dal settore occidentale; prosegue intanto il bel tempo e l’Estate al Sud con un picco di 36°C previsto nel Salento.
Lo spiega Lorenzo Tedici, meteorologo del sitoiLMeteo.it.
Nei prossimi giorni si prevede un ritorno del caldo africano quasi ovunque: da venerdì le temperature, attualmente 5°C sotto la media al Centro-Nord, si porteranno fino a 10-12°C oltre la media al Centro-Sud. L’area che vedrà lo sbalzo termico più estremo sarà quella dell’Italia centrale: in poche parole, avremo un aumento anche di 15°C tra la giornata di ieri e quella di sabato.
Questi sbalzi termici e il maltempo degli ultimi giorni – osserva il meteorologo – confermano un periodo eccezionale per alcune regioni del Nord con l’Estate che non vuole arrivare, un po’ come successe nel 2004 e nel 2005: per il settentrione, tra l’altro, si prevedono altre piogge almeno fino al 3 luglio, salvo una breve tregua tra giovedì e venerdì.
Un quadro complesso, disordinato, legato all’assenza dell’Anticiclone delle Azzorre, l’alta pressione che porta condizioni estive stabili, non troppo calde e soprattutto durature. Con la presenza dell’Anticiclone Africano è invece normale passare da fiammate tropicali a piogge ‘monsoniche’ con un’Italia spesso divisa in due.
Nelle prossime ore sono previsti gli ultimi temporali, a tratti intensi, sulla fascia adriatica e sul Triveneto, poi la Goccia Fredda (Ciclone Irlandese) porterà il suo carico di maltempo verso la Croazia e la Serbia. Giovedìevenerdì saranno due giornate ottime, anche se già tra 48 ore le temperature saranno molto calde con picchi di 38-39°C sulle Isole Maggiori, 34°C anche a Roma e 33°C a Forlì.
Sarà soprattutto durante il weekend che l’Italia vivrà un momento disordinato: al Centro-Sud le temperature diverranno nuovamente africane, al Nord arriveranno altre piogge forti e pericolose.
Nel dettaglio, sabato sono attesi intensi rovesci soprattutto nel pomeriggio tra Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardiain estensione serale anche al Triveneto; per fortuna, non sono previste piogge significative sulla ‘martoriata’ Emilia Romagna, colpita dal maltempo degli ultimi giorni. Al contrario, sul resto dell’Italia avremo il solleone con ancora 38°C in Sicilia, 37°C anche a Benevento, Caserta e Terni, 36°C diffusi in Puglia e con 35°C previsti a Bolzano, Frosinone, Napoli e Roma.
Domenica regalerà un ulteriore e più intenso picco del caldo africano: Bari,Siracusa e Taranto avranno la ‘febbre’ a 40-41°C,Catania, Foggia e Lecce a 39 così come numerose località della Sardegna. Sulla Capitale sono previsti 35-36°C fino a lunedì. Alcuni acquazzoni saranno confinati ad Alpi e Prealpi ma tutto sommato pioverà meno rispetto al sabato.
E’ durato poco più di tre ore il tentativo di golpe, che ha gettato la Bolivia nel caos.
A scompaginare la trama guidata dall’ormai ex comandante dell’Esercito, Juan José Zuñiga, è stata la nomina dei nuovi vertici militari.
Non appena incaricato, il generale Jose Wilson Sanchez Velasquez, ha ordinato a tutti i militari a fare immediato ritorno nelle caserme ed “evitare lo spargimento di sangue“. La risposta è stata quasi immediata. I soldati che nel pomeriggio avevano fatto irruzione nel palazzo del governo, occupando piazza Murillo, mentre il presidente Luis Arce era riunito con l’intero gabinetto, hanno ripiegato eseguendo gli ordini. E lo stesso Zuniga è stato visto lasciare la piazza a bordo di un carroarmato, mentre il popolo cantava l’inno nazionale. Al culmine della tensione, a metà pomeriggio, mentre il presidente Luis Arce si mostrava in una trasmissione in diretta nel Palazzo del Popolo con tutto il suo gabinetto deciso a resistere al tentativo di golpe, le truppe al comando di Zuñiga hanno fatto irruzione nell’edificio con un blindato forzando il portone principale del palazzo. Pochi minuti e l’ex comandante – destituito ieri dopo aver minacciato pubblicamente l’ex presidente Evo Morales – è tornato in piazza per chiedere le dimissioni di Arce e del suo esecutivo, e annunciare ai media la nomina di un nuovo governo e la liberazione di tutti i detenuti politici.
Conferma in blocco per tutta l’area scout dell’Inter, tranne per Samir Handanovic: ecco cosa farà l’ex capitano nerazzurro
Conferma in blocco per tutta l’area scout dell’Inter (tranne una persona), cambiano invece i protagonisti del settore giovanile. Ne parla La Gazzetta dello Sport, che si sofferma anche sul futuro di Samir Handanovic. Sarà proprio lui infatti a iniziare una nuova carriera dalla prossima stagione.
Samir Handanovic
Handanovic cambia ruolo – Dopo i rinnovi dello scorso autunno dell’a.d. Marotta e del d.s. Ausilio, seguiti in primavera da quello del vice d.s. Baccin, pochi giorni fa è arrivata la conferma in blocco dell’area scouting della prima squadra. L’operazione è stata conclusa nei giorni precedenti al cambio di proprietà da Zhang a Oaktree. Alla guida dell’area scouting resterà dunque Corrado Verdelli che nella sua carriera all’Inter ha ricoperto tutti i ruoli: giocatore della formazione dello scudetto dei record (1988-89), tecnico della Primavera (un tricolore e un torneo di Viareggio vinti in due stagioni, dal 2000 al 2002), vice di Cuper e di Zaccheroni, scout e dal 2018-19 coordinatore dell’area. La squadra degli 007 nerazzurri è invece composta da Beppe Baresi, Leonardo Simoni, Francesco Sotera, Damiano Moscardi, Paolo Bertani, Federico Cavola e Simone Canovi. Uscirà dal gruppo Samir Handanovic che inizierà la sua carriera da allenatore e la prossima stagione allenerà la squadra Under 17.
Novità nel settore giovanile – Nel settore giovanile invece ci saranno diverse novità e qualche cambiamento. Massimo Tarantino, il direttore della cantera nerazzurra arrivato un anno fa, ha scelto Pasquale Berardi come nuovo coordinatore degli scout. Da anni lavora per l’Inter e dunque si tratta di una promozione interna. Sostituirà Gian Paolo Manighetti che durante la sua avventura a Interello ha contribuito a individuare diversi talenti tra i quali Valentin Carboni. Cambieranno anche alcuni scout, i cui sostituti saranno annunciati nelle prossime settimane. Adesso l’attenzione è spostata sulle finali dei vari campionati visto che l’Inter è in corsa per tutti e cinque gli scudetti (Under 15, Under 16, Under 17, Under 18 e Primavera; in questi ultimi due tornei è in semifinale). Poi verrà il tempo delle scelte e degli annunci. Nessuna novità, invece, per il coordinatore del settore tecnico del vivaio, con Daniele Bernazzani che resterà al suo posto”, si legge.
Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio non chiude, almeno per ora. La decisione è emersa nella riunione convocata oggi dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, assieme all’assessore al Welfare Guido Bertolaso, con tutti i consiglieri regionali comaschi interessati alla vicenda, assieme ai consiglieri regionali, ai sindaci, al presidente della Comunità montana, oltre al direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi. Ricordiamo che solo venerdì scorso Bertolaso aveva comunicato l’intenzione di chiudere il Pronto Soccorso del presidio centrolariano e di trasformare via via la struttura in un centro per cronici e non più per acuti, spostando nel contempo l’emergenza-urgenza sul polo privato di Gravedona. Oggi pomeriggio, a quanto si apprende, l’inversione di rotta (se definitiva o momentanea, lo dirà il tempo). Di seguito, la prima nota sull’incontro in Regione, diffusa dal sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari.
Si è tenuto oggi pomeriggio alle 16:30 un primo incontro in Regione con al centro il futuro dell’Ospedale di Menaggio, alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Assessore al Welfare Guido Bertolaso, deirappresentanti comaschi in Regione e del Direttore di ASST Lariana Stucchi.
È stata l’occasione per i Sindaci di ribadire il proprio dissenso circa le ultime notizie relative al Pronto Soccorso e per ribadire la volontà dei primi cittadini di dare stabilità ai servizi presenti nel Presidio di Menaggio. È stato chiesto di rivedere immediatamente la decisione annunciata nei giorni scorsi dall’Assessore Bertolaso, per iniziare subito un percorso condiviso di crescita non solo dei servizi territoriali e per i cronici ma, anche e soprattutto, di quelli ospedalieri.
Ad oggi non vi sarà nessuna chiusura dei servizi presso l’Ospedale. Nelle prossime settimane si terranno degli incontri per un confronto che porti ad una scelta condivisa sul futuro.
Nonostante questa svolta, la partita sul futuro non sembra finita come dimostrano le parole pronunciate dopo l’incontro dal consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi: “Ci vuole il coraggio da parte della TRegione di annunciare un radicale cambio di prospettiva. Bisogna dire che l’ospedale di Menaggio tornerà a essere un ospedale vero. Il Pronto Soccorso deve avere a fianco almeno i reparti di medicina, chirurgia e rianimazione, altrimenti non si può intervenire in sicurezza. Questo è il nucleo di un ospedale efficiente. Purtroppo, negli ultimi anni l’ospedale di Menaggio ha subito uno svuotamento progressivo con l’illusione di una sua riconversione. Le difficoltà oggettive (medici, personale, numeri di accessi) ovviamente ci sono, ma solo con la prospettiva chiara di una riapertura effettiva si potrà restituire la fiducia per far sì che a partire dai medici torni l’utenza”.
Una nota è stata diffsa anche dal consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo: “Dal presidente Fontana apprendiamo che nei piani di Regione Lombardia l’ospedale Erba-Renaldi si conferma nelle critiche condizioni attuali, contrariamente a quanto affermato nei giorni scorsi rispetto alla chiusura paventata del pronto soccorso. Ospedale salvo, allora? A giudicare dalla confusione che regna in giunta, non è così. A oggi l’ospedale non è nel pieno delle sue funzionalità e sul suo futuro non ci possono essere compromessi. Primo: serve un pronto soccorso pienamente funzionale. Successivamente, dobbiamo aprire un percorso di ritorno alla piena operatività, come già chiesto molte volte dal Partito Democratico, dal Comitato locale in difesa del presidio e dai 14 mila cittadini che hanno firmato la petizione con questo obiettivo”.
“Con questi obiettivi, dobbiamo fare tutto il possibile per contrastare anche la carenza di personale che riguarda i nostri territori di frontiera, costantemente privati di addetti del comparto sanitario in fuga verso la Svizzera. Servono incentivi sui salari e alloggi a prezzi calmierati,” conclude il consigliere. “Non ci possono essere compromessi. Salviamo l’ospedale di Menaggio, difendiamo il diritto alla salute degli abitanti del lago di Como. Continueremo a dare battaglia in Consiglio regionale e in piazza” conclude il consigliere Pd.
Anche il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra, da sempre in prima linea per l’ospedale di Menaggio, è intervenuto dopo la riunione in Regione: “Nella riunione odierna ho chiesto di fermare ogni eventuale intenzione di chiusura del pronto soccorso e di concordare un percorso serio e franco di confronto con il territorio, amministratori e forze economiche e sociali. Non solo non si deve chiudere il pronto soccorso e trasformare Menaggio in struttura per assistenza di cronici ma occorre fermare il processo di progressivo svuotamento delle funzioni proprie dell’Ospedale. Ho aggiunto che dissento da entrambe le ipotesi per il futuro dell’Ospedale di Menaggio che oggi sono state brevemente illustrate, mentre chiedo che resti in campo la proposta formulata e condivisa dai Sindaci e già consegnata da tempo alla Regione, che prevede un rilancio dell’Ospedale di Menaggio con le funzioni proprie di un ospedale, essenziale per un territorio e comunità come quello del lago e delle valli”.
<<<<<<<<<<°°°°°>>>>>>>>>>
Chiusura del pronto soccorso di Menaggio, Bertolaso: «Se sono un problema Fontana mi ritiri le deleghe». Il governatore lo blinda: «Ne riparliamo tra 4 anni»
Travolto dalle polemiche scatenate dal suo annuncio sulla chiusura, l’assessore regionale al Welfare si dice pronto a lasciare. Il presidente lombardo alza uno muro in difesa dell’ex capo della protezione civile
Attilio Fontana e Guido Bertolaso (Imagoeconomica)
«Questi in Regione Lombardia sono i miei tempi supplementari, sono nelle mani del presidente Fontana». Travolto dalle polemiche scatenate dal suo annuncio sulla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Menaggio, l’assessore regionale al Welfare si dice pronto a lasciare. L’esponente della giunta di fatto mette il suo futuro nelle mani del governatore, che subito blinda il suo uomo di fiducia. «Bertolaso? Fra quattro anni ne riparliamo», dice il presidente lombardo, alzando uno muro in difesa dell’ex capo della protezione civile nazionale sbarcato in Lombardia in epoca Covid.
Contro l’annuncio di Bertolaso è insorto un intero territorio. Non solo. Gli stessi esponenti comaschi di maggioranza, dall’assessore Alessandro Fermi ai consiglieri lariani Anna Dotti, Sergio Gaddi, Gigliola Spelzini e Marisa Cesana, hanno sfiduciato il titolare del Welfare e hanno chiesto l’intervento di Attilio Fontana.
L’ipotesi passo indietro di Bertolaso era trapelata inizialmente da indiscrezioni sui messaggi circolati nella chat degli assessori. Lunedì mattina, partecipando all’evento Salute Direzione Nord, è stato lo stesso Bertolaso a uscire allo scoperto. «Se c’è qualche situazione che può creare problemi Fontana mi può ritirare la delega, ma ci sono ancora cose che vorrei fare prima di lasciare questo territorio», ha detto l’assessore. «Sono un servitore dello Stato, ho sempre lavorato per il mio Paese e sono orgoglioso di averlo fatto – ha aggiunto -. Sono andato in pensione 12 anni fa e sono ancora qua. Io sono un medico, prima di tutto conta il rispetto del giuramento che ho fatto. Io ho il compito di tutelare la salute dei miei cittadini».
La risposta di Attilio Fontana non si è fatta attendere. Pochissime parole, ma inequivocabili. «Fra quattro anni ne riparliamo», ha risposto, blindando di fatto il suo uomo di fiducia nel suo ruolo in giunta. Una dichiarazione che ha portato all’immediata replica dall’opposizione dell’esponente comasco del Pd Angelo Orsenigo: «Fontana finalmente rompe il silenzio sull’agghiacciante vicenda dell’ospedale di Menaggio. Non lo fa per rassicurare i cittadini e per fare un passo indietro. Lo fa per confermare la propria fiducia in Bertolaso e blindarlo per altri quattro anni. È evidente che così Fontana stia confermando anche la condanna a morte pronunciata nei confronti del presidio ospedaliero della provincia di Como».
<<<<<<<<<<°°°°°>>>>>>>>>>
Chiude il pronto soccorso dell’ospedale di Menaggio: annuncio choc di Bertolaso
L’annuncio improvviso della chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Menaggio ha scatenato una forte reazione nella comunità locale. Nonostante la situazione dell’ospedale Erba Renaldi fosse già incerta da tempo, con un comitato che ha raccolto 14mila firme per la sua salvaguardia, la notizia ha comunque colto tutti di sorpresa.
Durante una visita all’ospedale di Gravedona, l’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso ha dichiarato che ci sarà una collaborazione fra gli ospedali di Menaggio e Gravedona. Menaggio verrà riorganizzato come presidio per cronici, mentre Gravedona, sede di DEA (dipartimento emergenza urgenza) sarà il riferimento per gli acuti. E’ una scelta, ha spiegato Bertolaso, che sarebbe stata adottata in termini di ottimizzazione delle risorse.
Le reazioni non sono tardate ad arrivare dalla politica. Esponenti politici di diverse fazioni hanno criticato duramente l’annuncio. L’assessore regionale Alessandro Fermi, insieme ai consiglieri comaschi di maggioranza Gigliola Spelzini, Marisa Cesana, Anna Dotti e Sergio Gaddi, ha diffuso una nota congiunta: “Contestiamo il metodo, che in questo caso diventa anche merito. È stata annunciata la volontà di chiudere il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Menaggio senza che né i rappresentanti regionali né i sindaci del territorio ne fossero a conoscenza“.
Anche l’opposizione non è rimasta in silenzio. Chiara Braga, comasca e capogruppo Pd alla Camera, e il consigliere regionale Angelo Orsenigo hanno criticato apertamente la decisione. “L’annuncio fulmineo dell’assessore Bertolaso – ha commentato Braga – guarda caso subito dopo le elezioni europee e amministrative, pronunciato senza nemmeno avere il coraggio di un confronto con le istituzioni sul territorio, di voler privare in maniera definitiva il presidio ospedaliero di Menaggio dell’unità di Pronto Soccorso, un servizio di emergenza e urgenza, fondamentale per le necessità e i bisogni dei cittadini che risiedono in questo particolare territorio del Lago di Como è la condanna a morte della sanità pubblica per il territorio del centro-alto Lago di Como”. Questa la dura nota della capogruppo del Partito Democratico alla Camera, la comasca Chiara Braga che considera quella della Giunta di Regione Lombardia “una decisione gravissima, un colpo devastante inferto sulla qualità di accesso alla cura per i comaschi residenti sul lago”.
“Mentre l’ospedale di Menaggio è minacciato dalla decisione di Bertolaso di chiuderne il pronto soccorso e trasformarlo in un presidio per cronici – interviene Orsenigo – ecco che nella maggioranza volano gli stracci e si scoprono i retroscena della decisione. Mentre il territorio è in subbuglio, non solo ci si azzuffa tra assessori della stessa maggioranza, con Bertolaso che si dice “ben lieto di passare il testimone”; scopriamo anche che il piano di totale ridimensionamento dell’ospedale di Menaggio sarebbe stato tenuto nascosto fino al termine delle elezioni europee, come riportato da Ansa in queste ore. Se non ci fosse di mezzo il diritto alla salute di decine di migliaia di persone dell’area del lago di Como, farebbe ridere. Invece è uno spettacolo triste e indegno”.
Danni e allagamenti causati da una bomba d’acqua sulla città: a nord di Rovigo è stato avvistato untornadoche sta provocando molta apprensione. Si è formato intorno alle 11.15 di oggi, maredì 25 giugno, e si è spostato poi velocemente verso le frazioni di Boara Polesine, Granzette, Cantonazzo, Lusia e a Lendinara. Ma il vortice ha destato particolari preoccupazioni anche nella zona di Stanghella e Vescovana, in provincia di Padova.
Stato di emergenza – Il presidente della Regione VenetoLuca Zaia predispone lo stato di emergenza: «Ho già fatto predisporre la dichiarazione per lo stato di emergenza regionale, a seguito del maltempo che sta colpendo il Veneto in queste giornate e i conseguenti danni. Si va dalla tempesta sull’Altopiano di Asiago, di domenica scorsa, alla perturbazione che oggi ha flagellato Rovigo e le aree meridionali del Veneto, provocando non poche situazioni critiche oltre a danni significativi». Lo annuncia il presidente della Regione, Luca Zaia. «Ricordo a tutti i cittadini e alle imprese colpite – aggiunge Zaia – di raccogliere i materiali documentali che saranno utili ai fini delle ricognizione dei danni e al conseguente riconoscimento dell’eventuale indennizzo», conclude.
Gli interventi dei vigili del fuoco – Sono oltre 100 le chiamate alla sala operativa dei vigili del fuoco: al momento non si hanno notizie di persone ferite. Richieste di soccorso per allagamenti, tetti scoperchiati, alberi pericolanti,danni d’acqua. Principalmente colpita la città di Rovigo, i comuni di Lendinara e Lusia da dove provengono il maggior numero di richieste di intervento. Il dispositivo di soccorso del comando rodigino è stato rinforzato con l’arrivo di squadre provenienti dai comandi limitrofi. Le operazioni di soccorso vengono coordinate dalla sala crisi dal comandante dei vigili del fuoco di Rovigo, Claudio Fortucci in contatto con la prefettura e il rappresentante della protezione civile.
Donna bloccata nel sottopasso – Una donna che era rimasta intrappolata nella sua automobile bloccata in un sottopasso a Rovigo, con oltre un metro d’acqua, è stata portata in salvo dai carabinieri. Lo stesso è accaduto all’autista di uno scuolabus, vuoto, salvato dalla polizia locale. La centrale operativa del comando provinciale ha ricevuto, fino al primo pomeriggio, oltre 220 richieste di soccorso. Decine gli interventi operati dalle pattuglie messe in campo dal Nucleo Radiomobile e dalle stazioni del territorio. Tra gli altri interventi il soccorso ad un’automobilista vittima di un incidente causato dall’aquaplaning sulla Strada Traspolesana; la messa in sicurezza di strade con cedimenti dell’asfalto; supporto ai vigili del fuoco e alla protezione civile impegnati in attività di svuotamento, tra le quali anche il seminterrato dell’Archivio di Stato e il deposito autobus di fronte alla stazione ferroviaria.
Scuola inagibile: sarà chiusa – La scuola dell’infanzia Gianni Rodari di Rovigoresterà chiusa domani. Lo stabilisce un’ordinanza emessa dalla neo sindaca Valeria Cittadin. La chiusura è dovuta allo stato di inagibilità dell’edificio, causata dall’allagamento del cortile esterno della scuola, che impedisce il regolare afflusso dell’utenza.
Clima estivo impazzito: i danni – Ancora clima impazzito dunque sulla Regione: le forti precipitazioni sono state accompagnate anche da grandine di medio-piccola dimensione, mista ad acqua, anche in centro, dove il Ponte Marabin è stato sommerso, e nei dintorni di Rovigo, in particolare traAdria e Cavarzere.
Un capannone industriale in via Grandi di un emporio dell’abbigliamento è stato scoperchiato: si sono sollevati pezzi di lamiera, che sono finiti nel parcheggio del centro commerciale Aliper che si trova dall’altra parte della strada, in viale Porta Adige, dove decine di macchine sono state danneggiate: tergicristalli e lunotti posteriori sono andati distrutti.
Nel centro di Rovigo, in via Umberto I e viale Regina Margherita il forte vento ha spezzato i rami degli alberi che sono caduti a terra trascinando con sé i lampioni della pubblica illuminazione che in quel tratto di strada sono sospesi, tenuti sollevati dai cavi d’acciaio ancorati ai palazzi.
Zaia: «Seguiamo l’evoluzione del maltempo in Polesine» – «Sto seguendo da questa mattina l’evoluzione della situazione in Polesine dopo la tromba d’aria che ha provocato ingenti danni con decine di allagamenti e tetti scoperchiati in particolare a Rovigo ma anche Boara Pisani, Lusia e Lendinara. La Regione è attiva su tutti i fronti a partire dalla Protezione Civile per supportare i cittadini colpiti da questa nuova ondata di maltempo». Lo dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando gli effetti della tromba d’aria che si è abbattuta sul capoluogo rodigino.
«Ringrazio – prosegue Zaia – tutte le persone che stanno operando, dalla Protezione Civile ai Vigili Del Fuoco, dai volontari a quanti si sono attivati per i soccorsi. Seguiremo l’evoluzione della situazione e metteremo a disposizione tutti i mezzi e le risorse necessari a portare aiuto a chi ha subito i maggiori danni».
Previsti temporali e danni nella parte centrale della regione
Diventa rossa l’allerta maltempo, per rischio idraulico legato alle piene dei fiumi, nelle pianure emiliane che vanno da Modena a Piacenza, arancione nella montagna e nella collina emiliana centrale.
Nel pomeriggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centrale della regione, in esaurimento dalla sera. Per domani, mercoledì 26 giugno, non sono previsti fenomeni meteo significativi, tuttavia nel pomeriggio si prevede la possibilità di temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili lungo la fascia appenninica, con possibili effetti e danni associati.
Si prevede la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi del settore centro-occidentale, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini.
La storia è chiusa: HakanCalhanoglu ha voluto restare all’Inter e i nerazzurri si tengono volentieri il loro regista. La corte del Bayern Monacoè ormai acqua passata e a metterci la pietra sopra ci ha pensato lo stesso centrocampista turco.
Un’uscita pubblica, forte, quella che Calha ha fatto sui propri social. Un vero e proprio comunicato per ribadire di stare bene a Milano, sponda nerazzurra, e di voler vincere ancora altri trofei all’Inter. Ma come si è arrivati al fatidico comunicato?
DUE CHIAMATE DECISIVE – Dietro al ‘no‘ al Bayern c’è anche l’intervento decisivo dei compagni di squadra e di Piero Ausilio. A differenza di quanto accaduto un anno fa con Romelu Lukaku, quando il cellulare squillava a vuoto, il direttore sportivo dell’Inter – in Germania nelle ultime ore – si è messo in contatto con Calhanoglu e insieme ad Hakan ha ideato la via d’uscita, spiega La Gazzetta dello Sport raccontando i retroscena della vicenda. Prima ancora del contatto Ausilio-Calha, però, ce n’è stato un altro importante: quello con Alessandro Bastoni. Nel ritiro della Nazionale a Lipsia, i giocatori dell’Inter si sono confrontati sul caso Calhanoglu e il difensore classe 1999 ha quindi chiamato il centrocampista turco per farsi spiegare la situazione: Hakan si è spiegato e ha tranquillizzato sul fatto che la permanenza a Milano fosse il piano A. Da lì è arrivato il colloquio chiarificatore con Ausilio e quindi l’uscita pubblica.
LE REAZIONI – Segnale accolto bene da Simone Inzaghi, che aspettava la soluzione del caso ed era pronto a entrare in scena in prima persona. Nulla da fare invece per il Bayern e per l’agente di Calhanoglu, Gordon Stipic, che aveva incontrato due volte il club tedesco.
Inter, Calhanoglu resta: “Sono felice qui, voglio vincere ancora con questo club”
Hakan Calhanoglu ha deciso di restare all’Inter. Lo spiega lo stesso turco con un post su Instagram che spegne le voci circolate negli ultimi giorni di un interesse da parte del Bayern Monaco. Il centrocampista ha un contratto con i nerazzurri fino al 2027e ha intenzione di rispettarlo, continuando a vincere trofei con l’Inter. Questo il post con il quale l’ex Milan si toglie dal mercato.
IL POST – “Alla luce delle recenti voci che stanno circolando sui media, vorrei cogliere l’occasione per affrontare direttamente la situazione. Fino ad ora, mi sono astenuto dal commentare queste speculazioni poiché sono concentrato sulla NazionaleTurca di cui sono capitano a Euro 2024. Tuttavia, ritengo che ora sia opportuno fare una dichiarazione chiara per evitare ulteriori malintesi. Sono estremamente felice all’Inter. Il rapporto che condivido con il club e i nosri incredibili tifosi è davvero speciale. Insieme, abbiamo raggiunto traguardi significativi e sono entusiasta di poter vincere ancora più trofei con l’Inter in futuro. Ancora una volta, in questo momento sono completamente concentrato a rendere felice la gente del mio paese. Grazie per la vostra comprensione e il vostro sostegno. Forza Inter”.
La tragedia avvenuta in uno stabilimento Aricell a Hwaseong, in Corea del Sud: al momento dell’esplosione c’erano circa 100 operai al lavoro
L’incendio nella fabbrica di batterie a Hwaseong, in Corea del Sud (Foto da X, ex Twitter)
Almeno 20 vittime. Questo il drammatico bilancio del terribile incendio che ha devastato una fabbrica di batterie al litio Aricell a Hwaseong, a sud di Seoul, in Corea del Sud. I vigili del fuoco intervenuti sul posto sono riusciti a domare le fiamme: come riferito dall’agenzia di stampa Yonhap, al momento sono stati trovati 20 cadaveri, ma non è escluso che il numero di morti possa aumentare I soccorsi stanno setacciando ciò che resta dell’edificio, dove erano impiegate circa 100 persone: 78 operai sono stati portati in salvo, ma alcuni di loro risultano ancora dispersi.
Corea del Sud, incendio in una fabbrica di batterie al litio – “I lavoratori hanno sentito una serie di esplosioni al secondo piano, dove le batterie al litio vengono ispezionate e imballate – ha riferito ai media locali Yonha Kim Jin-young, un membro dei vigili del fuoco -. Stiamo lavorando per rimuovere i corpi. Una squadra di soccorso si è recata all’interno e sta effettuando operazioni di ricerca e salvataggio. È stato difficile entrare nell’edificio perché temevamo ulteriori esplosioni, siamo riusciti a spegnere le fiamme con la sabbia asciutta“.
Nel deposito situato al secondo piano della fabbrica Aricell si stima ci fossero circa 35mila batterie al litio, utilizzate nei settori più disparati, dai computer ai veicoli elettrici. In caso di incendio queste batterie possono diventare molto pericolose, in quanto bruciano velocemente a temperature elevate ma le fiamme sono difficili da controllare con i convenzionali metodi di estinzione degli incendi. Proprio per questo motivo i vigili del fuoco sudcoreani, non riuscendo a spegnere le fiamme con l’acqua, hanno optato per la sabbia.
Come mostrano le immagini diffuse sui social dall’agenzia Yonhap, dopo una prima esplosione la fabbrica è stata avvolta dalle fiamme, con una colonna di fumo nero e denso che si è alzata sopra l’edificio. Una scena terribile, che ha costretto le autorità locali a mobilitare tutto il personale e le attrezzature disponibili per le operazioni di soccorso e salvataggio.
A Malnate un passante l’ha fatta uscire, evacuati campeggi
Nel primo pomeriggio sul Bresciano si è abbattuto un violento nubifragio, che ha colpito soprattutto la zona del lago di Garda.
A Manerba una donna, tratta poi in salvo da un passante, è rimasta intrappolata nella propria auto.
Nel giro di poche ore la Centrale operativa dei Vigili del fuoco ha ricevuto circa 150 richieste di soccorso tecnico urgente da parte dei cittadini, che si sono trovati in serie difficoltà a causa dei danni provati dalla tempesta. La maggior parte delle telefonate è concentrata appunto sulla sponda bresciana del lago di Garda, per l’esattezza tra Manerba e San Felice del Benaco.
Qui a causa di una frana è stata chiusa la strada per Raffa e la situazione è complessa anche a Manerba, dove il Comune sta per emanare un’ordinanza di sgombero di tre campeggi nella zona della Romantica, il camping Rolli, il Baia Verde e il Rio Feriengluck.
Padre, madre e due bambini erano rimasti bloccati da piante
Rischiavano di annegare trascinati dalla corrente del fiume.
I componenti di una famiglia di origini straniere sono stati salvati dai vigili del fuoco intervenuti a Carpenedolo nel Bresciano.
I quattro, padre, madre e due bambini, erano rimasti bloccati da alcune piante su una barca lungo il fiume Chiese. Grazie all’intervento delle squadre di soccorso, la famiglia è stata tratta in salvo.
Al 68′ della partita di Stoccarda contro la Scozia, l’attaccante è stato colpito accidentalmente dall’uscita alta di Gunn: “evitato” dalle telecamere per diversi minuti, è stato portato via in ambulanza. Per lui frattura allo zigomo
Lo scontro di gioco tra Angus Gunn e Varga. Afp
Scozia-Ungheria, terza giornata della fase a gironi di Euro 2024, minuto 68. Tre giocatori vanno a caccia di un pallone spiovente nell’area britannica, ma il portiere Angus Gunn colpisce accidentalmente in uscita alta l’attaccante avversario Barnabas Varga.
Il centravanti cade a terra in modo scomposto e sembra restare cosciente seppur stordito a terra: i primi compagni che si avvicinano danno immediatamente l’impressione di essere preoccupati e così richiamano energicamente l’attenzione dell’arbitro e della propria panchina, chiedendo l’immediato intervento dello staff medico. Dei minuti che si susseguono prima della ripresa della partita, si sa al momento ben poco.
COS’È SUCCESSO A VARGA: L’INFORTUNIO – Come da prassi le telecamere smettono infatti di inquadrare quella porzione di campo e la regia non trasmette quelle che riceve: tutti paiono preoccupati e il silenzio cala sullo stadio di Stoccarda, mentre un telo viene mantenuto a protezione di Varga sia dai suoi compagni di squadra che dagli steward presenti.
Il pubblico applaude quando il calciatore viene portato fuori dal campo in barella – sempre parzialmente coperto -: il fatto che la partita riprenda subito può sembrare una buona notizia, la conferma arriva poi a fine partita. La diagnosi infatti è quella di una frattura a uno zigomo.
LE CONDIZIONI: COME STA VARGA – Quando Kevin Csoboth al 100′ segna il gol vittoria che può valere all’Ungheria il passaggio del turno, esulta mostrando la maglia del compagno (farà lo stesso la stella Dominik Szoboszlai) e a fine partita Roland Sallai lascia trasparire che alla squadra sono arrivate notizie rassicuranti su Varga: “La cosa più importante è che stia meglio, abbiamo lottato per lui negli ultimi 20 minuti“. Pochi minuti dopo, la federcalcio ungherese pubblica poi un tweet sulle sue condizioni: “La condizione di Barnabás Varga è stabile, il giocatore è attualmente in un ospedale di Stoccarda, ha riportato la frattura a uno zigomo“.
ROSSI SPIEGA – Alla fine di una serata vissuta a tremila, il c.t. italiano dell’Ungheria, Marco Rossi ha spiegato: “Non so se Varga si è scontrato col portiere o con un avversario. Lì per lì era una situazione confusa, anche per questo c’è stato il controllo Var. I giocatori mi hanno detto che Varga non sembrava cosciente ed erano tutti preoccupati dalle sue condizioni e per il fatto che i dottori sono arrivati un po’ lentamente. Forse non avevano capito quanto grave fosse la situazione. Ma Varga non è in pericolo di vita. Ha una probabile frattura allo zigomo, ma sta bene. Ovviamente, se andremo avanti nella competizione non sarà più parte della squadra“.
IT-alert, nuovi test su rischi specifici in due regioni
Dal 25 giugno al 3 luglio una serie di test finalizzati a perfezionare l’uso per gli scenari di incidente industriale rilevante e collasso dighe. Coinvolte le regioni Lombardia e Friuli-Venezia Giulia(ultimo aggiornamento 20 giugno 2024, ore 15:30)
Dal 25 al 27 giugno e poi nella giornata del 3 luglio 2024, si svolgeranno dei test del sistema di allarme pubblico IT-alert nelle Regioni Lombardia e Friuli-Venezia Giulia sul rischio di incidente rilevante in uno stabilimento industriale e sul rischio collasso di grandi dighe.
Il sistema è già in esercizio dal 13 febbraio 2024 per i rischi oggetto del test ma, al fine di ottimizzarne l’operatività, è necessario procedere comunque a dei test periodici. Si tratta di test essenziali non solo a perfezionare la tecnologia in uso ma anche per tenere alta l’attenzione sui relativi rischi e aumentare la consapevolezza della popolazione.
Qualora l’utente dovesse ricevere un messaggio IT-alert che riporta la parola “TEST”, questo indicherà che è in corso una verifica della funzionalità del sistema, necessaria per avere la sicurezza che, nell’eventualità di una reale emergenza, i messaggi vengano effettivamente trasmessi dalle celle telefoniche e ricevuti dai dispositivi presenti nelle aree interessate.
Per lo scenario di incidente rilevante in uno stabilimento industriale il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Mentre per lo scenario di collasso di una grande diga sarà:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.itTEST TEST
Nei giorni dei test, dall’homepage del sito si accederà a una pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che arriverebbe in caso di pericolo reale e il link al questionario che i cittadini nei territori coinvolti sono invitati a compilare, anche qualora non dovessero ricevere alcuna notifica.
Il messaggio di test arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, secondo il seguente calendario:
25 giugno 2024 – Lombardia – INCIDENTE INDUSTRIALE RILEVANTE Ore 9 – A2A AMBIENTE S.P.A., Corteolona (PV) Ore 10 – ENI S.P.A., Sannazzaro de Burgondi (PV) Ore 11 – SICOR S.R.L., Villanterio (PV) Ore 12 – Innocenti Depositi, Lodi
26 giugno 2024 – Friuli-Venezia Giulia – COLLASSO DIGA Ore 12 – Diga del Tul, Pordenone Provincia Autonoma di Trento – INCIDENTE INDUSTRIALE RILEVANTE (rinviato a data da definire) FIRMIN SPA, Trento
27 giugno 2024 – Lombardia – INCIDENTE INDUSTRIALE RILEVANTE Ore 9 – Mariani s.r.l., Lodi Ore 10 – Autotrasporti Corsini, Tavazzano con Villavesco (LO) Ore 11 – Nord Chemical Products, Guardamiglio (LO) Ore 12 – Number 1 Logictics, Secugnago (LO)
3 luglio 2024 – Lombardia – INCIDENTE INDUSTRIALE RILEVANTE Ore 9 – Italmach Chemical Spa, Arese (MI) Ore 10 – Industriale Ese Srl, Arluno (MI) Ore 11 – Olon Spa, Rodano (MI) Ore 12 – RAINOLDI S.R.L., Levate (BG)
Cosa si intende per “incidente rilevante” in uno stabilimento industriale? – Per “incidente rilevante” si intende un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento industriale classificato a rischio di incidente rilevante dal Decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 – Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana e per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose.
Ciascuno stabilimento industriale deve disporre di un Piano di emergenza esterno (PEE), contenente le misure di mitigazione dei danni all’esterno dello stabilimento e di un Piano di emergenza interno (PEI), contenente le misure di mitigazione dei danni all’interno dello stabilimento.
IT-alert si attiverebbe per i diversi possibili scenari incidentali che potrebbero interessare l’impianto.
Quale sarà il messaggio IT-alert che riceverai in caso di reale pericolo per un incidente rilevante in uno stabilimento industriale? – In caso di reale pericolo per un incidente rilevante in uno stabilimento industriale, i cellulari presenti nelle aree vicino agli impianti interessati riceveranno un messaggio IT-alert di questo tipo: Allarme Protezione Civile GG/MM/AA ore 00:00 – Incidente nell’impianto industriale XYZ con presenza di sostanze pericolose, nel Comune di XYZ (PROVINCIA). TROVA RIPARO AL CHIUSO E NON AVVICINARTI all’impianto. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità.
Si evidenzia comunque che potrebbero esserci dispositivi presenti in zone interessate dall’emergenza che non riceveranno il messaggio. Ciò è dovuto a uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast, quello dell’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.
Cosa si intende per “collasso di una grande diga”? – Per “collasso di una grande diga” si intende il collasso dello sbarramento della struttura della diga stessa o la comparsa di danni alla diga o di fenomeni franosi che determinano il rilascio incontrollato di acqua, tali da indurre ragionevolmente ad ipotizzare l’accadimento di un evento catastrofico, che provoca generalmente un’onda di piena e la conseguente inondazione delle aree situate a valle. Le grandi dighe sono così regolamentate dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2014 inerente a “Indirizzi operativi inerenti all’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”.
Quando si verifica un rischio connesso alla tenuta strutturale di una grande diga si parla di “rischio diga”, che prevede quattro fasi di allerta (preallerta, vigilanza rinforzata, pericolo e collasso).
Ciascuna grande diga deve disporre di un Documento di Protezione Civile (DP) che contiene le condizioni specifiche per l’attivazione del sistema di protezione civile, le comunicazioni e le procedure tecnico-amministrative da attuare in relazione alla tipologia di allerta e di un Piano di Emergenza Diga (PED), che riporta le aree potenzialmente interessate dall’onda di piena originata dall’ipotetico collasso dello sbarramento e definisce le strategie operative e il modello d’intervento per fronteggiare una situazione di emergenza.
IT-alert si attiverebbe in caso di collasso di una grande diga, cioè uno sbarramento di ritenuta che supera i 15 metri di altezza o che determina un volume di invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi.
Quale sarà il messaggio IT-alert che riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una grande diga? – In caso di reale pericolo per il collasso di una grande diga, i cellulari presenti nei comuni potenzialmente interessati dall’onda di piena riceveranno un messaggio IT-alert di questo tipo: Allarme Protezione Civile GG/MM/AA ore 00:00 – COLLASSO DIGA XYZ nel Comune di XYZ (PROVINCIA): possibile alluvione improvvisa. ALLONTANATI DAI CORSI D’ACQUA e raggiungi zone elevate. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità.
Si evidenzia comunque che potrebbero esserci dispositivi presenti in zone interessate dall’emergenza che non riceveranno il messaggio. Ciò è dovuto a uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast, quello dell’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.
A fuoco un appartamento al primo piano: il probabile innesco identificato in un incenso acceso in camera da letto
Cerro Maggiore, incendio al chiostro solidale ex convento frati
Un incenso acceso in camera da letto ha fatto da innesco a un incendio che ha interessato, nella serata di oggi, il Chiostro solidale ex Convento dei Cappuccini in piazza San Francesco 1. I Carabinieri della Compagnia di Legnano sono stati chiamati a intervenire poco dopo le 19 su richiesta di privato cittadino: fumo e fiamme hanno interessato l’appartamento al primo piano dell’edificio, locali che risultano in comodato d’uso a un 47enne e al suo nucleo famigliare.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme non prima che l’odore acre venisse avvertito in tutta la zona: dal sopralluogo dei vigili del fuoco è emerso che l’incendio è di natura accidentale ed è scaturito dall’interno della camera da letto al primo piano, causato con tutta probabilità dall’innesco di un incenso acceso. I residenti erano tutti all’esterno dell’edificio e non risultano feriti. L’edificio è considerato inagibile fino al ripristino delle condizioni di sicurezza che andranno certificate da perizie tecniche.
Per il soccorso è stato chiamato anche un mezzo di soccorso aereo. Dopo diverse ore di lavoro, i vigili del fuoco sono riusciti a far tornare a terra i due operai
Paura per due operai bloccati su una piattaforma aerea a oltre 50 metri d’altezza per un guasto in un cantiere a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che per portare a terra i due operai si sono ritrovati costretti a utilizzare una seconda piattaforma.
Cosa è successo – L’allarme è scattato intorno alle 11 di mattina del 22 giugno, riporta Napoli Today. I due operai stavano lavorando su una piattaforma quando, per un guasto tecnico, la gru si è inclinata verso il basso, facendo rimanere i due uomini bloccati e sospesi a più di 50 metri di altezza. Per il soccorso è stato chiamato anche un mezzo di soccorso aereo. Dopo diverse ore di lavoro, i vigili del fuoco sono riusciti a far tornare a terra i due operai.
Il terzo scalo più trafficato del Regno Unito in termini di numero di passeggeri, è stato “colpito da un’importante interruzione di corrente”
L’aeroporto di Manchester, nel nord dell’Inghilterra, ha annunciato la cancellazione di tutti i voli in partenza da due terminal in seguito a un blackout elettrico. L’aeroporto, che è il terzo più trafficato del Regno Unito in termini di numero di passeggeri, è stato “colpito da un’importante interruzione di corrente questa mattina presto“, ha annunciato sul social network X.
“L’elettricità è stata ripristinata, ma il guasto ha interessato sistemi importanti, tra cui l’elaborazione delle carte d’imbarco e il controllo dei bagagli”, ha aggiunto l’aeroporto, prima di annunciare la cancellazione di “tutti i voli” dai terminal 1 e 2 “fino a nuovo avviso“. I passeggeri che dovevano partire da questi terminal sono invitati a non recarsi in aeroporto e a contattare la propria compagnia aerea. I passeggeri in partenza dal terminal 3 potrebbero subire ritardi, avverte l’aeroporto. Inoltre, a causa del guasto, i loro bagagli potrebbero “non essere imbarcati sui voli“.Il guasto sta interessando anche gli arrivi degli aerei. “Alcuni voli in arrivo sono stati dirottati su altri aeroporti”.
Un volo Singapore Airlines proveniente da Houston, negli Stati Uniti, è dovuto atterrare a Heathrow, a Londra, mentre un altro aereo proveniente da Singapore è stato costretto ad atterrare a Gatwick, sempre a Londra. Un volo Etihad Airways dall’aeroporto di Abu Dhabi è stato dirottato all’aeroporto di Birmingham. Le foto pubblicate sui social network mostrano lunghe code di passeggeri e alcuni parlano di “caos“. La compagnia aerea Jet2, che opera voli dai terminal 1 e 2, ha dichiarato sul suo sito web di aver cancellato decine di voli. Ha inoltre dichiarato di non poter imbarcare i bagagli in quanto il sistema dell’aeroporto era “inutilizzabile“.
Ancora non si conoscono le generalità delle persone coinvolte
Sparatoria all’interno di uno stabilimento balneare sulla costa di Brindisi. Una lite tra vicini di ombrellone è degenerata finché un uomo non ha tirato fuori una pistola esplodendo dei colpi. In spiaggia è stato il caos: erano presenti tantissime persone, tra cui molti bambini. Due le persone rimaste ferite e condotte in ospedale.
Sul posto sono giunti di agenti delle volanti e della squadra mobile della questura di Brindisi. Ancora non si conoscono le generalità delle persone coinvolte, sono in corso indagini. Gli agenti stanno ascoltando i numerosi testimoni
Si vota anche lunedì dalle 7 alle 15. Tra le sfide più importanti ci sono quella di Firenze, Bari e Perugia ma occhi puntati anche su Campobasso e Potenza, Lecce e Caltanissetta
Scheda elezioni comunali – (Fotogramma)
Da Bari a Firenze passando per Vercelli e Caltanissetta. Una buona fetta d’Italia torna alle urne per il ballottaggio delle elezioni comunali 2024. Sono 101 i comuni interessati, di cui 14 capoluoghi, a questo secondo turno, quelli con più di 15mila abitanti in cui nessun candidato ha ottenuto più del 50% dei voti al primo turno (8-9 giugno). Le urne saranno aperte oggi, domenica 23 giugno , fino alle 23 e domani, lunedì 24, dalle 7 alle 15
Comuni al ballottaggio – Tra le sfide più importanti ci sono quella di Firenze, Bari e Perugia ma occhi puntati anche su Campobasso e Potenza, Lecce e Caltanissetta. Il centrosinistra ha vinto in 10 comuni al primo turno (Bergamo, Pavia, Reggio Emilia, Modena, Prato, Livorno, Cesena, Pesaro, Sassari e Cagliari). Il centrodestra ha invece già conquistato città come Biella, Ferrara, Forlì, Ascoli, Pescara e Avellino.
Firenze – Nello specifico, tra le tante sfide in programma i riflettori sono puntati soprattutto su Firenze, per il post Nardella (Dario, sindaco uscente del Pd e neo eurodeputato). Se la giocano Sara Funaro (43,2%) e Eike Dieter Schmidt (32,9%). Con l’assessora uscente c’è il campo largo: Pd, Sinistra Italiana +Europa, Azione, Europa Verde, Movimento Laburista, Volt, Movimento Centro e M5S. Libertà di voto hanno avuto gli elettori di Stefania Saccardi (Iv), 7,29% al primo turno, e Cecilia Del Re (6,21%).
Bari – A Bari parte davanti ai nastri Vito Leccese, del centrosinistra, con il 48%, su Fabio Saverio Romito, del centrodestra, con il 29,1%. Michele Laforgia (giunto terzo al primo turno) sosterrà Leccese al ballottaggio. A Lecce si ripropone la sfida tra Adriana Poli Bortone, centrodestra, che ha sfiorato la vittoria con il suo 49,95%, e Carlo Salvemini, centrosinistra, fermo al 46,3%.
A Perugia davanti c’è la candidata del centrosinistra Vittoria Ferdinandi con il 49,01%, mentre Margherita Scoccia del centrodestra insegue a una incollatura (48,29%). Qui il ballottaggio si preannuncia all’ultimo respiro perché i voti di differenza tra le due aspiranti sindache sono stati 598. Inoltre, il terzo incomodo Massimo Monni (1,24%), dopo aver incontrato le due candidate, si è schierato con Ferdinandi ma parlando di “scelta personale“. Con il centrosinistra anche Iv.
A Campobasso faccia a faccia tra il candidato di centrodestra Aldo De Benedittis (48,31%) e quella del centrosinistra Marialuisa Forte (31,89). A Potenza un centrosinistra ‘large‘ alle spalle del candidato progressista Vincenzo Telesca (32,4%), che ha lavorato in questi giorni e ottenuto l’appoggio del M5S e della lista Basilicata possibile, che però insegue il candidato centrodestra, Francesco Fanelli (Lega), forte del suo 40,6%.
A Caltanissetta i protagonisti del ballottaggio sono Walter Calogero Tesauro (centrodestra, 34,42%) e la civica di area progressista Annalisa Maria Petitto (30,82%). A Vercelli sfida tra Roberto Scheda (centrodestra, 37,87%) e Gabriele Bagnasco (25,60%). Ballottaggio all’ultimo respiro a Cremona tra Alessandro Portesani (43,11%) e Andrea Virgilio (42,11%); a Urbino tra Maurizio Gambini (47,96%) e Federico Scaramucci (44,73%).
Interpretava Kamekona Tupuola, proprietario di un camion di gamberetti e informatore della Task Force Five-0
Taylor Wily – (Da IInstagram)
E’ morto a 56 anni Taylor Wily. L’attore americano aveva raggiunto la fama nel circuito del sumo alla fine degli anni ’80 prima di passare alla recitazione, apparendo in ruoli memorabili nelle serie tv ‘Mcgyver‘, ‘Magnum P.I.‘ e ‘Hawaii Five-0′. La notizia della scomparsa, avvenuta il 20 giugno, è stata confermata dal produttore televisivo Peter M. Lenkov, produttore esecutivo del reboot televisivo di ‘Hawaii Five-0‘. Il successo della serie è durato un decennio dopo aver debuttato con un’ottima accoglienza nel 2010. Nella serie, Wily interpretava Kamekona Tupuola, proprietario di un camion di gamberetti e informatore della Task Force Five-0.
Su Instagram, Lenkov ha scritto di essere rimasto “scioccato, devastato, con il cuore spezzato” dalla notizia della morte dell’amico, condividendo poi un biglietto accorato diretto a Wily: “Taylor come ti ho detto molte volte, mi sono innamorato di te alla prima audizione. Sei arrivato con un asciugamano in testa per asciugare il sudore e mi hai conquistato. Mi hai incantato facendomi diventare una presenza fissa… nello show… e nella mia vita. Eri una famiglia. E mi mancherai ogni giorno, fratello. Quando abbiamo parlato la scorsa settimana, abbiamo riso di quanto tu avessi ragione fin dal primo giorno. La Five-0 era il lavoro dei nostri sogni. E sono stato così fortunato a condividere quella magia insieme“, ha concluso Lenkov.
Originario di Laie, nelle Hawaii, dove era nato come Teila Tuli il 14 giugno 1968, Wily – che era alto un metro e novanta e pesava 200 chili – era stato reclutato nel 1987 nella scuderia Azumazeki di sumo, il secolare sport nazionale giapponese. Wily, che lottava con il nome di Takamikuni, rimase imbattuto nei suoi primi 14 incontri e divenne presto il primo lottatore nato all’estero a vincere il campionato nella divisione makushita di questo sport. Due anni dopo aver iniziato la sua carriera in questo sport, Takamikuni ha raggiunto il grado di makushita 2; tuttavia, ha rifiutato di continuare a praticare il sumo dopo aver avuto problemi al ginocchio. Oltre al suo decennio nella serie “Hawaii Five-0” (2010-2020), Wily è apparso come barista che fa amicizia con il protagonista innamorato di Jason Segel nella commedia “Non mi scaricare” (2008).
Dieci minuti intensi di pioggia e vento sulla città, interrotte anche alcune linee di tram
Un violento ma breve nubifragio, con forti raffiche di vento, si è abbattuto in serata sulle zone Nord ed Est di Milano
Un violento ma brevenubifragio, con forti raffiche di vento, si è abbattuto intorno alle 19.30 di venerdì 21 giugno sulle zone Nord ed Est di Milano, provocando danni per la caduta di alberi e rami, e per il cedimento di tettorie e cornicioni. Non si registrano feriti. Il luogo più colpito nei 10-15 minuti in cui sulla metropoli si sono rovesciati svariati millimetri di acqua è stato il piazzale del Cimitero monumentale, dove per la caduta di un albero in via Luigi Nono è stata interrotta la linea aerea che alimenta alcune linee tramviarie, come la ’14’, ’16’ e ’12’. Regolari le metropolitane.
Dieci minuti di nubifragio – Gli interventi dei Vigili del fuoco sono stati in tutto un centinaio. Una ventina gli alberi caduti o gravemente danneggiati dalle folate di vento. Danni in via Belgioioso, corso Magenta, via XX settembre, via La Spezia, via 5°Alpini-Monti, via Belgioioso, via Dezza, viale Abruzzi-Gran Sasso, via Cimarosa e al Parco Sempione oltre che alle aree verdi antistanti al Cimitero Monumentale.
Temporali ci sono stai anche nelle zone di Corsico, Abbiategrasso, Melegnano, Treviglio, Lodi, e a nord verso Cantù ed Erba.
La perturbazione, che ha attraversato la città da Nord-Ovest a Nord-Est si è spostata verso la provincia di Bergamo. Prosegue l’allerta arancione per i temporali e l’allerta gialla per rischio idrogeologico emanata dalla Protezione civile della Lombardia.
Allerta Arancione – «Allerta arancione per temporali forti fino alla mezzanotte e fra pochissimo la fase più critica. Milano è ora accerchiata da temporali molto forti: a nord Cantù, Erba, Canzo; a sud-est tra Melegnano, Paullo, Lodi, Treviglio; a sud-ovest Vigevano, Abbiategrasso, Corsico», ha scritto su Facebook l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano.
«È necessario fare grande attenzione al vento forte, agli allagamenti, al rischio di caduta alberi, alla grandine. Per ora il livello dei fiumi è basso ma nelle prossime ore si prevedono ondate di piena. Il sistema di Protezione civile è in funzione. AGGIORNAMENTO ore 20.30: temporali forti in città, passati velocemente, e ora terminati, ma con forte vento: 15 alberi caduti: la situazione più critica in via Nono con interruzione linea elettrica e tranviaria, corso Magenta, via La Spezia, via 5°Alpini-Monti, via XX settembre, via Belgioioso, via Dezza, viale Abruzzi-Gran Sasso, via Ravizza, via Cimarosa, Parco Sempione, ed altri. E si attende un altro temporale per le 22.00»
<<<<<<<<<<<<<<<°°°°>>>>>>>>>>>>>>>
Alberi e cornicioni caduti, tram bloccati: i danni della bomba d’acqua (con grandine gigante)
Venerdì sera una tempesta si è abbattuta su Milano e hinterland. In 10 minuti 100 chiamate ai vigili del fuoco
I danni della tempesta di venerdì
Dieci minuti di “inferno“. Il temporale che venerdì sera si è abbattuto su Milano e sull’hinterland verso le 19.40 ha lasciato dietro di sé una scia di danni e disagi. Nel giro di dieci minuti sul capoluogo meneghino e le zone al confine si è abbattuto un vero e proprio nubifragio, che ha causato il cedimento di alberi e cornicioni in diverse zone della città, mentre nei comuni a nord ovest sono venuti giù chicchi di grandine di dimensione incredibile.
Proprio in quei dieci minuti, i vigili del fuoco hanno ricevuto un centinaio di chiamate di soccorso, numero che dà la cifra dell’emergenza. Verso le 23 di sera, i pompieri avevano ancora circa 40 interventi da smaltire, tutti per alberi pericolanti. L’intervento più complicato, hanno fatto sapere dal comando di via Messina, ha interessato un albero di circa 20 metri caduto nei pressi del cimitero Monumentale che ha tranciato le linee tramviarie 12 e 14. L’albero, oltre a occupare gran parte della carreggiata, è caduto anche nel cortile interno di un locale e soltanto per caso non ha travolto dei clienti che in quel momento si trovavano lì.
L’assessore alla sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli, ha segnalato danni anche in “corso Magenta, via La Spezia, via 5°Alpini, via XX settembre, via Belgioioso, via Dezza, viale Abruzzi Gran Sasso, via Ravizza, via Cimarosa, Parco Sempione“. Proprio a causa dei danni dovuti al nubifragio, Atm ha fatto sapere che sono deviate o interrotte le linee 5, 9, 10, 12, 14 e 16. E sabato sera dovrebbe arrivare un’altra ondata di maltempo.