Ora inizieranno i dialoghi con la FIFA per soddisfare i parametri chiave che riguardano infrastrutture, servizi, commercio, sostenibilità e diritti umani.
Era nell’aria nella mattinata di oggi, quando le indiscrezioni davano l’Australia non intenzionata a presentare la propria candidatura, e ora è ufficiale: l’Arabia Saudita è il solo paese che ha presentato alla FIFA la volontà di ospitare l’edizione 2034 del Mondiale.
Con un comunicato ufficiale, la FIFA dichiara come il paese saudita, pronto a ospitare anche laSupercoppa italiana dopo numerosi eventi sportivi, sia l’unico ad aver presentato una candidatura completa entro il termine del 31 ottobre.
La decisione di affidare il Mondiale 2030 a Spagna, Portogallo e Marocco, con tre partite in Uruguay, Paraguay e Argentina, è arrivata a inizio ottobre. Per il regolamento in vigore, infatti, nessuna confederazione può vedere uno dei suoi paesi membri ospitare un’edizione del Mondiale se le precedenti due sono state giocate in paesi appartenenti a quelle confederazioni. Quindi, visto che l’edizione del 2026 si giocherà in Nord e Centro America (USA, Canada e Messico), ecco che le confederazioni eleggibili per il 2034 erano solamente Asia e Oceania.
Nessuno dei paesi appartenenti a questi due continenti hanno voluto approfondire così velocemente l’argomento, neanche Australia e Nuova Zelanda che potevano contare su una base solidissima, per quanto riguarda le infrastrutture e non solo, visto che i due paesi hanno da poco ospitato il Mondiale femminile, vinto dalla Spagna. Senza contare che l’opera di diplomazia dell’Arabia Saudita aveva già iniziato a raccogliere consensi sulla propria candidatura all’interno della confederazione asiatica, di cui fa parte anche la stessa Australia.
Appurato che l’Arabia Saudita è l’unica ad aver presentato la sua candidatura ufficiale, la FIFA inizierà un dialogo mirato. Questo dialogo si concentrerà sulle aree prioritarie definite della visione dell’evento e sui parametri chiave: infrastrutture, servizi, commercio, sostenibilità e diritti umani. Successivamente, la FIFA pubblicherà i suoi rapporti di valutazione e, qualora tali requisiti siano soddisfatti, le federazioni aderenti riunite al Congresso FIFA nomineranno gli organizzatori delle competizioni in questione.
Il Giudice Sportivo ha deciso di non intervenire, dopo aver sentito l’arbitro.
Nessuna decisione con la prova tv per il difensore della Juventus Federico Gatti in seguito allo scontro con Milan Djuric nella sfida tra i bianconeri e l’Hellas Verona. Lo ha deciso il Giudice Sportivo della Serie A Gerardo Mastrandrea.
“Il Giudice Sportivo – si legge nella nota della Lega -, ricevuta dal Procuratore federale rituale segnalazione ex art. 61 comma 3 CGS (a mezzo e-mail pervenuta alle ore 12.37 del 30 ottobre 2023) in merito ad una condotta violenta del calciatore Federico Gatti (Soc. Juventus) nei confronti del calciatore Milan Djuric (Soc. Hellas Verona) avvenuta al 26° del primo tempo; acquisite ed esaminate le relative immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale; sentito il Direttore di gara il quale, con e-mail inviata alle ore 1.57 del 31 ottobre 2023, dichiarava “Con la presente dichiaro che lo scontro tra Gatti (Juventus) e Djuric (Verona) avvenuto a gioco in svolgimento, è stato da me valutato in campo e sanzionato come fallo di gioco con un calcio di punizione diretto”.
“Pertanto, il comportamento di Gatti, non integra quanto previsto dall’art. 61 comma 3 CGS perché, quanto accaduto, è stato visto e valutato dagli Ufficiali di gara, perciò giudicato in modo insindacabile nel merito da questo Giudice”.
Il Giudice Sportivo quindi “delibera di non applicare sanzioni in ordine alla condotta segnalata dalla Procura federale di cui alla premessa”.
Sanzionate anche Napoli e Milan per lancio di fumogeni verso i tifosi avversari.
Costano5mila euro di multa all’Inter i cori dei tifosi contro Romelu Lukaku durante la sfida tra i nerazzurri e la Roma. Lo ha deciso il Giudice Sportivo della Lega Serie A, Gerardo Mastrandrea, come comunicato oggi dalla stessa Lega.
In particolare, la ammenda da 5mila euro è stata comminata all’Inter “per avere suoi sostenitori, per tutta la durata della gara, intonato cori insultanti nei confronti di un calciatore della squadra avversaria”.
Tra le altre società, il Milan ha ricevuto una multa di 15mila euro “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due fumogeni nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria, causando un’interruzione della gara da parte dell’Arbitro per più di un minuto; per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco; per avere, infine, al 31° del primo tempo, intonato un coro becero nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS”.
Sanzione simile anche al Napoli, con una multa di 12mila euro “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato cinque fumogeni e alcune bottigliette di plastica nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria, causando con i fumogeni un’interruzione della gara da parte dell’Arbitro per più di un minuto; per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato un fumogeno e due bottigliette in plastica, nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS”. Infine, multa di 3mila euro alla Roma “a titolo di responsabilità oggettiva, per avere ingiustificatamente ritardato di circa tre minuti l’inizio del secondo tempo”.
Tra i giocatori, una giornata di squalifica a Natan (Napoli) per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, oltre a Mattia Bani (Genoa), Norbert Gyomber (Salernitana), Youssef Maleh (Empoli) e Leandro Paredes (Roma) perché ammoniti da diffidati.
Tra i tecnici, infine, una giornata di squalifica all’allenatore del Torino Ivan Juric “per avere, al 49° del secondo tempo, abbandonando l’area tecnica, assunto atteggiamenti che creavano tensione con i componenti della panchina avversaria”, mentre due turni per Luciano Vulcano (Milan) “per avere, al 27° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina aggiuntiva, rivolto al Direttore di gara un’espressione ingiuriosa” e una giornata per Maurizio Trombetta (Juventus) per avere, al 52° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina aggiuntiva, esultato in maniera scomposta; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
L’ex proprietà del club avrebbe riconosciuto pagamenti paralleli ad almeno sei società offshore e ora i Blues rischiano una sanzione, che va dall’ammenda fino alla penalizzazione in classifica.
L’indagine della Premier League sul Chelsea, che prende in esame gli anni della gestione di Roman Abramovich, si allarga e coinvolge anche i trasferimenti di Willian e Samuel Eto’o, avvenuti nell’agosto del 2013.
Entrambi i calciatori prevenivano dall’Anzhi Makhachkala, club russo fallito nel 2022, ma che in quegli anni rappresentava una vera e propria forza sul calciomercato internazionale, grazie alla potenza economica del magnate russo Sulejman Kerimov, che acquisisce il club nel 2011. Il nuovo proprietario si presenta con gli acquisti diRoberto Carlos, a febbraio 2011, che in estate viene seguito da Samuel Eto’o, prelevato dall’Inter per 25 milioni di euro. Nel febbraio 2013 ecco che arriva Willian dallo Shakhtar Donetsk per 35 milioni di euro, stabilendo così l’acquisto più oneroso per un club russo.
Chelsea indagine Premier League – Gli intrecci con l’Anzhi – Ma i giorni di gloria dell’Anzhi stanno per terminare e nell’estate 2013 si procede con la cessione dei calciatori con gli ingaggi più alti presenti in rosa, fra cui Eto’o e Willian. Ed ecco che qui entra in scena il Chelsea che preleva Willian per 35 milioni di euro, stessa cifra riconosciuta in inverno allo Shakhtar Donetsk, mentre Eto’o viene acquistato a parametro zero.
Le indagini della Premier League, su segnalazione degli attuali proprietari del club che hanno avuto accesso ai libri contabili una volta finalizzato l’affare, vertono sull’esistenza di pagamenti paralleli a quelli legati al calciomercato e che condurrebbero a particolari “enti russi” molto vicini al governo di Mosca e alla sfera di interesse di Abramovich. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti tutti i pagamenti fatti dal Chelsea dal 2012 al 2019 e che sarebbero finiti in società offshore segrete.
Questi pagamenti “nascosti” sarebbero stati individuati durante il periodo di due dilligence (dove la società interessata a comprare l’altra ha accesso a tutta la documentazione economico-finanziaria di quella in vendita). Per evitare penalizzazioni a posteriori, il consorzio guidato da Todd Boehly e Clearlake Capital, ha segnalato il tutto alla UEFA, alla Football Association e alla Premier League.
A riguardo lo stesso Chelsea ha emesso una nota ufficale: «Queste accuse sono precedenti all’attuale proprietà del club. Riguardano entità presumibilmente controllate dall’ex proprietario del club e non si riferiscono a nessun individuo che sia attualmente nel club. Il gruppo di proprietà del Chelsea FC ha completato l’acquisto del club il 30 maggio 2022. Durante un approfondito processo di due diligence prima del completamento dell’acquisto, il gruppo di proprietà è venuto a conoscenza di rendiconti finanziari potenzialmente incompleti riguardanti transazioni storiche durante la precedente proprietà del club. Immediatamente dopo il completamento dell’acquisto, la nuova proprietà ha segnalato in modo attivo tali questioni a tutte le autorità di regolamentazione del calcio applicabili. In conformità con i principi fondamentali del gruppo di proprietà del club di piena conformità e trasparenza, il club ha assistito in modo attivo le autorità di regolamentazione applicabili nelle loro indagini e continuerà a farlo».
Chelsea indagine Premier League – La multa della UEFA e le possibili sanzioni – Le indiscrezioni parlano di pagamenti riconosciuti ad almeno sei società offshore per cifre che sommate dovrebbero aggirarsi poco al di sotto dei 10 milioni di euro e che sarebbero state rendicontate negli anni come spese finanziarie del club. In alcuni casi dietro le società offshore ci sarebbero collegamenti con personaggi del mondo del calcio, ma in altri non è stato possibile stabilirne la proprietà.
Nonostante le eventuali violazioni siano state commesse dalla vecchia proprietà, il Chelsea potrebbe essere punito, sia con ammende che con penalizzazioni, dalla Premier League. Il Chelsea ha già concordato un accordo da 10 milioni di euro con la UEFA per le violazioni in materia di Fair Play Finanziario. Anche qui il periodo di tali violazioni, che concernano rendicontazioni finanziarie incomplete, riguardano la vecchia proprietà del club inglese.
Ma le indagini della UEFA si riferivano solamente al 2018 e al 2019, mentre l’orizzonte temporale sotto esame della Premier League è ben più dilatato e prende tutta la gestione Abramovich, fra cui i pagamenti riconosciuti al padre del difensore danese, ora al Barcellona, Andreas Christensen. La Premier League, infine, per avere un quadro completo della vicenda potrebbe chiamare a testimoniare l’ex presidente del Chelsea Bruce Buck e l’ex direttrice Marina Granovskaia, le due persone principali incaricate di gestire il club durante l’ultima parte della proprietà di Abramovich.
L’ondata di piena ha provocato la fuoriuscita del torrente nel tratto interrato di via Valfurva. Viale Zara è un fiume tra viale Marche e viale Stelvio, con allagamenti fino a piazzale Lagosta.
L’ondata di piena ha provocato la fuoriuscita del torrente nel tratto interrato di via Valfurva. Viale Zara è un fiume tra viale Marche e viale Stelvio, con allagamenti fino a piazzale Lagosta. Chiuso viale Testi
Milano, 31 ottobre 2023
I Vigili del fuoco di Milano sono al lavoro dalle 5 per fronteggiare il maltempo che si è abbattuto sulla città e che ha portato, intorno alle 6, all’esondazione del Seveso. A Mediglia, in provincia di Milano, i vigili del Fuoco hanno soccorso una donna rimasta bloccata in auto con i suoi due bambini a causa di un albero caduto per il forte vento. Una trentina gli interventi effettuati che hanno riguardato principalmente la caduta di rami, allagamenti di cantine e per il forte vento di alcuni cartelloni pubblicitari. Gli interventi sono a macchia di leopardo, tuttavia non si registrano grosse criticità e soprattutto non si segnalano al momento interventi relativi al soccorso di persone. “La zona più monitorata è quella tra Viale Fulvio Testi e Cà Granda per la quale le squadre di soccorso hanno chiesto ausilio alla Polizia Locale al fine di interdire – precisano i Vdf – il traffico proprio in quel punto per evitare disagi e criticità agli automobilisti”.
Milano:Seveso esondato all’alba di oggi 31 ottobre 2023
Il Seveso è esondatouna decina di minuti dopo le 6 a Niguarda. L’ondata di piena, gonfiata da un livello di precipitazioni che alle 5 ha raggiunto a Milano Nord la quota di 31 millimetri di acqua all’ora, ha provocato la fuoriuscita del torrente nel tratto interrato di via Valfurva, come comunicato su Facebook in tempo reale dall’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli con foto in cui si vedono le strade allagate.
Viale Zara è un fiume tra viale Marche e viale Stelvio, con allagamenti fino a piazzale Lagosta.La polizia locale ha chiuso viale Testi, completamente allagato da viale Marche verso piazzale Istria:traffico in tilt in tutta la zona. Evacuate a scopo precauzionale le comunità che si trovano nel parco Lambroper l’innalzamento delle acque dell’omonimo fiume, che resta costantemente monitorato.
L’area attorno a piazzale Istria è completamente allagata, con una pattuglia della polizia locale a impedire il passaggio verso viale Testi. L’acqua ha completamente invaso il viale e i due controviali: solo camion e furgoni riescono a guadare il “fiume” senza rischiare di danneggiare il veicolo. Allagato il sottopasso di viale Testi verso Niguarda. Attorno alle 8.30, il sottopasso di viale Rubicone è stato liberato dall’acqua, con riapertura della circolazione sotto il monitoraggio degli agenti della polizia locale. Restano ancora off limits quelli di viale Testi e via Negrotto.
Sin dalle prime ore della notte, si era temuto per l’ennesima esondazione, considerate le previsioni meteorologiche che anticipavano piogge copiose nelle aree attraversate dal fiume. Allagamenti anche nel resto della città: il Comune ha attivato le idrovore vicino al sottopasso di via Negrotto, uno dei punti storicamente più critici.
Il precedente – Il Seveso era già esondato un mese e mezzo fa, la notte del 15 settembre, ma in quel caso il torrente era uscito per pochi secondi e senza che rimanessero tracce visibili sull’asfalto. L’ennesimo episodio fa tornare ancora una volta al centro del dibattito l’annosa questione delle vasche di laminazione, il sistema anti-alluvioni che Milano, e in particolare Niguarda, attende da decenni per avere un ombrello protettivo contro la minaccia continua del Seveso. L’opera strategicamente più importante, il bacino artificiale realizzato nell’area del Parco Nord, dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno.
Seveso esondato a Milano 118 volte in meno di 50 anni, perchè accade?
L’esondazione numero 118 del Seveso in meno di mezzo secolo è iniziata poco dopo le 6 e ha mandato in tilt tutta l’area che da Niguarda scende fino a piazzale Lagosta: strade come fiumi, cantine allagate e traffico completamente in tilt, con l’arteria di viale Testi subito chiusa dalla polizia locale per evitare che gli automobilisti restassero intrappolati.
I numeri – Dal 1975 a oggi, il torrente che viene giù dal monte Sasso e che si inabissa sotto la città in via Ornato è fuoriuscito dal tratto tombinato con una media di due volte e mezza all’anno; solo tra il 2010 e il 2023, è accaduto più di venti volte, con il picco dellesei esondazioni del 2014. I 31 millimetri di pioggia caduti in un’ora all’alba hanno gonfiato il corso del fiume, che in via Valfurva si è riversato in strada.
La polemica sulle vasche – “E qualcuno dice ancora che le vasche non servono“, il post su Facebook dell’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli, che ha seguito l’evoluzione della situazione per tutta la notte e che alle 6 ha pubblicato le prime foto dell’esondazione. Il riferimento è al progetto che punta a realizzare un sistema di bacini di contenimento delle piene del Seveso, con l’obiettivo di creare un ombrello protettivo a nord della città. “La vasca di Milano è in collaudo, ma le altre, quelle di Regione Lombardia, sono indietro“, ha tenuto a sottolineare l’esponente della Giunta Sala.
Il piano anti-piene – La vasca di Milano è quella che sarà inaugurata tra pochi mesi al Parco Nord, al confine con Bresso, e che, quando sarà entrata in funzione, potrà drenare fino a un massimo di 250mila metri cubi di acqua. Poi ci sono gli altri tre invasi, parte di un piano complessivo da 142 milioni di euro, di cui 112 finanziati dal Governo, 20 dal Comune di Milano e 10 dalla Regione; senza dimenticare gli altri 23 investiti da Palazzo Lombardia per il potenziamento del canale scolmatore di nord-ovest (quello che parte dal Seveso tra Paderno Dugnano e Palazzolo) e i 7,6 milioni arrivati dallo Stato nel 2019 per consolidare il Redefossi (il canale sotterraneo dove viene confluita l’acqua del Seveso a Milano). Complessivamente, più di 170 milioni di euro per progetti che faticano a concretizzarsi.
Il cronoprogramma – Detto della vasca di Bresso, che sta per vedere la luce dopo anni di polemiche e battaglie legali con i residenti della zona, restano gli altri tre invasi da completare a Senago, Lentate e Paderno Dugnano. Quando entreranno in funzione? Secondo l’ultimo cronoprogramma, comunicato lo scorso 15 settembre dall’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi, “la vasca di Senago sarà terminata per dicembre 2023 ed entrerà in esercizio nella primavera del 2024. Per quella di Lentate sul Seveso l’intervento è stato avviato, e per quanto riguarda l’ultima, a Paderno Dugnano, è in corso la progettazione».
Il capitano della Roma contro le accuse di stalking: ‘Ho dato mandato ai miei legali’
“Ho dovuto sprecare tre minuti della mia giornata per leggere l’articolo pubblicato su un canale Instagram riportante notizie inventate sul mio conto“.
Così, con una nota sul suo profilo Instagram, il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, interviene smentire le accuse di stalking a una escort, avanzate dal sito di Fabrizio Corona.
“Non voglio invece sprecare più di 3 secondi per smentire delle ovvie sciocchezze. Ci penseranno i miei legali a cui ho già conferito mandato per tutelare gli interessi e soprattutto i valori miei e della mia famiglia – ha aggiunto Pellegrini – Ora ho cose più importanti a cui pensare, visto che a breve nascerà il mio terzo figlio. Mi auguro che le autorità competenti si attivino prontamente per tutelare persone per bene“.
Corona: “Pellegrini denunciato per stalking da una escort”. La replica: “Notizie inventate”
Secondo l’ex agente di paparazzi il centrocampista sarebbe stato denunciato da una 24enne quattro volte negli ultimi sei mesi. Lui: “Non spreco tempo, ci penseranno i miei legali”
Due verità contrapposte e una certezza: per il momento di penalmente rilevante non c’è nulla anche se un fascicolo è stato aperto dalla Procura di Parma. Parliamo di quello che, sui social, è diventato il caso del giorno, ovvero le quattro denunce per stalking (a Roma, Parma e Avezzano) fatte da una escort rumena di 24 anni, A. G., nei confronti di Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma. A rivelarlo è il sito di Fabrizio Corona, “Dillingernews.it”, secondo cui si tratterebbe di “una storia che dura da mesi“.
LE QUERELE – Nell’intervista “protetta” che le fa lo stesso Corona, la ragazza spiega: “L’ho frequentato da metà gennaio fino ai primi di luglio. Ha avuto il mio numero da qualcuno che mi conosce, un passaparola. Non si è presentato. Mi ha chiamato e ha preso appuntamento. L’ho ricevuto in un appartamento in zona Prati, uno di quelli che trovo su booking e affitto a giornate, a seconda di quanto sto a Roma”. A.G. aggiunge: “Non è un bravo ragazzo, ho fatto quattro querele”. Il sito spiega che a presentarle, in un periodo che va da aprile 2023 a oggi, è stato uno studio legale della Capitale a cui la ragazza si è rivolta per cercare di porre fine a quello che, secondo i denuncianti, sarebbe un comportamento che va ben oltre i limiti della legge. Nelle segnalazioni fatte alla polizia ci sarebbe anche la richiesta di approfondire eventuali altri reati che potrebbero essere riscontrati dagli inquirenti in fase di indagini.
CODICE ROSSO – Le denunce sono state tutte presentate con la richiesta di attivare il cosiddetto codice rosso. Si tratta del protocollo che consente indagini in casi particolarmente gravi di violenza tra i quali maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, con l’effetto che saranno adottati più celermente eventuali provvedimenti di protezione delle vittime . La smentita di Pellegrini è stata furiosa. “Ho dovuto sprecare tre minuti della mia giornata per leggere l’articolo pubblicato su un canale Instagram riportante notizie inventate sul mio conto. Non voglio invece sprecare più di tre secondi per smentire delle ovvie sciocchezze. Ci penseranno i miei legali a cui ho già conferito mandato per tutelare gli interessi e soprattutto i valori miei e della mia famiglia. Ora ho cose più importanti a cui pensare, visto che a breve nascerà il mio terzo figlio (forse in settimana, ndr). Mi auguro che le autorità competenti si attivino prontamente per tutelare persone perbene”.
Sette in tutto gli indagati per i quali la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio. L’imprenditore: “Non so assolutamente niente degli episodi che mi vengono contestati”. Nell’elenco anche il segretario generale Cisal Franco Cavallaro e la segretaria generale del ministero del Lavoro Concetta Ferrari per i quali gip e Riesame hanno bocciato la richiesta di arresti domiciliari
Concorso in corruzione aggravata. Questo il reato per il quale la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 indagati. Il gup ha fissato l’udienza preliminare per il 24 novembre. Gli indagati sono: il segretario generale del sindacato Cisal Franco Cavallaro, 58 anni, di Dinami, in provincia di Vibo; il segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, 64 anni, di Roma; Fabia D’Andrea, 58 anni, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Danilo Iervolino, 45 anni, di Palma Campania (Na), già al vertice dell’Università Pegaso e attuale presidente della Salernitana calcio; Mario Miele, 57 anni, di Casamarciano (Na); Francesco Fimmano‘, 55 anni, di Frattamaggiore (Na); Antonio Rossi, 38 anni, di Marsala (Tp).
Cavallaro, secondo l’accusa, al fine di ottenere la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal avrebbe corrotto Ferrari e D’Andrea alcuni “favori“. In particolare (d’intesa con Miele), Cavallaro avrebbe richiesto a Iervolino l’assunzione di Rossi (figlio della Ferrari) quale professore dell’Universita’ Pegaso. Cavallaro e’ poi accusato di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari e al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa di pregio e una cravatta al marito della Ferrari. Avrebbe poi “sponsorizzato” due persone di interesse della D’Andrea.
La scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal – ottenuta a giugno 2019 dopo l’iniziale diniego dell’anno precedente – ha consentito la conservazione dello status di Patronato con conseguente mantenimento in favore di entrambi delle sovvenzioni pubbliche, delle sedi e del patrimonio in loro possesso. In caso di scissione totale, invece, tali benefici sarebbero stati tutti persi. Iervolino, difeso dall’avvocato Giuseppe Saccone, replica: “Non so assolutamente niente degli episodi che mi vengono contestati. Non sono mai stato al ministero del Lavoro. Sono ossessionato dal rispetto della legge”.
Nei confronti di Ferrari e Cavallaro, la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari. L’istanza è stata respinta prima dal gip e poi, per carenza di indizi, anche dal Tribunale del Riesame.
Parti offese nell’inchiesta il Ministero del Lavoro, il Patronato Inpal e l’Universita’ telematica Pegaso. In una nota, l’Ateneo precisa “che si tratta di una vicenda precedente all’attuale gestione, per la quale è stata fornita piena collaborazione alla Procura, che ha qualificato Università Pegaso come parte lesa e si riserva di ricorrere in tutte le sedi a propria tutela“.
Paura in Olanda. Nel finale della sfida tra Az Alkmaar e NEC Nijmegen, l’attaccante Bas Dost si è accasciato a terra a causa di un malore. Il centravanti olandese è crollato a terra ed è stato soccorso prima dagli avversari e poi dai compagni di squadra, che hanno chiamato l’intervento dello staff medito, intervenuto tempestivamente per evitare il peggio.
La partita è stata sospesa al 91′ con il risultato fermo sul 2-1 per gli ospiti e il calciatore è stato trasportato fuori dal campo.
Secondo gli ultimi aggiornamenti Dot sarebbe cosciente e avrebbe alzato le braccia già al momento dell’uscita dal terreno di gioco.
AZ Alkmaar – NEC Nijmegen maçında Bas Dost bir anda yere yığıldı, çevresi sarıldı.
Traduzione: Durante la partita AZ Alkmaar – NEC Nijmegen, Bas Dost è crollato improvvisamente a terra ed è stato circondato. Speriamo non succeda nulla di brutto.
La festa di Halloween ha radici antiche e ha subito diverse influenze nel corso della storia. Le sue origini sono associate a diverse tradizioni e culture. Ecco una panoramica delle principali influenze che hanno contribuito a formare Halloween:
1 –Origini celtiche: Molte delle radici di Halloween possono essere fatte risalire alla festività celtica chiamata “Samhain“. Samhain era una festa paganache segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno nell’antica Irlanda, Scozia e Galles. Era celebrata intorno al 31 ottobre e rappresentava un momento in cui il confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti si riteneva fosse particolarmente sottile. Si credeva che gli spiriti dei morti potessero tornare sulla Terra durante Samhain, e i festeggiamenti includevano fuochi e costumi per scacciare gli spiriti maligni.
2 –Influenza romana: L’occupazione romana delle isole britanniche ha portato a influenze romane nelle tradizioni celtiche. Alcuni elementi delle festività romane, come la festa dei morti nota come “Feralia” e la festa in onore di Pomona (dea delle mele), si sono mescolati alle celebrazioni celtiche.3
3 –Cristianesimo: Nel 9º secolo, la Chiesa cattolica ha introdotto la festa di “Tutti i Santi” (o “Ognissanti“) il 1 novembre, in onore di tutti i santi. La sera prima di questa festa, il 31 ottobre, divenne nota come “All Hallows‘ Eve” (la vigilia di Ognissanti), da cui deriva il termine “Halloween“.
4 – Influenze americane: Quando gli immigrati irlandesi e scozzesi si stabilirono in America nei secoli XVIII e XIX, portarono con loro le tradizioni di Halloween. Negli Stati Uniti, la festa subì ulteriori influenze culturali e divenne una festività popolare caratterizzata da costumi, dolcetti, intagliare le zucche (jack-o’-lanterns) e raccolta di caramelle.
Halloween è cresciuta nel corso del tempo e oggi è una festa che mescola elementi di tradizione, folklore e pop culture. La sua celebrazione può variare da regione a regione e da persona a persona, ma generalmente coinvolge costumi, decorazioni spaventose, dolcetti e attività legate all’occulto e al soprannaturale.
Ulteriori informazioni su Halloween:
Halloween – Una festa per i bambini, ma non solo
Costumi: Uno degli aspetti più iconici di Halloween è la tradizione di indossare costumi. I bambini e spesso anche gli adulti si travestono da creature spaventose, personaggi famosi, eroi, o qualsiasi altra cosa desiderino. L’uso dei costumi deriva dalla credenza che durante Halloween il confine tra il mondo dei vivi e dei morti si assottiglia, e quindi vestirsi in modo diverso o spaventoso aiuterebbe a confondere o a respingere gli spiriti maligni.
Dolcetto o scherzetto?
Dolcetti o scherzetti: Un’altra tradizione comune è quella del “dolcetto o scherzetto” (in inglese “trick or treat“). I bambini si mettono in costume e vanno di casa in casa chiedendo dolcetti con la frase “dolcetto o scherzetto.” Le persone che rispondono offrendo dolcetti ricevono piccole leccornie o piccoli doni, mentre quelle che rifiutano o non rispondono possono essere oggetto di piccoli scherzi o beffe.
Caramelle e dolci: La raccolta di caramelle è una parte fondamentale di Halloween, soprattutto per i bambini. I sacchetti di dolcetti raccolti durante il “dolcetto o scherzetto” sono spesso uno dei momenti più attesi della festa.
Intagliare unjack-o’-lanternè una tradizione comune di Halloween
Intagliare le zucche: L’intaglio delle zucche per creare i celebri “jack-o’-lanterns” è un’altra tradizione di Halloween. Si intaglia un volto o un disegno spaventoso su una zucca e si inserisce una candela o una luce al suo interno. Questa tradizione ha origini irlandesi ed è legata all’uso di zucche e rape intagliate per scacciare gli spiriti maligni.
Decorazioni spaventose: Molte persone decorano le proprie case con oggetti e decorazioni spaventose come fantasmi, ragnatele artificiali, teschi, scheletri, e altri elementi dell’occulto. Queste decorazioni contribuiscono a creare un’atmosfera sinistra e festosa.
Film e spettacoli a tema: Durante la stagione di Halloween, sono spesso proiettati film e programmi televisivi a tema horror. Molte persone organizzano maratone di film dell’orrore o spettacoli televisivi per celebrare la festa.
Feste e eventi: Halloween è spesso un’occasione per feste e eventi a tema, sia per bambini che per adulti. Le feste possono includere concorsi di costumi, danze e giochi a tema.
Attrazioni spaventose: In molti luoghi, vengono allestite attrazioni spaventose come labirinti dell’orrore, case infestate e passeggiate spaventose, dove le persone possono sperimentare brividi e paura in un ambiente controllato.
Halloween è una festa molto popolare in molte parti del mondo e offre un’opportunità di divertimento, creatività e spaventi per persone di tutte le età. Oltre alle tradizioni storiche, molti elementi moderni sono stati aggiunti nel corso degli anni, contribuendo a rendere Halloween una festa unica e divertente.