Maltempo: danni e disagi dall’Istria al Quarnero


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Le auto parcheggiate sulle rive di Abbazia salvate dai vigili del fuoco prima di finire in mare (foto da novilist.hr)

Domenica 06 marzo 2016 – Il mare più che agitato da un fortissimo venti di scirocco e la pressione dell’aria bassa hanno causato sabato sera grossi disagi, soprattutto lungo la costa della Regione litoraneo-montana, dove l’acqua del mare ha invaso strade e porti. I punti più critici sono stati i lidi Volosca, Abbazia e Laurana, con forti inondazioni che hanno comportato danni ingenti alle costruzioni e agli immobili situati in prossimità del mare. Insegne pericolanti, tegole, cartelli, lamiere, panchine divelte, gommoni affondati …. La furia del vento e del mare ha lasciato tracce dappertutto

La violenta sciroccata abbattutasi la notte scorsa sulle coste dell’Istria e del Quarnero ha provocato danni e non pochi disagi sia sul versante occidentale che su quello orientale della penisola. Nell’ Abbaziano una violenta mareggiata ha fatto finire in mare un’automobile che era parcheggiata in Lido. I Vigili del fuoco ne hanno tratte in salvo altre quattro che rischiavano di essere portate via dalle onde sempre più impetuose. Ingenti i danni. Stessa situazione anche a Volosca e a Laurana, dove le fortissime onde hanno portato via una macchina parcheggiata sul molo. Il fortissimo vento (che a momenti raggiungeva punte di 72 chilometri orari), ha provocato grossi disagi anche a Pola, a Umago a Orsera e in diverse località dell’Istria interna (Montona, Visignano, Gimino, Gallignana, Sanvincenti)

Umago – Per fortuna che la mareggiata è arrivata con lo scirocco e non con il libeccio, altrimenti stando ai pescatori più anziani sarebbero state disastrose. Sabata. Sabato dopo le ore 20,30, la costa è stata sommersa dall’acqua alta, con livelli da inondare la banchina del porto di Salvore, la strada Salvore-Umago all’altezza di Zambrattia, e le altre zone più in basso, come parte del porto di Umago.

Un fenomeno, quello dell’acqua alta accompagnata dallo scirocco e da un moto ondoso molto forte, che ha causato danni e disagi, ma non come quelli che avrebbero potuto succedere col libeccio.

  Le mareggiate di sud-ovest infatti, con il libeccio che qui viene chiamato “garbin” sono le più pericolose perché le onde con l’acqua alta non le ferma nessuno. Sono capaci di superare la diga foranea di Umago e addirittura quella del cementificio. A porto Salvore sono finite in mare le reti che si trovano suò molo, a Poioli le onde hanno superato la strada asfaltata portando la ghiaia a decine di metri dal bagnasciuga. Onde si dunque,  ma senza grossi danni. Ora c’è da pulire, ma non tanto riparare, con la consapevolezza che la mareggiata è arrivata fuori stagione e che con il libeccio sarebbe stato molto peggio. 

La sciroccata di sabato sera ha provocato danni anche nell’ Orserese e nel Cittanovese. La strada di Antenal, sommersa dall’acqua, per alcune ore è stata chiusa al traffico. Il forte vento si è fatto sentire pure nel Polese, dove le raffiche in alcuni momenti hanno superato gli 80 kilometri all’ora. 

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