alla scoperta dell’Istria


L’Istria (in croato e sloveno Istra; in tedesco Istrien) è una penisola che si estende nel mare Adriatico per circa 3 600 km²; situata tra il Golfo di Trieste, le Alpi Dinariche e il Golfo del Quarnaro, appartiene amministrativamente alla Croazia per la maggior parte della sua estensione, mentre una piccola parte, che comprende le città costiere di Isola, Portorose, Pirano e Capodistria, appartiene alla Slovenia. Una minima parte dell’Istria, limitata all’incirca ai territori del comune di Muggia e di San Dorligo della Valle si trova in territorio italiano.

A seguito della vittoria italiana nella prima guerra mondiale con il trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919) e il trattato di Rapallo (1920), l’Istria divenne parte del Regno d’Italia.

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Magna Istria, l’ultimo lavoro di Cristina Mantis, attrice e regista, e Francesca Angeleri. Il film, un documentario, è il racconto di un viaggio verso l’Istria alla ricerca di un’ antica ricetta istriana.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale con il trattato di Parigi (1947), l’Istria fu assegnata alla Jugoslavia che l’aveva occupata, con l’eccezione della cittadina di Muggia e del comune di San Dorligo della Valle inserite nella Zona A del Territorio libero di Trieste.

Fabio Treves :Suonare prima di Springsteen?…………..


«Suonare prima di Springsteen?
Così si è avverato il mio sogno»

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“Era il mio sogno nel cassetto, l’ho confessato più volte nelle interviste. Uno di quelli con la esse maiuscola. Perché quando si sogna non ci si deve accontentare, ma sognare il massimo. Ora mi sembra di aver vinto alla lotteria”

Fonte: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_marzo_27/suonare-prima-springsteen-cosi-si-avverato-mio-sogno-7377abfc-f382-11e5-aa73-ceab61eba560.shtml

Bruce Springsteen – Dancing In the Dark 

Stesso anno di nascita, il 1949 (23 settembre il Boss, 27 novembre Treves), stessa divorante passione per la musica.

Fabio Treves and the Treves Blues Band live @ Cinema Teatro Nuovo – Varese – 03 Febbraio 2011

” Di Bruce mi piace tutto: sono legato al vinile (non dice mai cd, ndr) di “Born to Run”, che pur non essendo blues trasmettevo nelle notturne radiofoniche; ma anche “Born in Usa”, “Darkness on the Edge of Town”, i suoi dischi acustici. Mi piace come suona l’armonica, gli bastano due note per emozionarmi di più di tanti altri dalla tecnica ineccepibile. Perché Springsteen è un uomo e un artista vero, cui basta indossare una camicia di jeans per essere più elegante di chi sfoggia un abito griffato”

Carroponte 4 luglio 2015 – Treves Blues band con Mauro Pagani e Guitar Ray   

Tutto è nato da una fotografia che lo ritraeva con Little Stevens, chitarrista e storico collaboratore di Springsteen, inviata dal Puma a Claudio Trotta, fondatore della Barley Arts e tra i maggiori organizzatori di concerti. «Trotta, che ormai oltre a essere un amico è anche il mio mentore visto devo a lui l’incontro con Frank Zappa, il disco con Mike Bloonfield, il recente tour con i Deep Purple, l’ha postata sul suo profilo Facebook e da lì è iniziata una sorta di catena di Sant’Antonio in cui amici e fan proponevano il mio nome come supporter. Una dimostrazione di affetto che mi ha commosso e di cui ringrazio tutti».

Festival Delta Blues. Santa Maria Maddalena (RO) 27 giugno 2014

«Soltanto l’idea di potergli parlare, di potermi fare fotografare con lui dietro al palco mi fa tremare le gambe al punto che mi devo sedere. Un’emozione paragonabile soltanto al pensiero di giocare una partita di calcio per beneficienza e ricevere un assist da Gianni Rivera».

BRUCE SPRINGSTEEN – STREETS OF PHILADELPHIA – LIVE IN NYC 1995   

Bruce Springsteen – Born in the U.S.A. 

Mantova: mille eventi per la Capitale italiana della cultura 2016


Nuovi itinerari temativi nel centro storico e nel Parco del Mincio, mostre, concerti e cultura per tutto l’anno

Fonte: http://siviaggia.it/viaggi/italia-viaggi/video/mantova-mille-eventi-per-la-capitale-italiana-della-cultura-2016/139140/

Patria di Virgilio, città dei Gonzaga dove lasciarono traccia artisti come Andrea Mantegna e Giulio Romano e trassero ispirazione Torquato Tasso e Claudio Monteverdi, Mantova Capitale italiana della cultura 2016 sarà sede di mille eventi che fino a dicembre trasformano Mantova che, insieme a Sabbioneta è Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, in una città-palcoscenico.

Dalla musica al teatro alla danza, all’arte contemporanea, chi va a Mantova trova una bellissima città d’arte che si può attraversare a piedi in 20 minuti.

Il cuore pulsante sarà il centro storico, con i suoi palazzi, i suoi portici, le sue chiese e le sue piazze.

Per scoprire la città dei Gonzaga gli organizzatori hanno studiato sei percorsi tematici che guidano il visitatore in diverse epoche storiche, dal Settecento alla contemporaneità, dal volto ebraico alla Mantova antica di Virgilio, dal Rinascimento al Risorgimento. Anche l’arte esce dai suoi luoghi tradizionali e si apre alla città.

I giardini e le sale di Palazzo Te ospiteranno a giugno il progetto “Un sogno fatto a Mantova”, nel quale artisti internazionali ideeranno interventi di forte impatto visivo, in interazione con la struttura architettonica che li ospita. Il secondo momento del progetto prevede una mostra nelle Fruttiere di Palazzo Te: artisti emergenti italiani e stranieri realizzeranno speciali installazioni.

Palazzo Ducale propone una serie di mostre che spaziano dall’arte moderna a quella contemporanea, con un’attenzione particolare alla produzione locale. Tra quelle in programma, “Mantovarte – studi aperti” (ad aprile), che inaugurerà il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea del museo; “Sonia Costantini/Josef Schwaiger chromospazio”, con opere appositamente realizzate dai due artisti contemporanei (a giugno) e un’esposizione dedicata ad Albrecht Dürer, “Incisioni e influssi” indagherà le reciproche influenze tra l’arte del Mantegna e quella dell’artista tedesco.

Nella Casa del Mantegna ad aprile sarà allestita una mostra sulla Grande Guerra, a cui faranno seguito fino alla fine dell’anno numerose altre esposizioni di arte contemporanea.
Il Museo Archeologico Nazionale con l’esposizione Salvare la memoria (La bellezza, l’arte, la storia) affronterà, a partire dal devastante terremoto del 2012, il tema universale della conservazione della memoria e delle attività di salvaguardia e ricostruzione (a fine marzo).

Anche la musica avrà un ruolo di particolare rilievo: a giugno si terrà la quarta edizione del Mantova Chamber Music Festival “Trame Sonore” che invita il pubblico a scoprire capolavori della grande musica classica in location suggestive. Uno dei progetti portanti del 2016 è Mantovamusica che, fino a dicembre, propone più di 45 concerti nei luoghi più belli della città. Infine, ci sarà lo storico Mantova Jazz Festival nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Anche gli appuntamenti tradizionali della città si animano di nuova vita in occasione di quest’anno speciale: Festivaletteratura, che celebra il suo ventennale, organizza, oltre al consueto appuntamento di settembre, una serie di incontri con autori italiani e stranieri, workshop, concerti e percorsi tematici durante tutto il 2016.

L’unicità di Mantova non è solo nelle opere dell’uomo, ma anche nelle bellezze del suo territorio e nella varietà della sua cucina: centro nato sull’acqua, circondato da una vera e propria oasi verde, è meta di un turismo naturalistico, enogastronomico e sportivo. Nuovi i percorsi alla scoperta del territorio: la rassegna “I Volti della natura in città” organizzata dal Parco del Mincio prevede 40 escursioni, dalla primavera all’autunno, per scoprire la simbiosi della città con l’acqua e la natura. Tra queste, un’insolita crociera verso l’isola galleggiante dei fior di loto.

Rolling Stones: delirio all’Avana


Folla in delirio nel concerto gratuito alla Ciudad Deportiva

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Ciao Avana, e buonasera alla mia gente cubana”: con queste parole Mick Jagger ha aperto il concerto gratuito che i Rolling Stones hanno offerto nella Ciudad Deportiva 

Fans gather near the stage at the Ciudad Deportiva de la Habana sports complex where the Rolling Stones' free outdoor concert will take place today in Havana, Cuba March 25, 2016. REUTERS/Ivan Alvarado
I fan si riuniscono a Ciudad Deportiva de la Habana sport per il concerto gratuito all’aperto dei Rolling Stones – L’Avana – Cuba 25 marzo 2016
Mick Jagger (L) of the Rolling Stones performs a free outdoor concert at Ciudad Deportiva de la Habana sports complex in Havana, Cuba March 25, 2016. REUTERS/Alexandre Meneghini
Mick Jagger dei Rolling Stones –  L’Avana, Cuba 25 marzo 2016

I Rolling Stones infiammano L’Avana, in mezzo milione a concerto

Con una scatenata “Jumpin’ Jack Flash” i Rolling Stones hanno aperto lo storico concerto nella Ciudad Deportiva all’Avana di fronte a migliaia di persone.

«Sappiamo che anni fa era difficile ascoltare la nostra musica a Cuba, ma siamo qui a suonare», ha detto il leader degli Stones, Mick Jagger, «arringando» in spagnolo la folla, che lo ha accolto festante, «Penso che davvero i tempi stiano cambiando. Non è vero?».

Gli Stones hanno suonato tutti i loro più grandi successi, riproponendo la scaletta del tour sudamericano che si è concluso pochi giorni fa in Messico. Un concerto-evento che ha segnato l’ennesimo passo avanti nel “disgelo” tra gli Stati Uniti e Cuba, dopo il recente incontro avvenuto a L’Avana tra Barack Obama e Raul Castro.

 Nelle prime file del concerto all’aperto c’erano in realtà per lo più stranieri: tedeschi, americani, argentini e messicani. Nella zona vip, tra gli altri, la top model Naomi Campbell e l’attore Richard Gere. E sulle note di Satisfaction tutto il pubblico ha iniziato a saltare per il finale: i 3.55 minuti dalla versione originale si sono allungati del doppio, fino all’ultimo secondo di un concerto storico.

Rolling Stones en Lima Perú, Domingo 6 de Marzo del 2016 , Estadio Monumental Universitario de Deportes

THE ROLLING STONES – Angie – LIMA 2016-03-06

The Rolling Stones Full Live Concert at Chile 2016

Addio Paolo Poli


E’ morto Paolo Poli, artista colto e libero

Paolo Poli (Firenze, 23 maggio 1929 – Roma, 25 marzo 2016) è stato un attore italiano, principalmente di teatro. I suoi spettacoli teatrali erano caratterizzati da una forte connotazione comica, rifacendosi alle commedie brillanti, surreali e oniriche. Poli recitava spesso en travesti

Paolo Poli si racconta in teatro

Figlio di un carabiniere e di una maestra[1], dopo la laurea in letteratura francese (con una tesi su Henry Becque), comincia ad affermarsi intorno agli anni cinquanta: i primi esordi sono nei piccoli teatri cittadini, come a «La borsa di Arlecchino» di Genova, piccolo teatro d’avanguardia in via XX settembre (nato anche grazie ad Aldo Trionfo). Qui Poli comincia a farsi notare per la sua pungente ironia, il suo garbato istrionismo, la sua vena poetica e surreale contornata da momenti comici e giochi linguistici apprezzati anche da capocomici illustri come Tina Pica e Polidor, con i quali ebbe modo di lavorare.

Intervista a Paolo Poli
di Maddalena Menza, Enrico de Bernart

Nei primi anni sessanta è protagonista di una trasmissione televisiva sulla RAI in cui legge delle favole per bambini, tratte da Esopo e da famosi racconti letterari. È proprio lui sul finire degli anni sessanta, a scoprire un giovanissimo Marco Messeri, che difatti può essere considerato teatralmente l’unico vero erede di Poli. Sempre per la RAI, realizza lo sceneggiato I tre moschettieri, insieme con Marco Messeri, Milena Vukotic e Lucia Poli. Lavora inoltre con  Sandra Mondaini in Canzonissima.

Paolo Poli e Umberto Eco (da “Babau”, 1970)   

Rifiutò, come lui stesso racconta, una parte in 8½   propostagli dall’amico Federico Fellini. Ha diretto come regista ed è stato principale attore di varie opere teatrali, fra cui Aldino mi cali un filino, Rita da Cascia, Caterina De Medici, L’asino d’oro, I viaggi di Gulliver, La leggenda di San Gregorio, Il coturno e la ciabatta e La nemica di Dario Niccodemi. Lo spettacolo Rita da Cascia, che dava una lettura comica e irriverente della storia di Santa Rita, diede vita a molte polemiche, con Oscar Luigi Scalfaro che fece un’interrogazione parlamentare sul caso.

Il recital alla serata inaugurale per la riapertura del teatro, dopo 20 anni di chiusura. Firenze 8 gennaio 2016

Compiuti gli 80 anni, è ancora attivo e recita nei Sillabari, commedia tratta dai racconti di Goffredo Parise. Ha anche recitato in vari audiolibro, tra cui una edizione di Pinocchio, edita nel 1968 da Fratelli Fabbri Editori e composta da 21 dischi a 45 giri, e l’audiolibro integrale delle ricette di Pellegrino Artusi, edito da Emons Audiolibri per un totale di quasi 25 ore.

Ha coltivato anche la carriera di cantante, pubblicando un primo singolo nel 1960 e in seguito diversi album veri e propri. Anche sua sorella Lucia è attrice teatrale e cinematografica, e insieme con lei, a partire dagli anni settanta, ha interpretato quattro spettacoli teatrali.

Muore a il 25 marzo 2016 all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove era ricoverato da circa un mese

Juliette Greco è ricoverata in ospedale, la 89enne…………


Fonte: http://www.rockol.it/news-655154/juliet-greco-ospedale-lione-ictus-esistenzialisti-tour-addio-merci?refresh_ce

La 89enne interprete francese Juliette Greco è stata ricoverata a Lione dopo essere stata colta da un malore. Secondo i medici del pronto soccorso, la musa degli esistenzialisti ha un “sospetto ictus cerebrale“.

Juliette Greco – Old Amants – Festival dell’Umanità-2015

A dispetto della veneranda età l’artista calca ancora i palcoscenici e domani sera, 25 marzo, si sarebbe dovuta esibire nella cittadina francese di Sausheim, in una delle cinquanta date del suo tour di addio chiamato “Merci”.

Juliette Greco – Parlez-moi d`Amour – live in Berlin, 1967

L’ultima esibizione entro i nostri confini di Juliette Greco risale al luglio dello scorso anno quando salì sul palco del Teatro Nazionale di Milano per salutare e ringraziare il pubblico italiano.

Referendum trivelle …………………….


Fonte: http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2016/03/18/trivelle-referendum-il-17-aprile_e4e7b6fb-52e4-44c1-bd5c-03afb69e2a26.html

Il 17 aprile prossimo si vota il referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare. Voluto da nove regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) che si affacciano sull’Adriatico e che temono per conseguenze sull’ambiente e sul turismo, il quesito chiede di scegliere se abrogare la norma, introdotta con l’ultima legge di Stabilità, che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio, entro le 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esarimento del giacimento. Sebbene le società petrolifere non possano più ottenere nuove concessioni per estrarre in mare entro le 12 miglia, le ricerche e le attività petrolifere già in corso – secondo una norma approvata lo scorso dicembre – non hanno scadenza certa.

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Con il termine “trivelle” si intende un insieme ampio e complesso di attività che vanno dalla perforazione dei pozzi di ricerca a quella dei pozzi di produzione, dalla realizzazione di gasdotti e oleodotti all’installazione di piattaforme petrolifere. Gli impianti variano a seconda dei fondali, delle caratteristiche del giacimento e del tipo di combustibile estratto.

Il quesito è: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?”.

Affinché la proposta soggetta a referendum sia approvata – cioè che la norma sia cancellata – occorre che si raggiunga il quorum, cioè che vada a votare più del 50% degli elettori, e che la maggioranza dei votanti si esprima con un “Sì”. Possono votare al referendum tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto la maggiore età.

A favore del referendum è il comitato “Vota SI, per fermare le trivelle” a cui hanno aderito numerose associazioni che spiegano le proprie ragioni in un appello.

E’ invece contrario il comitato Ottimisti e Razionali che ha ricevuto adesioni anche da manager, filosofi e studenti convinti che “il progresso avanza solo con lo sviluppo”. 

Trivelle in Mare, Verdi, no davanti alle Tremiti   

E’ morto Johan Cruyff: aveva 68 anni


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Hendrik Johannes Cruijff, detto Johan e spesso scritto Cruyff  – Amsterdam, 25 aprile 1947 – Barcellona, 24 marzo 2016), è stato un allenatore di calcio e calciatore olandese, nonché dirigente sportivo.

Considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio e da alcuni il migliore in assoluto fu l’interprete più emblematico del calcio totale con cui l’Ajax e i Paesi Bassi di Rinus Michels rivoluzionarono la storia del calcio tra la seconda metà degli anni sessanta e la prima metà dei settanta.

Palmares Individuale

  • Pallone d'oro.svg Pallone d’oro: – 1971, 1973, 1974
  • Calciatore olandese dell’anno: 1 – 1984
  • Capocannoniere della Eredivisie: 21966-1967 (33 gol), 1971-1972 (25 gol)
  • MVP del Campionato NASL: 1 – 1979
Nel corso della carriera ricevette vari soprannomi: il più famoso è “Profeta del gol”, che ispirò il titolo del film-documentario sulla vita sportiva di Cruijff diretto da Sandro Ciotti. Il giornalista Gianni Brera lo ribattezzò invece “il Pelé bianco” L’ex campione dell’Ajax, Barcellona e della nazionale olandese è deceduto a Barcellona dopo una lunga malattia.  L’annuncio della sua scomparsa è stato dato sul sito dell’ex fuoriclasse.

Competizioni internazionali
  • Coppacampioni.png Coppa dei Campioni: 3 – Ajax: 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973
  • Supercoppaeuropea2.png Supercoppa UEFA: 1Ajax: 1973
  • Coppaintercontinentale.png Coppa Intercontinentale: 1Ajax: 1972
Competizioni nazionali
  • Trofeo Eredivisie.png Campionato olandese: 9 – Ajax: 1965-1966, 1966-1967, 1967-1968, 1969-1970, 1971-1972, 1972-1973, 1981-1982, 1982-1983,Feyenoord: 1983-1984
  • KNVB Beker.svg Coppa d’Olanda: 6Ajax: 1966-1967, 1969-1970, 1970-1971, 1971-1972, 1982-1983, Feyenoord: 1983-1984
  • Liga trophy (adjusted).png Campionato spagnolo: 1 – Barcellona: 1973-1974
  • RFEF - Copa del Rey.svg Coppa di Spagna: 1 Barcellona: 1977-1978

22/10/2015 -“Johan Cruyff ha un tumore ai polmoni” Johan Cruyff deve fare i conti con un cancro ai polmoni. Il male sarebbe stato diagnosticato all’ex fuoriclasse olandese, stella dell’Ajax, del Barcellona e della nazionale “oranje”, martedì nella città catalana.

L’ex calciatore ed allenatore Johan Cruyff è scomparso a 68 anni nella sua casa di Barcellona, stroncato da un tumore ai polmoni. La notizia è stata diramata dal sito della sua fondazione World of Cruyff. Il giocatore olandese, si legge online, è morto “in pace circondato dalla sua famiglia dopo una dura battaglia contro il cancro. E’ con grande tristezza che vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia in questo momento di dolore”. Come scrive il Guardian, Cruyff aveva rivelato di essere malato lo scorso ottobre, ma appena un mese fa aveva detto di essere in vantaggio “2-0″ sulla malattia.

Allenatore

Competizioni nazionali

  • KNVB Beker.svg Coppa d’Olanda: 2 Ajax: 1985-1986, 1986-1987
  • RFEF - Copa del Rey.svg Coppa di Spagna: 1Barcellona: 1989-1990
  • Liga trophy (adjusted).png Campionato spagnolo: 4 – Barcellona: 1990-1991, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994
  • RFEF - Supercopa de España.svg Supercoppa di Spagna: 3 – Barcellona: 1991, 1992, 1994

Competizioni internazionali

  • Coppacampioni.png Coppa dei Campioni: 1 – Barcellona: 1991-1992
  • Coppacoppe.png Coppa delle Coppe: 2 – Ajax: 1986-1987, Barcellona: 1988-1989
  • Supercoppaeuropea2.png Supercoppa UEFA: 1 – Barcellona: 1992
  • Trofeu Catalunya Internacional: 1 Catalogna: 2010

Individuale

  • Allenatore dell’anno World Soccer: 1 – 1987
  • Panchina d’argento: 1 – 1990-1991
  • Premio Onze al miglior allenatore europeo dell’anno: 2 – 1992, 1994

Nel 1974 si disputano i Mondiali di calcio – Olanda – Germania Est finisce 2-0.

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Quindi, la rosa di giocatori scelta da Rinus Michels per i Mondiali del 1974 fu la seguente: i portieri erano Jan Jongbloed, Eddy Treytel e Piet Schrijvers. La difesa era composta da Kees van Ierssel, Rinus Israël, Ruud Krol, Wim Rijsbergen, Pleun Strink, Wim Suurbier ed Harry Vos. La mediana era composta da Johan Neeskens, i gemelli René e Willy van de Kerkhof, Theo de Jong, Wim Jansen, Wim van Hanegem ed Arie Haan. In attacco Ruud Geels, Piet Keizer, Rob Rensenbrink, Johnny Rep e Johan Cruijff.

Dario Fo compie 90 anni


Dario Fo (Sangiano, 24 marzo 1926) è un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista italiano.

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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Dario_Fo

Vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1997 (già candidato nel 1975). I suoi lavori teatrali fanno uso degli stilemi comici propri della Commedia dell’arte italiana e sono rappresentati con successo in tutto il mondo. In quanto attore, regista, scrittore, scenografo, costumista e impresario della sua stessa compagnia, Fo è uomo di teatro a tutto tondo.

Mistero Buffo – monologo di Dario Fo “Il miracolo”

È famoso per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l’impegno politico di sinistra. Con la moglie Franca Rame fu tra gli esponenti del Soccorso Rosso Militante.

Il 24 giugno 1954 sposò l’attrice e collega Franca Rame a Milano, nella basilica di Sant’Ambrogio. Poco dopo la coppia si trasferì a Roma. Qui il 31 marzo 1955 nacque il loro figlio Jacopo. Il 9 marzo 1973,  Franca Rame fu costretta a salire su un furgoncino da cinque uomini appartenenti all’area dell’estrema destra, dai quali fu poi stuprata a turno e malmenata

Il 9 ottobre 1997 Fo ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura, con la seguente motivazione: “Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi“. Il commento di Fo è stato:

« Con me hanno voluto premiare la Gente di Teatro »

Il fatto ha provocato un certo scalpore, in Italia come all’estero. La scelta di Fo da parte dell’Accademia Svedese, fra gli altri, prese in contropiede i molti rappresentanti della cultura italiana.

« La risata, il divertimento liberatorio sta proprio nello scoprire che il contrario sta in piedi meglio del luogo comune… anzi, è più vero… o almeno, più credibile. » (da Dario Fo parla di Dario Fo, Lerici, 1977)

 Nel 1999 Dario Fo è stato insignito della laurea honoris causa dall’Università di Wolverhampton (Inghilterra centrale), insieme a Franca Rame.

Dario Fo festeggia i suoi 89 anni a Le Invasioni Barbariche tra racconti e commenti personali c’è il tempo anche per un regalo speciale: Bigio e Mandelli cantano per il Maestro

 Mercoledì 7 gennaio 2009  – Dario Fo e Franca Rame ospiti di Corrado Augias a “Le Storie” su Raitre.

Nel 2005 Fo è stato insignito della laurea honoris causa alla Sorbona di Parigi, mentre l’anno successivo la stessa onorificenza gli è stata assegnata dalla Sapienza di Roma.

Dario Fo in un esilarante monologo

1956 – Franca Rame e Dario Fo nel film  Lo svitato di Carlo Lizzani.

Budelli: giudice, è di proprietà …………………


Budelli: giudice, è di proprietà Ente Parco La Maddalena

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L’isola di Budelli non sarà più di privati. Il tribunale delle esecuzioni immobiliari di Tempio Pausania ha assegnato definitivamente l’isola all’Ente Parco La Maddalena

Budelli è un’isola appartenente all’arcipelago di La Maddalena, situata all’estremo nord della Sardegna presso le bocche di Bonifacio. Fa parte, assieme alle altre isole, del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena

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“Si conclude definitivamente e positivamente una vicenda che ha occupato le cronache dei quotidiani in questi anni”, commenta il presidente, Giuseppe Bonanno. Una lunga querelle “che ha coinvolto tante persone che hanno dichiaratamente espresso la volontà che Budelli divenisse patrimonio pubblico ed entrasse nella disponibilità del Parco. Non è stato un percorso semplice ma alla fine a prevalere è stata la volontà espressa dal Parlamento che nel 2013 votò in maniera trasversale affinché l’isola di Budelli divenisse patrimonio pubblico. A questa decisione politica, sono da aggiungere le 85 mila firme di privati cittadini raccolte attraverso una petizione, una mobilitazione popolare senza precedenti che chiedeva inequivocabilmente che il gioiello dell’arcipelago di La Maddalena venisse garantito integro dallo Stato alle generazioni future”

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85′ anniversario di Ada Marini


85′ anniversario di Ada Marini

nata il 21 marzo 1931 a Milano – anche Google le ha voluto rendere omaggio

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Alda Merini – Genesi   

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…mentre rubavo la vita… – Official Trailer

vi do appuntamento sulla pagina dedicata: Poesie di ALDA MERINI

https://alessandro54.wordpress.com/spettacolo/

28 ottobre 20019

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Bilancio Milan 2015 – chiuderà il bilancio di esercizio relativo all’anno 2015 con ……….


Bilancio Milan 2015: rosso di 90 mln, i ricavi scendono a 200 mln

Fonte:http://www.calcioefinanza.it/2016/03/17/bilancio-milan-2015-rosso-di-90-milioni-ricavi-scendono-a-200-milioni/

Bilancio Milan 2015 – Il Milan si avvia a chiudere l’esercizio al 31 dicembre 2015 con una perdita consolidata di circa 90 milioni di euro, pressoché in linea con quella del 2014, a fronte di ricavi in calo a circa 200 milioni, in flessione rispetto ai 222 dell’anno precedente. E’ quanto riporta il quotidiano Milano Finanza.

ricavi-milan[1]Bilancio Milan 2015, l’andamento dei ricavi del gruppo

Il progetto di bilancio Milan 2015, secondo quanto riportato, è stato approvato dal consiglio di amministrazione riunitosi martedì 15 marzo nella sede di Casa Milan e sarà ora sottoposto all’assemblea dei soci in programma per fine aprile, in cui l’azionista di controllo Fininvest procederà, come sempre fatto negli ultimi anni, a ripianare la perdita.

Se le indiscrezioni di MF saranno confermate, per il secondo anno consecutivo il Milan e il suo azionista di riferimento, si troveranno dunque ad affrontare una perdita da 90 milioni (91,3 milioni il rosso consolidato del 2014).

Il buco registrato nell’ultimo esercizio porta il saldo, dal 2010, a qualcosa come 340 milioni di rosso. Una voragine sempre ripianata dalla controllante Fininvest, holding che l’anno scorso ha complessivamente versato nelle casse della squadra gestita da Adriano Galliani e Barbara Berlusconi,150 milioni.

 perdita-consolidata-milan[1]Bilancio Milan 2015, in 6 anni circa 340 milioni di rosso

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Bilancio Milan 2015, ricavi da stadio

Ma se lo scorso anno il risultato negativo era legato in parte a componenti non ricorrenti (21 milioni di sopravvenienze passive per la svalutazione di crediti fiscali vantati a fine 2013 verso la stessa Fininvest), oltre all’anticipazione di alcuni costi (7,5 milioni) relativi al personale tesserato non più in organico (tra cui l’ex allenatore Clarence Seedorf), nel 2015 sembra che la perdita sia dovuta in misura maggiore allo sbilancio tra ricavi e i crescenti costi operativi (sia quelli legati al personale tesserato, sia quelli legati ad altre voci della gestione, come la nuova Casa Milan e le consulenze pagate per il progetto dello stadio al Portello, poi accantonato per ripiegare sull’ammodernamento di San Siro assieme all’Inter).

Anche se bisognerà attendere la pubblicazione del bilancio per comprendere come si è arrivati alla perdita 2015, è possibile fare alcune considerazioni sulla base delle indiscrezioni riportate da MF.

Bilancio Milan 2015, le plusvalenze non compensano i minori ricavi

Di certo sul bilancio Milan 2015 ha pesato al contrazione del fatturato, sceso da 222 milioni (nel 2014 erano stati contabilizzati 9,4 milioni di premi Uefa legati alla partecipazione alla Champions League 2013/14) a 200 milioni, proprio a causa della mancata partecipazione per la seconda stagione consecutiva alle coppe europee e ad altri minori introiti (compresi gli incassi da stadio).

Una flessione dei ricavi caratteristici che non è stata adeguatamente compensata dal risultato del player trading. Come evidenziato da CF – Calcio e Finanza lo scorso settembre, il Milan dovrebbe aver chiuso la sessione estiva del calciomercato con un saldo tra plusvalenze e minusvalenze da cessione di giocatori negativo per circa 1,44 milioni.

Le uniche cessioni a titolo definitivo del calciomercato estivo sono state quelle di Rami al Siviglia (3,5 milioni di incasso, plusvalenza stimata di 0,7 milioni), di Birsa al Chievo (1,5 milioni di cui 0,5 milioni di plusvalenza), di Zaccardo al Carpi (minusvalenza di 0,8 milioni) e di Saponara all’Empoli (plusvalenza di 0,66 milioni). Operazioni in uscita cui si aggiunge la rescissione di Robinho, che dovrebbe avere avuto un impatto negativo di circa 2,5 milioni.

Silvio Berlusconi, che proprio quest’anno ha festeggiato i 30 anni alla presidenza del Milan, non sembra infatti disposto a rinunciare alla maggioranza del club. Ma nessuno dei soggetti che hanno bussato alla porta di Fininvest è disposto a sborsare la cifra chiesta dall’ex premier (sebbene le valutazioni del 100% non siano così distanti dai desiderata di Berlusconi) per avere una quota di minoranza del Milan. L’unico che avrebbe accettato questa condizione è Taechaubol, che però al momento non sembra nelle condizioni di andare avanti per mancanza di partner.

Articolo completo su: http://www.calcioefinanza.it/2016/03/17/bilancio-milan-2015-rosso-di-90-milioni-ricavi-scendono-a-200-milioni/

Pantani, intercettazione riapre giallo su complotto


Pantani, intercettazione riapre giallo su complotto

Video da: http://www.ansa.it/sito/videogallery/sport/2016/03/14/pantani-intercettazione-riapre-giallo-su-complotto_33f1ee73-4faa-4ca2-9839-511590952d68.html

articolo completo su : http://www.giornalettismo.com/archives/1900111/pantani-camorra/

Un affiliato “rivela” il presunto piano per escludere il Pirata dal Giro d’Italia 1999: sul tavolo un giro di scommesse clandestine

Il 5 giugno 1999 Marco Pantani viene raggiunto dai carabinieri presso l’hotel Touring di Madonna di Campiglio: è stato trovato con un valore di ematocrito oltre la soglia consentita (51,9 invece che 50) ed è stato escluso dal Giro d’Italia. A due tappe dalla fine il Pirata era il vincitore annunciato, maglia rosa in cassaforte con 5’38″ di vantaggio su Paolo Savoldelli, ma lo fermarono: «Questa volta non mi rialzo» dice sconsolato il Pirata che avrà disgraziatamente ragione morendo il 14 febbraio 2004, da solo, in una stanza d’albergo del residence Le Rose di Rimini. Per anni si è discusso di quel controllo, di quel prelievo del sangue che compromise la carriera e devastò la vita di uno dei più grandi ciclisti italiani di tutti i tempi: possibili alterazioni, regie oscure, l’ombra della criminalità organizzata. Oggi la Gazzetta dello Sport con Francesco Ciniti riapre la questione riferendo di un’intercettazione choc che potrebbe riscrivere la storia.

  • Una vera e propria confessione involontaria da parte di un affiliato alla camorra: la criminalità organizzata avrebbe pianificato e portato a termine l’esclusione del Pirata dalla corsa rosa. Il motivo? Economico, in primis: c’era sul tavolo un vortice di scommesse clandestine miliardarie con il romagnolo vincente. Insomma, per evitare un buco finanziario il clan che gestiva il banco delle puntate sul Giro 1999 decise che Pantani non doveva arrivare a Milano. […] Questo è almeno quello che sostiene il camorrista tenuto in Campania sotto osservazione per altri indagini, che non c’entrano nulla con il ciclismo.

E’ morto Keith Emerson, fondò gli “Emerson, Lake & Palmer”


Keith Noel Emerson (Todmorden, 2 novembre 1944 – Santa Monica, 10 marzo 2016) è stato un tastierista, pianista e compositore britannico.

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Considerato uno dei migliori pianisti rock della storia della musica, innovatore nell’uso dell’organo Hammond ed in particolare dei sintetizzatori Moog.

Tra gli anni ’60 e ’70 è stato uno dei massimi interpreti del progressive rock, fusione dei generi più diversi tra cui rock and roll, classica, jazz e world music. Addio a Keith Emerson, anima di due gruppi britannici leggendari come ‘The Nice’ ed ‘Emerson, Lake & Palmer’. Il tastierista, considerato ‘il signore del Moog’, è morto all’età di 71 anni. A dare l’annuncio è la stessa band sul profilo ufficiale Facebook. “Ci spiace annunciare che Keith Emerson è morto la scorsa notte nella sua casa di Santa Monica, a Los Angeles, all’età di 71 anni – si legge sul social network -. Chiediamo che vengano rispettati la privacy e il dolore della famiglia”.

Emerson, Lake & Palmer – Pictures at an Exhibition è il Terzo Loro Lavoro registrato dal vivo nel 1971

Emerson, Lake and Palmer – Works Orchestral Tour 1977

Discografia Come solista

  • 1980 – Inferno
  • 1981 – Nighthawks
  • 1981 – Honky
  • 1984 – Murderock uccide a passo di rock
  • 1988 – The Christmas Album
  • 1989 – La chiesa
  • 1995 – Changing States
  • 2002 – Emerson plays Emerson
  • 2006 – Hammer it out
  • 2008 – Keith Emerson Band featuring Marc Bonilla
  • 2012 – Three Fates – Keith Emerson, Marc Bonilla, Terje Mikkelsn

11 marzo 2011 – 5 anni dal Disastro di Fukushima Dai-ichi


11 marzo 2011 – Il disastro di Fukushima Dai-ichi è una serie di quattro distinti incidenti occorsi presso la centrale nucleare omonima, a seguito del terremoto e maremoto del Tōhoku dell’11 marzo 2011.

https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Fukushima_Dai-ichi

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Fotografia aerea del 16 marzo 2011

La deflagrazione, analoga a quella che sabato ha interessato il reattore numero 1, si è verificata nel reattore numero 3 ed ha causato il crollo del muro esterno del reattore. Secondo l’agenzia dell’energia di Tokyo che gestisce l’impianto, la struttura che contiene il reattore non ha subito danni.

Stato Giappone Giappone
Luogo Centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi
Data 11 marzo 2011
Tipo Disastro nucleare
Motivazione Terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011

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La gestione dell’incidente da parte della TEPCO è stata caratterizzata da reticenza, menzogne e abbandono della popolazione locale al suo destino. Anche il Ministero dell’energia giapponese è stato accusato di aver nascosto molti dati.

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Schizzo in sezione semplificato di un tipico contenimento Mark-I di un reattore BWR, come quelli usati nei reattori da 1 a 5 di Fukushima Dai-ichi.

RPV: Reactor Pressure Vessel
contenitore a pressione del reattore
DW: DryWell
contenitore del vapore
WW: WetWell
camera di soppressione del vapore, di forma toroidale
SFP: Spent Fuel Pool
vasca del combustibile esausto.
SCSW: Secondary Concrete Shield Wall
muro di cemento di schermatura secondario

settembre 2013 – Si alza il livello delle radiazioni del serbatoio della centrale che contiene acqua contaminata. Il Giappone chiede aiuto alla comunità internazionale.

Stato dei reattori

Fukushima Dai-ichi 1 – Nella giornata dell’11 marzo, in un edificio minore delle zone non nucleari dell’impianto è nato un piccolo incendio, che ha richiesto meno di due ore per essere estinto. Una situazione più grave era però emersa entro le zone nucleari dei tre reattori di Fukushima Dai-ichi in funzione, in questi il reattore era stato fermato automaticamente con successo, ma i generatori diesel avevano subito numerosi danni, lasciando quindi i tre reattori senza energia elettrica per alimentare il sistema di refrigerazione che dissipa il calore residuo del reattore. Questo ha portato la TEPCO a comunicare una situazione di emergenza, che ha permesso alle autorità di far evacuare la popolazione residente entro i 3 km dall’impianto (circa 1000 persone).

Fukushima Dai-ichi 2 – Nei primi momenti dall’incidente, il reattore risultava in stato di attenzione, ma non in stato di serio o critico danneggiamento. Il 14 marzo, a mezzogiorno, le barre del combustibile, erano completamente scoperte ed era fallito il pompaggio dell’acqua marina all’interno del nucleo. Alle 13:21 la TEPCO aveva dichiarato che non era esclusa la parziale fusione delle barre del combustibile nucleare all’interno del reattore 2. Erano stati riscontrati gravi danni al nocciolo del reattore.  15 marzo, alle 00:08 ora italiana, si era registrata un’esplosione al reattore 2 e la TEPCO annunciava che era stato evacuato parte del personale. Le autorità ammisero che, in seguito all’esplosione, c’era stato una rottura non quantificata della camera di soppressione della pressione (wetwell), una struttura toroidale posta nella parte inferiore del sistema di contenimento del reattore.

Fukushima Dai-ichi 3 – Nelle giornate dell’11 e del 12 marzo, non persistevano particolari preoccupazioni per il reattore, in quanto i sistemi di raffreddamento, seppur in crisi, erano stati sostituiti parzialmente da altri apparati provvisori. Destava particolare preoccupazione il fatto che, nel reattore 3 venisse usato come combustibile nucleare anche plutonio: nel settembre 2010 per la prima volta tale reattore era stato caricato con combustibile MOX, al posto dell’uranio a basso arricchimento usato negli altri reattori della centrale.

Fukushima Dai-ichi 4 – Fino al 14 marzo, per il reattore numero 4 non erano stati riportati danni di alcun tipo. Il 15 marzo verso le ore 06:00 locali, venne udita una forte esplosione proveniente dalla centrale e in seguito venne confermato il danneggiamento di una parte dell’edificio contenente il reattore numero 4. Alle 09:40 si era poi verificato un incendio nella vasca del combustibile esausto, con probabile rilascio di radioattività da parte del carburante in essa presente.

Fukushima Dai-ichi 5 e 6 – Per i reattori 5 e 6 sono stati riportati danni meno gravi, ed in ogni caso non si sono avute conseguenze catastrofiche come nei reattori 1, 2, 3 e 4; sono monitorati e si continua a verificare la tenuta dei circuiti di refrigerazione. A partire dal 15 marzo la temperatura del combustibile esausto nelle rispettive vasche è aumentata a causa della loro insufficiente refrigerazione. Il 19 marzo i tecnici hanno ripristinato il sistema di refrigerazione del combustibile esausto.

Conseguenze ambientaliSecondo le autorità di sorveglianza francesi (IRSN e ASN), la nube radioattiva sprigionata a più riprese della centrale di Fukushima Dai-ichi sarebbe arrivata sulla Francia attorno al 26 marzo. Considerata la distanza dovrebbe essere non particolarmente intensa.  Il 21 marzo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che “le radiazioni provocate dal disastrato impianto nucleare di Fukushima ed entrate nella catena alimentare sono più gravi di quanto finora si fosse pensato” e che l’effetto dell’incidente “è molto più grave di quanto chiunque avesse immaginato all’inizio, quando si pensava che si trattasse di un problema limitato a 20-30 chilometri“. Radionuclidi eccedenti i limiti fissati dalla normativa nazionale sono stati rilevati nel latte prodotto nella prefettura di Fukushima e negli spinaci prodotti nelle prefetture di Fukushima, Ibaraki, Tochigi e Gunma.

Il 22 marzo, la TEPCO ha comunicato la presenza di iodio, cesio e cobalto nell’acqua di mare nei pressi del canale di scarico dei reattori 1, 2, 3 e 4. In particolare, si sono rilevati livelli di iodio-131 di 126,7 volte più alti del limite consentito, livelli di cesio-134 di 24,8 volte superiori, quelli del cesio-137 di 16,5 volte e quantitativi non trascurabili di cobalto-58.

Nei giorni successivi i livelli di radioattività in mare hanno superato di oltre 4400 volte i limiti ammessi.

Tuttavia, tanto per farsi un’idea dell’entità della contaminazione ambientale, la quantità totale di radioattività diffusa nell’atmosfera, è stata pari all’incirca a un decimo di quella rilasciata durante il disastro di Chernobyl.

Esemplificativo di questo dato quantitativo è il fatto che già il 25 giugno 2012 è ripresa la vendita di prodotti ittici (in particolare molluschi, specie nelle quali, a tale data, non sono state più riscontrate tracce di cesio e iodio radioattivi) catturati al largo delle regioni intorno alla centrale. Appena scenderanno a loro volta al di sotto dei limiti di radioattività stabiliti dal governo anche le altre specie di pesce e di frutti di mare verranno messe via via in commercio.

Chris Cummins, euronews: “Siamo a Koikenaganuma un complesso di alloggi temporanei costruito come riparo per le famiglie che vivevano a Fukushima o nelle vicinanze al momento dello tsunami. La centrale nucleare è a 36 km da qui. Qui abitano negozianti, agricoltori… le cui vite, dal 2011, sono completamente cambiate”. 

La natura e pericolosità della contaminazione di Fukushima, tuttavia, non può propriamente essere comparata a quella del disastro di Chernobyl per due ragioni: in primo luogo, la maggior parte della contaminazione è di natura sotterranea: per prevenire il surriscaldamento di noccioli e piscine di stoccaggio, è necessaria una continua immissione di acqua di raffreddamento che si disperde nel sottosuolo, attraverso le crepe aperte dal terremoto. La seconda differenza critica rispetto a Chernobyl è che questo fu sigillato dentro ad un sarcofago in un limitato lasso di tempo, mentre a Fukushima questa soluzione è impraticabile; la contaminazione sta procedendo ininterrottamente fin dal primo giorno, e durerà ancora per un imprecisato numero di anni, secondo certe stime, e se non avvengono crisi sistemiche nell’economia del Giappone, dai 10 ai 20 anni. È ancora incerto quale tipo di percorso possa seguire la massa d’acqua radioattiva attraverso le falde freatiche della regione: di certo in gran parte si riversa continuamente in mare, ed una parte si diffonde nell’entroterra. Della data del 22 agosto 2012 è la notizia che da misurazioni su pesce catturato nella regione, sono stati rilevati elevatissimi tassi di radioattività presenti nelle carni, tali da suggerire il blocco della distribuzione di pesce.

9 marzo 1908 …………………….


Nel giorno del compleanno dell’Inter, anche il presidente Erick Thohir ha voluto inviare il suo messaggio di auguri:

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Il 9 marzo del 2016 si compiono 108 anni di Inter. E mi piace il numero 9, perché è il mio numero fortunato. Noi vogliamo dimostrare al mondo che siamo parte della globalizzazione. Da qui il nostro nome: FC Internazionale. Noi siamo una delle migliori squadre del mondo e tutti, dalla dirigenza a me come presidente, lavoriamo per raggiungere i nostri obiettivi tutti gli anni. Forza Inter”.

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Ricordiamo anche: 25 anni fa il Pallone d’Oro a Lothar Matthaeus

251281-800[1]Il 10 marzo 1991 il campione tedesco alzava al cielo di San Siro il Pallone d’Oro, primo interista di sempre

L’edizione 1990 del Pallone d’oro, 35ª edizione del premio calcistico istituito dalla rivista francese France Football, fu vinta dal tedesco Lothar Matthäus (Inter), con 137 punti secondo con 84 punti Salvatore Schillaci poi Andreas Brehme.

25 anni fa, infatti, il campione tedesco alzava al cielo di San Siro il Pallone d’Oro 1990, primo interista di sempre a farlo di fronte al pubblico del “Meazza”. A fine stagione i nerazzurri conquisteranno a Roma la prima Coppa UEFA della loro storia, trascinati proprio da Matthaeus che realizzerà 6 reti nella competizione continentale, uno proprio nella finale di andata

I Miti del Calcio 

Intercampus

Inter Campus realizza dal 1997 interventi sociali e di cooperazione flessibili e a lungo termine, attraverso 29 programmi nel mondo con il supporto di 200 operatori locali, utilizzando il calcio come strumento educativo per restituire a bambini bisognosi tra gli 6 e i 13 anni il diritto al gioco.

Settant’anni fa il primo voto delle donne in Italia


La lunga battaglia per il suffragio universale. Il primo voto alle amministrative poi il referendum Repubblica/Monarchia

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Il voto alle donne, o suffragio femminile, è una conquista piuttosto recente nella lotta alla parità dei sessi. Si tratta, infatti, del risultato di un profondo movimento di riforma politico, economico e sociale che trova le proprie basi nella Francia del XVIII secolo. Al suffragio femminile, tuttavia, non si arriva nello stesso periodo in tutti i paesi del mondo anzi, spesso, si registrano decenni di differenza.

Fu la nascita del movimento delle Suffragette, nel 1872 nel Regno Unito, a dare il giusto impulso ad una lotta di tipo nazionale che, in pochi decenni, superò i confini nazionali per approdare anche negli paesi nel mondo.
In Inghilterra le rivendicazioni delle Suffragette arrivarono a un esito positivo solo con la legge del 2 luglio 1928, con la quale il suffragio fu esteso a tutte le donne inglesi.

Tuttavia non bisogna pensare che fu l’Inghilterra fu il primo paese al mondo in cui il voto fu esteso anche alle donne. Prima nel mondo, infatti, fu la Nuova Zelanda in cui il suffragio femminile fu ottenuto nel 1893.

SUFFRAGETTE – dall’inglese suffragette, da suffrage, suffragio. Nei primi decenni del sec. XX, nome, insieme ironico e dispregiativo, dato alle donne che, unite in gruppi e associazioni, reclamavano il diritto di voto, allora esclusivamente riservato agli uomini.

Italia – Elezioni amministrative: il voto delle donne 1946

Per quanto riguarda l’Italia il percorso che portò all’estensione del voto alle donne cominciò solo all’indomani dell’unificazione, avvenuta nel 1861. E se i primi movimenti di emancipazione si collocano nei primi anni del 1900 è solo all’indomani del secondo conflitto mondiale che, con il decreto legislativo del 10 marzo 1946 il consiglio dei ministri estese il voto anche alle donne che avessero compiuto la maggiore età (all’epoca 21 anni).

In Italia le donne votarono per la prima volta nel corso delle elezioni amministrative del marzo e aprile 1946 e, successivamente, per il celebre referendum monarchia/repubblica (2 giugno 1946).

8 marzo auguri a tutte le donne


2005 – Live in Roma – Fiorella Mannoia, quello che le donne non dicono 8-marzo-auguri-festa-della-donna[1]

La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.

1989 – al Festivalbar con la canzone “Donna” di Enzo Gragnaniello. Alla fine dell’esibizione viene premiata con il disco d’oro da Lucio Salvini,

“Non è vero che l’8 marzo è una festa stanca, ha ancora senso celebrarlo, abbiamo ancora molta strada da fare e il nostro lavoro non è ancora terminato”. E’ quanto sottolinea la presidente della Camera Laura Boldrini introducendo nella Sala della Regina di Montecitorio il Recital di Daria Colombo e Roberto Vecchioni ‘La forza delle donne’, in anteprima alla Camera dei in occasione della Giornata Internazionale della Donna. “Dobbiamo fare un lavoro di squadra per dare alle nostre figlie la consapevolezza che i diritti vanno alimentati sempre”, prosegue Boldrini ricordando di non essere una “fan delle quote rosa ma penso che sia una forzatura peggiore non avere donne nelle istituzioni di rappresentanza”. Un percorso che si sviluppa anche sul linguaggio. “Non è una mia fissazione. Noi diciamo operaia, contadina ma se una donna è ai vertici deve diventare uomo, abbiamo difficoltà a dire ministra o avvocata. C’è una barriera culturale”, spiega Boldrini ricordando come domani la bandiera a Montecitorio sarà a mezz’asta “in segno di lutto” per le vittime del femminicidio

epa05200561 An Indian woman works at a brick factory on International Women's Day, on the outskirts of Jammu, the winter capital of Kashmir, India, 08 March 2016. International Women's Day is globally observed on 08 March, in order to highlight the struggles of women across the globe and promote women's rights.  EPA/JAIPAL SINGH
Una donna indiana lavora in una fabbrica di mattoni, alla periferia di Jammu, capitale invernale del Kashmir.  Giornata internazionale della donna si osserva a livello globale il 08 marzo, al fine di evidenziare le lotte delle donne in tutto il mondo e promuovere i diritti delle donne.

 

A migrant woman leans on the border gate at the northern Greek border station of Idomeni, Tuesday, March 8, 2016. Up to 14,000 people are stranded on the outskirts of the village of Idomeni, with more than 36,000 in total across Greece, as EU leaders who held a summit with Turkey on Monday said they hoped they had reached the outlines of a possible deal with Ankara to return thousands of migrants to Turkey.(ANSA/AP Photo/Vadim Ghirda)
Una donna migrante si appoggia sul cancello di confine alla stazione nord confine greco di Idomeni, Martedì 8 marzo 2016. Fino a 14.000 persone sono bloccate alla periferia del villaggio di Idomeni, con più di 36.000 in totale in tutta la Grecia

 

epa05040663 Filipino women activists with duct tape covering her mouth reading 'Sexual Abuse' takes part in a caravan marking the International Day for the Elimination of Violence against Women in Manila, Philippines, 25 November 2015. The International Day for the Elimination of Violence against Women is worldwide observed on 25 November.  EPA/MARK R. CRISTINO
Donne attiviste filippini con nastro adesivo che copre la bocca a leggere abusi sessuali’ prende parte alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a Manila, Filippine, il 25 novembre 2015.

 

David Jon Gilmour compie 70 anni


David Jon Gilmour, CBE (Cambridge, 6 marzo 1946) è un cantautore, polistrumentista, compositore e produttore discografico britannico.

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David Gilmour negli anni settanta

Dal 1968 al 1995 è stato il chitarrista e cantante dello storico gruppo inglese Pink Floyd, con cui è diventato uno dei più influenti e celebri chitarristi del rock. Insieme al suo lavoro con i Pink Floyd e anche successivamente, Gilmour ha lavorato come produttore discografico per molti artisti, ha intrapreso, con successo, una carriera da solista e ha partecipato come membro attivo a varie organizzazioni di beneficenza.

GERMANY - JULY 29: Photo of David GILMOUR; David Gilmour (Dave Gilmour) performing live onstage open air in Koenigsplatz, Munich, playing Fender Stratocaster guitar (Photo by Stefan M. Prager/Redferns)

David Gilmour Riproduce un epico Echoes’ nel 2006

David Gilmour Wish you were here live 

 

Rovigno progetta il rifacimento di piazza Tito


http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2016/03/02/news/rovigno-progetta-il-rifacimento-di-piazza-tito-1.13053089?ref=search

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02 marzo 2016 – ROVIGNO. Il centro storico della città di Santa Eufemia, caratterizzato dalla spiccata architettura veneziana, sicuramente non tiene il passo con gli insediamenti turistici in fatto di manutenzione e miglioramento dell’aspetto. Ormai infatti tutti gli alberghi di Rovigno sono stati elevati al rango di 4 o 5 stelle, con poderosi investimenti effettuati negli ultimi anni.

La centralissima piazza Maresciallo Tito invece resta a tutt’oggi ricoperta dal grigio asfalto di epoca socialista, con numerosi tombini disseminati quà e là senza alcun criterio.

La piazza è dominata dalla Torre dell’orologio, risalente al diciannovesimo secolo, che sulla facciata porta il leone di San Marco, simbolo della Serenissima. «Prima al suolo c’erano dei lastroni in pietra che facevano la loro bella figura – commenta una passante rovignese – poi negli anni Cinquanta dello scorso secolo, a qualcuno venne la brillante idea di coprirle con il bitume».

A questa persistente bruttura però si prospetta ora un rimedio: entro il primo semestre di quest’anno verrà infatti bandito il concorso per la stesura del progetto di ripavimentazione o ristrutturazione non solo di questa piazza, ma anche di quelle più piccole ad essa collegate.

Maltempo: danni e disagi dall’Istria al Quarnero


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Le auto parcheggiate sulle rive di Abbazia salvate dai vigili del fuoco prima di finire in mare (foto da novilist.hr)

Domenica 06 marzo 2016 – Il mare più che agitato da un fortissimo venti di scirocco e la pressione dell’aria bassa hanno causato sabato sera grossi disagi, soprattutto lungo la costa della Regione litoraneo-montana, dove l’acqua del mare ha invaso strade e porti. I punti più critici sono stati i lidi Volosca, Abbazia e Laurana, con forti inondazioni che hanno comportato danni ingenti alle costruzioni e agli immobili situati in prossimità del mare. Insegne pericolanti, tegole, cartelli, lamiere, panchine divelte, gommoni affondati …. La furia del vento e del mare ha lasciato tracce dappertutto

La violenta sciroccata abbattutasi la notte scorsa sulle coste dell’Istria e del Quarnero ha provocato danni e non pochi disagi sia sul versante occidentale che su quello orientale della penisola. Nell’ Abbaziano una violenta mareggiata ha fatto finire in mare un’automobile che era parcheggiata in Lido. I Vigili del fuoco ne hanno tratte in salvo altre quattro che rischiavano di essere portate via dalle onde sempre più impetuose. Ingenti i danni. Stessa situazione anche a Volosca e a Laurana, dove le fortissime onde hanno portato via una macchina parcheggiata sul molo. Il fortissimo vento (che a momenti raggiungeva punte di 72 chilometri orari), ha provocato grossi disagi anche a Pola, a Umago a Orsera e in diverse località dell’Istria interna (Montona, Visignano, Gimino, Gallignana, Sanvincenti)

Umago – Per fortuna che la mareggiata è arrivata con lo scirocco e non con il libeccio, altrimenti stando ai pescatori più anziani sarebbero state disastrose. Sabata. Sabato dopo le ore 20,30, la costa è stata sommersa dall’acqua alta, con livelli da inondare la banchina del porto di Salvore, la strada Salvore-Umago all’altezza di Zambrattia, e le altre zone più in basso, come parte del porto di Umago.

Un fenomeno, quello dell’acqua alta accompagnata dallo scirocco e da un moto ondoso molto forte, che ha causato danni e disagi, ma non come quelli che avrebbero potuto succedere col libeccio.

  Le mareggiate di sud-ovest infatti, con il libeccio che qui viene chiamato “garbin” sono le più pericolose perché le onde con l’acqua alta non le ferma nessuno. Sono capaci di superare la diga foranea di Umago e addirittura quella del cementificio. A porto Salvore sono finite in mare le reti che si trovano suò molo, a Poioli le onde hanno superato la strada asfaltata portando la ghiaia a decine di metri dal bagnasciuga. Onde si dunque,  ma senza grossi danni. Ora c’è da pulire, ma non tanto riparare, con la consapevolezza che la mareggiata è arrivata fuori stagione e che con il libeccio sarebbe stato molto peggio. 

La sciroccata di sabato sera ha provocato danni anche nell’ Orserese e nel Cittanovese. La strada di Antenal, sommersa dall’acqua, per alcune ore è stata chiusa al traffico. Il forte vento si è fatto sentire pure nel Polese, dove le raffiche in alcuni momenti hanno superato gli 80 kilometri all’ora. 

Avviso per i tifosi dell’Inter – da FB Enrico Flavio Giangreco ha risposto a un commento su questo elemento.


Da Facebook : Enrico Flavio Giangreco  un commento sull’articolo della “Gazza”

Avviso per i tifosi dell’Inter. La prima pagina della Gazza, oggi, mostra il risultato di bilancio del club nerazzurro al 30 giugno 2015 pari a un rosso di 140 milioni di euro. A pag. 2, però, nel boxino dedicato alla Beneamata, si fa presente che su quel bilancio sia stato caricato il peso di costi diversi non ripetitivi (oneri non ricorrenti pari a 41,3 milioni di euro) per alleggerire il prossimo consuntivo al 30 giugno 2016. A ciò si aggiungono le ricche plusvalenze, per le cessioni di Kovacic e Guarin, che incideranno positivamente sul prossimo bilancio. Bisognerà, inoltre, verificare i fatturati dell’area sport business. E’ probabile che non si riuscirà a chiudere a -30 milioni di euro, come richiesto dalla Uefa, ma, secondo il regolamento, il pagamento di una seconda tranche di multa consentirebbe di partecipare alle competizioni europee come Champions League ed Europa League con i diversi introiti connessi, da quelli diretti a quelli derivanti. Per questo andare in Champions League sarebbe ancora più importante: velocizzerebbe la messa a posto dei conti. Anche per questo, ‪#‎cidobbiamocredere. PS: il fatto che io palesi la mia fede interista non toglie nulla alla capacità di verificare dei numeri, per gli inglesi i figure, altrimenti Marco Belinazzo de Il Sole 24 ORE non potrebbe scrivere di tutto ciò che riguarda, direttamente o indirettamente, il Napoli.

Swansea: Guidolin resta ricoverato


Francesco Guidolin (Castelfranco Veneto, 3 ottobre 1955) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico dello Swansea.

Con 555 panchine è al settimo posto nella classifica di presenze degli allenatori in Serie A.

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2 marzo 2016 – Francesco Guidolin è stato ricoverato in ospedale per un’infezione alle vie respiratorie e non potrà essere in panchina stasera nel match contro l’Arsenal

http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2016/03/04/swansea-guidolin-resta-ricoverato_5c0e05aa-1cb2-4ab9-80f9-e85feb7471c6.html

04 marzo 2016 – Guidolin resta ricoverato in ospedale – Lo Swansea: “Sta recuperando” 

Si prolunga il periodo di degenza in ospedale per Francesco Guidolin, che non siederà in panchina neppure nel prossimo incontro casalingo dello Swansea contro il Norwich. Ricoverato poche ore prima dell’impegno infrasettimanale contro l’Arsenal, le condizioni del tecnico non destano comunque preoccupazione. “Resta in buone condizioni e sta facendo progressi, ma i medici gli hanno consigliato di saltare il prossimo incontro per continuare il recupero. Resterà in ospedale per tutto il fine settimana”, ha fatto sapere il club gallese. Grazie alla vittoria di mercoledì all’Emirates Stadium, lo Swansea si è portato 6 punti sopra la zona retrocessione.

18 gennaio 2016 – Guidolin nuovo allenatore dello Swansea

Rapporto Greenpeace a cinque anni dal disastro nucleare


Fukushima, impatti su foreste e fiumi per centinaia di anni

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2016/03/04/fukushima-rilevate-mutazioni-e-dna-alterato-nelle-foreste_56e94c33-edb0-4147-b909-435d42caac23.html

L’impatto ambientale del disastro nucleare di Fukushima in Giappone, di cui fra pochi giorni ricorre il quinto anniversario, avrà conseguenze su foreste e fiumi che dureranno decenni, se non secoli. L’allarme arriva da un rapporto di Greenpeace Giappone, pubblicato oggi, secondo il quale scienziati hanno rilevato i primi segni di mutazioni ereditarie e di alterazioni nel Dna di diverse forme di vita nelle foreste, dagli alberi alle farfalle.

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11 marzo 2011 – Il disastro di Fukushima Dai-ichi è una serie di quattro distinti incidenti occorsi presso la centrale nucleare omonima, a seguito del terremoto e maremoto

L’associazione sottolinea che da studi scientifici – indipendenti e condotti da specialisti di Greenpeace – emergono le prime evidenze dei profondi impatti ambientali del disastro nucleare. Tra queste le elevate concentrazioni di radiazioni in nuove foglie e nel polline, l’apparente aumento di mutazioni nella crescita degli abeti con l’aumentare dei livelli di radiazione, e ancora mutazioni ereditarie in alcune popolazioni di farfalle e vermi con Dna danneggiato in zone altamente contaminate. Rilevata anche la contaminazione da cesio in pesci d’acqua dolce importanti dal punto vista commerciale.

Greenpeace Giappone ha da poco lanciato anche un’indagine sulla contaminazione radioattiva delle acque dell’Oceano Pacifico lungo le coste in un raggio di 20 chilometri dalla centrale nucleare.

1 marzo 2012 – ci lasciava Lucio Dalla


Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943Montreux, 1º marzo 2012) è stato un musicista, cantautore e attore italiano.

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Un estratto video del concerto di Lucio Dalla registrato nel dicembre del 1978 per la RSI – Radiotelevisione Svizzera Italiana. In questo concerto Dalla è sostenuto dal nucleo originario degli Stadio e dal chitarrista Ricky Portera

Lucio Dalla muore il 1º marzo 2012, stroncato da un infarto all’età di 68 anni (tre giorni prima del sessantanovesimo compleanno), in un hotel di Montreux, la cittadina svizzera dove si era esibito la sera precedente. Particolarmente profetica è l’ultima strofa della sua canzone Cara: “Lontano si ferma un treno/ ma che bella mattina, il cielo e’ sereno / Buonanotte, anima mia /adesso spengo la luce e così sia”. Dalla, infatti, muore la mattina di un primo marzo sereno, in un hotel che non dista che pochi passi dalla stazione ferroviaria di Montreux

 Iskra Menarini, storica vocalist di Lucio, omaggerà il grande cantautore nel giorno del suo compleanno, il 4 marzo, all’Auditorium Parco della Musica di Roma con una serata speciale. Durante l’evento, Iskra rivisiterà alcuni tra i più grandi successi di Dalla insieme a numerosi ospiti, che verranno resi noti nei prossimi giorni.

A 30 anni dal disastro del Challenger – e ricordiamo altri disastri nelle spedizioni spaziali


28 gennaio 1986 – 28 gennaio 2016  ricorreva il 30 anniversario del disastro del Challenger

Il 28 gennaio 1986 lo Space Shuttle Challenger esplose subito dopo il decollo dalla base di Cape Canaveral. Morirono tutti i sette astronauti a bordo. Tutto il mondo seguì in diretta con angoscia le immagini della tragedia. La causa fu il malfunzionamento a uno dei motori che fece disintegrare la navetta spaziale. Fu il più grave disastro in un programma spaziale Nasa fino ad allora per la Nasa, nell’incidente morirono: Dick Scobee, Michael J. Smith, Judith Resnik, Ellison Onizuka, Ronald McNair e Greg Jarvis. Assieme a loro c’era anche Christa McAuliffe, la prima insegnante a partecipare a un programma spaziale per il progetto “Teacher in space“. Dopo l’incidente, le parole del presidente Reagan commossero il mondo. La Nasa li ricorda oggi, dopo 30 anni, assieme agli altri astronauti deceduti nelle missioni spaziali dagli anni ’60

Equipaggio:

Challenger_flight_51-l_crew[1]Equipaggio del STS-51-L.: Prima fila da sinistra a destra: Michael John Smith, Dick Scobee e Ronald McNair. Seconda fila da sinistra a destra: Ellison Onizuka, Christa McAuliffe, Gregory Jarvis e Judith Resnik

  • Comandante (CMD): Dick Scobee – pilotò la missione STS-41-C del Challenger durante la quale venne messo in orbita un satellite e ne venne riparato un altro.
  • Pilota (PLT): Michael J. Smith (primo volo) – veterano della guerra del Vietnam, ricevette numerose decorazioni per il combattimento tra cui la Distinguished Flying Cross.
  • Specialista di missione 1: Judith Resnik – fu una specialista di missione nella missione inaugurale STS-41-D del Discovery.
  • Specialista di missione 2: Ellison Onizuka – ingegnere di volo dell’aeronautica militare, volò nella missione STS-51-C con il Discovery, la prima missione dello Space Shuttle per il Dipartimento della Difesa.
  • Specialista di missione 3: Dr. Ronald McNair – fisico dello Hughes Research Laboratories, volò anche nella missione STS-41-B.
  • Specialista del carico 1: Greg Jarvis – capitano della Air Force e membro dello staff della Hughes Aircraft.
  • Specialista del carico 2: Christa McAuliffe – selezionata per essere la prima insegnante in un programma spaziale, nell’ambito del progetto Teacher in Space.

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Targa in memoria degli equipaggi del Challenger e del Columbia al KSC.

Causa dell’incidente: Per diverse ragioni gli SRB sono fabbricati in 4 diversi segmenti, che vengono inviati dal costruttore a Cape Canaveral dove vengono assemblati sul posto. Tra ogni segmento è presente una giunzione detta “field joint” (letteralmente: “giunto da campo”), sigillata con due O-ring.

L’incidente del Challenger avvenne a causa della rottura del field joint del SRB di destra, che permise ai gas sotto pressione e ad alta temperatura e alle fiamme di fuoriuscire dall’O-ring e toccare il serbatoio esterno, provocando un cedimento strutturale.

Col senno di poi è chiaro che i field joint furono progettati male, ma non avrebbero probabilmente causato un problema così grave se il Challenger fosse decollato alle normali temperature della Florida (superiori a 10 °C). Il cedimento venne causato quindi dalla combinazione della cattiva progettazione e delle basse temperature dell’ultima missione. Gli ingegneri del costruttore Morton Thiokol degli SRB erano a conoscenza del problema e avvertirono di non effettuare il lancio, ma questi avvisi non furono comunicati adeguatamente alla NASA.

LA TRAGEDIA DELLO SHUTTLE COLUMBIA

Il disastro dello Space Shuttle Columbia è l’incidente che causò la perdita dello Space Shuttle Columbia il 1º febbraio 2003, nel corso della missione STS-107 partita il 16 gennaio dello stesso anno. La navicella si disintegrò nei cieli del Texas durante la fase di rientro nell’atmosfera terrestre. Tutti e sette gli astronauti a bordo morirono. Fu la seconda volta che uno Space Shuttle veniva perso durante una missione: la prima coinvolse lo Space Shuttle Challenger nel 1986.

Equipaggio:

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  • Comandante: Rick Husband, colonnello dell’US Air Force e ingegnere meccanico, aveva già pilotato uno Space Shuttle durante il primo aggancio alla Stazione Spaziale Internazionale;
  • Pilota: Willie McCool, capitano di fregata della US Navy;
  • Specialista di missione: Kalpana Chawla, indiana di nascita, tecnico ed ingegnere aerospaziale alla sua seconda missione spaziale;
  • Responsabile del carico: Michael Anderson, tenente colonnello dell’US Air Force e fisico, aveva in carico la parte scientifica della missione;
  • Specialista di missione: Laurel Clark, capitano di vascello della Marina statunitense e medico di bordo. Essendo zoologa, Clark lavorava a diversi esperimenti biologici;
  • Specialista di missione: David Brown, capitano di vascello della marina statunitense, addestrato come pilota e medico di bordo. Brown lavorava a diversi esperimenti scientifici;
  • Specialista del carico: Ilan Ramon, esperto elettronico, colonnello dell’aviazione israeliana e primo astronauta israeliano.

Il 26 agosto, la commissione inviò il suo rapporto sull’incidente. Esso confermava che la causa primaria era da attribuire ad una breccia nel bordo anteriore dell’ala sinistra e criticava aspramente i processi decisionali (decision-making) e di valutazione del rischio (risk assessment) della NASA. Il rapporto concluse che i processi e la struttura organizzativa erano sufficientemente allentati da compromettere la sicurezza, indipendentemente dalle persone che occupavano i posti chiave nei processi decisionali. Ad esempio, lo Shuttle Program Manager era il responsabile per la sicurezza, la puntualità dei lanci e il contenimento dei costi, che spesso sono obiettivi in conflitto tra loro. La commissione rilevò che la NASA aveva accettato delle deviazioni rispetto ai normali criteri di progettazione come “normali” quando si presentavano in molti lanci e non portavano a conseguenze fatali. Tra esse fu rilevato il conflitto tra le specifiche del sistema di protezione termico, che non era stato progettato per sostenere danni da impatto significativi, e i frequenti impatti che avvenivano durante i voli. La commissione espresse raccomandazioni riguardanti un significativo cambiamento nei processi e nella cultura della sicurezza.

Apollo 1

Apollo 1 è il nome ufficiale dato alla missione mai volato Apollo / Saturn 204 (AS204).

Apollo 1 è il nome assegnato alla navicella Apollo/Saturn 204 (AS-204) dopo che venne distrutta dal fuoco il 27 gennaio 1967 durante un’esercitazione, al Pad 34 in cima al razzo Saturno IB. Morirono tutti i membri dell’equipaggio, composto dagli astronauti selezionati per iniziare il programma Apollo: il pilota comandante Virgil I. Grissom, il pilota maggiore Edward H. White e il pilota Roger B. Chaffee.

Equipaggio

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Pilota Comandante Virgil I. “Gus” Grissom
Pilota Maggiore Edward H. White II
Pilota Roger B. Chaffee

La Spezia, trovate 13 tonnellate di Eternit in area industriale


29 Febbraio 2016

Fonte: http://video.gelocal.it/iltirreno/cronaca/la-spezia-trovate-13-tonnellate-di-eternit-in-area-industriale/57953/59186

La Guardia di Finanza di Sarzana, La Spezia, ha sequestrato un’area industriale di oltre 20mila metri quadrati tra Sarzana e Castelnuovo Magra. Al suo interno i militari hanno trovato 13 tonnellate di amianto. Il complesso era stato costruito tra gli anni 80 e 90, prima dell’entrata in vigore della normativa che ha vietato l’utilizzo dell’amianto nelle costruzioni e veniva utilizzato per la lavorazione del marmo. Nel 2012 la struttura era stata venduta a un’azienda di Carrara, ma successivamente lasciata in stato di abbandono. Ecco le immagini del sopralluogo della Finanza