Presto ricetta elettronica con validità in tutte le regioni


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http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2016/01/02/presto-ricetta-elettronica-con-validita-in-tutte-le-regioni_d54bc13a-a978-4aa0-bcb6-16511d096cce.html

Via libera, con il nuovo anno, alla possibilità di ottenere farmaci prescritti con ricetta elettronica in tutte le farmacie italiane, anche in quelle al di fuori della propria regione di residenza. E’ appena entrato in vigore il decreto che regolamenta il passaggio dalle prescrizioni cartacee a quelle dematerializzate.  La novità per il cittadino è che potrà, quando il sistema andrà a regime ovvero quando sarà pronto un software per il calcolo dei diversi ticket regionali, ottenere il farmaco prescritto dal medico anche qualora si trovasse, in villeggiatura o per lavoro, al di fuori dei propri confini regionali.promemoria_ricetta[1] 

Il Dpcm del 14 novembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre, prevede che il prelievo dei medicinali, inclusi nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) prescritti su ricetta farmaceutica dematerializzata a carico del Servizio sanitario nazionale, possa essere effettuato in qualsiasi farmacia pubblica e privata convenzionata del territorio italiano.  La sincronizzazione della prescrizione del medico da un lato e di erogazione da parte del farmacista dall’altro, consentono di controllare l’appropriatezza e di ridurre eventuali falsificazioni.  Ma per il cittadino sarà una “una grande novità anche dal punto di vista pratico, perché l’attuale normativa prevede la spendibilità della ricetta solo all’interno della propria regione”, spiega Daniele D’Angelo, direttore generale di Promofarma, società di Federfarma dedicata a seguire il percorso di digitalizzazione. “Ci vogliono però – conclude – dei tempi tecnici, presumibilmente qualche mese, affinché diventi realtà”.

La Befana del WWF dice no al carbone


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05 gennaio 2016  –  Fonte: http://www.wwf.it/news/notizie/?20340

Il carbone dolce che la Befana porta tradizionalmente ai bambini il 6 gennaio è l’unico carbone che piace all’ambiente, mentre il vero carbone è un combustibile  fossile che minaccia la nostra salute e il clima ricorda il WWF. Come riporta il dossier curato dalla campagna del WWF ‘No al carbone, si al futuro’, a parità di energia prodotta questo combustibile fossile rilascia in atmosfera, nei terreni e nelle acque, le maggiori quantità di inquinanti ed è inoltre la principale minaccia per il clima del pianeta, visto che le emissioni di CO2 provenienti dalla combustione del carbone arrivano a essere del 30% superiori a quelle del petrolio e del 70% superiori a quelle del gas naturale.
Per il 2016 il WWF chiede al Presidente del Consiglio Renzi un piano di rapida uscita dal carbone che preveda tappe precise e disincentivi che impediscano agli operatori di privilegiare l’uso delle centrali a carbone che emettono più CO2.

Sul sito dedicato alla campagna del WWF è pubblicata la recente edizione del rapporto ‘Carbone: un ritorno al passato inutile e pericoloso’ dove si legge che ‘attualmente in Italia sono in funzione 12 centrali a carbone alcune delle quali sono vecchie, usano tecnologie obsolete e sono attive nel bel mezzo di aree urbane densamente abitate. Questi impianti nel 2014 hanno contribuito a soddisfare solo il 13,5% del consumo interno lordo di energia elettrica con circa  43.455 GWh, ma hanno emesso oltre 39 milioni di tonnellate di CO2 corrispondenti a quasi il 40% di tutte le emissioni del sistema elettrico nazionale.

E’ il carbone tra tutti i combustibili fossili quello che minaccia di più la nostra salute, rilasciando in atmosfera, nei terreni e nelle acque le maggiori quantità di inquinanti a parità di energia prodotta, oltre ad essere la principale minaccia per il clima del pianeta.

Se si chiudessero tutte le centrali elettriche alimentate a carbone in Europa si eviterebbero oltre 18.200 morti ogni anno, si risparmierebbero 2.100.000 giorni di cure farmacologiche e fino a 42,8 miliardi di euro l’anno in costi sanitari, secondo l’associazione europea Heal – Healt and Enviroment Alliance.  L’Italia, con una potenza elettrica installata di circa 122 GW, a fronte di una punta massima della domanda di quasi 59,4 GW (raggiunta il 21 luglio 2015 a causa delle condizioni di caldo eccezionale), ha una sovrabbondanza di centrali termoelettriche (overcapacity) che fa sì che già oggi gli impianti funzionino a scartamento ridotto, con un assurdo aggravio di costi per i cittadini. Il nostro Paese, quindi, può e deve abbandonare gli impianti a carbone,  puntando su efficienza energetica, fonti rinnovabili, sistemi di accumulo e reti elettriche  intelligenti.

Cinema, è morta Silvana Pampanini


Silvana Pampanini (Roma, 25 settembre 1925 – Roma, 6 gennaio 2016) è stata un’attrice cinematografica italiana che ha goduto di una grande notorietà negli anni cinquanta.

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È morta Silvana Pampanini. La diva del dopoguerra, la soubrette del cinema italiano, la bellezza in bicicletta, la «cotta» di Totò, aveva 90 anni. In ottobre era stata colpita da un malore, da allora non era mai uscita dall’ospedale Gemelli di Roma.

Una scena dal film IL TASSINARO, del 1983 con Alberto Sordi e Silvana Pampanini