Un breve ricordo di Stefania Rotolo


Stefania Rotolo (Roma, 23 febbraio 1951 – Roma, 31 luglio 1981) è stata una cantante, conduttrice televisiva e ballerina italiana.

Stefania Rotolo – Cocktail d’amore (programma TV “Ieri Oggi” RAI)

Discografia – Singoli

  • 1977 – Toccami/Piccolo slam
  • 1977 – Go!!!/W Poncho
  • 1978 – Spaccotutto/L’amore è nell’aria
  • 1979 – Cocktail d’amore/Disco tic
  • 1979Marameo/Marameo (versione strumentale)

Album

  • 1977 – Uragano Slam

UNA COPPIA INEDITA PER IL POMERIGGIO MUSICALE DI RAIUNO. ED E’ SUBITO UN SUCCESSO DI ASCOLTI E DI VENDITE DISCOGRAFICHE. 1976

Omaggi a Stefania Rotolo

Dopo la morte della Rotolo, nel 1981, Renato Zero, suo amico da lunga data, le dedicò il brano Ciao Stefania, da lui scritto insieme al compagno della showgirl, Marcello Mancini. Nel 1984 è stato istituito il Premio Stefania Rotolo, un concorso di danza moderna dedicato alla show girl. Nel 2001 la canzone Cocktail d’amore è stata inserita nella colonna sonora del film Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek. Nel 2002 è stato trasmesso da Rai 2 lo show televisivo Cocktail d’amore, esplicitamente dedicato alla sua memoria. La stessa sigla iniziale del varietà è una cover del brano omonimo, interpretata per l’occasione dalla conduttrice Amanda Lear. Proprio grazie a questa trasmissione i media tornano a parlare di Stefania dopo anni di silenzio intorno alla sua figura.

RaiStoria – CIAO STEFANIA – Tributo a Stefania Rotolo

La sera di lunedì 1º agosto 2011 è stato trasmesso da RaiStoria, in occasione del trentennale dalla morte, un documentario omaggio alla soubrette dal titolo “Ciao Stefania” che ha ripercorso le tappe più significative della carriera dell’artista con numerosi filmati dell’epoca di trasmissioni, sia a colori che in bianco e nero, che la vedevano protagonista. Il 2 settembre 2011 Siglandia ha pubblicato il doppio cd “Super Video Stars”, dedicato alla memoria di Stefania e del suo compagno e autore Marcello Mancini. La raccolta, che racchiude per la prima volta in digitale e da master 33 sigle e canzoni originali TV pubblicate dalla EMI Italiana tra il 1978 e il 1982, contiene i brani di Stefania “Disco Tic”, “Cocktail d’amore”, “Marameo” e anche le basi musicali originali di queste ultime due.

Addio al papà della moka …………..


Addio al papà della moka
Muore a 93 anni Renato Bialetti

Era il 1965 ed andava in onda nei cinema, non si tratta della famosa moka ma di un elettrodomestico che forse non ebbe molto successo in un mercato già ampiamente inflazionato dal marchio di numerose multinazionali.

Nel 1933 con l’invenzione della Moka Express, Bialetti ha rivoluzionato il modo di fare il caffè all’italiana interpretandone la creatività, la cultura e la passione. Oggi come allora, Bialetti porta a casa tua i migliori prodotti, per esaltare il piacere di stare insieme e il gusto del caffè più autentico

C’era una volta il Capitano Picchi


C’era una volta il Capitano Picchi

15 dicembre 2015 – articolo completo:

http://www.rossodisera.info/prima-pagina/armando-picchi-milano-e-radio-popolare-celebrano-il-capitano-dellinter-piu-bella/

Armando Picchi, Milano e Radio Popolare celebrano il capitano dell’Inter più bella.armando-picchi-675[1]

Un uomo. Un giocatore. Un capitano. Armando Picchi è stato questo ed è stato tanto altro. È stato Livorno ed è stato l’Inter più bella, quella della filastrocca degli 11 nomi cara a Nanni Moretti. Sono passate 44 primavere dalla sua morte, giunta prematuramente quando, 35enne, aveva da poco inaugurato la carriera da allenatore. Picchi iniziò a giocare con la squadra della sua città: “La prima volta che ho indossato la maglia del Livorno mi sono sentito nudo perché la mia pelle era amaranto” disse.

La gloria arrivò in nerazzurro, colori con i quali esordì nel 1960. Da terzino, libero e capitano fu il segreto meglio nascosto dei trionfi del Mago Herrera, con cui vinse tre scudetti, due Coppe dei Campioni e altrettante Intercontinentali. Armando Picchi è un patrimonio del calcio e un simbolo di Livorno, una città unica nei suoi pregi e i suoi difetti. La sua figura sarà celebrata giovedì 17 dicembre a Milano, durante la campagna abbonamenti lanciata per i 40 anni di Radio Popolare.Ecc……..

7 Dicembre 2015 – Giovanna d’Arco


La Prima della Scala sarà trasmessa in diretta in diversi punti della città, Lunedì 7 Dicembre ore 18.00

Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero fino a esaurimento dei posti, salvo dove diversamente indicato
Zona 1  – Teatro dal Verme  – Muba Museo dei bambini – Rotonda della Besana  – Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II  – Casa Circondariale di Milano San Vittore (ingresso riservato) – Triennale – Salone d’Onore
Zona 2  – Auditorium Gaber della Regione Lombardia – Refettorio Ambrosiano (ingresso riservato)
Zona 3 – Auditorium Valvassori Peroni  – Spazio Oberdan
Zona 4  – Wow Spazio Fumetto  – Circolo Mondini
Zona 5  – ATIR Teatro Ringhiera   – Opera Cardinal Ferrari
Zona 6  – Barrio’s – Piazza Donne Partigiane  – MUDEC
Zona 7  – Spazio Teatro 8  – Teatro Rosetum
Zona 8  – Teatro IN-Stabile interno alla II Casa di reclusione di Milano Bollate
– Casa delle Associazioni e del Volontariato

Zona 9  – Teatro della Cooperativa presso Salone 4 marzo 1894  – MIC Museo Interattivo del Cinema

Giovanna d’Arco al cinema

La Prima del 7 dicembre sarà trasmessa nei seguenti circuiti cinematografici.
In diretta:  Italia: 01 DISTRIBUTION

Estero: CÔTÉ DIFFUSION: Francia
CASTELAO PICTURES: Spagna
20TH CENTURY FOX: Germania 

 In differita:
 SD KOREA: Repubblica di Corea
SONY LIVESPIRE: Giappone
ABRAMORAMA: Usa
PALACE ENTERTAINMENT: Australia
 

Alla Scala il 2016 si inaugura con Puccini


Teatro-alla-Scala-8[1]

Sarà un’opera di Giacomo Puccini a inaugurare la stagione 2016/2017 del Teatro alla Scala di Milano: a svelarlo è stato il sovrintendente Alexander Pereira. “Posso solo dirvi che sarà un grande titolo”, ha precisato Pereira. Si parla di Madama Butterfly. L’ultima volta che un’opera di Puccini inaugurò la stagione scaligera fu nel 1983 con la ‘Turandot’, titolo già ripreso a maggio per l’apertura della stagione di Expo.

milano_scala_disavanzo_contributo_soci[1]

Arriva la regia unica, si realizza il piano Infront


Per una ottima telecronaca ci deve essere una perfetta intesa fra il telecronista e la regia. Ma spesso c’è una mancata intesa fra  il telecronista di turno e la regia. Ma pochi sanno che  in seguito di un’ accordo fra la LEGA CALCIO e la Società INFRONT che è la società che è titolare della produzione e della regia unica delle partite del nostro campionato. La società affida la regia scegliendo fra un gruppo di professionisti che fanno capo a POPI BONNICI.

Fonte : http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/07/28/arriva-la-regia-unica-si-realizza-il-piano-infront38.html

IL CASO/UN POOL CONTROLLERÁ E SCEGLIERÁ LE IMMAGINI DA MANDARE IN ONDA.IN ARRIVO ANCHE UN CANALE PER LE PARTITE ON LINE

“Arriva la regia unica, si realizza il piano Infront”

IL regista occulto del calcio tricolore diventa, alla fine, anche il regista ufficiale. La Lega Calcio ha approvato il piano sponsorizzato da Infront Italia – grande fratello del pallone italiano – per sfilare la regia delle partite di Serie A a Sky e Mediaset, cui erano affidate fino ad oggi per questioni di indipendenza e competenza. Da quest’anno la scelta delle inquadrature e dei replay del massimo campionato sarà gestita da un pool di professionisti (teoricamente) indipendenti, coordinati secondo indiscrezioni da Popi Bonnici, ex-Mediaset e uno dei nomi “storici” del settore. Ecc.

La rivoluzione era nell’aria già dallo scorso febbraio, quando il super manager del Milan – e super-sponsor di Infront – Adriano Galliani aveva attaccato frontalmente i registi di Sky e la Juventus per il gol in presunto fuorigioco di Tevez nella partita con i rossoneri. I bianconeri sono l’unica società, con il Napoli, a gestire in proprio le immagini e il n. 1 del Diavolo li aveva accusati allora di «non aver mandato in onda il replay dell’azione incriminata ». Sembrava una delle classiche polemiche della domenica sera. Invece no…………..

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/07/28/arriva-la-regia-unica-si-realizza-il-piano-infront38.ht

 

Web TV – Il 10 settembre torna ‘Obiettivo Inter’! Dalle 20 alle 21.30 su InterTV.it, la prima Web TV degli Interisti


http://intertv.it/index.php/web-tv/3362-il-10-settembre-torna-obiettivo-inter-dalle-20-alle-21-30-su-intertv-it,-la-prima-web-tv-degli-interisti.html

Web TV Il 10 settembre torna ‘Obiettivo Inter’! Dalle 20 alle 21.30 su InterTV.it, la prima Web TV degli Interisti

Categoria: Web TV Pubblicato Mercoledì, 09 Settembre 2015 01:49

image

Giovedì 10 settembre, a 5 anni dalla prima diretta di InterTV, tornano le trasmissioni di InterTV.it, la prima Web TV degli Interisti. Si parte con ‘Obiettivo Inter’, il talk show dell’Interista, con diverse novità: mezz’ora in più di diretta e un nuovo orario: dalle 20 alle 21.30.

Venerdì la seconda puntata, per entrare subito in clima derby!

La prossima settimana si riprende a pieno regime, ma intanto ripartiamo con le prime due puntate di giovedì e venerdì, con tante sorprese, che sveleremo nel corso delle trasmissioni, ma anche conferme: i ragazzi della redazione, le nostre conduttrici, gli ospiti, i vostri sms, whatsapp e il ritorno delle telefonate per approfondire, come sempre, tutti i temi dell’attualità nerazzurra.

Appuntamento a giovedì 10 settembre, dalle 20 alle 21.30 su http://www.intertv.it.

A presto e sempre forza Inter

gustiamoci la puntata di “Obiettivo Inter” del 17 luglio 2015

Tre Signori


  Tre Signori”, il nuovo singolo di Enrico Ruggeri.

GaberIannacciFaletti

Con questo brano, l’artista ha voluto rendere omaggio a tre grandi personalità della musica e della cultura italiana: Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti. Enrico ha raccontato di averli immaginati in un universo parallelo al nostro, dove continuano a muoversi senza perdere le loro attitudini, “giocano tra loro, parlano e fanno musica, strappandosi sorrisi che, in qualche modo, tornano benefici a nutrire le nostre anime”.

Ruggeri, che ha scritto musica e parole di “Tre Signori”, ha presentato il brano sul palco dell’Ariston durante la serata finale del Festival di Sanremo.

Una folla per l’addio a Faletti


Asti: I funerali nella chiesa della Collegiata di San Secondo

In centinaia hanno sfilato al teatro Alfieri di Asti per rendere omaggio a Giorgio Faletti, l’artista morto venerdì scorso per un male incurabile. Decine di amici, conoscenti ma soprattutto ammiratori, gente comune.  La camera è rimasta aperta fino alle 14. Nel pomeriggio i funerali che si tengono nella chiesa della Collegiata di San Secondo, sempre nella sua Asti, che ha proclamato il lutto cittadino.

In migliaia per dire addio all’artista astigiano

0462291e635d052e2a6ceb2c2436264[1]

Lunghi applausi hanno accolto nel centro di Asti il feretro di Giorgio Faletti arrivato nella chiesa della Collegiata di San Secondo dove saranno celebrati i funerali. Il corteo funebre ha lasciato il Teatro Alfieri, dove era allestita la camera ardente, per raggiungere la vicina chiesa. Due ali di folla hanno salutato con lunghi applausi il passaggio del feretro. Affollata la chiesa, così come è gremita la piazza antistante.

 

 

È morto Giorgio Faletti, scrittore, cantante ecc.


“Cari amici, a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia”

Faletti3

Giorgio Faletti 2Stroncato da un tumore, l’artista astigiano aveva 63 anni. Dal “Drive in” televisivo ai tanti Festival di Sanremo (dove sfiorò la vittoria con “Signor tenente”), dai thriller diventati best seller al cinema, una carriera all’insegna dei continui cambiamenti

Faletti

Faletti era nato ad Asti il 25 novembre del 1950. Con lui scompare una figura unica, irripetibile, amabilmente eccentrica di versatilità artistica. Perché Faletti è stato cabarettista, attore, cantante, scrittore, compositore di musiche, paroliere, sceneggiatore, persino pittore. La favola della sua popolarità nasce però dall’ironia grottesca: quella delle gag surreali scolpite nella memoria televisiva del Drive In, nel bel mezzo degli anni Ottanta, quando interpreta Vito Catozzo e altre maschere paradossali dell’Italietta.

Una laurea, un palcoscenico. Uomo di spettacolo, di cultura e di buona sensibilità – Faletti era laureato in Legge – esordisce come cabarettista nel locale cult della comicità senza rete, faccia a faccia con il pubblico: il Derby di Milano. Sono gli anni Settanta, quelli formidabili per il cabaret e in particolare per quel palcoscenico milanese, dove in quelle stagioni si avvicendano giovani anticonformisti dell’intrattenimento come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi, Francesco Salvi. In televisione si fa notare come spalla di lusso di Raffaella Carrà ai tempi di Pronto Raffaella. Ma è il 1985 l’anno topico, il prologo della sua popolarità (che non verrà mai meno, malgrado le mille trasformazioni artistiche) quando Faletti interpreta uno dei personaggi centrali del Drive In di Antonio Ricci, fucina di talenti e spettacolo innovativo, decisamente fuori dagli schemi dell’epoca.

 

 

Micheal Fox rifà “Johnny B.Goode”


14 novembre 2011 >Corriere della Sera > Spettacoli > Michael J.Fox imbraccia la chitarrae rifà «Johnny B.Goode» 26 anni dopo – Di Elmar Burchia

Michael J.Fox imbraccia la chitarra
e rifà «Johnny B.Goode» 26 anni dopo

L’esibizione dell’attore protagonista di «Ritorno al futuro» alla serata di beneficenza della sua Fondazione dedicata alle cure contro il Parkinson 

http://video.corriere.it/michael-j-fox-suona-johnny-b-goode-come-ritorno-futuro/2fdc0402-0ea7-11e1-98bb-351bac11bfea

MILANO – Sono trascorsi ventisei anni dall’indimenticabile primo capitolo del film cult Ritorno al Futuro. Durante l’annuale serata di beneficenza della Michael J. Fox Foundation la più grande fondazione non profit al mondo interamente dedicata alla ricerca di una cura, l’attore hollywoodiano – oggi cinquantenne – ha preso nuovamente in mano la famosa chitarra rossa, la Gibson 1963 ES-345TD, e si è cimentato nel memorabile assolo.

JOHNNY B. GOODE – Chi non ricorda Marty McFly alla festa da ballo del liceo nel 1955 mentre esegue Johnny B. Goode (brano di Chuck Berry del 1958) travolgendo letteralmente il pubblico in sala? Ebbene, il piccolo grande attore di origine canadese, che rivelò al mondo di avere il Parkinson nel ’98 (sette anni dopo la diagnosi) ha rifatto ora la stessa scena sul palco del Waldorf-Astoria di New York in occasione dell’evento per la raccolta di fondi della sua fondazione. La serata, intitolata «A Funny Thing Happened on the Way to Cure Parkinson’s», ha visto la partecipazione di amici e star dello showbiz. Ma a catturare i presenti è stata la favolosa performance di Michael J. In realtà nella pellicola del 1985 l’attore aveva solo fatto finta di suonare quel pezzo (era tutta opera dei musicisti dietro alle sue spalle e della post-produzione). Tuttavia, negli anni Fox ha imparato ad eseguire la canzone nonostante la grave malattia. Infatti, già nel 2008 ad un evento simile si era esibito con lo stesso brano assieme ai mitici The Who. Il cinquantenne, che attualmente recita ancora in qualche serie tv impersonando se stesso, continua ad impressionare il mondo con la sua abilità e la sua determinazione.