Articolo di alessandro54, realizzato con l’ausilio di ChatGPT, AI di OpenAI.
A parte il Presidente Mattarella, che non manca mai di ricordare l’importanza della sicurezza e della dignità del lavoro, le altre cariche istituzionali sembrano assenti. Dove sono? Possibile che davanti a tante tragedie, settimana dopo settimana, si scelga il silenzio?
E non faccio distinzioni politiche: la responsabilità è di tutti. Anche i sindacati, un tempo voce forte e punto di riferimento dei lavoratori, oggi appaiono troppo remissivi, quasi timorosi di disturbare. Ma di fronte a chi muore per portare a casa lo stipendio, non bastano le parole di circostanza o le commemorazioni.
Sarebbe ora di muoversi davvero, di tornare a chiedere con forza i nostri diritti, come si faceva una volta, quando il lavoro era un valore sacro e la sicurezza una battaglia quotidiana, non un tema da convegno.
Serve rispetto, serve impegno, serve coraggio. Perché dietro ogni numero, ogni “incidente”, c’è una vita spezzata e una famiglia che non potrà più tornare alla normalità.
La visita al sito del Bois du Cazier insieme ai reali del Belgio
Marcinelle (Belgi, 21 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarellaha incontrato i familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle, visitando il sito di Bois du Cazier insieme ai reali del Belgio, dove l’8 agosto 1956 si consumò una delle più gravi tragedie minerarie della storia, quando nella miniera di carbone si sviluppò un incendio che causò una strage: morirono 262 minatori, 136 erano italiani.
Il capo dello Stato, nella seconda tappa della sua visita in Belgio, ha partecipato a una cerimonia commemorativa per le vittime e ha deposto una corona, prima di incontrare anche alcuni minatori superstiti di quella tragedia. Il “ricordo di quella tragedia è perenne”, ha detto Mattarella durante la sua visita, sottolineando che deve essere però “un monito per la storia del nostro lavoro”.
E proprio nella giornata in cui si sono aperti alla Camera gli Stati generali della Salute e sicurezza sul lavoro, il capo dello Stato, nel suo messaggio di saluto, ha invitato a una “alleanza” tra istituzioni, imprese, lavoratori e parti sociali per interrompere quella che ha definito una “sequela quotidiana” di incidenti e decessi sul lavoro.
Una proposta trasversale presentata al Parlamento europeo da Pd-Fdi e Fi ha chiesto di dedicare l’8 agosto, giorno della tragedia di Marcinelle, alla giornata europea della memoria per le vittime sul lavoro.
Il Bologna FC ha diffuso una nota ufficiale in cui informa che l’allenatore Vincenzo Italiano è stato ricoverato al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi a causa di una polmonite a verosimile eziologia batterica, non collegata al Covid.
L’allenatore rossoblù si trova nel reparto di pneumologia, diretto dal professor Stefano Nava, dove è stato necessario iniziare una terapia antibiotica specifica.
Ricovero di cinque giorni e condizioni in miglioramento – Secondo quanto comunicato dal club, Italiano resterà circa cinque giorni in regime di ricovero ospedaliero, durante i quali sarà costantemente monitorato dallo staff medico del Sant’Orsola. Le condizioni cliniche del tecnico sono descritte come “in lento miglioramento”, segno che la terapia sta dando i primi effetti positivi.
“La situazione è sotto controllo – si legge nella nota – e seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni in base all’evoluzione del quadro clinico.”
Il messaggio del club: “A Vincenzo i migliori auguri di pronta guarigione” – Il Bologna FC 1909 ha voluto rivolgere un pensiero affettuoso al proprio allenatore:
“A Vincenzo vanno i migliori auguri di pronta guarigione da parte di tutto il Club.”
Un messaggio semplice ma sentito, che testimonia la vicinanza della società, dello staff e della squadra a Italiano, arrivato in estate sulla panchina rossoblù e protagonista di un ottimo inizio di stagione.
L’équipe del professor Nava e la gestione del caso – Il reparto di pneumologia del Sant’Orsola, diretto dal professor Stefano Nava, è uno dei centri di riferimento nazionali per le malattie respiratorie e infettive. La decisione di ricoverare l’allenatore è stata presa per garantire un monitoraggio costante della risposta alla terapia antibiotica e ridurre i tempi di recupero.
Fonti interne all’ospedale confermano che le condizioni del tecnico non destano particolare preoccupazione e che il decorso clinico si sta svolgendo regolarmente.
La squadra e i tifosi gli dedicano un pensiero – Nelle ultime ore, molti tifosi rossoblù hanno espresso messaggi di sostegno sui social, augurando una pronta guarigione al tecnico. Anche alcuni giocatori hanno condiviso storie e post con l’hashtag #ForzaVincenzo, a testimonianza del clima di affetto che circonda l’allenatore.
In attesa del suo rientro, gli allenamenti proseguono regolarmente sotto la supervisione dello staff tecnico, che continuerà a seguire il programma stabilito da Italiano.
L’auspicio del club: “Tornerà presto con noi” – Dalla società trapela ottimismo: “Il mister è forte e sta reagendo bene – spiegano fonti interne –. L’obiettivo è che possa tornare presto sul campo, ma senza affrettare i tempi.” Tutti a Casteldebole, dai dirigenti ai giocatori, si sono stretti attorno a lui, con l’auspicio di rivederlo presto a guidare la squadra.
Il Bologna conferma che verranno forniti nuovi aggiornamenti nei prossimi giorni, in base all’evoluzione delle condizioni cliniche e ai tempi di recupero stimati dai medici.
Il messaggio del capo dello Stato per la seconda edizione degli stati generali sulla salute e sicurezza sul lavoro in corso alla Camera
“Un lavoro non è vero se non è anche sicuro. La garanzia dell’attuazione di questo principio richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese, lavoratori e parti sociali un’alleanza capace di superare le differenze per perseguire obiettivi condivisi, servono un’alleanza per la sicurezza sui luoghi di lavoro, sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori non sono ammesse scorciatoie“. A dirlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alla seconda edizione degli stati generali sulla salute e sicurezza sul lavoro in corso alla Camera.
“Obiettivi – aggiunge – che devono guidare ogni scelta e ogni politica del lavoro. Auspico che da queste giornate emergano impegni concreti a questo scopo. Strategie di sviluppo e competitività del nostro paese non passano dall’allentamento delle tutele dei lavoratori“.
Il capo dello Stato aggiunge: “La seconda edizione degli stati generali sulla salute e sicurezza sul lavoro rappresenta l’occasione per riaffermare con rinnovata determinazione l’impegno a non arrendersi di fronte a incidenti e decessi sul lavoro. E una sequela quotidiana che ci richiama drammaticamente ogni giorno a quanto sia urgente intervenire. La tutela dei lavoratori costituisce la prima forma di giustizia nel lavoro parte integrante del diritto di ogni donna e uomo, svolgere un’attività, dignitosa e protetta, un lavoro non è vero se non è anche sicuro“.