Il mezzo stava tornando dalle Cascate del Niagara, a bordo oltre 50 persone
Un autobus turistico che stava tornando a New York City dalle Cascate del Niagara si è schiantato sulla I-90 vicino a Pembroke, a circa 25 miglia a est di Buffalo. Secondo la polizia ci sarebbero morti e feriti, tra cui bambini. Non è ancora chiara la causa dell’incidente. L’autobus si è ribaltato dopo aver perso il controllo per “ragioni sconosciute“, ferendo diverse persone, ha dichiarato il portavoce della polizia dello Stato di New York, James O’Callaghan, in una conferenza stampa, come riporta Cnn.
A bordo dell’autobus c’erano oltre 50 persone. O’Callaghan ha detto che diverse persone sono rimaste intrappolate e altre sono state sbalzate fuori dall’autobus. Le autorità stanno intervenendo sul luogo dell’incidente e “molti” salvataggi sono ancora in corso, ha aggiunto. “Sono stata informata del tragico incidente del pullman turistico. Il mio team si sta coordinando strettamente con la polizia di New York e le autorità locali che stanno lavorando per salvare e fornire assistenza a tutti i soggetti coinvolti“, ha scritto su X la governatrice dello stato di New York, Kathy Hochul.
È accaduto durante il ritiro della squadra a Castel di Sangro. Il dirigente è stato fermato dai carabinieri il 31 luglio scorso, giorno del compleanno dell’allenatore
Giovanni Manna
Momento particolare per il direttore sportivo Giovanni Manna, il direttore sportivo del Napoli che l’altro giorno è stato operato per uninfortunio al tendine d’Achille mentre faceva jogging. Al dirigente azzurro è stata anche ritirata la patente (con sospensione per tre mesi) durante il ritiro dei campioni d’Italia a Castel di Sangro.
L’episodio risale allo scorso 31 luglio, nel giorno del compleanno di Antonio Conte. Manna stava rientrando nell’hotel che ha ospitato il Napoli a Rivisondoli proprio dopo il party del suo allenatore ed è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, per un controllo di routine lungo la Statale 17. Manna è risultato positivo all’alcoltest con un valore di 0.6 g/l, quindi leggermente superiore a quello consentito per legge (0.5 g/l).
Giovanni Manna, 37 anni, originario di Vallo della Lucania, nel Cilento, è alla seconda stagione come direttore sportivo del Napoli: è arrivato dalla Juventus nell’estate 2024.
La procura ha dato esecuzione ad una nuova misura cautelare a carico di 2 ultras gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti
Nuovi guai per gli ultras della Roma appartenenti al ‘Gruppo Quadraro‘. Nella mattinata di oggi, infatti, la polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare a carico di due membri del gruppo di tifosi giallorossi già finiti al centro dell’indagini per un copioso giro di droga tra i bagni dello stadio Olimpico. Gli investigatori, infatti, hanno contestato altri 30 episodi di spaccio all’interno dell’impianto. Una notizia che arriva a pochi giorni dall’inizio del campionato di Serie A.
Altri guai per ‘Ciccillo’ – Un giro di droga attivo durante le partite casalinghe della A.S. Roma, nel corso delle quali il gruppo riforniva di cocaina la vasta clientela, che accorreva allo stadio per assistere alle partite di calcio e approfittava dei pusher per acquistare dosi di droga. Un provvedimento che, come detto, segue l’operazione che aveva già coinvolto il gruppo ultraslo scorso aprile quando la squadra mobile e la digos della Questura avevano indagato 6 esponenti del tifo organizzato.Tre di loro finirono in carcere.
Tra questi c’era Giampiero Antonelli, 43enne detto ‘Ciccillo‘, e considerato braccio destro del capo del gruppo ultras, ossia Girolamo ‘Cillo‘ Finizio (solo sfiorato dall’indagine ndr). Oggi per Antonelli è arrivato un aggravamento della sua posizione. La squadra mobile e la procura di Roma, infatti, gli contestano altri 30 episodi di spaccio in occasione di più partite della Roma. Compravendite di droga avvenute all’altezza degli ingressi 20 e 21. Antonelli, già in carcere ad aprile, ha ricevuto dunque un’altra notifica.
Il complice – A finire nei guai anche Roberto De Santis,60 anni. L’ultras avrebbe partecipato all’associazione coordinata da ‘Ciccillo‘ Antonelli “presidiando fisicamente i bagni così da riaffermare il controllo della piazza di spaccio da parte del ‘Gruppo Quadraro’ e comunque al fine di assicurare protezione ai pusher, nonché occupandosi, unitamente all’Antonelli, del recupero del denaro provento delle attività di spaccio“, secondo gli investigatori.
Per lui è stato disposto l’obbligo di presentazione agli uffici di polizia giudiziaria. Il suo nome compariva già nelle carte d’indagine del procedimento dello scorso aprile. Ai due vengono mosse dunque “altre contestazioni, che seguono e si sommano alle ipotesi di reato già loro contestate“, ha spiegato la questura di Roma.
Il primo filone – Nel primo filone investigativo, quello dello scorso aprile, erano emersi presunti collegamenti anche con alcuni esponenti della criminalità organizzata. Nelle carte emergevano quasi 400 cessioni di cocaina documentate nei bagni del settore caldo del tifo della Roma, quello della curva sud dello stadio Olimpico.
All’altezza degli ingressi 20 e 21, nell’immediata vicinanza del muretto della curva stabilmente occupato dai componenti del ‘Gruppo Quadraro‘, durante le partite di Serie A e dell’Europa League era stata allestita una piazza di spaccio. Dopo quell’indagine la sede del gruppo fu scenario del lancio di una molotov.