Arrivata la decisione del giudice sportivo sulla gara di ritorno dei playout, interrotta per lancio di fumogeni, petardi e seggiolini
Il giudice sportivo di Serie B, in merito al playout Salernitana-Sampdoria di ieri sera, domenica 22 giugno, ha deliberato la sconfitta a tavolino dei campani per 3-0 (che sommata alla vittoria della Samp per 2-0 all’andata li condanna alla retrocessione). Per i granata, anche l’obbligo di giocare le prossime due gare interne all’Arechi a porte chiuse. Ieri sera per due volte i tifosi campani hanno cercato di entrare in campo mentre al 21′ del secondo tempo la gara è stata sospesa dopo che dagli spalti sono piovuti fumogeni, petardi e seggiolini divelti.
Dopo un’interruzione di circa mezz’ora, l’arbitro Doveri aveva provato a far ripartire il gioco ma, dopo pochi attimi, le intemperanze dei sostenitori di casa sono ripartite costringendo il responsabile dell’Ordine pubblico a disporre la sospensione definitiva della gara.
La tragedia in provincia di Forlì. La vittima è Gabriele Nuzzolo, 34 anni, segretario dem a Santa Sofia e consigliere comunale
Una domenica come tante si è trasformata in tragedia in provincia di Forlì. Nel tardo pomeriggio di ieri, 22 giugno, un automobilista ha perso il controllo del suo mezzo travolgendo quattro ragazzi seduti al tavolino di un bar in località Poggio alla Lastra (a Bagno di Romagna). Uno è rimasto ucciso e altri tre sono feriti. La vittima è Gabriele Nuzzolo, 34 anni, segretario del Partito Democratico di Santa Sofia e consigliere comunale.
Gabriele Nuzzolo, il segretario Pd travolto e ucciso da un’auto mentre è al bar – Nuzzolo era al bar con alcuni amici per l’aperitivo. Improvvisamente l’auto li ha travolti. Nuzzolo ha avuto la peggio. Era molto noto nel Forlivese per la sua attività politica e professionale. Era stato confermato alla guida dei dem di Santa Sofia dopo il congresso di circolo celebrato la scorsa settimana. Era anche consigliere comunale e insegnante all’istituto professionale Vassallo di Galeata.
“Gabriele rappresentava i valori del servizio pubblico, della passione civile e dell’impegno politico. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutta la comunità di Santa Sofia“, dice il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale.
Le indagini sull’incidente sono affidate ai carabinieri. Non è ancora chiara la dinamica ma non si esclude che il conducente possa avere accusato un malore e per questo abbia perso il controllo dell’auto.
Durante il concerto dei Village People al Teatro di Verdura di Palermo, si è verificato un incidente che ha interrotto la serata. Dopo circa 45 minuti di esibizione, Victor Willis, l’unico membro ancora presente dalla formazione originale, ha accusato un malore improvviso mentre cantava. Il cantante, visibilmente in difficoltà, è crollato a terra.
Il concerto è stato sospeso immediatamente per consentire l’intervento dei soccorsi: Willis è stato portato d’urgenza in ambulanza all’ospedale Villa Sofia. Le cause del malore non sono ancora chiare, ma fonti vicine alla band riferiscono che l’uomo potrebbe essere stato in stato di ebbrezza. Una condizione che con il gran caldo potrebbe aver contribuito al malore.
Le condizioni del cantante sono ancora da confermare, ma si spera che possa riprendersi al più presto. La band, visibilmente scossa, ha chiesto rispetto per la privacy dell’artista e per il momento ha sospeso ogni altra attività. Il concerto, purtroppo, non è stato in grado di proseguire.
Inevitabilmente sarà 0-3 a tavolino. I gol di Coda e Sibilli, poi dalla curva granata cade di tutto. Gara sospesa tre volte, poi Doveri costretto a mandare tutti negli spogliatoi. Dal caos Brescia all’intossicazione alimentare dopo l’andata a Marassi: troppi veleni attorno alla sfida
La Salernitana retrocede in Serie C, facendo un doppio salto all’indietro e perdendo il playout nel modo più triste: sotto 0-2 con la Sampdoria, dalla curva granata è piovuto di tutto. Dopo il 2-0 per i blucerchiati a Genova era ormai scritto il verdetto e gli ultras hanno di fatto abbassato il sipario alla sfida. Gara sospesa, poi ancora, per 20 minuti, infine interrotta: sarà 0-3 a tavolino. Fine dei giochi e Sampdoria salva.
TROPPA TENSIONE – Troppa tensione attorno a questo playout di Serie B. E i timori della vigilia hanno trovato conferma durante il secondo tempo della gara di ritorno dei playout per evitare la Serie C. Sul 2-0 per la Samp (che con lo stesso punteggio si era imposta all’andata), al 66′ i tifosi più caldi della Salernitana hanno iniziato a lanciare in campo prima petardi e fumogeni poi addirittura tanti seggiolini, costringendo l’arbitro Doveri a sospendere il match per diversi minuti,prima di invitare i giocatori a rientrare negli spogliatoi quando correva il 75‘.
POLEMICHE – A Salerno, che in origine avrebbe comunque disputato i playout ma contro il Frosinone e da peggior classificata, non avevano digerito bene il caos Brescia che aveva salvato direttamente i laziali e concesso una nuova chance ai liguri, che erano retrocessi sul campo. Dopo il match d’andata, perso 2-0 a Marassi domenica scorsa, inoltre diversi elementi tra squadra e staff erano stati vittima di un’intossicazione alimentare mentre rientravano in aereo da Genova. Richiesta di rinvio (il ritorno si sarebbe dovuto giocare venerdì), altre polemiche e il triste epilogo di stasera.
LA PARTITA (FINCHE’ SI E’ GIOCATA) – Alla Salernitana già serviva quasi un miracolo in partenza per salvarsi, la Samp invece aveva bisogno soltanto di una gara ordinata per mantenere il vantaggio di due gol e soprattutto la Serie B. La prima grande occasione della partita capita sul sinistro di Soriano al 20’: il centrocampista calcia dal limite, Ghidotti si distende e devia in corner con un grande intervento. Passano 10’ e succede di tutto. Prima la Salernitana segna con Ferrari – lesto su calcio d’angolo a insaccare – ma Doveri annulla tutto per un tocco di mano, poi dopo 240 secondi passa la Samp. Su cross dalla destra la palla finisce sul destro di Coda, che da centravanti vero spacca la porta e insacca. Intervallo amaro per la Salernitana che rientra in campo e sa che o segna tre gol in 45’ o finisce in C. E invece due minuti dopo l’inizio della ripresa punge la Samp. Di nuovo. Stavolta con Sibilli, bravo a ribattere in rete dopo una gran parata di Christensen su Coda. Da qui in poi a Salerno succede di tutto. I disordini vincono sul gioco: la gara si ferma, non riprenderà più. Probabilmente avrebbe comunque vinto la squadra di Evani (in quel momento avanti di 4 gol sugli avversari) ma alla fine il risultato lo deciderà il giudice sportivo: un inevitabile 0-3 a tavolino, visto l’epilogo. La Samp è salva, la Salernitana retrocede in Serie C nel modo più triste possibile.
L’interista non era in casa e, secondo alcune indiscrezioni, la villa sarebbe in vendita
Rapina nella villa del calciatore dell’Inter Marko Arnautovic, a Cantù. Il colpo non sarebbe andato a buon fine. I carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno aperto le indagini per ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili.
L’assalto alla villa – I ladri, in due, sarebbero entrati nella villa dopo le 23, facendo irruzione dal retro. L’abitazione era presidiata da due vigilantes, uno dei quali è stato colpito violentemente con un bastone. All’interno della villa c’erano i due custodi, un uomo e una donna di origini filippine. I due, terrorizzati, si sono barricati e hanno chiamato i carabinieri. A quel punto i ladri si sono dati alla fuga senza riuscire nemmeno a entrare nell’abitazione.
Sul posto, oltre ai militari, sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno medicato la guardia. Sono state poi raccolte le testimonianze. Il proprietario di casa non c’era, pare si trovi all’estero. Secondo il Corriere, la villa sarebbe in vendita.
Raffiche di vento forti hanno colpito Milano nella serata del 21 giugno, provocando la caduta di alcuni alberi in diverse aree del capoluogo lombardo. Secondo quanto riportato dai vigili del fuoco e dalla polizia locale, non si registrano feriti, ma si segnalano alcuni danni a veicoli parcheggiati, colpiti dalla caduta degli alberi. Le situazioni più critiche si sono verificate lungo le circonvallazioni esterne della città e nel quartiere Città Studi, dove il vento ha avuto la meglio sulla stabilità di diversi alberi. Sul posto sono intervenute le squadre di emergenza per la messa in sicurezza delle aree colpite. La pioggia, pur presente, non è stata il principale fattore scatenante, ma è stato il vento intenso a causare i disagi maggiori.
In Piemonte forti temporali e grandinate – Un violento fronte temporalesco ha colpito il Piemonte, in particolare la provincia di Torino. Tra Roletto e Frossasco, nel Pinerolese, si sono registrate esondazioni di rii e piccoli corsi d’acqua, mentre su Pinerolo e il Canavese si sono abbattute intense grandinate. Non è andata meglio nel Biellese e nel Vercellese, dove il maltempo ha causato danni e disagi. Nel Casalese si è verificato un nubifragio di forte intensità, accompagnato da raffiche di vento che hanno superato i 70 chilometri orari. A Vercelli, in ambito urbano, il temporale ha provocato la caduta di alcuni alberi, senza che al momento si segnalino feriti.
Ad Alessandria raffiche a 85 km/h, alberi abbattuti e blackout a Casale – Ondata di maltempo sulla provincia di Alessandria nella serata di sabato 21 giugno, causando danni e disagi in diverse zone del territorio. A essere colpito più duramente è stato il territorio del Casalese, dove le forti raffiche di vento – che hanno toccato gli 85 chilometri orari – hanno sradicato alberi e abbattuto pali, provocando anche interruzioni dell’energia elettrica. A Casale Monferrato, la situazione ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e della protezione civile, come confermato dal sindaco Emanuele Capra. Oltre al vento, il maltempo è stato accompagnato anche da intense precipitazioni e grandinate localizzate. Problemi si sono registrati anche nella città di Alessandria, in particolare nel quartiere Cristo, dove il Centro Incontro è stato parzialmente allagato. L’evento “Notte Bianca”, previsto per la serata, è stato annullato. Numerose le segnalazioni arrivate alla sala operativa provinciale dei vigili del fuoco, impegnati per tutta la serata negli interventi di emergenza.
Ruota panoramica si ribalta a Lecco per il vento – Momenti di terrore sul lungolago di Lecco, causando il ribaltamento di una ruota panoramica installata nella zona (qui l’articolo con il video). Fortunatamente, non si registrano feriti. Le forti raffiche di vento, generate dalla perturbazione improvvisa, hanno sorpreso cittadini e turisti presenti sul posto. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per mettere in sicurezza l’area, affiancati dalle squadre specializzate nel soccorso acquatico. Due canoisti, colti di sorpresa dalla burrasca mentre si trovavano in acqua, sono stati tratti in salvo senza conseguenze. Le operazioni di messa in sicurezza e assistenza sono tuttora in corso per fronteggiare le criticità provocate dalla tempesta.
Gli Usa attaccano l’Iran. Trump: “Cancellati i siti nucleari”. Netanyahu ringrazia: “La pace si realizza con la forza”. 30 missili lanciati contro Israele
L’operazione, avvolta nel massimo riserbo, ha innescato una risposta immediata da parte di Teheran: la Repubblica islamica ha infatti lanciato un attacco missilistico contro l’area metropolitana di Tel Aviv
Dopo le parole, Donald Trump passa ai fatti e a sorpresa nella notte, ha attaccato l’Iran, schierandosi al fianco di Israele dopo 9 giorni di guerra.
Stasera posso riferire al mondo che gli attacchi sono stati un successo militare spettacolare“, ha dichiarato Trump in un discorso alla nazione, aggiungendo che hanno preso di mira il cruciale impianto di arricchimento nucleare sotterraneo di Fordo insieme alle strutture di Natanz e Isfahan. “I principali impianti di arricchimento nucleare dell’Iran sono stati completamente e totalmente cancellati. L’Iran, il bullo del Medio Oriente, deve ora fare la pace“, ha dichiarato Trump.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahusi è congratulato gli Usaper gli attacchi, affermando che “con la forza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia“. Su X il premier israeliano ha scritto: “Il presidente Trump e io diciamo spesso: la pace attraverso la forza. Prima viene la forza, poi viene la pace“.
Aiea convoca riunione di emergenza per lunedì – L’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite Aiea ha convocato una riunione d’emergenza del consiglio dei governatori per domani. “Alla luce dell’urgente situazione in Iran, ho convocato una riunione d’emergenza del consiglio dei governatori dell’Aiea per domani“, ha annunciato sui social il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.
President Trump and I often say: ‘Peace through strength.’
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) June 22, 2025
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google Il presidente Trump e io diciamo spesso: “La pace attraverso la forza”. Prima viene la forza, poi viene la pace. E stasera,@realDonaldTrump e gli Stati Uniti hanno agito con molta forza.
La reazione dell’Iran – Condannando gli attacchi statunitensi come “senza legge e criminali”, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato che il suo Paese ha il diritto di difendere la propria sovranità. “Gli eventi di questa mattina sono oltraggiosi e avranno conseguenze eterne“, ha scritto su X.
“L’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la sua sovranità, i suoi interessi e il suo popolo”.
Le sirene continuano a suonare a Tel Aviv e le esplosioni sono state udite da Gerusalemme, mentre la TV di Stato iraniana annunciava il lancio di una nuova salva di missili. Teheran ha dichiarato che non ci sono “segni di contaminazione” dopo gli attacchi statunitensi e i regolatori sauditi hanno detto che “non sono stati rilevati effetti radioattivi” nella regione del Golfo. I media iraniani hanno confermato che sono stati attaccati parte dell‘impianto di Fordo e i siti nucleari di Isfahan e Natanz.
Attacco a sorpresa – Trump non ha aspettato quindi le due settimane per decidere se unirsi a Israele, in una mossa che molti hanno visto come una finestra di opportunità diplomatica. Ma la decisione del repubblicano di colpire l’Iran è arrivata a sorpresa.
Affiancato dal vicepresidente JD Vance, dal segretario alla Difesa Pete Hegseth e dal segretario di Stato Marco Rubio, Trump ha affermato che i futuri attacchi saranno “molto più consistenti” se l’Iran non raggiungerà una soluzione diplomatica.
“Ricordate, ci sono ancora molti obiettivi”, ha detto.
Trump, tuttavia, non ha fatto alcun accenno al cambio di regime, nonostante la settimana scorsa avesse avvertito che la guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, era un “obiettivo facile”.
Il raid sui siti nucleari iraniani è stato effettuato da bombardieri stealth B-2che hanno sganciato le cosiddette “bombe bunker”, insieme a missili da crociera Tomahawk lanciati da sottomarini, secondo quanto riportato dai media statunitensi.
Le immagini pubblicate dalla Casa Bianca hanno mostrato Trump con un berretto rosso “Make America Great Again” mentre incontrava i massimi funzionari della sicurezza nazionale nella Situation Room, poco prima dell’annuncio degli attacchi.
Dopo il discorso, Trump ha messo in guardia l’Iran da “qualsiasi ritorsione”. L’Iran e i suoi proxy hanno già attaccato in passato basi militari statunitensi nella regione, anche in Iraq. Sabato gli alleati iraniani degli Huthi nello Yemen avevano minacciato di riprendere gli attacchi alle navi statunitensi nel Mar Rosso se Washington si fosse unita alla guerra.
Il Presidente degli Stati Uniti ha intensificato la sua retorica contro l’Iran da quando Israele ha colpito per la prima volta l’Iran il 13 giugno, ripetendo la sua insistenza sul fatto che l’Iran non potrà mai avere un’arma nucleare.
L’Iran nega di essere alla ricerca di una bomba atomica e sabato Pezeshkian ha detto che il suo diritto di perseguire un programma nucleare civile “non può essere portato via… da minacce o dalla guerra”.
Una nuova escalation – La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha annunciato domenica presto che “droni suicidi” sono stati lanciati contro “obiettivi strategici” in Israele. Gli attacchi militari statunitensi contro l’Iran minacciano anche di provocare tensioni politiche in patria per Trump.
La tv iraniana stamattina all’alba ha annunciato un nuovo attacco missilistico contro Israele. “Queste immagini in diretta che state vedendo riguardano una nuova salva di missili iraniani lanciati sui territori occupati”, ha detto un presentatore in onda, riferendosi a Israele. Citando “fonti”, un presentatore ha detto che “30 missili sono stati lanciati su Israele dall’Iran”.
l plauso dei ministri israeliani – “Mi congratulo con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la sua storica decisione di distruggere i tre impianti nucleari in Iran per proseguire l’operazione israeliana e garantire che l’Iran non possieda un’arma nucleare che metta in pericolo Israele, i Paesi della regione e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti“, ha dichiarato ilministro della Difesa israeliano Israel Katz.
Anche il suo predecessore,l’ex ministro Yoav Gallant, ha parlato sul suo account Xdell’intervento degli Stati Uniti in questo conflitto, che, a suo dire, porterà maggiore sicurezza a Israele e in Medio Oriente.
“Israele e il Medio Oriente sono più sicuri stamattina dopo gli attacchi mirati dell’esercito statunitense, resi possibili dai successi operativi delle Forze di Difesa Israeliane e del Mossad, e dalla stretta collaborazione con le forze di sicurezza“, ha dichiarato Gallant.
Anche il ministro degli Esteri Gideon Saar ha elogiato Trump, affermando che “stasera ha scritto il suo nome a lettere d’oro nei libri di Storia“.
“Sarà ricordato per sempre come un vero amico del popolo ebraico e dello Stato di Israele“, ha aggiunto in un messaggio pubblicato sul suo account X. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, un radicale e colono, ha espresso sentimenti simili, ringraziando Trump per il suo “incrollabile impegno per lo Stato di Israele e la pace nel mondo“.
Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha applaudito la decisione di Trump in una dichiarazione, affermando che “questo è un momento in cui i principi di libertà, responsabilità e sicurezza hanno trionfato“ e aggiunge “Questo passo coraggioso contribuisce alla sicurezza dell’intero mondo libero. Spero che porti a un futuro migliore per il Medio Oriente e contribuisca all’urgente rilascio dei nostri ostaggi tenuti prigionieri a Gaza“.
Il dissenso in USA – La questione ha aperto una spaccatura nel movimento “MAGA” di Trump, con molti sostenitori repubblicani chiave che chiedono a Trump di evitare di coinvolgere gli Stati Uniti in un’altra guerra straniera. La prima vittoria di Trump alle elezioni del 2016, in particolare, è avvenuta grazie alle sue promesse di far uscire l’America dalle guerre in Iraq e Afghanistan. Le critiche arrivano anche dai democratici. Il leader democratico statunitense Hakeem Jeffries ha dichiarato che Trump rischia di “impelagare gli Stati Uniti in una guerra potenzialmente disastrosa in Medio Oriente”, mentre altri lo hanno accusato di aggirare il Congresso per lanciare una nuova guerra.
Le immagini Idf dell’attacco alla centrale nucleare inattiva di Arak
In Iran tra i siti bersagliati dall’Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c’è il reattore ad acqua pesante di Arak
In Iran, tra i siti bersagliati dall’Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c’è il reattore ad acqua pesante di Arak. La conferma è arrivata dalla televisione di stato iraniana, secondo cui non vi era “alcun pericolo di radiazioni“, assicurando inoltre che l’impianto era già stato evacuato prima dell’attacco.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) ha confermato che il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran, e’ stato colpito da Israele ma “era in costruzione, non operativo, e non conteneva materiale nucleare“. “Non ci sono effetti radiologici“, ha sottolineato l’agenzia su X.
L’attrazione è stata abbattuta dalle fortissime raffiche di vento. Al momento non risultano feriti
Lecco, il maltempo fa crollare la ruota panoramica
Terrore sul lungolago di Lecco. La grande ruota panoramica installata vicino al monumento dei Caduti è crollata. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di oggi. Ad abbattere l’attrazione sono state le forti raffiche di vento.
La ruota panoramica ha ceduto ed è piombata a terra come un castello di carte, tra un gran fragore di rottami e ferraglia. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco, insieme ai sanitari di Areu e agli operatori delle forze dell’ordine.
Non risultano feriti, né risulta siano stati coinvolti gli automobilisti in transito sulla strada del lungolago. L’attrazione era stata infatti chiusa in seguito all’improvvisa ondata di maltempo che si è abbattuta su Lecco.
Se fosse stata in funzione, sarebbe stata una strage. L’enorme ruota, altratrenta metri, dotata di 18 cabine da 6 posti l’una, sé schiantata al suolo, travolgendo tutto quanto si trovava sotto. L’area al momento è stata transennata.
Vento ribalta ruota panoramica, paura a Lecco – AGTW
vigili del fuoco al lavoro in via Santa Maria in Campo. L’indicazione del sindaco Pizzutto: «Non andate sul posto»
I vigili del fuoco al lavoro a Cermenate
A fuoco un deposito di rifiuti non pericolosi, oggi pomeriggio, con alte fiamme e fumo denso e nero visibile anche dai Comuni vicini. Il sindaco Luciano Pizzuttoha diramato una comunicazione urgente ai cittadini, invitandoli a tenere chiuse le finestre e a non recarsi nelle vicinanze dell’impianto, in attesa dell’esito delle verifiche da parte dei tecnici di Arpa, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale, sulla qualità dell’aria. E altrettanto hanno fatto i colleghi di Lentate sul Seveso e Lazzate.
Terzo episodio negli ultimi anni all’impianto di smaltimento rifiuti nella zona industriale di via Santa Maria in Campo, Haiki Recycling, ex Green Up, dove si eseguono operazioni di cernita di rifiuti non pericolosi e il recupero delle frazioni riciclabili come materie prime. L’allarme è scattato attorno alle 14.30 e l’incendio è partito, verosimilmente, da del materiale stoccato all’interno dell’azienda, generando una densa colonna di fumo scuro visibile in tutto il paese ma anche nei Comuni vicini. Sette le squadre dei vigili del fuoco dai comandi di Como e Monza impegnate nello spegnimento delle fiamme.
Sul posto anche i Volontari del Lario e due ambulanze, ma non risultano intossicati. Il sindaco Pizzutto ha invitato i cittadini in via precauzionale a tenere le finestre chiuse e spegnere impianti di condizionamento con presa d’aria esterna, e a non andare sul posto.
Approvato il decreto che assicura ai fischietti il nuovo status
Arbitri come pubblici ufficiali per contrastare le violenze contro i fischietti. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che mira a estendere agli arbitri lo stesso livello di protezione che il diritto penale assicura agli agenti di polizia, inserendo, quindi, all’interno del Codice penale l’impianto sanzionatorio già previsto dalla legge 401 del 1989. La svolta consente di rispondere alle esigenze dei vergognosi episodi che vedono troppo spesso i direttori di gara subire ignobili aggressioni durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive.
“Sto provando una grande gioia ed emozione per l’approvazione di questa legge storica. La tutela degli arbitri entra finalmente nel codice penale ed è il frutto di mesi di lavoro e di incontri con i quali abbiamo portato all’attenzione politica e mediatica questa emergenza sociale“, dice il presidente dell’Aia Antonio Zappi commentando il via libera oggi in consiglio dei ministri del decreto legge sport.
“Ringrazio ovviamente il ministro Abodi, il Governo ma anche tutti coloro che, da tutti gli schieramenti, hanno sostenuto questa grande battaglia di civiltà. Insieme alle misure repressive la violenza dovrà tuttavia essere ancora combattuta anche con misure culturali e progetti formativi che, unitamente a tutte le componenti federali che hanno a cuore la tutela dei nostri ragazzi e anche con il nuovo Osservatorio antiviolenza della Figc, l’Aia sicuramente metterà in campo“, conclude Zappi.
Sui manifestanti – 10mila in corteo – la questura annuncia l’applicazione della nuova normativa. La Fiom: “Pazienza, abbiamo bravi legali”. Bonelli e Fratoianni: “Meloni porta in carcere i lavoratori in sciopero”. Il clacson dei camionisti per solidarietà al passaggio delle tute blu in sciopero
BOLOGNA – Sfilano in corteo a Bologna le tute blu per lo sciopero indetto a livello nazionale, vengono da tutta la regione, diecimila metalmeccanici (numeri della questura) arrabbiati che invadono la tangenziale reclamando il nuovo contratto a Federmeccanica. Le trattative sono ferme da oltre un anno. E immediatamente scatta il provvedimento del nuovo e contestato decreto Sicurezza con la questura che annuncia denunce. Ed è protesta, con la segretaria Pd Elly Schlein che reagisce: “Vedete qual è l’obiettivo? Non ascoltare il grido dei lavoratori per il rinnovo del contratto. Diamo ai metalmeccanici piena solidarietà“.
Il corteo è partito prima delle 10 e ha invaso la tangenziale bloccando il traffico per circa un’ora. Tragitto diverso da quello concordato il giorno prima e che, dunque, non era stato autorizzato. Il via libera è arrivato dopo una lunga trattativa. Lo spiega la questura di Bologna, annunciando contestualmente che i manifestanti saranno denunciati secondo il nuovo Dl Sicurezza: “Anziché seguire il percorso concordato con l’autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro nonostante lo schieramento dei reparti inquadrati della polizia che, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza“.
La questura ha concesso ai manifestanti un tempo di 45 minuti per poter mettere in scena la protesta lungo un percorso di circa quattro chilometri. “I manifestanti – continua la nota –disattendendo le prescrizioni, hanno fatto ingresso in tangenziale creando il blocco della circolazione stradale. I dimostranti verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali”.
Poco dopo le 11 il tratto interessato dal corteo compreso tra lo svincolo 7 Bologna Centro e lo svincolo 8 Fiera in direzione Bologna San Lazzaro è stato riaperto.
Le reazioni: “Abbiamo bravi legali” – “Ci denunciano? Pazienza, abbiamo dei bravi legali” reagiscePrimo Sacchetti, segretario organizzativo Fiom Emilia-Romagna. “E comunque di fronte a temi del genere e il presenza di migliaia di lavoratori che si battano per i loro diritti dico: Ne valeva la pena. Mi denunciassero pure. Lo ripeto: ne valeva la pena”.
Alla manifestazione partecipa il segretario generale della Fim Cisl Ferdinando Uliano.
La segretaria del Pd Elly Schlein attacca: “A pochi giorni dall’approvazione del decreto sicurezza, abbiamo la dimostrazione che avevamo ragione noi: di fronte all’incapacità di dare risposte al paese sceglie di punire chi si lamenta. È una vecchia tecnica, lo dico a Meloni: si fa il Governo del nemico. Durante lo sciopero dei metalmeccanici i lavoratori sono stati denunciati perché protestavano. Ecco l’obiettivo del dl sicurezza, era non ascoltare il grido dei lavoratori, ora chi si lamenta viene punito. Diamo ai metalmeccanici piena solidarietà“.
Incalza via social Nicola Fratoianni di Avs:“Ma il governo pensa davvero di affrontare i problemi dei lavoratori che giustamente protestano pacificamente per il futuro del loro lavoro sbattendoli in carcere?”.
“Diecimila lavoratrici e lavoratori metalmeccanici hanno esercitato un diritto costituzionale, quello di scioperare e manifestare per un contratto fermo da oltre un anno. La risposta dello Stato è stata l’annuncio di denunce penali – dichiara Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde – È l’ennesima prova che il decreto Sicurezza voluto dal governo Meloni non tutela la sicurezza dei cittadini, ma serve soltanto a intimidire e a criminalizzare il dissenso. Meloni non affronta la crisi sociale: la criminalizza, portando in carcere chi la subisce e osa protestare”.
Paglia: “Protesta giusta” – “Protesta giusta, siamo solidali con i lavoratori”, aveva detto alla partenza del corteo Giovanni Paglia, assessore regionale al Lavoro presente alla manifestazione. “Ho sempre sostenuto che in Italia ci sia una questione salariale da affrontare, soprattutto nella parte operaia del paese. Ci sono condizioni salariali e di lavoro che devono essere migliorate e lo strumento adatto a farlo è il contratto collettivo nazionale“. Per Paglia “gli imprenditori hanno ragione nel chiedere alla politica che si agisca sul lato degli investimenti e dell’innovazione, perché c’è un problema evidente di produttività in Italia che non può essere trascurato. Si può però più scaricare sul costo del lavoro il tema della competitività. Io mi auguro che si possano aprire delle riflessioni con le imprese emiliano romagnole“
Metalmeccanici in sciopero per rinnovo contratto, manifestazioni in tutta Italia
I lavoratori emiliani stanno manifestando in tangenziale a Bologna. Bonazzi (Fiom): “Riaprire trattative”
Una manifestazione di metalmeccanici – (Ipa)
Metalmeccanici in piazza oggi in molte città d’Italia, nella giornata di sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm per chiedere la riapertura della trattativa per il rinnovo del contratto del settore.
“La Cisl è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, in sciopero oggi per rivendicare il fondamentale diritto a contrattare le proprie condizioni di lavoro. Federmeccanica riconvochi subito il tavolo negoziale, ristabilendo le condizioni per una trattativa costruttiva e responsabile, verso un rinnovo che faccia progredire adeguatamente tutele, welfare, diritti e salari. Una sfida che riguarda non solo le parti sociali, ma anche la capacità del sistema industriale italiano di valorizzare il lavoro, puntare sull’innovazione, costruire coesione. Continuare a ignorare questa domanda di giustizia e partecipazione significa frenare coesione e sviluppo”, scrive sui social la leader Cisl Daniela Fumarola.
I lavoratori emiliani stanno manifestando in tangenziale a Bologna – I lavoratori emiliani stanno manifestando in tangenziale a Bologna, mentre gli operai marchigiani presidiano il porto di Ancona. ‘Senza il contratto, il Paese si blocca’ è lo slogan con cui le tute blu chiedono la riapertura della trattativa.
“Queste azioni di protesta evidenziano la forte partecipazione dei lavoratori e il messaggio chiaro che intendono trasmettere: il Paese si ferma se Federmeccanica, Assital e Unionmeccanica non riaprono le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici. I lavoratori chiedono un aumento certo del salario, la riduzione dell’orario di lavoro e maggiori certezze per le lavoratrici e i lavoratori precari”, si legge in una nota inviata dalla Fiom, che avverte: “Nelle prossime ore, sono previste ulteriori iniziative in tutta Italia, a dimostrazione che la mobilitazione dei metalmeccanici è solo all’inizio e che la richiesta di un contratto equo e giusto è più forte che mai”.
Anche a Genova si è registrata una forte partecipazione dei lavoratori, che hanno risposto con determinazione alla mobilitazione promossa contro quello che i sindacati giudicano un atteggiamento di chiusura di Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del contratto collettivo nazionale.
“Quaranta ore di sciopero per riconquistare il contratto nazionale dei metalmeccanici. È dal 1997 che non accade di arrivare a questo tipo di scontro con Federmeccanica“, dice il segretario generale della Fiom-Cgil di Genova Stefano Bonazzi, questa mattina alla manifestazione dei metalmeccanici partita alle 9 da Cornigliano. “Oggi i metalmeccanici genovesi, con la loro consueta forza e determinazione scioperano per riconquistare quel contratto nazionale – continua Bonazzi – Questi scioperi a oggi hanno rotto il fronte di Federmeccanica con i grandi gruppi che si sono espressi per la riapertura della trattativa, ma a oggi non siamo ancora alla riapertura del tavolo. Questo significa che questo sciopero serve per dare un’ulteriore spallata, per dare risposte chiare ai metalmeccanici che sono il salario in primis, visto l’aumento dell’inflazione degli ultimi anni e visto lo stato dei salari in Italia, e poi altri elementi legati a diritti, sicurezza e riduzione degli orari di lavoro“.
“È passato un anno dalla scadenza del contratto – dichiara Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl, presente a Genova durante il corteo – ma Federmeccanica continua a dimostrare, con rifiuti incomprensibili, di non voler riaprire la trattativa. In questo modo tiene in ostaggio un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici in tutta Italia e frena la ripresa produttiva. È un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile”.
VENERDÌ 20 GIUGNO 2025 porta con sé un nuovo bollettino meteo di allerta da parte della Protezione Civile, con particolare attenzione rivolta alle condizioni atmosferiche che stanno coinvolgendo diverse aree del territorio italiano. La situazione meteorologica risultainstabilesu più fronti, con piogge e temporali localizzati ma intensi, che potrebbero comportarecriticità idrauliche e idrogeologiche, soprattutto al Sud e nelle zone alpine del Nord.
Nel corso delle prossime ore, la Sicilia sarà attraversata da precipitazioni sparse, con manifestazioni prevalentemente a carattere di rovescio o temporale, più marcate nella fascia centro-orientale dell’isola. I fenomeni potrebbero risultare localmente intensi, con quantitativi di pioggia moderati, tali da generare disagi nei centri urbani e nelle aree collinari.
La Calabria, in particolare lungo il versante tirrenico e sulle aree montane dell’interno, vedrà lo sviluppo di rovesci isolati, spesso a evoluzione pomeridiana, con precipitazioni più significative lungo il settore centro-meridionale. Si tratta di piogge che, pur presentandosi in modo non diffuso, potrebbero assumere intensità localmente moderata nei punti più esposti.
Nord Italia: temporali pomeridiani sulle Alpi – Nel Nord Italia, l’attenzione è rivolta alle aree alpine e prealpine di Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Su questi territori, si prevedono temporali isolati, in formazione soprattutto nel pomeriggio, con maggiore concentrazione su Valle d’Aosta, Valcamonica, Valchiavenna, Lario e le Orobie bergamasche.
I fenomeni, pur non diffusi, potrebbero risultare abbastanza intensi da causare criticità localizzate, soprattutto nelle zone pedemontane, dove l’orografia favorisce accumuli improvvisi di pioggia.
Allerta meteo gialla – La Protezione Civile ha emesso per oggi, VENERDÌ 20 GIUGNO, una allerta meteo gialla su diversi territori. L’ordinaria criticità riguarda il rischio idraulico, il rischio temporali e il rischio idrogeologico, in particolare su:
Calabria, interessata su tutti i versanti, sia tirrenici che ionici, con rischio idraulico e rischio frane associato alle piogge persistenti;
Sicilia, dove sono coinvolte le aree tirreniche, ioniche, le isole minori come Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria, Pelagie e il bacino del Fiume Simeto;
Lombardia, in particolare su Alta pianura orientale, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, con rischio legato alla formazione improvvisa di celle temporalesche ad alta intensità.
Temperature elevate al Centro-Nord e nelle aree interne del Sud – Nel contesto di questa instabilità meteo, si segnala anche un’anomalia termica in alcune aree del Centro-Nord e del Sud Italia. Le temperature massime, infatti, risultano localmente elevate, toccando valori sopra i 33-34°C in Pianura Padana occidentale, nelle conche umbre, lungo le aree interne di Toscana, Lazioe Sardegna, ma anche lungo il versante ionico della Puglia.
Questa combinazione di caldo afoso e umidità elevata, tipica del mese di GIUGNO, può alimentare ulteriormente lo sviluppo di temporali a evoluzione termoconvettiva, specialmente durante il pomeriggio e in serata.
Nel corso del match tra Zverev e Giron, sugli spalti si è verificato un episodio spiacevole: il torneo si è scusato e ha fatto un regalo alla spettatrice interessata
Attimi di apprensione ad Halle nel corso del match di primo turno tra Alexander Zverev e Marcos Giron, vinto dal tedesco in due set. Durante il primo set dell’incontro, un pannello pubblicitario situato sopra una parte di tribuna si è staccato ed è caduto addosso a una spettatrice. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per la donna, immediatamente soccorsa dallo staff sanitario e portata in ospedale per precauzione. Poco dopo, il torneo ha diramato una nota in cui si scusava per l’accaduto, spiegando che verosimilmente il crollo era stato causato dall’allentamento delle viti, a sua volta provocato dal rumore dei tamburi contro le balaustre. Oltre alle scuse, il direttore del torneo ha voluto omaggiare la tifosa interessata e si è reso protagonista di un bel gesto simbolico nei suoi confronti.
Il comunicato del torneo – “Sul 5:2 del primo set, uno striscione pubblicitario si è staccato dal livello superiore e ha colpito la 62enne di Halle, seduta nel livello inferiore. Fortunatamente, non ha riportato gravi ferite ed è riuscita a lasciare lo stadio da sola dopo lo shock, con un impacco di ghiaccio sul collo che le era stato offerto da Alexander Zverev. È stata comunque trasportata in ospedale ad Halle per motivi di sicurezza.
“Non si è mai verificato nulla di simile nei nostri 32 anni di storia del torneo. Siamo profondamente dispiaciuti per l’incidente”, ha dichiarato il direttore del torneo Ralf Weber, che si è personalmente informato sulle condizioni della spettatrice presso il centro medico e le ha promesso un abbonamento per l’anno prossimo come piccolo risarcimento.
Il Dott. Udo Kleine e Uwe Greipel-Dominik, in qualità di organizzatori dell’evento, hanno controllato le balaustre vicine subito dopo l’incidente e hanno dato il via libera alla ripresa della partita: “Sospettiamo che il rumore dei tamburi contro le balaustre abbia causato l’allentamento delle viti. Questo non deve accadere e ci scusiamo. Controlleremo anche tutte le altre balaustre e i relativi fissaggi subito dopo la partita contro Zverev.
Il malore, all’indomani del pareggio contro l’Al Hilal, è stato reso noto dal Real con un breve comunicato
Brutte notizie per il Real Madrid, reduce dall’1-1 contro l’Al Hilal di Simone Inzaghi nel debutto al Mondiale per Club.Kylian Mbappè è stato portato in ospedale per una gastroenterite acuta e lì si sta sottoponendo a tutti gli accertamenti e le cure del caso. In attesa di ulteriori dettagli sullo stato di salute del giocatore, il club madrileno ha pubblicato questo breve comunicato ufficiale: “Il nostro giocatore Kylian Mbappè è affetto da gastroenterite acuta ed è stato ricoverato in ospedale per vari accertamenti e cure“.
Avete presente la nuvola che seguiva spesso Fantozzi durante i suoi film? Ecco, al TQL di Cincinnati è successo qualcosa di simile: al decimo minuto del secondo tempo della partita tra Pachuca e Salisburgo (risultato parziale di 0-1, gol di Gloukh), il cielo è diventato tutto nero e un nuvolone minacciava pioggia. Così, l’arbitro algerino Mustapha Ghorbal ha deciso di sospendere la partita mandando tutti i giocatori nello spogliatoio. Partita sospesa per avverse condizioni meteorologiche, con tuoni e fulmini sempre più potenti. Dopo più di mezz’ora di sospensione la partita è ripresa. MONDIALE PER CLUB, PACHUCA-SALISBURGO SOSPESA PER PIOGGIA E VENTO – Lo speaker aveva annunciato più volte che la partita sarebbe ricominciata il prima possibile. Dopo circa 35 minuti le due squadre sono uscite dagli spogliatoi e hanno ripreso la partita sull’1-0 per il Salisburgo: al 56′ è arrivato il pareggio di Brayan Gonzalez, ma a un quarto d’ora dalla fine Onisiwo ha firmato la rete della vittoria. La situazione interessa anche al Real Madrid e all’Al-Hilal di Simone Inzaghi, che sono le altre squadre inserite nel gruppo con Pachuca e Salisburgo.
L’ALTRA PARTITA DEL GIRONE – Nell’altra partita del girone è stata la sfida di due allenatori debuttanti: da una parte Simone Inzaghi alla prima panchina con l’Al-Hilal, dall’altra l’esordio di Xabi Alonso da tecnico del Real Madrid. la gara è finita 1-1con il vantaggio degli spagnoli al 34′ del primo tempo firmato dal classe 2004 Gonzalo Garcia, nei minuti finali prima dell’intervallo ha pareggiato l’ex Wolverhampton e Porto Ruben Neves su rigore. Chi invece ha sbagliato il tiro dal dischetto è stato Valverde, che al 92′, si è fatto respingere il tiro dal portiere avversario Bono.
Domani 20 giugno sarà un nuovo venerdì nero per i trasporti. Aerei, treni, navi, traghetti e autobus subiranno ritardi e cancellazioni per uno sciopero nazionale, indetto da diversi sindacati di base, tra cui USB, CUB, SGB, FISI, FLAI e altri. L’agitazione ha diverse motivazioni, dalla richiesta di aumenti salariali alla riduzione dell’orario di lavoro, dalla richiesta di maggiori investimenti in sanità, istruzione, trasporti e sicurezza sul lavoro a quella di un cessate il fuoco in Palestina.
Treni – L’agitazione del personale del gruppo Ferrovie dello Stato(con ripercussioni su Frecce, Intercity e treni regionali), di Italo e di Trenord parte già questa sera. Lo sciopero è previsto dalle ore 21 di giovedì 19 alle ore 21 di venerdì 20 giugno: durante queste 24 ore i treni possono subire cancellazioni o variazioni. Lo sciopero non include il personale della Sala Circolazione della Sardegna di Rfi e il personale mobile del Piemonte e Valle d’Aosta di Trenitalia.
Per il trasporto Regionale, sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. I passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero e fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce; fino alle ore 24 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali. In alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti.
Dalle 13 alle 21 di venerdì 20 si fermano anche i dipendenti di Captrain Italia, società che si occupa di trasporto merci su ferrovia.
Settore marittimo e portuale – L’agitazione include anche il settore marittimo e portuale, con stop di 24 ore nei principali porti italiani per navi e traghetti, con conseguenti variazioni nei collegamenti marittimi, in varie modalità.
Aerei – Lo sciopero del personale degli aeroporti durerà invece dalla mezzanotte alle 23:59 del 20 giugno, e interesserà gliaddetti ai bagagli, gli autisti dei bus navette e il personale di assistenza a terra. Saranno garantiti i voli operativi nelle fasce protette 7–10 e 18–21, oltre a una serie di tratte indicate sul sito dell’Enac. Infine, il personale delle autostrade sarà in sciopero dalle 22 del 19 giugno alle 22 del 20 giugno e saranno possibili chiusure di piste manuali, ritardi nei servizi di assistenza e mancanza di operatori ai caselli.
Ita Airways segnala la possibilità di alcune modifiche dell’operativo dei propri voli e anticipa di essere stata “costretta a cancellare 34 voli tra domestici e internazionali, di cui 32 previsti nel giorno dello sciopero“. La lista dei voli cancellati è disponibilea questo indirizzo e la compagnia invita tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero, a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.
Trasporto locale – Come d’abitudine a livello di trasporto pubblico locale, le modalità dello sciopero variano da città a città. A Roma l’agitazione interesserà la rete Atac e i bus periferici gestiti da operatori privati(Roma Tpl, Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis) e Cotral. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di sub-affidamento. Il servizio sarà assicurato da inizio corse diurne e fino alle 8,30 e poi dalle 17 alle 20. A Milano ATM ha spiegato che il servizio non è garantitodalle 8:45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. A Napoli, invece, EAV assicura il servizio dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. ATorino e nella prima cintura del capoluogo piemontese il servizio sarà garantito solo nelle fasce di garanzia, ovvero dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 12 alle 15.
Anche a Venezia per l’agitazione dell’Actv venerdì il servizio di trasporto di navigazione, tranviario e automobilistico in terraferma e isola sarà a rischio. Salve le fasce di garanzia dalle ore 6 alle ore 8.59 e dalle ore 16.30 alle ore 19.29 per autobus e tram, oltre ai servizi minimi di collegamento per i vaporetti e alcune corse di nave traghetto per fasce orarie riservate ai possessori di tessera Venezia Unica su prenotazione obbligatoria.
Metalmeccanici – Sciopero nazionale anche dei metalmeccanici, proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Ul per otto ore (dopo le 32 già effettuate), con manifestazioni regionali e a sostegno del rinnovo dei Ccnl scaduti in categoria. La proclamazione, fanno sapere i sindacati, “si è resa necessaria per rimuovere il blocco della contrattazione collettiva nazionale e superare l’intransigenza delle associazioni datoriali, Federmeccanica e Assistal ma anche Unionmeccanica-Confapi, che nei fatti stanno impedendo l’avvio di un vero negoziato sulla base delle piattaforme democraticamente approvate dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici“.
Il via della gara previsto alle ore 01.05 italiane. Le norme di sicurezza negli Stati Uniti sono molto severe in materia di possibili eventi atmosferici avversi
Squadre già schierate in campo a Orlando per il fischio d’inizio e poi, a sorpresa, l’arbitro Turpin ha chiamato a sé i capitani di Ulsan e Mamelodi dando indicazioni affinché le squadre rientrassero rapidamente negli spogliatoi.In lontananza, infatti, si vedeva un tornado che avvicinandosi ha portato pioggia e fulmini sullo stadio e tale provvedimento è stato preso anche per i tifosi sugli spalti. Motivi di sicurezza: le norme in tal senso negli Stati Uniti sono severissime.Tutti evacuati e obbligati a rientrare negli spazi chiusi dello stadio, in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche, finché è arrivato poi il messaggio ufficiale dell’organizzazione: fischio d’inizio previsto alle ore 01.05 italiane, dunque con 65 minuti di ritardo.
Dopo il turno d’andata a Genova, la squadra guidata da Marino ha patito un’intossicazionealimentare che ha mandato all’ospedale 21 persone tra calciatori e staff
Eccolo qui, l’ultimo colpo di scena di un pazzo campionato di Serie B che sembra non volersi concludere mai. Dopo il turno di andata del playout vinto 2-0 dalla Sampdoria al Ferraris e il caso di intossicazione che ha coinvolto 21 membri della Salernitana rientrando in Campania, è arrivata la comunicazione della Lega B: confermato il rinvio del ritorno all’Arechi, che da venerdì 20 (ore 20.30) slitta a domenica 22 (stesso orario). Questo per garantire alla squadra di Marino una preparazione adeguata, dopo che diversi tesserati granata sono finiti in ospedale e ne sono usciti soltanto ieri (Simy, Soriano e lo stesso allenatore), mentre tutta la squadra era stata costretta a saltare uno dei quattro giorni di allenamento in vista dell’impegno più importante dell’anno.
COMUNICATO – “Preso atto dell’istanza della Salernitana – si legge sul comunicato ufficiale pubblicato dalla Lega B – e della documentazione medico-sanitaria prodotta dalle strutture ospedaliere interessate e allegata alla predetta istanza, nonchè della querela inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, il Presidente della Lega Nazionale Professionisti B dispone che il programma della gara di ritorno dei Play-Out”. E, quindi, Salernitana-Sampdoria non si giocherà questo venerdì ma domenica 22.
Codice giallo per la giornata di mercoledì per Iglesiente e Campidano
Allerta meteo in Sardegna
L’ultima settimana è stata particolarmente calda, con la prima vera ondata del periodo estivo e le temperature che in diversi comuni hanno abbondantemente superato i 30°, ma ora in Sardegna è previsto l’arrivo dei temporali. È quanto comunica la Protezione civile, con un’allerta meteo che riguarda le zone dell’Iglesiente e del Campidano.
L’avviso, con criticità ordinaria (codice giallo) per rischio idrogeologico per temporali, è valido dalle 12 alle 18 della giornata di domani, mercoledì 18 giugno.
La nuova allerta meteo, diramata oggi, riguarda tutto il Sulcis, l’Iglesiente, la zona del Campidanoe anche il Cagliaritano.
Il Comune di Cagliari, per la zona di Pirri che più volte ha dovuto fronteggiare difficoltà legate ai temporali, evidenzia come sia opportuno evitare di parcheggiare in via Balilla (da piazza Italia fino a via Dandolo) e traverse, via Italia, via Dolianova, via Sinnai, via Settimo, via Mara, via Donori, via Santorre di Santarosa, via Confalonieri e via Ampere. Le auto parcheggiate nelle sopracitate vie potranno essere spostate al parcheggio della piscina di Terramaini, in via Pisano.
Processo abbreviato a porte chiuse in uno dei filoni dell’inchiesta ‘Doppia curva’. Decisi anche risarcimenti per le parti civili di Lega Serie A, Milan e Inter
Il tribunale di Milano, nel processo abbreviato (a porte chiuse) nell’aula bunker di fronte al carcere di San Vittore, ha condannato – in uno dei filoni dell’inchiesta ‘Doppia curva‘ – a 10 anni di carcere (così come da richiesta della procura) Luca Lucci, capo della Curva Sud milanista. Stessa pena per Andrea Beretta (la richiesta era stata di 9 anni),ex capo della Curva Nord interista e ora collaboratore di giustizia, imputato per aver ucciso Antonio Bellocco, anche lui nel direttivo ultrà nerazzurro e rampollo del clan di ‘ndrangheta, e per associazione a delinquere con aggravante mafiosa. Condanne anche per altri imputati.
Nessuna assoluzione per i 16 imputati, per i vertici delle due curve di San Siro la corte ha confermato la richiesta del pubblico ministero della Dda Paolo Storari: la pena più alta, oltre che per Luca Lucci e Beretta, riguarda Daniele Cataldo (10 anni), vice di Lucci e ritenuto l’esecutore materiale del tentato omicidio del 2019 dell’ultrà rossonero Enzo Anghinelli. La Corte ha inflitto alcune condanne inferiori rispetto alle richieste pronunciate dalla pubblica accusa, ma di fatto l’impianto accusatorio, tranne per un capo d’imputazione riguardante un episodio di estorsione, ha retto.
Condanne, tra gli altri, a 4 anni per Renato Bosetti, 5 anni per Giuseppe Caminiti, 8 anni per Marco Ferdico, 6 anni per Christian Ferrario, presunto “custode” dell’arsenale di armi di Beretta e della curva. E ancora 4 anni e 6 mesi per Mauro Nepi, due mesi in più (4 anni e 8 mesi)per Matteo Norrito e 2 anni (pena sospesa) per Debora Turiello, l’unica donna imputata e che, per l’accusa, avrebbe gestito la cassa della Nord e il capitolo dei biglietti. Per gli ultrà della Sud rossonera condanne a 5 anni per Alessandro Sticco, 4 anni e 4 mesi Fabiano Capuzzo e 3 anni e 4 mesi per Luciano Romano.
I risarcimenti – La giudice di Milano Rossana Mongiardo ha riconosciuto risarcimenti, per danni patrimoniali e di immagine, a favore delle parti civili Lega Serie A, Milan e Inter. Per la Lega Serie A, rappresentata dall’avvocato Salvatore Pino, la giudice ha disposto un risarcimento danni da liquidarsi in separata sede e una provvisionale di 20.000 euro. Per Inter e Milan è stato riconosciuto per ciascuna società sportiva, 50.000 euro. Il resto dei risarcimenti sarà definito in sede civile.
I vigili del fuoco sono intervenuti per domare le fiamme divampate sulla copertura del Terminal 1: cosa è successo
Un incendio è scoppiato oggi, martedì 17 giugno, all’aeroporto di Roma Fiumicino. I vigili del fuoco sono entrati in azione per delle fiamme divampate su una parte del tetto esterna dell’area finger del Terminal 1. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, Polaria e carabinieri.
Dalle prime informazioni a prendere fuoco sarebbe stata una guaina. Le fiamme sono state spente poco dopo. Evacuata una parte degli imbarchi del terminal interessato. Non si sono registrati problemi per passeggeri né per l’operatività dello scalo.
Come riporta RomaToday, testimoni riferiscono di “allarmi che suonano e gente che fugge“. Sul posto, vista l’enorme quantità di fumo nero, sono accorsi i vigili del fuoco e il personale di Aeroporti di Roma, la società che gestisce lo scalo capitolino.
La mappa dell’aeroporto di Fiumicino
Adr, sollecitata da RomaToday, ha reso noto che “intorno alle 14:50, presso un’area adiacente al molo D del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino, il personale dei vigili del fuoco, coadiuvato dal personale di Adr, è intervenuto prontamente, a seguito di vistosa presenza di fumo, dovuto a cause da accertare, e mettere in sicurezza la zona“.
Temperature superiori a 30°C per la partita di mezzogiorno tra PSG e Atlético Un’esperienza “mal gestita”, dice un sostenitore
Rose Bowl di Pasadena, in California – Foto di Mike Powell/ALLSPORT
Le condizioni dei tifosi in occasione della partita di Coppa del mondo per club di domenica tra il Paris Saint-Germain e l’Atlético Madrid al Rose Bowl di Pasadena, in California, sono state descritte come “pericolose” e “orribili“, dopo che i presenti hanno avuto difficoltà ad accedere all’acqua e si sono trovati di fronte a una folla stipata con temperature di almeno 31 °C/88 °F nello stadio.
I tifosi hanno raccontato di aver dovuto buttare via le bottiglie d’acqua piene prima di entrare nello stadio, di persone in difficoltà all’interno dell’impianto e di file lunghe 45 minuti per poter accedere all’acqua in vendita.
Un tifoso, che in passato aveva partecipato a diversi eventi al Rose Bowl, ha contattato il Guardian per raccontare la “pessima esperienza” che, a suo dire, lo aveva reso riluttante a partecipare alla Coppa del Mondo dell’anno prossimo.
“Non c’era modo di comprare semplicemente l’acqua“, ha detto John Celmins, residente di Santa Barbara, a proposito della partita iniziata a mezzogiorno in California. “Si poteva andare a un chiosco che vendeva solo birra, ma non c’erano punti vendita d’acqua né distributori d’acqua extra. C’erano lunghe file davanti a ogni bancarella e persino alle fontanelle“.
Un altro partecipante, Bryan González di Oakland, California, ha affermato che non c’erano altre postazioni per la distribuzione dell’acqua e che gli impianti di nebulizzazione erano costantemente affollati per tutta la durata della partita.
“La gente riempiva i bicchieri [d’acqua] e se li buttava addosso a vicenda“, ha detto. “Per fortuna c’erano quelle postazioni di nebulizzazione vicino ai bagni, quindi la gente si accalcava lì sotto, a turno.”
Celmins ha affermato che un fattore che ha contribuito a questi problemi è stato il fatto che il Rose Bowl in genere consente ai tifosi di portare bottiglie d’acqua sigillate alle partite, ma in questa occasione non lo ha fatto. Le normative dello stadio, come descritte sul suo sito web, stabiliscono che sono ammesse bottiglie d’acqua usa e getta, chiuse o vuote, così come bottiglie d’acqua riutilizzabili, purché vuote.
Il sito web del Rose Bowl afferma tuttavia che il regolamento potrebbe variare a seconda dell’evento, e in questo caso le direttive della FIFA sembrano avere la precedenza. Il codice di condotta della Coppa del Mondo per Club FIFA stabilisce che è possibile portare “bottiglie di plastica vuote, trasparenti e riutilizzabili” fino a un litro, ma vieta esplicitamente tutti gli altri tipi di bottiglie (a parte quelle necessarie per scopi medicinali o biberon).
Traffico intenso, folla stipata e lunghe file non sono una novità al Rose Bowl, inaugurato nel 1922. Ma questi problemi si aggravavano durante una partita a mezzogiorno con un caldo torrido, soprattutto considerando che nessuna parte degli spalti è coperta e la maggior parte dell’area dell’atrio al di fuori dei posti a sedere è ricoperta di asfalto attorno allo stadio.
Tuttavia, i partecipanti hanno riferito al Guardian che l’esperienza è stata significativamente peggiore del solito. Tra gli altri eventi, il Rose Bowl ospita la squadra di football americano dell’UCLA e ospita regolarmente altre importanti partite di football universitario.
“Lo stadio sa come gestire quasi 90.000 tifosi, ma oggi ha faticato con 81.000, cosa che non capisco affatto“, ha detto Celmins. “Sono molto meno propenso a partecipare ai Mondiali dopo questa esperienza mal gestita“.
Le emozioni di Celmin e González sono state condivise da diversi spettatori che hanno espresso chiaramente i propri sentimenti online. Sotto i post sull’account Instagram del Rosebowl, un utente ha descritto la sua presenza alla partita come il “peggior errore”della sua vita. “Siamo scottati dal sole e ci fa male tutto“, ha scritto Khusan Madimov.
Un altro utente di Instagram, Val Wright, ha scritto: “Un’esperienza pericolosa. Non avrebbe dovuto sorprendere il fatto che la temperatura fosse di 32 gradi e che ci sarebbero state 90.000 persone. 45 minuti di coda a ogni distributore d’acqua. Code così lunghe che si è creato un ingorgo tra i settori 13-20 prima e durante l’intervallo. Persino i vigili del fuoco di Pasadena, che portavano via le vittime di insolazione, hanno fatto fatica a passare. Sono stato a partite di calcio in tutto il mondo e non ci siamo mai sentiti così insicuri. Ce ne siamo andati durante l’intervallo“.
La FIFA e l’organizzazione del Rose Bowl Stadium sono state contattate lunedì per un commento, ma al momento della stesura di questo articolo non hanno ancora risposto. La scorsa settimana fonti vicine agli organizzatori hanno dichiarato al Guardian che la FIFA avrebbe monitorato quotidianamente le condizioni delle partite per garantire la sicurezza durante il caldo e che avrebbe adottato misure di protezione per i tifosi, se necessario.
Il Rose Bowl ospiterà altre cinque partite della fase a gironi del Mondiale per Club, tra cui una, Atlético Madrid-Botafogo il 23 giugno, che avrà il calcio d’inizio a mezzogiorno ora locale, come la partita dell’Atlético contro il PSG. Lo stadio ha ospitato le finali dei Mondiali del 1994 e del 1999, ma non sarà una sede per i Mondiali del 2026.
Asst Franciacorta comunica che le visite e gli esami potrebbero subire sospensioni o variazioni. Il Comune ha chiuso i sottopassi per allagamenti
Chiari sott’acqua attorno a mezzogiorno. Una violenta perturbazione, accompagnata da forte vento e grandine, ha attraversato la cittadina dell’Ovest Bresciano. In centro storico colpito pure l’ospedale Mellini. Qui Asst Franciacorta comunica «danni alla struttura della Radiologia. Pertanto, le prestazioni radiologiche potrebbero subire sospensioni o variazioni. Gli utenti coinvolti verranno contattati direttamente da Asst Franciacorta per l’eventuale riprogrammazione dell’appuntamento. Ci scusiamo per il disagio e ringraziamo per la comprensione».
Il Comune ha disposto la chiusura di tutti i sottopassi ferroviari, a causa di allagamenti, che si sono verificati anche in diversi scantinati privati. Come spiega il vicesindaco di Chiari, Roberto Campodonico, sono attualmente in corso «interventi multipli e coordinati per risoluzione emergenze con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile di Chiari, le Forze dell’Ordine, gli operatori di Chiari Servizi e del Settore Manutenzione del Comune. Invitiamo comunque alla massima prudenza per ogni spostamento su strada», anche per il rischio di caduta delle piante, indebolite dal vento.
Super-lavoro per domare le fiamme divampate in diversi Comuni dell’Isola. La Protezione civile lancia l’allerta per le alte temperature anche per la giornata di lunedì
Fiamme a Barumini e Segariu (Foto G. Deidda)
In Sardegna una domenica “infernale”. Sono state decine i roghi divampati in poche ore nella giornata del 15 giugno, mettendo a dura prova le squadre anti-incendio in diverse località dell’Isola.
Il bollettino del Corpo Forestale ne ha registrati 20, di cui tre particolarmente impegnativi, con l’intervento dei mezzi aerei in supporto agli operatori della stessa Forestale e di Gauf, barracelli, Forestas, vigili del fuoco e volontari.
I Vigili del fuoco segnalano invece una quarantina di interventi.«Nello specifico – spiega una nota del 115 –si contano 24 interventi del Comando di Cagliari, 11 interventi del Comando di Sassari, 1 intervento del Comando di Nuoro, 4 interventi del Comando di Oristano».
Vasti roghi hanno mandato in fumo ettari di territorio a Barumini (LEGGI) e anche tra Furtei, Guasila e Segariu (LEGGI), minacciando anche le coltivazioni e le aziende agricole e dove sono stati fatti allontanare gli animali da alcuni allevamenti in via precauzionale. Proprio a Guasila, nella zona di Monte Sebera, le fiamme – spiega il Corpo Forestale – «nonostante l’invio di due canadair disposto dal DOS del CFVA, hanno percorso una superficie di circa 200 ettari di macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento dei mezzi aerei e del personale a terra sono rese difficili per la presenza di forti raffiche di maestrale e numerosi salti di fuoco». Alcuni imprenditori agricoli hanno perso l’intero raccolto, subendo danni per decine di migliaia di euro (LE TESTIMONIANZE).
Ancora, fiamme nel Sassarese (LEGGI), in particolare a Bonorva, dove sono intervenuti i Canadair, oltre all’elicottero Drago dei Vigili del Fuoco, in collaborazione con le squadre messe in campo dalla Regione. Allarme anche a Mores, dove è stato attivato il Centro Operativo Comunale, con anche l’arrivo di un funzionario di guardia del comando del 115 di Sassari per coordinare le squadre dei Vigili del fuoco provenienti dal Comando di Sassari, da Abbasanta e Macomer.
A preoccupare sono anche le previsioni meteo: alte temperature sono previste anche per la giornata di lunedì, con la Protezione civile che ha diramato un’allerta arancione, con i picchi di calore attesi soprattutto sul settore orientale e meridionale dell’Isola.
L’ottantenne romano ha travolto tavoli e sedie in uno stabilimento nel teramano per poi fermarsi sulla battigia
Ha perso il controllo dell’automobile ed è piombato dritto in spiaggia. Un turista romano, un 83enne, appena giunto dalla Capitale in villeggiatura ad Alba Adriatica, località balneare in provincia di Teramo. Dopo aver travolto sedie e tavolini che hanno colpito e ferito due avventori che si trovavano nel bar dello stabilimento Alba Beach ha travolto una bagnante, procurandole diverse fratture, con la corsa terminata a pochi metri dalla battigia e un ragazzo di 18 anni. L’incidente stradale è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 16 giugno.
Automobilista piomba in spiaggia – Sono da poco passate le 14:00 quando l’automobilista romano, che si trovava in auto con la moglie, ha perso il controllo della propria vettura mentre procedeva in direzione nord sul lungomare di viale Guglielmo Marconi. All’altezza di una rotatoria la macchina ha oltrepassato la pista ciclabile infilandosi in un varco dove non erano presenti le protezioni per i pedoni. Una corsa senza freni con la vettura che ha oltrepassato il varco di accesso entrando direttamente sulla spiaggia.
Ferita una bagnante – Medicati sul posto dal personale del 118 i due avventori che si trovavano al bar, ad avere la peggio è stata una donna – una 60enne di Milano. Con diversi politraumi è stata affidata alle cure dell’ambulanza e trasportata in codice rosso all’ospedale di Teramo, in ospedale anche il 18enne. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e in ausilio i carabinieri della stazione di Alba Adriatica. Sotto choc sia l’automobilista romano che la moglie che si trovava nella vettura con lei resta da accertare se l’automobilsta romano abbia perso il controllo a causa di un malore o per via di un guasto della macchina.
Auto spiaggiata – I vigili del fuoco hanno fornito assistenza al personale sanitario intervenuto sul posto e hanno recuperato l’auto impiegando il verricello di un mezzo fuoristrada inviato sul posto dal comando di Teramo. Le quattro persone coinvolte nell’incidente hanno riportato ferite e traumi che ne hanno reso necessario il trasporto in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso. Sul posto si è recato anche personale della capitaneria di porto per gli adempimenti di propria competenza.
Bloccate le auto nei silos, ora il ritorno alla normalità
I blackout che sono iniziati nella notte di sabato e che ieri a Torino hanno interessato zone diverse della città, a macchia di leopardo, hanno visto tornare la normalità solo quando era ormai notte.
I problemi sono stati soprattutto in centro, dove una serie di utenze non hanno avuto il servizio di energia elettrica dal primo pomeriggio fino a oltre la mezzanotte.
Il vicino concerto estivo in piazza Castello dei Kiss Kiss ha fatto sospettare a qualcuno che proprio questo evento abbia sovraccaricato la rete. Gli organizzatori del concerto, a quanto qualche residente ha appreso, avrebbero fatto arrivare dei generatori proprio per supplire al blackout. L’assenza di corrente intanto ha costretto i commercianti dei quartieri interessati ad abbassare le serrande, ma ha lasciato anche senza aria condizionata e con frigoriferi e congelatori non alimentati per più di mezza giornata chi ha trascorso la domenica in città. Al ritorno dell’energia elettrica sono scattati poi una serie di allarmi. Durante l’intera giornata, in qualche caso già dalla mattina, i residenti del centro che, in molti, utilizzano i silos sotterranei per il parcheggio delle auto, sono rimasti anche con i mezzi bloccati: senza la possibilità di uscire o di rientrare. I circa sessanta utenti del silos in via Porta Palatina, nel cuore antico della città, stanno pensando a una class action.
Blackout a raffica a Torino nel weekend: “Colpa di alte temperature e condizionatori”
Secondo Ireti il disagio non ha mai riguardato più di 10mila utenze contemporaneamente, ma ci sono condomini rimasti senza elettricità per diverse ore
Blackout a raffica si sono verificati sul territorio comunale di Torino a partire dalla notte di sabato 14 fino a tutta la serata di domenica 15 giugno 2025. Secondo Ireti il disagio non ha comunque mai riguardato più di 10mila utenze contemporaneamente. “I guasti – spiegano dall’azienda – sono principalmente riconducibili alle alte temperature di queste ore, che hanno surriscaldato eccessivamente i giunti della rete elettrica, non permettendo di far fronte con efficienza al notevole impatto degli impianti di condizionamento. Per far fronte all’emergenza, come previsto dal piano estate, sono state rafforzate le squadre tecniche di Ireti per le riparazioni, incluse quelle dei fornitori, ed è stato rafforzato anche il presidio nella sala telecontrollo. Sono stati inoltre previsti gruppi elettrogeni di supporto per la manifestazione (il concerto di Kiss Kiss, che secondo alcuni sarebbe responsabile dei cali di tensione, ndr) in corso in piazza Castello. Ireti, ad ogni modo, si scusa per i disagi occorsi in queste ore“.
Le segnalazioni sono state a macchia di leopardo sul territorio cittadino. Ci sono però abitazioni che hanno avuto assenza di corrente anche per 15 ore, con le persone costrette, per esempio, a buttare via il contenuto dei propri congelatori. Ci sono stati anche alcuni fermi della metropolitana, oltre a impianti semaforici non funzionanti, sempre sparsi sul territorio cittadino. Naturalmente negli stop a ripetizione influisce anche la richiesta di energia da parte degli utenti. Col gran caldo degli ultimi giorni, questa è aumentata naturalmente per la messa in funzione dei condizionatori.
Ireti precisa anche che “proseguono gli investimenti messi in campo per rafforzare la rete: anche per l’anno 2025 si è confermato il potenziamento delle attività di rinnovo e di realizzazione di nuovi impianti primari. Sono in fase conclusiva le attività per la realizzazione della nuova stazione Michelin (zona nord) con ultimazione entro la fine dell’anno. Proseguono le attività per la stazione Bramante, con ultimazione prevista entro il 2026. Le attività di rinnovo rete e cabine secondarie sono state ulteriormente rafforzate con il supporto dei contributi Pnrr: sono già stati investiti 23 milioni di euro dei 44 allocati dalla misura“.
Sabato 14 giugno 2025
Si ferma per tre volte la metropolitana di Torino: servizio temporaneamente sospeso
Metropolitana ferma alle 11 di sabato 14 giugno per un blackout alla rete elettrica. Il servizio è ripartito dopo 10 minuti. Alcuni passeggeri, da Fermi diretti a Torino, sono scesi dalle carrozze alla fermata Racconigi.
Un’ora prima motivi tecnici avevano temporaneamente sospeso per circa un quarto d’ora il servizio tra le 9.45 e le 10. Un’altra interruzione del servizio si è registrata anche alle 12.30 cica per 20 minuti.
Nota stampa Gtt delle 16 – “A causa di un problema alla rete elettrica, comunicato da Iren, questa mattina si sono verificate ripercussioni sui servizi GTT: la Metropolitana si è fermata per due brevi intervalli, si sono arrestati alcuni impianti di risalita nelle stazioni e si sono registrati fermi su alcune tratte della rete tranviaria. Il servizio è stato ripristinato in pochi minuti grazie al tempestivo intervento dei tecnici GTT, in collaborazione con Ireti. Relativamente agli impianti di risalita, sono entrati in funzione i sistemi di sicurezza e i tecnici di manutenzione si sono attivati immediatamente per ripristinarne il funzionamento. Gli ultimi interventi sono in fase di completamento“.
Maxi rissa nella finale provinciale di calcio maschile, under 16, che ha visto la vittoria dell’Ischia contro la Cantera Napoli per 4 a 0. Al fischio finale alcune persone sugli spalti e in campo hanno iniziato a discutere animatamente, arrivando poi alle mani. Le botte da orbi sono state registrate in un video trasmesso in diretta da una persona presente sugli spalti e ripreso poi da Francesco Emilio Borrelli.
“Siamo bloccati nel campo San Gennaro alla Sanità, non possiamo uscire dal campo. Mandate forze dell’ordine polizia e carabinieri presto”. Sul posto sono giunti i Carabinieri per verificare l’accaduto che hanno dovuto scortare la squadra ospite, i loro familiari e i tifosi all’esterno dello stadio.
“Ho visto con i miei occhi il video della rissa scoppiata a fine partita, immagini indegne soprattutto se pensiamo al contesto, ovvero una partita di calcio tra ragazzi che non hanno nemmeno 16 anni. Quanto accaduto è gravissimo, chiedo che si accertino tutte le responsabilità e che gli autori delle violenze vengano identificati e puniti come meritano. Come si può pensare di tenere letteralmente in ostaggio decine di persone per una partita di calcio? Lo sport non è questo, deve insegnare anche a saper accettare le sconfitte, ma se i genitori di questi ragazzi sono i primi ad alzare le mani allora bisogna intervenire con decisione perché non sono questi gli esempi che i nostri giovani meritano”, conclude il deputato di Alleanza Verdi – Sinistra.
La replica di un genitore della Cantera – “Le botte ci sono state sugli spalti. Per una provocazione, tra i giovani in campo niente. Alla fine della partita stavamo applaudendo. All’improvviso un giocatore della squadra vincitrice ha mimato un gesto sessuale nei confronti delle signore e delle ragazzine presenti davanti a tutti. Questo ha scatenato l’ira dei genitori presenti, che hanno chiesto al padre del portiere di rimproverare il figlio inutilmente. Ma nessun sequestro di persona, hanno fatto la premiazione tranquillamente i ragazzi si sono abbracciati, e loro potevano andarsene quando volevano. Solo che hanno preferito chiamare i carabinieri. Ripeto potevano andarsene quando volevano. Tutto sembrava che fosse finita là invece ora sembra che siamo invicili e mostri, quando ho passato due ore a calmare gli animi“, rivela a NapoliToday un genitore della squadra di casa.
Ischia campione – L’Ischia Calcio Under 16 si è laureato campione Provinciale. I ragazzi di mister Giacinto De Siano hanno raggiunto un traguardo storico per il team. Al fischio finale il Delegato Provinciale Antonio Montesano ha consegnato il trofeo al capitano Colella.
La zona delle Ceramiche tra quelle più critiche: auto quasi sommerse dall’acqua. Allagamenti anche nel Bolognese e auto danneggiate nel Parmense. In provincia di Reggio capannoni scoperchiati. Voli dirottati, raffiche di vento fortissime e alberi abbattuti
Tre immagini di maltempo in Emilia Romagna: strade allagate tra Bolognese e Modenese e grandine di grosse dimensioni nel Ravennate
Dopo i violenti nubifragi che si sono abbattuti suModena e su Reggio Emilia nella giornata di ieri, ecco che il maltempo non dà tregua all’Emilia Romagna per il secondo giorno consecutivo. Le previsioni meteo l’avevano previsto un break di piogge al caldo di questi giorni ed era stata anche annunciata l’allerta meteo per prorogata anche a domani.
Particolarmente colpita la zona delle Ceramiche (video), tra Modena e Reggio, dove le strade si sono trasformate in fiumi e l’acqua è arrivata all’altezza degli specchietti delle automobili rimaste intrappolate.
Ma i violenti temporali (con raffiche di vento a 100 km/h e alberi abbattuti) si sono abbattuti anche sulla provincia di Bologna con diversi allagamenti (soprattutto Sasso Marconi con preoccupazione per la frana alle Ganzole). In serata, il maltempo si è spostato sulla Romagna, tra Ravenna (dove è anche grandinato)e Rimini.
20:23 – Grandine a Ravenna: danni all’agricoltura
La grandinata, accompagnata da forte vento, che ha flagellato la provincia di Ravenna ha causato danni ai frutteti, con raccolti parzialmente compromessi nelle zone di alta collina della valle del Senio, tra Riolo Terme, Mazzolano e Toranello, ma anche a quote più basse, a Castel Bolognese e in alcune aree interne del faentino. Si segnalano danni anche su coltivazioni di cereali e alberi crollati lungo la via Brisighellese e tra Faenza e Russi.
La grandinata ha provocato danni provocati alla frutta: qui siamo a Riolo Terme
20:19 – La Regione: pronti a intervenire
“Fin dalle prime ore del pomeriggio stiamo monitorando minuto per minuto la situazione, pronti a intervenire e a fornire assistenza alla popolazione laddove ci sia bisogno – spiegano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini -. Grazie a tutti gli operatori che sono e che stanno tuttora intervenendo, la richiesta è quella di attenersi alle indicazioni dei sindaci e delle autorità per evitare qualsiasi rischio finché la situazione non sarà tornata alla normalità”.
20:16 – Accumuli record in provincia di Modena
Nel Modenese le piogge hanno fatto registrare cumulate che hanno superato nei territori dell’Unione del distretto ceramico e dell’Unione Terre di Castelli la soglia di 30 millimetri di pioggia in un’orae in alcuni punti anche di 70 in 3 ore. Complessivamente in tutto il territorio collinare e pedecollinare si sono registrate cumulate dai 40 agli 80 millimetri.
19:20 – Crolla parte del tetto della piscina di Monteveglio
La zona di San Giovanni in Persiceto è stata una delle più colpite, con molte strade allagate e un paio di alberi caduti lungo la circonvallazione. Diversi cittadini e imprese hanno segnalato, anche sui social, di avere subito danni a causa dell’acqua. Danni e disagi si sono verificati in Valsamoggia, in particolare nel territorio di Monteveglio, mentre a Molinella è parzialmente crollato il rivestimento della piscina comunale.
In Appennino, molti automobilisti sono rimastiin panne lungo la statale Porrettana che si è allagata e nel centro abitato di Sasso Marconi i tombini sono saltati e l’acqua non riusciva a defluire. Disagi sono stati segnalati a Casalecchio di Reno, per allagamenti all’altezza della rotonda Biagi e intorno alla Casa della Salute.
Per i giudici supremi, la sorpresa può paralizzare la volontà
Secondo laCorte di Cassazione, «il ritardo nella reazione della vittima», ossia un eventuale ritardo nell’esprimere dissenso esplicito, è «irrilevante ai fini della configurazione del reato diviolenza sessuale». Lo ha stabilito la Suprema Corte accogliendo il ricorso del sostituto procuratore generale di Milano, Angelo Renna, e disponendo un nuovo processo d’appello per un ex sindacalista, inizialmente assolto dall’accusa di abusi su una hostess.
I giudici di merito avevano ritenuto che la donna, nei trenta secondi in cui si sarebbe svolto l’episodio, avrebbe potuto opporsi. Una motivazione che la Cassazione ha definito in contrasto con una giurisprudenza «netta»: di fronte a un abuso, infatti,la «sorpresa» può essere tale da annullare la capacità di reagire e manifestare la propria volontà contraria, ponendo la vittima in una «impossibilità di difendersi». Una presa di posizione chiara, quella della Cassazione, che ribadisce un principio fondamentale: la violenza sessuale può configurarsi anche in assenza di una reazione immediata, perché il blocco psicologico e lo stato di choc possono impedire una risposta tempestiva.