È successo su un volo Aeroitalia partito dall’aeroporto di Cagliari e diretto a Milano Linate, a causa di una “presunta” perdita di pressione. La situazione è stata gestita a bordo dal personale ed è rientrata dopo circa quindici minuti. Atterraggio regolarmente concluso. La compagnia fa sapere che si è trattato di una “manovra precauzionale del pilota” e che “non c’è stata alcuna emergenza”
Paura sul volo Cagliari-Milano Linate a causa di una perdita di pressione. Foto repertorio da video YouTube
Il comandante ha effettuato una rapida discesa a causa di un “presunto” problema di pressurizzazione. Le maschere dell’ossigeno che vanno giù, i passeggeri che le indossano e l’ansia che sale. Sono stati attimi di paura quelli vissuti nella serata di martedì 10 giugno dai passeggeri sul volo Aeroitalia delle 19.50, partito dall’aeroporto di Cagliari e diretto a Milano Linate.
Maschere d’ossigeno sul volo Cagliari-Milano Linate – È stato lo stesso comandante a informare le persone che per un problema di pressurizzazione aveva deciso di perdere quota e ridurre la velocità. Secondo una prima ricostruzione, l’inconveniente si è presentato appena a nord dell’isola. Decollato poco dopo le 20.15, durante la tratta l’aereo ha avuto un problema di pressurizzazione che – a una ventina di minuti dalla partenza e appena dopo aver sorvolato la Gallura – ha reso necessaria la discesa da 34mila piedi a 11mila.
Problema di pressurizzazione – A questa quota l’aereo è rimasto per una quarantina di minuti, finché non ha cominciato le operazioni di atterraggio a Linate, che si sono regolarmente concluse alle 21.25. A bordo, in automatico come avviene in questi casi, sono state rilasciate dalle cappelliere le maschere d’ossigeno per i passeggeri. Al momento del problema, come da prassi, è apparso il segnale di emergenza. La situazione è stata gestita a bordo dal personale, senza particolari problemi, ed è rientrata dopo circa quindici minuti.
Aeroitalia: “Manovra precauzionale del pilota“ – Nonostante il comprensibile spavento a bordo, Aeroitalia ha prontamente chiarito che non vi è stata alcuna reale situazione di emergenza. In una nota ufficiale, la compagnia ha dichiarato: “Il volo Cagliari-Linate delle 19.50 di questa sera (ieri, ndr) ha visto il comandante effettuare una manovra precauzionale a seguito di un sospetto problema di pressurizzazione, che ha determinato la fuoriuscita automatica delle maschere d’ossigeno in cabina. La manovra è avvenuta nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza e non si è mai verificata alcuna situazione di emergenza né è stato emesso alcun avviso in tal senso. Il volo è atterrato regolarmente e in totale sicurezza“.
La pressurizzazione in un aereo è il processo che mantiene la pressione dell’aria all’interno della cabina a un livello confortevole, anche a grandi altitudini. Questo è essenziale per garantire la sicurezza e il benessere dei passeggeri e dell’equipaggio.
Alcune si sono estese fino a diventare proteste contro l’amministrazione Trump
Robyn Beck / AFP – Proteste in Usa
Le proteste contro l’Immigration and Customs Enforcement (ICE), iniziate venerdì a Los Angeles, hanno scatenato manifestazioni simili in diverse città degli Stati Uniti, alcune delle quali si sono estese fino a diventare proteste contro l‘amministrazione Trump. Ecco secondo i media Usa dove si stanno svolgendo.
A New York centinaia di persone hanno marciato in modo pacifico per ore ieri a Manhattan nel corso della giornata. Ma la situazione si è aggravata in serata, con scontri tra polizia e manifestanti che si erano radunati vicino all’edificio che ospita l’ufficio dell’ICE di New York. I video circolati sul web mostrano i manifestanti a terra mentre la polizia cerca di ammanettarli, mentre altri dimostranti lanciavano bottiglie d’acqua agli agenti.
A Chicago i manifestanti si sono scontrati con la polizia. Proteste sono scoppiate in diverse città del Texas. Lunedì la polizia di Austin ha dichiarato una protesta come assembramento illegale, utilizzando successivamente gas lacrimogeni e arrestando 13 persone. Anche a Dallas c’è stato un teso scontro tra manifestanti e polizia sempre lunedì. A San Antonio, centinaia di persone si sono radunate domenica davanti al Municipio per una protesta pacifica, ma in vista di ulteriori proteste previste per questa settimana, il governatore Greg Abbott ha annunciato l‘invio della Guardia Nazionale del Texas in diverse località dello Stato.
A San Francisco due tribunali per l’immigrazione nella Bay Area hanno chiusomartedì pomeriggio a causa delle proteste, secondo una fonte vicina alla situazione. Gli attivisti hanno riferito all’Associated Press che sono stati effettuati diversi arresti, sebbene non sia stato immediatamente chiaro quale agenzia li abbia effettuati. Il Dipartimento di Polizia di San Francisco ha dichiarato di non aver effettuato arresti all’esterno dell’edificio.
I manifestanti anti-ICE si sono radunati anche a Denver, in Colorado, e hanno marciato lungo le principali arterie stradali, con la polizia che alla fine ha bloccato le strade alle loro spalle, secondo l’AP. Un portavoce del Dipartimento di Polizia di Denver ha dichiarato alla CNN che non hanno utilizzato gas lacrimogeni, contrariamente ad alcune fonti. Altre proteste si sono svolte anche a Santa Ana, Las Vegas, Atlanta, Philadelphia, Milwaukee, Seattle, Boston e Washington, DC.
Dopo Los Angeles ce ne sono state anche a New York, in Texas e nel resto del paese, con vari scontri tra manifestanti e forze dell’ordine
New York, 10 giugno (REUTERS/Eduardo Munoz)
Negli ultimi giorni ci sono state proteste contro l’amministrazione del presidente Donald Trump in molte delle principali città statunitensi: tra le altre New York, Boston, Atlanta, Chicago, Austin, Dallas, San Francisco e Philadelphia. Sono cominciate sulla scia delle grosse manifestazioni in corso a Los Angeles da venerdì, che sono diventate un caso nazionale dopo che l’amministrazione ha scavalcato le autorità californiane ordinando l’intervento dell’esercito.
A Manhattan martedì le proteste sono state in gran parte pacifiche, ma verso sera un gruppo di manifestanti si è scontrato con la polizia davanti alla sede dell’ICE, l’agenzia del governoper il controllo delle frontiere e la gestione dell’immigrazione. A Chicago c’è stato qualche scontro, e un’auto è passata in mezzo ai manifestanti, senza però colpirne nessuno.
Ad Austin, in Texas, lunedì la polizia ha disperso i manifestanti con gas urticante, e anche a Dallas(sempre in Texas) ci sono stati scontri con le forze dell’ordine. Il governatore dello stato Greg Abbott (Repubblicano) ha detto che potrebbe far intervenire la Guardia Nazionale, il principale corpo dei riservisti dell’esercito statunitense, che solitamente viene schierato in caso di disastri naturali o proteste molto violente. A Los Angeles era stato direttamente Trump a inviare la Guardia Nazionale,scontrandosi con il governatore della California Gavin Newsom (Democratico).
Il mid-form video, dal forte impatto emotivo, è stato prodotto da Inter Media House e lanciato a pochi giorni dal debutto nella nuova competizione FIFA
My Name Is My Story. Il mio nome è la mia storia. Eccolo il manifesto identitario dell’Interche mescola passato e presente, che apre le porte al futuro, che esalta il valore della tradizione nerazzurra nella sua interezza e che consacra la vita di un Club storico e plurititolato.
Arriva con la sua delicatezza a toccare il cuore dei tifosi della Beneamata, il mid-form video dal forte impatto emotivo prodotto da Inter Media House e lanciato a pochi giorni dal debutto nella FIFA Club World Cup 2025™ della squadra del neo-allenatore Christian Chivu.
La narrazione di Spike Lee per la Beneamata – E a narrare la storia dell’Inter, in questo racconto dalla durata di poco più di tre minuti, è un artista di assoluto spessore, uno di quelli che ha contribuito alla crescita del cinema americano, uno dei registi più influenti di sempre: Spike Lee!
Con la sua voce, Spike Lee ripercorre le gesta dei grandi campioni nerazzurri: da Giuseppe Meazza a Giacinto Facchetti, da Lothar Mattheus a Walter Zenga, da Ronaldo il Fenomeno aJavier Zanetti per arrivare fino a Diego Milito eSamuel Eto’o, due dei protagonisti dello storico triplete della stagione 2009- 10.
Immaginiche ci portano fino ai giorni nostri, con l’Inter rappresentata, tra gli altri, da Lautaro Martinez, Marcus Thuram e Federico Dimarco.
Traduzine:inter FC Internazionale Milano. Il mio nome ha tutto. Il mio nome dice tutto. Il mio nome è la mia storia. Detto da @officialspikelee.
Un gesto visionario – Ma non finisce qui perché il regista ci trasporta indietro nel tempo, così tanto indietro da rivedere in bianco e nero il 1908, quando Giorgio Muggiani,artista e cartellonista, decise insieme agli altri fondatori del Club, di dare vita a quella che sarà conosciuta da tutti con il nome Internazionale.
“Un nome dal significato profondo che nasce – come recita il comunicato – da un gesto visionario, ribelle, profondamente moderno”, cambiando di fatto la regola che prevedeva la presenza nel nostro campionato di soli giocatori italiani.
L’Inter del passato, del presente e quella che i tifosi vivranno nel futuro, una vera e propria legacy che mantiene inalterati i propri valori nel tempo e che allarga sempre più i propri confini“.
Le parole di Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer del Club – Con l’imminente partenza del FIFA Club World Cup 2025™, l’Inter ha deciso, dunque, di presentarsi al pubblico statunitense in un modo del tutto inedito, così come raccontato da Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer del Club: “In previsione del nostro arrivo negli Stati Uniti per la FIFA Club World Cup abbiamo pensato ad un modo innovativo e originale per raccontarci in modo autentico alle nuove generazioni di americani, attraverso la nostra storia che risale a più di cento anni fa ma che risulta allo stesso tempo estremamente attuale”.
E ancora: “Riuscire a presentarci ad un pubblico internazionale attraverso il contributo di un regista di fama mondiale come Spike Lee è un traguardo straordinario e rappresenta una grande opportunità per rendere il nostro brand sempre più rilevante a livello globale”.
La sindaca Bass: “Fermiamo vandalismo e saccheggi”. Proteste anche a New York. Il presidente Usa: “In California un vero e proprio assalto alla pace”
Polizia in azione a Los Angeles – (Afp)
Ancora caos a Los Angeles. Dopo l’invio dei Marines da parte del presidente Donald Trump, la sindaca Karen Bass ha dichiarato lo stato di emergenza locale e imposto un coprifuoco notturno nel centro della città, dopo diverse notti di disordini, vandalismi e saccheggi. “Ho dichiarato un’emergenza locale e imposto un coprifuoco per fermare il vandalismo e i saccheggi nel centro di Los Angeles“, ha dichiarato ai giornalisti.
Le manifestazioni sono nate in risposta a un’ondata di arresti da parte delle autorità migratorie in una città con una significativa presenza di popolazione straniera e latinoamericana.
La misura, per tutta la notte fino alle 6 del mattino, riguarda un’area ristretta di circa 2,5 chilometri quadrati e si applica a tutti, eccetto residenti, giornalisti e operatori dei servizi di emergenza. Le proteste, inizialmente pacifiche, sono degenerate dopo il tramonto, con piccoli gruppi che hanno approfittato della confusione per danneggiare proprietà, incendiare veicoli e saccheggiare negozi.
Polizia Los Angeles: “Arresti di massa” –La polizia di Los Angeles ha annunciato dal canto suo di aver avviato arresti di massa contro gruppi di manifestanti che hanno violato il coprifuoco imposto nel centro città, dopo giorni di proteste contro la politica migratoria del governo statunitense. “Gruppi multipli continuano a radunarsi… e sono in corso arresti di massa. Il coprifuoco è in vigore“, ha scritto il dipartimento di polizia su X, senza specificare il numero di fermi effettuati.
Proteste anche a New York, oltre 80 arresti – Una manifestazione contro l’agenzia federale Ice a Lower Manhattan, nel cuore di New York, è degenerata nella notte in violenti scontri tra manifestanti e polizia, con oltre 80 arresti e scene caotiche per le strade del centro. Come riporta il New York Post, migliaia di persone si sono radunate a Foley Square per protestare contro le deportazioni in corso nella città, al grido di ‘Abolire l’Ice‘ e “cacciare l’Ice da New York“. Dopo ore di protesta pacifica, al calare del sole sono esplosi disordini, con lanci di oggetti contro gli agenti,uso di spray al peperoncino da parte della polizia e arresti brutali documentati in video.
Tra i partecipanti anche figure istituzionali come la consigliera di Brooklyn Shahana Hanif e il Public Advocate Jumaane Williams, che hanno duramente attaccato il sindaco Eric Adams per il presunto sostegno alle operazioni Ice. “Il sindaco sta collaborando con Trump per militarizzare le nostre strade“, ha dichiarato Hanif. Williams ha invece accusato la Nypd di permettere che “l’Ice rapisca persone in città“. La protesta di Manhattan si inserisce in un’ondata nazionale di mobilitazioni contro l’agenzia federale, con manifestazioni simili rilevate anche a San Francisco, Seattle e Chicago, oltre ai noti disordini prolungati a Los Angeles.
Trump – Il presidente Usa Donald Trump ha definito le proteste un’invasione da parte di un “nemico straniero” e ha ordinato l’invio di migliaia di soldati, decisione che ha innescato un duro scontro istituzionale con il governatore Gavin Newsom.
E dopo aver descritto i manifestanti come “animali” che “portano con orgoglio le bandiere di altri Paesi”, ma non la bandiera statunitense e sostenendo che sono pagati da qualcuno, alle truppe di Fort Bragg, nella Carolina del Nord, il tycoon ha detto: “Ciò a cui state assistendo in California è un vero e proprio assalto alla pace, all’ordine pubblico e alla sovranità nazionale, portato avanti da rivoltosi che sventolano bandiere straniere con l’obiettivo di continuare l’invasione straniera del nostro Paese“.
Trump ha quindi confermato l’intenzione di estendere a livello nazionale le operazioni di espulsione di massa già attuate a Los Angeles, nonostante le forti proteste. “Li stiamo mandando via e continueremo a farlo“, ha dichiarato alla stampa, avvertendo che le eventuali manifestazioni contro la linea dell’amministrazione “saranno affrontate con forza pari o superiore“.
Trump ha difeso quindi la repressione delle proteste con un messaggio chiaro al resto del Paese: “Se non avessimo reagito con forza, le rivolte si sarebbero diffuse ovunque“. La nuova offensiva sugli arresti da parte dell’Icearriva dopo pressioni interne, guidate dal vice capo di gabinetto Stephen Miller, per accelerare le deportazioni e colmare le lacune rispetto agli obiettivi dichiarati durante la campagna elettorale.
Il presidente americano ha inoltre avvertito che eventuali manifestanti durante la parata militare di sabato a Washington saranno affrontati con “una forza molto pesante“. La parata, organizzata per celebrare i 250 anni dell’Esercito statunitensee coincidente con il 79º compleanno di Trump, sarà accompagnata da imponenti misure di sicurezza, tra cui barriere già installate attorno alla Casa Bianca. Rivendicando lo spirito patriottico dell’iniziativa, Trump ha dichiarato: “Se non avessimo vinto la Seconda guerra mondiale, oggi parlereste tedesco o giapponese. Sarebbe una combinazione dei due“.
E, interpellato sulla possibilità di invocare l’Insurrection Actper rispondere alle proteste, ha ribadito che “se c’è un’insurrezione, lo farei certamente”.
Washington Post: “Anche italiani’ tra i 9mila migranti mandati a Guantanamo” Secondo il Washington Post l’amministrazione Trump si sta preparando ad avviare il trasferimento potenziale di migliaia di stranieri, illegalmente negli Stati Uniti, nella base militare di Guantanamo, a Cuba. Le operazioni dovrebbero iniziare in settimana e dovrebbero coinvolgere anche cittadini italiani. Il quotidiano afferma che “gli stranieri sotto esame” provengono anche da “nazioni europee alleate“.
L’attuale coordinatore tecnico del Lione Daniel Congré è stato ritrovato lunedì sera privo di sensi nella sua abitazione. La Procura sospetta un gesto estremo ma le indagini sono in corso
Lione Daniel Congré
Daniel Congré, 40 anni, ex giocatore del Tolosa e del Montpellier (al Digione fino al 2024) e dall’ottobre 2024 coordinatore sportivo del Lione, è ricoverato in gravi ma stabili condizioni dopo essere stato accoltellato al cuore lunedì sera nella sua abitazione. La notizia era circolata sin dalla serata ma il nome della vittima non era stato reso noto.
inchiesta – I soccorsi sono giunti nella sua villa a Pérols, una cittadina a Sud di Montpellier, intorno alle 19 di lunedì. Al loro arrivo, hanno trovato la vittima priva di sensi, dopo aver perso molto sangue da una ferita da arma da taglio vicino al cuore. Secondo Rmc Sport, la procura di Montpellier ha indicato che si tratterebbe di un “tentativo di suicidio“. L’Equipe invece parla di circostanze ancora in fase di accertamento. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, del pronto soccorso e della polizia, Congré è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Universitario di Montpellier.
Attimi di paura a Helsinki: Finlandia-Polonia viene interrotta e sospesa per circa mezz’ora per soccorrere un tifoso che si è sentito male sugli spalti.
E’ accaduto all’Helsinki Olympic Stadium, dove le due squadre si affrontano in una partita valida per le Qualificazioni UEFA ai Mondiali 2026. Il gioco in campo lascia spazio alla paura, quando un tifoso in tribuna accusa un malore e la partita viene fermata per permettere i doverosi soccorsi.
COSA E’ SUCCESSO – Accade tutto poco dopo il 70′ di gioco sul risultato di 2-1, poco dopo la rete di Kiwior che consente alla Polonia di accorciare (per la Finlandia goal di Pohjanpalo su rigore e poi Kallman). Jan Bednarek,difensore del Southampton e della Polonia, richiama l’attenzione degli staff medici delle due nazionali: un tifoso dei padroni di casa accusa un malore ed è necessario l’intervento dei medici per assisterlo e rianimarlo. Lo conferma un annuncio dello speaker dello stadio. Le squadre sono rientrate negli spogliatoi, mentre i tifosi delle due nazionali sono rimasti sugli spalti dell’Helsinki OlympicStadium, in attesa di ulteriori comunicazioni sulle condizioni del tifoso e sulla possibile ripresa del gioco.
IL GIOCO RIPRENDE – Dopo un’interruzione di circa mezz’ora, è arrivato l‘annuncio più atteso: i medici hanno assistito e rianimato con successo il tifoso, la partita può ripatire. Le squadre sono rientrate in campo per un breve riscaldamento prima della ripresa del gioco, dall’80’ sul risultato di 2-1 per la Finlandia.Il risultato non è più cambiato e al 101′ (dopo 11 minuti di recupero) il match si è concluso con la sconfitta della Polonia.