L’Inter perde un’altra pedina, dopo la corposa serie di infortuni che sta caratterizzando l’inizio di stagione dei nerazzurri. Simone Inzaghidovrà infatti fare a meno di Carlos Augusto, in vista delle prossime partite, come confermato dal comunicato ufficiale del club nerazzurro.
IL COMUNICATO – Di seguito il testo completo: “Le condizioni di Carlos Augusto
Esami strumentali per l’esterno brasiliano, sostituito nel corso del match contro lo Young Boys
Carlos Augusto si è sottoposto questa mattina a risonanza magnetica presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano dopo l’infortunio di mercoledì contro lo Young Boys. Gli esami hanno evidenziato un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra. La sua situazione sarà rivalutata la prossima settimana”.
IL PROBABILE RIENTRO – Probabile dunque chel’esterno brasiliano sia costretto a saltare le sfide di Serie A contro Juventus, Empoli, Venezia e Napoli e quella di Champions League contro l’Arsenal, per un totale di cinque partite: secondo Sky il rientro è previsto permetà novembre, dopo la sosta per le nazionali, in occasione della gara di Verona, prevista per il 23 novembre al Bentegodi.
Una scossa di terremoto di magnitudo stimata attorno a 5.1, si è verificata alle ore 01:00 (ore 08:31 in Italia) con epicentro nei pressi di Nemuro, Giappone. La profondità stimata è stata di circa 65 Km. Potete monitorare tutte le scosse in Italia e le principali nel mondo nella nostra apposita sezione terremoti.
I dati sui terremoti sono aggiornati costantemente grazie al Centro Comune di Ricerca, Commissione Europea: GDACS
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Arrestato nel 2014 con l’accusa di essere il membro di una banda che rubava e craccava telefonini
Assolto con formula piena dopo oltre 10 anni dall’accusa di ricettazione e riciclaggiol’attore Alberto Gimignani. L’attore di “Distretto di polizia“, La Piovra“, “Un Posto al Sole” e altre fiction e film come “La Famiglia” di Ettore Scola” “Ricordati di me “di Gabriele Muccino e “Cado dalle nubi” con Checco Zalone, fu arrestato nel luglio del 2014 con l’accusa di essere il tecnico di una banda che rubava e rivendeva telefonini.
Gimignani, spiegano i legali della difesa, che annunciano battaglia, “finì in carcere per oltre due settimane e sei mesi agli arresti domiciliari. La notizia andò in apertura di molti Tg nazionali, sulle prime pagine dei giornali e dilagò in rete. Solo ieri, 24 ottobre 2024, la Prima Sezione del Tribunale Ordinario di Roma lo ha assolto in primo grado con formula piena perché il fatto non sussiste“. “Ora si continuerà a lavorare – spiegano i difensori, Daria GrimaniePierluigi Rossi – affinché al nostro assistito, che si è sempre dichiarato innocente, sia restituito il giusto risarcimento non solo per la lunga attesa, ma anche per quella gogna mediatica che gli ha gravemente compromesso la carriera di attore“.
Nuova ondata di maltempo venerdì 25 ottobre, scuole chiuse in alcuni comuni del levante e attenzione rivolta alla tenuta del terreno saturo dopo le piogge delle scorse settimane
È scattata a mezzanotte l’allerta meteo in Liguria, con una scansione diversificata nelle varie zone della regione. A Genova (che fa parte della zona B) e nella zona E (Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia) è gialla fino alle 23:59 di giovedì 25 ottobre 2024, mentre sui bacini piccoli e medi di C(lungo la costa da Portofino fino al confine con la Toscana) è arancione (il masssimo grado per i temporali) dalle 8 alle 21, poi scende a gialla fino alle 23:59. Gialla, infine, sui bacini grandi del levante (Zona C). L’allerta ha anche costretto i politici a variare location, spostandosi al chiuso, per le chiusure della campagnaelettorale previste proprio per venerdì pomeriggio.
Pioggia nella notte – Nella notte ha cominciato a piovere a Genova, ma come riferito dai vigili del fuoco, non si sono registrati grossi problemi sul fronte di eventuali allagamenti. Occhi puntati, comunuque, sulla tenuta del terreno, fragile e saturo dopo la grande quantità di pioggia caduta nelle ultime settimane, con con allagamenti ed esondazioni soprattutto nel Tigullio.Arpal ha spiegato che, nella notte, la struttura temporalesca più intensa è rimasta confinata in mare, dove in mattinata sta riversando i quantitativi di pioggia più significativi, mentre un temporale forte sta insistendo nell’imperiese, dove ha raggiunto i 36.4 mm/1h a Cipressa.
Le disposizioni di sicurezza a Genova – All’entrata in vigore dell’allerta:
tenersi aggiornati sull’evolversi della situazione e prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità, da radio, tv e tutte le altre fonti di informazione ufficiali;
stazionare in un luogo sicuro evitando le zone della città più soggette ad allagamenti, come sottopassi, strade accanto agli argini di torrenti, ponti, passerelle, e in generale tutte le zone più basse della città
non accedere o soggiornare in cantine, garage, locali seminterrati o al piano strada, sino alla fine dell’evento e salire ai piani superiori, evitando sempre l’uso dell’ascensore
Per tutta la durata dell’allerta gialla vengono monitorati i principali corsi d’acqua del territorio comunale da parte dei volontari di protezione civile e della polizia locale. Restano chiusi tutti i cantieri e gli scavi negli alvei dei torrenti ed è vietato il transito pedonale sulla passerella di passo Carlineo sul torrente Chiaravagna.
Scuole chiuse in alcuni Comuni – In alcuni Comuni della zona C le scuole rimangono chiuse, parliamo di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna, Zoagli e Sestri Levante, oltre a molti nello spezzino.
Allerta gialla e arancione, le previsioni – Il richiamo di aria molto umida porta venerdì 25 ottobre ancora instabilità diffusa su tutta la regione.A levante, sul territorio dell’area C, si potrà instaurare una convergenza fra venti di scirocco e tramontana, con fenomeni persistenti per più ore sullo stesso punto e cumulate abbondanti. Il posizionamento della massa di aria fredda in quota che scenderà dal nord Atlantico verso l’Europa occidentale condizionerà l’impatto che la perturbazione avrà sulla nostra regione, in particolare a partire da sabato. La modellistica indica proprio per sabato 26 ottobre due soluzioni attualmente equiprobabili, entrambe persistenti: una insiste più sul centro, una più sul ponente. Venerdì 25 ottobre, i modelli ad alta risoluzione forniranno ulteriori elementi per provare a inquadrare meglio una situazione previsionale particolarmente complicata.
Venerdì 25 ottobre: dalle prime ore della notte si intensifica la fase instabile con alta probabilità di temporali forti o organizzati su BCE,bassa su AD. Dalla mattina sarà possibile l’instaurarsi di convergenze tra venti di scirocco e tramontana a levante dove si segnala un’alta probabilità di temporali forti,organizzati e persistenti. Cumulate elevate su C, significative su BE, intensità forti su C, moderate su E. A fine giornata possibili cumulate puntualmente molto elevate. Venti moderati settentrionali su capi esposti di A 40-50 km/h.
Sabato 26 ottobre:piogge rovesci e temporali su tutte le zone, con alta probabilità di temporali forti o organizzati su ABCDE e cumulate significative. Le piogge più copiose potrebbero interessare il Centro-Ponente ma vista la situazione incerta, Arpal si consiglia di seguire i prossimi aggiornamenti. Dal pomeriggio venti forti meridionali su BC con raffiche fino a 50-60 km/h, localmente maggiori sui crinali esposti.
La suddivisione del territorio regionale
A:Lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa
B:Lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno
C: Lungo la costa da Portofinofino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia, Val Fontanabuona e Valle Sturla
D: Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida
E: Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia.
Allerta meteo gialla e arancione-2
Giovedì, 24 ottobre 2024
Allerta meteo a Bologna, venerdì chiusi nidi e scuole di ogni ordine e grado
Chiusi anche parchi e centri sportivi. Invito allo smart working per le aziende
Alla luce dell’allerta meteo-idrogeologica-idraulica diramata oggi da Arpae, valida per la giornata di domani venerdì 25 ottobre, considerato il grande quantitativo di acqua caduto sulla città di Bologna nei giorni scorsi e la dimensione dell’impatto dell’alluvione, che ha indebolito la capacità di tenuta dei suoli e, più in generale, del sistema idrico cittadino, invia precauzionale il Comune ha deciso per la giornata di domani venerdì 25 ottobre 2024 la sospensione dell’attività educativa e didattica in tutti i nidi d’infanzia e in tutte le scuole di ogni ordine e grado di Bologna.
L’Amministrazione comunale invita inoltre, per la stessa giornata, le aziende e gli enti del territorio a favorire l’utilizzo dello smart working. Cosa che faranno anche Comune di Bologna e Città metropolitana autorizzando una giornata aggiuntiva di smart working, ad eccezione del personale impegnato nei servizi essenziali.
Inoltre domani, venerdì 25 ottobre, è vietato permanere nei parchi, nei giardini e nei centri sportivi cittadini fino al superamento delle situazioni di criticità.
Per la giornata di domani si invita, inoltre, la popolazione a limitare il più possibile gli spostamenti e l’utilizzo di mezzi privati.
I mille operativi a disposizione del Centro operativo comunale (Coc) e la Protezione Civile sono da questa mattina di nuovo in campo per svolgere le operazioni di pulizia di pertinenze private e spazi pubblici della città.
Proseguono le verifiche dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e del Comune di Bologna lungo i tracciati dei torrenti e dove l’alluvione ha avuto maggiore impatto, per verificare danni ed attivare i relativi interventi.
Chiusure anche a San Lazzaro – Domani, venerdì 25 ottobre, tutte le scuole di ogni ordine e grado di resteranno chiuse anche a San Lazzaro di Savena. Lo ha deciso l’Amministrazione Comunale in seguito all’allerta arancione che è stata diramata da Arpae e che entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi. Il provvedimento, che è stato adottato con un’ordinanza appena firmata, si è reso necessario – spiegano dal Comune – visto che per la giornata di domani sono previste precipitazioni che potranno generare nuovi incrementi dei livelli idrometrici su tutti i bacini già interessati dalle piene precedenti dei giorni scorsi.
Vigili del Fuoco – La sede della Toyota Material Handling di Bologna dopo l’esplosione
Dopo la morte dei due lavoratori, i sindacati chiedono più sicurezza. Il 25 ottobre sciopero dei metalmeccanici di Bologna. Landini: 30 anni fa non sarebbe successo
Chiusura dello stabilimento di Bologna della Toyota Material Handling: la decisione è stata presa nel corso di una riunione nel pomeriggio, comunicata dai sindacati ai rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento di Bologna, nella zona di Bargellino, interessato dall”esplosionedi mercoledì, che ha provocato la morte di due lavoratori (il 34enne Fabio Tosi e il 37enne Lorenzo Cubello) e il ferimento di altri undici. Tutte le attività lavorative, non solo in presenza ma anche da remoto (nessuna esclusa) sono sospese fino a nuova comunicazione. Si procederà ad aprire la cassa integrazione ordinaria a partire dal 23 ottobre, non si sa fino a quando. La cassa integrazione, spiega la rsu Fiom, non riguarderà il sito di Crespellano, che proseguirà le proprie attività.
Per venerdì 25 ottobre i sindacati metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil dell’area metropolitana di Bologna hanno proclamato otto ore di sciopero, senza cortei o presidi “per senso di responsabilità” rispetto ai problemi di mobilità dei cittadini dovuti al post alluvione. Ci sarà un’esposizione di drappi a lutto nelle aziende metalmeccaniche. I sindacati nelle prossime ore chiederanno la convocazione del tavolo sulla sicurezza della Città metropolitana, “allargando a tutti quei soggetti che hanno fatto si’ che il sistema di relazione di questo territorio sia tra i più avanzati d’Italia“. Allo sciopero di otto ore “di tutto il comparto industriale bolognese” aderirà anche il sindacato di base Usb che ha organizzato per domani anche un presidio nella zona di Bargellino-Borgo Panigale, a Bologna, dove ha sede lo stabilimento Toyota Material Handling.
Landini, “30 anni fa alla Toyota zero infortuni” – “Se pensiamo che questo è avvenuto in un’azienda che si chiama Toyota, vorrei ricordare che 20-30-40 anni fa il metodo Toyota nel mondo era considerato uno dei metodi centrali perchè era una delle imprese all’avanguardia e c’erano zero infortuni, zero morti“. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini, prima dell’inizio della Biennale dell’Economia di Legacoop, commentando l’esplosione di ieri.
“Vuol dire – ha aggiunto il sindacalista – che si è affermato in questi anni un modo di fare impresa per cui la sicurezza sul lavoro continua a essere un costo, non un vincolo. In un Paese come il nostro, in cui ci sono tre morti al giorno, si continua ad avere un aumento di infortuni e malattie professionali senza precedenti e provvedimenti burocratici che non servono ad affrontare il tema. Occorre un nuovo modello di fare impresa. Mettere al centro il lavoro e la persona vuole dire cambiare modo di fare impresa“.
“Ieri credo che si sia confermata l’assoluta inadeguatezza che c’è sul tema della salute e della sicurezza, che continua a essere considerato un costo e non un elemento di priorità – ha evidenziato Landini – ieri, oltre a questo gravissimo incidente c’è stato un altro morto, in questo caso nell’edilizia. Purtroppo questa situazione in cui ormai hai una media di tre morti al giorno va avanti da anni. Credo che da questo punto di vista il tema sia quello di come la centralità della sicurezza e della salute abbia bisogno di non essere più considerata un costo, ma di essere un investimento e un elemento di prevenzione che va curato a ogni livello, sia quando questo avviene in una situazione legata ad appalti e subappalti, sia quando questo avviene in una situazione che può riguardare la manutenzione e l’ordinarietà del lavoro“.
Per il segretario della Cgil “serve insistere perchè vengano fatti tutti gli investimenti necessari ma soprattutto perché ci sia un cambiamento di fondo e questi temi della salute, sicurezza e prevenzione dei modelli organizzativi tornino a essere l’elemento centrale anche del fare impresa“.
“Le leggi che il governo fa sono burocratiche e non servono assolutamente a nulla, sono finte. Questo provvedimento che loro chiamano patente a crediti è una presa in giro. Siamo di fronte al fatto che è sufficiente che un’azienda compri un’autocertificazione per autocertificare che è a posto per un po’ di tempo e ha risolto i suoi problemi. Forse fatta in questo modo, visto che questa autocertificazione ha un costo, servirà a far fare soldi a qualche consulente del lavoro che consiglia alle imprese di comprare questa certificazione, ma non risolve assolutamente. Non è il momento di operazioni burocratiche per mettersi il cuore in pace, è il momento delle assunzioni vere, ad esempio di ispettori e di agire sulla prevenzione“, ha concluso Landini.
Le lancette andranno spostate indietro di un’ora: avremo più luce al mattino, ma farà buio prima
Cambio dell’ora: ci risiamo. Nel 2024 l’ora solare tornerà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre quando bisognerà spostare le lancette degli orologi indietro di un’ora, dalle tre alle due. Il risultato sarà inevitabilmente un’ora di luce di più al mattino, mentre di sera farà buio prima. La buona notizia, almeno per chi ha qualche difficoltà con la sveglia, è che si dormirà un’ora in più.
Quanto durerà l’ora solare – I dispositivi elettronici connessi a internet (smartphone, tablet, pc etc) si aggiorneranno da soli, mentre per altri dispositivi sarà necessario intervenire manualmente. È ad esempio il caso dell’orologio dell’auto – se si tratta di un modello non troppo recente – o dei forni elettrici. L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2025 quando torneremo all’ora legale e le lancette andranno portate un’ora avanti.
Cambio dell’ora: gli effetti collaterali – Inutile dire che il passaggio all’ora solare non sarà indolore per tutti: se è vero che si potrà “dormire di più” (o almeno questa sarà la sensazione nei primi giorni) non si possono sottovalutare gli effetti collaterali che molti italiani lamentano a ogni cambio dell’ora: stanchezza, stress, irritabilità. Disturbi spesso dovuti all’alterazione del ritmo sonno-veglia e che incidono direttamente sull’umore.
L’orologio biologico del nostro organismo andrà risincronizzato di nuovo, come accade due volte ogni anno, e qualcuno farà fatica a prendere sonno. Gli esperti spesso consigliano di posticipare gradualmente gli orari dei pasti e il momento di andare a letto per permettere al corpo di abituarsi. Anche evitare di usare device elettronici prima di coricarsi può essere un aiuto.
Perché cambiamo orario due volte ogni anno? – Come sappiamo la proposta avanzata in sede Ue di abolire il cambio dell’ora è finita con un buco nell’acqua. Dunque bisognerà adattarsi. Se il passaggio non è indolore per tutti, è accertato che questo escamotage permette di ottimizzare i consumi energetici e si traduce in un risparmio in bolletta. L’ora legale, in vigore in Italia dal 1966, è stata introdotta proprio per questo motivo. Tuttavia, negli ultimi anni l’utilità di questa pratica è stata messa sempre più in discussione tant’è che molti Paesi europei valutano di abolirla definitivamente.
Verso giornate più buie – Con l’ora solare farà buio un’ora prima. E complici, anche, le ore di luce che diminuiranno sensibilmente fino al solstizio d’inverno, avremo giornate sempre più corte. Insomma, inizia la lunga stagione invernale. Tra il 29 e il 30 marzo 2025 si passerà nuovamente all’ora legale e le lancette andranno portate un’ora avanti.