Il terribile incidente avvenuto nella città di Houston, in Texas: un elicottero con a bordo quattro persone ha colpito in pieno una torre radio. Prima la “palla di fuoco”, poi la pioggia di detriti in fiamme: le terribili immagini sui social
Le terribili immagini dell’incidente avvenuto a Houston, in Texs (Usa)
Una palla di fuoco che illumina il cielo, poi i detriti in fiamme che precipitano al suolo, tra le grida di spavento dei testimoni. Il terribile incidente è stato ripreso da alcuni residenti di Houston, in Texas (Stati Uniti): un elicottero ha colpito in pieno una torre utilizzata per i ripetitori radio, alta circa 300 metri e segnalata con l’apposita illuminazione. Secondo quanto riferito dai media statunitensi ci sarebbero almeno quattro vittime confermate, tra cui un bambino.
Usa, elicottero colpisce una torre ed esplode: quattro morti – Un primo filmato diffuso sui social, registrato dalle telecamere di videosorveglianza, mostra l’esatto momento dell’impatto tra il velivolo e la torre radio e la conseguente esplosione. In un secondo video vengono invece mostrati i detriti infuocati che precipitano verso terra, mentre la torre stessa collassa. L’incidente è avvenuto poco dopo le 20 di ieri, domenica 20 ottobre: le persone decedute sarebbero i quattro occupanti dell’elicottero. La conferma è arrivata dal capo della polizia di Houston: “A bordo dell’elicottero privato Robinson R44 c’erano quattro persone tra cui un bimbo e nessuno è sopravvissuto“.
L’elicottero, ad uso privato, era decollato dall’aeroporto di Ellington, situato a circa 30 km a sud del luogo dell’incidente: al momento le cause della tragedia sono ancora fa chiarire. L’impatto dei detriti infuocati ha anche innescato un violento incendio che i vigili del fuoco sono riusciti a domare soltanto dopo mezz’ora. Uno scenario da incubo che ha costretto le autorità a informare i residenti che potrebbero trovare parti di elicottero e resti umani nei loro cortili. Secondo il sindaco di Houston, John Whitmire, ci vorranno diversi giorni per ripulire l’area dai detriti. La Federal Aviation Administration, l’agenzia Usa che si occupa del trasporto aereo, ha avviato un’indagine sull’incidente: l’intera area è stata messa in sicurezza e interdetta al pubblico.
L’ex centrocampista stava disputando una partita domenicale tra amici a Piacenza, sua città natale, quando i compagni lo hanno visto cadere al suolo
Lutto nel mondo del calcio per la morte di Luigi Rocca, ex centrocampista 61enne che nella sua carriera ha vestito, tra le altre, anche la maglia dell’Inter. L’ex calciatore stava disputando una partita domenicale tra amici a Piacenza, sua città d’origine, quando si è improvvisamente accasciato sul campo davanti ai compagni. Come riporta MilanoToday, il 61enne è stato trasportato in elicottero all’ospedale Guglielmo da Saliceto, ma per lui non c’era più nulla da fare e i medici hanno solo potuto constatarne il decesso. Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza ai familiari. “Profondamente rattristato dalla notizia” il Piacenza Calcio, fa sapere in una nota, “stringendosi in un forte abbraccio attorno alla sua famiglia”.
Chi era Luigi Rocca – Rocca, nato a Coli, era cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Aveva fatto il suo esordio in Coppa Uefa proprio con la maglia nerazzurra il 30 settembre del 1981 subentrando a Lele Oriali nella gara contro l’Adanaspor.
Sempre con l’Inter aveva disputato la sua prima partita in Serie A il 16 maggio 1982 nella vittoria interna per 2-1 sull’Avellino. In seguito il centrocampista aveva indossato le maglie di Sanremese, Casertana e Piacenza, tra le altre. Aveva poi iniziato la carriera da miste con le giovanili del Piacenza, per poi guidare anche il Fanfulla, il Fiorenzuola e il Codogno.
Inzaghi contento per i tre punti ottenuti a Roma, ma non felice per i due infortunati in un periodo delicato e pieno di partite importanti
Vittoria importante quella dell’Inter all’Olimpico con la Roma. Tre punti fondamentali per la squadra di Inzaghi, ma sorriso a metà. Già perché i nerazzurri hanno perso per infortunio muscolare Acerbi e Calhanoglu, le loro condizioni sono da valutare.
“Un altro guaio in un centrocampo già con i cerotti, e un guaio aggiuntivo in una difesa in là con gli anni. L’Inter se ne torna da Roma con tre punticini salvifici, sì, ma con un paio di infortuni che cadono proprio nel bel mezzo del primo ciclo delicato tra Italia ed Europa: al 12’ Hakan Calhanoglu, acciaccato in partenza, ha lasciato il campo per una contrattura all’adduttore della coscia sinistra; 15 minuti dopo è stato Francesco Acerbi a stendersi a terra e ad alzare la manina per chiedere il cambio (per lui la contrattura è ai flessori della coscia sinistra)”, scrive La Gazzetta dello Sport.
Allagamenti a viale Palmiro Togliatti a Bologna ( Michele Nucci / LaPresse)
Il maltempo non concede tregua. Il risultato sono frane, allagamenti e circolazione ferroviaria in tilt. Cosa succede e quali sono le previsioni per le prossime ore
La pioggia fa paura. Il maltempo nelle ultime ore è tornato a colpire soprattutto l’Emilia-Romagna. Un ragazzo di vent’anni, Simone Farinelli, è morto a Pianoro. A Bologna il monito del sindaco è uno: “Non uscite“. Allagamenti e strade diventate come fiumi sono però un elemento che accomuna Nord e Sud in questo weekend. E per oggi, domenica 20 ottobre, c’è l’allerta meteo arancione su cinque regioni.
Maltempo, Simone morto nell’auto inghiottita dalla piena – C’è una vittima del maltempo a Pianoro: è Simone Farinelli, 20 anni. Era originario della Brescia ma abitava a Ozzano Emilia, paese vicino al luogo dove avvenuta la tragedia. Secondo quanto ricostruito, Simone era in macchina con il fratello quando sono stati travolti dalla piena a Botteghino di Zocca. Il fratello è riuscito a scappare, mentre lui non è riuscito a uscire dalla Toyota Yaris bianca.
“Stiamo facendo il punto per coordinare le azioni che tutta la notte sono andate avanti, col massimo supporto da parte di tutti. Ma le nostre forze non sono neanche minimamente sufficienti“. Sono le poche parole che il sindaco di Pianoro Luca Vecchiettini riesce a pronunciare raggiunto telefonicamente dall’Ansa prima di tornare al lavoro.
#Maltempo. Una slavina d’acqua, precipitazioni fino a 175 mm su Città metropolitana di Bologna: più di 2.100 evacuati. 15 fiumi sopra soglia rossa. Oltre 600 interventi dei Vigili del fuoco. Morto un ragazzo di 20 anni nel comune di Pianoro (Bo). Info👉 https://t.co/FxKXdcwkt1pic.twitter.com/wi0d9glFRV
In Emilia Romagna allerta rossa fino a mezzanotte: fiumi sorvegliati speciali – Prosegue fino a mezzanotte l’allerta rossafino nelle zone di pianura dell’Emilia-Romagna, quindi nella Città metropolitana di Bologna e nelle province di Modena, Reggio Emilia (fino al Parmense), Ferrara, Ravenna, e nella collina bolognese-romagnola.
Le piogge intense di questa notte, attualmente in esaurimento, hanno generato oggi un nuovo innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua, in particolare per quanto riguarda i bacini dei fiumi Enza, Secchia e Reno e i loro affluenti, con numerosi allagamenti nella collina bolognese e nella città di Bologna.
Le aree interessate dall’allerta rossa diramata dalla Protezione Civile
I fiumi della regione restano comunque sorvegliati speciali, perché le piene si spostano nei tratti a valle: una previsione che riguarda il Secchia e il Reno, con livelli superiori alle soglie 2 e il transito della piena del Po.
L’appello del sindaco di Bologna: “Restate a casa” – La città di Bologna è stata inondata per larga parte: in sei ore è caduta la pioggia che normalmente cade in due mesi autunnali secondo i dati forniti dal sindaco Matteo Lepore in un aggiornamento delle 2.15 del mattino. La fase critica è iniziata verso le 21 di sabato, quando è esondato il torrente Ravone, allagando via Saffi una delle principali arterie d’accesso al centro della città che ospita l’ospedale Maggiore. Subito dopo l’acqua ha invaso via Saragozza, via Andrea Costa e via San Mamolo, tutte chiuse al traffico. In varie parti della città si sono verificati blackout elettrici. In pieno centro è stato evacuato per infiltrazioni il cinema Modernissimo. A esondare prima della mezzanotte anche il torrente Savena e il fiume Reno. Il fango è arrivato a ridosso delle case.
Lepore ha lanciato, nella mattinata di oggi, domenica 20 ottobre via social, un appello a non uscire in strada, a non usare l’auto e a salire ai piani più alti se in prossimità dei torrenti. “Lo so – scrive – che siete preoccupati delle cantine, i garage, i negozi. Ci dovremo occupare di questo subito dopo che avremo messo in sicurezza le persone che eventualmente hanno delle problematiche Tutta la città metropolitana ha queste problematiche e i vigili del fuoco stanno lavorando col massimo impegno ma devono essere occupati sulle priorità”.
🔴 NON uscire in strada e non usare l’auto in nessuna zona di #Bologna
🔴 Se vedete allagamenti non percorrete le strade con auto, se siete nelle zone critiche salite al piano di sopra#allertameteoBO#Bologna
Il sindaco è tornato a fornire il bilancio dell’alluvione poi nel pomeriggio. Alle 17 figurano circa 2500 evacuati nel capoluogo emiliano: “Nella città di Bologna sono state evacuate 500 persone, undici sono state ospitate in alberghi, altre hanno trovato ospitalità da parenti e amici. Il maggior numero degli sfollati si trova nella città metropolitana e il conteggio è salito a 2500 – ha dichiarato il sindaco che ha aggiunto – ho sentito la presidente della Regione Irene Priolo e chiederemo lo stato di emergenza. Nessuno si aspettava questo quantitativo di pioggia sulla città di Bologna“. Domani, lunedì 21 ottobre intanto, le scuole resteranno chiuse, mentre l’amministrazione ha incoraggiato le aziende a concedere lo smart working per i dipendenti.
Irene Priolo, presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, spiega che “Bologna è l’esemplificazione dell’evento che si è scaricato in collina, con l’indice di saturazione dei suoli dovuto all’evento di due giorni fa e che ha creato una sorta di slavina d’acqua. Acqua, acqua ovunque in quantità molto importanti“.
Ancora più difficile la situazione nel resto della provincia bolognese. Verso le 22 è esondato il fiume Idice in zona Ca’ Ghironda. La Val di Zena è allagata e così San Lazzaro, dove ci sono state evacuazioni di cittadini.
Anche la circolazione ferroviaria è andata in tilt. Sul sito di Trenitalia si legge che “è sospesa tra Casalecchio Garibaldi e Sasso Marconi per condizioni meteo critiche“. Stop ai treni anche tra Rimini e Cesenatico, così come tra Marradi e Faenza in questo caso per frana.
Sott’acqua anche Ravenna, Modena e Reggio. La presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo, spiega: “Abbiamo avuto diverse criticità nell’area metropolitana di Bologna, anche perchè ci erano stati forniti modelli diversi di evoluzione della perturbazione rispetto a quella effettiva. Prima la maggior parte delle criticità si sono concentrate su Bologna, poi a esondare sono stati quasi tutti gli affluenti a destra e a sinistra del Reno. Quasi tutti i corsi d’acqua hanno superato soglia 3, peggio ancora del maggio 2023“.
Maltempo a Cesenatico
A Casalecchio di Reno centinaia di persone che assistevano a un concerto di Umberto Tozzi alla Unipol arena sono rimaste bloccate. “Stiamo intervenendo con la protezione civile d’intesa con i sindaci e insieme ai vigili del fuoco in coordinamento con la Prefettura di Bologna, specie per quanto riguarda le evacuazioni ai piani alti – aggiunge Priolo – e seguiamo la situazione delle strade dove è impossibile circolare“. Nella notte è stata segnalata la rottura dell’argine del Quaderna nel comune di Medicina e del Sillaro verso Ravenna, mentre il livello del Senio a Tebano è stabile.
Segnalato anche un guasto tecnico del sito dell’Arpae (l’Agenzia per la protezione ambientale dell’Emilia) che ha impedito di fotografare la quota dei fiumi. “Teniamo monitorata la situazione con personale sui punti di osservazione a Tebano e lungo il Senio e non sono evidenziate ulteriori criticità. Invitiamo tutti alla massima prudenza e ricordiamo di non avvicinarsi ai corsi d’acqua“, avverte Emilia Romagna meteo.
Maltempo a Pianoro – frame da video dei vigili del fuoco
A Palermo aeroporto chiuso per allagamenti e blackout – Anche la Sicilia è stata duramente colpita dal maltempo. L’aeroporto di Palermoè stato chiuso (e poi riaperto) per allagamenti. L’acqua ha invaso alcune sale del terminal, in particolare modo l’area bagagli. Si sono verificate anche interruzioni di elettricità.
A Bagheria (Palermo) una famiglia con due bambini è rimasta bloccata in auto in un sottopasso ed è stata tratta in salvo dalla polizia locale e dalla protezione civile.
L’allerta meteo per oggi, domenica 20 ottobre – Per la giornata di oggi, domenica 20 ottobre, la Protezione civile ha emesso un bollettino di allerta meteo arancione su: Calabria, Emilia Romagna, Basilicata, Lombardia e Veneto. Allerta gialla su Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e su settori di Marche, Calabria, Basilicata, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e provincia autonoma di Bolzano.