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Venerdì, 18 ottobre 2024
| Sciopero di Atm oggi venerdì 18 ottobre: dalle 8,45 chiudono la M2 e la M4. Disagi e attese per tram e bus |

| L’agitazione ha ripercussioni sul servizio dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio |
Un venerdì di disagi per i viaggiatori a causa dello sciopero generale nazionale indetto dal sindacato Al Cobas, che coinvolge principalmente il settore dei trasporti. A Milano dalle 8,45 chiudono la M2 e la M4. Restano aperte le linee M1, M3 e M5. Tram, bus e filobus sono in servizio con possibili maggiori attese.
Atm fa sapere che la prima fascia di disagi si conclude alle 15, per riprendere dalle 18 fino al termine del servizio. Possibili disagi anche per il funzionamento della funicolare Como-Brunate, gestita dall’Azienda trasporti milanesi: potrebbe fermarsi
dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 fino al termine del servizio.
L’ultimo sciopero indetto dalla stessa sigla sindacale era stato il 26 giugno scorso e aveva ottenuto un’adesione del 17.4 per cento fra i lavoratori di Atm. A ottobre, sabato 5, era stato indetto uno sciopero dal sindacato Orsa, poi revocato dopo la precettazione del prefetto per motivi di ordine pubblico legati alla manifestazione pro Palestina e alla partita di calcio Inter-Torino a San Siro. Il sindacato Al Cobas ha spiegato le motivazioni dell’agitazione: “L’abrogazione dei penalizzanti salari d’ingresso ai neoassunti, il salario minimo di 1600 euro netti mensili, forti aumenti salariali indicizzati all’inflazione reale, riduzione dell’orario di lavoro”. I promotori dello sciopero vorrebbero inoltre “un piano di investimenti e di assunzioni straordinari in tutti i settori di pubblica utilità a partire dal trasporto pubblico fino a sanità, scuola e servizi sociali in genere, che devono essere universali e gratuiti”.
Si tratta di una protesta “contro le morti sul lavoro, per la sicurezza e la tutela della salute in tutti gli ambienti di lavoro, posto guida compreso, eliminando il rischio alla fonte; per il blocco delle spese militari, contro la guerra e l’invio di armi in tutti gli scenari di conflitto e la conversione di tali risorse nei servizi di pubblica utilità”, ma anche “contro le grandi opere speculative, per la tutela dell’ambiente e per un piano concreto di ricostruzione e messa in sicurezza del territorio”, nonché “contro la privatizzazione e le gare d’appalto della gestione del pubblico servizio di trasporto locale”.

