Lo stabilimento Farla distrutto dal fuoco. L’ordinanza del Comune: “Finestre chiuse nel raggio di un chilometro”
articolo:https://www.latinatoday.it/cronaca/incendio-farla-latina-ordinanza-chiusura-finestre.html
Latina, 16 luglio 2024
Avviate le analisi dell’Arpa, che daranno i primi risultati tra 24-36 ore. Si dovrà capire che tipo di materiali sono andati a fuoco e se esistono rischi per la salute dei cittadini

Il capannone è stato completamente distrutto dal fuoco ed è collassato. L’intero corpo centrale dello stabilimento Farla di Latina non esiste più. A quanto pare è bruciare è stato il magazzino. I vigili del fuoco hanno lavorato per diverse ore per riuscire a domare le fiamme mentre una densa nube di fumo nero, visibile anche a molti chilometri di distanza, ha invaso la città e in tarda serata l’odore di fumo e plastica bruciata ha raggiunto anche il centro.
Domato il rogo, si dovranno ora stabilire le cause e si dovrà chiarire che tipo di materiale è andato in fumo, perché all’interno dello stabilimento sono stoccati farmaci che vengono distribuiti in centinaia di farmacie del territorio pontino e del Lazio. A una prima comunicazione arrivata del Comune di Latina che rassicurava i cittadini su eventuali rischi per la salute, è seguita un’ordinanza sindacale, pubblicata nel corso della notte, che in via precauzionale ha invitato i cittadini a chiudere per due giorni le finestre finestre delle abitazioni nel raggio di almeno un chilometro dallo stabilimento Farla.
Nel testo dell’ordinanza si fa riferimento al fatto che “si sono sviluppate dall’opificio, consistenti emissioni di fumo, che stanno interessando tutte le aree circostanti“. “Rilevato che le emissioni possono provocare forme di pregiudizio alla salute pubblica non essendo allo stato conosciute le cause che hanno provocato il richiamato evento e soprattutto i materiali oggetto dell’intervenuto incendio – si legge – rilevato che la Asl di Latina, alle 23,47, ha comunicato per le vie brevi possibili pericoli per la popolazione e che l’Arpa ha comunicato nelle stesse ore, in via ufficiosa, l’intervenuto montaggio di una centralina per l’analisi dei fumi sviluppatisi dall’evento, che potrà dare i suoi primi risultati nel corso delle successive 24-36 ore, si ravvisa l’opportunità di adottare un apposito provvedimento al fine di salvaguardare la salute pubblica“.
A scopo precauzionale la Asl di Latina, in attesa delll’acquisizione dei risultati dell’attività di indagine, ha evidenziato di disporre la chiusura delle finestre e di ogni altra forma di apertura degli immobili ubicati a una distanza lineare di almeno un chilometro dallo stabilimento Farla per la durata di due giorni. L’amministrazione ha quindi ritenuto di procedere ad adottare un provvedimento temporaneo di due giorni per salvaguardare la salute dei cittadini.
Grosso incendio in via Monti Lepini: brucia lo stabilimento Farla
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Latin a15 luglio 2024
A fuoco la struttura della cooperativa che si occupa di distribuzione di farmaci. Una grossa nube nera visibile anche dal centro città

Un devastante incendio è divampato all’interno dello stabilimento della cooperativa Farla che si occupa di distribuzione di medicinali e prodotti parafarmaceutici di centinaia di farmacie della provincia pontina e del Lazio. Lo stabilimento si trova lungo via dei Monti Lepini, alle porte della città di Latina.
Una colonna di fumo nera si è alzata dalla struttura ed è rimasta ben visibile perfino dal centro cittadino. Il rogo scoppiato nel magazzino. I dipendenti si sono accorti del fuoco mentre lavoravano, ma poco dopo le fiamme sono diventate ingestibili ed è scattato il piano di evacuazione. Sul posto le squadre di vigili del fuoco che stanno tentando di domare il rogo. Sul posto anche le pattuglie dei carabinieri e le ambulanze del 118.
All’interno dei capannoni sono stoccati migliaia di farmaci e il rischio è che si siano sprigionate nell’aria sostanze chimiche dannose.
Ma nella tarda serata il Comune di Latina ha specificato che il rogo ha distrutto prevalentemente materiali di carta e cartone e altre componenti non ritenute pericolose. Al momento si escludono i rischi per la salute dei cittadini. La prefettura e l’Arpa Lazio stanno comunque monitorando la situazione.

