Il regista è morto a Roma a 92 anni. Per cinquant’anni hanno condiviso la regia portando la Storia sullo schermo, da ‘Padre padrone’ a ‘La notte di san Lorenzo’
Anche la seconda metà della coppia registica più celebre del cinema italiano se n’è andata. È morto oggi a Roma a 92 anni Paolo Taviani, vicino alla moglie Lina Nerli Taviani e ai figli Ermanno e Valentina. Per oltre cinquant’anni i fratelli Taviani – Paolo il maggiore dei due e Vittorio, scomparso nel 2018 – hanno lavorato assieme in perfetta armonia: al punto che non potresti distinguere le scene girate dall’uno da quelle dirette dall’altro né parlare di ciascuno di loro separatamente. In mezzo secolo di attività, il loro cinema ha registrato sotto varie forme i vistosi cambiamenti culturali che si succedevano in Italia. Autori completi, fino dalla scelta dei soggetti e dal lavoro di sceneggiatura, i Taviani hanno tuttavia spaziato con uguale passione tra i generi cinematografici: dall’attualità alla Storia (spesso usata in funzione metaforica), alla letteratura.
Formati in un cineclub a Pisa, esordirono con alcuni documentari tra i più importanti dell’immediato dopoguerra, tra cui San Miniato luglio ‘44, alla cui sceneggiatura contribuì Cesare Zavattini. Nel 1960 co-diressero col maestro del cinema documentario Joris IvensL’Italia non è un paese povero, prodotto dalla televisione italiana.
Le loro prime esperienze nel cinema narrativo risentono della lezione del neorealismo, all’epoca ancora sensibile: diretto a tre mani con Valentino Orsinie interpretato da Gian Maria Volonté, Un uomo da bruciare (1962) era liberamente ispirato alla vicenda del sindacalista Salvatore Carnevale, vittima di mafia. L’attualità sociopolitica li coinvolge durante il decennio, quando realizzanoI fuorilegge del matrimonio, sul tema del “piccolo divorzio”, eI sovversivi (1967), dove si respira il clima delle rivolta sessantottine. Risente della stessa aria Sotto il segno dello scorpione, parabola a-temporale che evoca PasolinieGodard; non uno dei loro film migliori, ma che li fa notare dalla critica internazionale. continua a leggere
I consigli del comune di Truccazzano e di Arpa dopo il rogo di mercoledì in via Guido Rossa
Paura nube tossica. Dopo l’incendio di mercoledì a Truccazzano, dove è andata a fuoco un’azienda di via Guido Rossa che tratta materiale plastico, Arpa Lombardiaha iniziato le analisi sulla qualità dell’aria, dando alcuni consigli ai cittadini. “Arpa Lombardia poco dopo le 17.15 di mercoledì è stata allertata dai vigili del fuoco di Milano, attraverso la sala operativa di regione Lombardia, in seguito all’incendio scoppiato nella ditta Arcadia, che si occupa di logistica, a Truccazzano. La porzione di capannone coinvolta, di circa 5mila mq, è il deposito di materiale plastico. I tecnici del gruppo base con strumentazione portatile hanno effettuato le prime misure speditive. Ci attendiamo in aria gli inquinanti tipici della combustione dei materiali oggetto del rogo che, essendo in forma gassosa, tenderanno a rarefarsi in atmosfera“, ha fatto sapere nella serata di mercoledì l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
“È giunto sul posto anche il gruppo specialistico di contaminazione atmosferica che, tenuto conto della direzione del vento, posizionerà il campionatore ad alto volume presso la frazione di Cavaione per misurare i parametri tipici della combustione di materiale plastico, diossine e idrocarburi policiclici aromatici. Secondo i meteorologi dell’agenzia il cielo è molto nuvoloso con precipitazioni deboli e venti altrettanto deboli provenienti da est/sud est. In base alle previsioni fino alle 8 della mattina del 29 febbraio il cielo continuerà a essere coperto con precipitazioni poco probabili“, conclude la nota di Arpa.
Sempre in serata si è tenuto un incontro in Prefettura alla presenza del Prefetto, di tecnici di Arpa, Ats, vigili del fuoco di Milano, carabinieri e sindaci di Liscate, Truccazzano e Melzo. “L’incendio si è sviluppato in una ditta di stoccaggio imballaggi plastici a Cavaione, frazione di Truccazzano. I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per spegnere l’incendio“, l’aggiornamento pubblicato alle 21.50 dalla pagina Facebook del comune di Truccazzano.
“Arpa sta effettuando campionamenti dell’aria e ci vorranno 72 ore per avere dati relativi a presenza di eventuali micro inquinanti. Le prescrizioni di Ats e Arpa sono quelle di diminuire il più possibile l0esposizione all’aperto e tenere porte e finestre chiuse e di evitare di raccogliere e consumare i prodotti da orti“, ha sottolineato l’amministrazione. Giovedì mattina Ats “farà le analisi sulle aziende agricole e allevamenti per verifiche di eventuali contaminazioni alimentari. Le misure – ha concluso il comune – sono valide per le prossime 72 ore“.
Giovedì mattina le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. Sono 17 le squadre dei vigili del fuoco che stanno lavorando, con pompieri arrivati anche da Monza e Bergamo.
“L’incendio è quasi del tutto circoscritto ma la densa colonna di fumo propagatosi a seguito delle fiamme rende difficili le operazioni di spegnimento“, hanno fatto sapere dal comando provinciale di via Messina. I vigili del fuoco stanno lavorando in totale sinergia con le autorità locali, arpa e carabinieri anche per il campionamento e le analisi degli agenti “micro inquinanti” dell’aria.
I tifosi del Bayern Monaco all’Olimpico (Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images
Puniti i comportamenti dei sostenitori bavaresi durante la partita contro la Lazio in occasione della gara di andata degli ottavi di finale di Champions League.
La UEFA ha deciso di multare il Bayern Monaco per il comportamento tenuto dai suoi sostenitori in occasione della sfida di Roma contro la Lazio, valida per la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League.
L’Organo Disciplinare, Etico e di Controllo del massimo organo del calcio europeo ha deciso di comminare una multa di 50.750 euro complessivi per l’accensione di materiale pirotecnico (40.250 euro) e lancio di oggetti (10.500 euro).
Inoltre, alla società tedesca è stato fattodivieto di vendere ai propri tifosi i biglietti validi per la prossima trasferta in campo europeo. Da ricordare, come la sfida sia finita 1-0 in favore della Lazio grazie al rigore siglato da Ciro Immobile, che aveva portato all’espulsione di Upamecano.
Il direttore per la sostenibilità finanziaria della UEFA ha parlato del nuovo FPF studiato dalla Federcalcio europea e di come dovrebbero agire le leghe nazionali.
Seconda giornata di interventi al Business of Football Summit, evento organizzato dal Financial Times e in corso di svolgimento a Londra il 28 e il 29 febbraio 2024. Tanti gli attori protagonisti del mondo del calcio che hanno espresso il loro punto di vista sui temi più vari. Tra questi anche Andrea Traverso,Director Financial Sustainability and Research per conto della UEFA.
Il dirigente della Federcalcio europea ha parlato del nuovo Fair Play Finanziario e delle ragioni della sua introduzione: «Il Fair Play Finanziario non è una cosa che è stata costruita ieri, ma è stato implementato nel passato. Lo spirito però è sempre lo stesso, creare un mondo calcistico più sostenibile, non a livello di singoli club, ma a livello di sistema. Abbiamo vissuto due differenti periodi: pre e post pandemia. Prima penso che il Fair Play Finanziario abbia raggiunto i suoi obiettivi, si era arrivati a un profitto del calcio a livello aggregato. Poi c’è stato il Covid, con diversi miliardi persi, e abbiamo avuto bisogno di cambiare le regole».
Parlando delle nuove norme, Traverso ha sottolineato che «prima è stata prevista una fase di transizione con una regolamentazione minima, e ora introdurremo regole più sofisticate. Guardiamo all’equity, al cash, ai costi per quanto riguarda stipendi e trasferimenti dei calciatori e abbiamo fissato dei livelli: dal 90 al 70% in più anni nel rapporto tra i ricavi e il costo della rosa, un approccio in diverse fasi per dare ai club il tempo necessario per adattarsi. Crediamo che questo pacchetto di regole sia molto complesso ma completo. Vediamo già che le nostre regole insieme a quelle delle rispettive leghe nazionali stanno producendo effetti positivi sulla condotta dei club».
Per quanto riguarda l’oggetto delle regole, il riferimento «è sempre stata la sostenibilità, contro le spese eccessive. Non c’è mai stata una ragione di competitività. Vogliamo evitare che i club finiscano in bancarotta o che si prendano rischi eccessivi. Non chiediamo a ogni club di essere profittevole, si possono anche registrare delle perdite, c’è molta flessibilità. Ci sono molti esempi di successo sostenibili, basti guardare il Napoli lo scorso anno, l’Atalanta o il Villarreal. Con una crescita organica c’è spazio per arrivare al successo».
Quello impostato dalla UEFA «non è un vero e proprio salary cap, non si riferisce solo agli stipendi, ma è un costo della rosa. Quello che vediamo è che i soldi finiscono nelle tasche dei calciatori e degli agenti, effetto moltiplicato durante la pandemia, con i ricavi in calo e i costi che sono rimasti fissi. Per la prima volta di recente abbiamo visto una crescita degli stipendi che è stata minore rispetto a quella dei ricavi e questo deve significare qualcosa», ha detto Traverso.
«Questa è l’influenza che le regole della UEFA stanno avendo anche sulle leghe nazionali. Quello di cui abbiamo bisogno per rendere effettive queste regole in futuro è avere un allineamento anche con le regole a livello nazionale. Guardiamo a 700 club, non a pochi, e siamo molto lontani. Se le leghe lavorano in linea con le nostre regole è più facile. Bisogna allineare le norme nazionali a quelle della UEFA. Il nostro lavoro è il risultato di una discussione con club e associazioni, non lo abbiamo fatto da soli», ha proseguito.
Questo perché «a livello domestico hai diversi modi per intervenire: con una limitazione agli acquisti sul mercato, con deduzione di punti in classifica, noi non lo possiamo fare. Il sistema deve fare sì che in caso di una decisione, questa venga presa entro la fine della stagione. E’ quello che stiamo cercando di fare con le regole ed è il modo secondo cui dovrebbero operare anche i campionati a livello nazionale», ha concluso.
Il club nerazzurro ritiene di aver rispettato i paletti della UEFA nella passata stagione e che li rispetterà in quella incorso
L’Inter si aspetta di aver rispettato i paletti della UEFAper il Fair Play Finanziario sia nel 2022/23 che nel 2023/24. È quanto emerge dai conti del primo semestre di Inter Media And Communication, la controllata in cui confluiscono i ricavi da sponsor e diritti televisivi.
“Evidenziamo che, sulla base dei risultati consolidati del gruppo per l’anno fiscale conclusosi il 30 giugno 2023, prevediamo di aver raggiunto l’obiettivo finanziario fissato per quest’anno in base al Settlement Agreement firmato con la UEFA nell’agosto 2022. Pertanto, non ci aspettiamo che venga trattenuto alcun contributo finanziario dai premi in denaro dovuti nella stagione sportiva 23/24”, si legge (l’esame effettuato finora dalla UEFA non ha evidenziato alcun problema).
“Sulla base dei risultati del periodo precedente e delle proiezioni più aggiornate per il resto dell’anno fiscale, ci aspettiamo di raggiungere l’obiettivo finanziario fissato dal Settlement Agreement anche per l’anno fiscale che si concluderà il 30 giugno 2024”, conclude il club nerazzurro.
Il club nerazzurro ha già messo a referto ricavi importanti a livello commerciale, senza considerare due top sponsor della divisa da gioco.
L’Inter ha annunciato ricavi da sponsorizzazioni già garantiti per72 milioni di euro nella stagione 2024/25. Il dato emerge dalla semestrale di Inter Media and Communication, la società in cui confluiscono i ricavi media e sponsor della società nerazzurra (per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre del 2023).
Come si legge nel documento, nella stagione 2023/24 sono già stati contrattualizzati ricavi nell’ordine di 76 milioni di euro, «ovvero già 23 milioni di euro in più rispetto al 2022/23, in particolare grazie al contratto di un anno con Paramount+ per il front di maglia e al rinnovo con Nike (fino al 2031) per una fee aumentata del 70%», si legge nel documento.
Il portafoglio delle sponsorizzazioni è stato inoltre ampliato nel settembre del 2023 grazie alla firma di un nuovo sponsor per la maglia posteriore fino al giugno 2027: U-Power. Lo sponsor di manica eBay scadrà invece il 30 giugno 2024.
Inter ricavi sponsor 2024 2025 – Già 72 milioni in vista della prossima stagione – Tra le altre nuove importanti partnership siglate a partire dall’anno fiscale 2023/24, si segnalano le seguenti: Enel, Mastercard, Banca BPER, SWM, Qatar Airways, quest’ultima firmata a novembre 2023. Grazie ai nuovi accordi e a quelli precedenti, i «ricavi da sponsorizzazione già contrattualizzati per l’esercizio 2024/25 ammontano a 72 milioni di euro».
Va ricordato che i 72 milioni di euro in questione non tengono conto dello sponsor di maglia e di quello di manica. Gli accordi con Paramount+ e con eBay scadranno al termine della stagione in corso. Per il main sponsor è prevista una clausola, attivabile entro gennaio 2024, che permetterà a Qatar Airways di diventare sponsor di maglia a partire dal 2024/25 a una cifra che si aggira intorno ai 18/20 milioni di euro a stagione.
Tuttavia, nelle ultime settimane sono circolate anche indiscrezioni a proposito di una possibile intesa con Betsson Group, società di scommesse con sede a Malta. Il mondo del betting è sempre stato una grande risorsa per i club sportivi e calcistici in particolare, in Italia e all’estero, anche se il Decreto Dignità voluto dal governo Conte nel 2018 ne ha frenata l’ascesa nel nostro Paese. Proprio il Decreto è attualmente l’ostacolo più grande che si frappone tra le parti in un potenziale accordo.
Novità per il club nerazzurro: dopo Transformers, sbarca un nuovo logo sulle divise.
Dopo la jersey dedicata alla saga Transformers, Inter e Paramount+ tornano a celebrare l’unione tra calcio ed intrattenimento con una nuova collezione di maglie (Home, Away e Third) ispirata all’iconica serie Teenage Mutant Ninja Turtles.
La maglia home dedicata alle Ninja Turtles verrà indossata dai giocatori nerazzurri per Inter-Genoae per l’occasione a San Siro saranno presenti quattro ospiti d’eccezione: i personaggi di Leo, Raph, Donnie e Mikey animeranno infatti il prepartita da bordocampo, nelle sale hospitality e accoglieranno i giocatori all’ingresso in campo per il riscaldamento. Per questa iniziativa verranno inoltre pubblicati dei contenuti esclusivi sui canali ufficiali del Club.
Il nuovissimo film di animazione originale Paramount+Tartarughe Ninja – Caos Mutante, prodotto da Nickelodeon Animation e Point Grey Pictures e diretto da Chris Yost e Alan Wan, sarà disponibile sulla piattaforma di streaming dal 1° marzo.
Leo, Raph, Donnie e Mikey, gli eroi amanti della pizza, si trovano ad affrontare nuove minacce e a fare squadra con vecchi alleati per sopravvivere sia alla vita da adolescenti che ai cattivi che si nascondono nella Grande Mela.
La collezione Ninja Turtles Special Edition evolve ancora una volta la collaborazione tra Inter e Paramount+ ed unisce le passioni degli amanti di calcio, cinema e cartoon, intrecciando in modo sempre più profondo i mondi dello sport e dell’intrattenimento ed esaltandone la commistione.
Paul Pogba (Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)
Il centrocampista della Juventus è stato squalificato per quattro anni dopo essere risultato positivo ad un controllo antidoping.
Paul Pogba è stato squalificato per quattro anni dopo essere risultato positivo ad un controllo antidoping. La positività del centrocampista della Juventus era emersa dopo un controllo di routine effettuato lo scorso 20 agosto a Udine al termine della prima giornata di Serie A. Il giocatore era stato sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping lo scorso 11 settembre.
Il francese compirà compirà 31 anni il prossimo 15 marzo: la sua carriera può dirsi sostanzialmente conclusa dopo l’ufficialità della squalifica.
Giovedì 29 febbraio 2024
Pogba squalificato per doping: cosa può fare la Juve e cosa dice il regolamento
Il Tribunale Nazionale Antidoping ha ufficializzato la decisione di squalificare il francese: ecco le possibili conseguenze per la Juventus e cosa può fare il club.
Adesso è arrivata anche la conferma ufficiale: il centrocampista della Juventus Paul Pogbaè stato squalificato per quattro anni dopo essere risultato positivo al testosterone a seguito di un controllo effettuato dopo la sfida dei bianconeri contro l’Udinese a inizio stagione. Cosa può fareora la Juventus nei confronti del giocatore?Come si può tutelare il club bianconero?
Secondo quanto emerge dall’accordo collettivo siglato dalla FIGC, dalla Lega Serie A e dall’Associazione Italiana Calciatori (in vigore dal 31 gennaio 2023 e fino al 30 giugno 2024), la positività al doping rientra tra i casi in cui è possibile sospendere la retribuzione di un calciatore, situazione disciplinata dall’articolo 5.5 del regolamento.
Cosa dice il regolamento sul versamento dello stipendio – «L’obbligo di versamento della Retribuzione, nella parte sia fissa sia variabile, da parte delle Società è sospeso, previa Comunicazione a partire dalla data di decorrenza di una delle due seguenti circostanze e per tutta la sua durata:
se il Calciatore abbia subito provvedimenti disciplinari interdittivi dell’attività sportiva per effetto di sanzioni in materia di illeciti sportivi, di divieto di scommesse e di pratiche di doping, nonché nei casi di indisponibilità del Calciatore per effetto di provvedimenti, anche temporanei, disposti dall’Autorità Giudiziaria;
se il Calciatore sia irreperibile per tre convocazioni ad allenamenti o gare a distanza di almeno quarantotto (48) ore una dall’altra nell’arco di almeno sette (7) giorni», si legge nel regolamento.
«Nel caso sub a) che precede, ove già non previsto da specifica normativa o se ritenuto necessario, la Società, previa contestazione scritta al Calciatore degli addebiti, può disporre in via provvisoria e diretta l’esclusione dalla detta preparazione e/o dai detti allenamenti, purché contestualmente inoltri al Calciatore, con il procedimento con rito accelerato, la relativa proposta di irrogazione della sanzione. Nel medesimo procedimento, il Calciatore può richiedere la reintegrazione e/o risoluzione del Contratto», si legge nel testo del regolamento.
Le regole sui minimi federali per chi gioca in Serie A – La Juventus ha dunque potuto sospendere lo stipendio del calciatore. Ricordiamo che Pogba ha firmato un accordo da 8 milioni di euro netti a stagione. Inoltre, si legge nel regolamento, «in caso di squalifica per doping, la riduzione della Retribuzione, in alternativa all’azione di risoluzione del Contratto, può essere pari all’intera Retribuzione, fissa e variabile, dovuta per il periodo di durata della squalifica, con decorrenza dalla sospensione cautelare deliberata dagli organi di giustizia sportiva».
«Tale previsione opera anche nei casi di illecito sportivo o violazione dei divieti di qualsiasi fonte in materia di scommesse, con decorrenza dall’efficacia del provvedimento disciplinare deliberato dagli Organi di Giustizia Sportiva, anche se non definitivo», si legge nel documento. Tuttavia, «la riduzione della Retribuzione non può in ogni caso comportare una diminuzione della Retribuzione al di sotto di quella minima prevista nella Tabella».
Per questo Pogba ha continuato comunque a percepire almeno il corrispettivo previsto dalla tabella dei minimi federali. Nel caso dei calciatori che abbiano compiuto il 24° anno di età, questo minimo tocca quota 42.477 euro lordi.
L’eventuale risoluzione del contratto – Tuttavia, essendo la squalifica superiore ai 6 mesi, la Juventus ora è nelle nelle condizioni di rescindere il contratto: valutazione che sarà comunque fatta insieme all’entourage del calciatore, che si è mostrato collaborativo sin dall’inizio della vicenda. Nel caso di maxi squalifica, oltre al risparmio sulle somme dovute per i prossimi anni, il club sarebbe anche nelle condizioni di chiedere un risarcimento danni.
Un altro aspetto su cui dovrà riflettere eventualmente la società bianconera è relativa al Decreto Crescita:se il contratto venisse risolto prima del prossimo mese di giugno, bisognerebbe pagare una penale per i benefici ottenuti dal momento del suo arrivo a Torino. Il calciatore arrivò a luglio del 2022, motivo per cui gli anni di residenza fiscale da considerare per godere degli sgravi fiscali del Decreto Crescita sono il 2023 e il 2024 (con almeno il 50% + 1 dei giorni trascorsi in Italia).
A pochi mesi dalla cerimonia di apertura, scoppia il caso sicurezza. Ma nessuna delle informazioni sensibili sarebbe stata intercettata.
Questa estate si svolgeranno le Olimpiadi a Parigi e a pochi mesi dalla cerimonia di inaugurazione, la 33esima edizione finisce nel mistero.
Lunedì scorso, infatti, alla stazione Gare du Nord di Parigi sono spariti dalla cappelliera di un treno diretto a Creil un computer e due chiavette usb di proprietà di un ingegnere che lavora al municipio della capitale. Secondo il denunciante, i materiali rubati contenevano dei dati sensibili riguardanti i piani di sicurezza della polizia municipale per i prossimi Giochi olimpici e paralimpici, in programma dal 26 luglio.
Così si è messa in moto subito la macchina delle indagini che ha aperto due inchieste, una della poliziagiudiziaria, l’altra affidata alla sicurezza dellaRete Trasporti. Prima ancora che si concludessero, alcuni dipendenti municipali hanno sollevato il dubbio che il collega avesse menzionato i dati sensibili affinché le forze dell’ordine accelerassero le ricerche.
E la smentita è arrivata a stretto giro di posta: «L’ingegnere non era in possesso di alcuna informazione relativa all’organizzazione e allo schieramento delle forze di polizia municipale». Il suo materiale «conteneva appunti presi per uso interno, relativi al suo lavoro sulla missione informatica del dipartimento strade e viaggi». Dati riguardanti il traffico durante i Giochi, dunque, non la delicata sicurezza olimpica. Tesi confermata poi anche dalla Procura.
Nella giornata di ieri, mentre il caso si stava piano piano sgonfiando, in Comune a Parigi si è svolta una riunione urgente al fine di «effettuare tutti i ripristini necessari per interrompere ogni accesso al sistema informatico della città». Oltre all’azzeramento, è partita anche un’indagine interna per capire se ci sono state «comprovate violazioni delle procedure di sicurezza». La falla, seppur superficiale, ha colpito direttamente la grande macchina organizzativa del più importante evento sportivo previsto quest’anno.
Per quanto riguarda la sicurezza, quindi, rimane tutto segreto, come deve essere. Anche se le problematiche di un evento così esteso, accompagnato dalla volontà di mettere i tifosi di tutto il mondo al centro dell’evento, non mancano. Ci saranno restrizioni alla viabilità, l’utilizzo dei droni e un sistema imponente pensato per proteggere tutte le fasi dei Giochi, a partire dall’ambiziosa cerimonia di apertura prevista sulla Senna, evento considerato a rischio alla luce della minaccia terroristica e della situazione in Medio Oriente, nella Striscia di Gaza. Il Comune ha già annunciato che coinvolgerà 2.000 agenti di polizia municipale.