Di Bello spiega perché non è andato al VAR sul contatto Ndoye-Iling in Juve-Bologna

articolo: Di Bello spiega perché non è andato al VAR sul contatto Ndoye-Iling in Juve-Bologna (90min.com)
È stato un post-partita infuocato quello di Juventus–Bologna. La sfida, valida per la 2ª giornata di Serie A, è terminata 1-1, con Vlahovic che ha risposto al vantaggio di Ferguson, ma a suscitare polemiche è stato soprattutto l’episodio che ha visto per protagonisti Ndoye e Iling Jr.
È il secondo tempo e il Bologna conduce ancora per 1-0. La Juve attacca a testa bassa, rinvigorita dai cambi di Allegri, ma gli uomini di Thiago Motta riescono a rendersi pericolosi con le ripartenze. Ed è proprio da un contropiede che scaturisce il tanto controverso contatto in area piccola tra Ndoye e Iling Jr. L’esterno dei rossoblù stava per insaccare in rete il pallone del 2-0, ma il giovane bianconero lo ostacola: il Bologna chiede rigore ed espulsione per chiara azione da gol, ma Marco Di Bello lascia giocare.
Poco più tardi arriva il pareggio di Vlahovic, su assist proprio di Iling, ma la furia dei felsinei si è protratta anche dopo il triplice fischio, quando l’amministratore delegato Claudio Fenucci ha apertamente criticato la decisione dell’arbitro, reo di non aver nemmeno consultato il VAR.
L’edizione odierna de La Repubblica riporta uno stralcio della conversazione tra Di Bello e la sala VAR in cui il direttore di gara pugliese dichiara: “Ho visto bene io, sono caduti assieme“. L’interpretazione non è piaciuta al designatore Gianluca Rocchi, che secondo La Gazzetta dello Sport sta pensando di sospenderlo.

L’attacco di Fenucci e il silenzio di Thiago Motta: polemica dopo Juve-Bologna
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L’attacco di Fenucci e il silenzio di Thiago Motta: polemica dopo Juve-Bologna
C’è stato un episodio in Juventus-Bologna, terminata 1-1, che ha incendiato il postpartita. I felsinei conducono 1-0, stanno resistendo agli attacchi bianconeri cresciuti d’intensità e pericolosità nella seconda frazione. A 20 dal termine Ferguson accelera e imbuca per Zirkzee, l’esterno olandese da posizione defilata incrocia potente, Perin non la tiene e Ndoye si avventa sulla ribattuta, ma viene ostacolato in maniera evidente da Iling Jr, che gli impedisce il tap-in a porta vuota.
Proteste furiose dalla panchina rossoblu. Un’espulsione per un collaboratore di Thiago Motta e il giallo per l’allenatore. Nonostante l’evidente errore, Di Bello non viene richiamato al Var per assegnare il calcio di rigore agli ospiti e l’automatico cartellino rosso all’esterno inglese. Il Bologna, trasformato il rigore, sarebbe andato sul doppio vantaggio a poco dal termine, concludendo la gara con un uomo in più.
Il primo a parlare ai microfoni di Dazn per sottolineare quanto successo è stato l’AD rossoblu Claudio Fenucci.
Sull’episodio del calcio di rigore: “Faccio l’amministratore deegato delle squadre di calcio da 25 anni e penso non mi abbiate visto spesso ai microfoni a parlare di arbitri. Però questa è l’occasione perché faccio i complimenti alla mia squadra che ha disputato partita di grande livello, e un errore arbitrale clamoroso ha tolto una vittoria che ormai era certa in quel momento, visto che c’era rigore e anche espulsione. Quindi sono qui per difendere il lavoro dell’allenatore, dei ragazzi e anche il rispetto di una tifoseria che si è vista togliere una vittoria che non è banale. Non è banale venire allo Juventus Stadium e vincere la partita. Mi dispiace molto, non è una cosa frequente però credo che i rapporti tra il var e il campo vadano migliorati perché questi epoisodi sono allucinanti. È impensabile che un giocatore falciato davanti al portiere non determini calcio di rigore ed esplusione. Qui per fare i complicmenti a Thiago Motta, ai ragazzi e sottolineare come un errore nell’era della tecnologia sia insopportabile e ha tolto una vittoria certa alla nostra squadra”.
Sull’amarezza: “Stiamo lavorando da anni sulla tecnologia. Ricordo che sono stato uno di quelli che ha chiesto l’anticipazione dell’ingresso del Var dopo un errore a Genova. Nonostante gli anni, il lavoro e l’applicazione, ancora non riusciamo a capire come su episodi come questi non si riesca a intervenire. È veramente una follia, quindi un monito a continuare a lavorare a migliorare”.
Lasciata la parola al tecnico Thiago Motta, l’ex Nazionale italiano ha preferito non commentare l’episodio, rispondendo alle domande sulla questione con un silenzio molto eloquente.

