Bonucci messo fuori rosa dalla Juventus. «Scelta tecnica di Allegri. Si allenerà da solo»


articolo: Bonucci messo fuori rosa dalla Juventus. «Scelta tecnica di Allegri. Si allenerà da solo» (leggo.it)

Bonucci messo fuori rosa dalla Juventus

La notizia è apparsa sul sito della Gazzetta dello Sport. Il difensore, che non rientra nei piani del club, valuta l’addio

Tra la Juve e Bonucci è finita nel modo peggiore. Secondo quanto riferisce il sito della Gazzetta dello Sport, il capitano e difensore bianconero è stato messo fuori rosa dal club. Lunedì Bonucci si presenterà alla Continassa ma non si allenerà con la Juventus, non prenderà parte alla tournée negli Stati Uniti e non indosserà la maglia bianconera nel suo ultimo anno di contratto con la Juve. Non è un fulmine a ciel sereno ma visto che si tratta di Bonucci, il settimo nella storia bianconera per presenze (502) e ultima bandiera della mitica BBC, la notizia è dirompente.

La comunicazione ufficiale è arrivata oggi. Il nuovo direttore sportivo Giuntoli, accompagnato dal vice Manna, – racconta sempre il sito della Gazzetta dello Sport – ha raggiunto Bonucci in Toscana, dove il difensore, in vacanza, ha ripreso ad allenarsi: il capitano è fuori dal progetto del club per scelta tecnica. II difensore 36enne, alla Juve dal 2010 – fatta eccezione per una stagione al Milan -,  non ha potuto fare altro che prendere atto della notizia choc. Una vittoria per il tecnico Allegri? Il nuovo capitano dei bianconeri sarà Danilo

Il sindaco di Rozzano: «Il nuovo stadio dell’Inter da noi? Me lo auguro»


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/07/13/inter-nuovo-stadio-rozzano/

Il progetto di un nuovo San Siro condiviso con il Milan è sempre più lontano e per i nerazzurri si aprono le porte del Comune dell’hinterland milanese.

Con il progetto di un nuovo San Siro condiviso fra Inter e Milan praticamente in stallo e i rossoneri al lavoro per l’area San Francesco a San Donato per un impianto in solitaria, i nerazzurri si trovano a valutare anche loro la strada di una nuova casa in solitaria.

Negli scorsi mesi, ha preso forza la strada che avrebbe portato l’Inter a sud verso Rozzano. Una pista che, al momento, rimane una delle alternative, anche se da parte del comune dell’hinterland milanese è arrivata una importante apertura. Come riporta l’edizione odierna de Il Giorno, il sindaco Gianni Ferretti ha dichiarato: «Un nuovo stadio? Io me lo auguro per la città, ma mi pare un’utopia che l’Inter o il Milan realizzino qui da noi lo stadio».

La posizione di Ferretti è nota da tempo. Interista e sindaco di Forza Italia crede che l’area D4 Cabassi sia idonea ad accogliere una struttura simile, ma se ne parla da troppo tempo, da almeno 20 anni. La sua idea, positiva, ricalca quella dell’allora sindaco Massimo D’Avolio. Ai tempi era stato il presidente dell’Inter Masssimo Moratti a ipotizzare lo stadio al confine con Assago. Ma al momento da viale della Liberazione non arrivano segnali concreti per procedere su questa strada.

«L’area in questione è servita da tangenziale ovest A7 col raccordo per piazza Maggi – ha continuato il primo cittadino di Rozzano -,  ed è servita dalla metropolitana. Certo ci vorrebbero degli interventi per potenziare trasporti e viabilità. È un’area destinata da anni al terziario e al residenziale. Avere una struttura come uno stadio avrebbe una ricaduta importante in termini economici e di posti di lavoro per la nostra città».

Sul futuro immediato: «Forse il Milan in futuro avrà il suo stadio, vedremo se San Donato, ma noi tifosi nerazzurri resteremo a San Siro e probabilmente lo divideremo col Monza». Se a Rozzano sono favorevoli, o almeno lo è la giunta comunale, il clima ad Assago, che sarebbe comunque coinvolto visto che l’area in questione delimita il confine fra i due comuni, è completamente diverso e opposto. Infatti, le opposizioni nei mesi scorsi si sono mobilitate preoccupate per le voci sull’arrivo di una struttura che avrebbe una capienza superiore di quattro-cinque volte quella del Forum, che sorge appunto ad Assago.

Beffa Al-Nassr: il mercato bloccato impedisce di tesserare Brozovic


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/07/13/brozovic-al-nassr-mercato-bloccato/

Il club saudita è stato punito dalla FIFA con l’impossibilità di registrare nuovi calciatori per tre sessioni a causa di mancati pagamenti nei confronti di altre società.

Nella giornata di ieri la FIFA ha comunicato che il club saudita Al-Nassr, quello a cui appartiene Cristiano Ronaldo, è stato punito con l’impossibilità di tesserare nuovi calciatori per te finestre di mercato. Il motivo? «Debiti insoluti. I relativi divieti saranno revocati immediatamente dopo la conferma del pagamento dei debiti da parte dei creditori interessati». Così un portavoce della FIFA ha commentato la situazione della società, tra i protagonisti della rivoluzione calcistica del Paese.

Come riporta il quotidiano catalano Mundo Deportivo, per effetto di questa decisione la FIFA ha bloccato di fatto il tesseramento di Marcelo Brozovic, passato in Arabia Saudita dall’Inter per 18 milioni di euro più bonus. La società non può registrare il nuovo acquisto nonostante il calciatore croato abbia firmato il suo contratto triennale con l’Al-Nassr lo scorso 3 luglio. Insomma le pratiche per il tesseramento con l’Al-Nassr non sono state completate prima di oggi e non lo saranno fino a quando la FIFA non sbloccherà la situazione e cioè il club saudita non salderà i proprio debiti.

Nessun problema per l’Inter, visto che il trasferimento fra i club non è in discussione e il pagamento spetta di diritto ai nerazzurri. Ma ovviamente l’Al-Nassr ha sborsato 18 milioni di euro per un calciatore che non potrà utilizzare fino a gennaio 2025, se prima non salderà ogni debito pregresso. La palla è nelle mani del club saudita, che per risolvere i problemi dovrà procedere con il saldo dei debiti pendenti. Il riferimento è a mancati pagamenti di bonus nei confronti del Leicester per l’attaccante nigeriano Ahmed Musa per 390.000 sterline.

Un’altra pista che il club potrebbe percorrere è quella di mettere sul mercato lo stesso Brozovic, che era seguito dal Barcellona, per rientrare nella spesa sostenuta con l’acquisizione del cartellino dall’Inter. Fino a quando l’Al-Nassr non risolverà questa questione Brozovic è un calciatore della formazione saudita che però non può giocare nessuna partita. Questa situazione è anche il motivo per cui le altre società della Saudi Pro League hanno continuato a comprare, mentre l’Al-Nassr si è bloccato dopo l’acquisto del croato.

Incendio alla fabbrica La Torrente nel Napoletano, forse provocato da fuochi d’artificio


Rogo innescato forse da fuochi d’artificio per un matrimonio

articolo: https://www.ilmattino.it/AMP/napoli/incendio_fabbrica_la_torrente_corso_evacuazione_delle_case-7518013.html

Rogo innescato forse da fuochi d’artificio per un matrimonio

In fiamme l’industria conserviera, fumo alto, aria irrespirabile e tanta paura. È accaduto a Sant’Antonio Abate. Il rogo è scoppiato all’interno della fabbrica La Torrente, nella zona industriale abatese.

Non si hanno notizie di feriti o intossicati, i vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a domare l’incendio nella zona del piazzale in cui erano presenti basi di legno. Ad innescare il rogo forse fuochi d’artificio abusivi per un matrimonio nelle vicinanze.

Fiamme molto alte e densa la coltre di fumo nero visibile da chilometri di distanza. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della stazione abatese e della compagnia di Castellammare di Stabia. Disposto lo sgombero dei residenti della zona. 

«Abbiamo chiesto un ulteriore intervento del 118, potenziato i soccorsi sul territorio e chiesto l’intervento di Italgas ed Enel per evitare ulteriori disagi. Stiamo evacuando anche le abitazioni limitrofe in via precauzionale» dice Ilaria Abagnale, dopo lo scoppio di un incendio all’interno del deposito di un’azienda conserviera di via Paludicelle. «I soccorsi sono attivi – aggiunge Ilaria Abagnale – e abbiamo chiesto l’ausilio anche degli operatori di Castellammare di Stabia accanto alla nostra Protezione civile. Inoltre, ci stiamo attrezzando per le forniture di acqua e qualsiasi cosa possa servire ai residenti». 

Per quanto riguarda le cause del rogo le indagini dei carabinieri (impegnati anche i colleghi del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata) propendono maggiormente verso la pista dei fuochi d’artificio fatti esplodere all’esterno dell’azienda da alcuni residenti con uno o più petardi che probabilmente hanno fatto divampare l’incendio. I militari hanno rinvenuto e sequestrato una batteria di fuochi pirotecnici esplosa che era sul manto stradale alle spalle dello stabilimento.

Incendio alla fabbrica La Torrente di Napoli: evacuazione delle case e traffico in tiltAGTW

Inchiesta sul Real Madrid: costi “oscuri” per 122 milioni di euro a bilancio


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/07/13/real-madrid-costi-bilancio/

Il dubbio è che questi costi siano legati al rimborso di un prestito erogato da Providence e che contribuiscano ad aggirare il Fair Play Finanziario.

Nel bilancio del Real Madrid per la stagione 2021/22 pubblicato lo scorso ottobre, sotto la voce altri costi operativi era indicata una cifra di circa 135 milioni di euro, che corrisponde più o meno al 20% delle spese complessive sostenute nell’ultimo anno dal club della capitale spagnola. Un dato indicato come “altri costi di gestione corrente” e che ha fatto sollevare alcuni dubbi tra gli analisti.

Come riporta il quotidiano The Telegraph, il Real Madrid non ha voluto far sapere a cosa sia riferita questa cifra e perché sia stata messa sotto una voce così imprecisata. Inoltre, il quotidiano britannico, sostiene come di questi 135 milioni ben 122 siano di difficile lettura e senza una spiegazione ben precisata.

Real Madrid costi – L’accordo con Providence – Il club, spiega il quotidiano, si è rifiutato di rispondere a domande in merito, inclusa la specifica affermazione che queste cifre siano un rimborsi, per l’intero importo o solo in parte, destinati a istituti finanziari statunitensi per la vendita di futuri proventi del comparto marketing. Il primo di questi accordi, siglato con il gruppo di private equity Providence nell’esercizio 2017/18, ha fornito al club liquidità in cambio della vendita di futuri flussi di reddito e da allora l’accordo è stato esteso in termini di durata e valore.

Le somme guadagnate dalla vendita di una percentuale, non meglio precisata, dei futuri ricavi commerciali, che il club ha dichiarato di aver rinnovato nel 2019/20, sono state contabilizzate nei conti del Real come entrate e non come debito. Il Real non ha mai spiegato nel dettaglio come quell’impegno venga rimborsato e a quanto ammonti la quota da riconoscere ogni anno, interessi compresi.

Real Madrid costi – I rischi legati al Fair Play Finanziario – Ovviamente, è bene ribadirlo, un accordo di questo genere è perfettamente lecito, anche se tutta questa opacità potrebbe essere un problema per gli organi di controllo finanziario sia della Liga che della UEFAcon particolare riferimento alle norme del Fair Play Finanziario. Senza tralasciare il fatto che i rapporti fra il Real Madrid di Florentino Perez e l’istituzione guidata da Aleksander Ceferin sono tutt’altro che idilliaci per la questione Superlega.

In termini UEFA, infatti, ci sono grandi vantaggi per un accordo strutturato in questo modo. Anche se il denaro arriva semplicemente da pagamenti anticipati per coprire le carenze di budget e poi viene restituito dal club in rimborsi alla stessa terza parte, l’anticipo non è considerato un prestito in base alle regole del FPF e contribuisce ad accrescere i ricavi della società, un aspetto fondamentale nel calcolo dei tetti salariali (sia per la Liga che per la Federcalcio europea).

Le autorità fiscali spagnole considerano questo tipo di pagamenti come un’operazione di finanziamento. Prima che l’accordo di finanziamento fosse concordato con Providence, il Real è stato obbligato a richiedere risorse in prestito a breve termine per far fronte ai costi salariali nelle dalla 2014/15 alla 2016/17. I Blancos hanno preso in prestito tra i 72 e gli 82 milioni in ciascuno dei tre anni. Ovviamente con l’accordo stabilito con Providence, questi prestiti non sono stati più necessari.

La Deloitte Money League ha posizionato il Real Madrid come il secondo club al mondo per i ricavi, il primo è il Manchester City. La società spagnola ha un fatturato di 713,8 milioni. I budget salariali per i club della Liga sono calcolati come percentuale delle entrate e la UEFA si sta muovendo verso un modello simile in cui la spesa per la rosa  è fissata come percentuale delle entrate (squad cost rule), alla base delle nuove regole del Fair Play Finanziario che entreranno in vigore da ottobre.

Oltre all’accordo con Providence, il Real ne ha uno in essere con un altro ente statunitense come Sixth Street per quanto riguarda il restyling dello stadio Bernabeu. Il club ha ceduto al fondo il 30% degli incassi che l’impianto di Madrid registrerà nei prossimi 20 anni. I Blancos hanno beneficiato di un primo pagamento nella stagione 2021/22 di 316 milioni di euro (chiudendo il bilancio in sostanziale parità), con ulteriori 44 milioni che saranno contabilizzati nella stagione 2022/23.

Accordi simili sono stati conclusi anche dall’altra big del calcio spagnolo, il Barcellona: il club blaugrana ha ceduto il 25% dei ricavi da diritti televisivi al fondo Sixth Street per una plusvalenza complessiva di quasi 700 milioni di euro. Inoltre, la società ha venduto il 49% dei Barça Studios a Orpheus Media e a Socios (due quote esattamente paritarie) per un totale di altri 200 milioni di euro.

L’Antitrust multa Tim e DAZN per l’accordo sui diritti tv della Serie A


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/07/13/antitrust-multa-tim-dazn-diritti-tv-serie-a/

Sanzione da oltre 8 milioni di euro a Tim e DAZN per l’accordo sui diritti tv della Serie A nel triennio 2021/24.

L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria relativa ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024.

In base ai ricavi derivanti alle due società dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim per 760.776,82 euro e Dazn per 7.240.250,84 euro. Si ricorda che, per il triennio 2021-2024, a seguito della gara indetta dalla Lega Calcio nel 2021, il titolare dei diritti tv è Dazn.

Antitrust multa Tim DAZN, i dettagli – Secondo l’Autorità l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con suoi concorrenti nel settore delle telecomunicazioni, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive in atto nel settore delle Tlc nei mercati dei servizi di connettività e della vendita al dettaglio dei servizi televisivi a pagamento.

In virtù dell’accordo, infatti, Tim ha commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti, comprensiva dei contenuti di TimVision e di Dazn e del servizio di connettività.

Si trattava, inoltre, di un’offerta suscettibile di sottrarre ai concorrenti di Tim, attivi nei mercati delle comunicazioni elettroniche, la possibilità di associare ai propri servizi di connettività contenuti di particolare pregio, come i diritti per la visione delle partite del campionato di Serie A per il triennio 2021-2024, limitando la capacità di esercitare una pressione concorrenziale nei confronti della stessa Tim.

Peraltro alcune clausole risultavano idonee a limitare le opzioni commerciali di Dazn in relazione allo sviluppo di offerte di contenuti audiovisivi su altre piattaforme tecnologiche.

Antitrust multa Tim DAZN, la decisione sulla multa – Gli effetti dell’accordo, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’esclusiva, sono durati circa un mese, in quanto sterilizzati dal tempestivo avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità avvenuto il 6 luglio 2021. Il contestuale sub-procedimento cautelare, intervenuto a ridosso dell’avvio della prima stagione calcistica del triennio 2021-2024, ha infatti impedito il protrarsi degli effetti dell’intesa, in quanto ad agosto 2021 Tim e Dazn hanno interrotto l’applicazione delle clausole contestate.

L’originario accordo è stato poi sostituito da un nuovo contratto, stipulato il 4 agosto 2022, che ha eliminato del tutto l’esclusiva. In tal modo, si è consentito a tutti gli operatori interessati, tra i quali Sky, di concludere partnership con Dazn e, quindi, di offrire in combinazione servizi di connettività e contenuti audiovisivi relativi al campionato di calcio di Serie A.