Usa, gli hacker stranieri attaccano le scuole: 401 falsi allarmi di bombe e sparatorie


articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2023/04/22/news/usa_scuole_attacchi_hacker_falsi_allarmi_bomba-397159066/?ref=RHVS-BG-I270681069-P7-S8-T1

Non bastavano le stragi reali. Ora le minacce, inventate, arrivano anche da chiamate generate da computer. E hanno un forte impatto psicologico su studenti, insegnati e genitori

NEW YORK – Gli hacker stranieri hanno individuato un nuovo obiettivo: adesso puntano alla scuola, a milioni di studenti americani, per costringerli a vivere nel terrore. E quando sei spaventato, non puoi studiare. Dall’inizio dell’anno scolastico i pirati informatici hanno preso di mira le scuole, puntando sul loro lato debole: la paura dei “mass shooting, delle sparatorie nei campus. Da settembre ci sono stati 401 falsi allarmi generati in gran parte da computer e da hacker che operano fuori dagli Stati Uniti. Pirati informatici che hanno lanciato false richieste di aiuto, parlando di sparatorie e di allarmi bomba che hanno spinto polizia, Fbi e squadre speciali a mettere centinaia di scuole in lockdown, a caccia di killer o attentatori inesistenti. Quelli reali non bastavano.

Le Swatting calls – Le sparatorie avvengono ogni giorno negli Stati Uniti, nel 2023 sono state 168, con 473 vittime tra bambini e ragazzini con meno di 17 anni, e dall’inizio dell’anno scolastico ci sono stati centinaia di episodi che hanno coinvolto più di duemila studenti, ma il tema di questa storia sono i falsi allarmi, che si aggiungono alla paura reale. Vengono chiamati “Swatting calls”, cioè richieste di intervento delle Swat, le squadre di agenti di pronto intervento, e si stanno diffondendo in tutti gli Stati Uniti. Anche se non ci sono feriti, l’impatto psicologico sugli studenti è enorme. “Swatting” è l’atto di fare una richiesta d’aiuto al numero delle emergenze, il 911, che è spesso collegato agli Swat Teams. L’Fbi ha ammesso che il fenomeno è reale e diffuso. “Prendiamo questo problema molto seriamente – ha spiegato l’agenzia federale ad Axios queste minacce mettono persone innocenti a rischio e provocano grande paura nella comunità”.

Educator’s School Safety Network, una non profit che monitora il fenomeno nelle scuole, ha registrato 401 false segnalazioni in questo anno scolastico, telefonate pirata che si sono aggiunte a trenta segnalazioni reali di “mass shooting”, 45 che indicavano il ritrovamento di armi, 23 riguardanti violenze all’esterno, 13 legate alla presenza di persone sospette, 9 di oggetti sospetti. Mentre tutti gli Stati hanno avuto almeno un reale episodio di violenza nelle scuole, quasi nessuno Stato è immune dal fenomeno delle false telefonate. Secondo la National Association of School Resource Officers, che raccoglie dati sulle “Swatting calls“, in 42 Stati, oltre alla capitale Washington, c’è stato almeno un episodio da settembre. continua a leggere

Diritti tv, si cambia: tra Sky e Dazn esclusiva a metà. E Amazon vuole un big match


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2023/04/22/news/diritti_tv_sky_dazn_mediaset_amazon-397181720/?ref=RHLF-BG-P4-S1-T1

A maggio sarà pronto il bando per la trasmissione delle partite dal 2024. Si potrebbe arrivare a una co-esclusiva delle due emittenti di riferimento per 9 gare. Per la decima, ipotesi esclusiva da 100 milioni

ROMA — 22 aprile 2022

L’obiettivo è raccogliere un miliardo di euro a stagione. Meno semplice è capire come riuscirci. Ma la Serie A un piano ce l’ha, per vendere i diritti tv del campionato a partire dal 2024 a un prezzo più alto dell’ultimo triennio. Lo chiamano il “bando matrioska“, perché ogni pacchetto contiene varie proposte che possono, in vario modo, attrarre più interlocutori possibili. E un’idea suggestiva inizia a prendere piede: far vedere le partite sia su Sky che su Dazn. A cui aggiungere un terzo incomodo.

Diritti tv Serie A: torta divisa tra Dazn e Sky (in co-esclusiva)  – “Il bando più difficile di sempre“. Così, a Repubblicalo definì l’ad della Serie A Luigi De Siervo. Perché le cifre a cui eravamo abituati – 927 milioni all’anno, nell’ultimo triennio – nessuno è più disposto a riconoscerle, nonostante l’exploit delle italiane nelle coppe. La Lega del calcio renderà noto il bando a maggio – per la prima volta dovrebbe essere per 5 anni e non solo 3 – e conterrà almeno 5 pacchetti, ognuno con definizioni molto diverse. Una però è più affascinante delle altre: dividere la torta tra Dazn e Sky, facendo in modo che entrambe abbiano quasi tutte le partite. Di fatto, il campionato si potrebbe vedere sia su una che sull’altra. Stesse partite, da trasmettere in co-esclusiva. Spieghiamo cosa significa. In questi anni, Dazn ha sostenuto investimenti importanti, e ora rispetto al 2021 non avrà più alle spalle Tim, che aveva coperto una cifra significativa dell’offerta condivisa. Sky ha da poco lanciato la sua nuova tv e il calcio resta uno dei prodotti di punta. Nessuno però può pensare di fare offerte per avere il campionato italiano in esclusiva. L’idea della Lega Calcio allora è splittare le partite tra i due operatori. Dare le stesse gare a entrambi in co-esclusiva, visto che ormai ognuno dei due ha iniziato a fidelizzare i propri clienti: 9 incontri, sui 10 di ogni turno, andrebbero a entrambe (attualmente sono 3). Poi, sarebbe il cliente a scegliere a quale piattaforma abbonarsi.

Diritti tv, assist per Dazn e Sky – Una soluzione sostanzialmente tagliata sulle esigenze delle due televisioni, ossia avere più partite possibili, senza svenarsi. Poi ci sarebbe da mettersi d’accordo sul valore, perché il prezzo a cui pensa la Lega è sicuramente superiore alla valutazione che ne farà chi vorrà acquistarlo: una forbice di quasi un centinaio di milioni, a dividerle. Così, però, resterebbe ancora una partita da vendere. Verosimilmente, la seconda scelta, ossia non la partita più ambita di ogni turno, ma la seconda. Per capirci, nel giorno di Juve-Napoli, potrebbe essere una partita dell’Inter o del Milan. E così via. Una partita che a quel punto finirebbe su una terza piattaforma.

Diritti tv Serie A: una partita in esclusiva da 100 milioni  – Inevitabile chiedersi: quale? L’impressione è che si possa aprire un’asta. A oggi, gli interlocutori che sembrano poter mostrare interesse sono due: Amazon e Mediaset. Per Amazon Prime Video, l’esordio sul mercato del pallone europeo, con i diritti di una partita della Champions League per ogni turno, è andato positivamente. E potrebbe replicare un sistema simile anche per il campionato, prendendo in esclusiva il match del sabato o della domenica, ovviamente in prima serata, alle 20.45. Discorso quasi identico per Mediaset, soddisfatto di come è riuscito a sviluppare il prodotto calcio (e dalla Lega Serie A ha già comprato la Coppa Italia). Valore di quella decima partita, che non potresti vedere da nessun’altra parte? Più o meno 100 milioni l’anno. Tanti, in proporzione alle altre 9 che andrebbero su Sky e Dazn, ma adeguato al valore di uno dei match più visti del weekend.

Attacco hacker dei filorussi al sito web di Atm


articolo: Attacco hacker dei filorussi al sito web di Atm (ilgiorno.it)

I lavoratori dei trasporti italiani tengono uno sciopero nazionale contro le azioni delle autorità del Paese per sponsorizzare il regime criminale di Zelensky“. È la motivazione, almeno stando a quanto scritto sul loro profilo Telegram, che gli hacker russi del gruppo NoName057(16) hanno usato ieri per rivendicare l’attacco informatico al sito web di Atm. I cyber pirati hanno fatto coincidere il raid con l’agitazione proclamata dal sindacato di base Cub: “Il governo italiano – si legge ancora nel comunicato – sta spendendo miliardi per alimentare un conflitto devastante in Ucraina, prelevando risorse dai nostri stipendi, tagliando la spesa sanitaria pubblica, impoverendo di fatto i lavoratori, i pensionati e le fasce più deboli della società“. Da Foro Buonaparte hanno confermato il tentativo di hackeraggio, ma, ha aggiunto, “i sistemi di protezione informatica hanno reagito e il sito dell’azienda di trasporti ha subìto solo un rallentamento di funzionalità per qualche minuto“.

Nel pomeriggio, il sito risultava raggiungibile tramite smartphone ma non accessibile da pc. Di NoName057(16) si sa che si tratta di un gruppo di attivisti che, stando a quanto ricostruito da alcuni portali specializzati, “gestiscono un’infrastruttura utilizzata per l’esecuzione degli attacchi DDoS mediante diversi strumenti“. Le loro incursioni sono iniziate in concomitanza con l’invasione dell’Ucraina.

Attacco hacker dei filorussi al sito web di Atm