La tempesta ha portato nella regione venti di oltre 90 chilometri orari
CorriereTv
Enormi onde si sono abbattute sulla costa della Cornovaglia mentre si scatenava la tempesta Noa. Le aree costiere nel sud-ovest dell’Inghilterra sono state le più colpite, con il National Grid che ha riferito che centinaia di case sono rimaste senza elettricità. La tempesta ha portato nella regione venti di oltre 60 mph (96,5 km/h).
La tempesta Noa ha colpito l’Inghilterra e la Francia portando venti di uragano e grandine! – Destructive Weather
L’attuale presidente del Brescia si riferisce al periodo post Calciopoli, quando era alla guida del Cagliari e assunse pro tempore la guida della Lega Calcio: «Avevo un faldone con fideiussioni false e falsi rimborsi, io e altri presidenti lo bruciammo con la trielina prima che arrivasse la Finanza»
Il mondo del calcio rischia di essere scosso da una nuova inchiesta, portata avanti dal programma tv Report, sulla Lega calcio. A far discutere già oggi è un’anticipazione – diffusa dal conduttore Sigfrido Ranucci – dell’intervista rilasciata dal presidente del Brescia, Massimo Cellino, all’inviato Daniele Autieri, che sarà trasmessa nella puntata di lunedì sera.
Nell’estratto, di circa un minuto, Cellino parla del suo breve periodo (era il 2006, in piena fase post Calciopoli) alla guida della Lega Calcio, che assunse pro tempore al posto del dimissionario Adriano Galliani. «Cercavo di tenere la baracca in piedi, stava crollando tutto – dice Cellino – iniziai a pulire tutte le schifezze che c’erano là dentro, non sapevo da dove iniziare. Eravamo 6-7 presidenti, sempre riuniti in Lega, a cercare di organizzare il campionato». Poi la confessione choc: «Avevo un contenitore con tutti i dossier: chi era iscritto con una fideiussione falsa, chi si scaricava come Irpef il trasporto…andammo nel piazzale giù di sotto, c’era un bidone di ferro: buttammo tutto dentro e lo facemmo bruciare con la trielina. La Finanza tornò e non trovò un cazzo. E io non c’ero neanche…».
La violenza è iniziata sugli spalti e poi è arrivata sul terreno da gioco. L’arbitro ha sospeso la gara e sono arrivati anche i provvedimenti disciplinari
Sportività nessuna, violenza molta. La partita che si è giocata lo scorso 5 aprile al centro sportivo comunale Al Bione (Lecco) tra Aurora San Francesco e Lissone è sfociata in un’aggressione con un tifoso che ha tentato di accoltellare un giocatore seduto sulla panchina del Lissone.
La gara era valida per il campionato regionale Juniores Under 19. Secondo quanto ricostruito un tifoso ha inveito contro dirigenti e staff del Lissone, poi ha tentato di colpire un giocatore con un coltello.
L’arbitro Mattia Ferraioli ha sospeso la gara al decimo minuto della ripresa, ma anche in campo si è scatenato il caos con un giocatore lecchese che ha aggredito due avversari: uno preso a calci e pugni e l’altro afferrato per il collo. Lo stesso arbitro ha denunciato di essere stato avvicinato da “una persona attribuibile alla società Aurora San Francesco che lo importunava” per la decisione di sospendere definitivamente la gara.
Per il calciatore violento sono state decise cinque giornate di squalifica, mentre la società dovrà versare 500 euro di multa, scontare cinque punti in classifica durante la prossima stagione tra i Provinciali e disputare cinque gare a porte chiuse.