Venti anni fa rogo ‘Fenice’ a Venezia


Venti anni fa rogo ‘Fenice’ a Venezia

Venezia, 29 Gennaio, 1996, 20:58. Una telefonata raggiunge la sala operatoria di Venezia Fuoco Dept: vediamo un po ‘di fumo proveniente attraverso la Fenice”. E ‘iniziato così una lunga notte che difficilmente dimenticato dai veneziani.

Vent’anni fa il rogo che la distrusse, appiccato dal maldestro tentativo di due elettricisti di trovare una scusa per non pagare le penali sul ritardo dei lavori, oggi ‘La Fenice’ di Venezia è una realtà, un caso tra i pochi nel mondo della lirica, con bilancio in pareggio, una programmazione che ‘esporta’ le proprie produzioni in tutto il Mondo, conquistando quelle piazze dove il genio musicale italiano è apprezzato o viene accolto con curiosità.

Teatro “La Fenice” di Venezia 2016

Concerto di Capodanno 2016 dal Teatro “La Fenice” di Venezia.
Libiamo Ne’ Lieti Calici da “La Traviata”.
Compositore: Giuseppe Verdi.

Concerto di Capodanno 2016 dal Teatro “La Fenice” di Venezia.
La Donna E’ Mobile (dal “Rigoletto”).
Compositore: Giuseppe Verdi.

Concerto di Capodanno 2016 dal Teatro “La Fenice” di Venezia.
I Vespri Siciliani.
Compositore: Giuseppe Verdi.

Giornata della Memoria


GIORNATA-MEMORIA-COP1[1]

In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.

Il Giorno della Memoria in Italia

L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nel medesimo giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali e coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. »