Tlc: rapporto Ue, Italia ancora lenta su banda larga


Tlc: rapporto Ue, Italia ancora lenta su banda larga

Fonte:ansa    <!– –>

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(ANSA) – BRUXELLES, 27 LUG – L’Italia ha fatto “qualche progresso” sulla banda larga, ma avanza ad un ritmo inferiore a quello europeo. Male anche su ricavi e investimenti, in calo nel periodo 2010-2012, mentre va meglio nella diffusione della banda larga mobile, superiore alla media Ue. E’ quanto emerge dal rapporto sul mercato tlc della Commissione Ue. In particolare, si spiega, “le penetrazioni della banda larga fissa tradizionale e di nuova generazione sono ancora molto al di sotto della media Ue”.

FIGC, bufera su Tavecchio


Figc, bufera su Tavecchio.

La gaffe: “C’è chi
mangiava banane e ora gioca titolare”

Fone: http://www.leggo.it/

Il presidente della Lega Dilettanti, candidato alla presidenza Figc, durante l’assemblea della sua organizzazione ha dichiarato che, tra i calciatori extracomunitari, c’è anche chi nel paese d’origine «mangiava banane». Tavecchio ha successivamente precisato il senso delle sue parole: «Mi dispiace se ho offeso qualcuno ma io mi riferivo al curriculum dei giocatori». 

Le considerazioni affidate da Abodi al social network alimentano un dibattito animato dalle domande di tifosi e appassionati. «Attenzione. Una frase inaccettabile non fa di una persona un razzista. La demagogia non è una buona medicina», dice il presidente della Lega di Serie B che, come Serie A e Lega Pro, appoggia la candidatura di Tavecchio. «La verità è che siamo tutti responsabili di questo clima nel quale c’è bisogno di un nemico da giudicare, da giustiziare. Siamo tutti maestri, educatori e giudici, soprattutto quando ci riferiamo agli altri. Mi auguro tanta intransigenza anche nell’autocritica», aggiunge Abodi in altri messaggi

Nibali trionfa al Tour de France


Nibali trionfa al Tour de France, che la festa cominci

Tour de France 2014 21th stage

Angelomario Moratti consigliere di Lega Serie A


Angelomario Moratti consigliere di Lega Serie A

Fonte: sito ufficiale “www.inter.it
Dopo l’esperienza di Massimo Moratti del 2006, il vicepresidente dell’Inter entra nel consiglio di Lega Serie A
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MILANO – Nel segno di Moratti. Dopo il 2006, quando il presidente Massimo Moratti era stato scelto con 14 voti, oggi tocca ad Angelomario diventare consigliere di Lega. Insieme al vicepresidente dell’Inter ci saranno anche Mario Cognigni, Andrea Agnelli, Luca Campedelli e Maurizio Zamparini. Questo è ciò che è emerso al termine della seduta di giovedì 24 dell’assemblea di Lega Serie A.

Inter, nuove maglie


Nuovo logo

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Thohir cambia il logo-simbolo dell’Inter (chissà cosa ne penseranno i tifosi) da cui sparisce la stella, che rimarrà solo sulla maglia. Il nuovo look sarà adottato dalla prima squadra, fino al settore giovanile nerazzurro.

Non c’è più la stella che attestava la conquista di almeno 10 scudetti: “La stella è stata riportata al suo significato di segnalazione di scudetti vinti e rimane obbligatoria solo sulla maglia“, si legge in una nota del club

Prima Maglia 2014/2015

Prima maglia

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 La nuova prima maglia per la stagione 2014/2015: le maglie sono realizzate da Nike e sono piuttosto originali. Invece delle tradizionali strisce verticali nere e azzurre, infatti, la maglia è nera con righe verticali azzurre.

Maglia da trasferta

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L’Inter e la Nike, hanno presentato la maglia da trasferta della squadra di Mazzarri per la prossima stagione. Una maglia dove dominano i toni del bianco con un chiaro richiamo alla città di Milano con la croce di San Giorgio. Tutti in bianco anche i pantaloncini ed i calzettoni

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Particolare non indiferente

 

Nasce la pay tv europea, BSkyB compra Sky Italia e Germania


Nasce la pay tv europea, BSkyB compra Sky Italia e Germania

Fonte: http://notizie.uno/notizie/nasce-la-pay-tv-europea-bskyb-compra-sky-italia-e-germania

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Londra, 25 lug. – Nasce Sky Europe: il network satellitare britannico BskyB ha rilevato Sky Italia e Sky Deutschland dalla 21st Century Fox di Rupert Murdoch per 4,9 miliardi di sterline (pari a 6,2 miliardi di euro) complessivi. BskyB, che e’ a sua volta controllata dalla 21st Century Fox con una quota del 39%, paghera’ la somma in contanti, obbligazioni e un collocamento di azioni pari al 10% del suo capitale attuale. Nei dettagli, la societa’ sborsera’ 2,45 miliardi di sterline per il 100% di Sky Italia e…

Fonte: http://economia.ilmessaggero.it/flashnews/murdoch-sky-europa-time-warner/815691.shtml

È in gran parte un affare in famiglia. I due canali satellitari in vendita appartengono alla Fox di Rupert Murdoch, il quale a sua volta è proprietario di minoranza (39,1%) della stessa emittente inglese. Il magnate australiano aveva tentato tre anni fa di raggruppare Sky Europa nelle sue mani, ma l’affare era naufragato in seguito allo scandalo delle intercettazioni che ha investito il suo gruppo New Corp. Questa volta è Murdoch a vendere, per una valore presunto di circa 10 miliardi di dollari, con la rete italiana valutata tra i 4 e i 6,8 miliardi. In Italia la BSkyB rileverà l’intero pacchetto azionario esistente; in Germania invece l’acquisto sarà limitato alla quota del 57%. Murdoch ha incassato l’approvazione dell’antitrust tedesco per salire sopra il 30%, e ha detto di non avere intenzione di offrire un premium per rilevare il resto delle azioni. Il sogno della riunificazione della pay tv europea ha sofferto per i ritardi con i quali è arrivato a compimento.

 

 

Dentro il Fair play finanziario: tra obiettivi, sanzioni e raggiri


Dentro il Fair play finanziario: tra obiettivi, sanzioni e raggiri

Fonte: http://www.tuttocalcionews.net/2014/07/24/dentro-il-fair-play-finanziario-tra-obiettivi-sanzioni-e-raggiri/

articolo di “Salvatore Mazzuca”

Fair play finanziario tra realtà e falsa applicazione, raggiri e sanzioni al limite del ridicolo. Sono tante le incertezze attorno al progetto finanziario normativo-contabile introdotto dal comitato esecutivo della Uefa nel settembre 2009 con l’obiettivo di eliminare i debiti contratti dalle società di calcio e a obbligarle, alla lunga, ad un auto finanziamento.

Come nasce?

L’idea di Fair play finanziario nasce dalla sostanziale differenza economica tra le società calcistiche europee e dal forte aumento dell’indebitamento delle dirigenze nelle sessioni di calciomercato, oltre allo strapotere di alcune società come Real Madrid e Barcellona. Michel Platini è diventato subito la figura chiave di rappresentanza ritenendolo di vitale importanza per il mondo del calcio. Ecco cosa disse in un’intervista: “Un obiettivo con implicazioni di ampia portata come il benessere generale del calcio, purché tutti i club giochino secondo le regole, soddisfino i criteri di fair play finanziario e raggiungano un bilancio sostenibile, in modo che passione faccia rima con ragione.” 

Gli obiettivi:

  1. Mettere ordine nel sistema finanziario delle società
  2. Accrescere l’auto-sostenibilità dei club, specie nel lungo periodo
  3. Far crescere gli investimenti nei settori giovanili e nelle infrastrutture
  4. Incoraggiare le società a competere soltanto attraverso entrate proprie
  5. Verificare che i club adempiano agli impegni economico-finanziari nei tempi stabiliti
  6. Abbassare  le pressioni sulle richieste salariali e sui trasferimenti
  7. Tenere a bada le conseguenze dell’inflazione nel mondo calcistico

Le Caratteristiche

Per seguire e assicurare il raggiungimento di  tutti gli obiettivi  prefissati è stato istituito una sorta di comitato direttivo finanziario costituito da 8 esperti in materia. Il monitoraggio delle società è iniziato dal 2011 ed è tuttora in corso. L’osservazione costante dei club da parte della Uefa si basa su 3 punti cruciali:

  1. Nessuna presenza di debiti arretrati verso altre società e dipendenti
  2. Corretta informazione per ciò che concerne la situazione attuale e futura dei club
  3. Obbligo di pareggio del bilancio, quindi parità tra entrate ed uscite. Il pareggio di bilancio prevede che le società non possano investire oltre la misura dei loro utili.

Le società che non saranno in grado di raggiungere gli obiettivi correranno il rischio di non partecipare alle competizioni Uefa. Ma la normativa lascia un margine di tolleranza per quanto riguarda le perdite. Infatti le regole Uefa obbligano le società di calcio europee a contenere i disavanzi negli esercizi di bilancio che vanno dal 2012 al 2014 entro i 45 milioni di euro e a ridurle nel triennio 2015-2017 in un massimo di 30 milioni. Dal 2018 in poi saranno consentiti debiti con limite massimo di 5 milioni di euro. Nei primi mesi del 2012, diverse società hanno risposto alle richieste Uefa. I dati forniti rivelano che c’è ancora tanta strada da fare e che il debito calcistico complessivo ammonti a 1,6 miliardi con una crescita di oltre 36 punti percentuali. Il 75% delle società invece non riesce a rispettare il pareggio di bilancio.

Società indebitate

La maggior parte dei club non riesce a far quadrare i conti e di conseguenza il bilancio annuale. Particolare è la situazione del Manchester City che nel 2011 ha concluso con una perdita di 225 milioni di euro. Club come Barcellona e Real meritano una nota a parte. Il passivo della società blaugrana ammonta a 156 milioni di euro pari solo al 6% del valore della società. La squadra catalana, tra l’altro, ha una peculiarità che la differenzia da tutte le altre: proprietari di un parte di essa sono gli stessi tifosi. Inoltre il fatturato è elevatissimo: ammonta a quasi 491 milioni di euro. Situazione diversa per il Real Madrid che secondo Forbes è il club con il più alto valore al mondo. Il debito registrato dal club madrileno ammonta a 165 milioni, solo il 5% del proprio valore. Il fatturato del club di Florentino Perez  è primo in assoluto: 518,9 milioni di euro.

Situazione italiana

Agli inizi del 2012, l’Inter, la Juventus e il Milan hanno registrato deficit superiori ai 60 milioni di euro annui. Le milanesi, attraverso campagne acquisti più povere e un massiccio ridimensionamento di ingaggi, sono comunque ancora molto lontane dai parametri imposti. Un pò diversa è la situazione della società bianconera che, grazie agli introiti dello Stadium, ha visto aumentare i ricavi e diminuire le perdite per un valore di 16 milioni di euro.

Club in regola, spicca il Napoli

I club che rispettano in toto il fair play finanziario sono davvero pochi. Tra questi solo il Bayern Monaco e il Napoli chiudono l’annata in positivo. Tra le società italiane, il Napoli riesce ad avere significative entrate con chiusure dei bilanci in positivo. Il club di De Laurentiis ha un attivo di oltre 22 milioni di euro, frutto delle continue qualificazioni nelle coppe europee e delle ottime operazioni di mercato, con le plusvalenze nelle cessioni di Lavezzi e Cavani. Anche la Fiorentina è entrata nella classifica dei club virtuosi, chiudendo nel 2012 e 2013 il bilancio in positivo.

Le Sanzioni

Chi non rispetta il fair play finanziario incorre in delle sanzioni. E’ successo da poco al Manchester City e al Psg. Le due società hanno passivi eccessivi (70 milioni per il club inglese e quasi 120 per i francesi) frutto delle spese folli e monte ingaggi elevati. Il club inglese dovrà portare il proprio deficit ad un massimo di 20 milioni nella stagione seguente, e nel 2015 a 10 milioni di euro. Inoltre ha l’obbligo di pagare alla Uefa la multa di 60 milioni di euro, gli ingaggi non potranno aumentare nel corso delle prossime due stagioni e la rosa sarà limitata a 21 giocatori.

Situazione analoga per il club parigino che dovrà versare nelle casse Uefa la cifra di 60 milioni di euro e gli ingaggi nelle stagioni 2015/2016 non potranno esser ritoccati. Il club degli sceicchi dovrà limitare a 30 milioni le perdite nella prossima stagione e dovrà mirare al pareggio di bilancio nel 2016. 

Trucchi e raggiri

Ad ogni regola c’è sempre chi cerca in qualche modo di aggirarla. E’ quello che ha fatto il club parigino che grazie alla alla maxi sponsorizzazione della Qatar Tourism Authority ha cambiato le carte in tavola, ottenendo soldi freschi per far metter il segno più nella casella “entrate”. Gli introiti provenienti dallo sponsor ammontano a circa 700 milioni di euro in 5 anni e andranno ad influire in maniera retroattiva su tutti i bilanci dei francesi, che vedranno aumentare fino a quasi 400 milioni di euro il proprio fatturato. Senza la maxi sponsorizzazione gli incassi si fermano a quasi 234 milioni, più dell’Inter, in linea con il Milan, dietro la Juventus che si attesta attorno ai 270 milioni.

La UEFA su questo dovrà fare chiarezza e perciò sta avviando delle indagini dettagliate. Se venisse accertata l’effettiva irregolarità degli investimenti il Psg rischierebbe grosso, anche la partecipazione alla Champions League

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un pò di nostralgia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


“Collisioni” il Festival di Letteratura e Musica in Collina


I Deep Purple infiammano le Langhe: in diecimila intonano ‘Smoke on the water’

BAROLO, 19 luglio 2014 – Anziani ragazzi con coda e barba brizzolata, giubbotti Harley e bandane d’antan. Il popolo dei Deep Purple (si proprio quelli, che da quasi mezzo secolo rivaleggiano allegramente con la giovanile e incredibile esuberanza dei Rolling Stones) riempie le colline del vino. Sold out venerdi 18 luglio per l’unica data italiana del gruppo inglese antesignano del rock heavy metal. Diecimila paganti alla serata inaugurale del festival Collisioni, un appuntamento di musica e letteratura fondato cinque anni fa da un gruppo di ragazzi under 30 che mai avrebbero immaginato di crescere fino a diventare evento. Un successo favorito certo dagli innumerevoli wine bar che offrono Barolo e Barbaresco a prezzi modici, e degustazioni a profusione.

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Puntualissimi i mitici Deep alle 21.30 infiammano la piazza rossa, accanto a quella blu dove il sabato mattina Fausto Bertinotti percorre “La corsia di sinistra”. I Deep Purple iniziano con Apres vous, Into the fire, Hard lovin man, Strange… Ci si riscopre giovani, insieme a tanti che giovani lo sono davvero e non vogliono perdere l’occasione di ascoltare dal vivo le radici di un rock entrato nella storia universale della musica. Birre alla mano si canta e si balla. Qualcuno ha scelto di ascoltare dalla splendida terrazza del ristorante Brezza, fra calici di rosso e ravioli del plin. La calda terra piemontese, coi suoi vigneti da poco dichiarati patrimonio dell’Unesco, brinda al suo festival agri rock per la gioia anche dei tanti stranieri presenti.

I diecimila nostalgici cantano a squarciagola “ Smoke on the Water” che Ian Gillan intona dopo un’ora e mezza di esibizione. Prima di arrivare al loro più grande successo di sempre, i Deep Purple hanno scaldato l’arena di Barolo con una selezione dei loro brani storici, cristallizzando la memoria degli anni Settanta in un concerto da ricordare.

Collisioni prosegue fino a lunedi’ 21 con preziosità letterarie e musicali. Imperdibili l’autore inglese Jonathan Coe (domenica alle 18.30 in piazza blu) e stavolta si, per i giovani, Caparezza alle 22.30.
Si chiude alla grande lunedì con un’altra unica data italiana. Suona e canta quel Neil Young a cui il festival e’ dedicato, col suo “harvest” (raccolto)  che racconta di letteratura agricola, di vigne e di country, nello spirito, anche alcolico, di Collisioni.

Nelson Mandela Day


Nelson Mandela Day

Nelson Mandela Day

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Essere liberi non significa solo spezzare le proprie catene. Significa vivere rispettando e valorizzando la libertà degli altri.

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Nelson Mandela è raffigurato nel doodle di Google di oggi, venerdì 18 luglio 2014: si celebra l’anniversario dei 96 anni della nascita del politico sudafricano e primo presidente eletto dopo la fine dell’apartheid.

Nella pagina principale del motore di ricerca, al posto del classico logo di Google, c’è un disegno che mostra il ritratto di Mandela. Cliccandoci sopra scorrono una serie di messaggi con alcune frasi famose attribuite a Nelson Mandela

 

Ferrari LaFerrari XX, immagini e sound dalla pista di Monza


Impressionante il rombo del motore

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Fonte:
http://www.motorionline.com/2014/07/11/ferrari-laferrari-xx-immagini-e-sound-dalla-pista-di-monza-video/?rtgx_plc=list_dxcolumn&ssidc=qsqhurohuyFonte:

 LaFerrari XX – LaFerrari XX, variante estrema della supercar di Maranello pensata per la pista, è stata filmata durante alcuni giri di test effettuati tra i rettilinei e le curve del circuito di Monza dove ha fatto sentire tutta la grinta del sound del suo propulsore.

LaFerrari XX, vestita di rosso, ha effettuato alcuni giri sul circuito di Monza, dove sta effettuando dei test di sviluppo. A stupire della nuova supercar estrema di casa Ferrari è lo straordinario rombo del motore, un sound pieno che non lascia indifferenti e che potete sentire in maniera limpida nel video qui di seguito

Una folla per l’addio a Faletti


Asti: I funerali nella chiesa della Collegiata di San Secondo

In centinaia hanno sfilato al teatro Alfieri di Asti per rendere omaggio a Giorgio Faletti, l’artista morto venerdì scorso per un male incurabile. Decine di amici, conoscenti ma soprattutto ammiratori, gente comune.  La camera è rimasta aperta fino alle 14. Nel pomeriggio i funerali che si tengono nella chiesa della Collegiata di San Secondo, sempre nella sua Asti, che ha proclamato il lutto cittadino.

In migliaia per dire addio all’artista astigiano

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Lunghi applausi hanno accolto nel centro di Asti il feretro di Giorgio Faletti arrivato nella chiesa della Collegiata di San Secondo dove saranno celebrati i funerali. Il corteo funebre ha lasciato il Teatro Alfieri, dove era allestita la camera ardente, per raggiungere la vicina chiesa. Due ali di folla hanno salutato con lunghi applausi il passaggio del feretro. Affollata la chiesa, così come è gremita la piazza antistante.

 

 

È morto Giorgio Faletti, scrittore, cantante ecc.


“Cari amici, a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia”

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Giorgio Faletti 2Stroncato da un tumore, l’artista astigiano aveva 63 anni. Dal “Drive in” televisivo ai tanti Festival di Sanremo (dove sfiorò la vittoria con “Signor tenente”), dai thriller diventati best seller al cinema, una carriera all’insegna dei continui cambiamenti

Faletti

Faletti era nato ad Asti il 25 novembre del 1950. Con lui scompare una figura unica, irripetibile, amabilmente eccentrica di versatilità artistica. Perché Faletti è stato cabarettista, attore, cantante, scrittore, compositore di musiche, paroliere, sceneggiatore, persino pittore. La favola della sua popolarità nasce però dall’ironia grottesca: quella delle gag surreali scolpite nella memoria televisiva del Drive In, nel bel mezzo degli anni Ottanta, quando interpreta Vito Catozzo e altre maschere paradossali dell’Italietta.

Una laurea, un palcoscenico. Uomo di spettacolo, di cultura e di buona sensibilità – Faletti era laureato in Legge – esordisce come cabarettista nel locale cult della comicità senza rete, faccia a faccia con il pubblico: il Derby di Milano. Sono gli anni Settanta, quelli formidabili per il cabaret e in particolare per quel palcoscenico milanese, dove in quelle stagioni si avvicendano giovani anticonformisti dell’intrattenimento come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi, Francesco Salvi. In televisione si fa notare come spalla di lusso di Raffaella Carrà ai tempi di Pronto Raffaella. Ma è il 1985 l’anno topico, il prologo della sua popolarità (che non verrà mai meno, malgrado le mille trasformazioni artistiche) quando Faletti interpreta uno dei personaggi centrali del Drive In di Antonio Ricci, fucina di talenti e spettacolo innovativo, decisamente fuori dagli schemi dell’epoca.