Blitz in Egitto, chiusa Streameast: la piattaforma pirata più grande al mondo


E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie

Mercoledì 03 settembre 2025

articolo:
https://www.calcioefinanza.it/2025/09/03/sito-pirata-streameast-chiuso/

oppure:

“Usare il pezzotto non è reato”: assolti 13 pirati delle pay tv…..


E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie

Mercoledì, 11 dicembre 2024

articolo: https://bari.repubblica.it/cronaca/2024/12/11/news/usare_il_pezzotto_non_e_reato_assolti_13_pirati_delle_pay_tv_se_la_cavano_con_multa_di_153_euro-423880443/

Calcio su sito pirata, scatta lo stop per 1,3 milioni di utenti


articolo: https://www.adnkronos.com/cronaca/calcio-su-sito-pirata-scatta-lo-stop-per-1-3-milioni-di-utenti_5uOvpOFlQrmTIFKZGZz56o

Smantellata una IPTV con oltre 14.000 abbonati


articolo: https://www.punto-informatico.it/smantellata-iptv-oltre-14000-abbonati/

Cae un entramado que obtuvo más de 5.300.000 € con la distribución ilícita de contenido audiovisualPolicía Nacional

Stop pezzotto in 30 minuti: entro fine gennaio anche le big telco nella piattaforma


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/12/20/quando-entra-in-funzione-piattaforma-antipirateria/

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Polizia Postale: maxi operazione contro la pirateria televisiva, bloccati flussi e siti di streaming illegali


articolo: https://www.ilsole24ore.com/art/catania-operazione-contro-pirateria-tv-siti-bloccati-e-21-indagati-AFcM9M7B?refresh_ce=1

Il Governo contro i siti pirata: «Le tv potranno oscurarli». Tlc contrarie


articolo: Governo contro i siti pirata: «Le tv potranno oscurarli». Tlc contrarie (calcioefinanza.it)

Lotito: «Pirateria? Bene le multe ma servono norme più incisive»


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/07/12/lotito-pirateria-bene-le-multe-ma-servono-norme-piu-incisive/

Le parole del senatore di Forza Italia e patron della Lazio: «La pirateria provoca danni enormi per l’economia italiana con 1,7 miliardi di minori ricavi»

Il disegno di legge in materia di pirateria è assolutamente necessario e Forza Italia lo ha evidenziato sin dall’inizio della legislatura”. Lo ha dichiarato in Aula il senatore di Forza Italia e patron della Lazio Claudio Lotito, intervenendo in dichiarazione di voto sul ddl per la tutela del diritto d’autore.

La pirateria provoca danni enormi per l’economia italiana, con 1,7 miliardi di minori ricavi, valutando i settori indotti collegati. Queste procedure illegali inoltre provocano oltre 300 milioni in meno di entrate fiscali e una perdita di quasi 10mila posti di lavoro. Con questa legge – ha spiegato – si sanzionano sia penalmente che attraverso l’aumento degli importi delle multe la pirateria cinematografica, audiovisiva ed editoriale”.

Intervenire attraverso sanzioni pecuniarie su chi vuole fare soldi sulle idee, sull’intelletto e sui diritti altrui, ci sembra il modo più opportuno per indurlo a smettere nella sua attività illecita. Riuscire a recuperare le risorse perse significa poter investire più soldi nei settori ai quali vengono tolte, creare posti di lavoro e avere più entrate fiscali”.

La pirateria purtroppo è un fenomeno sottovalutato dai fruitori di contenuti illeciti e per questo è importante prevedere, come fa questa legge, campagne di sensibilizzazione e comunicazione che rendano i cittadini più consapevoli della necessità di tutelare la proprietà intellettuale e il diritto d’autore”.

Il ddl che tutela il diritto d’autore è un provvedimento ben strutturato, ma può e deve essere reso ancora più incisivo. Per farlo, abbiamo proposto delle modifiche con un ordine del giorno vincolante che impegna il governo a varare tempestivamente un decreto legge per l’applicazione di interventi che consentiranno di rendere le disposizioni adottate ancora più efficaci, perentorie e automatiche, senza possibilità discrezionale di alcuno”.

Le modifiche proposte – ha spiegato – prevedono che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ‘ordini’ ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente e che il blocco di ogni altro futuro nome di dominio, sottodominio o indirizzo IP sia tassativo. Che il regolamento sia adottato dall’Autorità entro 30 giorni garantendo strumenti di reclamo e che l’elenco dei nomi di dominio e degli indirizzi IP attraverso i quali sono resi disponibili i contenuti diffusi abusivamente sia aggiornato e comunicato tempestivamente e inserito dall’Autorità nella apposita lista compilata annualmente dalla Commissione europea”.

Proponiamo inoltre – ha detto Lotito – che l’Autorità applichi la sanzione per ogni violazione riscontrata ai soggetti che non ottemperano agli ordini e alle diffide dell’Autorità stessa e che si finalizzi il tavolo tecnico per definire i requisiti tecnici e operativi degli strumenti utili a consentire una tempestiva e più efficace disabilitazione. Infine chiediamo che la realizzazione della piattaforma tecnologica unica con funzionamento automatizzato per tutti i destinatari dei provvedimenti di disabilitazione avvenga entro il più breve termine di 3 mesi”, ha concluso il patron della Lazio.

Rubati sul web milioni di credenziali


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2022/10/27/sala-stadio-credo-si-fara-ma-necessario-abbattere-s.siro_3b071912-6c87-4368-970a-3c6763865713.html

Procura di Brescia ha collaborato con Fbi all’indagine

(ANSA) Roma, 26 ottobre 2022La Procura di Brescia e la Guardia di Finanza della città lombarda hanno collaborato con l’FBI in un’operazione di contrasto al cybercrime.

Sarebbero state rubate milioni di credenziali informatiche utilizzate per commettere reati finanziari o vendute ad altri su forum di criminalità informatica.

Nel mirino è finito un 26enne ucraino, per il suo presunto ruolo centrale nell’attività illecita. Avrebbe infettato milioni di computer in tutto il mondo con malware. Le informazioni rubate sono state utilizzate anche per commettere reati finanziari.
Gli agenti dell’FBI hanno identificato più di 50 milioni di credenziali univoche e forme di identificazione (indirizzi e-mail, conti bancari, indirizzi di criptovaluta, numeri di carte di credito) nei dati rubati da quelli che sembrano essere milioni di potenziali vittime in tutto il mondo. Le credenziali sembrano includere oltre quattro milioni di indirizzi email. (ANSA).

Attacco hacker all’Agenzia delle entrate, la rivendicazione del gruppo Lockbit: «Riscatto entro 5 giorni o pubblicheremo i dati rubati»


articolo di Laura Martellini: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/22_luglio_25/attacco-informatico-all-agenzia-entrate-riscatto-entro-5-giorni-o-pubblicheremo-dati-rubati-102e4132-0c12-11ed-b3b8-bcecca2571b4.shtml

La polizia postale e i tecnici informatici dell’Agenzia hanno subito aperto un’inchiesta: si ipotizza sia stato violato il profilo di un utente. Anche il comunicato apparso nel dark web è stato segnalato alla Procura di Roma

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La rivendicazione degli hacker

Potrebbero essere stati sottratti circa 78 giga di dati: un attaco hacker è stato sferrato all’Agenzia delle entrate. La polizia postale e i tecnici informatici dell’Agenzia hanno aperto subito un’inchiesta, al termine della quale sarà inviata una informativa all’autorità giudiziaria. Anche il comunicato apparso nel dark web è stato segnalato alla Procura di Roma.

Dai primi accertamenti effettuati sembra che l’attacco hacker sarebbe stato condotto violando il profilo di un utente. Secondo gli esperti informatici e i tecnici della Postale — anche se le verifiche sono ancora in corso — gli hacker di Lockbit hanno pubblicato una serie di screenshot relativi all’attacco ed è analizzando quelli e la tipologia di materiale che sarebbe stato sottratto, che ipotizzano che sia stato «bucato» il profilo di un utente e non l’Agenzia delle Entrate.

La rivendicazione è apparsa stamattina in rete: Lockbit ha annunciato di aver rubato dati e ha chiesto un riscattoL’ultimatum scade tra cinque giorni. Se entro quel termine non verrà pagato il riscatto — è la minaccia — i documenti sottratti – tra i quali rapporti finanziari e contratti – saranno pubblicati. Al momento l’Agenzia delle entrate comunica di «non sapere nulla e di aver chiesto a Sogei verifiche, visto che Sogei si occupa della sicurezza della rete. Escludiamo che possano essere stati sottratti dati fiscali». In realtà i controlli sono tuttora in corso proprio per accertare che tipo di informazioni siano state «esfiltrate» in seguito all’incursione informatica.

LockBit è un gruppo di hacker che opera a livello mondiale nelle attività di «ransomware». «È la conferma – dice il Ceo di Swascan, piattaforma di cyber security, Pierguido Iezzi – del triste primato guadagnato da LockBit, divenuta nell’ultimo trimestre di gran lunga la cybergang più attiva a livello mondiale nelle attività di ransomware (un programma informatico dannoso, ndr), con oltre 200 attacchi messi a segno tra aprile e giugno». «Il ransomware – prosegue – continua a essere la principale arma dei criminal hacker e, di conseguenza, il principale pericolo per aziende pubbliche e private».

ATTACCHI HACKER: PRECEDENTI E APPROFONDIMENTI

Pirateria: la Guardia di finanza sequestra 500 siti web e 40 canali Telegram per guardare il calcio


articolo di Giulia Cimpanelli: https://www.corriere.it/tecnologia/22_maggio_28/pirateria-guardia-finanza-sequestra-40-canali-telegram-guardare-illegalmente-calcio-5ed64808-de94-11ec-aa4f-a6eb11d53611.shtml

Siti e canali promettevano abbonamenti a prezzi irrisori per guardare tutte le pay tv

La Guardia di Finanza ha sequestrato 500 siti web illegali e 40 canali Telegram che offrivano in un solo abbonamento a prezzi bassissimi qualsiasi canale Tv e Pay Tv per vedere tutte le partite di calcio. In previsione dell’ultima giornata di serie A e della finale di Conference League il fenomeno illegale, già da tempo diffuso, ha avuto una forte impennata come rilevato dall’operazione a contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Gdf. Come di consueto, le forze si sono concentrate sull’Iptv, Internet protocol television, ovvero la diffusione (in questo caso non autorizzata) di contenuti televisivi attraverso Internet.

L’«Applicazione ufficiale» illegale – L’abbonamento unico, chiamato «Applicazione ufficiale»  prometteva, con un costo irrisorio, di guardare le pay tv in simultanea da qualunque dispositivo e offrivano una prova gratuita di un’ora, assicurando la garanzia di anonimato. Il nucleo speciale della Guardia di finanza dichiara di aver «implementato un vero e proprio sistema di tracciamento che ha consentito di individuare i fruitori dei flussi pirata. Chiunque ha provato a collegarsi ai servizi pirata è stato immediatamente reindirizzato su un apposito pannello informativo che avvertiva che il sito tramite il quale si stava visionando il programma era sottoposto a sequestro e i dati di connessione tracciati». In questo modo le forze dell’ordine hanno appurato «l’esistenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici, denominato Stream Creed, che risulterebbe derivare dal codice sorgente della già nota Xtream Code, piattaforma pirata mondiale smantellata dal medesimo nucleo speciale nel 2019». continua a leggere

Iptv pirata, la trappola della Gdf per sequestrare i siti web illegali delle partite di calcio

articolo di Alessio Lana: https://www.corriere.it/tecnologia/22_maggio_30/iptv-pirata-trappola-gdf-sequestrare-siti-web-illegali-partite-calcio-7b006c7e-dfee-11ec-907c-89e18a84369e.shtml

La Guardia di Finanza ha sostituito i pirati per tracciare gli utenti che si connettevano . Si rischiano fino a sei anni di carcere

In occasione dell’ultima partita di serie A e della Conference League, tanti appassionati di calcio hanno provato a vedere le partite illegalmente via Internet tramite Iptv ma per loro c’è stata una brutta sorpresa. Sono caduti in una «trappola» della Guardia di Finanza.

Come funziona Stream Creed – Prevedendo un picco di connessioni alle piattaforme illegali, l’Arma ha creato un’operazione perfetta. Prima di tutto ha sequestrato Stream Creed, sistema che grazie a una rete di rivenditori e gestori diffondeva online le partite trasmesse in Tv (il cosiddetto Iptv, Internet Protocol Television) e contava circa ventimila utenti. Poi però i militari del nucleo speciale Tutela privacy e frodi tecnologiche si sono sostituiti ai pirati e aspettato che gli utenti si collegassero. Ed è qui che è scattato il tranello.

Iptv pirata, fino a sei anni di reclusione – Al posto della partita, chi ha provato a collegarsi utilizzando le credenziali offerte dai pirati si è trovato davanti un pannello informativo che non lasciava spazio a dubbi… continua a leggere