I fuggitivi sono dieci atleti nati nel 2006: hanno lasciato l’albergo in cui si trovavano e spento i i telefonini. Probabilmente vogliono raggiungere la Francia e chiedere asilo
L’intera Nazionale Under 19 di pallamano del Burundi è scomparsa da domenica: si trovava in un albergo di Fiume, in Croazia, dove stava partecipando ai campionati mondiali di categoria. Il sospetto che i giovani intendano raggiungere di nascosto la Germania o altri Paesi del Nord Europa dove chiedere asilo politico.
La squadra del Burundi era arrivata in Croazia il 2 agosto scorso, gli incontri erano terminati ieri, 13 agosto. Ma la momento di fare ritorno in Africa, i dieci ragazzi — tutti nati nel 2006 —hanno abbandonato le camere dove erano alloggiati e hanno fatto perdere le loro tracce. L’ultima volta sono stati visti attorno alle 15.30 di domenica. La squadra avrebbe dovuto sostenere un ultimo incontro contro i pari età del Bahrein, che è stato cancellato. La notizia è stata confermata dalla polizia di Fiume che ha subito diramato l’ordine di ricerca. Solo tre ragazzi non hanno partecipato alla fuga. Diversi componenti della squadra avevano un telefonino ma ogni tentativo di contattarli è risultato vano. La Federazione di pallamano ha diffuso anche le foto dei giovani tesserati.
L’ipotesi è che gli atleti avessero programmato da tempo la loro fuga: la cosiddetta «rotta balcanica» è tra le più battute dai clandestini che vogliono raggiungere il cuore dell’Europa: da gennaio a luglio Frontex ha censito il passaggio di oltre 52.000 migranti. La Croazia, inoltre, dal primo gennaio è entrata a far parte dell’area Schengen e dunque i controlli alle frontiere non ci sono più e chiunque è libero di muoversi in teoria nello spazio dell’Unione.
Quale può essere la meta finale della squadra? In Burundi vivono comunità francofone e dunqueè possibile che i ragazzi stiano tentando di raggiungere la Francia. Il presidente della federazione del Burundi Dauphine Nicobamia ha lanciato un appello: «Chiunque ha informazioni ci aiuti a ritrovare i nostri ragazzi».
Gli under 19 del Burundi avevano fino al momento della scomparsa perso tutti gli incontri disputati: 62-16 contro la Svezia , 46-24 contro l’Iran, 33-26 contro gli Usa. Erano in lotta per non occupare l’ultimo posto del torneo mondiale. Dopo la fuga dei giocatori, la Federazione internazionale ha escluso il Burundi dalla competizione.
Colpita Maui, la perla dell’arcipelago e importante meta turistica: testimoni oculari hanno descritto come “apocalittica” la situazione nella cittadina di Lahaina, 13mila abitanti, dove anche i soccorsi sono difficili
Sette grandi incendi stanno devastando Maui e sono almeno sei i morti. Sconvolta la perla delle Hawaii, l’isola dalla sabbia dorata che è la più famosa dell’arcipelago nel Pacifico Centrale, proprio in virtù della bellezza finora incontaminata della sua natura, con il vulcano Halekala, le piscine naturali della cascata Ohe’o Gulch, la tortuosa strada panoramica Hana Highway. Quando i venti del devastante uragano Dora che l’ha travolta si placheranno, si capirà definitivamente l’entità della devastazione ma intanto il sindaco di Maui fornisce un primo bilancio delle vittime.
Per ora testimoni oculari hanno però descritto come “apocalittica” la situazione nella cittadina di Lahaina, 13mila abitanti appena: dove i residenti sono stati addirittura costretti a buttarsi nelle acque del porto per evitare le fiamme in rapido movimento. L’uragano, sradicando diversi pilastri della corrente elettrica, ha infatti provocato numerosi incendi sututta l’isola: divorando con la furia del vento prima e delle fiamme poi, decine di case e attività commerciali. E le autorità che già temono che quando domani la furia degli elementi si sarà finalmente calmata, si ritroveranno davanti al peggior disastro naturale da quando, nel 1992, un altro uragano, Iniki, devastò la vicina isola Kaua’i, uccidendo tre persone e distruggendo migliaia di case e decine di resort: compreso il celebre Coco Palms famoso perché qui Elvis Presleyaveva girato il suo Blue Hawaii: e che non ha mai più riaperto.
Per ora è molto difficile anche portare soccorsi: nonostante gli ospedali dell’isola siano pieni di feriti ed ustionati, il vento forte e il fuoco rendono molto difficili i soccorsi aerei, mentre tutti i maggiori aeroporti sono mobilitati per evacuare il maggior numero di turisti possibile e le compagnie aeree hanno già annunciato che rimborseranno i biglietti di chi aveva viaggi in programma in questi giorni. Anche il governatore dello Stato Josh Green, sta cercando, per ora invano, di tornare a casa: era appena partito per le vacanze e sarebbe dovuto rimanere fuori fino al 15 agosto. Una conferenza stampa è prevista per domattina alle 10 ora locale, le 22 di sera in Italia.
Il direttore dei servizi medici di emergenza di Honolulu, Jim Ireland, ha invece confermato che pazienti di Maui sono stati trasportati alla vicina Oahu ma per ora è molto difficile farli arrivare allo Straub Medical Center, l’unico centro ustionati della capitale.
La portata della devastazione di Lahaina per ora non è nota. Ma i video sui social media mostrano un terrificante muro di fiamme che avanza su Front Street divorando tutto ciò che incontra. Si sono viste scene inimmaginabili e dove la guardia costiera è dovuta intervenire per salvare le persone che si erano buttate in mare e decine di barche sono ancora cariche di disperati. È stata Tiare Lawrence, residente nel villaggio, a paragonare la scena a qualcosa di apocalittico, con centinaia di persone che corrono per salvarsi la vita. “Non riesco a contattare nessuno della mia famiglia. Non so ancora dove sia il mio fratellino. Non so dove sia mio padre”, ha detto. “Tutti quelli che conosco non hanno più una casa”. Per ora non ci sono notizie di vittime. Ma appunto solo domani si capirà la reale entità del disastro.
La rottura della diga di Braskereidfoss, in Norvegia, il 9 agosto 2023 (Cornelius Poppe/NTB Scanpix via AP)
Il sud del paese è interessato da inondazioni e frane a causa della tempesta Hans
Una diga nel sud della Norvegia si è parzialmente rottaa causa delle piogge intense degli ultimi giorni, legate alla tempesta Hans. La diga, legata alla centraleidroelettrica di Braskereidfoss, si trova lungo il corso del Glomma, il fiume più lungo della Scandinavia, circa 130 chilometri a nord di Oslo. Le autorità norvegesi avevano considerato l’idea di far saltare una parte della diga prima che si rompesse, per far defluire in modo controllato l’acqua che si stava accumulando, ma poi avevano valutato che fosse troppo rischioso: alla fine però la diga si è rotta da sola.
Almeno mille persone abitano nei dintorni della diga, ma avevano lasciato le proprie case prima che questa si rompesse. Teoricamentein caso di eccesso d’acqua le paratoie della diga avrebbero dovuto aprirsi automaticamente per lasciarne defluire una parte, ma qualcosa non aveva funzionato nel meccanismo, ha fatto sapere Hafslund, la società che gestisce la centrale idroelettrica di Braskereidfoss. Per questa ragione era stata considerata l’idea di far esplodere una sezione della diga. Non si sa cosa abbia impedito il funzionamento delle paratoie.
A causa delle intense piogge di questi giorni vari fiumi norvegesi sono esondati, sommergendo case, esercizi commerciali e aziende nel sud del paese. Migliaia di persone sono state fatte evacuaree strade e linee ferroviarie sono state interrotte da lunedì. Un ponte ferroviario tra Oslo e Trondheim, la terza città più grande della Norvegia, è crollato, ma non ci sono stati danni ai treni perché la circolazione ferroviaria era già stata interrotta.
In Norvegia le alluvioni in corso sono state definite le peggiori degli ultimi cinquant’anni. Anche il sud della Svezia è interessato da inondazioni a causa della tempesta Hans.
Dam in Norway partially bursts after days of heavy rain, flooding and evacuations – La diga in Norvegia scoppia parzialmente dopo giorni di forti piogge, inondazioni ed evacuazioni
Il bilancio s’aggrava, anche un centinaio di feriti
Sale a 30 morti e oltre 100 feriti il bilancio del deragliamento di un treno nel sud del Pakistan.
Lo ha confermato un portavoce della polizia alla Bbc online. Diversi vagoni dell’Hazara Express si sono ribaltati vicino alla stazione ferroviaria del Sahara a Nawabshah, a circa 275 km dalla città più grande di Karachi.
I feriti sono stati trasferiti negli ospedali vicini. Le squadre di soccorso stanno cercando di liberare le persone intrappollate tra i vagoni.
L’incidente nella città di Sungai Kolok a sud della Thailandia. Negozi e case danneggiate dalle fiamme
E’ di almeno nove morti e 115 feriti il bilancio di una esplosione che si è verificata in un deposito di fuochi d’artificio in un mercato del sud della Thailandia, nella città di Sungai Kolok al confine con la Malesia. Lo riporta la Bbc affermando che la deflagrazione potrebbe essere stata causata da lavori di costruzione in corso.
Molti negozi, case e abitazioni sono state danneggiate dalle fiamme, le cui immagini sono state condivise sui social media.
Uno scivolo d’acqua in vetro in Cina: quello che doveva essere un divertimento per tutta la famiglia si è quasi trasformato in tragedia
Uno scivolo di vetro si è improvvisamente rotto, causando una serie di collisioni tra zattere gonfiabili e lasciando i visitatori a barcollare sull’orlo di un precipizio. Il terrificante video è stato girato nella contea di Huize, nella provincia dello Yunnan, in un parco divertimenti nel sud-ovest della Cina.
Una tragedia avvenuta in un secondo: è caduto a terra e il bilanciere gli ha schiacciato il collo e la nuca
Ha eseguito quello stesso esercizio milioni di volte per allenare i suoi muscoli d’acciaio. Ma qualcosa è andato storto. Justyn Vicky è morto. Il bodybuilder indonesiano di 33 anni, personal trainer einfluencer fitness (seguito in tutto il mondo), è deceduto per un gravissimo incidente proprio mentre si trovava nel suo habitat naturale: la palestra. Durante un allenamento, il bilancere con un peso spropositato per qualsiasi essere umano gli ha spezzato il collo non lasciandogli scampo.
Bodybuilder morto in palestra – L’uomo era impegnato nell’allenamento delle gambe, quando qualcosa è andato storto nello squat con sovraccarico di 200 chilogrammi sulla schiena. Secondo quanto riferito dai media indonesiani, il culturista si è trovato in difficoltà quando ha deciso di passare a 210 chili di peso e non riusciva a completare la rialzata, dopo il piegamento, e l’eccessivo peso sulla parte posteriore del collo ha portato alla frattura dello stesso.
Vicky è stato portato subito in ospedale e sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza, ma nonostante gli sforzi è morto poco dopo. Una vera e propria tragedia che si è consumata in un istante, il bodybuilder è caduto a terra e il bilanciere gli ha schiacciato la nuca.
Gigio e la compagna Alessia Elefante legati e rapinati. Sono stati poi portati in ospedale per le percosse subite. Il danno economico, secondo le prime stime, sarebbe di circa 500 mila euro
Legati in casa propria, poi picchiati e rapinati.Una notte da incubo perGigio Donnarumma e la compagna Alessia Elefante,aggrediti nelle prime ore di oggi, venerdì 21 luglio, da un gruppo di ladri che sono entrati nella loro abitazione di Parigi, nell’ottavo arrondissement, e li hanno malmenati e poi immobilizzati. Il bottino racimolato dai ladri, secondo le prime stime, sarebbe di circa 500 mila euro in orologi, gioielli e borse. La Procura di Parigi ha aperto un’indagine.
Il portiere del Psg e la fidanzatasono riusciti a liberarsi intorno alle 3.20 del mattino, e sono fuggiti in un hotel di lusso situato vicino la loro casa. Lì il personale della struttura, dopo aver capito la situazione, ha avvertito la polizia e si è preso cura della coppia, sotto shock.
Donnarumma e Alessia Elefante sono stati portati in ospedale per accertamenti dopo le percosse subite. Sulla vicenda indaga la Brigade de repression du banditisme (BRB) della polizia giudiziaria francese.
il tribunale di Hamm ha dato il via libera alla richiesta della Procura di Vicenza. Il 62enne tedesco è accusato di avere travolto il campione veneto lo scorso 30 novembre: deve rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso
Wolfgang Rieke sarà estradato in Italia: il tribunale di Hamm ha dato il via libera alla richiesta della Procura di Vicenza. Come è noto, il 62enne camionista tedesco è accusato di avere travolto e ucciso Davide Rebellin lo scorso 30 novembre a Montebello Vicentino. Il campione veneto era morto a causa dei traumi da schiacchiamento che avevano provocato gravissime lesioni interne. A giugno, Rieke era stato arrestato in Germania, in esecuzione del Mandato di arresto europeo emesso dal Gip, su richiesta del pubblico ministero titolare del fasciolo, con le pesanti accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.
L’ITER – L’autotrasportatore era stato scarcerato qualche giorno dopo, con l’obbligo di presentarsi settimanalmente all’autorità giudiziaria. E ora qual è l’iter? Tocca a entrambi i ministeri, italiano e tedesco, occuparsi del trasferimento di Rieke dalla Germania a Vicenza: in Italia per lui era stata chiesta la custodia cautelare in carcere.
È stato risucchiato dal motore a reazione di un aereo di linea ed è morto all’istante. Il drammatico incidente è avvenuto lo scorso venerdì all’aeroporto di San Antonio in Texas. La vittima, un operatore aeroportuale, era intento nei preparativi di decollo di un jet della Delta Airlines quando, per motivi ancora da chiarire, è stato letteralmente risucchiato dalla turbinadel velivolo.
Risucchiato dal motore dell’aereo – L’incidente, secondo quanto riferito dai media statunitensi, è avvenuto alle 22:25 (ora locale). E adesso la polizia indaga per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, visto che quel motore non avrebbe dovuto essere acceso. I passeggeri, infatti, erano ancora impegnati nella fase di controlli al gate e l’operatore era al lavoro per caricare i bagagli all’interno dell’aereo.
Per privacy gli agenti hanno deciso di non rilasciare il nome della vittima e, secondo quanto riportato da alcuni passeggeri che avrebbero dovuto prendere quel volo, l’incidente ha mandato in tilt l’aeroporto con volanti della polizia e ambulanze che hanno raggiunto il lugo della tragedia.
L’indomani, l’azienda per la quale lavorava il dipendente ha rilasciato una dichiarazione in una nota: «Unifi Aviation è profondamente rattristata dalla perdita del nostro dipendente all’aeroporto internazionale di San Antonio. I nostri cuori e il nostro pensiero vanno alla famiglia del defunto».
Il passeggero della compagnia aerea Michael Braun ha affermato che l’incidente “ha causato un effetto a catena con molte riprogrammazioni dei passeggeri“, secondo il San Antonio Express-News .
Secondo quanto riferito dal New York Post, si tratta del secondo incidente con la stessa dinamica nel giro di sei mesi negli Stati Uniti. Alla vigilia di Capodanno, infatti, Courtney Edwards, membro dell’equipaggio di terra dell’aeroporto regionale di Montgomery, è stata risucchiata nel motore di un jet dell’American Airlines. La compagnia, in quel caso, è stata multata per una cifra di 15.625 dollari.
BREAKING: The San Antonio International Airport has confirmed that an airline crew member has lost his life on the tarmac following a tragic accident. pic.twitter.com/QUlawnEMzm
Kiev, la Wagner ha superato Voronezh, colonna verso Mosca – Photo by Alexander NEMENOV / AFP
La mediazione di Lukashenko. Il Cremlino non perseguirà le milizie ribelli e il loro leader andrà in Bielorussia
La Russia non perseguirà penalmente i combattenti di Wagner.
Lo rende noto il Cremlino.
L’inchiesta penale contro Yevgeny Prigozhin sarà sospesa e il capo della Wagner andrà in Bielorussia. La fallita ribellione “non influenzerà in alcun modo” l’offensiva russa in Ucraina. Vladimir Putin è “riconoscente” verso il presidente bielorusso Alexander Lukashenko per il suo ruolo di mediatore presso la Wagner. Lo riferisce il Cremlino.
La marcia di Yevgeny Prigozhin si è fermata a 200 km da Mosca. Dopo mesi di critiche sempre più violente contro le istituzioni militari, il capo della Wagner ha lanciato la sfida direttamente a Vladimir Putin penetrando con le sue milizie in territorio russo apparentemente, e incredibilmente, senza incontrare alcuna resistenza. Fino a quando, in serata, ha annunciato la marcia indietro “per evitare un bagno di sangue russo“.
Per la Russia, e per il mondo, è stata una giornata drammatica in cui il Paese è sembrato poter precipitare in una guerra civile. In un discorso alla nazione, in mattinata il capo del Cremlino aveva definito l’azione di Prigozhin una “pugnalata alle spalle” alle truppe che combattono in Ucraina. Mentre i servizi d’intelligence lo hanno accusato di avere iniziato un “conflitto civile armato“. Cosa volesse di preciso lui non lo ha detto, ma in pochi credono a un’azione individuale, mentre diversi osservatori si dicono convinti che sia in gioco una resa dei conti politica in cui Prigozhin sarebbe solo una pedina. continua a leggere
Giornata convulsa in Russia per larivolta del gruppo Wagner. Il capo del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha pubblicato un video di se stesso a Rostov sul Don presso il quartier generale militare russo che sovrintende ai combattimenti in Ucraina. Ha affermato che le sue forze avevano preso strutture militari nella città sotto il loro controllo, compreso l’aeroporto. Altri video pubblicati sui social media mostrano veicoli militari, compresi carri armati, per le strade. I servizi di sicurezza russi avevano risposto alla dichiarazione di ribellione armata di Prigozhin chiedendone l’arresto. A dimostrazione di quanto seriamente il Cremlino abbia preso la minaccia, la sicurezza è stata rafforzata a Mosca e a Rostov sul Don.
“Siete stati ingannati nell’avventura criminale di Prigozhin e nella partecipazione a una ribellione armata” ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota rivolgendosi ai militari del gruppo Wagner. “Vi chiediamo di mostrare prudenza e di mettervi in contatto con i rappresentanti del ministero della Difesa russo o delle forze dell’ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti”, ha affermato il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, “molti dei vostri compagni di diversi distaccamenti si sono già resi conto del loro errore chiedendo aiuto per garantire la possibilità di tornare in sicurezza ai loro punti di schieramento permanenti”.
Putin: “Ambizioni personali di Prigozhin dietro a tradimento” – “Ambizioni esorbitanti e interessi personali” hanno portato al tradimento della Russia e del popolo. Così il presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla nazione dopo l’avanzata lanciata dal leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. “Proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia, anche dal tradimento interno, e ciò che dobbiamo affrontare è proprio il tradimento alla causa per la quale i combattenti e i comandanti del gruppo Wagner hanno combattuto e sono morti fianco a fianco con il nostro altre unità e sottounità”, ha detto Putin.
Russia, il capo Wagner Prigozhin: “Controlliamo Rostov”. Putin replica: “Chi ha tradito sarà punito” –Fanpage.it
Watch live in Moscow as Wagner group make moves through Russian cities – Guarda dal vivo a Mosca mentre il gruppo Wagner si muove attraverso le città russe – Sky News
A dare l’annuncio è stata la stessa azienda con una nota. Alle 14.55 italiane, a 500 metri dalla prua del Titanic erano stati trovati dei resti riconducibili al corpo esterno del sommergibile
La Guardia costiera americana aveva annunciato oggi che eranostati trovati rottami a 500 metri dalla prua del Titanic, localizzati intorno alle 14.55 italiane. «Sono del Titan», aveva detto un esperto alla Bbc e anche secondo una memoria studiata dalla Cnn i resti scoperti erano «stati stimati provenire dal corpo esterno del sommergibile».
L’ipotesi dell’implosione – Nel sottomarino Titan potrebbe essersi verificata una «implosione istantanea». È l’ipotesi di Guillermo Soehnlein, co-fondatore della società insieme con il pilota scomparso del Titan Stockton Rush. «Quello che so è indipendentemente dal sottomarino, quando si opera in profondità la pressione è così grande su qualsiasi sottomarino che se si verifica un guasto si verificherebbe un’implosione istantanea. Se è quello che è successo, sarebbe successo quattro giorni fa», ha detto Soehnlein in un’intervista alla Bbc subito dopo la notizia della Guardia costiera Usa del ritrovamento di un «campo di detriti» nella zona di ricerca vicina al relitto del Titanic. Soehnlein ha anche affermato di non essere sorpreso se qualcosa venisse ritrovato anche in superficie. «So che il nostro protocollo per le comunicazioni perse prevede che il pilota faccia emergere il sottomarino. Fin dall’inizio ho sempre pensato che fosse probabilmente quello che avrebbe fatto Stockton», ha detto aggiungendo che, in questo caso la ricerca sarebbe ancora più difficile. Sohnlein, che ha lasciato OceanGate 10 anni fa, ha detto che non avrebbe agito diversamente date le circostanze: «Dobbiamo imparare da ciò che sta accadendo, scoprire cosa è successo, prendere quelle lezioni e portarle avanti».
La denuncia della famiglia di uno dei passeggeri – «OceanGate ha impiegato troppo tempo per lanciare l’allarme», denuncia sul Telegraph la famiglia del miliardario britannico Hamish Harding, uno dei passeggeri ancora a bordo del sommergibile Titan. Il ritardo di otto ore da parte della società prima di dare l’allarme per la sua scomparsa è «troppo lungo», afferma Kathleen Cosnett, cugina di Harding.
Il sommergibile ha perso il contatto con la nave di superficie Polar Prince intorno alle 9.45 ora locale di domenica, ma la Guardia Costiera degli Stati Uniti non è stata informata della sua scomparsa fino alle 17.40. La stessa Guardia Costiera degli Stati Uniti ha annunciato che sta continuando le operazioni di «salvataggio»: «Anche in casi particolarmente complessi, la volontà di vivere delle persone deve essere presa in considerazione. E così continuiamo a cercare e continuiamo i nostri sforzi di salvataggio». continua a leggere
Almeno 31 morti nell’esplosione di una fuga di gas in un ristorante in Cina
L’incidente nella città settentrionale di Yinchuan, 7 i feriti
(ANSA) – Pechino, 22 giugno 2023
Almeno 31 persone sono morte in un’esplosione avvenuta ieri sera in un ristorante della città nordoccidentale cinese di Yinchuan, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
“Una fuga di gas di petrolio liquefatto (gpl) ha provocato un’esplosione durante il servizio di un ristorante barbecue“, ha spiegato il media cinese aggiungendo che altre sette persone sono rimaste ferite e stanno ricevendo “cure” intensive. Uno dei feriti sarebbe in “condizioni critiche“. Altri due hanno riportato gravi ustioni, mentre gli altri hanno ferite lievi o sono stati colpiti da schegge di vetro. I filmati del canale statale Cctv hanno mostrato oltre dieci vigili del fuoco armeggiare davanti a un denso fumo che fuoriusciva attraverso un’apertura creata dall’esplosione. La strada, che ospita altre attività di ristorazione e intrattenimento, è disseminata di detriti. L’esplosione è avvenuta intorno alle 20:40 di ieri ora locale (le 12:40 in Italia) presso il Fuyang Barbecue Restaurant, situato in una zona residenziale della capitale della regione autonoma del Ningxia. La tragedia è avvenuta alla vigilia del Festa delle barche drago, una ricorrenza di tre giorni per la quale molti cinesi si riuniscono con familiari e amici. (ANSA).
La donna, all’ottavo mese di gravidanza, ha chiamato il numero d’emergenza, spiegando l’accaduto ma è morta dopo l’arrivo in ospedale
In Ohio un bambino di 2 anni ha accidentalmente sparato alla madre colpendola alla schiena, usando una pistola carica e senza sicura. La donna, incinta di 8 mesi, ha chiamato il 911, numero d’emergenza, spiegando l’accaduto.
La chiamata di Laura Ilg, 31 anni, residente a Norwalk, è stata raccontata dal sovrintendente David Smith ai media locali in una conferenza stampa dedicata. “Ha spiegato di essere incinta di 33 settimane e che suo figlio di 2 anni le aveva accidentalmente sparato alla schiena con una pistola“. Nonostante il rapido intervento dei servizi di emergenza, la giovane mamma è morta in ospedale e non è stato possibile neanche salvare il bambino che portava in grembo.
La donna, ancora cosciente all’arrivo dei soccorsi, ha spiegato che il figlio era riuscito a entrare nella camera da letto dei genitori, solitamente chiusa a chiave, mentre lei stava facendo il bucato, e aveva iniziato a giocare con la pistola. La polizia ha trovato anche un’altra pistola da 9 mm sul comodino e altre due armi da fuoco cariche. continua a leggere
L’edificio esploso a Parigi è la sede di una scuola di musica americana, la Paris American Academy, che si trova in rue Saint-Jacques. A renderlo noto è «Le Parisien». Tutti i vetri degli edifici vicini sono esplosi, rende inoltre noto il quotidiano, precisando che gli stabili vicini sono stati tutti evacuati.
I pompieri hanno isolato tutto il quartiere dove si trova l’edificio crollato, ed è impossibile prendere la rue Saint-Jacques,che parte dalla Sorbona. Una ragazza che era nei paraggi al momento dell’esplosione ha testimoniato a Bfm Tv: «Non ho mai sentito niente di più forte», ha detto, aggiungendo di aver sentito «un forte odore di gas» nella zona.
Dai primi bilanci le persone ferite sarebbero almeno 16, di cui 7 in emergenzaassoluta.
Parigi, esplosione per sospetta fuga di gas: crolla palazzo in centro. Sette feriti gravi
Le fiamme hanno avvolto la sede di un’accademia americana di moda e design non lontano dal Panthéon. In tutto sono 16 le persone coinvolte. La Farnesina verifica l’eventuale coinvolgimento di italiani
Parigi, esplosione per sospetta fuga di gas: crolla palazzo in centro
Prima quella che si sospetta essere stata una fuga di gas, poi la forte esplosione e infine il crollo di un palazzo in rue Saint-Jacques, nel quinto arrondissement di Parigi, non lontano dal Panthéon. Al momento il bilancio delle persone coinvolte secondo la polizia francese è di sette feriti gravi e di almeno nove feriti lievi.
💥Explosion à Paris : la préfecture de police fait état de 16 blessés dont 7 en état d’urgence absolu, rue Saint-Jacques. Plus de 200 pompiers sont mobilisés sur place. pic.twitter.com/jUMPbSm8pj
Intorno alle 17 le fiamme hanno avvolto un palazzo di tre piani che ospitava la sede dell’American Paris Academy, una scuola privata americana di moda e design fondata da Richard Roy nel 1965. Subito si è levata una alta colonna di fumo, visibile da vari quartieri della città. La facciata del palazzo sarebbe crollata lasciando sotto le macerie diversi feriti.
Al momento le cause dell’incendio non sono ancora state chiarite. “Nulla consente di determinare l’origine del disastro a questo punto“, così la Procura di Parigi. Molti testimoni hanno però riferito di aver sentito un forte odore di gas prima dell’esplosione. Altri hanno parlato di lavori in corso sulle condutture del gas nella strada nei giorni scorsi. Intanto la procura di Parigi ha avviato un’inchiesta per lesioni colpose.
Era stato arrestato giovedì scorso, ha obbligo di firma
È stato scarcerato il camionista tedesco 62enne che ha investito e ucciso il 30 novembre scorso a Montebello Vicentino l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin. Wolfgang Rieke era stato arrestato giovedì scorso con l’accusa di omicidio stradale ed omissione di soccorso su mandato europeo emesso dalla Procura di Vicenza.
Secondo quanto trapela, il giudice tedesco ha sospeso l’arresto provvisorio in attesa della decisione finale sull’estradizione dell’uomo.
L’autotrasportatore, uscito dal carcere di Munster (Germania) nel pomeriggio, ha ottenuto una sorta di obbligo di firma settimanale.
Fiamme all’Europa-Park di Rust, in Germania. Secondo i testimoni ci sarebbero state delle esplosioni. Il parco è stato evacuato
Un grosso incendio è scoppiato all’interno dell’Europa-Park di Rust, in Germania, uno dei parchi divertimenti più grandi d’Europa. Al momento non è ancora chiaro il motivo del rogo che sarebbe divampato intorno alle 16.40. Secondo la Bild 25mila persone sono state evacuate e il parco ha chiuso i battenti alle 17.30.
Le fiamme avrebbero interessato l’area “spagnola” del parco e la Grotta di Edelstein. I primi testimoni hanno riferito che le fiamme sono state precedute da “due o tre esplosioni“. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e diversi mezzi di soccorso. Secondo la polizia di Offenburg, l’incendio sarebbe al momento sotto controllo. Tre vigili del fuoco hanno riportato lievi ferite a causa del fumo inalato. Intanto sui social circolano già diversi video del rogo. Le immagini mostrano una densa nuvola di fumo nero che si alza dal parco divertimenti.
Nave della Guardia costiera tenta di spegnere l’incendio con cannoni ad acqua
CorriereTv
(LaPresse)
Un traghetto filippino che trasportava 120 persone (65 passeggeri e 55 membri dell’equipaggio) ha preso fuoco in mare e una nave della Guardia costiera è stata impegnata per salvare le persone a bordo e cercare di spegnere le fiamme. La M/V Esperanza Star ha preso fuoco all’alba di domenica 18 giugno mentre viaggiava dalla provincia di Siquijor alla provincia di Bohol, nelle Filippine centrali. Un video rilasciato dalla Guardia costiera mostra fiamme e fumo nero che si alzano da due ponti a un’estremità del traghetto, mentre il personale della Guardia costiera a bordo di un’altra nave usa un cannone ad acqua per cercare di spegnere l’incendio. Nelle vicinanze si vedono un peschereccio e un’altra imbarcazione. Non è ancora chiaro quante persone siano state salvate e se ci siano vittime. (LaPresse)
Filippine, in fiamme traghetto con 120 persone a bordo – QuotidianoNazionale
Il peschereccio era salpato da Tobruk, in Cirenaica. Frontex aveva segnalato l’imbarcaziuone in pericolo martedì mattina. È la peggior tragedia dal 2015
Sale a 79 il numero dei corpi di migranti rivenuti dalla Guardia costiera greca a seguito del naufragio di un peschereccio a sud-ovest del Peloponneso. A bordo dell’imbarcazione – secondo alcune fonti – viaggiavano fino a 600 migranti che contavano di sbarcare in Italia. Finora le persone tratte in salvo sono104. Il naufragio è avvenuto in acque internazionali, a 47 miglia nautiche da Pylos. Stando al sito del quotidiano greco Kathimerini, il peschereccio che si è ribaltato era lungo 30 metri e almeno 400 persone si trovavano a bordo. Il peschereccio era salpato da Tobruk, in Cirenaica. Un’informazione che, sempre secondo Kathimerini, sarebbe stata comunicata dalle autorità italiane. Le ricerche dei dispersi sono ancora in corso.
L’allarme lanciato martedì – Ma, come era già avvenuto con la strage di Cutro anche stavolta alla base del naufragio potrebbe esserci un allarme ignorato o sottovalutato. «L’aereo di sorveglianza di Frontex ha rilevato l’imbarcazione martedì’ 13 giugno alle 9:47 e ha immediatamente informato le autorità competenti». Ma per un giorno intero alla segnalazione non hanno fatto seguito operazioni di soccorso. continua a leggere
Mediterraneo, ennesima tragedia di migranti. Partiti dalla Libia erano diretti in Italia – euronews (in Italiano)
Gli agenti hanno arrestato un uomo di 31 anni. L’attacco si sarebbe svolto in due fasi
13 giugno 2023
È un attacco ancora avvolto nel mistero quello avvenuto a Nottingham nel cuore della notte: tre persone sono state uccise e altre tre sono rimaste ferite, travolte da un furgone bianco. L’uomo di 31 anni che era alla guida è stato bloccato dalla polizia col taser e arrestato: nel veicolo sono stati trovati uno zaino e un grosso coltello.
L’allarme è scattato poco dopo la 4, quando la polizia è stata chiamata e ha trovato due persone morte in strada: poco dopo, in una strada lì vicino, il furgone ha travolto alcune persone, mentre un terzo cadavere è stato poi rinvenuto in una strada adiacente. Gli investigatori dicono che i tre incidenti sono «collegati», ma non si sbilanciano sul movente della tragedia.
Un testimone ha raccontato di aver visto dalla sua finestra un nero vestito tutto di nero con un cappuccio e uno zaino accoltellare a morte un giovane e una donna: «Li ha colpiti quattro o cinque volte, la donna implorava aiuto. Poi l’uomo si è allontanato con tutta calma». Un’altra testimone ha raccontato di aver visto, in un’altra strada, un furgone bianco accelerare improvvisamente, dopo aver scorto alle spalle un’auto della polizia, e travolgere una donna e un uomo: la donna è stata scaraventata sul marciapiedi mentre l’uomo è letteralmente volato in aria. Un ulteriore testimone ha sostenuto di aver sentito colpi d’arma da fuoco al momento dell’arresto.
Stamattina tutta l’area di Nottingham interessata dall’incidente era chiusa al traffico, con decine di auto della polizia, ambulanze e camion dei pompieri accorsi sul posto. Il sindaco della città del Nord dell’Inghilterra ha dichiarato un «grave incidente»: nessuno al momento parla però di attacco terroristico, anche perché un attentato in piena notte sarebbe del tutto inusuale. A indagare finora è la polizia locale, non l’antiterrorismo.
Messico rally, massacrati a raffiche di mitra 10 piloti, altri 9 feriti
Strage durante una gara amatoriale al confine con gli Stati Uniti
Massacro in Messico: dieci persone ammazzate e nove ferite in Messico, in un agguato armato contro i piloti di un rally amatoriale chiamato ‘Cachanillazo‘, nella cittadina messicana di Ensenada, al confine con gli Stati Uniti. Il bilancio è stato reso noto dalle autorità locali. Secondo le prime ricostruzioni fornite, degli uomini armati scesi da un pickup hanno fatto fuoco con mitra su un gruppo di piloti che era fermo sul lato della strada. Le forze dell’ordine non hanno per ora capito il movente di un raid che come violenza riporta alle battaglie con i cartelli dei narcotrafficanti e a quelle fra gli stessi cartelli. Il commando arrivato a bordo di un pick nero ha sparato per uccidere terrorizzando la città di Ensenada, affacciata sul Pacifico, a sud di Tijuana, Baia California al confine con San Diego.
Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo
Ha forzato in auto i varchi di controllo con una rincorsa, non si è fermato neppure dopo che un gendarme ha sparato al parafango, ha percorso a velocità sostenuta un intrico di piazze e cortili dentro il Vaticano. La sua corsa è terminata nel cortile di San Damaso, laddove ogni mattina papa Francescosi reca per le udienze al Palazzo apostolico. Un uomo di quartant’anni, con problemi psichici, ha seminato lo scompiglio questa sera nel cuore dello Stato pontificio, tanto che la prima misura dei servizi di sicurezza è stata bloccare ogni accesso alla residenza del Papa, Casa Santa Marta, dall’altro lato del piccolo Stato vaticano. Immediatamente arrestato, trascorrerà la notte in una cella della gendarmeria.
Lo sparo sul parafango – La sala stampa della Santa Sede ha reso noto in serata che “poco dopo le 20:00 un automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna al Vaticano. Noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall’Ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano“.
“Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa“.
Il dedalo di cortili – “Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta“, dove risiede papa Francesco.
L’autovettura nel frattempo ha raggiunto il Cortile di San Damaso, dove si affaccia il Palazzo apostolico, “e il conducente è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria“. Per raggiungere il Cortile San Damaso da porta Sant’Anna l’uomo ha dovuto raggiungere il grande Cortile del Belvedere, alla fine di un rettilineo, e poi infilare una salita stretta e incunearsi in un dedalo di cortili (cortile del Pappagalli, cortile Borgia, cortile della Sentinella), mostrando una notevole abilità o una certa dimestichezza con i luoghi.
“Grave stato di alterazione psicofisica” – “L’uomo, di circa 40 anni“, riferisce la sala stampa, “è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Attualmente la persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria“.
Il governo di Taiwan ha aperto un’indagine per capire cosa sia accaduto
Tragedia a Taiwan. Il braccio di una gru è crollato e si schiantato contro la carrozza di un treno della metropolitana nel distretto di Nantun di Taichung. Un incidente inspiegabile sul quale le autorità locali stanno ancora indagando per capire cosa abbia causa la caduta. Ma, nel frattempo, il bilancio è drammatico.
Gru crolla su un treno della metropolitana – Secondo le prime ricostruzione dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, ci sarebbe solo un’unica vittima. Si tratta di una donna di 52 anni che è stata trovata senza vita nelle fasi iniziali dei soccorsi. La corsa disperata in ospedale non è – purtroppo – servita: la donna è stata dichiarata morta dopo poco.
I feriti, invece, sarebbero otto: cinque uomini, tra cui un turista canadese, e 3 donne. Tutti hanno riportato ferite da lacerazione alla testa e agli arti. E, rientrato l’allarme, adesso si indaga per capire l’esatta dinamica di un incidente, tutt’ora, inspiegabile.
La dinamica – Secondo una prima ricostruzione, il braccio della gru è crollato vicino all’incrocio di Wenxin Road. e Wenxin S., colpendo una carrozza della metro, sulla linea verde. Il governo, una volta venuto a conoscenza dell’incidente, ha ordinato la sospensione di tutti i lavori del cantiere incriminato, aprendo un’indagine.
La sparatoria ad Allen, un piccolo sobborgo di Dallas, alle 15:30 del pomeriggio. Diversi feriti, tra i quali anche bambini. Un testimone: «Sembrava addestrato. Sapeva quello che stava facendo»
Una sparatoria è avvenuta in un centro commerciale in Texas, ad Allen, un piccolo sobborgo di Dallas, tra le 15:30 – 16 del pomeriggio (23.30-24 in Italia). Il bilancio della tragedia al Premium Outlets di Allenè di almeno otto vittime — più il killer — e sette feriti di età compresa tra 5 anni e 61 anni, che sono stati portati in ospedale. Ma il numero delle persone decedute è ancora provvisorio.
Il killer, che secondo i testimoni aveva un abbigliamento militare, ha aperto il fuoco sulla folla prima di essere ucciso a sua volta da un agente. Si teme che tra le vittime ci siano dei bambini. L’ennesimo episodio di follia delle armi negli Stati Uniti è iniziato alle 15:30, durante quello che sembrava un tipico pomeriggio di shopping all’Allen Premium Outlets, uno dei principali mall dello Stato.
Migliaia di persone si aggiravano tra gli oltre cento negozidel centro commerciale ignari dell’incubo che avrebbero vissuto di lì a pochi minuti. Testimoni hanno raccontato di aver sentito all’improvviso un forte rumore di spari, tra i 14 e i 60 colpi, e poi è scoppiato il caos.continua a leggere
Una strage pianificata da mesi a Vracar, quartiere bene della capitale serba. In carcere sono finiti i genitori dell’assassino: tenevano le armi sotto chiave, ma lui le ha trovate
Forse una «F», un’insufficienza, presa la settimana prima in storia. Più probabilmente un sentimento nero covato per mesi e diventato un piano, con tanto di lista dei compagni di scuola da «liquidare». Non è ancora stata esplicitata — né da lui, né dagli inquirenti — la ragione per cui il tredicenne Kosta Kecmanovic, mercoledì mattina, sia entrato nella sua scuola a Belgrado con due fucili e quattro molotov intenzionato a una strage. Ha ucciso otto alunni e un guardiano; sei altri ragazzini e un’insegnante hanno gravi ferite e sono in ospedale; in manette, non essendo lui perseguibile perché sotto i 14 anni, sono finiti il padre, un celebre medico, e la madre avvocata.
Vracar, quartiere elegante dalle case art nouveau e dagli isolati di ambasciate e musei, piomba nel terrore subito dopo il suono della campanella: la vicepreside Ivanka Jovanovicchiama la polizia già alle 8:40, urlando che «un ragazzino è entrato a scuola armato». Poco dopo un’altra telefonata alla polizia, stavolta dell’assassino: confessa di aver sparato a «varie persone dentro la scuola». Dal retro scappano decine di bambini . Uno sente gli spari — «sembravano fuochi d’artificio, ma al mattino?» — e va a recuperare la sorellina rischiando la vita. Ambulanze, volanti, auto civetta si fiondano alla scuola elementare Vladislav Ribnikar, intitolata a un giornalista ucciso — da uno sparo — nella Prima guerra mondiale. Il tredicenne si fa arrestare nel cortile. Ne esce in manette: in testa gli hanno infilato un cappuccio da boia.
Morti sul colpo sette ragazzine e un compagno, che Kosta Kecmanovic sembra aver scelto da una lista (di persone da cui si sentiva escluso? Era l’«alunno nuovo», frequentava la Vladislav Ribnikar da pochi mesi ma con profitto, da tempo vedeva una psicologa). Morto ancheil popolare guardiano della scuola, in servizio da molti anni, intervenuto per salvare i più piccoli. La professoressa di storia è in ospedale con ferite gravi all’addome. Altri quattro ragazzini e due ragazze sono all’ospedale di Tiršov, due in pericolo di vita. Il tredicenne ha sparato al petto o alla testa:una mira presa con cura e allenata al poligono e a caccia, dove il padre lo aveva spesso portato con sé.
Al padre Vladimir, 48 anni, ora agli arresti, apparteneva una delle sue armi, regolarmente registrata. In casa stavano in una cassaforte, di cui però il ragazzo sapeva la combinazione. Arrestata anche la moglie. continua a leggere
Non bastavano le stragi reali. Ora le minacce, inventate, arrivano anche da chiamate generate da computer. E hanno un forte impatto psicologico su studenti, insegnati e genitori
NEW YORK – Gli hacker stranieri hanno individuato un nuovo obiettivo: adesso puntano alla scuola, a milioni di studenti americani, per costringerli a vivere nel terrore. E quando sei spaventato, non puoi studiare. Dall’inizio dell’anno scolastico i pirati informatici hanno preso di mira le scuole, puntando sul loro lato debole: la paura dei “mass shooting”, delle sparatorie nei campus. Da settembre ci sono stati 401 falsi allarmi generati in gran parte da computer e da hacker che operano fuori dagli Stati Uniti. Pirati informatici che hanno lanciato false richieste di aiuto, parlando di sparatorie e di allarmi bomba che hanno spinto polizia, Fbi e squadre speciali a mettere centinaia di scuole in lockdown, a caccia di killer o attentatori inesistenti. Quelli reali non bastavano.
Le Swatting calls – Le sparatorie avvengono ogni giorno negli Stati Uniti,nel 2023 sono state 168, con 473 vittime tra bambini e ragazzini con meno di 17 anni, e dall’inizio dell’anno scolastico ci sono stati centinaia di episodi che hanno coinvolto più di duemila studenti, ma il tema di questa storia sono i falsi allarmi, che si aggiungono alla paura reale. Vengono chiamati “Swatting calls”, cioè richieste di intervento delle Swat, le squadre di agenti di pronto intervento, e si stanno diffondendo in tutti gli Stati Uniti. Anche se non ci sono feriti, l’impatto psicologico sugli studenti è enorme. “Swatting” è l’atto di fare una richiesta d’aiuto al numero delle emergenze, il 911, che è spesso collegato agli Swat Teams. L’Fbi ha ammesso che il fenomeno è reale e diffuso. “Prendiamo questo problema molto seriamente – ha spiegato l’agenzia federale ad Axios – queste minacce mettono persone innocenti a rischio e provocano grande paura nella comunità”.
Educator’s School Safety Network, una non profit che monitora il fenomeno nelle scuole, ha registrato 401 false segnalazioni in questo anno scolastico, telefonate pirata che si sono aggiunte a trenta segnalazioni reali di “mass shooting”, 45 che indicavano il ritrovamento di armi, 23 riguardanti violenze all’esterno, 13 legate alla presenza di persone sospette, 9 di oggetti sospetti. Mentre tutti gli Stati hanno avuto almeno un reale episodio di violenza nelle scuole, quasi nessuno Stato è immune dal fenomeno delle false telefonate. Secondo la National Association of School Resource Officers, che raccoglie dati sulle “Swatting calls“, in 42 Stati, oltre alla capitale Washington, c’è stato almeno un episodio da settembre. continua a leggere
Ecco il momento in cui viene fatta esplodere Starship, nave della SpaceX destinata ai futuri viaggi verso Marte. Starship è stata fatta esplodere in volo per motivi di sicurezza. Il lancio a Boca Chica, in Texas.
Starship non si è separata dal lanciatore e non tutti i motori del razzo Super Heavy si sono accesi correttamente, ma secondo l’azienda di Elon Musk il test è stato comunque un successo. «Il successo deriva da ciò che apprendiamo e il test di oggi – scrive la SpaceX in un tweet – ci aiuterà a migliorare l’affidabilità di Starship».
Nello stato di New York. Ieri la notizia di una ragazzo afroamericano ferito per aver confuso la porta a cui suonare in Missouri
Shock in Usa dove, dopo l’episodio dell’adolescente afroamericano Ralph Yarl, ferito con un colpo di arma da fuoco per aver suonato alla porta sbagliata, una ragazza è stata uccisa perché con la sua macchina è entrata per errore in un altro vialetto mentre andava a trovare un amico.
Si tratta di due casi, il primo avvenuto a Kansas City, in Missouri, e il secondo in una zona rurale dello stato di New York, che tornano a riaccendere due dibattiti mai sopiti in America: quello sulle armi da fuoco facili ma anche, nel caso del Missuouri, quello sul razzismo.
Il procuratore della contea di Clay Zachary Thompson ha affermato che nel caso di Ralph “c’è stata una componente razziale“ e il ragazzo, dimesso dall’ospeale dopo diversi giorni, ha ricevuto una telefonata dal presidente Joe Biden.
La ventenne Kaylin Gillis era in macchina con altre tre persone e – secondo la ricostruzione della polizia – è entrata per sbaglio nel vialetto di Kevin Monahan, nella città di Hebron. Dopo essersi accorta dell’errore stava tornando indietro ma Monahan, 65 anni, avrebbe aperto il fuoco contro il veicolo, colpendola. “Questo è un caso molto triste di alcuni giovani che stavano cercando la casa di un amico e sono finiti a casa di quest’uomo che ha deciso di uscire con un’arma da fuoco e di sparare“, ha detto lo sceriffo di Washington Country Jeffrey Murphy in conferenza stampa. “Non c’era chiaramente alcuna minaccia da parte di nessuno nel veicolo“, ha detto lo sceriffo Murphy. “Non c’era motivo per il signor Monahan di sentirsi minacciato“. L’uomo “non ha collaborato alle indagini e si è rifiutato di uscire dalla sua abitazione per parlare con la polizia“, ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo in un comunicato stampa.
Combo USA,a sx Ralph Yarl, a dxKaylin Gillis.
Usa, afroamericano suona alla casa sbagliata, gli sparano
Confonde la casa dove doveva prendere i fratelli, il 16enne colpito alla testa e al braccio
Doveva essere una serata normale: andare a prendere i fratellini e poi tornare a casa.
Ma Ralph Yarl, 16enne afroamericano, ha sbagliato a suonare il campanello e, in risposta, ha ricevuto due colpi di arma da fuoco, uno a un braccio e uno in testa.
L’incidente è avvenuto lo scorso 13 aprile e il ragazzo, dopo giorni in ospedale, è stato dimesso ed è a casa: “continua a migliorare, sta facendo progressi“, ha detto il padre Paul Yarl. Due capi d’accusa, fra cui aggressione armata, sono stati presentati nei confronti dell’ottantacinquenne, bianco, che ha sparato al sedicenne. L’uomo non è sotto la custodia della polizia.
Il caso di Kansas City, in Missouri, alimenta il dibattito sulle armi da fuoco facili ma solleva anche, ancora una volta, quello sul razzismo. Decine di persone sono scese in piazza in segno di solidarietà e di vicinanza per la famiglia del teenager colpito. “Riconosciamo la frustrazione che un caso come questo può causare. Riconosco la componente razziale di questo caso e riconosco e capisco i timori della comunità“, ha detto il capo della polizia di Kansas City, Stacey Graves, evitando però di sbilanciarsi in conclusioni affrettate su una sparatoria motivata dal razzismo. “Al momento le informazioni che abbiamo non lo indicano ma le indagini sono in corso“, ha spiegato.
“Sono arrabbiato, non sarebbe mai dovuto succedere“, ha aggiunto il sindaco Quinton Lucas. La maggior parte dei dettagli sull’accaduto sono stati diffusi dai legali della famiglia Yarl, fra i quali c’è Ben Crump, lo stesso avvocato che ha curato il caso di George Floyd. “Non ci sono scuse per rilasciare un sospettato armato e pericoloso che ha colpito un teenager disarmato e indifeso che suonava al suo campanello“, hanno spiegato i legali. “E’ andato alla casa sbagliata, a un isolato di distanza da dove erano i suoi fratelli“, ha detto la zia del ragazzo, Faith Spoonmore, osservando come l’indirizzo giusto e quello sbagliato erano molti simili, Northeast 115th Street e Northeast 115th Terrace. Sentiti gli spari è stata una vicina dell’ottantenne bianco a chiamare la polizia. La donna è rimasta con Ralph in attesa dell’arrivo dei soccorsi. “Mi ha detto che era nella squadra di corsa del liceo e che suonava il clarinetto in un gruppo. E’ un ragazzo forte – ha raccontato la donna. Un ragazzo molto coraggioso“.
Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con Ralph Yarl augurandogliuna rapida guarigione.
Questo fine settimana chiuderanno le ultime tre centrali nucleari ancora attive, e la Germania dirà addio all’energia atomica: a deciderlo era stata l’allora cancelliera Merkel, nel 2011. E il suo successore «frena» sulla difesa dell’ambiente – per ipotecare le prossime elezioni
Questo fine settimana chiuderanno le ultime tre centrali nucleari tedescheancora attive e la Germania dirà addio all’energia atomica, come deciso dall’allora cancelliera Angela Merkelnel 2011 dopo il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone.
Il governo di Olaf Scholz ha respinto mercoledì 12 aprile le richieste di un ulteriore rinvio della chiusura dei reattori Emsland, Neckarwestheim e Isar II, già rimandata a causa della crisi energetica conseguente all’invasione russa dell’Ucraina (inizialmente era prevista per il 31 dicembre 2022). I politici dell’opposizione e persino alcuni membri dei Fdp, il partito liberale che fa parte dell’alleanza di governo, volevano prorogare ancora l’uso delle centrali atomiche. «L’abbandono del nucleare entro il 15 aprile, cioè questo sabato, è un fatto compiuto», ha dichiarato Christiane Hoffmann, portavoce di Scholz. continua a leggere