Una 63enne ha perso la vita mentre rientrava da una camminata in una campagna di Robecchetto con Induno, ferite le due persone che erano con lei
La tempesta su Milano – frame da video su X @EStreetNeck
Una violenta ondata di maltempo ha colpito Milano e la sua provincia provocando la morte di una 63enne a Robecchetto con Induno. La vittima, residente a San Vittore Olona, è stata travolta da un albero mentre rientrava da una passeggiata in compagnia di due amici. Per lei non c’è stato purtroppo nulla da fare.
La dinamica della tragedia – L‘incidente è avvenuto poco dopo le 17, in una zona rurale di Robecchetto. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, il gruppo stava camminando all’aperto quando, a causa delle forti raffiche di vento, un grosso albero è crollato improvvisamente.
La 63enne è morta sul colpo. Le due persone che erano con lei, un uomo e una donna, sono rimaste ferite in modo non grave: lui è stato portato all’ospedale di Legnano, lei è stata trasferita in elicottero al Sant’Anna di Como, entrambi in codice giallo. Sul posto sono intervenuti anche l’automedica, l’elisoccorso e i sanitari del 118.
Milano colpita da pioggia e grandine – Nel capoluogo lombardo, il maltempo si è abbattuto con intensità intorno alle 16.30 di oggi (domenica 6 luglio), portando pioggia, grandine, raffiche di vento e fulmini. In poco più di un quarto d’ora la tempesta ha perso forza, ma ha causato numerosi disagi: alberi pericolanti, rami spezzati e oggetti trascinati dal vento hanno spinto decine di cittadini a chiamare i vigili del fuoco.
La Protezione Civile del Comune di Milano, che già nella giornata di ieri aveva diramato un’allerta arancione per temporali, ha attivato la vasca di laminazione del Seveso, entrata in funzione alla fine del 2023, per prevenire esondazioni. In via Vittorini, nel quartiere di Ponte Lambro, sono state installate barriere mobili per proteggere l’area in caso di innalzamento del livello del fiume Lambro.
Interventi in corso in tutta la provincia – Le squadre del comando provinciale dei vigili del fuoco sono al lavoro in tutta l’area metropolitana per far fronte ai danni. A Nord di Milano si segnalano allagamenti, alberi caduti e problemi alla viabilità. Anche nelle province di Como, Monza e Bergamo si registrano situazioni critiche. La priorità resta la messa in sicurezza delle zone colpite e la rimozione degli ostacoli pericolosi. La situazione resta sotto costante monitoraggio.
Nella sola contea di Kerr si contano 43 vittime. Soccorritori al lavoro per trovare le ragazze di un campo estivo femminile travolto dal fiume Guadalupe
Sono almeno 67 i morti provocati dall’alluvione in Texas, hanno reso noto le autorità locali. In giornata, era stato reso noto che il bilancio delle vittime fra i minorenni era salito a 21. Sono ancora molti i ragazzi che risultano dispersi da Camp Mystic, il campo estivo sulla riva del fiume Guadalupe.
L’area colpita dall’alluvione
Le squadre di ricerca e soccorso stanno ancora lavorando per ritrovare decine di bambine ospitate da un campo estivo cristiano lungo il fiume che accoglieva complessivamente circa 750 ragazze.
“Abbiamo recuperato 43 persone decedute nella contea di Kerr: 28 adulti e 15 bambini“, ha dichiarato lo sceriffo della contea di Kerr, Larry Leitha. Ulteriori decessi sono stati registrati in altre contee limitrofe: tre nella contea di Burnet, uno nella contea di Kendall, uno nella contea di Tom Green e quattro nella contea di Travis. Leitha ha inoltre specificato che “centinaia di soccorritori sono ancora nelle zone allagate e che le operazioni di ricerca sono ancora in corso“.
”Non ho mai visto un posto così orrendamente devastato da un evento naturale”, ha scritto su ‘X’ il governatore del Texas Greg Abbott, che nelle scorse ore si è recato sul luogo della tragedia. “Non ci fermeremo finché non troveremo tutte le ragazze” che risultano ancora disperse, ha detto Abbott.
Le devastanti inondazioni sono iniziate venerdì, coincidentemente con l’inizio del fine settimana del 4 luglio, con precipitazioni equivalenti a diversi mesi di pioggia in poche ore. Il Servizio meteorologico nazionale ha emesso avvisi prevedendo ulteriori precipitazioni e ha avvertito che “il deflusso eccessivo potrebbe provocare inondazioni di fiumi, torrenti, ruscelli e altre località basse e soggette a inondazioni“, creando condizioni pericolose nelle aree interessate. Gerardo Martinez, 61 anni, ha descritto la scena: “L’acqua ha raggiunto la cima degli alberi. Circa 10 metri. Auto, case intere stavano scendendo lungo il fiume”.
Alluvione Texas, oltre 50 i morti: 15 sono bambini. Si cercano 27 ragazze disperse
Nella sola contea di Kerr si contano 43 vittime. Soccorritori al lavoro per trovare 27 ragazze di un campo estivo femminile travolto dal fiume Guadalupe
Sono almeno 51 le vittime dell’alluvione che ha colpito il Texas, causando inondazioni improvvise lungo il fiume Guadalupe. Tra queste ci sono 15 bambini. Le squadre di ricerca e soccorso stanno ancora lavorando per ritrovare le 27 bambine scomparse dal Camp Mystic, un campo estivo cristiano lungo il fiume che ospitava complessivamente circa 750 ragazze.
“Abbiamo recuperato 43 persone decedute nella contea di Kerr: 28 adulti e 15 bambini“, ha dichiarato lo sceriffo della contea di Kerr, Larry Leitha. Ulteriori decessi sono stati registrati in altre contee limitrofe: tre nella contea di Burnet, uno nella contea di Kendall, uno nella contea di Tom Green e quattro nella contea di Travis. Leitha ha inoltre specificato che “centinaia di soccorritori sono ancora nelle zone allagate e che le operazioni di ricerca sono ancora in corso“.
”Non ho mai visto un posto così orrendamente devastato da un evento naturale”, ha scritto su ‘X’ il governatore del Texas Greg Abbott, che nelle scorse ore si è recato sul luogo della tragedia. “Non ci fermeremo finché non troveremo tutte le ragazze” che risultano ancora disperse, ha detto Abbott.
Le devastanti inondazioni sono iniziate venerdì, coincidentemente con l’inizio del fine settimana del 4 luglio, con precipitazioni equivalenti a diversi mesi di pioggia in poche ore. Il Servizio meteorologico nazionale ha emesso avvisi prevedendo ulteriori precipitazioni e ha avvertito che “il deflusso eccessivo potrebbe provocare inondazioni di fiumi, torrenti, ruscelli e altre località basse e soggette a inondazioni“, creando condizioni pericolose nelle aree interessate. Gerardo Martinez, 61 anni, ha descritto la scena: “L’acqua ha raggiunto la cima degli alberi. Circa 10 metri. Auto, case intere stavano scendendo lungo il fiume”.
Frattura del perone con interessamento dei legamenti: si temeva un esito degli esami peggiore per l’attaccante del Bayern. Il portiere del Real: “Gli attaccanti quando ci vengono addosso coi piedi non si chiedono se ci colpiranno in faccia…”
Un primo, profondo, sospiro di sollievo. L’infortunio di Jamal Musiala è molto grave, ma non drammatico come sembrava in un primo momento. Al ventiduenne è stata diagnosticata la frattura del perone della gamba sinistra. A questo si aggiunge la lesione dei legamenti. In sintesi: per quattro-cinque mesi sarà indisponibile. Ma potrebbe tornare a giocare già nel 2025. La diagnosi definitiva, però, verrà resa nota solo dopo il suo rientro in Germania. Comunque non una notizia di poco conto, visto che nei primi minuti dopo lo scontro con Donnarumma si temeva dovesse stare fermo molto, molto, più a lungo. Il problema è che da aprile il ragazzo aveva rimediato uno strappo al bicipite femorale della coscia sinistra che lo aveva tenuto lontano dal terreno di gioco per tre mesi.
la situazione – Il tutto è successo nei minuti di recupero del primo tempo della partita fra il suo Bayern e il Psg durante la Coppa del Mondo per Club. Dopo uno scontro con Donnarumma, Musiala è rimasto a terra urlando. Il portiere italiano non si è accorto subito della situazione. I medici del Bayern sono intervenuti immediatamente, trasportandolo negli spogliatoi in barella. Con la partita ancora in corso è subito stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto ai primi controlli. Da lì è stato riportato nell’albergo con il resto della squadra, in giornata volerà, con i compagni, a Orlando e da lì a Monaco. Inizialmente si pensava che Musiala sarebbe ripartito con urgenza verso la Germania. La situazione, però, dopo i primi controlli non è grave come si temeva. Basti pensare che la tv tedesca, nell’immediato, non ha voluto trasmettere le immagini dell’infortunio: “Sembra davvero grave, per rispetto e decoro non mostreremo filmati che possono urtare la vostra sensibilità“, hanno spiegato i telecronisti.
reazioni – “Spero che tu guarisca in fretta e possa tornare presto a brillare. Il calcio ha bisogno del tuo talento”, ha scritto il brasiliano Neymar su Instagram. Anche il compagno di nazionale Florian Wirtz ha commentato sui social media: “Resta forte, fratello. Tornerai più forte“, ha scritto. E Donnarumma ha aggiunto: “Tutte le mie preghiere e i miei migliori auguri per una pronta guarigione sono con te“.
accuse e polemiche – A fine partita Neuer è stato particolarmente polemico con il collega Donnarumma: “Nello scontro con Jamal ha accettato il rischio di far male a qualcuno, poteva essere anche un suo compagno di squadra – ha affermato il capitano del Bayern -. Fra l’altro l’arbitro non è intervenuto in alcun modo. Per me quella è un’azione nella quale non c’è bisogno di uscire così. Spero che l’infortunio non sia drammatica, ma sicuramente è grave. Mi sono avvicinato a Donnarumma e gli ho chiesto perché non andasse da Jamal, che stava lì a pochi metri da lui. Per me è anche una questione di rispetto avvicinarsi, chiedere scusa e augurare il meglio. Solo dopo che ci ho parlato è andato da Musiala. Gli italiani sono molto emotivi. Credergli o meno è una decisione che ognuno deve prendere da solo. La lealtà però è sempre una componente fondamentale, io avrei reagito diversamente“. Courtois, portiere del Real, invece la pensa all’opposto: “È eccessivo dire che Donnarumma sia colpevole, va sul pallone proprio come gli attaccanti che quando ti arrivano con i piedi non si chiedono se ci colpiranno in faccia: è solo sfortuna. Doveva uscire, e anche lui è dispiaciuto per Musiala”.
a fine gara – Gigio a fine partita ha poi condiviso un pensiero per l’avversario: “Tutte le mie preghiere e i miei auguri sono con te“. Meno duro con lui Thomas Müller: “Fa veramente male al cuore – ha sospirato -. Durante la partita provavo a pensare alla gara, ma era difficile restare concentrati. Non siamo dei robot, che conviviamo senza sentimenti. Abbiamo rapporti personali veri e profondi fra di noi. Jamal viene già da un periodo difficile, gli auguro pronta guarigione. Non ho visto lo scontro, ma dalla reazione dei giocatori del Psg si è capito subito fosse grave. Spero davvero che la sua fase di recupero non sia lunga. Si stava impegnando tanto per tornare al 100% dopo il primo infortunio. Si muoveva molto anche in fase di non possesso per aiutare la squadra. Donnarumma? Credo che i pensieri vadano rivolti solo a Musiala, altrimenti si rischia di fare discussioni di cattivo gusto. Ognuno si può fare l’opinione che vuole guardando le immagini, ma poi le nostre idee non sempre sono aderenti alla realtà. Quindi non c’è bisogno di esprimerle. Non ho visto lo scontro, ma dalla reazione dei giocatori del Psg si è capito subito fosse grave. Spero davvero che la sua fase di recupero non sia lunga. Si stava impegnando tanto per tornare al 100% dopo il primo infortunio. Si muoveva molto anche in fase di non possesso per aiutare la squadra”.
club e avversari – In conferenza stampa ha parlato anche il tecnico Kompany: “Il momento dell’infortunio di Musiala è stato emotivamente forte – ha spiegato -. Non sembra una cosa leggera, ma speriamo non sia troppo grave. Per questi ragazzi il calcio è la vita. Jamal vive per questo. Ci sentiamo tutti così impotenti“. Il direttore tecnico Max Eberl è convinto della buona fede di Donnarumma, che accusa però di superficialità: “Credo allo 0,0% che gli abbia fatto male di proposito – ha premesso -. Ma se con i tuoi 100 chili vai sulla caviglia di un avversario, c’è il pericolo che succedano queste cose. Non credo abbia fatto attenzione al fatto che lì di fronte a lui ci fosse un uomo. Ha deciso di correre il rischio, ma non voglio che passi come un’accusa”. Anche Hakimi ha voluto dire la sua su quanto accaduto: “Vorrei indirizzare un pensiero a Jamal Musiala. Credo che questo sia un infortunio molto grave. Gli offro il mio pieno supporto. Spero che torni presto in campo“.
futuro – Lothar Matthäus ha cercato di individuare subito una soluzione tecnica per sopperire all’assenza di Musiala: “Il suo infortunio mi ha scioccato – ha raccontato -. Specie perché il ragazzo era appena tornato dopo un altro serio problema fisico. Gli auguro ogni bene. Il Bayern, in questa situazione, dovrebbe riflettere su Müller: forse dovrebbero fargli altri 6 mesi di contratto. La stagione in America comincia solo con l’anno nuovo, così lui potrebbe continuare a giocare lì, aiutando però i bavaresi fino al rientro di Jamal“.
Nel recupero del quarto col Bayern, il portiere del Psg recupera palla ma frana addosso al tedesco, procurandogli un infortunio tremendo, probabile rottura di caviglia, perone e legamenti
Una palla che scivola lentamente verso Donnarumma, Pacho che protegge l’uscita di Gigio, Musiala che tenta di anticiparlo, il portiere che cattura il pallone ma contemporaneamente frana sulle gambe del giocatore del Bayern. Il tedesco urla di dolore, le immagini sono drammaticamente chiare: la caviglia sinistra è girata in modo innaturale, è evidente che c’è una frattura. Siamo nel recupero del primo tempo di Psg-Bayern, col punteggio sullo 0-0. Donnarumma dà le spalle a Musiala, ma vede Hakimi mettersi le mani nei capelli. Si gira e si rende conto dell’accaduto. Si inginocchia e scoppia a piangere. La stampa tedesca parla di probabile rottura di caviglia, perone e legamenti. Terrificante.
Reazione – Reazione naturale per il numero uno dei francesi, anche se ovviamente non c’è stata la minima volontarietà nell’intervento. Musiala esce in barella, sostituito da Gnabry (tra l’altro il Bayern aveva già perso per infortunio Stanisic dieci minuti prima, al suo posto era entrato Sasha Boey). A inizio ripresa le telecamere indugiano sul primo piano di Gigio, che appare ancora scosso dall’accaduto. Lo stesso Donnarumma era stato vittima di un brutto infortunio lo scorso dicembre, quando aveva ricevuto un calcio in faccia da Singo del Monaco, che gli era costato numerosi punti di sutura.