Conte BEFFATO da Dazn: “Irrigatori azionati diverse volte”
Il video
Antonio Conte
Il pareggio del Napoli in casa del Venezia ha spianato la strada all’Inter, che si è portata a +3 in classifica battendo l’Atalanta. Uno stop che non è andato già ad Antonio Conte, che nel post-partita si è lamentato del terreno di gioco trovato al Penzo.
Secondo il tecnico dei partenopei, infatti, il terreno di gioco era insolitamente secco, non favorendo così la rotazione del pallone. Tuttavia, come mostrato da un video esclusivo di DAZN il campo è statoirrigato per ben 4 volte, smentendo così le parole dello stesso Conte.
Il rapporto della Civil Liberties Union for Europe accusa il governo Meloni di compromettere lo stato di diritto e di limitare la libertà dei media, evidenziando un pericolo per la democrazia in Italia. Il rapporto inserisce l’Italia tra i cinque paesi che minano intenzionalmente i principi democratici in Europa.
Un recente rapporto della Civil Liberties Union for Europe (Liberties), pubblicato sul Guardian, ha sollevato preoccupazioni sul deterioramento dello stato di diritto in Europa. L’Italia è stata indicata come uno dei cinque paesi “smantellatori” – insieme a Bulgaria, Croazia, Romania e Slovacchia – che stanno adottando politiche che minano “intenzionalmente” la democrazia e lo stato di diritto. Secondo il rapporto, il governo Meloni ha apportato modifiche significative al sistema giuridico e ha mostrato una forte intolleranza verso le critiche dei media, rappresentando un esempio emblematico di quella che viene definita la “recessione democratica” che starebbe colpendo l’Europa.
L’Italia tra i “Dismantlers”: un governo Meloni sotto accusa – Il rapporto di Liberties definisce l’Italia uno dei paesi che sta “intenzionalmente” minando lo stato di diritto in quasi tutti gli aspetti delle sue istituzioni. In particolare, l’analisi si concentra sul governo di Giorgia Meloni, accusato di aver adottato politiche che limitano l’indipendenza della magistratura e di aver rafforzato il controllo politico sulle istituzioni giuridiche. La situazione italiana è descritta come parte di una tendenza più ampia che colpisce vari paesi europei e che mette a rischio i principi fondamentali della democrazia.
Secondo il rapporto, il governo Meloni ha preso misure legislative che consentono al Ministero della Giustizia di esercitare “poteri illimitati” sui pubblici ministeri, permettendo così un maggiore controllo politico sulla magistratura e minando l’indipendenza del potere giudiziario. Le riforme proposte sono state fortemente criticate da gruppi di difesa dei diritti umani, che vedono in queste modifiche un pericolo per la separazione dei poteri, un principio essenziale per garantire “una democrazia sana“. Il rapporto evidenzia che questa tendenza sarebbe in linea con un fenomeno crescente in Europa che erode l’indipendenza della magistratura, che dovrebbe invece essere immune da interferenze politiche.
L’intolleranza verso i media: un attacco alla libertà di stampa – Un altro aspetto centrale del rapporto riguarda l’interferenza crescente nei media, in particolare nei media pubblici. Viene citato l’esempio della reazione del governo italiano al “manifesto antifascista” di Antonio Scurati, che avrebbe dovuto essere trasmesso dalla Rai l’anno scorso. La cancellazione dell’intervento e l’avvio di una procedura disciplinare sono stati visti come segni di una crescente intolleranza alle critiche dei media, che minaccerebbe così la libertà di stampa nel paese. Questo attacco alla libertà di stampa è descritto nel rapporto come un “sintomo di una recessione democratica più ampia“.
La “recessione democratica” in Europa: un fenomeno che si estende – Il rapporto non si limita a criticare infatti solo l’Italia, ma sottolinea anche la “preoccupante regressione democratica” che starebbe interessando diversi paesi dell’Unione Europea: l’Ungheria, ad esempio, è descritta come un caso di “autocrazia elettorale“. Il rapporto sottolinea come l’introduzione di un ufficio per la protezione della sovranità abbia aumentato i poteri del governo ungherese, rischiando di controllare ulteriormente la vita pubblica e limitare le libertà individuali. Altri paesi come Bulgaria, Croazia, Romania e Slovacchia registrano segni di regressione democratica: in Bulgaria, le indagini anticorruzione sono spesso utilizzate per attaccare avversari politici, mentre in Slovacchia sono state introdotte leggi che etichettano le ONG come “organizzazioni sostenute dall’estero“,limitandone la libertà di azione. In Croazia, la nomina di Ivan Turudić, ex giudice dell’alta corte penale legato al partito al potere, a procuratore generale, secondo il rapporto, ha minato l’indipendenza del sistema giudiziario. In Romania, viene poi segnalato l’uso di TikTok da parte di un ultranazionalista per ottenere visibilità politica, dimostrando come anche la sfera digitale possa essere strumentalizzata per fini politici.
I “role-model” europei: Francia e Germania – Anche paesi considerati “modelli di democrazia“, come la Francia e la Germania, non sono esenti dalle problematiche sollevate nel rapporto. In Francia, è stato evidenziato l’uso crescente della procedura dell’articolo 49.3, che consente al governo di adottare leggi senza passare attraverso il voto del parlamento. Le crescenti restrizioni alla libertà di espressione sono state poi segnalate come una minaccia alla democrazia: vi sono infatti sempre più preoccupazioni riguardo le risposte “esagerate” alle manifestazioni pro-palestinesi, che includono la censura, anche con l’uso della violenza, delle voci a favore della Palestina e di Gaza: un esempio emblematico, il divieto di ingresso a eventi pubblici che trattano il tema, a figure politiche come Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze della Grecia.
La Polonia come monito: una lotta difficile per la democrazia – La Polonia, pur cercando di invertire la rotta e ripristinare l’indipendenza giudiziaria e la pluralità dei media, deve fare i conti con una “realtà complessa e frammentata“. Il rapporto Liberties evidenzia infatti come il governo di Donald Tusk abbia incontrato ostacoli da parte del presidente Andrzej Duda, che sarebbe estremamente allineato con il partito di governo precedente. Questo conflitto, unito alle difficoltà nel riformare le istituzioni “compromesse“, come si legge nel rapporto, dimostrerebbe quanto sia difficile “risanare le democrazie una volta che sono state erose“.
Alla luce di queste problematiche, il rapporto della Civil Liberties Union for Europe sollecita la Commissione Europea a potenziare gli strumenti di monitoraggio dei diritti democratici, collegando i fondi UE al rispetto dello stato di diritto. Viene richiesto poi un intervento legale più rapido e deciso per contrastare le violazioni dei diritti fondamentali all’interno dell’Unione Europea, al fine di prevenire ulteriori erosioni democratiche.
Si prevedono nevicate sui rilievi alpini centro-orientali, piogge sul Friuli Venezia Giulia e qualche piovasco nelle zone interne di Marche e Abruzzo
L’alta pressione in aumento sul Mediterraneo portera una fase piu stabile, ma anche piu fredda, a causa di masse d’aria provenienti dal Nord Europa. Oggi e domani saranno giornate di variabilita, con nuvolosita e possibili fenomeni sparsi. Si prevedono nevicate sui rilievi alpini centro-orientali,piogge sul Friuli Venezia Giulia e qualche piovasco nelle zone interne di Marche e Abruzzo, con neve sull’Appennino centrale a quote tra i 1200 e i 1400 metri, ma in rapido calo fino a 800 metri in tarda serata.
Temperature in calo – Il ritorno del freddo è caratterizzato dalla discesa di un fronte di aria fredda dalla Scandinavia.
L’arrivo di questa massa di matrice artica marittima sarà causato dall’espansione verso il Regno Unito dell’anticiclone Atlantico che farà da spalla al flusso dirigendolo verso l’Europa centro orientale. l’Italia sarà lambita da queste correnti che avranno come obiettivo principale l’area balcanica e poi successivamente la Grecia e la Turchia ma vedrà comunque una certa instabilità a inizio settimana che porterà dei fenomeni sparsi e dato che le temperature subiranno un drastico calo, potranno esserci delle nevicate fino a quote collinari. Il tutto non durerà molto perchè già entro metà settimana l’anticiclone riuscirà ad espandersi sul Mediterraneo centrale e il nostro Paese. Vediamo allora come dovrebbe andare questa settimana. Ecco le previsioni di 3B Meteo.
Oggi 17 marzo – Nella giornata di lunedì si assisterà al transito di questo fronte freddo. Dei fenomeni sono attesi sul versante adriatico in parziale progressione verso ovest ma con un coinvolgimento dell’area tirrenica centrale poco significativo. Una maggiore instabilità è attesa invece nella seconda parte della giornata sull’area tirrenica meridionale con dei rovesci e anche qualche temporale. I fenomeni potranno assumere carattere nevoso in Appennino fino a quote collinari. Le temperature saranno in sensibile diminuzione. Anche i venti tenderanno a rinforzare sensibilmente dai quadranti settentrionali.
Marted’ 18 marzo – Nella giornata di Martedì l’instabilità sarà solo residua e interesserà prevalentemente le regioni meridionali ma con fenomeni modesti, nevosi in montagna fino a quote collinari. Il Centro e il Nord saranno già in condizioni anticicloniche con pochi disturbi. La temperatura sarà in ulteriore diminuzione. La ventilazione è attesa ancora moderata o forte dai quadranti nord orientali.
Meteo 19-20 marzo – Tra mercoledì a giovedì l’espansione dell’alta pressione al Mediterraneo centrale porterà tempo stabile e soleggiato su tutta l’Italia con temperature in graduale aumento e ventilazione in rapido calo.
Tra venerdì e il weekend ci sarà un probabile ritorno delle correnti atlantiche con un ulteriore aumento delle temperature ma l’arrivo di un fronte perturbato dalle tempistiche ancora incerte ma orientativamente dovrebbe entrare in scena già da venerdì sulle regioni più occidentali. Seguiranno aggiornamenti.
Almeno sette in totale le scosse registrate dalla mezzanotte alle sei del mattino nella zona
Terremoto nel Catanzarese 17/03/25
Sciame sismico durante la notte appena trascorsa in provincia di Catanzaro.
La scossa di terremoto più forte è stata registrata alle 00:34 con magnitudo 2.9, con epicentro ad un chilometro da Miglierina ed ipocentro a 11 km di profondità.
Sono state almeno sette in totale le scosse registrate dalla mezzanotte nella zona, stando ai rilevamenti dell‘Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
L’agitazione era in programma da tempo ma solo negli ultimi giorni ha aderito anche Al Cobas, un sindacato che a Milano conta parecchi iscritti
L’Azienda dei trasporti milanesi ha confermato che venerdì 21 marzo ci sarà uno sciopero di metro, bus e tram. La protesta metterà a rischio il regolare funzionamento di tutti i mezzi nella città di Milano. Si tratta di un’agitazione in programma da giorni a livello nazionale, come evidente sul calendario del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ma che solo negli ultimi giorni ha visto l’adesione del sindacato Al Cobas, una sigla particolarmente attiva in Atm.
Gli orari dei mezzi Atm per lo sciopero del 21 marzo – In tutto sono cinque le organizzazioni sindacali coinvolte: Adl Cobas, Cobas lavoro privato, Sgb, Cub trasporti e appunto Al Cobas. Lo sciopero avrà una durata di 24 ore ma in ogni città gli orari garantiti saranno specifici. Per esempio a Milano, stando alla conferma di Atm, “le nostre linee non sono garantite dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio“. Che detto altrimenti vuol dire che le fasce orarie nelle quali metro, bus e tram saranno garantiti andranno dall’apertura fino alle 8.45 al mattino e nel pomeriggio dalle 15 alle 18.
Perché c’è un nuovo sciopero a Milano? – “Al Cobas e il Sindacato generale di classe – fa sapere Al Cobas – respingono al mittente un contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) fatto di mancette e pagherò. I sindacati firmatari, le aziende e i Governi sono complici di questo disastro della categoria. Quest’ultimo ancora più è responsabile perché insieme all’Europa taglia i servizi pubblici essenziali, sanità, trasporti e scuola a favore del riarmo per 800 miliardi di euro e non solo, per finanziare il misero contratto degli autoferrotranvieri, aumentano le accise e inoltre chiedono agli enti locali (Regioni e Comuni) di aumentare le tariffe, insomma chi paga sono sempre i soliti i cittadini e lavoratori“.
Lo sciopero, va più nel dettaglio Atm nel suo comunicato, è stato proclamato per chiedere un “aumento salariale di 300 euro“, assieme alla “riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali,a parità di salario e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti“. Allo stesso modo i lavoratori chiedono un “adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di tpl“. E in generale, i sindacalisti pretendono un “blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il tpl“.
I treni saranno regolari – Venerdì 21 marzo i treni saranno regolari. Il settore ferroviario sarà interessato da uno sciopero nazionale – che coinvolte Trenord, Trenitalia, Tper e Italo Ntv – mercoledì 19 marzo. Sarà insomma una settimana da dimenticare per i trasporti in Italia.
Momenti di paura al Gewiss Stadium. La gara è stata interrotta per prestare i soccorsi
Attimi di paura al Gewiss Stadium. Al 48’, in occasione di un calcio d’angolo a favore dell’Inter, la partita si è fermata per almeno sei minuti. Un tifoso dell’Inter presente nel settore ospiti ha accusato un malore, così i sostenitori nerazzurri presenti hanno richiamato l’attenzione degli steward e dei giocatori in campo, in particolare di Calhanoglu, arrivato sulla bandierina per battere l’angolo. A questo punto, dopo alcuni minuti d’attesa, i medici a bordocampo sono entrati nello spicchio riservato agli interisti con la barella e hanno prestato soccorso alla persona coinvolta. Curiosità: l’Inter ha segnato il gol del vantaggio proprio sugli sviluppi dell’angolo. Cross di Calhanoglu dalla destra e colpo di testa vincente di Carlos Augusto.
Malore di un tifoso nel settore ospiti, la partita si ferma per 6′. Poi il gol di Carlos Augusto
Malore di un tifoso nel settore ospiti, la partita si ferma per 6′. Poi il gol di Carlos Augusto
Momenti di apprensione a inizio ripresa nella gara di Bergamo tra Atalanta e Inter. La partita è stata infatti interrotta per sei minuti e mezzo dall’arbitro Massa per soccorrere un tifoso interista che si è sentito male sugli spalti. È accaduto tutto quando Calhanoglue Barella erano vicini alla bandierina del corner per battere il calcio d’angolo. I due centrocampisti hanno subito richiamato l’attenzione del direttore di gara per facilitare i soccorsi.
Le telecamere hanno cambiato inquadratura, mentre lo staff sanitario ha raggiunto, con una barella, il tifoso.Il tifoso dell’Inter non ha mai perso i sensi ed è sempre rimasto cosciente. Dopo circa sei minuti e mezzo di interruzione, la gara è ripresa e la squadra di Inzaghi ha trovato il gol del vantaggio: angolo di Calhanoglu, testa di Carlos Augusto. E Gasperini si è arrabbiato in panchina per la distrazione fatale dei suoi che è costata il gol.
Le fiamme hanno interessato una ricicleria a Buccinasco: al lavoro i vigili del fuoco
L’incendio
Un grosso incendio è scoppiato attorno alle 4 di lunedì in una ricicleria di Buccinasco (Milano). Le fiamme hanno devastato il sito di stoccaggio dei rifiuti gestito dalla Resmal, gruppo A2A, in via Alessandro Volta 14.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con sei mezzi e il lavoro di spegnimento – come confermato dalla centrale operativa dei pompieri – è andato avanti per circa quattro ore. Secondo i vigili del fuoco, attualmente non ci sarebbero rischi legati alla qualità dell’aria per il tipo di rifiuti andati a fuoco. “Bruciano per l’esattezza materiale cartaceo e cartone pressato“, hanno riferito.
Incendio a Buccinasco, traffico rallentato in tangenziale. Foto Marco R.-2
Dopo le 8, la centrale operativa dei vigili del fuoco ha confermato di aver circoscritto le fiamme. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri e gli operatori dell’Ats (Agenzie di tutela della salute) per i necessari rilievi. Non si registrano feriti o persone coinvolte.
La Resmal fornisce servizi di raccolta, trasporto, selezione, recupero e smaltimento di rifiuti – pericolosi e non pericolosi – di provenienza commerciale, industriale e urbana, e di consulenza ambientale.
L’incendio e la colonna di fumo visibile anche dalla Tangenziale – Le fiamme e l’alta colonna di fumo erano ben visibili anche dalla Tangenziale Ovest di Milano (A50). Per questo motivo il traffico sull’arteria è rimasto rallentato in entrambe le direzioni, a causa della curiosità degli automobilisti. Attorno alle 8 si è verificato anche un incidente sulla superstrada, in direzione Nord, almeno 7 i chilometri di coda (qui i dettagli).
Rallentamenti in tangenziale Ovest
Incidente in tangenziale a Milano: coda di 7 km (in aumento)
Non solo l’incendio, sulla Tangenziale Ovest traffico rallentato anche per un incidente
La coda poco dopo le 8
Traffico in tilt sulla Tangenziale Ovest di Milano (A50), lunedì mattina. Due gli eventi che hanno provocato il rallentamento delle auto: da un lato un incendio in una ricicleria (quii dettagli) e dall’altro un incidente avvenuti alcuni minuti prima delle 8, che ha provocato almeno 7 chilometri di coda in direzione Nord.
Incidente sulla Tangenziale Ovest di Milano – All’altezza del chilometro 24.5, nel tratto tra le uscite Ss 412 Val Tidone/Mi Vigentina e Rozzano/Quinto De’ Stampi, lo scontro tra alcuni veicoli ha provocato la lunga coda. Lo schianto, che non ha provocato feriti, è avvenuto nella corsia di marcia. Sul posto è intervenuta la polizia stradale per fare i rilievi e gestire il traffico.
A50 Carreggiata Nord
Km 24.5 Tangenziale Ovest Incidente al chilometro 24+500 tra S.S. 412 Val Tidone/MI – Vigentina e Rozzano/Quinto De’ Stampi in direzione A8 Laghi
A50 Carreggiata Nord
Km 31.42 Tangenziale Ovest Coda di 7 km tra Interconnessione A1 e Rozzano/Quinto De’ Stampi in direzione A8 Laghi causa Incidente Occupata corsia di marcia, il traffico defluisce nelle corsie di sorpasso e sorpasso veloce.