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Domenica 29 dicembre 2024
| Roma, incendio a Villa Borghese. Fumo nella metro A, chiuse 2 stazioni |

| Il fumo in arrivo da Villa Borghese ha causato la chiusura di due stazioni della linea A. Un minore, rimasto intossicato, è stato trasportato in codice rosso al Bambino Gesù |
Un’alta colonna di fumo, visibile nel tardo pomeriggio anche a molta distanza. Ed un odore forte di bruciato, così intenso da costringere l’Atac a prendere provvedimenti.
Chiuse due fermate della metro A – A Villa Borghese, nel pomeriggio del 29 dicembre, è divampato un incendio. Le fiamme hanno sprigionato un denso fumo che ha causato, poco dopo le ore 18, la contemporanea chiusura di due stazioni metropolitane della linea A: Flaminio e Spagna. Sul posto dell’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco.
La sala operativa del comando di Roma ha infatti inviato intorno alle 18,40 a piazzale Flaminio le squadre della centrale, un autocarro ed un autobotte. Sul posto per domare l’incendio anche il capoturno provinciale. Le fiamme si sono sviluppate in un capanno in viale Giorgio Washington. Il locale conteneva attrezzature a servizio dei lavori della metropolitana.
Perché il fumo è arrivato nelle stazioni – Sono in corso aggiornamenti sulle dinamiche dell’incidente. Il denso fumo venutosi a formare si è incanalato molto probabilmente all’interno degli aeratori che collegano anche la fermata metro di Spagna, intasando le gallerie dove transitavano i passeggeri, facendo scattare l’allarme antincendio. Al momento le fiamme sono state spente. I passeggeri, spaventati, sono stati fatti uscire e le fermate restano momentaneamente chiuse. Non risultano feriti ma un ragazzo di 16 anni, a causa del denso fumo, è rimasto intossicato ed è stato prelevato dall’ ambulanza all’uscita della metro Flaminio e trasportato in codice rosso al bambino Gesù. Sul posto sono presenti anche le forze dell’ordine.
© RomaToday
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Domenica 29 dicembre 2024
| Juventus-Fiorentina, cori discriminatori contro Vlahovic: cosa è successo |

| La partita è stata sospesa per qualche minuto |
Ennesimo episodio di discriminazione in Serie A. Dopo soli sette minuti di gioco, Juventus-Fiorentina, valida per la 18esima giornata di Serie A, è stata sospesa per cori discriminatori indirizzati dai tifosi ospiti a Dusan Vlahovic, ex attaccante proprio dei viola oggi alla Juventus. A richiamare l’attenzione dell’arbitro è stato lo stesso centravanti serbo, con il direttore di gara che ha poi chiamato a sé i capitani delle due squadre per spiegare che, se i cori fossero continuati, la partita sarebbe stata sospesa.
In seguito è arrivato l’annuncio dello speaker dello stadio e il capitano della Fiorentina Ranieri è andato sotto al settore occupato dai propri tifosi per richiamare alla calma, indicando lo stemma sulla maglia.
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Domenica 29 Dicembre 2024
| Violenza ultras: coppia cremonese aggredita a manganellate e colpi di spranga |
| I due sono caduti vittime della furia di un gruppo di tifosi grigiorossi dopo aver iniziato a filmarli: «Siamo sotto shock, nelle prossime ore sporgeremo formale denuncia» |
Lei centrata da una manganellata; lui ferito da un colpo di spranga e da un pugno al volto: una coppia di cremonesi che abita a ridosso dello stadio è rimasta vittima della furia inconsulta di un gruppo di tifosi grigiorossi che stava sciamando dallo Zini al termine del derby con il Brescia.
«Ho sentito una serie di scoppi e sono uscito di casa per capire cosa stesse succedendo — racconta l’uomo —. Temevo che le esplosioni dei petardi potessero danneggiare la mia auto, parcheggiata in strada. Ho avviato una registrazione video con il telefonino e, poco dopo, sono stato colpito».
Le immagini del filmato catturano il preciso momento dell’aggressione. Poco dopo è toccato alla compagna, anche lei scesa in strada per documentare con lo smartphone quanto stava accadendo. Le riprese salvate sul dispositivo raccontano chiaramente di una stangata secca, vibrata con violenza contro il braccio della donna.
«Siamo sotto shock — spiegano i due —, nelle prossime ore sporgeremo formale denuncia alle forze dell’ordine». Qualcuno degli ultrà, tutti incappucciati e con il volto celato dalle sciarpe, ha interrotto la marcia per scusarsi con le vittime, bersagli di uno scoppio di violenza odioso, gratuito e inammissibile.
Domenica 29 Dicembre 2024
| Fiammata tra tifosi, ultras danneggiano un’auto |
| È accaduto questa mattina tra via Dante e va Orti Romani, all’alba dell’incontro di serie B tra Brescia e Cremonese |
Fiammata tra tifosi questa mattina, all’alba del match di serie B tra Cremonese e Brescia. Stando alle prime informazioni fornite dalla Questura, un gruppo di ultras bresciani avrebbe dato in escandescenze contro un gruppo di tifosi locali mentre si dirigeva verso lo stadio Zini, tra via Orti Romani e via Dante, danneggiando anche un’automobile. Per il momento non risultano feriti, seguiranno aggiornamenti.
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Domenica 29 dicembre 2024
| Finisce contro un palo durante il Super G a Bormio: Gino Caviezel portato via in elicottero |

| Lo sciatore è caduto durante la discesa ad alta velocità, è stato soccorso in pista: cosa è successo e quali sono le sue condizioni di salute |
Il superG di coppa del mondo di Bormio è stato interrotto appena dopo il suo inizio per la brutta caduta sul muro di San Pietro del primo a partire, lo svizzero Gino Caviezel. Dopo l’impatto è stato subito soccorso con intervento dell’elicottero. Non sono ancora chiare le sue condizioni di salute.
La caduta di Caviezel, cosa è successo a Bormio: il video – L’elvetico ha sbattuto violentemente contro un palo causando l’apertura dell’air bag ed è poi scivolato per decine di metri lungo la discesa. Un elicottero è intervenuto per recuperarlo in pista e trasportarlo in ospedale.
La gara è quindi ripresa, dopo un controllo della pista da parte degli organizzatori. Venerdì scorso, sempre sulla Stelvio, c’era stata la caduta terribile del francese Cipryen Sarrazin nella seconda prova cronometrata. Lo sciatore è stato operato ieri alla testa per ridurre l’ematoma intracranico che aveva subito nella caduta.

Come sta Gino Caviezel: gli aggiornamenti sulle condizioni di salute – Le prime informazioni sulla caduta di Gino Caviezel parlano di lesioni a una gamba. Lo sciatore dei Grigioni si aggiunge alla lista di altri sciatori infortunati in questi giorni a Bormio. Oltre a Sarrazin, ci sono anche l’italiano Pietro Zazzi (frattura di tibia e perone) e lo svizzero Josua Mettler (rottura dei legamenti crociati di entrambe le ginocchia).
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Sabato 28 dicembre 2024
| New York, detenuto pestato a morte dalle guardie carcerarie |

| Robert Brooks aveva 43 anni. Video mostra il detenuto con le mani legate preso a pugni e calci da tre guardie carcerarie anche quando è privo di sensi |
Un detenuto afroamericano è morto la mattina del 10 dicembre scorso, dopo essere stato vittima il giorno precedente di un brutale pestaggio da parte di alcune guardie carcerarie nel penitenziario di Marcy, nella contea di Oneida (New York). L’uomo, Robert Brooks, 43 anni, è morto dopo il ricovero al Wynn Hospital di Utica. Il decesso è avvenuto per “asfissia dovuta a compressione del collo“, secondo il referto medico.
Il video del pestaggio – Il pestaggio è documentato dalle riprese video della telecamera di una delle guardie e mostra il detenuto con le mani legate dietro la schiena preso a pugni e calci da tre guardie carcerarie anche quando è privo di sensi e con il volto insanguinato. Altre guardie assistono senza intervenire. Sul caso sta indagando il procuratore generale di New York, Letitia James, che ha pubblicato la registrazione della telecamera.
“Le mie sincere condoglianze vanno alla famiglia del signor Brooks“, ha dichiarato James in una conferenza stampa. “Non ho preso alla leggera la pubblicazione di questo video“, ma “è mio dovere e responsabilità” diffondere queste informazioni, ha affermato. James ha detto che è in corso un’indagine “approfondita” e che hanno già incontrato la famiglia di Brooks.
Il commissario della prigione di Stato Daniel Martuscello ha annunciato l’immediato licenziamento delle persone coinvolte e la sospensione dal lavoro e dallo stipendio di altre 13 persone per questo “atto volgare e disumano che ha stroncato senza motivo una vita“. Un’altra guardia si è dimessa. Ha anche annunciato cambiamenti “per garantire che nulla di simile possa mai accadere nelle nostre strutture“. “Questo è un omicidio e ci saranno dei responsabili“, ha sottolineato Martuscello. “Queste persone non rappresentano la cultura del dipartimento o tutto ciò che esso rappresenta“, ha sottolineato. Brooks stava scontando una condanna a 12 anni di carcere.
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Domenica 29 dicembre 2024
| Corea del Sud, aereo con 181 persone a bordo si schianta in atterraggio: ipotesi bird strike |

| Si teme che quasi tutte le persone a bordo siano morte. Due per ora i sopravvissuti |
Incidente in Corea del Sud dove un aereo Jeju Air, con a bordo 175 passeggeri e sei membri dell’equipaggio, si è schiantato oggi all’aeroporto internazionale di Muan.
Si ritiene che quasi tutte le 181 persone a bordo siano morte, ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap, citando i vigili del fuoco. Due persone sono state tratte in salvo.
L’aereo è uscito di pista durante l’atterraggio e si è schiantato contro una recinzione all’aeroporto. Il volo Jeju Air stava tornando da Bangkok.
Ipotesi bird strike – Per l’incidente si ipotizza un bird strike. I due sopravvissuti, un passeggero e un assistente di volo, sono stati trasportati in ospedale. Uno dei due, secondo un rapporto, ha scoperto del fumo proveniente da uno dei motori.
Diversi testimoni oculari a terra hanno anche riferito di aver visto fiamme provenienti da una delle turbine e di aver sentito diversi forti scoppi, ha riferito Yonhap. Sulla base dei primi riscontri, le autorità presumono che i piloti non siano riusciti a estendere il carrello di atterraggio a causa dell’impatto con uccelli che ha provocato l’incidente.
Presidente ad interim arrivato sul luogo del disastro – Il presidente sudcoreano ad interim Choi Sang Mok si è recato sul luogo del disastro. Choi Sang Mok ha chiesto di utilizzare tutte le attrezzature, il personale e le infrastrutture disponibili per “salvare anche un’altra vita“, ha riferito l’agenzia Yonhap. “Credo che nessuna parola di consolazione sarà sufficiente per le famiglie che hanno sofferto una simile tragedia. Il governo – ha assicurato – non risparmierà alcuno sforzo nel sostenere le famiglie in lutto“.
Il direttore esecutivo della Jeju Air Kim E-Bae ha detto che la compagnia aerea ha espresso le sue più sentite condoglianze e scuse alle persone colpite. “Attualmente, la causa esatta dell’incidente deve ancora essere determinata e dobbiamo attendere l’indagine ufficiale da parte delle agenzie governative – ha affermato – Indipendentemente dalla causa, mi assumo la piena responsabilità come direttore esecutivo“.
Tutti gli altri voli da e per Muan sono stati cancellati. L’aeroporto di Muan, inaugurato nel 2007 dopo 10 anni di costruzione, si trova nella provincia sud-occidentale di Jeolla, a circa 300 chilometri dalla capitale Seul.