E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Venerdì 27 dicembre 2024
| È morto il giornalista sportivo Gian Paolo Ormezzano |

| Il grande cronista si è spento a Torino all’età di 89 anni. Il cordoglio del club granata: “Faticherà molto a nascere, se mai nascerà, un altro come lui” |
Grave lutto nel giornalismo italiano: Gian Paolo Ormezzano, grande firma delle cronache sportive, è morto a Torino all’età di 89 anni. Lascia la moglie e tre figli. Omezzano aveva iniziato l’attività a Tuttosport, testata di cui fu anche direttore, dal 1974 al 1979. Passò poi a La Stampa, lavorando come inviato fino al 1991, anno in cui andò in pensione.
La passione per lo sport e l’amore per il Toro – A parte la passione per il calcio e per il Torino, di cui era un grandissimo tifoso, Ormezzano era un appassionato di sport a 360 gradi, nonché grande memoria storica delle Olimpiadi, avendole seguite da cronista sin dal 1960. Attualmente scriveva di ciclismo (altro sport molto amato) per Tuttobici. Lo storico cronista raccontava di aver visto tutte le partite del Grande Torino allo stadio Filadelfia. Quando il Toro vinse il suo primo scudetto, nell’ormai lontano 1976, da direttore di Tuttosport titolò: “Toro, lassù qualcuno ti ama“, con chiaro riferimento ai grandi campioni morti il 4 maggio del 1949 nella tragedia di Superga.
“Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino FC – si legge in una nota pubblicata sui profili social del club granata – sono vicini con affetto alla famiglia Ormezzano nel caro ricordo di Gian Paolo Ormezzano, gigante del giornalismo italiano con il cuore saldo a Torino dove era un punto di riferimento e da sempre orgoglioso tifoso del Toro. Del Toro non sapeva tutto: di più. In cambio di pagelle sempre lusinghiere e di nessuna assenza da scuola con il papà ha visto tutte le partite casalinghe del Grande Torino, diventandone straordinaria memoria storica. Da lì un crescendo di emozioni senza mai fermarsi, continuando a lavorare sino a ieri, anche come firma del Corriere della Sera, sempre consolidando la sua fittissima rete di amicizie intessute in ogni ambito e in ogni luogo della terra. Campione assoluto di giornalismo, con un primato – tra i tanti – di 25 Olimpiadi da inviato (tra Giochi estivi e invernali), oltre a decine e decine di partecipazioni in prima fila al Giro d’Italia e al Tour de France, autentico fuoriclasse nel racconto di aneddoti e barzellette, spesso giocando con le parole nei suoi inarrivabili e inimitabili calembour, tra i suoi pregi aveva anche la generosità. Pur fiaccato nel fisico da operazioni e da diversi ricoveri ospedalieri, ancora nelle ultime ore il suo pensiero era ‘per i miei sei amici, tutti molto malati’. Spesso lo ha scritto di altri, ma nel suo caso e nell’impossibilità di ricordarlo per tutto quanto ha fatto, è davvero appropriato: faticherà molto a nascere, se mai nascerà, un altro come lui. Il mondo del giornalismo, dello sport e della cultura, la Città di Torino e tutti quanti hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo piangono uno straordinario interprete, il Toro perde un amico“.

