E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Venerdì, 29 novembre 2024
| Il Bologna nel mirino degli hacker: rubati migliaia di dati, club ricattato |
| Sottratta anche la schermata con la scansione del passaporto di Vincenzo Italiano, il suo contratto biennale compreso di compensi e anche l’IBAN. |
Il Bologna è sotto minaccia degli hacker, che nelle scorse ore hanno comunicato sul Dark Web di averne perforato i sistemi informatici venendo così in possesso di migliaia di dati riservati e hanno poi accusato la società rossoblù di aver violato il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, cosa che comporterebbe una multa da parte del Garante che potrebbe arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato del club.
Lo riporta Il Corriere dello Sport, sottolineando che nelle mani dei pirati informatici ci sarebbero i piani aziendali, tutti i contratti di sponsorizzazione, tutti i dati finanziari, tutti i dati personali e riservati dei giocatori, dei tifosi, dipendenti, le strategie di mercato, inclusi trasferimenti e giovani talenti di altre squadre e tutti i dati medici del club con sede a Casteldebole.
Tra i 200 GB tra mail e documenti, alcuni dei quali sono stati pubblicati come dimostrazione della veridicità della riuscita dell’attacco, il gruppo di criminali informatici ha dichiarato di aver sottratto anche la schermata con la scansione del passaporto di Vincenzo Italiano, il suo contratto biennale compreso di compensi e anche l’IBAN.
Ieri gli hacker hanno pubblicato un messaggio di ricatto per il Bologna: «Il management del club si è rifiutato di proteggere i dati confidenziali di calciatori e sponsor. Perciò in due giorni pubblicheremo tutti i dati medici, personali e confidenziali dei giocatori del club. Ma ricordiamo loro che potranno ottenere molti più soldi attraverso le cause legali che giocando in un club che li ha traditi», si poteva leggere sul sito RansomHub. La scadenza della richiesta di un riscatto è dunque imminente.
Da parte sua, il Bologna ha sporto denuncia alla polizia postale e nei tempi previsti dalla normativa (72 ore) ha informato della situazione il Garante. La situazione è in sviluppo, anche perché ormai questi attacchi sono molto frequenti. Sono tante le aziende vittime di questi tentativi di estorsione che puntano sulla minaccia di diffusione di dati personali e riservati in loro possesso. La società rossoblù si sta difendendo nelle sedi opportune e agirà per vie legali contro chi diffonderà questi dati trafugati.
30 novembre 2024
| Bologna FC conferma attacco ransomware e furto dati |
| Il Bologna FC ha confermato l’attacco ransomware e il furto di alcuni dati aziendali (circa 200 GB che includono informazioni sensibili dei giocatori). |
Il Bologna Football Club 1909 S.p.A. ha confermato di aver subito un attacco ransomware. In seguito all’accesso non autorizzato ad un server sono stati sottratti alcuni dati aziendali. L’intrusione è stata rivendicata dal gruppo RansomHub che ha minacciato di pubblicare tutto online, se la società non pagherà il riscatto.
Attacco avvenuto il 19 novembre – Come specificato sul sito dei cybercriminali, l’accesso al server del Bologna FC è avvenuto il 19 novembre, quindi sono già scaduti i due giorni di tempo per pagare il riscatto. I dati sarebbe stati pubblicati sul dark web. Il gruppo RansomHub afferma che le informazioni non sono state protette adeguatamente. Il furto è stato possibile per la mancanza di sicurezza della rete aziendale. Questo è il comunicato del Bologna FC pubblicato ieri:
- La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. Tale azione criminosa ha comportato il furto di dati aziendali che potrebbero essere oggetto di pubblicazione. Si diffida pertanto chiunque ne venisse in possesso dal diffondere ovvero condividere ovvero fare qualsiasi altro utilizzo di tali dati in quanto provenienti da reato.
Nel dataset di circa 200 GB ci sono: contratti di sponsorizzazione con dettagli economici, dati finanziari della storia del club, dati personali e riservati dei giocatori, strategie di trasferimento per giocatori nuovi e giovani, dati riservati di tifosi e dipendenti, dati di giovani atleti, cartelle cliniche, informazioni su strutture e stadi, strategie commerciali e piani aziendali.
Ci sarebbero inoltre alcuni dati dell’allenatore Vincenzo Italiano: scansione del passaporto, contratto biennale, compenso e IBAN. La società ha presentato denuncia alla Polizia Postale e notificato il data breach al Garante per la protezione dei dati personali.

