Il milanista espulso a Firenze dopo aver insultato l’arbitro
Due giornate di squalifica sono state inflitte dal giudice sportivo al milanista Theo Hernandez “per avere, al termine della gara (con la Fiorentina, ndr), più volte ed in maniera scomposta, rivolto una critica gravemente irriguardosa nei confronti del direttore di gara” a partita ormai terminata.
La posizione del fantasista brasiliano Paquetà accusato di scommesse illegali è sempre più pericolante, rischia la squalifica a vita
La carriera di Paquetà, talentuoso fantasista brasiliano del West Ham e della Nazionale brasiliana, è a rischio. Il giocatore, che ha vestito anche la maglia del Milan per una stagione nel 2019 mettendo a referto 36 presenze, è accusato di scommesse illegali in rifermento ad alcune sfide sospette del West Ham giocate tra il 2022 e il 2023.
La sua posizione però si sta complicando perché la FA avrebbe accusato adesso Paquetà anche di ostacolo alle indagini, oltre che della mancata collaborazione già imputata al calciatore nei mesi scorsi. Il problema risiede tutto nel suo telefono, la Federazione Inglese lo aveva infatti setacciato negli scorsi mesi per capire se in quel dispositivo ci fossero delle prove, poi ha ridato il telefono al giocatore che però lo ha buttato. Ora la Fa lo ha richiesto per una nuova analisi ma il dispositivo non c’è più e quindi potrebbe essere un danno alle indagini.
Le accuse sono pesanti, la posizione di Paquetà sembra sempre più in bilico e le ipotesi di una punizione sono diverse. La più dura sarebbe quella della squalifica a vita, un vero e proprio incubo per il brasiliano che per ora continua regolarmente a scendere in campo, sono sette le presenze in Premier League e due in Nazionale in questo inizio stagione.
Il fondo 777 Partners. – Nella foto Juan Arciniegas, Josh Wander e Andres Blazquez.
La crisi in casa Genoa sembra non avere fine e, oltre ai già noti problemi di campo, con Alberto Gilardino e i suoi ragazzi finiti in un loop negativo di difficile uscita, piovono sul capoluogo ligure altri e ben più importantiproblemi di natura finanziaria. E inevitabilmente il futuro passa dal fondo 777 Partners, la holding americana che soltanto tre anni fa acquistò l’intero pacchetto azionario del club e che sta diventando giorno dopo giorno un rebus di difficile gestione. La società sta infatti perdendo un pezzo dietro l’altro del suo gruppo, investita da un crisi finanziaria che potrebbe portarla verso il fallimento.
EFFETTO DOMINIO – Le prime tessere del puzzle a cadere sono state nei mesi scorsi le varie società calcistiche che il gruppo di Miami aveva prelevato negli anni in giro per il mondo. Club che erano entrati a far parte della777 Football Group, un network globale che ora di fatto non esiste più, a causa dell’imponente mole di debiti accumulata dagli investitori. Delle otto società calcistiche un tempo parte della costellazione soltanto Genoa ed Hertha Berlino restano ancora sotto il controllo degli americani. Ma come ha avuto modo di dichiarare pubblicamente l’amministratore delegato rossoblù, Andres Blazquez, la scorsa settimana ai rappresentanti dei tifosi, anche il Grifone è destinato in breve tempo a passare di mano.
GUAI IN SERIE – Nell’attesa che qualcosa di concreto accada al club più antico d’Italia,la 777 deve fronteggiare una crisi finanziaria irreversibile e una serie di problemi giudiziari che paiono crescere di giorno in giorno. Le ultime notizie, rimbalzanti dalla Florida, raccontano di uno sfratto esecutivo notificato alla holding per i suoi uffici di Miami, Newport e Londra. Aggiornamenti che vanno a sommarsi alla messa in vendita di beni mobiliari di lusso appartenenti a Josh Wander, cofondatore assieme a Steven Pasko del gruppo dei tre sette. Tra questi rientrerebbero uno yacht da 20 metri e un aereo privato, per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro.
FUTURO ROSSOBLU’ – Nel mezzo di questo scenario, si domanda stamaneIl Secolo XIX, quali ripercussioni ci saranno per il Genoa? Il rischio più grande è che venga a mancare la liquidità per far fronte alle necessità immediate del club:dal pagamento degli stipendi al rispetto delle rate pattuite con l’Agenzia delle Entrate per ripianare il debito erariale ereditato dalla precedente gestione societaria. Fondamentale, come ha chiarito lo stesso Blazquez nell’incontro già citato coi tifosi,sarà quindi il ruolo della A-Cap, maggiore creditore della 777 Partners. Soltanto una nuova iniezione di capitali da parte del gruppo assicurativo texano potrà scongiurare il peggio.
IL RUOLO DI A-CAP – Un fallimento sportivo del Genoa o una nuova retrocessione in Serie B, dopo quella di due anni fa, abbasserebbe sensibilmente il valore del club, causando danni prima di tutto alla stessa A-Cap che vedrebbe svanire gran parte del capitale investito indirettamente nel club attraverso la 777. Ecco perché l’interesse primario della A-Cap è quello di provare a rilanciare il Grifone,almeno sul campo, per poi mettere sul mercato un club appetibile per gli eventuali acquirenti.
ANCHE A-CAP IN CRISI – Anche da questo punto di vista, tuttavia, non arrivano buone notizie. Come riportato da Calcio&Finanzia, infatti, anche il gruppo A-Cap è in questo momento in una piena crisi di liquidità nata proprio dalla necessità passata di investire nelle diverse società calcistiche. Secondo il giornale norvegese Josima, A-Cap avrebbe un’esposizione verso 777 Partners di oltre 2 miliardi di dollari e a maggio ha contratto con GD Luma (società del co-proprietario del Chelsea Todd Boehly), specializzata nel commercio di attività in difficoltà, un prestito da 40 milioni di dollari con un tasso di interesse del 46%. VENDESI – La vendita quindi sembra il passaggio più importante e più imminente al punto che A-CAP ha dato mandato alla banca d’investimento Moelis & Co di valutare la fattibilità della vendita di ciascuno dei club che fanno parte della holding, tra cui proprio il Genoa.
Lunedì, 07 ottobre 2024
777 Partners nel baratro: arriva lo sfratto per morosità dagli uffici di Miami e Newport
Da sinistra: Adam Weiss (abito grigio, vice presidente 777) al centro Juan Arciniegas (managing director 777) a destra Josh Wander (co-fondatore 777) – (Foto Genoa cfc Tanopress)
Si avvicina sempre più la fine per i 777 Partners. Secondo quanto riporta l’edizione on line de La Repubblica, il fondo è stato sfrattato per morosità dagli uffici americani di Miami e Newport. Ma non finiscono qui i guai giudiziari: un’ordinanza di un tribunale inglese ha obbligato gli americano a liquidare anche la filiale di Londra. Intanto A-Cap, per finanziare le attività calcistiche, ha contratto un prestito da 40 milioni: una notizia positiva per il Genoa che può tirare un sospiro di sollievo grazie a questo aiuto finanziario. Bisogna anche ricordare che il prossimo 27 ottobre il club rossoblù dovrà pagare la prima cedola annuale del prestito obbligazionario non convertibile di Euro 5.351.000 che finanzia la costruzione del centro sportivo delle giovanili ad Erzelli.
Venerdì, 04 ottobre 2024
Genoa, Blazquez ai tifosi: “Il club è in vendita, ma la situazione è solida”
“Il Genoa è in vendita. Ma al momento è ancora di proprietà della 777 Partners”: è questo uno dei passaggi più significativi del lunghissimo intervento tenuto ieri sera dal Ceo del Grifone,Andres Blazquez, davanti ai rappresentanti di tutti i Genoa Club d’Italia.
Un incontro a porte blindate, senza diretta streaming, al quale ha potuto prendere parte soltanto un delegato per ogni club. Un incontro fiume, durato più di tre ore, prolungandosi oltre la mezzanotte, e dai toni spesso molto accesi, nel corso del quale il dirigente rossoblù ha risposto in maniera schietta e chiara a ogni quesito postogli dai presenti.
FUTURO – A cominciare da quello sulla reale situazione societaria: “La proprietà del Genoa appartiene alla 777 Partners. in caso di cambio al vertice sono tenuto a comunicarlo alla Figc, alle banche e all’Agenzia delle Entrate. E finora, evidentemente, non c’è stato nulla. A-Cap è un creditore della 777 che quando quest’ultima è andata in difficoltà ha immesso 20 milioni nel Genoa, diventandone socio, e che non ha per suo stesso interesse nessuna convenienza a disimpegnarsi dal club. Anzi, ha compreso che a gennaio ci sarà da investire per rafforzare la squadra e ha accettato di farlo. Ad ogni modo il Genoa è messo bene, non c’è da preoccuparsi. Nel caso io sarei il primo a doverlo fare perché ne risponderei penalmente”.
VENDITA –Blazquez ha poi confermato che l’intenzione della proprietà è quella di cedere la mano quanto prima, pur senza smobilitare: “Il Genoa, come tutti gli altri club dell’ormai smobilitato 777 Football Group, è in vendita. A breve medio termine cederemo la società oppure troveremo un socio, di maggioranza o di minoranza, che ci consenta di tornare velocemente al successo sportivo. Per il momento ci penserà A-Cap a sostenerlo finanziariamente, perché non possono permettersi che il club retroceda e perda di valore”.
MERCATO – Punto, quest’ultimo, che si allaccia ai possibili rinforzi in arrivo per il team guidato da Alberto Gilardino: “Onestamente non posso garantire che a gennaio non parte nessuno ma non credo che si possa cedere i giocatori migliori mentre la squadra sta andando male. Posso comunque assicurare che A-Cap ha compreso che non si può fare mercato prima vendendo e poi comprando come fatto in estate, quando avevamo cinque obiettivi ma siamo riusciti a prenderne solamente due. In questo momento ci mancano un attaccante e un vice Messias, oltre al sostituto di Malinovskyi. E a gennaio ci muoveremo su questi obiettivi”.
SVINCOLATI – Acquisti che quasi certamente non arriveranno dal mercato dei parametro zero: “Nei giorni scorsiabbiamo provato a prendere Yazici, Candreva e altri ma la parte tecnica si è mostrata poco convinta nell’innestare questo tipo di giocatori a stagione in corso, concordando di attendere gennaio e puntare su ragazzi pronti a scendere in campo fin da subito. Siamo in contatto con un giocatore di spessore ma non è Dele Alli, che non è mai stato preso in considerazione. E’ un centrocampista forte che ci ha dato la sua disponibilità a venire da noi. Vedremo”.
GUD E CODA – A proposito di mercato, Blazquez ha risposto anche alle domande di chi gli chiedeva chiarimenti sulle spinose cessioni estive di Gudmundsson e Coda: “Ho sentito dire che avevamo offerto ad Albert la stessa cifra proposta dalla Fiorentina, ma non è vero. Noi gli abbiamo offerto 100 mila al mese mentre la Fiorentina gliene garantiva 3,1 netti all’anno. Quanto a Coda un anno fa è rimasto con noi fino a fine agosto, quando la Cremonese lo ha preso in prestito. Quest’anno non volevamo attendere così a lungo, pagandoli due mesi di stipendio. Lo aveva cercato la Salernitana, ma il mancato cambio di proprietà ha interrotto la trattativa. E l’unica altra squadra che l’ha cercato è stata la Sampdoria che l’ha pagato 600mila euro più bonus. Uno di questi, tra l’altro, è già scattato alla cinque presenza in campo”.
FERRARIS E BADIA – Infine un intervento anche sulle infrastrutture: “Sullo stadio abbiamo tentato di farlo da soli ma la posizione del Comune è stata categorica: o lo prelevano entrambi i club (Genoa e Sampdoria, ndr), oppure non se ne fa nulla. Contiamo di cominciare i lavori partendo dalla Tribuna all’inizio della stagione 2026-27. Quanto alla Badia degli Erzelli, progetto che diverrà la nuova casa delle giovanili, posso dire che entro la fine del 2024 i primi giovani calciatori potranno metterci piede”.
La 103ma edizione della Tre Valli Varesine è stata annullata quando i corridori, tra cui Tadej Pogacar, sono scesi dalle biciclette dopo più di un’ora di corsa al freddo e sotto la pioggia battente.
I corridori, con Pogacar in prima fila, si sono fermati dopo un’ora e un quarto di corsa al primo passaggio sul traguardo.
La persistente pioggia, infatti, ha reso il percorso non sicuro. A causa delle pessime condizioni meteosulla Lombardia, gli organizzatori avevano posticipato di venti minuti l’inizio dell’evento e tagliato il percorso di 32 km. Al momento dell’interruzione, sei corridori erano in fuga, con due minuti di vantaggio sul gruppo dei favoriti.
Nella notte il rio Fegino è esondato in alcuni punti. Forti piogge a Rossiglione e Tiglieto. Atteso un nuovo bollettino di Arpa
Alle ore 12 è scattata l’allerta rossa sui bacini grandi del levante ligure. In mattinata, fino verso le 11, il temporale forte, organizzato e stazionario, che nella notte ha colpito il levante genovese, ha continuato a insistere nell’area tra il savonese e il ponente genovese, in particolare sull’entroterra. Sono caduti 97 mm in un’ora a Campo Ligure e 81, sempre in un’ora, a Rossiglione.
Al momento il temporale si sta spostando verso nord est ed è in fase di attenuazione, ma sta per transitare sulla regione il fronte perturbato, in movimento da ovest verso est, che insisterà soprattutto su centro e levante della Liguria. Sono previste nuove precipitazioni anche di forte intensità, specialmente dove si verificheranno convergenze di venti provenienti da direzioni diverse, con maggiore persistenza dei fenomeni e possibili effetti al suolo.
Rossa Arancione
Per quanto riguarda gli effetti delle piogge, si segnalano numerosi allagamenti sulla statale 456 del Turchino, uno smottamento di modeste entità a Rossiglione (foto in alto), sulla strada comunale verso la frazione di Canova. Non si registrano persone isolate. Segnalate frane anche sulla viabilità locale di Masone, su cui sono in corso valutazioni.
Si segnalano inoltre alcuni alberi caduti o pericolanti, su cui sono in corso verifiche e interventi per rimozione e messa in sicurezza. Seguiranno aggiornamenti a seguito delle nuove uscite modellistiche e verrà emesso un nuovo bollettino.
orari zone allerta 8 ottobre 2024
La situazione al suolo – Allagamenti a Genova a causa delle forti precipitazioni. Colpita in particolare la val Polcevera, dove la parte bassa di via Borzoli è rimasta chiusa per alcune ore per l’esondazione del rio Fegino. Chiusa anche via della Superba per allagamenti. Interrotta anche la Via Aurelia all’altezza di Arenzano.
Le precipitazioni sono causate da un temporale forte, organizzato e stazionario, che, sorto nella notte sul levante genovese, si è prima spostato verso il ponente, colpendo la val Polcevera e il savonese, per poi tornare in queste ultime ore sul genovese di ponente e sulla valle Stura, con intensità massime orarie molto forti e conseguente crescita del livello dei torrenti Stura a Campo Ligure e Orba a Tiglieto. Qui sotto le immagini alla Foce del Cerusa a Voltri.
A Campo ligure sono caduti 82,4 mm di pioggia in un’ora, a Pontedecimo 66, a Rossiglione 57, con raffiche di vento (scirocco), che sfiorano i 100 km orari. Spiega la Protezione civile:
“Ancora per alcune ore permangono condizioni favorevoli alla formazione di temporali forti, organizzati e stazionari sul centro della regione. Con l’avvicinarsi del fronte le piogge si faranno più diffuse su tutto il territorio regionale, a partire da ponente. Saranno più intense sul centro-levante, dove potranno verificarsi ancora temporali forti“.
Il rio Fegino è esondato in alcuni punti nella notte quando sono state anche evacuate due famiglie a Rivarolo: le cause non sono legate al maltempo ma a problemi strutturali dell’edificio.
Autostrade – Sull’A26, precedentemente chiusa a causa di un incidente tra mezzi pesanti, è stato riaperto il transito a una corsia in direzione sud e a due corsie in direzione nord.
In A7 si è registrata una coda fino a 12 km tra il bivio A7/A12 Genova-Livorno e Busalla per un incidente, nel quale un mezzo pesante ha perso il carico.
Forti piogge su Genova nella notte – “La parte più intensa e strutturata delle precipitazioni – spiega Arpal – ha iniziato a interessare la città di Genova e il suo immediato entroterra poco prima delle 3. Dai dati misurati tra le 3 e le 4 si evidenzia come il pluviometro di Monte Gazzo abbia raggiunto i 43.4 mm (in aumento), ossia 43.4 litri d’acqua per metro quadrato di terreno in 60 minuti. Valori intensi o molto intensi sui brevi periodi sempre al Santuario di Monte Gazzo (11.2mm/5 minuti, 27.6mm/15 minuti, 39mm/30 minuti) e a Bolzaneto (26.4mm/30 minuti)”.
“Il contrasto fra masse d’aria con temperature differenti, calda e umida da sud-est (poco fa raffica a 81 km/h su Fontana Fresca, sopra Sori) più fredda e secca da nord-ovest, ha favorito l’aumento dell’instabilità, dovuto proprio a un’intensificazione dei flussi umidi, sottolineata dalle numerose fulminazioni“, conclude.
Previsioni meteo Liguria martedì 8 ottobre 2024 – Il transito di un’intensa perturbazione determinerà già dalla notte piogge diffuse d’intensità forte su BCDE, moderata su A, con cumulate areali elevate, localmente molto elevate, con temporali forti e organizzati, anche persistenti su BCDE per la stazionarietà della convergenza tra venti sudorientali e settentrionali sul Ligure. Venti di burrasca da sudest con raffiche superiori a 100 km/h sui rilievi, forti da nord su A, in rotazione da sudovest dal pomeriggio. Mare fino a localmente agitato su BC per onda da sudest, la sera da sud-sudovest.
Previsioni meteo Liguria mercoledì 9 ottobre 2024 – L’approssimarsi di una nuova perturbazione favorirà precipitazioni fino a moderate anche a carattere di rovescio o temporale a partire dal pomeriggio. Vento fino a forte dai quadranti meridionali su tutte le zone a partire dalla tarda mattinata, con raffiche superiori a 60 km/h su capi esposti e crinali. Mare localmente agitato per onda di libeccio su C fino alle prime ore della mattina, poi molto mosso ovunque. Seguire aggiornamenti.
Previsioni meteo Liguria giovedì 10 ottobre 2024 – Il transito della perturbazione determina piogge diffuse di intensità moderata anche a carattere temporalesco con alta probabilità di fenomeni forti e organizzati. Cumulate significative su AB, elevate su CE. Tendenza ad attenuazione dei fenomeni nel pomeriggio a partire da Ponente. Venti forti (50-60 km/h) meridionali, rafficati sui capi esposti e sui rilievi (possibili raffiche oltre 100-120 km/h nelle prime ore sui crinali). Mare agitato con mareggiate per onda da Sud/Sudovest con periodo in allungamento fino a 8 s.
La suddivisione del territorio regionale
A: Lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa
B: Lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno
C: Lungo la costa da Portofino fino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia, Val Fontanabuona e Valle Sturla
D: Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida
E: Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia.
Martedì, 08 ottobre 2024
Allerta meteo: frane, crolli, smottamenti e strade chiuse sul territorio
Tutti gli aggiornamenti sulle conseguenze dell’ondata di maltempo che sta investendo il nostro territorio: a Genova verso le 13,30 è crollato un muro di contenimento in bassa Val Bisagno. Poco prima impressionante frana sulle alture di Voltri
La perturbazione daallerta arancionesta investendo la Liguria in queste ore, con piogge molto intense e forti raffiche di vento. Qui tutti gli aggiornamenti sull’evoluzione meteo (prevista allerta anche per domani, mercoledì 9 ottobre) e le previsioni.
Il terreno, reso fragile dalla grande quantità di acqua e dalle raffiche di vento, in alcune zone ha ceduto causando smottamenti e cadute di alberi. Tra le ultime criticità, a Genova è da segnalare intorno alle 13,30 il crollo di un muro di contenimento in corso Monte Grappa, bassa Val Bisagno: vigili del fuoco sul posto, ancora da chiarire l’entità del danno ma non dovrebbero esserci particolari problemi di viabilità. Poco prima, impressionante frana a Fiorino: qui il video in diretta.
Le criticità non mancano soprattutto nell’entroterra: basti pensare che nelle ultime 24 ore sono stati superati i 300 mm di pioggia a Campo Ligure, in valle Stura, di cui 272 in 6 ore questa mattina.
Scuole chiuse – Ricordiamo che a Genova per la giornata odierna, martedì 8 ottobre, le scuole sono rimaste chiuse: una decisione arrivata all’alba che non ha mancato di sollevare polemiche da parte delle famiglie che lavorano e che hanno dovuto trovare velocemente una sistemazione per i propri bambini.
Quil’elenco degli altri comuni in cui le scuole sono rimaste chiuse.
Nessun problema invece per domani, mercoledì 9 ottobre: la mattinata non sarà caratterizzata da allerte meteo, mentre nel pomeriggio dalle 15 tornerà l’allerta gialla.
Strade chiuse, crolli, frane e allagamenti: cosa succede a Genova – Da segnalare intorno alle 13,30 il crollo di un muro di contenimento in corso Monte Grappa a Genova: vigili del fuoco sul posto, ancora da chiarire l’entità del danno ma sembra che non ci siano particolari problemi sul fronte della viabilità. Poco prima, impressionante frana a Fiorino in val Cerusa con un orto che si è letteralmente staccato dalla collina finendo nel fiume.
La situazione in generale è delicata in particolare in valle Stura e nel ponente, ma anche in Valpolcevera dove il rio Fegino è esondato nella notte. Via Borzoli, in zona Fegino, è stata chiusa nuovamente al transito per allagamento verso le 12,45 e poi riaperta per le 14,40.
Ricordiamo che, sul fronte della viabilità, con l’allerta arancione entrano in vigore automaticamente diversi divieti di sosta nel Comune di Genova: qui l’elenco.
Smottamenti e alberi caduti in valle Stura – In valle Stura, a causa della forte pioggia si segnalano numerosi allagamenti sulla strada statale 456 del Turchino e uno smottamento a Rossiglione, sulla strada comunale verso la frazione di Cà Nova, che ha interrotto la viabilità. Per fortuna non si registrano persone isolate.
Frane anche sulla viabilità locale di Masone, in particolare in località Busa,Bertè, via Cascata del Serpente, via dei Carlini e via San Pietro. Sono state riaperte in mattinata due strade in località Bertè rimaste isolate, mentre in mattinata sono state avviate le operazioni di ripristino in località Busa.Smottamento rilevante a valle della collina di Bertè, nei pressi del ponte di legno. A causa delle frane in via dei Carlini inoltre dai rubinetti di alcune abitazioni esce acqua torbida: il Comune invita a segnalare ogni criticità alle autorità competenti.
A Campo Ligure, dove sono stati registrati ben 300 mm di pioggia in 24 ore, si è allagato totalmente il campo sportivo, come si può vedere nel video sottostante postato da Agostino Bottero sul gruppo Facebook “Sei di Campo Ligure se“.
In vallata a causa del forte vento e del terreno fragile e provato per le precipitazioni si segnalano alberi caduti e pericolanti: sono in corso verifiche e interventi per rimozione e messa in sicurezza.
‘Entrati illegalmente in regione Kursk’. I due giornalisti non sono in Russia
“Il tribunale distrettuale Leninsky di Kursk ha accolto la mozione dell’ufficio regionale del servizio di frontiera russo di emettere un mandato di arresto per i giornalisti italiani Simone Traini e Stefania Battistini entrati illegalmente in Russia dall’Ucraina per girare un servizio televisivo sulla situazione ucraina“.
Lo ha riferito il servizio stampa della magistratura della regione di Kursk, come riporta Interfax. I due giornalisti sono fuori dalla Russia.
“Il cameraman televisivo Simone Traini e la giornalista Stefania Battistini, insieme ad alcune persone non identificate, sono entrati nella Federazione Russa dal territorio ucraino con l’intento di filmare un servizio televisivo sull’invasione del distretto di Sudzha nella regione di Kursk da parte di unità armate ucraine con l’ausilio di carri armati, artiglieria e mezzi leggeri, veicoli blindati il ;6 agosto 2024;”, ha precisato il servizio stampa della magistratura, scrive l’agenzia di stampa Interfax.
“Traini e Battistini, dopo aver oltrepassato illegalmente il confine russo, si sono recati a Sudzha, nella regione di Kursk, con un veicolo da trasporto di unità armate ucraine. I due giornalisti italiani inseriti nelle liste dei ricercati” della Russia, “sono accusati di aver oltrepassato il confine di stato russo. Il giudice ha ordinato la custodia cautelare per loro, ha continuato la nota. “Saranno posti in custodia il giorno in cui verranno arrestati in territorio russo o estradati in Russia, prima di un eventuale processo. La decisione del tribunale non è ancora entrata in vigore e può essere impugnata”, conclude.
Usigrai: ‘Inaccettabile richiesta russa arresto giornalisti Tg1’ – “La richiesta russa di estradizione e l’ordine di arresto per Stefania Battistini e Simone Traini sono una provocazione inaccettabile. L’Usigrai chiede una presa di posizione unanime del governo contro questa ennesima intimidazione nei confronti dei giornalisti italiani. Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per i contorni che sta assumendo questa vicenda, rinnoviamo piena solidarietà ai colleghi del Tg1 e ci auguriamo che l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia venga convocato con urgenza per chiarire la posizione del nostro Paese a tutela del lavoro giornalistico e della libertà di informazione“. Lo afferma l’esecutivo dell’Usigrai.
L’operazione è durata circa tre ore e ora il portiere della Vogherese si trova ricoverato in rianimazione
Gravissimo infortunio per Alessandro Guarnone, portiere della Vogherese. Il classe 1999, durante la sfida contro il Vado si è scontrato con un giocatore della formazione ospite. Operato in ospedale, gli è stata asportata la milza.
Grave infortunio per il portiere della Vogherese – La gioia per la recente vittoria della Vogherese si è trasformata rapidamente in ansia e preoccupazione. Infatti, il portiere Alessandro Guarnone è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Voghera dopo un grave infortunio avvenuto durante la partita di domenica 6 ottobre 2024. Il 25enne estremo difensore, uscito in barella dal campo Parisi, ha subito un impatto violento con l’attaccante del Vado, Donaggio, al 21′ del secondo tempo.
Asportata la milza – Aggiornamenti costanti sulle condizioni di Guarnone giungono dall’ospedale, dove i dirigenti e i tifosi della Voghe si sono radunati nel post-partita. Guarnone ha subito un intervento chirurgico di splenectomia, che implica l’asportazione della milza, e un’angioplastica dell’arteria surrenalica, compromessa a causa del trauma. L’operazione è durata circa tre ore e ora il portiere della Vogherese si trova ricoverato in rianimazione. Se le condizioni non peggioreranno, nella giornata di oggi sarà trasferito nel reparto di Chirurgia generale.
“Forza Ale!” – A sostegno del suo giocatore la Vogherese ha anche pubblicato un post su Facebook:
Ad Alessandro, tutto il Club manda un grande abbraccio e gli auguri di una pronta guarigione. Augurio che tutti i nostri tifosi e i veri sportivi ed appassionati di calcio ribadiscono con stima ed affetto nei confronti Alessandro. Forza Ale!
Deroga per le accensioni dei caloriferi che dovevano entrare in funzione dal 15 ottobre
La neve ha fatto la sua comparsa sulle Dolomiti Bellunesi, in alcuni punti fino a 30 centimetri, imbiancando le Prealpi Vicentine e portando le temperature a otto gradi in alcune aree della pianura. Nella tarda serata di giovedì è stato chiuso il Passo Giau, nel Comune bellunese di Val Di Zoldo, a 2236 metri di altitudine. È stata interdetta al traffico la strada provinciale 638 e termosifoni accesi ma “solo per 7 ore al giorno”.
Le nevicate – Anche sull’Altopiano di Asiago e sul resto della montagna vicentina è arrivata la prima neve della stagione. Nella notte fra giovedì e venerdì nel comprensorio dei Sette Comuni è nevicato sopra i 1500-1600 metri, con le cime che risultavano tutte imbiancate all’alba di ieri. Sul Monte Verena, dove si trova una delle principali stazioni sciistiche dell’Altopiano, ci sono già tra i 7 e i 10 centimetri, mentre ne sono caduti oltre 15 a Cima XII e sul Monte Ortigara. Nelle prime ore del mattino la colonnina sull’Altopiano è scesa vicino agli zero gradi. La neve è caduta anche in altre località del Vicentino, dove sono imbiancate le cime del Monte Grappa, del Pasubio e delle Piccole Dolomiti, sopra il comprensorio di Recoaro Terme.
Termosifoni accesi a tempo – Le temperature sono crollate ovunque, portando le prime accensioni dei termosifoni nel Bellunese, unica provincia veneta che si trova in zona F assieme a Trento e Cuneo. Questa fascia climatica non prevede limitazioni orarie né di calendario, mentre le altre sei province venete sono in zona E, nella quale serve una deroga per l’accensione per un massimo di sette ore giornaliere fino al 15 ottobre. Il Comune di Trento ha voluto chiarire ai cittadini le corrette modalità di utilizzo del sistema di riscaldamento. “Si ricorda che in attesa della consueta ordinanza di ottobre che permette di accendere il riscaldamento per 14 ore al giorno, è sempre possibile accendere gli impianti di riscaldamento per 7 ore al giorno”. Nella zona climatica «F», invece, il funzionamento degli impianti termici non è soggetto ad alcuna limitazione. Il sindaco Franco Ianeselli, sui suoi profili social, invita per quanto possibile a non alzare troppo i termostati: “Così risparmiamo sulla bolletta e limitiamo il nostro impatto ambientale”.