Il fatto in viale della Repubblica a Lecce, da cui si accede anche al contact center Concentrix
Incendio autonel parcheggiodel concessionaria Nissan, in viale della Repubblica a Lecce, da cui si accede anche al contact center Concentrix. Tutto il personale è stato evacuato e staziona per strada nei pressi del supermercato Lidl.
I vigili del fuoco hanno lavorato per domare le fiamme sviluppatesi su almeno quattro veicoli presenti nell’area di parcheggio, che per cause ancora da accertare hanno preso fuoco, scatenando l’allarme tra i lavoratori. Sul posto operative tre autocisterne e un mezzo. L’intera area avvolta dal fumo grigio sprigionato dall’incendio. Al momento non risultano feriti.
I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, hanno completato l’evacuazione dei piani alti mentre sono in corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell’edificio
Momenti di terrore nella tarda serata aScampia. Il cedimento di un ballatoio di collegamento nella Vela Celeste, insediamento popolare del quartiere, ha provocato due morti e tredici feriti, sette dei quali sono bambini. Il crollo verificatosi al terzo piano ha coinvolto nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano. I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, hanno completato l’evacuazione dei piani alti mentre sono in corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell’edificio.
Le vittime – Sono tutte appartenenti alla stessa famiglia le persone coinvolte nella tragedia avvenuta ieri sera nel rione Scampia di Napoli dove a causa del crollo di un ballatoio nella «Vela Celeste» sono deceduti un uomo e una donna e altre dodici sono rimaste ferite, tra cui due che hanno appena due anni. Le persone decedute sono Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, e Margherita Della Ragione, 35 anni, morta in nottata per un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto a causa dei gravi traumi riportati.
Cosa è successo – Secondo una prima ricostruzione eseguita sulla base delle prime testimonianze, il ballatoio di servizio al quarto piano, dove si trovava presumibilmente il nucleo familiare coinvolto nella tragedia, si sarebbe distaccato, trascinando gli altri due sottostanti. Sul posto si sono recati immediatamente i Vigili del Fuoco, il 118, personale Polstato, intervenuto per competenza PCCT, e i carabinieri della Compagnia Napoli Stella e del NRM. I sette bimbi sono tutti in codice rosso nell’ospedale Santobono della città: Anna ,4 anni; Annunziata, 8 anni; Patrizia, 6 anni; Greta, 2 anni; Mya, 4 anni; Morena, 10 anni e Suami, 2 anni. Fra loro, due bambine si trovano ricoverate in rianimazione. Gli adulti sono invece tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli: si tratta di Luisa Abbruzzo, 23 anni; Giuseppe Abbruzzo, 33 anni, (ricoverato in codice rosso). Nell’ospedale Cardarelli sono ricoverati in codice rosso, non in pericolo di vita: Carmela Russo, 34 anni; Martina Russo, 24 anni; Patrizia Della Ragione, 53 anni. Stamattina sono iniziate, alle 7.30, le verifiche tecniche dei ballatoi della Vela da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici del Comune: in base al primo esito, verrà valutato chi potrà fare rientro all’interno degli appartamenti.
Tutta l’area della Vela interessata dal crollo intanto è stata evacuata. Nell’area non interessata dal crollo, è stato vietato il transito sui ballatoi fino a completamento delle verifiche.
Cos’è la Vela Celeste e il progetto di riqualificazione – La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento effettuato in precedenza delle altre Vele deciso per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti e cancellare il marchio di “Gomorra” dal quartiere. Appena ad aprile scorso è stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell’amministrazione Manfredi relativo alle Vele di Scampia con i lavori di riqualificazione della Vela B (la cosiddetta “Vela Celeste”) finanziati dal Piano Periferie (con un finanziamento di circa 18 milioni di euro). Il progetto prevede per questa Vela la riqualificazione degli spazi comuni, del piano dei garage e dei porticati, dei collegamenti verticali e del rifacimento delle superfici orizzontali di copertura. Un intervento che rappresenta un altro tassello nel mosaico complesso di rigenerazione delle Vele di Scampia, iniziando il recupero dell’unica Vela che resterà in piedi come simbolo del passato, del quartiere e delle battaglie del territorio «per il riscatto che questa comunità ha condotto», come ha annunciato il Comune di Napoli proprio in occasione del varo di questo piano.
Le Vele, sette in tutto, furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dall’architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, uno spazio di gioco per bambini e altre attrezzature collettive. Un “nucleo di socializzazione” che non fu mai realizzato contribuendo al fallimento dell’opera come concepita. E negli anni le Vele sono diventate sempre più sinonimo di degrado, di malavita e spaccio di droga. Poi la decisione di rilanciare radicalmente il quartiere con l’abbattimento della gran parte, la riqualificazione di alcune, e la destinazione in una di esse di alcuni corsi di laurea di Medicina.
Crollo a Scampia, chi sono i morti: Roberto Abbruzzo (29 anni), marito e padre di una bambina, e Margherita Della Ragione (35 anni)
Roberto Abbruzzo (29 anni) – Margherita Della Ragione (35 anni)
A perdere la vita dopo il cedimento due persone, una morta sul colpo, l’altra subito dopo l’arrivo in ospedale
Due morti e tredici feriti, di cui sette bambini tra i due e gli otto anni. Questo il bilancio del crollo del ballatoio nella Vela Celeste di Scampia, a Napoli. A perdere la vita Roberto Abbruzzo, ventinovenne maritoe padre di una bambina di due anni, morto sul colpo dopo il cedimento, e Margherita Della Ragione, trentacinque anni, morta al momento dell’arrivo in ospedale.
Le vittime – Aveva ventinove anni Roberto Abbruzzo, una delle vittime del crollo di ieri sera a Scampia.
L’uomo lavorava come macellaio ed era padre di una bambina di due anni. A morire insieme a lui anche un’altra donna di 35 anni, Margherita Della Ragione, appartenente alla stessa famiglia e deceduta in ospedale a causa dei gravi traumi riportati. Secondo una prima ricostruzione eseguita sulla base delle prime testimonianze, il ballatoio di servizio al quarto piano, dove si trovava presumibilmente il nucleo familiare coinvolto nella tragedia, si sarebbe distaccato, trascinando gli altri due sottostanti. Sul posto si sono recati immediatamente i Vigili del Fuoco, il 118, personale Polstato, intervenuto per competenza PCCT, e i carabinieri della Compagnia Napoli Stella e del NRM.
I feriti – Tredici i feriti, portati nei vari ospedali della città. I sette bimbi sono tutti in codice rosso nell’ospedale Santobono della città: Anna ,4 anni; Annunziata, 8 anni; Patrizia, 6 anni; Greta, 2 anni; Mya, 4 anni; Morena, 10 anni e Suami, 2 anni. Fra loro, due bambine si trovano ricoverate in rianimazione. Gli adulti sono invece tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli: si tratta di Luisa Abbruzzo, 23 anni; Giuseppe Abbruzzo, 33 anni, (ricoverato in codice rosso). Nell’ospedale Cardarelli sono ricoverati in codice rosso, non in pericolo di vita: Carmela Russo, 34 anni; Martina Russo, 24 anni; Patrizia Della Ragione, 53 anni. Stamattina sono iniziate, alle 7.30, le verifiche tecniche dei ballatoi della Vela da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici del Comune: in base al primo esito, verrà valutato chi potrà fare rientro all’interno degli appartamenti. Tutta l’area della Vela interessata dal crollo intanto è stata evacuata. Nell’area non interessata dal crollo, è stato vietato il transito sui ballatoi fino a completamento delle verifiche.
Se il campionato iniziasse domani Coda, Romagnoli, Venuti ed Akinsanmiro non potrebbero giocare a causa del piano di ristrutturazione del debito. Il presidente Manfredi: “Seguito ogni indicazione e norma in merito”
Gli acquisti messi a segno finora sono stati di assoluto livello, in linea con l’obiettivo di tornare in Serie A. Eppure la Lega B al momento ha sospeso i nuovi tesseramenti della Sampdoria. Non hanno i visti di esecutività. Vale a dire: se ipoteticamente il campionato iniziasse domani, Coda, Romagnoli, Venuti ed Akinsanmiro (i quattro nuovi innesti messi a segno nelle ultime settimane) non potrebbero giocare con la maglia blucerchiata. In uno scenario ancora nella sua fase di massima evoluzione, farebbero ritorno nei rispettivi club da cui sono arrivati. Il motivo è dovuto al piano di ristrutturazione del debito che vede coinvolta la Samp, che impone alla società di chiudere non in negativo la campagna di calciomercato, senza che gli investimenti destinati ai nuovi arrivi superino gli introiti derivanti dalle partenze. La stessa sospensione è in corso anche per Juve Stabia e Spezia (altri due club con paletti stringenti per il mercato), anche se il loro operato è in linea con le norme. La Samp invece ha dato un’interpretazione diversa. Da qui la richiesta di chiarimenti da parte del Brescia (riguardo l’art. 90 delle Noif) alla Lega B, che subito si è rivolta alla Figc, la quale ha rimandato la palla al mittente. Così, in attesa di chiarezza, i contratti sono in sospeso.
LA REPLICA – La Samp è convinta della buona fede, ma soprattutto della buona riuscita, del proprio operato. Tanto da pubblicare una nota firmata dal presidente Matteo Manfredi: “Siamo pienamente consapevoli di aver seguito scrupolosamente ogni indicazione e norma in merito, muovendoci nel rispetto più assoluto delle limitazioni imposte – ha scritto – ogni attività viene attentamente e preventivamente sottoposta al parere dell’ufficio legale della società, garantendo così la massima trasparenza e correttezza. Siamo convinti del lavoro fin qui promosso in sede di mercato dal responsabile dell’area tecnica Pietro Accardi e siamo certi che le operazioni perfezionate potranno quanto prima essere rese esecutive”. Una convinzione forte che deriva anche dal passato: “Questo modus operandi è stato peraltro già applicato dal nostro club durante la precedente sessione di mercato trasferimenti” ha aggiunto Manfredi. Molto, forse non tutto, si deciderà giovedì 25, data in cui è fissato un tavolo tecnico tra Figc, Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro per interpretare al meglio quella norma e fare chiarezza. Perché in Italia le società alle prese con la ristrutturazione del debito sono diverse, anche se non con la medesima entità. In ogni caso, per ricevere i famosi “visti di esecutività” che permettano ai nuovi acquisti di giocare c’è tempo fino all’8 agosto, con lo step del 31 luglio per definire le operazioni di mercato. Sapendo anche che per ogni contratto respinto il regolamento prevede un punto di penalizzazione. Si arriverà a tanto?