«Gay di m***a, in Italia facciamo ciò che vogliamo», neonazisti picchiano volontari del Muro della Gentilezza: la lite per delle auto di lusso
Milano, 01 luglio 2024
I volontari del “Tempio del futuro perduto” sono stati aggrediti da un gruppo proveniente dalla Bavaria
Scene di ordinaria follia a Milano. Il 1° luglio, davanti al Muro della Gentilezza, ogni giorno vengono distribuiti ai più bisognosi abiti e generi alimentari. Un botta e risposta tra i volontari e un gruppo di neonazisti è avvenuto prima di pranzo. Oggetto della discussione, un servizio fotografico. «Noi in Italia facciamo quello che ca…vogliamo». Chi si opponeva? Veniva chiamato: «Gay di m***a». Il risultato: un ferito sotto choc.
Cosa è successo – Passate le 10, dopo l’apertura al pubblico del servizio, accanto alle persone in filia, arrivano due camion che si fermano proprio davanti all’ingresso dell’associazione. Dalle motrici escono una decina di membri dei Lion’s Run, agenzia multimediale di Monaco di Baviera specializzata nella promozione di brand di auto di lusso. Lamborghini, Porsche e Ferrari sono in mezzo alla strada per un servizio fotografico.
Come riporta il Corriere della Sera, Alessandro e altre due persone hanno chiesto di spostarsi agli uomini.
Alla prima obiezione il gruppo tedesco controbatte rivendicando il diritto di «fare in Italia quello che gli pare», alla seconda oppone il fatto che pazienza, loro invece di soldi ne hanno a palate.
«Siete solo dei poveri comunisti» – «Ci hanno dato dei comunisti, riempito di insulti omofobi e domandato se il nostro centro culturale non fosse in realtà un bordello per omosessuali – spiega Vaccari – dopodiché hanno chiamato due guardie del corpo in tenuta mimetica, che sono uscite dal tir e, senza proferire verbo, mi hanno prima spinto facendomi cadere violentemente per terra, e poi colpito con due pugni allo stomaco e al costato».
Insulti e insinuazioni proseguono. Poi arrivano i carabinieri.Gli aggressori vengono identificati nei pressi dell’Hotel Viu. Il ragazzo è sotto choc e si è dovuto rivolgere d’urgenza a uno psicologo. «Ho ematomi su tutto il corpo ma ciò che mi fa più male è l’umiliazione subita».

