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articolo originale : https://www.punto-informatico.it/windows-11-24h2-ritirato-canale-release-preview/
articolo Blog: https://alessandro54.com/informatica/
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Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco. Le fiamme sarebbe divampato da un cantiere
Un fumo nero improvviso e i turisti in fuga dalla reggia. Paura in Francia a Versailles, dove diverse squadre dei vigili del fuoco sono intervenute spegnere un incendio divampato all’interno della reggia, nei pressi di Parigi. Dalle foto e dai video pubblicati sui social da i turisti, si vede una densa colonna di fumo nero uscire dal tetto dell’edificio.
Appena è scattato l’allarme antincendio, la reggia è stata immediatamente evacuata. Il personale al lavoro e i turisti sono stati fatti uscire e messi in sicurezza. Secondo le informazioni fornite da Bfm Tv e Le Parisien, a prendere fuoco sarebbe stato un cantiere a livello del tetto della Reggia, vicino alla Cour de Marbre. La centrale operativa dei vigili del fuoco è intervenuta con tutte le squadre in servizio in quel momento e le fiamme sono state domate tra lo stupore e la paura dei turisti che scattavano foto. Non ci sono stati feriti e ora si dovranno valutare i danni alla struttura della reggia.
Usain Bolt, gravissimo infortunio nella partita di beneficenza: prima l’assist a Del Piero, poi si è rotto il tendine d’Achille
L’ex velocista protagonista con un assist a Del Piero. Ma la serata non si è conclusa come avrebbe immaginato
Brutto infortunio per Usain Bolt, il velocista più famoso di tutti i tempi. Non su una pista di atletica, sport che comunque ha lasciato da tempo, ma in un campo di calcio. E poco dopo un assist per Del Piero. Bolt ha preso parte a un incontro di beneficenza, regalando un assist all’ex numero 10 della Juventus che ha realizzato un gol molto simile a quello di Germania-Italia del 2006. La serata di Bolt, però, si è conclusa nel peggiore dei modi, infortunandosi dopo un duro intervento dell’attore Danny Dyer e riportando la rottura del tendine d’Achille.
Come si è infortunato Usain Bolt – In occasione dell’infortunio, Bolt stava correndo verso l’area di rigore avversaria, quando è stato falciato dall’attore Danny Dyer. Un’entrata durissima, che ha costretto il giamaicano a uscire in barella e gli ha procurato la rottura del tendine d’Achille. A comunicare la notizia è stato lo stesso Bolt tramite i suoi canali social: «Tendine d’Achille distrutto, ma so di essere un guerriero».
La società operativa del ramo italiano della maison di Lvmh è destinataria di una misura di prevenzione per presunto sfruttamento del lavoro di alcuni suoi fornitori. Nell’inchiesta, identificati 32 lavoratori irregolari
Una nuova inchiesta della procura di Milano coinvolge la catena produttiva fashion. Dopo Alviero Martini spa e Giorgio Armani operations, a finire commissariata è ora Manufactures Dior, la società operativa del ramo italiano della maison di Lvmh, attiva con 709 dipendenti nella fabbricazione di articoli da viaggio, borse e pelletteria con hub produttivi a Scandicci (Firenze) e Fossò (Venezia).
I carabinieri del Nil-Nucleo ispettorato del lavoro di Milano hanno dato esecuzione a un decreto di amministrazione giudiziaria emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano nei confronti dell’azienda. Nell’inchiesta dei pubblici ministeri Paolo Storari e Luisa Baima Bollone, che hanno chiesto l’emissione della misura, il ramo produttivo della società è ritenuto «incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo» e di non aver messo in atto misure per prevenire il caporalato nelle aziende produttrici.
Stando agli atti dell’inchiesta sulla filiera di appalti di Dior, che MFF ha avuto modo di visionare, i militari del Nil hanno accertato, a partire da marzo 2024, l’esistenza di quattro opifici nelle province di Milano, Monza e Brianza in cui sono stati identificati 32 lavoratori irregolari di cui sette in nero e due clandestini. La produzione avveniva in «condizioni di sfruttamento» con paghe «sotto soglia», «orario di lavoro non conforme» e «ambienti di lavoro insalubri» oltre a «gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro».
Nello specifico, prosegue il documento, «è stata riscontrata la rimozione dei dispositivi di sicurezza che hanno lo scopo di impedire che il lavoratore, durante l’utilizzo delle stesse, possa entrare in contatto con i meccanismi mossi elettricamente o che pezzi del prodotto smerigliato possano essere proiettati negli occhi dell’operatore». In particolare, le informative dei carabinieri hanno rilevato le irregolarità in una società appaltatrice di Opera, nel milanese, gestita da una donna cinese e dal compagno colombiano, dove il 21 marzo scorso sono stati trovati 23 lavoratori, anche irregolari o in nero, all’intero di «camere da letto» sopra ai «laboratori produttivi».
Dagli atti si apprende inoltre che un modello di borsa acquistato da Dior a un «prezzo pari a 53 euro» da opifici cinesi veniva rivenduto «al dettaglio a 2.600 euro». Gli operai degli opifici clandestini che lavorano nella filiera di Dior sarebbero stati inoltre «preparati a dichiarare, in caso di controlli, di non essere impiegati nell’azienda, adducendo le più disparate ed inverosimili motivazioni circa la loro presenza all’interno dei locali della pelletteria», fanno sapere i pm. Alcuni lavoratori, tutti stranieri per lo più cinesi o asiatici, hanno infatti dichiarato di trovarsi nei dormitori abusivi per «effettuare un colloquio di lavoro» oppure un altro di «essere arrivato a Milano da Cesena il 10 marzo scorso e di dormire presso l’azienda perché conosce il titolare, ma non di lavorare in azienda».
«Nessun lavoratore», si legge nelle 34 pagine del decreto di amministrazione giudiziaria disposta per Manufactures Dior, «ha dato una spiegazione plausibile del perché dormisse in azienda». Le dichiarazioni, inoltre, «risultano in contrasto» con quelle rese da altri lavoratori e dipendenti delle società intermediarie tra gli opifici cinesi e il brand che «hanno affermato di aver visto i cittadini cinesi che, nella mattinata dell’ispezione, si trovavano al piano superiore dell’azienda, lavorare nel reparto produzione alla cucitura ed incollaggio delle pelli».
articolo: https://www.thesocialpost.it/2024/06/10/bug-sistema-informatico-scrutinio-roma-tilt/
Durante la notte scorsa, un evento imprevisto ha colpito il sistema digitale di Roma Capitale durante l’inserimento dei dati elettorali. Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale di Roma Capitale, ha spiegato che, a causa di un bug del sistema, si è deciso di concentrare tutto il materiale alla Fiera di Roma per procedere con l’inserimento non appena il problema fosse stato risolto.
A Roma 20 ore di ritardi e 78 sezioni da riconteggiare – Inizialmente sono state allestite 60 postazioni, a cui sono state poi aggiunte altre 100 operative al piano terra. Inoltre, è stato aumentato il personale e potenziate le linee di comunicazione per accelerare i lavori. Lo spoglio delle schede è stato completato e tutte le sezioni sono state chiuse. L’inserimento dei dati relativi ai voti di lista si è concluso intorno alle 15:45. Su un totale di 2.599 sezioni, i dati di 2.521 sono stati inseriti correttamente, mentre 78 verbali presentavano dati manifestamente incongruenti. Questi verranno chiusi a zero e saranno oggetto di riconteggio successivo da parte dell’autorità giudiziaria.
Catarci ha sottolineato che i risultati ufficiali delle elezioni saranno proclamati dall’ufficio centrale del Tribunale. Questo ufficio, una volta insediato, riesaminerà ogni singolo verbale dei seggi, estraendo e contabilizzando ex novo i dati dello spoglio registrati dai presidenti di seggio. Attualmente, le digitazioni dei dati hanno solo un carattere divulgativo, come specificato sia sul sito Eligendo del ministero dell’interno che sul sito istituzionale di Roma Capitale.
In sintesi, nonostante l’imprevisto tecnico, le operazioni di spoglio e inserimento dati sono state portate a termine con successo, sebbene alcuni verbali necessitino di ulteriori verifiche. I risultati definitivi saranno confermati dall’ufficio centrale del Tribunale, che garantirà l’accuratezza e la correttezza dei dati elettorali.
un pò di tutto e di più....... spaziando dalla cronaca alla cultura e alla tecnologia ecc.
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Costruiamo insieme il futuro della nostra città!
Massimo S. Volonté - Photography