La Serie A torna in campo con in programma il recupero del match sospeso tra Udinese e Roma, interrotto lo scorso 16 aprile per il malore di cui si era reso protagonista Evan Ndicka, fortunatamente uscito senza ripercussioni dal pomeriggio della Dacia Arena. Alle 20, sempre in terra friulana, è previsto dunque il secondo atto della sfida, che – come da regolamento – riprenderà dal minuto 71:30 e dal risultato di 1-1 (gol di Pereyra e Lukaku), con rimessa dal fondo in favore del portiere dell’Udinese. Arbitra Luca Pairetto, il quale è chiamato a dirigere il gioco anche oggi, mentre a cambiare sarà l’allenatore dell’Udinese, visto che nell’intervallo fra i due spezzoni di match è stato esonerato Gabriele Cioffi, in favore di Fabio Cannavaro, al suo esordio sulla panchina bianconera.
LE REGOLE – Ovviamente non mancano le precisazioni, doverose vista la particolarità dell’evento: Kamara, Bijol, Payero e Baldanzi ripartono da ammoniti. Non possono rientrare i calciatori espulsi (non ce n’erano), quelli che per la giornata della prima parte del match erano squalificati (non ce n’erano) o chi è stato già sostituito. Non potranno rientrare dunque Ehizibue e Kamara per l’Udinese, così come Huijsen e Aouar per la Roma, visto che i due club li avevano già sostituiti, utilizzando 2 dei 5 cambi a disposizione. Quindi: solo 3 cambi (e 2 slot per farli) a disposizione dei due tecnici.
Nella giornata di domani prenderà il via il trentaquattresimo turno diSerie A, con l’anticipo dello Stirpe tra Frosinone e Salernitana. Come di consueto l’AIA ha diffuso l’elenco di arbitri e assistenti per l’imminente giornata di campionato, turno che prevede tra l’altro due big match come Juve–Milan e Napoli–Roma: la sfida dell’Allianz sarà diretta da Mariani, quella del Maradona da Sozza. A Maria Sole Ferrieri Caputi la sfida di San Siro tra Inter e Torino. Questo il quadro completo delle designazioni, coi dettagli su arbitri e VAR.
Arbitri, assistenti e VAR della trentaquattresima giornata
Inter – Torino – Domenica 28 Aprile 2024 – Ore 12.30 Arbitro: Ferrieri Caputi Guardalinee: Di Monte – Trasciatti IV: Marchetti VAR: Di Paolo AVAR: Aureliano
L’anniversario della liberazione d’Italia, noto anche come festa della Liberazione (o semplicemente il 25 aprile), è una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo, a coronamento della resistenza italiana al nazifascismo.
È un giorno fondamentale per la storia d’Italia, come simbolo della lotta condotta dai partigiani e dall’esercito a partire dall’8 settembre 1943 (giorno in cui gli Italiani seppero dell’armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati); esso ha assunto un significato propriamente politico e militare.
Il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile letto dalla Bortone a “Che sarà” Rai3
Il testo del monologo di Antonio Scurati per il 25 Aprile, pubblicato in versione integrale sul sito di Repubblica.
“Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924.
Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro”.
“Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania“. “In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati“. “Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via“.
“Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023)”. “Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana“.
Due giocatori della Premier League sono stati arrestati per un’accusa di stupro. I due calciatori hanno entrambi 19 anni e giocano nella stessa squadra della massima serie inglese, ma né i loro nomi, né il club, sono stati per il momento identificati. Dopo un interrogatorio da parte della polizia, entrambi sono stati rilasciati su cauzione mentre proseguono le indagini.
È stato il quotidiano Suna rivelare per prima la notizia, poi ripresa anche da altri giornali e dalla Bbc. Il fatto risale a venerdì, quando una giovane donna ha presentato denuncia dicendo di avere subito una violenza sessuale da parte dei due calciatori. Apparentemente l’episodio sarebbe avvenuto in un locale notturno nei pressi di uno stadio, non si sa in quale città.
Uno degli accusati è stato arrestato il giorno seguente. Il secondo è stato arrestato domenica. Nessuno dei due ha voluto rilasciare commenti. Non è noto se, in attesa della conclusione delle indagini, siano stati sospesi dalla società per cui giocano, come prevedono le norme della Premier League, che tuttavia non sempre vengono rispettate: nello scorso novembre un’inchiesta della Bbc ha riscontrato che due calciatori di Premier hanno continuato a giocare, e un membro del settore tecnico è rimasto al suo posto, sebbene la loro squadra sapesse che erano sotto indagine per violenza sessuale o domestica.
Non è la prima volta che giocatori della Premier League sono accusati di stupro e abusi sessuali. Nel 2022 il ripetersi di simili violenze, che hanno coinvolto calciatori di alto profilo, ha spinto la lega calcio inglese a introdurre corsi obbligatori sul consenso nei rapporti sessuali per tutti i giocatori e per lo staff delle squadre di Premier.
Si chiude l’avventura dell’attaccante francese in rossonero. È tutto fatto per il trasferimento estivo in MLS.
Olivier Giroud – Nicolò Campo/GettyImages
Olivier Giroud lascerà il Milanper diventare un nuovo giocatore dei Los Angeles FC. La trattativa con la franchigia di MLS era già in piedi da marzo, ma stando a quanto riferito dall’esperto di mercato Fabrizio Romano, nella tarda serata di ieri l’attaccante francese ha firmato un contratto valido fino al dicembre 2025 con opzione per un altro anno e ora si attende soltanto l’annuncio ufficiale di entrambe le parti.
Giroud non rinnoverà dunque l’attuale accordo, in scadenza a giugno, e dirà addio ai rossoneri dopo tre anni di onorato servizio. Un’esperienza il cui apice è rappresentato senz’altro dallo Scudetto conquistato da protagonista assoluto nel 2021/22. In totale, finora, con la maglia del Milan ha giocato 127 gare e segnato 47 gol.
Con cinque giornate di campionato ancora da disputare, il Diavolo sa già che in estate dovrà intervenire sul mercato per dotarsi di un nuovo centravanti titolare. Non sarà semplice, visto che gli attaccanti forti ormai vanno pagati a peso d’oro e che di giocatori con le stesse doti da leader di Giroud ce ne sono pochi in giro.