
Mario Pisani, 73 anni, la vittima più anziana. Originario del Tarantino, di San Marzano di San Giuseppe, era un ex dipendente Enel e ora impegnato come consulente. Titolare di una piccola srl, la Engineering con sede a Mele (Genova). Anche le altre due vittime erano suoi collaboratori:
Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Lavorava per la Abb di Sesto San Giovanni.
Pavel Petronel Tanase, 45 anni, originario della Romania, dal 2000 risiedeva a Settimo Torinese. Sposato e con due gemelli quasi adolescenti.
Alessandro D’Andrea, 37 anni di Pontedera, tecnico specializzato con numerose esperienze anche all’estero, dipendente di Voith di Cinisello Balsamo (Milano),
Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro, premiato con la stella al merito del Quirinale.
Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli. Era in pensione da un anno, con un profilo professionale alto, esperto nella riattivazione dei macchinari di centrali idroelettriche.
Vincenzo Franchina, 36 anni, la vittima più giovane, originario di Sinagra (Messina), sposato da poco più di un anno e padre da tre mesi, viveva a Genova.

