La diretta. Esplosione alla centrale elettrica Enel del bacino di Suviana: quattro morti, cinque feriti gravi e tre dispersi. Oggi era il giorno del collaudo di uno dei due gruppi di produzione
Bologna, 09 aprile 2024La tragedia all’impianto di Bargi, nel comune di Camugnano. Il sindaco: “Un incendio a 30 metri di profondità”. I locali dove è avvenuto l’incidente sono al piano meno nove e risultano allagati. Difficili le operazioni di soccorso
Tragedia in Appennino bolognese. Un’esplosione si è verificata alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, nel bacino di Suviana, oggi pomeriggio intorno alle 15. Il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, è tragico: tre morti, cinque feriti e quattro dispersi. Difficili le operazioni di recupero degli operai e tecnici che stavano operando nell’impianto, in tutto 12 lavoratori, tutti di ditte esterne tranne un ex dipendente di Enel. Il Comune di Camugnano, dove c’è la centrale, spiega che uno dei due gruppi di produzione di energia era in manutenzione straordinaria e oggi era previsto il collaudo. Ma all’accensione c’è stato lo scoppio. “Un inferno” le parole dei sindaci dei Comuni montani della zona.
L’esplosione di una turbina è avvenuta all’ottavo piano ribassato – la struttura scende sotto terra per 60 metri – mentre al nono piano si è registrata un’inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. I vigili del fuoco cercheranno sino a 40 metri di profondità. Le testimonianze dei soccorritori sono drammatiche: “Mi tremano le gambe”.
La centrale idroelettrica di Bargi, costruita sulla sponda del lago di Suviana, è la più potente dell’Emilia Romagna. Attivata la protezione civile, sul posto oltre a una settantina di vigili del fuoco, i carabinieri, i sindaci, le ambulanze e gli elisoccorso che hanno portato via i feriti. Il luogo è stato raggiunto anche dal sindaco Matteo Lepore, dal prefetto di Bologna Attilio Visconti, dal ceo di Enel Green Power Salvatore Bernabei e dal direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta.
19:37 – Le ricerche fino a 40 metri sottoterra – “La speranza è trovare qualcun altro in vita” l’esplosione di una turbina della centrale elettrica dell’Enel, sul lago di Suviana, è avvenuta all’ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è registrata un’inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. Le ricerche arriveranno fino a 40 metri sottoterra. Si stanno attendendo delle squadre specialistiche di recupero, per affiancare le 12 squadre dei vigili del fuoco all’opera e arrivare ai vani invasi dall’acqua. Il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, spera di trovare ancora qualcuno in vita tra i dispersi: “Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita“. Ma i lavori andranno avanti almeno altre 6-7 ore, se non si complica l’allagamento. continua a leggere




