13 marzo 2024

L’ex tecnico di Serie A e presidente dell’Associazione italiana allenatori calcio era stato ricoverato e operato dopo un malore durante Italia-Macedonia del Nord all’Olimpico. Domani il ritorno a casa: “Quattro mesi difficili, tra crisi e recuperi”
“Quattro mesi difficili, tra interventi, crisi e recuperi”. Così Renzo Ulivieri, ex tecnico di Serie A e presidente dell’Associazione italiana allenatori calcio, ricorda l’ultimo periodo della sua vita. Complesso, complicatissimo. Ma finalmente chiuso dopo un’operazione d’urgenza al Santo Spirito, nella notte tra il 17 e il 18 novembre, e un lungo ricovero. Domani, mercoledì 13 marzo, tornerà a casa.
Nel frattempo arrivano i ringraziamenti alla struttura: “Ero allo stadio Olimpico, per assistere a Italia-Macedonia del Nord – ricorda Ulivieri – e da allora sono passati quattro mesi molto difficili. Ora che sono arrivato alle dimissioni, posso dirlo: è un tempo che vale una vita. Una vita che mi è stata letteralmente regalata dalle donne e dagli uomini di questa struttura pubblica che meriterebbero assai più di questo ringraziamento, per quanto riconoscente. Da un’altra parte, penso, adesso non sarei ancora tra voi”.
La lettera continua con un aneddoto: “Mi è stata ricordata, in questi giorni, una canzone di Giorgio Gaber che parla di un’esperienza di ricovero, e spiega: ‘In ospedale, dove la perdita è totale, salti il piano, se lo sai saltare e entri in un altro reparto dell’amore’. Ecco, questo è quello che è successo a me”.
Quindi i ringraziamenti “al personale infermieristico, coordinato dalla responsabile Umbertina Tomasetti; grazie agli operatori socio sanitari, agli ausiliari e ai fisioterapisti, ai medici della Uoc di Chirurgia generale e d’urgenza; grazie al personale medico della terapia intensiva e ai radiologi interventisti della Asl Roma 1; e grazie all’equipe chirurgica diretta dal primario Luca Lepre, con Alfredo Galati e Alessandro Crocetti, per la competenza e la formidabile umanità”.

