articolo: https://parma.repubblica.it/cronaca/2024/02/09/news/terremoto_nuova_scossa_nel_parmense_magnitudo_tra_38_e_43-422098257/?ref=RHLF-BG-P5-S1-T1
Sciame in atto a Parma con più di cento rilevazioni da mercoledì. Circolazione ferroviaria sospesa sulla Pontremolese. Gli esperti: “L’area ha sismicità storica ben conosciuta”
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata dall’Ingv alle 13.06 in provincia di Parma, dove da mercoledì è in atto uno sciame sismico con oltre cento scosse rilevate nell’area fra Langhirano, Fornovo e Calestano. L’epicentro è stato localizzato a cinque km da Calestano a una profondità di 21 km.
Non si segnalano finora danni a persone o cose ma le continue scosse stanno creando preoccupazione fra la popolazione che ha percepito distintamente lo scuotimento sismico anche nel capoluogo.
Nei comuni di Felino, Marzolara e Calestano la gente è scesa in strada per alcuni minuti. “Dalle prime verifiche al momento non risulterebbero danni a persone o cose“, conferma una nota della Protezione civile.
Questa mattina si è tenuto un vertice fra i sindaci dei Comuni della Val Parma interessati dall’evento. “È stata una scossa molto rapida, una frazione di secondo, ma per il momento non abbiamo registrato danni. Siamo in preallerta“, dice Il sindaco di Calestano Francesco Peschiera. L’unica scuola in paese è la materna, dove sono stati effettuati dei sopralluoghi “ma non è stato segnalato nulla, i bambini non si sono nemmeno accorti di niente“.
Il primo cittadino di Parma Michele Guerra ha inviato un messaggio di allerta alla cittadinanza: “Stiamo tenendo monitorata la situazione insieme alla Protezione Civile e agli enti preposti alle emergenze. Vi invitiamo a seguire le norme di comportamento specifiche che trovate sul sito della Protezione Civile”.
Circolazione ferroviaria sospesa in via precauzionale dalle 13.30 tra Fornovo e Borgo Val di Taro sulla linea Pontremolese (Parma-La Spezia) per effettuare verifiche tecniche a seguito della scossa di terremoto di magnitudo 4.2. Trenitalia sta attivando un servizio sostitutivo di autobus. A seguito della sospensione i treni Regionali possono registrare ritardi e subire cancellazioni o limitazioni di percorso.
Gli esperti spiegano che, nel corso di un periodo di quiescenza sismica nel parmense, si è accumulata energia elastica nel sottosuolo, generata dall’azione della struttura appenninica e del suo fronte che scorre sotto la pianura e la città.
L’origine dei terremoti dello sciame in corso è stata collocata dai sismologi a circa 20 chilometri nel sottosuolo, una profondità ricorrente per gli sciami sismici che negli anni precedenti hanno colpito la stessa zona come, ad esempio, quella del settembre 2011. Anche a maggio del 2020 uno sciame sismico aveva interessato la fascia pedecollinare parmense, arrivando a fare registrare 42 eventi tellurici in 13 ore e una magnitudo massima di
Al momento, informa l’Ingv, sono state registrate 121 scosse; quelle di magnitudo maggiore si sono verificate nel pomeriggio del 7 febbraio (3.4), la scorsa notte (3.4) e appunto alle 13 di oggi (4.2).
L’area interessata dalla sequenza in corso, spiegano i sismologi, ha una sismicità storica ben conosciuta e nella quale è possibile riconoscere eventi con caratteristiche simili, anche se hanno avuto magnitudo più elevate. Un terremoto ben documentato è quello del 4 marzo 1898, con una magnitudo stimata pari a 5.4, avvertita in gran parte del nord Italia.
In tempi più recenti, altri terremoti nell’area quello del 9 novembre 1983, avvenuto tra Parma e Langhirano, di magnitudo 5.0 e soprattutto quello del 23 dicembre 2008, localizzato poco a sudest della sequenza attuale, di magnitudo 5.4.
“Sequenze di questo tipo sono comuni nell’Appennino settentrionale, così come in molte altre regioni d’Italia. Statisticamente, la maggior parte di esse termina dopo pochi giorni o qualche settimana, ma in alcuni casi possono durare più a lungo, soprattutto nei casi in cui si manifesti un terremoto più forte. L’area interessata dall’attuale sequenza è posta in una fascia a pericolosità sismica media e non è distante dalle zone dell’Appennino settentrionale caratterizzate da pericolosità molto alta, come quelle della Val di Taro e della Garfagnana“.
Terremoto anche a Spoleto, dono state chiaramente avvertite dalla popolazione le tre scosse avvenute intorno a mezzogiorno – la più forte di magnitudo 3.5 – dove il Comune ha deciso di chiudere le scuole per due giorni. In una ordinanza – secondo quanto si è appreso dall’ente – il sindaco ha disposto la chiusura per oggi e domani delle scuole, di tutti gli edifici pubblici e anche dei centri diurni socio-riabilitativi.Al momento non si hanno segnalazioni di danni.